OSCAR 2012 - CANDIDATURE, film, attori

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. gheagabry
     
    .

    User deleted




    OSCAR 2012 - CANDIDATURE



    The Artist, indubbiamente film del momento, ha fatto di nuovo incetta di nomination, gli amici Clooney e Brad Pitt 'duelleranno' nella categoria miglior attore protagonista di nuovo, ma la domanda vera è... Riuscirà Meryl Streep, guinness in nomination, a portare a casa, con la sua interpretazione di Margaret Thatcher in The Iron Lady, la statuetta dorata per la migliore attrice? Noi crediamo di sì. Ma ecco tutte le cinquine, categoria per categoria, e una domanda: voi su chi scommettete? I giochi sono davvero tutti ormai fatti? E poi, c'è qualcuno che meritava una nomination ed è un peccato non figuri nelle cinquine? Partecipa al nostro sondaggio!

    Miglior attore protagonista

    Demián Bichir in A Better Life
    George Clooney in The Descendants
    Jean Dujardin in The Artist
    Gary Oldman in Tinker Tailor Soldier Spy
    Brad Pitt in Moneyball

    Miglior attore non protagonista

    Kenneth Branagh in My Week with Marilyn
    Jonah Hill in Moneyball
    Nick Nolte in Warrior
    Christopher Plummer in Beginners
    Max von Sydow in Extremely Loud & Incredibly Close

    Migliore attrice protagonista

    Glenn Close in Albert Nobbs
    Viola Davis in The Help
    Rooney Mara in The Girl with the Dragon Tattoo
    Meryl Streep in The Iron Lady
    Michelle Williams in My Week with Marilyn

    Miglior attrice non protagonista

    Bérénice Bejo in The Artist
    Jessica Chastain in The Help
    Melissa McCarthy in Bridesmaids
    Janet McTeer in Albert Nobbs
    Octavia Spencer in The Help

    Migliore regia

    Michel Hazanavicius (The Artist)
    Alexander Payne (The Descendants)
    Martin Scorsese (Hugo)
    Woody Allen (Midnight in Paris)
    Terrence Malick (The Tree of Life)

    Miglior film di animazione

    A Cat in Paris di Alain Gagnol e Jean-Loup Felicioli
    Chico & Rita di Fernando Trueba e Javier Mariscal
    Kung Fu Panda 2 di Jennifer Yuh Nelson
    Il gatto con gli stivali di Chris Miller
    Rango di Gore Verbinski

    Art Direction

    'The Artist' Production Design: Laurence Bennett; Set Decoration: Robert Gould
    'Harry Potter and the Deathly Hallows Part 2' Production Design: Stuart Craig; Set Decoration: Stephenie McMillan
    'Hugo' Production Design: Dante Ferretti; Set Decoration: Francesca Lo Schiavo
    'Midnight in Paris' Production Design: Anne Seibel; Set Decoration: Hélène Dubreuil
    'War Horse' Production Design: Rick Carter; Set Decoration: Lee Sandales

    Cinematography

    Guillaume Schiffman, 'The Artist'
    Jeff Cronenweth, 'The Girl with the Dragon Tattoo'
    Robert Richardson, 'Hugo'
    Emmanuel Lubezki, 'The Tree of Life'
    Janusz Kaminski, 'War Horse'

    Costume Design

    Lisy Christl (Anonymous)
    Mark Bridges (The Artist)
    Sandy Powell (Hugo)
    Michael O'Connor (Jane Eyre)
    Arianne Phillips (W.E.)


    Miglior documentario (in lungometraggio)

    'Hell and Back Again' di Danfung Dennis e Mike Lerner
    'If a Tree Falls: A Story of the Earth Liberation Front' di Marshall Curry e Sam Cullman
    'Paradise Lost 3: Purgatory' di Charles Ferguson e Audrey Marrs
    'Pina' di Wim Wenders eGian-Piero Ringel
    'Undefeated' di TJ Martin, Dan Lindsay e Richard Middlemas

    Miglior Short Documentary

    'The Barber of Birmingham: Foot Soldier of the Civil Rights Movement' di Robin Fryday e Gail Dolgin
    'God Is the Bigger Elvis' di Rebecca Cammisa e Julie Anderson
    'Incident in New Baghdad' di James Spione
    'Saving Face' di Daniel Junge e Sharmeen Obaid-Chinoy
    'The Tsunami and the Cherry Blossom' di Lucy Walker e Kira Carstensen

    Montaggio

    Anne-Sophie Bion e Michel Hazanavicius (The Artist)
    Kevin Tent (The Descendants)
    Kirk Baxter e Angus Wall (The Girl with the Dragon Tattoo)
    Thelma Schoonmaker (Hugo)
    Christopher Tellefsen (Moneyball)

    Miglior Film Straniero

    Bullhead Belgium
    Footnote Israel
    In Darkness Poland
    Monsieur Lazhar Canada
    A Separation Iran

    Makeup

    Martial Corneville, Lynn Johnston e Matthew W. Mungle (Albert Nobbs)
    Edouard F. Henriques, Gregory Funk e Yolanda Toussieng (Harry Potter and the Deathly Hallows Part 2)
    Mark Coulier e J. Roy Helland (The Iron Lady)

    Miglior musica originale

    John Williams (The Adventures of Tintin)
    Ludovic Bource (The Artist)
    Howard Shore (Hugo)
    Alberto Iglesias (Tinker Tailor Soldier Spy)
    John Williams (War Horse)

    Migliore canzone originale

    Man or Muppet da The Muppets (Bret McKenzie)
    Real da Rio (Sergio Mendes, Carlinhos Brown e Siedah Garrett)

