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BUONGIORNO GIORNO ... BUONA SETTIMANA ISOLA FELICE …
Edizione Giornale Anno 7° SETTIMANA 025 (20 Giugno – 26 Giugno 2016)
BUONGIORNO GIORNO … BUON LUNEDI’ ISOLA FELICE …
Lunedì, 20 Giugno 2016
S. SILVERIO PAPA , S. ETTORE
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Settimana n. 25
Giorni dall'inizio dell'anno: 172/194
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A Roma il sole sorge alle 04:36 e tramonta alle 19:48 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 04:34 e tramonta alle 20:15 (ora solare)
Luna: 4.47 (tram.) 19.38 (lev.)
Solstizio d'estate alle ore 23.32. Luna piena alle ore 12.05.
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Proverbio del giorno:
Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne.
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Aforisma del giorno:
Va' coi saggi, diverrai saggio; chi frequenta gli stolti, diventa stolto.
(Salomone).RIFLESSIONI
... La leggenda del girasole …
... C'era una volta uno splendido giardino. Vi sbocciavano fiori meravigliosi d'ogni colore e ricchi di profumo.
Tutte le persone che lo vedevano restavano ammirate e si fermavano a complimentare ogni varietà per il colore, per la forma, per il profumo. I fiori, lusingati da tanta
ammirazione, divennero alteri e superbi.
Avvenne che un giorno, tra gli splendidi steli, si affacciasse uno strano fiore. Aveva uno stelo debole e sottile con una corolla troppo grande e pesante, come un disco
di bronzo.
Al suo primo apparire, i fiori vicini cominciarono a schernirlo.
Com'è brutto! Senza armonia, senza corolla di petali.
Perchè sei cresciuto qui? Non potevi nascere altrove?
Il povero fiore dIvenne in poco tempo lo zImbello del giardino. Da ogni aiuola gli arrivavano offese ed esso, senza rispondere, cresceva umilmente, tenendo la corolla
rivolta a terra.
Ma il sole, che da tempo osservava quanto avveniva nel giardino, rideva sotto i raggi, e pensava:
Vedrete, vedrete voi, piccoli smorfiosi!
Rivolse i suoi raggi piccoli sul fiore, lo fece crescere alto alto su tuttI e poi glI dIsse:
Tu mi hai amato in silenzio e in umiltà. Alza ora la tua corolla e guardami. Ti donerò un raggio.
Il fiore alzò timidamente il capo e intorno al disco di semi, fiorì una corona di petali, gialli come l'oro.
Tutto il grande fiore rise di felicità e guardò riconoscente il sole.
Non ho finito! - esclamò il grande astro. - Porterai il mio nome e gli uomini avranno bi.sogno dei tuoi petali per tingere le loro stoffe. I tuoi semI daranno l'olio
e saranno dolce cibo agli uccelli.
(Lina Tridenti).
… La fronte inizia a lasciar andare perle di sudore, il sole è sempre più fore di lassù e i suoi raggi inziano a colorare la pelle di molti. Le vesti inizano a colorarsi di vivide tinte e le giornate si allungano. E’ arrivata l’Estate, e in questo oramai consueto alternarsi di temperature estreme dutante tutto l’anno, dovrebbe arrivare il caldo, il mare, le vacanze e le scuole che si chiudono … Buon Giugno amici miei … (Claudio)
Viene l'estate
I giorni succedevano ai giorni.
Il sole descriveva un arco sempre più vasto nel cielo,
il meriggio si faceva di giorno in giorno più ardente,
il fogliame si addensava sulle piante, il grano ingialliva
nei campi, la vite e l'ulivo fiorivano
profumando l'aria, e al loro odore si mescolava
quello delle cantaridi verdi e dorate;
gli uccelli tacevano, acquattati sulle uova dei nidi;
la notte le lucciole uscivano di tra le spighe ancora acerbe,
imitando nel buio lo stellato del firmamento.
L'ultimo spicchio ranciato della luna calante
si dondolava riflesso nell'acqua nera e cheta, simile a una barchetta
di foglio dorato dimenticata da qualche bambino.
Un coro di ranocchi al quale si mescolava la voce più chioccia
di qualche rospo melanconico, si alzava ogni tanto con impeto
lirico su dal pacciame, subitamente interrotto dal più leggero rumore
che facesse il vento tra i giunchi e i salci
della proda, o qualcuno che passasse nelle vicinanze.
(Ardengo Soffici)CAREZZE AL RISVEGLIO
... POESIE E FIABE AL RISVEGLIO…
... L’esperimento fatto da più di un anno mi è piaciuto e credo sia piaciuto a molti. Per cui continuerò ad alleggerire questo mio spazio di riflessione utilizzando il metodo più antico del mondo, le fiabe e le poesia. Credo sia giusto provare a tornare alle vecchie care abitudini di questa mia “rubrica” cercando di regalare un sorriso ed una carezza a chi avrà la pazienza di leggere ciò che scrivo e propongo. Così da oggi inizieremo un viaggio nella poesia; da quelle dell’antichità a quelle più recenti. La poesia è sempre stato il modo con cui il cuore e l’anima hanno cercato di comunicare; la veste visibile delle emozioni. Credo quindi che ogni mattina leggere una poesia ed una favola, soprattutto in questo periodo estivo, sia una bella spinta per tutti ad iniziare con una carezza la giornata … Buon risveglio e buona giornata a tutti … .
(Claudio)
POESIE A TEMA
Poesie e racconti sulla Estate …
Tre barchettine
Tre barchettine vagano sul mare;
le cullan l'onde, le sospinge il vento.
Il sole d'oro sta per tramontare
e appar nel cielo la. luna d'argento.
Tre barchettine vagano sul mare.
Gonfia, gonfia le vele, o venticello! ...
Mormoran l'onde e canta il pescatore;
«Fammi tornare dal mio bimbo bello,
fammi tornare dal mio dolce amore!»
Gonfia, gonfia le vele, o venticello!
(A. Enriquez)
FAVOLE PER LA NINNA NANNA …
Francesca e lo spitito del Natale
Francesca è una piccola bimba, a volte capricciosa, che la sera prima della vigilia di Natale, mentre tutti stavano dormendo, decide di uscire fuori a fare una passaggiata.
Francesca abita in un piccolo villaggio, in cui tutti si conoscono e si vogliono bene e lei conosce ogni angolo di qual paesino, ma quella sera Francesca, dopo aver tanto camminato, decide di ritornare a casa dalla sua mamma, ma non ritrova più la strada,c ontinua a cercare, ma niente, si è persa.
Nel frattempo inizia a fare sempre più freddo e la signorina è uscita senza cappotto e inizia a piangere, ma tra le lacrime riesce a vedere una casa in cui le luci sono accese e decide di avvicinarsi. Dalla finestra capisce di chi sia quella casa: è la casa di Daniela, una sua amica, anzi per meglio dire una sua piccola nemica. Daniela infatti è una bambina povera e spesso viene derisa dalle sue compagne e anche da Francesca.
”Ma cosa starà facendo sveglia a quest’ora?” pensa Francesca tra se' e se' e si avvicina ancora un po’ alla finestra di Daniela; quest’ultima sta aiutando sua nonna a terminare un vestito per una signora molto ricca. Daniela viveva infatti con la nonna, che era una sarta e cuciva per le donne del paese.
Francesca è indecisa se entrare o meno, perché sa di aver fatto del male a quella bambina ma Daniela, vedendola dalla finestra, decide di andare ad aprire.
“Che cosa ci fai a quest’ora in giro per il paese con questo freddo?” Le dice Daniela.
”Sono scappata di casa e non riesco più a ritornare” risponde la piccola Francesca.
“Vieni che bevi un po’ di acqua calda, non è il massimo, ma è tutto quello che possiamo permetterci” le dice la nonna di Daniela.
“Perché stai facendo questo per me? Io a scuola non faccio altro che prenderti in giro” dice Francesca alla sua amica ma Daniela le risponde “lo so che mi prendete tutti in giro perché io non posso permettermi i vostri vestiti e i vostri giochi, ma a me non importa, perché la nonna mi ha insegnato un grande dono, quello dell’umiltà e con l’umiltà il perdono”.
”Allora vuol dire che mi hai perdonato e che da oggi saremo grandi amiche?” chiede Francesca, ”certo” risponde Daniela.
Ma la nonna le interrompe dicendo che si era fatto tardi e che avrebbero accompagnato loro Francesca a casa e così fecero; all’arrivo a casa trovarono la mamma di Francesca impaurita che non finì più di ringraziarle.
“Perché domani, visto che è la vigilia di Natale non venite a mangiare da noi? Sono sicura che a Francesca farà piacere” disse la mamma.
”Ma noi non vogliamo disturbare” risposero nonna e nipote.
“Ma quale disturbo,se non fosse stato per voi starei ancora fuori a morire di freddo” disse Francesca.
Fu così che il giorno dopo cenarono tutti insieme e Francesca decise di cedere il dono che le avrebbe portato Babbo Natale alla sua nuova amica perché lei ne aveva troppi in cambio ricevette un delizioso vestitino rosso.
“Vedi mamma, questo vestito non eguaglia mille giocattoli e sai perché? Perché è stato fatto con il cuore” disse Francesca.
”E brava la mia bambina, vedo che finalmente hai capito che cos’è lo spirito del Natale, io non avrei potuto insegnartelo meglio”.
(Mary)
ATTUALITA’
Maturità: c'è Isocrate per la prova di greco al Classico.
Allo Scientifico, come di consueto, la Matematica. Seconda prova della Maturita' 2016 questa mattina per oltre 500.000 studenti impegnati con gli esami in tutta Italia. Al Classico i ragazzi dovranno vedersela con Greco mentre allo Scientifico, come di consueto, con Matematica. La prova inizierà alle 8.30 con l'apertura del plico telematico, come già avvenuto iper le tracce di italiano. L'autore selezionato per la prova di greco è Isocrate.
