IL GIORNALE DELL'ISOLA FELICE ... ANNO 7° ... SETTIMANA 025 ...

LUNEDI' 20 GIUGNO - DOMENICA 26 GIUGNO 2016

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    BUONGIORNO GIORNO ... BUONA SETTIMANA ISOLA FELICE …


    Edizione Giornale Anno 7° SETTIMANA 025 (20 Giugno – 26 Giugno 2016)






    BUONGIORNO GIORNO … BUON LUNEDI’ ISOLA FELICE …


    Lunedì, 20 Giugno 2016
    S. SILVERIO PAPA , S. ETTORE

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    Settimana n. 25
    Giorni dall'inizio dell'anno: 172/194
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    A Roma il sole sorge alle 04:36 e tramonta alle 19:48 (ora solare)
    A Milano il sole sorge alle 04:34 e tramonta alle 20:15 (ora solare)
    Luna: 4.47 (tram.) 19.38 (lev.)
    Solstizio d'estate alle ore 23.32. Luna piena alle ore 12.05.
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    Proverbio del giorno:
    Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne.
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    Aforisma del giorno:
    Va' coi saggi, diverrai saggio; chi frequenta gli stolti, diventa stolto.
    (Salomone).










    RIFLESSIONI



    ... La leggenda del girasole …
    ... C'era una volta uno splendido giardino. Vi sbocciavano fiori meravigliosi d'ogni colore e ricchi di profumo.
    Tutte le persone che lo vedevano restavano ammirate e si fermavano a complimentare ogni varietà per il colore, per la forma, per il profumo. I fiori, lusingati da tanta
    ammirazione, divennero alteri e superbi.
    Avvenne che un giorno, tra gli splendidi steli, si affacciasse uno strano fiore. Aveva uno stelo debole e sottile con una corolla troppo grande e pesante, come un disco
    di bronzo.
    Al suo primo apparire, i fiori vicini cominciarono a schernirlo.
    Com'è brutto! Senza armonia, senza corolla di petali.
    Perchè sei cresciuto qui? Non potevi nascere altrove?
    Il povero fiore dIvenne in poco tempo lo zImbello del giardino. Da ogni aiuola gli arrivavano offese ed esso, senza rispondere, cresceva umilmente, tenendo la corolla
    rivolta a terra.
    Ma il sole, che da tempo osservava quanto avveniva nel giardino, rideva sotto i raggi, e pensava:
    Vedrete, vedrete voi, piccoli smorfiosi!
    Rivolse i suoi raggi piccoli sul fiore, lo fece crescere alto alto su tuttI e poi glI dIsse:
    Tu mi hai amato in silenzio e in umiltà. Alza ora la tua corolla e guardami. Ti donerò un raggio.
    Il fiore alzò timidamente il capo e intorno al disco di semi, fiorì una corona di petali, gialli come l'oro.
    Tutto il grande fiore rise di felicità e guardò riconoscente il sole.
    Non ho finito! - esclamò il grande astro. - Porterai il mio nome e gli uomini avranno bi.sogno dei tuoi petali per tingere le loro stoffe. I tuoi semI daranno l'olio
    e saranno dolce cibo agli uccelli.
    (Lina Tridenti).

    … La fronte inizia a lasciar andare perle di sudore, il sole è sempre più fore di lassù e i suoi raggi inziano a colorare la pelle di molti. Le vesti inizano a colorarsi di vivide tinte e le giornate si allungano. E’ arrivata l’Estate, e in questo oramai consueto alternarsi di temperature estreme dutante tutto l’anno, dovrebbe arrivare il caldo, il mare, le vacanze e le scuole che si chiudono … Buon Giugno amici miei …
    (Claudio)