    Miglior Film

    The Artist
    The Descendants
    Extremely Loud & Incredibly Close
    The Help
    Hugo
    Midnight in Paris
    Moneyball
    The Tree of Life
    War Horse

    Corto (Animated)

    'Dimanche/Sunday' Patrick Doyon
    'The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore' William Joyce e Brandon Oldenburg
    'La Luna' Enrico Casarosa
    'A Morning Stroll' Grant Orchard e Sue Goffe
    'Wild Life' Amanda Forbis e Wendy Tilby

    Corto (Live Action)

    'Pentecost' Peter McDonald e Eimear O'Kane
    'Raju' Max Zähle e Stefan Gieren
    'The Shore' Terry George e Oorlagh George
    'Time Freak' Andrew Bowler e Gigi Causey
    'Tuba Atlantic' Hallvar Witzø

    Sound Editing

    'Drive' Lon Bender e Victor Ray Ennis
    'The Girl with the Dragon Tattoo' Ren Klyce
    'Hugo' Philip Stockton e Eugene Gearty
    'Transformers: Dark of the Moon' Ethan Van der Ryn e Erik Aadahl
    'War Horse' Richard Hymns e Gary Rydstrom

    Sound Mixing

    'The Girl with the Dragon Tattoo'
    David Parker, Michael Semanick, Ren Klyce e Bo Persson
    'Hugo'
    Tom Fleischman e John Midgley
    'Moneyball'
    Deb Adair, Ron Bochar, Dave Giammarco e Ed Novick
    'Transformers: Dark of the Moon'
    Greg P. Russell, Gary Summers, Jeffrey J. Haboush e Peter J. Devlin
    'War Horse'
    Gary Rydstrom, Andy Nelson, Tom Johnson e Stuart Wilson

    Effetti speciali

    (Harry Potter and the Deathly Hallows Part 2'
    Tim Burke, David Vickery, Greg Butler e John Richardson
    (Hugo'
    Rob Legato, Joss Williams, Ben Grossman e Alex Henning
    'Real Steel'
    Erik Nash, John Rosengrant, Dan Taylor e Swen Gillberg
    'Rise of the Planet of the Apes'
    Joe Letteri, Dan Lemmon, R. Christopher White e Daniel Barrett
    'Transformers: Dark of the Moon'
    Scott Farrar, Scott Benza, Matthew Butler e John Frazier

    Miglior sceneggiatura non originale

    'The Descendants' Screenplay by Alexander Payne e Nat Faxon & Jim Rash
    'Hugo' Screenplay by John Logan
    'The Ides of March' Screenplay by George Clooney & Grant Heslov e Beau Willimon
    'Moneyball' Screenplay by Steven Zaillian e Aaron Sorkin Story by Stan Chervin
    'Tinker Tailor Soldier Spy' Screenplay by Bridget O'Connor & Peter Straughan

    Miglior sceneggiatura originale

    The Artist, Michel Hazanavicius
    Bridesmaids, Annie Mumolo & Kristen Wiig
    Margin Call, J.C. Chandor
    Midnight in Paris, Woody Allen
    A Separation, Asghar Farhadi

     
    Top
    .
  2. gheagabry
     
    .

    User deleted


    THE ARTIST



    GENERE: Commedia, Drammatico, Sentimentale
    REGIA: Michel Hazanavicius
    SCENEGGIATURA: Michel Hazanavicius
    ATTORI:
    Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Goodman, James Cromwell, Missi Pyle, Penelope Ann Miller, Malcolm McDowell
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Guillaume Schiffman
    MONTAGGIO: Tariq Anwar
    MUSICHE: Ludovic Bource
    PRODUZIONE: La Petite Reine in coproduzione con Studio 37 e France 3 Cinéma
    DISTRIBUZIONE: BIM Distribuzione
    PAESE: Francia 2011
    DURATA: 100 Min
    FORMATO: B/N






    TRAMA



    Hollywood 1927. George Valentin è un notissimo attore del cinema muto. I suoi film avventurosi e romantici attraggono le platee. Un giorno, all'uscita da una prima, una giovane aspirante attrice lo avvicina e si fa fotografare sulla prima pagina di Variety abbracciata a lui. Di lì a poco se la troverà sul set di un film come ballerina. È l'inizio di una carriera tutta in ascesa con il nome di Peppy Miller. Carriera che sarà oggetto di una ulteriore svolta quando il sonoro prenderà il sopravvento e George Valentin verrà rapidamente dimenticato.
    Anno Domini 2011, era del 3D che invade con qualche perla e tante scorie gli schermi di tutto il mondo. Michel Hazanavicius porta sullo schermo, con una coproduzione di rilievo, un film non sul cinema muto (che sarebbe già stato di per sé un bel rischio) ma addirittura un film ‘muto'. Cioé un film con musica e cartelli su cui scrivere (neanche tanto spesso) le battute dei personaggi. Si potrebbe subito pensare a un'operazione da filologi cinefili da far circuitare nei cinema d'essai. Non è così. La filologia c'è ed è così accurata da far perdonare l'errore veniale dei titoli di testa scritti con una grafica e su uno sfondo che all'epoa erano appannaggio dei film noir. Hazanavicius conosce in profondità il cinema degli Anni Venti ma questa sua competenza non lo ha raggelato in una riesumazione cinetecaria.
    Si ride, ci si diverte, magari qualcuno si commuove anche in un film che utilizza tutte le strategie del cinema che fu per raccontare una storia in cui la scommessa più ardua (ma vincente perlomeno al festival di Cannes) è quella di di-mostrare che fondamentalmente le esigenze di un pubblico distante anni luce da quei tempi sono in sostanza le stesse. Al grande schermo si chiede di raccontare una storia in cui degli attori all'altezza si trovino davanti una sceneggiatura e un sistema di riprese che consentano loro di ‘giocare' con i ruoli che gli sono stati affidati. Se poi il film può essere letto linguisticamente anche a un livello più alto (come accade in questa occasione in particolare con l'uso della colonna sonora di musica e rumori) il risultato può dirsi completo. Per una volta poi si può anche parlare con soddisfazione di un attore ‘cane'. Vedere per credere.
    (mymovies.it)