"Isocrate esorta i suoi cittadini a non cadere nelle trappola dell’ingiustizia: chi viola le norme si illude di trarne un vantaggio immediato, ma alla lunga finisce in rovina. I comportamenti rispettosi della virtù, nono solo sono il fondamento di una vita sociale eticamente corretta, ma portano vantaggi indubbi anche sul piano politico ed economico" . Questa è la descrizione ministeriale che si trova sulla traccia. L'opera di Isocrate è "Sulla Pace" - 34, 35 e 36.
ECCO LA PROVA DI MATEMATICA
Quesiti di matematica: 7 su 10 sono legati ad argomenti di geometria analitica o di analisi; 2 sono sul calcolo delle probabilità (uno di questi al gioco degli scacchi) e un altro è di geometria solida sul calcolo di un volume di un liquido in un recipiente.
Primo problema matematica: l'amministratore di un condominio alle prese con l'installazione di un serbatoio per il gasolio per il riscaldamento. Non essendo soddisfatto dei modelli in commercio ti incarica di progettarne uno. Seguono specifiche tecniche e una serie di quesiti matematici per descrivere la forma del serbatoio e per realizzare un indicatore gradauato per collegare il livello di riempimento del serbatoio al volume di gasolio effettivamente presente. Inoltre viene ipotizzata un'obiezione da parte dell'imministatore, il candidato deve dimostrare di avere ragione.
Secondo problema: rappresentata in figura una funzione continua e derivabile da zero a infinito in R e ne sono indicati alcuni punti significativi sull'asse cartesiano. Da lì una serie di quesiti: un approccio più classico in quanto non si cerca di riportare la funzione in un caso reale o pratico
Chi ha fatto le simulazioni di matematica del 2016 - scrive Skuola.net - è avvantaggiato: si è infatti replicata la struttura e la tipologia di traccia che il Miur ha proposto durante le simulazioni nazionali.
Discipline turistiche e aziendali negli Istituti tecnici per il Turismo, Tecnica di produzione e di organizzazione negli Istituti professionali di indirizzo Produzioni industriali e artigianali, Tecniche della danza al Liceo coreutico, Teoria, analisi e composizione al Liceo Musicale sono alcune delle altre materie selezionate per il secondo scritto negli altri indirizzi di studio.
Scienze umane indirizzo economico sociale - 70 anni assemblea costituente, brano di Meuccio Ruini sulla funzione della scuola e libertà di insegnamento.
Economia aziendale (tecnico AFM ex ragioneria) - C’è una società che lavora nel mercato della meccanica di alta precisione. Un mercato dove la società ha un altro grande competitor e una serie di piccole imprese non concorrenziali. DI questa società viene fornito un estratto del report mensile. Nella prima parte bisogna redigere il budget e presentare lo stato patrimoniale e il conto economico. Cambia l’azienda, ma le richieste sono le stesse della seconda prova di maturità del 2015.
Seconda prova di Elettronica ed elettrotecnica - Si tratta di un sistema di trasduzione che trasforma una variazione di massa(da 0 ad un valore pesato di massimo 2 g per lavorare in regime lineare) in una variazione di frequenza di un segnale sinusoidale. La variazione di frequenza è proporzionale alla variazione di massa sul piatto della bilancia. Il trasduttore fornisce in uscita un segnale di tensione con frequenza variabile, il quale va in ingresso ad un convertitore frequenza-tensione, che produce in uscita un valore di tensione proporzionale alla frequenza del segnale in ingresso. Questa tensione in uscita è un segnale analogico, che viene poi convertito in digitale tramite un ADC e può quindi essere trattato da un sistema di elaborazione digitale programmabile. Il sistema va descritto tramite schema a blocchi e progettato nelle sue parti. La seconda parte della prova consiste in un quesito a scelta fra 4 proposti, basati su una panoramica di elettronica e telecomunicazioni. Nella seconda parte bisogna scegliere 2 fra 4 quesiti proposti che riguardano la redazione di varie tipologie di report e analisi finanziarie proposte all’interno dei quesiti stessi.
Inglese traccia artistica per il linguistico: analisi del testo dal brano di Desmond Morris dall'opera "Manwatching. A Field Guide to Human Behaviour". Morris è uno zoologo ed etologo inglese, divulgatore scientifico e autore di libri sulla sociobiologia umana.
In aggiunta ai suoi interessi scientifici, Morris è anche un artista appartenente alla tradizione surrealista, contribuendo significativamente al movimento surrealista britannico. Le sue opere sono state esposte insieme a quelle di Joan Miró. La sua prima mostra personale risale al 1948 e da allora ne ha avute regolarmente altre. La traccia artistica in lingua inglese della maturità 2016 ci offre una riflessione sul concetto di bellezza. Il testo affronta alcune questioni estetiche, come la natura stessa della bellezza, la difficoltà di una sua definizione, il perché gli uomini ricercano e perseguono la bellezza. Una traccia interessante che ci riporta indietro a riflettere sul “perché” dell’arte e sul piacere della bellezza, in un mondo dominato dalla tecnologia e dalla velocità delle comunicazioni.
(Ansa)
Oceania, Disney torna a Natale con l'animazione.
In sala il 22 dicembre la nuova avventura con protagonista una adolescente coraggiosa. Walt Disney Animation Studios presenta Oceania, nelle sale italiane dal 22 dicembre. Il nuovo lungometraggio d’animazione è diretto dal duo di registi Ron Clements e John Musker (La Sirenetta, Aladdin, La Principessa e il Ranocchio) e prodotto da Osnat Shurer (Stu – Anche un Alieno può Sbagliare, One Man Band).
Tremila anni fa i più grandi navigatori al mondo attraversavano lo sconfinato Oceano Pacifico, alla scoperta delle numerose isole dell’Oceania. Ma poi, per un millennio, i loro viaggi cessarono – e ancora oggi, nessuno sa il perché.
Oceania è un'avventura d’animazione incentrata su una vivace adolescente di nome Vaiana che s’imbarca in una coraggiosa missione per salvare il suo popolo. Durante il suo viaggio, s’imbatterà nel semidio in disgrazia Maui che la guiderà nella sua ricerca per diventare una grande esploratrice. Insieme, i due attraverseranno l’oceano in un viaggio pieno d’azione che li porterà ad affrontare enormi creature feroci e ostacoli impossibili e, lungo il percorso, Vaiana porterà a compimento l’antica ricerca dei suoi antenati e troverà l’unica cosa che ha sempre desiderato: la propria identità.
Il team impegnato nella realizzazione delle musiche include il vincitore del Tony® Award Lin-Manuel Miranda (il musical di Broadway premiato con il Pulitzer e il Tony Award “Hamilton”, il vincitore del Tony Award “In the Heights”), il compositore premiato con il Grammy® Mark Mancina (Speed, Tarzan, Il Re Leone) e Opetaia Foa’i (fondatore e cantante dellapremiata band internazionale Te Vaka).
(Ansa)
Ecco la Passerella di Christo sul lago d'Iseo vista dallo spazio.
Regolare oggi di deflusso dei visitatori verso la piattaforma. Ecco nella FOTO la passerella galleggiante sul lago di Iseo fotografata dal satellite Sentinel-2A (fonte: Contains modified Copernicus Sentinel data (2016)/ESA)
"Treni traboccanti fin dall'alba anche oggi sulla linea Brescia-Iseo-Edolo per l'eccezionale affluenza di visitatori a "The Floating Piers"": lo spiega in una nota Trenord. "Nella mattinata il servizio ferroviario si è svolto regolarmente. Questo ha consentito l'ordinato deflusso dei viaggiatori dalla stazione di Brescia verso l'opera".
(Ansa)ANDIAMO AL CINEMA!!!!
Ma Ma - Tutto andrà bene
Un film di Julio Medem. Con Penelope Cruz, Luis Tosar, Asier Etxeandia, Teo Planell, Anna Jiménez
Penelope Cruz realizza una delle sue performance interpretative più cariche di dolce e sofferta umanità.
Giancarlo Zappoli
Magda è una giovane madre di un ragazzino che gioca molto bene a calcio. Nello stesso arco di tempo perde il lavoro, il marito la lascia per una studentessa e lei scopre di avere un tumore al seno che ne richiede l'asportazione. A sostenerla nella lotta contro il male saranno il suo ginecologo e Arturo, un ex calciatore (ora ricercatore di talenti) conosciuto mentre assisteva a una partita del figlio.
Julio Medem afferma che il suo film è diviso in due parti che coinvolgono due modi di affrontare la vita e la malattia da parte della protagonista. Allo spettatore resta il compito di individuarle. C'è però un'ulteriore partizione nel film che lo trasforma in un'opera divisa in due. C'è infatti la descrizione partecipe e psicologicamente molto raffinata di come una donna, già provata su altri versanti dalla vita, può affrontare in età ancora giovane il confronto con il cancro e la sensazione di mutilazione della femminilità provocata dall'asportazione di un seno (si veda l'insistenza con cui Magda chiede se si possa salvarle il capezzolo).
Penelope Cruz offre, sotto questo punto di vista, accenti di profonda umanità al suo personaggio realizzando una delle sue performance interpretative più cariche di una dolce, ma inevitabilmente anche sofferta, umanità. Un'eccellenza recitativa che continua a mantenere anche quando il film devia verso il mèlo più marcato indebolendo così quanto era stato costruito nella prima parte. Perché se la scelta di mostrare un orgasmo così come Medem decide di portarlo sullo schermo è originale, non si può altrettanto elogiare la trasformazione del ginecologo in cantante appassionato o il succedersi di avvenimenti che rimandano poi con ripetitività a una mancata adozione da parte dello stesso. Lo spettatore più cinico e più critico nei confronti della sceneggiatura (scritta dallo stesso Medem) avrebbe potuto avere dei dubbi in proposito sin dall'inizio quando la protagonista, che ha da poco ricevuto la diagnosi, incontra Arturo che viene raggiunto nel giro di pochi minuti da una tragica notizia. Potrebbe sembrare inverosimile ma sono situazioni che nella vita accadono e che il cinema riproduce senza purtroppo dover inventare molto. E' la seconda parte del film, nonostante il simbolismo dei granchi sulla spiaggia, che mina l'equilibrio complessivo di un film che merita comunque di essere visto da uomini e donne per come sa proporre il tema della scoperta di un male invasivo.