    Viene l'estate

    I giorni succedevano ai giorni.
    Il sole descriveva un arco sempre più vasto nel cielo,
    il meriggio si faceva di giorno in giorno più ardente,
    il fogliame si addensava sulle piante, il grano ingialliva
    nei campi, la vite e l'ulivo fiorivano
    profumando l'aria, e al loro odore si mescolava
    quello delle cantaridi verdi e dorate;
    gli uccelli tacevano, acquattati sulle uova dei nidi;
    la notte le lucciole uscivano di tra le spighe ancora acerbe,
    imitando nel buio lo stellato del firmamento.
    L'ultimo spicchio ranciato della luna calante
    si dondolava riflesso nell'acqua nera e cheta, simile a una barchetta
    di foglio dorato dimenticata da qualche bambino.
    Un coro di ranocchi al quale si mescolava la voce più chioccia
    di qualche rospo melanconico, si alzava ogni tanto con impeto
    lirico su dal pacciame, subitamente interrotto dal più leggero rumore
    che facesse il vento tra i giunchi e i salci
    della proda, o qualcuno che passasse nelle vicinanze.
    (Ardengo Soffici)




    CAREZZE AL RISVEGLIO


    ... POESIE E FIABE AL RISVEGLIO…
    ... L’esperimento fatto da più di un anno mi è piaciuto e credo sia piaciuto a molti. Per cui continuerò ad alleggerire questo mio spazio di riflessione utilizzando il metodo più antico del mondo, le fiabe e le poesia. Credo sia giusto provare a tornare alle vecchie care abitudini di questa mia “rubrica” cercando di regalare un sorriso ed una carezza a chi avrà la pazienza di leggere ciò che scrivo e propongo. Così da oggi inizieremo un viaggio nella poesia; da quelle dell’antichità a quelle più recenti. La poesia è sempre stato il modo con cui il cuore e l’anima hanno cercato di comunicare; la veste visibile delle emozioni. Credo quindi che ogni mattina leggere una poesia ed una favola, soprattutto in questo periodo estivo, sia una bella spinta per tutti ad iniziare con una carezza la giornata … Buon risveglio e buona giornata a tutti … .
    (Claudio)





    POESIE A TEMA

    Poesie e racconti sulla Estate …

    Tre barchettine

    Tre barchettine vagano sul mare;
    le cullan l'onde, le sospinge il vento.
    Il sole d'oro sta per tramontare
    e appar nel cielo la. luna d'argento.
    Tre barchettine vagano sul mare.
    Gonfia, gonfia le vele, o venticello! ...
    Mormoran l'onde e canta il pescatore;
    «Fammi tornare dal mio bimbo bello,
    fammi tornare dal mio dolce amore!»
    Gonfia, gonfia le vele, o venticello!
    (A. Enriquez)