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 20:25
     
    Top
    .
  3. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    THE DESCENDANTS

    Paradiso Amaro



    GENERE: Commedia, Drammatico
    REGIA: Alexander Payne
    SCENEGGIATURA: Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash
    ATTORI:
    George Clooney, Judy Greer, Shailene Woodley, Matthew Lillard, Beau Bridges, Robert Forster, Rob Huebel, Patricia Hastie, Michael Ontkean, Mary Birdsong, Milt Kogan, Amara Miller, Nick Krause
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Phedon Papamichael
    MONTAGGIO: Kevin Tent
    PRODUZIONE: Ad Hominem Enterprises
    DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
    PAESE: USA 2011
    DURATA: 110 Min
    FORMATO: Colore

    SOGGETTO:
    Dal romanzo di Kaui Hart Hemmings.



    TRAMA



    Le Hawaii non sono esattamente il paradiso in terra che tutti crediamo: almeno non lo sono più per uno dei suoi abitanti, Matt King. Sua moglie Elizabeth ha appena avuto un incidente che l'ha gettata in coma, e non si riprenderà più. Non resta che staccare le macchine che la tengono ancora in vita. Da anni troppo concentrato sul suo lavoro, l'uomo si ritrova con due figlie che ormai non conosce più, la più grande delle quali, Alexandra, è sulla via della ribellione più spinta. Il dolore di Matt per la tragedia subita si trasforma in frustrazione quando scopre che sua moglie aveva una relazione extraconiugale, e stava per chiedere il divorzio. Il marito tradito e disperato si lancia allora alla ricerca dell'amante della sua sfortunata consorte…



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 20:29
     
    Top
    .
  4. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    EXTREMELY LOUD AND INCREDIBLY CLOSE

    Molto forte, incredibilmente vicino



    TITOLO: Molto Forte, Incredibilmente Vicino
    TITOLO ORIGINALE: Extremely Loud & Incredibly Close
    GENERE: Commedia, Dramma
    ANNO DI PRODUZIONE: 2012
    NAZIONE: Stati Uniti d'America
    DISTRIBUZIONE: Warner Bros

    REGIA:
    Stephen Daldry
    CAST:
    Sandra Bullock (Linda Schell)
    Max Von Sydow (The Renter)
    Tom Hanks (Thomas Schell)
    Thomas Horn (Oskar Schell)
    John Goodman (Stan)





    TRAMA


    Un ragazzino di New York riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: "C'è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo". È l'11 settembre 2001. Tra gli oggetti del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave. Si aggrappa a questi due elementi per riallacciare il rapporto troncato dalla catastrofe e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare. Inizia, così, un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black, un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all'enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l'incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita.



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 22:32
     
    Top
    .
  5. gheagabry
     
    .

    User deleted


    THE HELP



    GENERE: Drammatico
    REGIA: Tate Taylor
    SCENEGGIATURA: Tate Taylor
    ATTORI:
    Emma Stone, Bryce Dallas Howard, Mike Vogel, Sissy Spacek, Allison Janney, Jessica Chastain, Ahna O'Reilly, Viola Davis, Chris Lowell, Anna Camp, Octavia Spencer, Aunjanue Ellis, Cicely Tyson, Dana Ivey, Brian Kerwin
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Stephen Goldblatt
    MONTAGGIO: Hughes Winborne
    PRODUZIONE: Paramount Vantage, 1492 Pictures, DreamWorks Pictures, Harbinger Pictures,I magenation Abu Dhabi FZ, Participant Media
    DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures
    PAESE: USA 2011
    DURATA: 137 Min
    FORMATO: Colore





    TRAMA



    Mississippi, anni 60. Skeeter (Emma Stone), 22 anni, torna a casa dalla famiglia dopo aver frequentato il college. Al contrario dei desideri della madre, che le vorrebbe trovare al più presto un marito, Skeeter coltiva l’ambizione di diventare scrittrice e decide di iniziare scrivendo un romanzo che raccoglie le esperienze delle domestiche di colore. La ragazza comincia a intervistarle, partendo da Aibileen (Viola Davis), la governante che l’ha cresciuta come una figlia e da Minny (Octavia Spencer), la sua irresistibile amica. Ma il loro progetto è destinato a sconvolgere gli equilibri della società in cui vivono, intrisa di pregiudizi, razzismo e ipocrisia…
    (di Maria Elena Vagni)




    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 22:35
     
    Top
    .
  6. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    HUGO



    GENERE: Avventura, Fantastico
    REGIA: Martin Scorsese
    SCENEGGIATURA: John Logan
    ATTORI:
    Asa Butterfield, Ben Kingsley, Chloe Moretz, Sacha Baron Cohen, Ray Winstone, Emily Mortimer, Johnny Depp, Christopher Lee, Michael Stuhlbarg, Helen McCrory, Jude Law, Richard Griffiths, Frances de la Tour, Angus Barnett, Eric Moreau
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Robert Richardson
    MONTAGGIO: Thelma Schoonmaker
    MUSICHE: Howard Shore
    PRODUZIONE: GK Films
    DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
    PAESE: USA 2011
    DURATA: 125 Min
    FORMATO: Colore 3D - 1.85 : 1



    TRAMA



    Hugo Cabret è un ragazzino orfano che vive da solo nei meandri di una stazione ferroviaria parigina negli anni Trenta. Dopo essersi imbattuto in un macchinario da ricostruire e in una ragazza eccentrica, il ragazzino entrerà in contatto con un anziano e misterioso gestore di un negozio di giocattoli, finendo risucchiato in una magica e misteriosa avventura. Hugo Cabret racconta l'avventura di un ragazzo pieno di inventiva, che mentre cerca la chiave per far luce su un segreto legato alla vita di suo padre, finisce per migliorare quella delle persone che lo circondano, trovando inoltre un luogo che può chiamare finalmente casa.