Video(Lussy)
... CURIOSANDO E RACCONTANDO …
Il pericolo non si lascia mai vedere per intero.
(Johann Wolfgang Goethe)IL LAGO NYOS
Il lago Nyos è un lago di origine vulcanica nella provincia nord-occidentale del Camerun, a circa 315 km a nord-ovest di Yaoundé. E’ un bacino profondo con una superficie di 1,5 chilometri quadrati, situato a circa 1100 metri di quota, nel cratere di un vulcano quiescente nel massiccio del Monte Oku. Una diga naturale di roccia vulcanica racchiudono le acque del lago.
Le acque dei laghi sono suddivise in strati, come una torta millefoglie. Lo strato più superficiale, l’epilimnio, è quello che viene scaldato direttamente dal Sole ed è quindi più caldo rispetto a quello più profondo, l’ipolimnio. Tra i due vi si colloca la termoclina, uno strato attraverso il quale si sperimenta una brusca variazione di temperatura: dai 15°C superficiali ai 5-6°C delle profondità. La termoclina, analogamente ad un tappo, limita fortemente i trasferimenti di sostanze tra acque superficiali e acque profonde. Tuttavia, all’avvicinarsi della stagione fredda e alla fine dell’inverno si può verificare un rimescolamento complessivo delle acque del lago: quando l’acqua superficiale raggiunge i 4°C (temperatura alla quale ha la massima densità, “pesa” di più) sprofonda e favorisce la risalita delle acque profonde. Questo è quanto avviene alle nostre latitudini.
Nei Paesi equatoriali, come il Cameroun, le stagioni non esistono: fa sempre caldo, pertanto il rimescolamento stagionale non si verifica. Ad eccezione della notte del 21 Agosto 1986. Il lago Nyos è collocato al di sopra di una camera magmatica che rilascia in continuo ingenti quantità di anidride carbonica nelle acque profonde. Il fenomeno si chiama eruzione limnica. Ad oggi il motivo per il quale è avvenuto il rimescolamento, non è ancora del tutto chiaro. Si suppone che, come per un altro lago Camerounense, questo fenomeno sia stato provocato da un’importante frana che ha coinvolto i versanti del lago. Questa ha innescato un movimento delle acque tale da portare quelle profonde in superficie. L’anidride carbonica è più densa dell’aria e una volta emessa ha iniziato a scendere lungo le pendici alla velocità di circa 50 chilometri orari incontrando diversi villaggi di allevatori e uccidendo silenziosamente tutto ciò che incontrava sul suo cammino. Dopo il boato, la terra non tremò. La densa nube inodore, strisciò verso le abitazioni. La nube tossica doveva essere alta oltre 100 metri, perché ha raggiunto anche il bestiame sull'altro versante del vulcano. Il lago cambiò colore in un rosso ruggine. Indagini scientifiche permisero di risalire alle cause del fenomeno: le acque del lago Nyos, profondo ben duecento metri, sono interessate da meromissi e trattengono un'enorme quantità di CO2 in soluzione; lo strato superficiale del lago, profondo circa cinquanta metri e alimentato soprattutto dalle acque piovane e dai fiumi, non ha scambi con lo strato più basso del lago che al contrario del primo presenta un'importante anomalia: è alimentato da una sorgente di carbonato di sodio che contribuisce a saturare l'acqua di anidride carbonica. Nel punto di maggiore profondità del lago per ogni litro di acqua sono disciolti fino a dieci litri di anidride, l'eruzione dell'86 liberò nell'aria ottanta milioni di metri cubi di gas. Le popolazioni indigene consideravano il lago un luogo abitato da spiriti assassini, e nessuna delle vittime era originaria della zona.
Per evitare che una situazione simile si ripresenti, dal 2001, è stato attivato un programma di degasamento. Alcuni scienziati hanno immerso nel lago un condotto di circa 200 metri mediante il quale il biossido di carbonio riesce a uscire provocando un getto d’acqua che sale fino a 55 metri d’altezza. Il condotto rappresenta una sorta di valvola di sfogo che riesce a portare fuori dall’acqua circa 20 milioni di metri cubi di gas, tuttavia questo sforzo non basta. Per rendere il Lago Nyos del tutto innocuo sono stati progettati altri condotti.(Gabry)
Le canzoni dell'estate degli anni 78/84
La musica del cuore
Alunni Del Sole - Liù
L'apice del successo per gli Alunni del Sole viene raggiunto nel 1978, quando si aggiudicano il Festivalbar con questo disco ancora oggi molto popolare. Con Liù non si conlude la storia degli Alunni del Sole, ma è fuori dubbio che con questo disco scende il sipario sulla parte più esaltante per la carriera della band di Paolo Morelli che pur continuando a produrre grandi brani non riuscirà più a raccogliere il giusto e meritato successo.
Liù che si stendeva su di noi e ci dava un po’ di sé (senza chiederci perché) è una delle immagini sessualmente più liberanti della canzone italiana degli anni 70.
Gli Alunni del Sole sono stati certamente uno dei gruppi più interessanti degli anni 70, anche se "Liù", essendo il loro pezzo più famoso, automaticamente non è il migliore.
La canzone, però, se la ricordano tutti, e magari una Liù che ce la dava a tempo perso e senza fare neanche troppe domande la sognavamo un po’ tutti. Certe canzoni erano anche smaccatamente maschiliste, ma le ragazze di allora non ci facevano troppo caso.
Era un mito, "Liù", un modello di amore libero che si sarebbe infranto, come la notorietà del gruppo, con la musica decisamente più elettrica ma meno sincera ed appassionata, degli anni ’80.
Ancora poco tempo, e avremmo dimenticato la generosità di "Liù" per andare "a la playa" (oh, oh, oh, oh, ooooh…).
fonte: 45mania.it
valeriodistefano.com(Ivana)
RUBRICHE
(Redazione)
L’ISOLA NELLO SPORT
CRONACA SPORTIVA
Schwazer: Fidal, seguite regole,atletica ferita.
"Non ci appartengono valutazioni oltre atti formali". La Fidal ha sempre messo al centro del suo operato "il rispetto delle regole" e anche nella vicenda Schwazer "hanno sempre rappresentato il punto di riferimento a monte di ogni decisione. Senza nessun tipo di distinguo". La federazione atletica risponde così alle critiche, al termine del consiglio federale di questa mattina sul caso della nuova positività del marciatore altoatesino. "Non ci appartengono valutazioni oltre gli atti formali" sottolinea, dopo i dubbi del tecnico Sandro Donati sulla tempistica della vicenda.
E' giallo sulla vicenda che vede coinvolto il campione Alex Schwazer in una nuova vicenda di doping. Ma il campioine maratoneta non ci sta: "Siamo di fronte a una vicenda sporca, di sicuro faremo subito una denuncia penale contro ignoti". Così il legale di Schwazer, Gerhard Brandstetter, nella conferenza stampa a Bolzano, respinge con fermezza la notizia riportata sulla Gazzetta dello Sport, secondo cui l'atleta sarebbe stato trovato nuovamente positivo al doping.
"Non possiamo accettare tutto questo - ha sottolineato - è ingiusto. Alex in questa vicenda non ha alcuna responsabilità, cercheremo di acclarare la verità. La vicenda è strana: una prova a gennaio negativa e a maggio dopo che ha vinto a Roma risulta positiva con sostanze anaboliche che nulla hanno a che fare con sport di resistenza.
"Qualcuno non vuole che io vada alle Olimpiadi, i tempi sono stretti, ma io andrò fino in fondo per chiarire tutto. Come 4 anni fa sono qui a metterci la faccia, ma oggi non ci saranno scuse perché non ho commesso alcun errore, allora ho sbagliato, stavolta no. Da un anno e mezzo con tanta fatica sto facendo di tutto con Sandro (Donati ndr) per dimostrare che il mio ritorno sia pulito. E' un incubo, la peggior cosa che mi poteva succedere ma ci giuro che si andrà fino in fondo".
A giurare sulla 'pulizia' dell'atleta e a parlare di 'provocazione' è il tecnico di Schwazer: "Non lascerò mai Alex". "E una vicenda incredibile nella tempistica, un campione risultato pulito a gennaio è stato riesaminato non si sa perchè e trovato positivo. Inoltre - ha proseguito Donati - il testosterone, trovato in tracce minime, ad Alex non serve. Questo potrebbe essere il doping di uno scemo, che non porta da nessuna parte".
Alex Schwazer sarebbe stato trovato nuovamente positivo al doping, secondo quanto riporta oggi la Gazzetta dello Sport. Già squalificato per uso di eritropoietina (epo) prima delle Olimpiadi di Londra 2012 e tornato a gareggiare l'8 maggio scorso, l'atleta 31enne altoatesino non avrebbe superato un controllo fatto a inizio anno durante la sua preparazione per il rientro. L'atleta altoatesino contesta i dati della nuova positività al doping: sarà questa la linea seguita dal marciatore azzurro nella conferenza stampa convocata per questo pomeriggio alle 18 a Bolzano, all'hotel Laurin. Con Schwazer ci saranno l'allenatore Sandro Donati, l'avvocato Gerhard Brandstaetter e la manager Giulia Mancini.