    FAVOLE PER LA NINNA NANNA …

    Francesca e lo spitito del Natale

    Francesca è una piccola bimba, a volte capricciosa, che la sera prima della vigilia di Natale, mentre tutti stavano dormendo, decide di uscire fuori a fare una passaggiata.
    Francesca abita in un piccolo villaggio, in cui tutti si conoscono e si vogliono bene e lei conosce ogni angolo di qual paesino, ma quella sera Francesca, dopo aver tanto camminato, decide di ritornare a casa dalla sua mamma, ma non ritrova più la strada,c ontinua a cercare, ma niente, si è persa.
    Nel frattempo inizia a fare sempre più freddo e la signorina è uscita senza cappotto e inizia a piangere, ma tra le lacrime riesce a vedere una casa in cui le luci sono accese e decide di avvicinarsi. Dalla finestra capisce di chi sia quella casa: è la casa di Daniela, una sua amica, anzi per meglio dire una sua piccola nemica. Daniela infatti è una bambina povera e spesso viene derisa dalle sue compagne e anche da Francesca.
    ”Ma cosa starà facendo sveglia a quest’ora?” pensa Francesca tra se' e se' e si avvicina ancora un po’ alla finestra di Daniela; quest’ultima sta aiutando sua nonna a terminare un vestito per una signora molto ricca. Daniela viveva infatti con la nonna, che era una sarta e cuciva per le donne del paese.
    Francesca è indecisa se entrare o meno, perché sa di aver fatto del male a quella bambina ma Daniela, vedendola dalla finestra, decide di andare ad aprire.
    “Che cosa ci fai a quest’ora in giro per il paese con questo freddo?” Le dice Daniela.
    ”Sono scappata di casa e non riesco più a ritornare” risponde la piccola Francesca.
    “Vieni che bevi un po’ di acqua calda, non è il massimo, ma è tutto quello che possiamo permetterci” le dice la nonna di Daniela.
    “Perché stai facendo questo per me? Io a scuola non faccio altro che prenderti in giro” dice Francesca alla sua amica ma Daniela le risponde “lo so che mi prendete tutti in giro perché io non posso permettermi i vostri vestiti e i vostri giochi, ma a me non importa, perché la nonna mi ha insegnato un grande dono, quello dell’umiltà e con l’umiltà il perdono”.
    ”Allora vuol dire che mi hai perdonato e che da oggi saremo grandi amiche?” chiede Francesca, ”certo” risponde Daniela.
    Ma la nonna le interrompe dicendo che si era fatto tardi e che avrebbero accompagnato loro Francesca a casa e così fecero; all’arrivo a casa trovarono la mamma di Francesca impaurita che non finì più di ringraziarle.
    “Perché domani, visto che è la vigilia di Natale non venite a mangiare da noi? Sono sicura che a Francesca farà piacere” disse la mamma.
    ”Ma noi non vogliamo disturbare” risposero nonna e nipote.
    “Ma quale disturbo,se non fosse stato per voi starei ancora fuori a morire di freddo” disse Francesca.
    Fu così che il giorno dopo cenarono tutti insieme e Francesca decise di cedere il dono che le avrebbe portato Babbo Natale alla sua nuova amica perché lei ne aveva troppi in cambio ricevette un delizioso vestitino rosso.
    “Vedi mamma, questo vestito non eguaglia mille giocattoli e sai perché? Perché è stato fatto con il cuore” disse Francesca.
    ”E brava la mia bambina, vedo che finalmente hai capito che cos’è lo spirito del Natale, io non avrei potuto insegnartelo meglio”.

    (Mary)



    ATTUALITA’


    Maturità: c'è Isocrate per la prova di greco al Classico.

    Allo Scientifico, come di consueto, la Matematica. Seconda prova della Maturita' 2016 questa mattina per oltre 500.000 studenti impegnati con gli esami in tutta Italia. Al Classico i ragazzi dovranno vedersela con Greco mentre allo Scientifico, come di consueto, con Matematica. La prova inizierà alle 8.30 con l'apertura del plico telematico, come già avvenuto iper le tracce di italiano. L'autore selezionato per la prova di greco è Isocrate.

    "Isocrate esorta i suoi cittadini a non cadere nelle trappola dell’ingiustizia: chi viola le norme si illude di trarne un vantaggio immediato, ma alla lunga finisce in rovina. I comportamenti rispettosi della virtù, nono solo sono il fondamento di una vita sociale eticamente corretta, ma portano vantaggi indubbi anche sul piano politico ed economico" . Questa è la descrizione ministeriale che si trova sulla traccia. L'opera di Isocrate è "Sulla Pace" - 34, 35 e 36.
    ECCO LA PROVA DI MATEMATICA
    Quesiti di matematica: 7 su 10 sono legati ad argomenti di geometria analitica o di analisi; 2 sono sul calcolo delle probabilità (uno di questi al gioco degli scacchi) e un altro è di geometria solida sul calcolo di un volume di un liquido in un recipiente.