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 19:40
     
    Top
    .
  7. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    MIDNIGHT IN PARIS



    GENERE: Commedia, Romantico
    REGIA: Woody Allen
    SCENEGGIATURA: Woody Allen
    ATTORI:
    Owen Wilson, Rachel McAdams, Kurt Fuller, Mimi Kennedy, Michael Sheen, Nina Arianda, Carla Bruni, Adrien Brody, Marion Cotillard, Kathy Bates, Léa Seydoux, Corey Stoll, Tom Hiddleston, Alison Pill, Gad Elmaleh, Sonia Rolland, Yves Heck, Marcial Di Fonzo Bo, David Lowe, Adrien De Van
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Darius Khondji
    MONTAGGIO: Alisa Lepselter
    MUSICHE: Stephane Wrembel
    PRODUZIONE: Gravier Productions, Mediapro
    DISTRIBUZIONE: Medusa
    PAESE: Spagna, USA 2011
    DURATA: 94 Min
    FORMATO: Colore 1.85 : 1



    TRAMA



    E' una storia romantica ambientata a Parigi, nella quale s'intrecciano le vicende di una famiglia, in Francia per affari, e di due giovani fidanzati prossimi alle nozze; tutti alle prese con esperienze che cambieranno per sempre le loro vite. Il film è anche la storia del grande amore di un giovane uomo per una città, Parigi e dell'illusione di tutti coloro che pensano che se avessero avuto una vita diversa sarebbero stati molto più felici.



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 19:44
     
    Top
    .
  8. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    MONEYBALL



    GENERE: Drammatico
    REGIA: Bennett Miller
    SCENEGGIATURA: Aaron Sorkin, Steven Zaillian
    ATTORI:
    Brad Pitt, Jonah Hill, Philip Seymour Hoffman, Robin Wright, Chris Pratt, Brent Jennings, Tammy Blanchard, Jack McGee, Vyto Ruginis, Nick Searcy, Glenn Morshower, Kerris Dorsey, Arliss Howard
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Wally Pfister
    MONTAGGIO: Christopher Tellefsen
    MUSICHE: Mychael Danna
    PRODUZIONE: Michael De Luca Productions, Scott Rudin Productions, Specialty Films
    DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures Italia
    PAESE: USA 2011
    DURATA: 133 Min
    FORMATO: Colore



    TRAMA


    Dopo aver giocato per molti anni tra le fila degli Oakland Athletics, Billy Beane (Brad Pitt) diviene il general manager della squadra di baseball che al momento langue economicamente. Intenzionato al raggiungere il miglior risultato con la minor spesa possibile, l’uomo elabora un rivoluzionario metodo per scegliere i giocatori da acquistare e inserire nella rosa da schierare in campo. Attraverso il ricorso a modelli matematici e statistici e l’aiuto di Peter Brand (Jonah Hill), Billy in poco tempo rivoluzionerà il modo del baseball, nonostante la diffidenza di chi lo ha preceduto e il timore di chi lo circonda.



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 19:49
     
    Top
    .
  9. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    THE TREE LIFE



    GENERE: Drammatico
    REGIA: Terrence Malick
    SCENEGGIATURA: Terrence Malick
    ATTORI:
    Sean Penn, Brad Pitt, Joanna Going, Fiona Shaw, Tom Townsend, Jessica Chastain, Jackson Hurst, Crystal Mantecon, Lisa Marie Newmyer, Pell James, Tamara Jolaine, Jennifer Sipes, Will Wallace
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Emmanuel Lubezki
    MONTAGGIO: Hank Corwin, Jay Rabinowitz, Daniel Rezende, Billy Weber
    MUSICHE: Alexandre Desplat
    PRODUZIONE: Plan B Entertainment, River Road Entertainment
    DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
    PAESE: USA 2011
    DURATA: 139 Min

    Palma d'Oro per il miglior film al Festival di Cannes 2011



    TRAMA



    E' la storia di una famiglia del Midwest negli anni cinquanta attraverso lo sguardo del figlio maggiore, Jack, nel suo viaggio personale dall'innocenza dell' infanzia alle disillusioni dell' età adulta in cui cerca di tirare le somme di un rapporto conflittuale con il padre (Brad Pitt). Jack - che da adulto è interpretato da Sean Penn - si sente come un'anima perduta nel mondo moderno che vaga nel tentativo di trovare delle risposte alle origini e al significato della vita, tanto da mettere in discussione anche la sua fede.



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 19:52
     
    Top
    .
  10. gheagabry
     
    .