Malagò, brutta vicenda che rovina la festa - "Il nostro mondo è variegato, complesso e numericamente importante. Chiaro che quando ci sono atleti così importanti, su una recidiva, fa fragore". È il primo commento di Giovanni Malagò sulla presunta nuova positività di Alex Schwazer. "Nell'arco di 365 giorni - ha aggiunto il presidente del Coni a margine della cerimonia al Quirinale - siamo abituati ad avere momenti esaltanti e momenti in cui ci interroghiamo anche dei perché di certe notizie, che sono così brutte, che spiacciono per non dire rovinano tutto il contesto".
"Si tratta di accuse false e mostruose". E' il commento dell'avvocato Gerhard Brandstätter, legale del marciatore Alex Schwazer che - secondo quanto riporta un articolo della Gazzetta dello Sport - è stato nuovamente testato positivo durante un controllo antidoping. "Ora è successo quello che Alex ha sempre temuto, ma noi ci difenderemo e faremo causa", ha aggiunto Brandstätter, annunciando in giornata una conferenza stampa.
"Al momento sono sconvolto, stiamo cercando di capire". È il breve commento del presidente della Fidal Alfio Giomi alla notizia della presunta nuova positività di Alex Schwazer, arrivando al Quirinale per la cerimonia della consegna del Tricolore al portabandiera di Rio 2016.
"La notizia della nuova positività di Alex Schwazer? È appena successo e, onestamente, non so se darla per vera. Vedremo nei prossimi giorni, ma comunque dispiace molto che ci sia ricascato, se si può dire così, di una cosa fatta non volutamente". La campionessa azzurra e portabandiera a Rio 2016 Federica Pellegrini commenta la notizia della presunta nuova positività al doping del marciatore altoatesino..
(Ansa)
Quirinale: Mattarella consegna bandiera ad atleti Rio 2016. "Certo che la onorerete".
Il vessillo nelle mani di Federica Pellegrini e Martina Caironi, portabandiera azzurre. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale gli atleti italiani in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Rio de Janeiro 2016. La folta rappresentanza di atlete e atleti azzurri, tecnici e dirigenti era guidata dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Nel corso della cerimonia, aperta dall'esecuzione dell'Inno nazionale da parte della Banda Musicale Interforze, sono intervenuti il Presidente Malagò, il Presidente Pancalli e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti.
"Vi auguro di raccogliere molte medaglie, ma sono i vostri comportamenti e le vostre prestazioni che quindi daranno onore e terranno alto il nome dell'Italia alle Olimpiadi". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgendosi agli atleti azzurri alla cerimonia di consegna del tricolore ai portabandiera per le Olimpiadi Rio 2016 in corso al Quirinale. "Sono comunque sicuro che voi lo saprete fare e che la bandiera che riconsegnerete sarà stata onorata dai vostri comportamenti e dalle vostre prestazioni".
Il Presidente Mattarella ha consegnato la Bandiera italiana all'atleta azzurra Federica Pellegrini, designata portabandiera dell'Italia per le Olimpiadi di Rio 2016 e all'atleta Martina Caironi, portabandiera dell'Italia alle Paralimpiadi di Rio 2016 e ha quindi pronunciato un discorso.
(Ansa)
F1: Vettel, non penso proprio di mollare.
"Siamo neanche a metà stagione e stiamo migliorando la vettura". "Non siamo nemmeno arrivati a metà stagione, non mi passa neanche per la testa di mollare. Stiamo lavorando intensamente con il team e stiamo migliorando la vettura che comunque rappresenta un grande passo avanti rispetto a quella dell'anno scorso". Lo ha detto Sebastian Vettel all'inaugurazione della mostra 'Ferraristi per Sempre' al Museo Ferrari di Maranello. "Correre per la Ferrari - ha detto il pilota tedesco - è stato il mio sogno fin da quando ero bambino e sto vivendo un'avventura stupenda a Maranello. Quando si è piloti della Ferrari c'è sempre enorme pressione, ma la mia passione per questo marchio supera di gran lunga la pressione, quindi sono felicissimo di gareggiare per questo team".
(Ansa)(Gina)
OPERETTA!!!
LE MILLE E UNA NOTTE
Musiche di Johann Strauss jr.
Libretto di Max Steiner, di Leo Stein e Carl Lindau
Compagnia di Operette Alfafolies
Coro “Carmine Casciano”
Balletto Alfaballett
Scene e Costumi della Compagnia
Regia di Augusto Grilli
Ambientata in un oriente fantastico, narra la storia dell’amore contrastato tra il sultano Solimano e la bella Leila, figlia di Ormuz il mago di corte. Un tempo Leila e Solimano si amavano ma le vicissitudini della vita li hanno portati lontani. Leila, ormai sposa del pescatore Mossu, rivede Solimano facendosi passare per Sherazade, e come nella famosa storia, lo incanta con affascinanti racconti, senza però cedere all’amore poiché ha giurato fedeltà a Mossu.
Solimano è stato in Europa e vuole modernizzare il suo regno importando la ferrovia, il telefono ed altro ancora. L’unica riforma che il popolo e le mogli dell’harem non gradiscono è la monogamia e quindi ordiscono un complotto per spodestare il sultano. Eddin, segretario di Solimano, gli propone di approfittare della sua somiglianza con Mossu il pescatore per attuare uno scambio di persona. Mossu, ignaro del pericolo, è ben felice di poter essere ricco e potente ed accetta.
Gli immancabili intrighi di corte tra i Visir e le mogli dell’harem fanno da contorno alla vicenda amorosa con momenti comici alternati a momenti drammatici di grande intensità che conducono comunque all’immancabile lieto fine.
Le Mille e Una Notte è un rimaneggiamento della prima operetta di Strauss. Nata come Indigo und die vierzig Rauber nel 1871 viene successivamente rimaneggiata e presentata con vari titoli quali Ali Baba, Fantasca, Indigo. Il programma della prima attribuisce il libretto a Max Steiner, ma in realtà è frutto di un numero elevato di collaboratori. L’operetta ebbe comunque un grande successo.
Non manca una spiccata influenza offenbacchiana nello spartito che, con molti temi orientaleggianti, alterna valzer inebrianti, pompose marce e momenti liricamente struggenti tra cui spicca la splendida aria di Leila con affascinanti passaggi dal tono minore al maggiore.(Lussy)
… TRA CURIOSITA’ E CULTURA …
SPLENDIDA MINIMA PICCOLE SCULTURE PREZIOSE
NELLE COLLEZIONI MEDICEE:
DALLA TRIBUNA DI FRANCESCO I DE' MEDICI AL TESORO GRANDUCALEdal 21 Giugno al 02 Novembre 2016
Nelle Gallerie degli Uffizi si conserva la più importante raccolta esistente di un settore rarissimo dell’arte della glittica, le piccole sculture in pietra dura prodotte principalmente in età ellenistica e romana, la cui tecnica andò perduta nei secoli del Medioevo, per poi essere riscoperta e riproposta in epoca rinascimentale.
La mostra, la prima dedicata a questa particolare produzione artistica, riunirà tutte le microsculture della collezione medicea, affiancandole ad altri esempi di plastica in materiali preziosi, in modo da ottenere significativi raffronti che esaltino le peculiari caratteristiche tecniche e stilistiche di questi oggetti.
(www.arte.it)Italiani sull'Oceano.
dal 25 marzo al 21 luglio 2016
Storie di artisti nel Brasile moderno
e indigeno alla metà del '900
Tra il 1930 e il 1950 due critici d’arte, Pietro Maria Bardi e Margherita Sarfatti, un’architetta, Lina Bo Bardi, e due artisti, Gastone Novelli e Roberto Sambonet, partirono con attese e obiettivi diversi per il Brasile.
Le idee e le opere che portarono con sé lasciarono tracce del loro passaggio nel giovane sistema artistico del paese. L’incontro con i nuovi processi di evoluzione urbana e con le nascenti estetiche moderniste e concretiste aprì per artisti e intellettuali italiani nuove prospettive di lavoro e al tempo stesso offrì la possibilità di sviluppare idee già in embrione nella terra d'origine.
Il gigantesco spazio storico e geografico della cultura nativa brasiliana ne segnò profondamente i percorsi, raccontati in mostra attraverso opere d’arte, oggetti e documenti.
L’esposizione dà particolare risalto alle relazioni artistiche italo-brasiliane nel corso del XX secolo, documentando percorsi umani e intellettuali intrecciati con la storia dell'arte e la storia delle culture. Il ricco patrimonio materiale e immateriale del paese sudamericano è parallelamente presentato in una selezione di oggetti e immagini della collezione amazzonica del MUDEC donati da Aldo Lo Curto.
Enti promotori dell’iniziativa sono il Museo delle Culture di Milano e il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, con il patrocinio del Consolato Generale del Brasile a Milano e con il sostegno di GRUPPO GAVIO. La mostra è curata da Paolo Rusconi (Università degli Studi di Milano) con Elisa Camesasca (Archivio Roberto Sambonet), Ana Gonçalves Magalhães (Universidade de São Paulo), Viviana Pozzoli (Università degli Studi di Milano), Marco Rinaldi (Archivio Gastone Novelli).
(www.mudec.it/)(Gabry)
foto:quotesideas.com
MARE MARE MARE!!!Le più belle località balneari italiane... e non solo...
foto:lucianabartolini.net
foto:fotoeweb.it
Rimini
Area di vacanza per eccellenza, Rimini vanta una lunga tradizione turistica.
Fu infatti nel 1843 che venne inaugurato il primo stabilimento balneare in Italia sulla spiaggia di Rimini.
Da allora, attraverso gli anni, questa vocazione dell'ospitalità si diffuse da Rimini lungo tutta la costa, da Riccione a Cattolica, da Bellaria a Misano.
Rimini ha registrato anche una progressiva valorizzazione turistica del proprio entroterra che per le sue bellezze naturali, le attrattive storiche e le tradizioni artigianali e gastronomiche offre una valida integrazione della vacanza balneare.