    Primo problema matematica: l'amministratore di un condominio alle prese con l'installazione di un serbatoio per il gasolio per il riscaldamento. Non essendo soddisfatto dei modelli in commercio ti incarica di progettarne uno. Seguono specifiche tecniche e una serie di quesiti matematici per descrivere la forma del serbatoio e per realizzare un indicatore gradauato per collegare il livello di riempimento del serbatoio al volume di gasolio effettivamente presente. Inoltre viene ipotizzata un'obiezione da parte dell'imministatore, il candidato deve dimostrare di avere ragione.

    Secondo problema: rappresentata in figura una funzione continua e derivabile da zero a infinito in R e ne sono indicati alcuni punti significativi sull'asse cartesiano. Da lì una serie di quesiti: un approccio più classico in quanto non si cerca di riportare la funzione in un caso reale o pratico

    Chi ha fatto le simulazioni di matematica del 2016 - scrive Skuola.net - è avvantaggiato: si è infatti replicata la struttura e la tipologia di traccia che il Miur ha proposto durante le simulazioni nazionali.

    Discipline turistiche e aziendali negli Istituti tecnici per il Turismo, Tecnica di produzione e di organizzazione negli Istituti professionali di indirizzo Produzioni industriali e artigianali, Tecniche della danza al Liceo coreutico, Teoria, analisi e composizione al Liceo Musicale sono alcune delle altre materie selezionate per il secondo scritto negli altri indirizzi di studio.

    Scienze umane indirizzo economico sociale - 70 anni assemblea costituente, brano di Meuccio Ruini sulla funzione della scuola e libertà di insegnamento.

    Economia aziendale (tecnico AFM ex ragioneria) - C’è una società che lavora nel mercato della meccanica di alta precisione. Un mercato dove la società ha un altro grande competitor e una serie di piccole imprese non concorrenziali. DI questa società viene fornito un estratto del report mensile. Nella prima parte bisogna redigere il budget e presentare lo stato patrimoniale e il conto economico. Cambia l’azienda, ma le richieste sono le stesse della seconda prova di maturità del 2015.

    Seconda prova di Elettronica ed elettrotecnica - Si tratta di un sistema di trasduzione che trasforma una variazione di massa(da 0 ad un valore pesato di massimo 2 g per lavorare in regime lineare) in una variazione di frequenza di un segnale sinusoidale. La variazione di frequenza è proporzionale alla variazione di massa sul piatto della bilancia. Il trasduttore fornisce in uscita un segnale di tensione con frequenza variabile, il quale va in ingresso ad un convertitore frequenza-tensione, che produce in uscita un valore di tensione proporzionale alla frequenza del segnale in ingresso. Questa tensione in uscita è un segnale analogico, che viene poi convertito in digitale tramite un ADC e può quindi essere trattato da un sistema di elaborazione digitale programmabile. Il sistema va descritto tramite schema a blocchi e progettato nelle sue parti. La seconda parte della prova consiste in un quesito a scelta fra 4 proposti, basati su una panoramica di elettronica e telecomunicazioni. Nella seconda parte bisogna scegliere 2 fra 4 quesiti proposti che riguardano la redazione di varie tipologie di report e analisi finanziarie proposte all’interno dei quesiti stessi.

    Inglese traccia artistica per il linguistico: analisi del testo dal brano di Desmond Morris dall'opera "Manwatching. A Field Guide to Human Behaviour". Morris è uno zoologo ed etologo inglese, divulgatore scientifico e autore di libri sulla sociobiologia umana.
    In aggiunta ai suoi interessi scientifici, Morris è anche un artista appartenente alla tradizione surrealista, contribuendo significativamente al movimento surrealista britannico. Le sue opere sono state esposte insieme a quelle di Joan Miró. La sua prima mostra personale risale al 1948 e da allora ne ha avute regolarmente altre. La traccia artistica in lingua inglese della maturità 2016 ci offre una riflessione sul concetto di bellezza. Il testo affronta alcune questioni estetiche, come la natura stessa della bellezza, la difficoltà di una sua definizione, il perché gli uomini ricercano e perseguono la bellezza. Una traccia interessante che ci riporta indietro a riflettere sul “perché” dell’arte e sul piacere della bellezza, in un mondo dominato dalla tecnologia e dalla velocità delle comunicazioni.
    (Ansa)





    Oceania, Disney torna a Natale con l'animazione.