    User deleted


    WAR HORSE



    GENERE: Drammatico, Guerra, Avventura
    REGIA: Steven Spielberg
    SCENEGGIATURA: Lee Hall, Richard Curtis
    ATTORI:
    Jeremy Irvine, Peter Mullan, Emily Watson, David Thewlis, Benedict Cumberbatch, Stephen Graham, Tom Hiddleston, Niels Arestrup, Celine Buckens, David Kross, Patrick Kennedy, Rainer Bock, Nicolas Bro, Leonard Carow, Robert Emms
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Janusz Kaminski
    MONTAGGIO: Michael Kahn
    MUSICHE: John Williams
    PRODUZIONE: Amblin Entertainment, The Kennedy/Marshall Company, DreamWorks
    DISTRIBUZIONE: Walt Disney Company Italia
    PAESE: USA 2011
    DURATA: 146 Min
    FORMATO: Colore
    Sito Ufficiale

    SOGGETTO:
    Dal romanzo omonimo di Michael Morpurgo



    TRAMA



    Joey è un puledro esuberante, cresciuto libero e selvaggio nella campagna inglese. Separato dalla madre e acquistato per trenta ghinee da Ted, un ruvido agricoltore col vizio della birra, è destinato all'aratro e a risollevare le sorti della famiglia Narracott. Addestrato da Albert, il giovane e ostinato figlio di Ted, Joey ne diventa il compagno di avventura inseparabile almeno fino a quando i debiti e la guerra non chiederanno il conto. Venduto dal padre per far fronte all'affitto della fattoria, Joey diventa cavallo di cavalleria al servizio di un giovane capitano inglese, che promette ad Albert di prendersene cura e di riconsegnarlo a conflitto finito. Ma la guerra, cieca e implacabile, falcerà la vita dell'ufficiale e abbandonerà il cavallo a se stesso.
    Galoppando da un fronte all'altro e attraversando l'Europa della Grande Guerra, Joey tocca la vita e favorisce la sorte di soldati e civili. Albert intanto, raggiunta la maggiore età, si arruola volontario per la Patria e per quel cavallo mai dimenticato.



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 19:54
     
    Top
    .
  11. gheagabry
     
    .

    User deleted


    I REGISTI



    Michel Hazanavicius





    Michel Hazanavicius (Parigi, 29 marzo 1967) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese. Hazanavicius inizia la sua carriera lavorando per la televisione, nel 1988 lavora per il canale televisivo Canal +, e successivamente approda alla pubblicità, dirigendo spot pubblicitari per aziende come Reebok e Bouygues Telecom. Nel 1993 dirige il suo primo lungometraggio, La Classe américaine, un film per la televisione co-diretto con Dominique Mézerette e composto interamente da riprese tratte da vari film prodotti dalla Warner Bros., ri-montato e doppiato in francese.
    Dopo aver diretto, nel 1997, il cortometraggio, Echec au capitale, dirige Mes amis, interpretato dal fratello, l'attore Serge Hazanavicius.
    Nel 2004 ha collaborato alla sceneggiatura del film Les Dalton, adattamento cinematografico del fumetto Lucky Luke, concentrato principlamente sui personaggi dei quattro fratelli Dalton. Dopo sette anni torna dietro la macchina da presa e nel 2006 scrive e dirige il suo secondo lungometraggio, OSS 117 : Le Caire, nid d'espions, una parodia dei film di spionaggio degli anni sessanta e in particolar modo dell'agente OS 117, un popolare personaggio creato da Jean Bruce nel 1949. Nel 2009 ne dirige un sequel, OSS 117 : Rio ne répond plus.
    Nel 2011 dirige The Artist, un film muto e in bianco e nero che si svolge a Hollywood alla vigilia del "sonoro", presentato in concorso al Festival di Cannes 2011 e vincitore di numerosi premi internazionali, tra cui il Directors Guild of America Award. Nel 2012 il film gli vale il premio come miglior regista ai British Academy Film Awards (BAFTA)

    "Semplicemente un'inchino al cinema classico della Hollywood dei tempi d'oro del muto? The Artist è invece molto di più. Si tratta di un film molto francese ed elegante, forse appena un po' snob nella concezione avanguardistica di mettere in scena un universo visivo-tematico che non c'è più. Ma le soluzioni visive, i tempi comici, l'uso "antico" del b/n funzionano alla grande, soprattutto in chiave metaforico-poetica e nella leggerezza di volti e in una semantica degli sguardi in cui si può rintracciare una certa passione per una bellezza che sembrava ormai perduta. Bresson, nel momento del passaggio tra la il muto e il sonoro, disse che l'invenzione del sonoro aveva "inventato" il silenzio. Nel cinema muto i primi piani degli attori erano avvolti dal silenzio e dall'attesa della performance sibillina: le sopracciglia, gli occhi parlavano e dicevano più di qualsiasi parola. Lo disse anche Kubrick all'uscita di Barry Lyndon che il cinema muto aveva più fascino. In questo The Artist su muove molto furbescamente, quasi con una ruffianeria molto francese, quasi volesse piacere a tutti i costi e al più vasto numero di spettatori possibile" (cinema-orion.blogspot)





    Alexander Payne





    Di nazionalità americana, ma di origini greche (il vero cognome di famiglia è infatti Papadopoulos), Alexander Payne nasce a Omaha, in Nebraska, nel 1961. Laureato in storia e letteratura spagnola all'Università di Stanford, si è anche diplomato nella sezione cinematografica dell'UCLA. Il suo primo lungometraggio risale al 1996, quando dirige Storia di Ruth - La donna americana, film che nel nostro paese esce soltanto in videocassetta. La pellicola racconta le vicende di Ruth Stoops, tossicodipendente alla sua quinta gravidanza, e indaga tra le posizioni degli antiaboristi e dei fautori della libera scelta, con la giusta dose di irriverenza e ironia e senza alcuna caduta nel patetico.
    Nel 1999, Alexander Payne gira Election, ambientandolo in un liceo di Omaha, la sua città natale. Il film è una metafora delle lotte per il potere nel mondo degli adulti, della politica e del lavoro, con un notevole Matthew Broderick nei panni del professore modello. L'ultimo lavoro di Payne, About Schmidt (2002), presentato in concorso al 55esimo Festival di Cannes, è la storia di Warren Schmidt, vedovo e senza più alcun punto di riferimento, che attraversa il Nebraska con un commerciante di lenzuola per partecipare al matrimonio della figlia. Il ruolo del protagonista è affidato a Jack Nicholson, che per questa sua ennesima splendida interpretazione, è stato premiato con un Golden Globe.
    Con Sideways, commedia agrodolce ambientata tra cantine e vigneti californiani, Alexander Payne si è aggiudicato un Oscar come migliore sceneggiatura. Il film racconta la settimana trascorsa da due amici, Miles e Jack, nella valle californiana Santa Ynez Valley in cui tra degustazioni e sbornie i due amici faranno il punto su, come recita la locandina, ''le due cose più importanti della vita''.
    (trovacinema.repubblica.it)

    ...intervista....