Questa terra, infatti, è ricca di reliquie del passato, memoria di una storia antica che risale all'antica Roma. Città etrusca e celta, colonia di diritto latino dell'anno 268 a.C., municipio imperiale all'epoca di Augusto, Rimini fu dotata di splendidi monumenti. Più tardi, durante il Rinascimento, fu capitale della Signoria dei Malatesta e conobbe gli splendori di una corte magnifica e la presenza di architetti, pittori e scultori fra i più famosi d'Italia.
L'Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio, il Tempio Malatestiano e la Rocca di Sigismondo a Rimini, e i numerosi castelli e le antiche chiese sorti sulle colline dell'entroterra, rappresentano un patrimonio artistico e culturale che vale la pena conoscere.
Da non perdere è una visita al Museo della città che custodisce il passato di Rimini e del suo territorio, dalla formazione geologica ai nostri giorni, attraverso millecinquecento opere. A due passi dal Museo, è stata recentemente portata alla luce un’abitazione dall’età romana denominata Domus del chirurgo, una piccola Pompei con i suoi splendidi mosaici ed un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, considerato il più ricco al mondo giunto dall'antichità.
TERME
Per chi vuole coniugare vacanze e benessere, affacciata sulla spiaggia libera a Miramare sorge Riminiterme, una moderna struttura in grado di offrire tutto l'anno relax e terapie utili alla cura di malattie ossee e respiratorie, e poi programmi di estetica con sauna, idromassaggi, fangoterapia, massaggi, aquagym. All'interno si trovano 4 piscine e una grande palestra, tutte rigorosamente con una splendida vista sul mare.
PARCHI TEMATICI
Dal viaggio fra le meraviglie architettoniche riprodotte in scala nell'Italia in Miniatura, alle magie di mago Merlino a Fiabilandia, alle acrobazie degli amici delfini che vi aspettano nel Delfinario di Rimini: il divertimento è assicurato nei parchi tematici di Rimini.
Il centro storico della città è ricco di monumenti, chiese e reperti di diverse epoche, alcuni dei quali ancora intatti e carichi di suggestioni. Le origini della città di Rimini sono antichissime, si parla di insediamenti primitivi nel paleolitico e poi della presenza sul territorio di popoli come gli Etruschi, i Greci, i Sanniti ed i Galli, ma è in epoca romana, nel 286 a.C. che si può individuare la vera fondazione della città di Ariminum.
Per la sua posizione strategica di punto di collegamento tra centro e Nord Italia, il Municipio Romano di Ariminum divenne ben presto una della più importanti città della Roma Imperiale, anche per il suo ruolo di avamposto per espandere la dominazione romana anche più a Nord, verso la Pianura Padana.
Non a caso da qui passavano le più importanti arterie dell’epoca come la Via Flaminia, che da Roma conduce a Rimini, la Via Emilia che da Rimini arriva a Piacenza e la Via Popilia-Annia, che da Rimini arrivava a Trieste, passando per Ravenna. Il massimo splendore raggiunto in epoca romana è testimoniato anche dalle numerose costruzioni volute in gran parte da due grandi imperatori, Augusto ed Adriano, che sembravano apprezzare particolarmente questa città.
foto:altarimini.it
Per visitare Rimini si può partire dall’antico Ponte di Tiberio, costruito per volere di Augusto a partire dal 14 d.C. e giunto a compimento nel 21 d.C., quando l’impero era passato nelle mani di Tiberio, che attribuì al ponte il proprio nome. Il Ponte di Tiberio mostra ancora oggi tutta la bellezza della sua struttura con cinque arcate a tutto sesto realizzate in pietra d’Istria.
Attraversa il fiume Marecchia, un tempo Ariminus, e si pone come confine settentrionale della Rimini romana. Tuttora aperto al transito di veicoli, il Ponte di Tiberio da inizio al Corso d’Augusto, il lungo viale pedonale che rappresenta ancora oggi il centro vivo di Rimini, pieno di negozi, piccoli caffé ed edifici storici. Percorrendo il Corso d’Augusto si arriva alla grande Piazza Tre Martiri, dove recenti scavi anno riportato alla luce parte dell’antica pavimentazione del foro romano, e poi alla bellissima Piazza Cavour, sede del mercato del pesce e della verdura in epoca medievale.
foto:vialedeipensieri11.it
Si affacciano sulla piazza Palazzo dell’Arengo, Palazzo Garampi, e Palazzo del Podestà, edifici storici di grande pregio. Il Teatro Galli, sul fondo, risale al 1857. Piazza Cavour ospita inoltre la splendida Fontana della Pigna, realizzata nel 1543 ad opera di Giovanni da Carrara.
foto:geosearch.it
Percorso tutto il Corso d’Augusto si giunge all’imponente Arco d’Augusto, altra mirabile costruzione di epoca romana. Eretto nel 27 d.C. per rendere onore ad Augusto ed originariamente inserito nelle mura cittadine, l’Arco d’Augusto si staglia oggi al centro di un’ ampia piazza.
foto:riminicorfurimini.com
L’arco d’Augusto è un arco trionfale posto alla fine della Via Flaminia ed è uno dei più antichi giunti sino ai giorni nostri. La merlatura attualmente presente nella parte superiore risale al periodo medievale, al X° secolo circa, epoca in cui la città era in mano ai ghibellini.
Nel visitare Rimini non si può tralasciare una tappa all’Anfiteatro romano, edificato nel II° secolo d.C. per ospitare spettacoli gladiatori. Alla periferia dell’antica città, l’Anfiteatro di Rimini presentava una forma ellittica e le dimensioni della sua arena erano di poco inferiori a quelle del più celebre Anfiteatro Flavio a Roma, meglio conosciuto come Colosseo. Poteva ospitare circa 10.000 spettatori.
foto:movingitalia.it
Ben presto la destinazione dell’Anfiteatro di Rimini divenne di natura difensiva e, una volta incorporato alle mura della città, acquistò funzione militare. In epoca medievale acquisì anche la funzione di Lazzaretto. I resti dell’Anfiteatro di Rimini attualmente presenti sono stati oggetto di un’importante opera di restauro intorno agli anni ’60, opera che ha permesso di recuperare parte della struttura, attualmente utilizzata per spettacoli ed eventi oltre che come meta di visite guidate a Rimini.
foto:ricercahotel.com
Altro simbolo di Rimini è il Tempio Malatestiano, testimonianza di un altro periodo di grande splendore della città, che dal 1295 divenne Signoria sotto Malatesta da Verucchio.
I lavori al Tempio Malatestiano ebbero inizio nel 1447 circa con piccoli interventi alla chiesa duecentesca di san Francesco, in stile gotico, alla quale furono aggiunte alcune parti. Sarà solo successivamente, con l'architetto Leon Battista Alberti e per volere di Sigismondo Pandolfo Malatesta, che ebbe inizio il più ambizioso progetto di creazione di una sorta di rivestimento della chiesa preesistente ed una trasformazione degli interni. In seguito ad un travagliato periodo di guerre con Federico da Montefeltro, che lo sconfisse successivamente e alla mancanza dei fondi necessari, la costruzione venne sospesa.
Ancora oggi è possibile ammirare il duplice volto dell’edificio, dove contrastano la facciata ed i lati marmorei con la copertura povera di travi e tavelle. Pregevole è il crocifisso di Giotto presente all’interno del Tempio Malatestaiano, che ospita anche i sepolcri di Sigismondo Malatesta e Isotta degli Atti.
foto:villadelmarerimini.it
Darsena
Ha tagliato il nastro nel 2002 per ospitare 680 posti barca, 90 cave à bateau su uno specchio d'acqua di 108.000 mq. E' la nuova darsena Marina di Rimini situata di fianco al porto canale. L'imboccatura del porto è larga 55 metri e la profondità massima fino a 5 metri è adatta anche alle barche di grande dimensione.
foto:spiaggeinromagna.it
Spiaggia e mare:
Lunghezza della linea costiera Km. 15
Larghezza minima della spiaggia m. 40
Larghezza massima della spiaggia m. 200
foto:scattidigusto.it
Circa duecentocinquanta stabilimenti balneari tirati a lucido e costantemente rinnovati. E una sola filosofia: Rimini on the beach si vive giorno e notte. Si comincia all’alba con le passeggiate sulla battigia per vedere il sole che sorge lentamente dall’Adriatico e si finisce a notte inoltrata dopo una cena a piedi nudi sulla sabbia.
Un vantaggio per i turisti è che non c’è alcun biglietto d’ingresso in spiaggia. Si entra liberamente e solo se si decide di fermarsi, si chiede al bagnino l'ombrellone o il lettino.
Sono 15 km di spiaggia di sabbia finissima, dorata, e per questa ragione preferita dalle famiglie con bambini. I più piccoli vi trovano uno spazio dove il divertimento non conosce sosta. In molti stabilimenti balneari sono stati predisposti angoli con giochi e attrezzature tutte per loro. E quando vogliono fare il bagno, niente paura: i fondali bassi e digradanti sono fatti apposta per chi sguazza la prima volta o per chi non è ancora un campione.
Ombrelloni, tende e lettini sono a disposizione in stabilimenti balneari attrezzati con tutti i servizi necessari per rendere piacevole la permanenza in riva al mare. Ovunque bar e chioschi per una bibita, un gelato o uno spuntino e al tramonto i chiringuito, i caratteristici ritrovi sulla spiaggia, di origine tipicamente spagnola, per vivere il mare anche di sera.
foto:.riminiturismo.it
Località nei pressi di Rimini:
Bellariva
Marebello
Marina Centro
Miramare
Rivabella
Rivazzurra
San Giuliano Mare
Torre Pedrera
Viserba
Viserbella
fonte: riminiturismo.it
- ricercahotel.com(Ivana)
BALLERINI FAMOSI!!!
Nina Ananiashvili
Nina Ananiashvili (ნინო ანანიაშვილი; Tbilisi, 28 marzo 1963) è una ballerina e direttrice artistica georgiana del Balletto di Stato della Georgia.