    In sala il 22 dicembre la nuova avventura con protagonista una adolescente coraggiosa. Walt Disney Animation Studios presenta Oceania, nelle sale italiane dal 22 dicembre. Il nuovo lungometraggio d’animazione è diretto dal duo di registi Ron Clements e John Musker (La Sirenetta, Aladdin, La Principessa e il Ranocchio) e prodotto da Osnat Shurer (Stu – Anche un Alieno può Sbagliare, One Man Band).

    Tremila anni fa i più grandi navigatori al mondo attraversavano lo sconfinato Oceano Pacifico, alla scoperta delle numerose isole dell’Oceania. Ma poi, per un millennio, i loro viaggi cessarono – e ancora oggi, nessuno sa il perché.

    Oceania è un'avventura d’animazione incentrata su una vivace adolescente di nome Vaiana che s’imbarca in una coraggiosa missione per salvare il suo popolo. Durante il suo viaggio, s’imbatterà nel semidio in disgrazia Maui che la guiderà nella sua ricerca per diventare una grande esploratrice. Insieme, i due attraverseranno l’oceano in un viaggio pieno d’azione che li porterà ad affrontare enormi creature feroci e ostacoli impossibili e, lungo il percorso, Vaiana porterà a compimento l’antica ricerca dei suoi antenati e troverà l’unica cosa che ha sempre desiderato: la propria identità.

    Il team impegnato nella realizzazione delle musiche include il vincitore del Tony® Award Lin-Manuel Miranda (il musical di Broadway premiato con il Pulitzer e il Tony Award “Hamilton”, il vincitore del Tony Award “In the Heights”), il compositore premiato con il Grammy® Mark Mancina (Speed, Tarzan, Il Re Leone) e Opetaia Foa’i (fondatore e cantante dellapremiata band internazionale Te Vaka). ‬
    (Ansa)





    Ecco la Passerella di Christo sul lago d'Iseo vista dallo spazio.

    Regolare oggi di deflusso dei visitatori verso la piattaforma. Ecco nella FOTO la passerella galleggiante sul lago di Iseo fotografata dal satellite Sentinel-2A (fonte: Contains modified Copernicus Sentinel data (2016)/ESA)

    "Treni traboccanti fin dall'alba anche oggi sulla linea Brescia-Iseo-Edolo per l'eccezionale affluenza di visitatori a "The Floating Piers"": lo spiega in una nota Trenord. "Nella mattinata il servizio ferroviario si è svolto regolarmente. Questo ha consentito l'ordinato deflusso dei viaggiatori dalla stazione di Brescia verso l'opera".
    (Ansa)




    ANDIAMO AL CINEMA!!!!




    Ma Ma - Tutto andrà bene




    locandina


    Un film di Julio Medem. Con Penelope Cruz, Luis Tosar, Asier Etxeandia, Teo Planell, Anna Jiménez


    Penelope Cruz realizza una delle sue performance interpretative più cariche di dolce e sofferta umanità.
    Giancarlo Zappoli