    Il suo Oscar ideale? “Una separazione”, il film iraniano candidato come Miglior Film Straniero e che a suo parere “avrebbe meritato anche la candidatura come miglior film”. Fresco di ben quattro nomination Alexander Payne racconta il suo“Paradiso amaro” uno dei grandi favoriti ai prossimi Oscar, non senza aver prima ricordato Theo Angelopoulos, il regista greco appena scomparso dopo un incidente in moto: "Aveva visto Sideways e fu molto gentile con me, conservo di quell'incontro un bellissimo ricordo. Mi disse una cosa molto tenera: continua a fare film, un giorno magari il tuo nome sarà insieme a quelli di Cassavetes e Kazan".

    Ha ricevuto quattro nomination agli Oscar… Come ci si sente?
    Non ci si aspetta mai di ricevere degli Oscar, lo si può sospettare o intuire… Sicuramente immaginavo di ricevere tre o quattro candidature soprattutto dopo i Golden Globes; naturalmente essere candidato accanto a registi come Martin Scorsese, Woody Allen e Michel Hazanavicious mi rende tanto felice. Sono molto ansioso di incontrare questi registi, che rispetto profondamente, ai due simposi organizzati dall’Academy prima della cerimonia, sospetto che Allen e Malick non parteciperanno, ma sicuramente Scorsese, Hazanavicious e io ci andremo e ci divertiremo molto.

    Lei ama far confrontare i suoi protagonisti con eventi difficili o luttuosi che non ci si aspetterebbe mai di affrontare. Perché?
    Credo che questa sia la condizione dell’essere umano e le opere più valide sia in ambito cinematografico che letterario o teatrale tendono a mettere sempre una persona comune in una situazione difficile; io non faccio eccezione. Rifletto la mia generazione e il fatto di essere americano, mi piace misurare i miei protagonisti con delle situazioni drammatiche ma anche comiche, perché credo di essere comunque un regista di commedie. La mia fortuna è stata quella poi di poter avere degli attori come Clooney, Giamatti o Nicholson capaci di interpretare i miei personaggi.

    La storia è ambientata alle Hawaii. Come è stato girare in questo posto?
    Il motivo principale per cui ho accettato questo progetto era l’ambientazione alle Hawaii. Aldilà dell’aspetto ovvio a tutti, e cioè che sarebbe stato molto bello viverci per otto mesi con il mare, il sole, la natura, quello che mi ha colpito più di tutto è stato il tessuto sociale e culturale assolutamente unico. L’unicità di questa tradizione sociale e culturale deriva dalla consapevolezza che ogni hawaiano ha della sue radici, della sua appartenenza e discendenza. Questo vale non solo per la alta borghesia bianca a cui appartiene il protagonista del film, ma anche per i nativi che sono molto coscienti delle proprie radici e di quelle dei propri antenati. Le Hawaii sono un piccolo stato a sé, sui generis, fisicamente distante dalla terraferma, in mezzo all’Oceano Pacifico e tutto ciò lo rende un territorio davvero unico. Grazie a questa lontananza e a questa collocazione geografica singolare gli hawaiani sono estremamente provinciali da un lato, ma nello stesso tempo cosmopoliti per i turisti che il paese ospita ogni anno da tutto il mondo.

    Nei suoi film riesce sempre a tirare fuori il meglio dei grandi attori da lei scelti. Come lavora con loro e che tipo di scambio c’è?
    Parliamo di grandi star del cinema con tutto ciò che ne consegue, ma non dimentichiamo che sono innanzitutto attori. Nel caso di Jack Nicholson o George Clooney c’è anche l’aspetto del gossip, ci sono i paparazzi, le fidanzate...
    Ma io gli chiedo solo di vestire i panni di uomini normali, e il fatto che siano soprattutto dei grandi attori fa sì che quando accettano di partecipare ad un mio film sappiano già cosa cerco da loro, ovvero il realismo; ciò fa parte del tipo di film che faccio io. Sanno che lavoreranno in film che riflettono più la realtà che non il glamour di certe situazioni quotidiane. Io dimentico del loro lato di star e me ne rendo conto solo durante le interviste o leggendo le recensioni

    A proposito di realismo, la qualità migliore del suo cinema è l’essere classico e lineare. La sua cifra stilistica è la classicità. Che legame ha con il cinema europeo che per alcuni decenni ha dato questo tipo di impronta?
    Credo che a tutti possa piacere il cinema classico e un tipo di narrazione classica, ma secondo me non conta tanto il tipo stile che un regista adotta, quanto la sincerità che ha un regista nell’adottare uno stile o un altro. Ciò che importa è far emergere il proprio stile con efficacia e sincerità. Sono nato negli Stati Uniti, sono un regista americano che lavora con un determinato budget e naturalmente ci si aspetta da me l’adozione di un certo tipo di linguaggio cinematografico, ovviamente se fossi nato e cresciuto in Cecoslovacchia avrei avuto un altro tipo di stile. Quello che io ho è uno stile personale, che mi riflette. Amo il cinema classico hollywoodiano dagli anni ’20 in poi anche se dal 1980 mi piace un po’ meno, mi piace il cinema classico europeo per l’aspetto umano che c’è nelle sceneggiature e nella recitazione degli attori.
    (Elisabetta Bartucca)

     
    Top
    .
  12. gheagabry
     
    .

