BIRMANIA. Cosmesi, pasta di Thanaka

... La storia ...

Il primo riferimento letterario alla thanaka si trova in una poesia del 14° secolo scritta dalla consorte di Mon lingua Re Razadarit. Accenni si trovano anche nelle opere letterarie del monaco-poeta birmano Shin Maharatthasara (1486-1529) vissuto nel 15° secolo.

Kyauk Pyin, lastre di pietra per la macinazione della thanaka

... Origine e preparazione ...

Per produrre la pasta di thanaka può essere usato il legno di diversi alberi, questi crescono abbondantemente e prevalentemente nella regione di Pakoku. Si usa principalmente la Murraya spp. (thanaka), ma anche la Limonia acidissima (theethee o legno di melo), i due più popolari sono lo Shwebo thanaka dal Sagaing Division e lo Shinmadaung thanaka dal Magwe Divisione. Più recentemente il Taunggyi Maukme thanaka, proveniente dal sud dello Stato Shanè, viene venduto per ricavarne la pasta. Gli alberi di thanaka sono perenni, devono arrivare ad almeno 35 anni prima di essere considerati abbastanza maturi per produrre talee di buona qualità. La thanaka nel suo stato naturale è venduta in forma di singoli, piccoli tronchi, o in fasci, ma oggi è disponibile anche sotto forma di pasta o in polvere.

La thanaka è ottenuta macinando la corteccia, il legno o le radici dell'omonimo albero, l'Hesperethusa crenulata, con una piccola quantità di acqua su una lastra di pietra circolare chiamata Kyauk Pyin avente un canale attorno al cerchio per lo scarico dell'acqua, la si trova in qualsiasi mercato. La pasta cremosa viene applicata sul viso in disegni attraenti, la forma più comune è un macchia circolare sulle guance, a volte sotto forma di strisce fatte con le dita note come 'thanaka bè Gya', o di fantasia in forma di foglia, allo stesso tempo evidenziando anche il ponte del naso, può essere applicata anche su tutto il corpo, in questo caso 'thanaka chi Zoun Gaung Zoun'.

Legno di thanaka in vendita nei mercati

... L'uso in cosmetica ...

La Thanakha è una pasta cosmetica comunemente usata in Myanmar (Birmania) e il cui impiego risale a oltre 2000 anni fa. Si ottiene dai rami di un albero (Limonia acidissima Roxb.) tradizionalmente venduti in piccoli tronchetti: la corteccia viene macinata finemente insieme a poca acqua su una pietra circolare (kyauk pyin) finchè si ottiene una pasta omogenea che viene applicata per lo più sul viso e a volte sulle braccia da donne, bambini e in misura minore dagli uomini.

Questa pasta, densa e giallastra, trova impiego soprattutto come filtro solare e risulta di grande aiuto in quanto aiuta a sopportare il calore del sole o a proteggere dal vento e risulta particolarmente utile per coloro che devono lavorare esponendosi alla luce diretta del sole oppure in presenza di vento. Sono segnalate anche proprietà idratanti, toniche e astringenti, che contribuiscono a mantenere l’elasticità della pelle, e antisettiche.







La medicina indigena del Myanmar utilizza questa pasta anche per curare acne, foruncoli e micosi. Sembra inoltre che riesca anche ad allontanare zanzare ed altri insetti. Il suo gradevole profumo ricorda quella del legno di sandalo. La Thanakha viene considerata anche un maquillage ornamentale e in occasione di feste e cerimonie le donne amano liberare la loro la fantasia creando sul loro viso suggestivi disegni rituali. Oggi la Thanakha è confezionata anche in forma di crema densa (in vasetti) o in polvere di facile uso e comoda da trasportare. Il legno, profumato e giallastro, è anche usato per realizzare oggetti artigianali come pettini e scatole.

“ Non importa quanto la moderna cosmesi sia presente oggi in Myanmar, laThanakha è ancora il prodotto di bellezza preferito delle donne di tutti i ceti sociali….”. Molte donne amano applicare sul corpo la Thanakha dopo il bagno al termine di una lunga e faticosa giornata perché “lascia fresche, profumate e riposate”.
(© di Enrica Campanini)

... Cumarina e marmesina ...

I principi attivi della thanaka sono la cumarina e la marmesina.

La cumarina è un composto aromatico, a temperatura ambiente si presenta in forma di cristalli incolori, dall'odore caratteristico. Isolata per la prima volta nella Dipteryx odorata, il cui nome popolare era per l'appunto coumarin, la cumarina è presente in più di 27 famiglie di vegetali, ed è responsabile dell'odore dolce dell'erba appena tagliata. È la capostipite di una classe di composti derivati - detti cumarine - che hanno in comune la struttura benzopiranica della cumarina.

La marmesina è una sostanza organica naturale precursore di varie furanocumarine lineari.