    Magda è una giovane madre di un ragazzino che gioca molto bene a calcio. Nello stesso arco di tempo perde il lavoro, il marito la lascia per una studentessa e lei scopre di avere un tumore al seno che ne richiede l'asportazione. A sostenerla nella lotta contro il male saranno il suo ginecologo e Arturo, un ex calciatore (ora ricercatore di talenti) conosciuto mentre assisteva a una partita del figlio.
    Julio Medem afferma che il suo film è diviso in due parti che coinvolgono due modi di affrontare la vita e la malattia da parte della protagonista. Allo spettatore resta il compito di individuarle. C'è però un'ulteriore partizione nel film che lo trasforma in un'opera divisa in due. C'è infatti la descrizione partecipe e psicologicamente molto raffinata di come una donna, già provata su altri versanti dalla vita, può affrontare in età ancora giovane il confronto con il cancro e la sensazione di mutilazione della femminilità provocata dall'asportazione di un seno (si veda l'insistenza con cui Magda chiede se si possa salvarle il capezzolo).
    Penelope Cruz offre, sotto questo punto di vista, accenti di profonda umanità al suo personaggio realizzando una delle sue performance interpretative più cariche di una dolce, ma inevitabilmente anche sofferta, umanità. Un'eccellenza recitativa che continua a mantenere anche quando il film devia verso il mèlo più marcato indebolendo così quanto era stato costruito nella prima parte. Perché se la scelta di mostrare un orgasmo così come Medem decide di portarlo sullo schermo è originale, non si può altrettanto elogiare la trasformazione del ginecologo in cantante appassionato o il succedersi di avvenimenti che rimandano poi con ripetitività a una mancata adozione da parte dello stesso. Lo spettatore più cinico e più critico nei confronti della sceneggiatura (scritta dallo stesso Medem) avrebbe potuto avere dei dubbi in proposito sin dall'inizio quando la protagonista, che ha da poco ricevuto la diagnosi, incontra Arturo che viene raggiunto nel giro di pochi minuti da una tragica notizia. Potrebbe sembrare inverosimile ma sono situazioni che nella vita accadono e che il cinema riproduce senza purtroppo dover inventare molto. E' la seconda parte del film, nonostante il simbolismo dei granchi sulla spiaggia, che mina l'equilibrio complessivo di un film che merita comunque di essere visto da uomini e donne per come sa proporre il tema della scoperta di un male invasivo.

    Video


    (Lussy)





    ... CURIOSANDO E RACCONTANDO …



    Il pericolo non si lascia mai vedere per intero.
    (Johann Wolfgang Goethe)


    IL LAGO NYOS


    Il lago Nyos è un lago di origine vulcanica nella provincia nord-occidentale del Camerun, a circa 315 km a nord-ovest di Yaoundé. E’ un bacino profondo con una superficie di 1,5 chilometri quadrati, situato a circa 1100 metri di quota, nel cratere di un vulcano quiescente nel massiccio del Monte Oku. Una diga naturale di roccia vulcanica racchiudono le acque del lago.