    User deleted



    MARTIN SCORSESE



    la biografia qui
    https://isolafelice.forumcommunity.net/?t=45301315







    WOODY ALLEN



    la biografia qui
    https://isolafelice.forumcommunity.net/?t=41395187

    ....intervista....

    Alleniani, sull’attenti! Oggi per voi in anteprima un estratto dell’intervista al regista Woody Allen per IoDonna e riguardante il suo ultimo film Midnight in Paris (nelle sale dal 2 dicembre 2011).
    Appunti privati?
    Sono temi che mi hanno sempre affascinato. Da ragazzino ero un discreto illusionista: conoscevo molti trucchi ed ero attratto da qualunque cosa avesse a che fare con la magia. Forse perché speravo che ci fosse magia nel mondo: l’ho sempre cercata, ma non l’ho mai trovata. Sarebbe bello se qualcosa di magico potesse salvarci. Ma questo qualcosa non esiste.
    Quando ha capito che non c’è?
    Man mano che cresci e sperimenti la vita: la realtà è piuttosto fosca.
    Che illusioni aveva, da ragazzo?
    Pensavo che essere una movie star mi avrebbe reso felice. Che mi sarebbe piaciuto andare a Hollywood e vivere tra attori e attrici bellissime. Ma con il tempo (e neanche tanto) mi sono reso conto che a Hollywood non ci volevo andare. Che quella vita non sarebbe stata la risposta a niente. La mia era una sciocca illusione infantile.
    (cineblog)



    I suoi ultimi film sono stati girati nelle principali città europee: Barcellona, Londra, Parigi, Roma. Un itinerario che fa parte di un progetto?
    No, nessun progetto, se non quello di lavorare in posti in cui mi piace vivere. Non credo che girerei mai un film dove stare per tre mesi è noioso o faticoso. Le città in cui ho lavorato ultimamente sono tra le migliori del mondo. Anche perché c’era qualcuno disposto a finanziare il mio film…

    Lei sembra una persona molto tranquilla. Non le capita mai di arrabbiarsi?
    Solo con gli oggetti: se provo ad aprire una lattina e non ce la faccio, la scaglio contro il muro; se la mia macchina da scrivere non funziona perdo la calma, come quando aprire un pacchetto è troppo complicato. Ma le persone, le tratto sempre bene. Sono sempre gentile con tutti. E odio quando qualcuno si arrabbia con me: è la solo cosa che non riesco a gestire.

    Chi si arrabbia con lei?
    Qualche attrice, qualche attore. Anche un attore italiano di cui non ricordo il nome che recitava in uno spettacolo teatrale di cui ero regista, a New York: si arrabbiò con me sul palco davanti a tutti, urlando e sbuffando, dicendo che io non sapevo quel che volevo e cose del genere. Fu molto imbarazzante. Io lo lasciai sfogare. Alle fine riuscimmo a parlarci e a capirci.

    Anche a lei sarebbe piaciuto vivere negli anni Venti, come al protagonista del suo film?
    Era un bel periodo, affascinante, ricco di novità e di cultura. Ma se la guardi da vicino era un’epoca difficile, dove la gente moriva ancora di tubercolosi, di sifilidie o di parto. Sarebbe bello tornarci per un giorno, come una gita in campagna: un buon pranzo e poi a casa.

    Viviamo nel migliore dei tempi, oggi?
    No. Penso che qualunque epoca abbia aspetti terribili. Però diamo per scontate cose che non avremmo, se vivessimo cento anni fa. Ci mancherebbe il progresso.

    Lei usa spesso la parola "sexy" per definire le attrici dei suoi film: lo ha detto anche di Rachel Mc Adams e Carla Bruni in Midnight in Paris, per esempio. Quanto conta il sex appeal?
    Molto: è qualcosa che gli uomini cercano nelle donne, e viceversa. E anche l’attrice più mediocre, ma sexy, ha più possibilità di altre di essere ingaggiata in un film.
    (iodonna)

     
    Top
    .
  13. gheagabry
     
    .

    User deleted



    TERRENCE MALIK



    Terrence Frederick Malick (Waco, 30 novembre 1943) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, attore e compositore statunitense.
    Vincitore, con il suo The Tree of Life ("L'albero della vita"), della Palma d'Oro al 64º Festival di Cannes. Molto riservato (non concede interviste dal 1973, non vuole essere fotografato e nel suo studio non è permesso entrare nemmeno alla moglie), Malick è considerato un regista di grande prestigio, nonostante abbia diretto solo cinque film in poco meno di quarant'anni di carriera, per via della sua pignoleria maniacale. Oltre alla Palma d'Oro a Cannes 2011, Malick ha vinto anche l'Orso d'Oro a Berlino nel 1999 per La sottile linea rossa, il premio per la regia a Cannes nel 1979 per I giorni del cielo e all'inizio della carriera il Festival di San Sebastiano nel 1974 con il film d'esordio La rabbia giovane. Da ricordare sono inoltre le sette nomination all'Oscar per La sottile linea rossa (regia e sceneggiatura).