È stata descritta dal Daily Telegraph come una delle dodici più grandi ballerine di tutti i tempi e nel 2002 è stata nominata Miglior Ballerina dell'Anno da parte di Dance Magazine USA. Ananiashvili è stata un appuntamento fisso di primo piano sulla scena del balletto sovietico, russo e georgiano per decenni. Poco prima della caduta della cortina di ferro, nel 1987, il critico d'arte del New York Magazine elogiò Nina Ananiashvili come "la cosa migliore del balletto Giselle del Bolshoi sia nel ruolo da protagonista che come la regina delle Villi." Nel 2014 è stato girato un film sulla sua esibizione del 1991 in Giselle con il Balletto Bolshoi.
Biografia
Primi anni e istruzione
Nina Gedevanovna Ananiashvili è nata a Tbilisi, Georgia SSR. Il padre, Gedevan, e i due fratelli più grandi, George e Levan, erano tutti i geologi; la madre, Lia Gogolashvili, una filologa. Era una bambina malaticcia e, all'età di 4 anni, i suoi genitori la fecero iniziare il pattinaggio sul ghiaccio in uno sforzo per migliorare la sua salute. A 10 anni divenne campionessa in Georgia nella sua fascia di età.
Un insegnante di danza vide come si muoveva sul ghiaccio, in particolare, l'equilibrio e come usava le braccia, e ottenne che eseguisse La morte del cigno sui pattini. Poi l'insegnante portò Nina in un teatro e le mostrò il costume piumato che avrebbe potuto indossare se si fosse esibita sul palco, proprio come Maya Plisetskaya, la prima ballerina del Bolshoi.
Nel 1969 Ananiashvili entrò nel Georgia State Choreographic Institute. Tamara Vykhodtseva fu la sua prima insegnante lì. Anche il grande Vakhtang Chabukiani prese un poco Nina sotto la sua ala. I suoi progressi erano così impressionanti che attirò l'attenzione di docenti del Moscow Choreographic Institute, che convinsero i suoi genitori di permettere a Nina di continuare i suoi studi. Nel 1976 entrò nel Moscow Choreographic Institute, dove la sua insegnante principale era Natalia Zolotova. Nel 1980, fece il suo debutto sul palcoscenico in una produzione scolastica di Coppelia. Si laureò ed entrò al Teatro Bolshoi nel 1981.
Carriera nel balletto
Al Teatro Bolshoi, Nina fu educata da due dei più grandi maestri dell'Unione Sovietica, Raisa Struchkova e Marina Semenova. Nel 1982, anche se ancora un membro del Corpo, ballò nel suo primo ruolo principale con la compagnia, come Odette/Odile nel Lago dei cigni, durante un tour della Germania. Quell'anno, fece la sua prima apparizione con una compagnia di balletto straniera, il Balletto di Alberta del Canada. Nel 1983 fu promossa al rango di solista e si esibì nella sua nativa Tbilisi per la prima volta come professionista. Col tempo riuscì a diventare prima ballerina. Lei, insieme con Andris Liepa, è stata la prima ballerina sovietica ad apparire come artista ospite con il New York City Ballet nel 1988 (qui aveva ballato in "Variazioni Raymonda", "Apollo" e "Sinfonia in Do"). Negli anni successivi, Nina Ananiashvili è diventata una superstar del balletto internazionale. Ananiashvili ha avuto anche l'onore di essere la prima ballerina sovietica ad esibirsi con il Balletto Reale Danese e questo fu considerato un successo molto speciale, aver ballato in parti così importanti come La Sylphide e Napoli, dal maestro danese August Bournonville, che è considerato da molti un tesoro nazionale.
Durante la sua carriera si è esibita in numerosi teatri di balletto in diversi paesi (nella maggior parte dei luoghi si è esibita come artista ospite): Bulgaria, Danimarca, Argentina, Finlandia, Georgia, Germania, Ungheria, Italia, Giappone, Monaco, Norvegia, Portogallo, Russia, Serbia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti d'America. Nel 1986, dopo un lungo intervallo causato da una tensione nelle relazioni internazionali, ai ballerini del Bolshoi fu permesso di nuovo di andare in tour in Occidente. L'esecuzione di Londra della Raymonda della Ananiashvili fu accolta con gioia sia dal pubblico che dalla critica. Quell'anno fu un punto di svolta nella sua carriera. Dal 1986 le fu permesso di accogliere spettacoli ospiti al di fuori dell'Unione Sovietica, per merito delle politiche di Michail Gorbačëv (vedi Perestrojka e Glasnost').
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Michail Gorbačëv, Perestrojka e Glasnost'.
Si è esibita anche in diversi concorsi: nel 1980 vinse la medaglia d'oro nel gruppo juniores del 10º Concorso Internazionale di Danza a Varna, Bulgaria; nel 1981 lei e Andris Liepa hanno vinto il Grand Prix nel gruppo juniores del 4° Concorso Internazionale di Balletto di Mosca (Andris Liepa in quell'occasione ha ricevuto la medaglia d'oro). Nel 1985 ha vinto la medaglia d'oro nel gruppo senior presso il 5° Concorso Internazionale di Balletto di Mosca; nel 1986 a lei e ad Andris Liepa furono assegnati il Grand Prix al 3° Concorso Internazionale di Balletto USA a Jackson, Mississippi, Stati Uniti.
Divenne prima ballerina per l'American Ballet Theatre nel 1993, e nel 1999 entrò a far parte dello Houston Ballet con lo stesso rango. Fece il suo debutto con il Boston Ballet nella produzione russo-americana del Il Lago dei cigni. Lo stile perfetto e un raro talento drammatico hanno fatto di Nina Ananiashvili una delle ballerine più famose dei nostri tempi. Promettendo il sostegno del governo, il presidente georgiano Mikheil Saakashvili, appena nominato, chiese all'Ananiashvili di ricostruire la Compagnia, nel tentativo di rafforzare l'orgoglio nazionale. Lei accettò e lasciò la Russia (e alla fine il Bolshoi Ballet), per tornare a Tbilisi.
Dal settembre 2004 è stata direttrice artistica dell'Ensemble Balletto Nazionale della Georgia. Cercando l'aiuto di molti ex colleghi e incrementando ampiamente il repertorio della compagnia, Ananiashvili ha fortemente rivitalizzato il Balletto di Stato. Dal 2006, ha agito come Ambasciatore nazionale di buona volontà delle Nazioni Unite per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Vita personale
Ananiashvili si è sposata nel 1988 a Grigol Vashadze, un diplomatico georgiano. Hanno una figlia, Elene, e un figlio, Nodar.
Il 23 novembre 2006 è diventata madrina di Nikoloz Saakashvili, figlio minore del presidente georgiano Mikheil Saakashvili, insieme al presidente ucraino Viktor Juščenko che divenne il padrino del bambino.
Premi
Artista del Popolo della Georgia (1989)
Russo indipendente Premio Nazionale "Triumph" (la prima volta che un ballerino è stato onorato), 1991.
Shota Rustaveli Premio Nazionale, Georgia, 1993.
Artista del Popolo della Russia (17 marzo 1995) - per le grandi conquiste dell'arte
2000: "La donna dell'anno" (International Biographical Institute) * Ordine al Merito per la Patria, 4 ° classe (22 marzo 2001) - per lo straordinario contributo allo sviluppo della musica nazionale e il teatro "Dance Magazine" Award 2002.
"Balletto" Magazine Award Soul of the Dance (categoria regina del ballo),
2003. * Ordine di Onore (Georgia) (22 gennaio 2003)
2003: "Medal of Honor" (ordine più alto della Georgia).
Ordine del Presidente della Luce (Georgia, il 26 maggio 2010)(Lussy)
foto:vitaesalute.org
Salute e Benessere
foto:.piccantino.it
Cardamomo
Il cardamomo è una spezia che viene ricavata da piante tropicali che appartengono alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa dello zenzero. Tradizionalmente, il cardamomo nasce in India, ma la sua coltura si è radicata, con il corso del tempo, anche in altri paesi dell’Asia. La pianta è alta quasi 20 metri e presenta delle foglie dal colore caratteristico simile al porpora. La pianta del cardamomo produce dei semi che si possono sia macinare per ottenere una miscela in polvere, sia utilizzare direttamente con i baccelli interi, dopo averli fatti prima essiccare.
Il cardamomo viene usato per la cura dei mal di denti, in caso di raffreddore e per curare i problemi di digestione ed ha un sapore leggermente piccante e fruttato. E’ molto indicato anche per aromatizzare diversi piatti. Questa spezia è stata molto usata, già in passato, da Greci e Romani: essi utilizzavano la pianta del cardamomo per produrre profumi che hanno ispirato alcuni dei profumi che ancora oggi troviamo in commercio. Le egiziane, invece, erano solite bruciarne l’essenza nell’aria per i suoi effetti benefici e stimolanti.
In Oriente, questa spezia è il fulcro di alcune usanze e tradizioni: in India è considerata una pianta talmente delicata che può essere toccata e raccolta soltanto dalle donne mentre nel Kashmir alcuni semi sono racchiusi in un gioiello e messi al polso delle spose per simboleggiare il “cibo ristoratore” che daranno ai mariti.
Le proprietà del cardamomo
Il cardamomo è una spezia particolarmente apprezzata per il suo effetto “stimolante” simile alla caffeina ma un po’ più delicato. L’effetto stimolante del cardamomo è dovuto alla presenza di una sostanza, il cineolo, che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale. Inoltre, la pianta è conosciuta per le sue proprietà antisettiche: è possibile, infatti, realizzare un infuso di cardamomo che è un vero toccasana per il mal di gola e il raffreddore in quanto è in grado di liberare immediatamente le vie respiratorie.
Il cardamomo è considerato anche un potente afrodisiaco: è per questo motivo che alcune civiltà del passato lo utilizzavano per preparare delle pozioni di amore o lozioni da utilizzare per combattere l’impotenza.