    Le acque dei laghi sono suddivise in strati, come una torta millefoglie. Lo strato più superficiale, l’epilimnio, è quello che viene scaldato direttamente dal Sole ed è quindi più caldo rispetto a quello più profondo, l’ipolimnio. Tra i due vi si colloca la termoclina, uno strato attraverso il quale si sperimenta una brusca variazione di temperatura: dai 15°C superficiali ai 5-6°C delle profondità. La termoclina, analogamente ad un tappo, limita fortemente i trasferimenti di sostanze tra acque superficiali e acque profonde. Tuttavia, all’avvicinarsi della stagione fredda e alla fine dell’inverno si può verificare un rimescolamento complessivo delle acque del lago: quando l’acqua superficiale raggiunge i 4°C (temperatura alla quale ha la massima densità, “pesa” di più) sprofonda e favorisce la risalita delle acque profonde. Questo è quanto avviene alle nostre latitudini.
    Nei Paesi equatoriali, come il Cameroun, le stagioni non esistono: fa sempre caldo, pertanto il rimescolamento stagionale non si verifica. Ad eccezione della notte del 21 Agosto 1986. Il lago Nyos è collocato al di sopra di una camera magmatica che rilascia in continuo ingenti quantità di anidride carbonica nelle acque profonde. Il fenomeno si chiama eruzione limnica. Ad oggi il motivo per il quale è avvenuto il rimescolamento, non è ancora del tutto chiaro. Si suppone che, come per un altro lago Camerounense, questo fenomeno sia stato provocato da un’importante frana che ha coinvolto i versanti del lago. Questa ha innescato un movimento delle acque tale da portare quelle profonde in superficie. L’anidride carbonica è più densa dell’aria e una volta emessa ha iniziato a scendere lungo le pendici alla velocità di circa 50 chilometri orari incontrando diversi villaggi di allevatori e uccidendo silenziosamente tutto ciò che incontrava sul suo cammino. Dopo il boato, la terra non tremò. La densa nube inodore, strisciò verso le abitazioni. La nube tossica doveva essere alta oltre 100 metri, perché ha raggiunto anche il bestiame sull'altro versante del vulcano. Il lago cambiò colore in un rosso ruggine.
    Indagini scientifiche permisero di risalire alle cause del fenomeno: le acque del lago Nyos, profondo ben duecento metri, sono interessate da meromissi e trattengono un'enorme quantità di CO2 in soluzione; lo strato superficiale del lago, profondo circa cinquanta metri e alimentato soprattutto dalle acque piovane e dai fiumi, non ha scambi con lo strato più basso del lago che al contrario del primo presenta un'importante anomalia: è alimentato da una sorgente di carbonato di sodio che contribuisce a saturare l'acqua di anidride carbonica. Nel punto di maggiore profondità del lago per ogni litro di acqua sono disciolti fino a dieci litri di anidride, l'eruzione dell'86 liberò nell'aria ottanta milioni di metri cubi di gas. Le popolazioni indigene consideravano il lago un luogo abitato da spiriti assassini, e nessuna delle vittime era originaria della zona.
    Per evitare che una situazione simile si ripresenti, dal 2001, è stato attivato un programma di degasamento. Alcuni scienziati hanno immerso nel lago un condotto di circa 200 metri mediante il quale il biossido di carbonio riesce a uscire provocando un getto d’acqua che sale fino a 55 metri d’altezza. Il condotto rappresenta una sorta di valvola di sfogo che riesce a portare fuori dall’acqua circa 20 milioni di metri cubi di gas, tuttavia questo sforzo non basta. Per rendere il Lago Nyos del tutto innocuo sono stati progettati altri condotti.

    (Gabry)





    domina-musica


    Le canzoni dell'estate degli anni 78/84


    summermusic0708_header


    La musica del cuore



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    Alunni Del Sole - Liù



    L'apice del successo per gli Alunni del Sole viene raggiunto nel 1978, quando si aggiudicano il Festivalbar con questo disco ancora oggi molto popolare. Con Liù non si conlude la storia degli Alunni del Sole, ma è fuori dubbio che con questo disco scende il sipario sulla parte più esaltante per la carriera della band di Paolo Morelli che pur continuando a produrre grandi brani non riuscirà più a raccogliere il giusto e meritato successo.

    Liù che si stendeva su di noi e ci dava un po’ di sé (senza chiederci perché) è una delle immagini sessualmente più liberanti della canzone italiana degli anni 70.
    Gli Alunni del Sole sono stati certamente uno dei gruppi più interessanti degli anni 70, anche se "Liù", essendo il loro pezzo più famoso, automaticamente non è il migliore.
    La canzone, però, se la ricordano tutti, e magari una Liù che ce la dava a tempo perso e senza fare neanche troppe domande la sognavamo un po’ tutti. Certe canzoni erano anche smaccatamente maschiliste, ma le ragazze di allora non ci facevano troppo caso.
    Era un mito, "Liù", un modello di amore libero che si sarebbe infranto, come la notorietà del gruppo, con la musica decisamente più elettrica ma meno sincera ed appassionata, degli anni ’80.
    Ancora poco tempo, e avremmo dimenticato la generosità di "Liù" per andare "a la playa" (oh, oh, oh, oh, ooooh…).

    fonte: 45mania.it
    valeriodistefano.com