    Terrence Malick nasce a Waco (Texas) da padre statunitense, figlio di una coppia d'immigrati siriani di religione nestoriana, Emil Malick, e da madre statunitense, Irene. Laureato in filosofia ad Harvard, tre volte sposato. Ha svolto molteplici attività: operaio ai pozzi di petrolio, professore di filosofia presso il MIT, giornalista, ornitologo. Nel 1969 ha tradotto in inglese l'opera di Martin Heidegger, Vom Wesen des Grundes - The Essence of Reason, (Evanston, Northwestern University Press).
    Personaggio enigmatico, isolatosi volontariamente dallo star-system hollywoodiano, non concede interviste, non ama farsi fotografare, non partecipa a serate di gala e conferenze stampa e odia la televisione, ritenendola diseducativa. Da questo punto di vista è considerato il J. D. Salinger del cinema, in quanto anche lo scrittore de Il giovane Holden si è volontariamente autoisolato dopo il successo mondiale ottenuto con una sola opera.
    Ha recitato in due film, agli inizi della carriera, Per una manciata di soldi (1972) ed il suo La rabbia giovane (in cui appare per un breve dialogo con il protagonista Martin Sheen), per poi sparire completamente dalla ribalta.
    Il carisma di questo regista è tale che prima dell'inizio delle riprese di La sottile linea rossa, le più importanti star maschili del momento (fra le quali Brad Pitt, Kevin Costner, Leonardo DiCaprio e Nicolas Cage) si sono offerti per recitarvi anche gratuitamente, ma sono stati poi scartati dal regista. Nonostante questo, il film ha un cast di grandissime star: James Caviezel, Sean Penn, Nick Nolte, Adrien Brody, John Cusack, John C. Reilly, George Clooney, Jared Leto, John Travolta ed altri, oltre a Mickey Rourke, Bill Pullman, Martin Sheen, Viggo Mortensen e Gary Oldman, ma i ruoli di questi ultimi sono stati tagliati da Malick in fase di montaggio.
    La disperazione e la solitudine dei personaggi dei film di Malick caratterizzano il suo stile unico e inconfondibile, un'intensa e complessa riflessione sulla natura e la sempre presente voce narrante fuori campo. La violenza che permea queste sue opere non è mai gratuita e viene filmata quasi con distacco, in modo asettico, senza fornire allo spettatore elementi per "colpevolizzare" i personaggi. In La rabbia giovane il protagonista uccide con spiazzante indifferenza, il dialogo con la compagna (interpretata da Sissy Spacek) prescinde dalla valenza dialettica del parlare: i due appaiono privati di qualsiasi caratteristica umana, "vivono e basta", in un tutt'uno con la natura, condizione che li pone in rapporto estremo con il senso della vita. Allo stesso modo la natura è impassibile al dramma umano.

    .....intervista a Brad PITT su TERRENCE....

    l’attore ci tiene a sottolineare come la sua vita sia cambiata dopo l’incontro con MALICK: “Recitare per Terry ha cambiato il mio modo di vedere questo lavoro. Lui era più interessato a cogliere l’attimo e aspettare il momento della verità. La mattina sul set ricevevamo un paio di pagine di sceneggiatura e da lì sviluppavamo il resto, ecco perché la pellicola trasuda quella sensazione di freschezza. Non si tratta di momenti calcolati a priori: spesso era Terry a spostare la macchina da presa improvvisamente per riprendere la natura che invadeva la scena”. E la superstar aggiunge anche: “Non so se potrei farlo di nuovo, perché è stato un processo creativo oltremodo intenso”.
    Pitt continua: “Con Malick abbiamo avuto alcuni dibattiti teologici, direi che lui riesce a chiudere la sua natura cristiana in un compartimento e dare spazio a un punto di vista universale quando gira. Ecco perché credo che ‘The Tree of Life’ sia un film in grado di parlare a tutte le culture, una di quelle pellicole che sottolinea le domande spirituali sulle quali tutti noi ci interroghiamo”.

     
    Top
    .
  14. gheagabry
     
    .

    User deleted


    DEMIAN BICHIR





    Bello, faccia abbronzata, e spesso occhialuto attore latino Demián Bichir ha debuttato davanti alle telecamere all'età di 14 anni ed era una stella delle telenovela nella sua terra nativa, il Messico negli anni '80 e '90, prima della sua transizione liscia e apparentemente senza sforzo nel mondo del cinema internazionale agli inizi del 2000. Bichir divenne subito noto per la sua capacità di coniugare fascino esotico robusto e con una profondità di recitazione. Bichir Anche ha debuttato ufficialmente in una produzione americana circa 1983 - con un giro nei telemovie ..Scelte del cuore (un film biografico su la vita sfortunata del missionario irlandese Jean Donovan , ambientato in El Salvador) - a quel tempo non è riuscito a richiamare un'attenzione significativa della stampa americana.



    A BETTER LIFE

    GENERE: Drammatico
    REGIA: Chris Weitz
    SCENEGGIATURA: Eric Eason
    ATTORI:
    Demian Bichir, Nancy Lenehan, Joaquín Cosio, José Julián, Carlos Linares, Tim Griffin, Rolando Molina, Olivia Presley, Tom Schanley, Valorie Hubbard, Isabella Rae Thomas, Magi Avila
    Ruoli ed Interpreti

    FOTOGRAFIA: Javier Aguirresarobe
    MONTAGGIO: Peter Lambert
    MUSICHE: Alexandre Desplat
    PRODUZIONE: Depth of Field, Lime Orchard Productions



    TRAMA



    E' la storia di un padre immigrante, camionista senza permesso, che lotta per conquistare un posto all'interno della società per se e per suo figlio, per assicurarsi un'esistenza migliore.



    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 19:58
     
    Top
    .
  15. gheagabry
     
    .

    User deleted




    JEAN DUJARDINE



    Jean Dujardine (vero nome Jean Edmond Dujardin) è un attore, sceneggiatore, comico e regista francese. È sposato dal 2009 con Alexandra Lamy, la sua compagna nella serie tv Un gars, une fille.







    Edited by gheagabry - 18/11/2012, 20:02
     
    Top
    .
31 replies since 11/2/2012, 20:35   2988 views
  Share  
.