Questa spezia corre in soccorso anche di chi soffre di problemi al sistema urinario grazie alle sue comprovate capacità diuretiche, in quanto aiuta l’organismo a liberarsi più facilmente di tutti i liquidi in eccesso. Questa straordinaria pianta è anche un ottimo rimedio naturale da utilizzare in caso di emorroidi, di mal di stomaco e di dissenteria. Ancora, è molto utile per la cura dei denti, per le infiammazioni alle gengive, per la tosse, per problemi intestinali e di digestione. Il cardamomo, infine, può essere anche utilizzato come antidoto contro il veleno di serpenti e scorpioni.
I benefici del cardamomo
Il cardamomo è una pianta che può regalarci – grazie alle sue molteplici proprietà – salute e benessere: in particolare, questa spezia, se assunta per via orale, riesce ad impedire la crescita cellulare e quindi può evitare la proliferazione del cancro al colon. Il cardamomo è inoltre la spezia ideale per chi soffre di pressione sanguigna alta, in quanto ne consente l’abbassamento. A tale scopo, è consigliabile una somministrazione di 3 grammi al giorno di cardamomo, per un massimo di 12 gr a settimana. Risultati visibili e cambiamenti importanti, riusciranno ad evidenziarsi già dopo poche settimane dalla cura: la pressione arteriosa tenderà a migliorare notevolmente.
Questa spezia funge quindi da “regolatore”, anche per i soggetti ipertesi e riesce a prevenire le malattie cardiovascolari. Inoltre, questa spezia ha proprietà digestive, aiuta il metabolismo a “mettersi in moto” ed è assolutamente indicata in caso di dieta, grazie alla quantità minima di calorie in esso contenute. E’, inoltre, un naturale alleato contro gastrite e reflusso acido. A tal proposito, dopo i pasti, si consiglia di sorseggiare una tazza di tè al cardamomo perché indicata per alleviare quel fastidioso ed imbarazzante sensazione di gonfiore.
Gli utilizzi del cardamomo
Il cardamomo è una spezia molto usata ed amata nei paesi arabi ed in Oriente, ma è molto diffusa anche in Europa settentrionale. Il suo odore forte e pungente ed il sapore leggermente piccante, lo rendono molto adatto ad esaltare il gusto dei primi piatti, ad insaporire la carne, ma anche ad aromatizzare dolci, creme e torte al cioccolato. Molte miscele di spezie prevedono il cardamomo all’interno, come nel curry, tipico della cucina indiana e pakistana. Inoltre, è indicato anche per aromatizzare caffè arabo e tè nero. Anche noi potremo preparare un caffè simile a quello orientale, semplicemente aggiungendo due o tre semi della pianta di cardamomo nella polvere del caffè che, una volta pronto, andrà servito già zuccherato e con la panna.
Nei paesi arabi, questa spezia è un ingrediente essenziale in diversi piatti a base di riso. In Cina, invece, è utilizzato per aromatizzare gli arrosti, in particolar modo la carne. Anche in Scandinavia viene utilizzato spesso nella cucina tipica: qui la spezia è utilizzata nel Käffebrod, un pasticcino da servire con bevande calde o infusi. Infine, è usuale ritrovare l’essenza del cardamomo in alcuni liquori, come ad esempio, il glogg (famosa bevanda alcolica svedese) ed in molti amari e digestivi italiani. Gradevole il suo gusto soprattutto nei composti a base di erbe, quali sciroppi per la cura di tosse o bronchite. Se vogliamo realizzare un infuso a base di cardamomo, ci basterà aggiungere un cucchiaino di semi in una tazza d’acqua: l’infuso andrà sorseggiato mezz’ora dopo i pasti per sfruttarne l’azione protettiva nei confronti della mucosa gastrica dello stomaco.
Cardamomo: le controindicazioni
Il cardamomo è un rimedio naturale molto impiegato, che non ha tante controindicazioni. Chiaramente si consiglia maggiore attenzione in soggetti particolarmente sensibili, in quanto potrebbero verificarsi effetti allergici, quali gravi difficoltà respiratorie, dolore toracico, orticaria o anche gonfiore della pelle.
Un’avvertenza specifica va a coloro che soffrono di calcolosi della colecisti: l’assunzione di tale spezia, potrebbe provocare dei dolori addominali o addirittura delle coliche. Inoltre, non bisogna assumere cardamomo se stiamo seguendo una terapia farmacologica a base di aspirina. In linea di massima, il cardamomo è una spezia molto usata che ha svariati effetti benefici per la nostra salute ed è ottima come “insaporitore” dei nostri piatti, soprattutto etnici.
fonte:salutebenessere.tv(Ivana)
... PARLIAMO DI ...
ERMAFRODITO
Ermafrodito, in greco antico Ἑρμαφρόδιτος, è un personaggio della mitologia greca, figlio di Ermes e di Afrodite. Dalla loro unione nacque un bambino dalla straordinaria bellezza e, proprio per la raggiunta perfezione dei tratti maschili e femminili, fu chiamato Ermafrodito, con la fusione dei nomi di entrambi i genitori.
Secondo il poeta latino Publio Ovidio Nasone era un ragazzo molto bello che venne trasformato in un essere androgino dall'unione fisica soprannaturale avvenuta con la ninfa Salmace.
Ermafrodito è unico nel mito greco, nonostante anche il veggente Tiresia aveva vissuto parte della propria esistenza sia come uomo che come donna, ma mai sperimentando i due generi sessuali allo stesso tempo.
Figlio della Dea dell'amore e del signore delle erme è stato a lungo un simbolo classico di androginia ed effeminatezza, ritratto nell'arte greco-romana come una figura femminile dotata di genitali maschili.
Teofrasto asserisce che possa sussistere un legame tra Ermafrodito e l'istituzione del matrimonio; data l’ incarnando sia le qualità maschili che quelle più prettamente femminili, simboleggiava l'unione di uomini e donne nella sua qualità di evento sacro.
I genitori divini sono entrambi figure erotiche e rappresentanti della fertilità, che possiedono sfumature distintamente sessuali. Talvolta "Hermaphroditus" viene denominato ed equiparato ad Afrodito, la versione maschile di Afrodite. Il dio itifallico Priapo in alcune versioni del mito è considerato anch'esso figlio di Ermes, quindi fratello di Ermafrodito; mentre lo stesso dio giovanile del desiderio erotico e della passione amorosa, Eros, lo si considera figlio di Afrodite.
Il bimbo nacque sul monte Ida, ma Afrodite, colta da tardivo senso di colpa per l’adulterio, si separò presto dal piccolo e lo affidò alle cure delle ninfe Naiadi. Intorno all’età di 15 anni, il giovane decise di lasciare il luogo di nascita e di intraprendere un viaggio attraverso tutta la Grecia. Oltre alla bellezza, aveva ereditato dai genitori la scaltrezza e l’intraprendenza, condite da una robusta curiosità per le cose della vita. Il corpo, attraente e delicato come quello di una donna, non mancava del vigore e della forza maschili. Viaggiò verso le città della Licia fino a giungere in Caria, sulle rive di un grande lago ; per via di una giornata estremamente calda, sentì la necessità di bagnarsi presso una fonte.
Secondo la versione che Publio Ovidio Nasone racconta nelle sue Metamorfosi, qui, in un boschetto nei pressi di Alicarnasso, lo vide la giovane ninfa Salmace, figlia di Poseidone dio del mare, la quale si innamorò immediatamente di lui, cercò di sedurlo, ma fu respinta.
Salmace stette di nascosto ad ammirare Ermafrodito, fino a quando egli non si spogliò ed entrò nelle acque vuote; allora questa, appena vide il giovinetto cominciare a bagnarsi nel lago, saltò fuori da dietro un albero e si gettò su di lui. La ninfa, allora, fece quest’ ultimo disperato tentativo: lo abbracciò fortissimo e lo trascinò con sé verso il basso. Il ragazzo provava a divincolarsi dall’abbraccio mortale, ma Salmace era determinata a non lasciarlo andare. Mentre erano così avvinghiati, lei pregò suo padre e tutti gli Dei affinché le concedessero la grazia di restare unita a lui per sempre. Nel frattempo, lui pregò i propri genitori affinché chiunque si bagnasse in quelle acque nel futuro subisse la sua stessa sorte.
Il suo desiderio venne accolto e i due divennero un essere solo, i loro corpi furono mescolati in una creatura di entrambi i sessi, metà maschio e metà femmina. Ermafrodito ottenne in seguito dagli dei che chiunque si fosse immerso in quella stessa fonte avrebbe subito perduto la virilità.
Ermafrodito, quindi, rappresenta la perfezione assoluta, la somma delle peculiarità maschili e femminili, sublimate in un essere completo e bellissimo. Non esisteva un vero e proprio culto dedicato a questo personaggio, mutuato sicuramente da antiche tradizioni orientali. Se ne ricordano le fattezze, piuttosto, in opere letterarie e scultoree. Il culto, al massimo, lo vide protagonista in sette misteriche ed iniziatiche, ma non certo presso la maggior parte del popolo.
La deificazione e le origini del culto di esseri ermafroditi derivano dalle religioni orientali, ove la natura ermafrodita esprime l'idea di un essere primitivo che in origine univa in sé entrambi i sessi. Le più antiche tracce del culto, si ritrovano nell'isola di Cipro. Qui, secondo Macrobio (Saturnalia III, 8) si trovava una statua barbuta con le fattezza di un'Afrodite maschile, chiamata da Aristofane col nome di Afrodito. Filocoro nel suo Atthis ha ulteriormente identificato questa divinità che associa alla Luna, descrivendo il fatto che durante i riti sacrificali ad esso dedicati uomini e donne si scambiavano i vestiti, attuando in tal maniera una forma di travestitismo. Il successivo Ermafrodito sarebbe una diretta prosecuzione di questo Afrodito di Cipro e significherebbe semplicemente "Afrodite in forma di Erma"; in questa sua nuova forma viene menzionato per la prima volta da Teofrasto (Caratteri, 16).
Anche Platone aveva teorizzato un’origine androgina del genere umano e ne aveva divulgato il significato attraverso uno dei suoi miti più famosi.(Gabry)
STRISCIA FUMETTO
... LA NATURA SULL'ISOLA ...
LA BALSAMITE
La Tanacetum balsamita L. è una pianta erbacea perenne della famiglia delle composite Asteracee, originaria dell'Asia occidentale e del Caucaso. I nomi volgari sono: Erba amara, Erba Santa Maria (in onore della Madonna), Erba di S.Pietro, Menta greca, Menta saracena, Menthe-coq, Herbe Sainte-Marie, Costmary, Balsam herb, Marien Balsam, Bibleleaf ,in quanto le lunghe foglie erano utilizzate come un “segnalibro aromatico” nella Bibbia, Alecost perché era anche utilizzata per aromatizzare e chiarificare la birra. Il nome Costmary deriva dal latino costus , una pianta orientale, le cui radici erano usate come spezia e conservante e "Mary" in riferimento alla Madonna.
Vive nelle regioni temperate e dell’ Europa, in Africa del nord e in Nord America. Ama i terreni freschi, le boscaglie umide e i greti dei fiumi. Alta fino a 1,2 m, ha portamento eretto, con fusti spigolosi ed estremamente ramificati, mentre le radici sono striscianti e particolarmente fibrose.
Le foglie sono caratterizzate da una tipica forma ovale e possono raggiungere anche i 20 centimetri, la colorazione è verde tendente all’argento. Le ghiandole che si trovano all’interno delle foglie si caratterizzano per la diffusione di un profumo piuttosto intenso, che può ricordare quello della menta.
I fiori gialli sono raggruppati in piccoli capolini dai 5 ai 6 mm di diametro e a loro volta in corimbi. Crescono all’interno di infiorescenze di ridotte dimensioni: la fioritura avviene nella stagione estiva, dal mese di luglio. Il frutto è un achenio.
A differenza del suo parente più prossimo, il tanaceto comune, dalle foglie coperte di peluria, la tanacetum balsamita presenta foglie un po' più lunghe e larghe, con margini finemente dentati. Contengono una vasta gamma di oli essenziali; uno studio spagnolo ha trovato sostanze come il carvone, quale componente principale, accompagnato da piccole quantità di beta-tujone, t-dihydrocarvone, c-dihydrocarvone, dihydrocarveol isomero c-carveol e t -carveol.
Le foglie vengono raccolte prima della fioritura ed hanno un gradevole profumo. Sono usate come aromatizzante di liquori, di birra e per preparare gradevoli infusi, digestivi e sedativi. Le sue foglie vengono usate per salse, ripieni, frittate, selvaggina, cui dona un sapore simile a quello della menta, ma tendente all'amaro. È l'ingrediente principale del ripieno del Tortello Amaro di Castel Goffredo, un Prodotto agroalimentare tradizionale della Lombardia “[...] nel mantovano è un’erba conosciuta che si coltiva negl’orti e si trova nei mercati e nei garden. A Castelgoffredo in provincia di Mantova c’è una festa del tortello amaro che ha tra gl’ingredienti appunto l’erba amara che altro non è che l’erba di S.Pietro. Pare che le sue foglie fossero anche usate un tempo, come anti tarlo per i libri, mettendone qualche foglia tra le pagine.[...] ”..storia..
La balsamite non è più una pianta molto comune, come invece era in passato, ma è facile trovarla selvatica sui pendii rocciosi o negli incolti esposti al sole. Per secoli fu coltivata per il suo piacevole profumo (da cui il nome, dal greco 'bàlsamon'), nonché per le proprietà officinali. Anticamente i suoi fiori venivano utilizzati anche come segnalibro nelle bibbie e da questo che è chiamata Erba della Bibbia.
L'origine della Balsamite è orientale: era nota ad Egizi, Greci e Romani che probabilmente la portarono in Inghilterra. Culpeper, erborista del XVI secolo, la definisce “comune”. I coloni la portarono in America, dove ora cresce spontanea sul ciglio delle strade, negli stati orientali e medio-orientali. E’ stata utilizzata nel Medioevo come un balsamo. E' stata ampiamente associato alla Madonna in molti Paesi; per esempio, era conosciuta in Francia come Herbe Sainte-Marie. E' stata per lungo tempo impiegata in medicina proprio in Francia, per le sue proprietà astringenti e antisettiche, ma ha anche ottenuto un ruolo importante nella nostra farmacopea principalmente come lassativo, ma anche come rimedio contro la dissenteria.
Nel 1532, si scriveva così: 'Un’infusione delle foglie della pianta è particolarmente indicata nei disturbi dello stomaco e la testa”. Il tanacetum balsamita ha anche un effetto emmenagogo. Nel 1720, tra gli altri usi, si raccomandava l’uso del succo della pianta come diuretico e come rimedio in caso di febbre. E così si diceva: “La polvere delle foglie può essere presa in una dose 1/2 a 1 dramma alla mattina e alla sera. E’ raccomandata nei casi di la gotta, è astringente, rende resistenti al veleno e ai morsi delle bestie velenose e uccide i vermi nel corpo umano. L'olio riscaldato tramite esposizione al sole, ha potere riscaldante ed è particolarmente utile nei gonfiori tipici della gotta, nella sciatica ed in altri dolori simili. Il cataplasma può essere essendo applicato sulle vesciche causate da ustioni. La tintura alcolica aiuta in caso di debolezza del fegato e rafforza i nervi e le funzionalità del cervello.” Altri scritti riportavano: «Troviamo la pianta utilizzata in molti modi, come sotto forma di conserve a base di foglie di tanacetum balsamita e zucchero; distillazioni contro i reumatismi e il catarro; unguenti per lividi, prurito di vario genere, stiramenti di muscoli e tendini; componente miscelato alla polvere da sparo; materiale per la costruzione di tegole; rimedio contro le bolle, le croste e i vermi.» Nicholas Culpeper dice:
«La pianta è sotto il dominio di Giove. La balsamita comune, favorisce l’aumento di urina, addolcisce l’umore, seda la tosse e il catarro, attenua ciò che è grave, taglia ciò che è duro, purifica ciò che è fallace, impedisce la putrefazione, ed è utile in tutti i tipi di febbri a secco. E' astringente per lo stomaco, e fortifica fegato e altri visceri; assunta in siero di latte, opera in modo più efficace. Assunta a digiuno al mattino, allevia i dolori cronici alla testa, attenua il freddo ed i reumatismi da esso causati, favorisce la digestione, fornisce un valido aiuto a coloro che sono caduti in una disposizione costante di male del corpo, chiamata cachessia, soprattutto in inizio della malattia. È un ottimo rimedio per il fegato debole e freddo. Il seme viene dato ai bambini per combattere i vermi, e così avviene anche per l'infuso di fiori al vino bianco, somministrato in circa 60 grammi per volta. E 'una pianta che permette la fabbricazione di pomate eccellenti per curare le ulcere di vecchia data, e se viene bollito con olio d'oliva, insieme a lingua di vipera, e dopo viene filtrato, con l’aggiunta di un po' di cera, resina e trementina, per renderla densa come richiesto, può essere utilizzata in una vasta gamma di applicazioni, apportando benefici duraturi nel tempo».
Dal 1600 i frati coltivavano ed utilizzavano per la preparazione dell’Acqua Antisterica.
Un botanico inglese scriveva che il tanacetum balsamita era molto comune in tutti i giardini; vent’anni dopo, un altro scrittore descriveva di una presenza più rarefatta, tanto da aver reso la pianta molto difficile da reperire.Un unguento preparato facendo bollire l'erba in olio di oliva e filtrando il liquido insieme a cere, resine e trementina, era considerato un rimedio molto prezioso per l'applicazione su piaghe e ulcere.
Nel 1987, alle proprietà aromatiche di questa pianta è stata dedicata la canzone "L'erba di San Pietro", di Giorgio Conte.(Gabry)
POESIE DI STAGIONE
GIUGNO
Giugno
E' il mese dei prati erbosi e delle rose;
il mese dei giorni lunghi e delle notti chiare.
Le rose fioriscono nei giardini, si arrampicano
sui muri delle case. Nei campi, tra il grano,
fioriscono gli azzurri fiordalisi e i papaveri
fiammanti e la sera mille e mille lucciole
scintillano fra le spighe.
Il campo di grano ondeggia al passare
del vento: sembra un mare d'oro.
Il contadino guarda le messi e sorride. Ancora
pochi giorni e raccoglierà il frutto delle sue fatiche.(M. Comassi)
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tomiva57.
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Grazie Claudio!!...ciao!!!. -
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Buon Venerdì, un abbraccio a tutti.
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Buon Sabato, un abbraccio a tutti.
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tomiva57.
User deleted
buon fine settimana a tutti
foto:interris.it
Passerella Christo: altra giornata caos
Nuova giornata di caos e da tutto esaurito per la passerella di Christo sul lago di Iseo.
Già alle nove a Sulzano diecimila persone attendevano di accedere alla passerella.
I treni e le navette in direzione Floating Piers sono bloccati dalle prime ore del mattino fino a nuovo ordine. La Polizia stradale ha bloccato le uscite per Iseo, Sulzano, Sale Marasino e Marone della statale 510.
A questo si aggiunge l'allerta meteo per una perturbazione in arrivo nel pomeriggio che potrebbe far scattare l'evacuazione e la chiusura della passerella. Per ora è chiuso il passaggio attorno all'isola di San Paolo.
fonte: ansa.it
... meno male che sono rimasta a casa...!!!!. -
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Buona Domenica, un abbraccio a tutti.
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Buon inizio settimana, Buon Lunedì, un abbraccio a tutti.
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Buon Martedì, un abbraccio a tutti.
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Buona Festa, un abbraccio a tutti.
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Buon Giovedì, un abbraccio a tutti.
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