A.C. Siena

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    A.C. Siena
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    Robur, Bianconeri
    Segni distintivi
    Uniformi di gara



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    Casa Trasferta Terza divisa



    Colori sociali 20px-600px_Bianco_e_Nero_%28Strisce%29 bianco e nero

    Inno Forza
    Franco Baldi
    Dati societari
    Città 15px-Siena-StemmaSiena

    Paese 20px-Flag_of_Italy.svg Italia

    Confederazione UEFA

    Federazione 20px-Flag_of_Italy.svgFIGC

    Campionato Serie A

    Fondazione 1904

    Presidente 20px-Flag_of_Italy.svgMassimo Mezzaroma

    Allenatore 20px-Flag_of_Italy.svgGiuseppe Iachini

    Stadio Artemio Franchi - Montepaschi Arena
    (15.373 posti)
    Sito web www.acsiena.it

    Palmarès

    Scudetti
    1 Scudetto Dilettanti

    Trofei nazionali 1 Campionato di Serie B
    1 Supercoppa di Lega di Serie C

    30px-Soccerball_current_event.svgStagione in corso

    Si invita a seguire lo schema del Progetto Calcio

    squadra



    L'Associazione Calcio Siena, conosciuta anche come il Siena o la Robur è una società calcistica italiana con sede a Siena.
    Storia
    Gli albori
    L'"anno zero" del calcio senese è il 1904, quando alcuni affiliati alla Società Sportiva Mens Sana In Corpore Sano si scindono fondandone una nuova, la Società Studio e Divertimento. Adottata una casacca a scacchi fa il suo ingresso il calcio, pratica sportiva a cui viene dedicato tutto l'interesse societario. Nel 1908 viene istituita la Società Sportiva Robur (Robur è tuttora il nome con cui i senesi chiamano la squadra di calcio per distinguerla dalla Mens Sana e dalla Virtus, le due squadre senesi di basket). La Robur gioca le sue prime partite di calcio nella Piazza d'Armi e nonostante il campo di gioco non ideale, causa mancanza di fondi, i senesi si interessano comunque subito alla squadra bianconera.
    L'esordio in campionato
    Primo campionato della Robur è quello di Promozione 1921-1922 e si conclude subito con una vittoria della compagine senese nel girone C toscano. La Robur vince anche il girone finale toscano, venendo quindi promossa in Seconda Divisione, il campionato cadetto dell'epoca. L'esordio in cadetteria non è tra i più felici, chiudendo al 6º e al terzultimo posto il Girone F (composto da squadre toscane ed emiliane), viene costretta allo spareggio salvezza contro la vincente della Terza Divisione Toscana, la Pistoiese: all'andata la Robur si impone 4-0, ma al ritorno la Pistoiese vince per 4 a 1, e poiché non contava la differenza reti a parità di punti (2 a testa), è necessaria una "bella" sul neutro di Livorno che finsce 1-1; nella ripetizione dello spareggio, sempre a Livorno, tuttavia, il Siena riesce ad imporsi 1-0, conquistando una sofferta salvezza. Nella stagione successiva, tuttavia, la Robur non riesce a salvarsi, chiudendo il torneo all'ultimo posto con soli quattro punti all'attivo, subendo due punti di penalizzazione per due rinunce e retrocedendo in Terza Divisione Toscana, dove rimane per tre stagioni.
    Solo nella stagione 1927-28 il Siena torna a disputare il campionato interregionale di Seconda Divisione, che però ormai non costituisce più il secondo livello del calcio italiano, bensì il terzo (e dalla stagione 1929-30, con la scissione della Divisione Nazionale in Serie A e B, il quarto). Dopo alcune stagioni nel quarto livello del calcio italiano, al termine della stagione 1930-31 viene ammesso d'ufficio in Prima Divisione Interregionale, la C dell'epoca, dove ottiene nelle due stagioni seguenti due salvezze.

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    La nascita dell'A.C. Siena


    Alla vigilia del campionato di Prima Divisione 1933-1934 la società cambia nome in Associazione Calcio Siena o A.C. Siena. Nel campionato successivo i senesi giungono fino allo spareggio per la Serie B: nella gara per la promozione, disputata sul neutro di Pistoia, il Siena affronta la Reggiana travolgendola con un 7-0 e guadagnando uno storico traguardo. Tuttavia l'anno seguente il Siena non riesce a reggere il confronto con le compagini del campionato cadetto, tornando in C. La società decide di ricostruire però un organico competitivo per riconquistare al più presto la B: obiettivo concretizzatosi nel 1937-1938, quando il Siena vince il campionato con 12 punti di vantaggio sul Ravenna secondo. Per il successivo campionato di Serie B viene costruito un nuovo stadio, intitolato a Rino Daus: si tratta dello stesso stadio, in seguito ribattezzato Rastrello ed infine intitolato ad Artemio Franchi, nel quale i bianconeri continuano a giocare le partite casalinghe. Al nome dello stadio è stata aggiunta la denominazione sponsorizzata Montepaschi Arena nel 2007.
    Gli anni precedenti alla seconda guerra mondiale sono positivi: nel 1938-1939 il Siena vince il derby con la Fiorentina e gioca un campionato di vertice, mancando la promozione in Serie A per un solo punto. Ma la forza dei senesi si fa sentire soprattutto in Coppa Italia: giunti alla fase finale, i bianconeri affrontano il Bologna, di lì a poco campione d'Italia. A Siena la Robur impone un doppio (in quanto la prima gara viene ripetuta, su accoglimento del ricorso del Siena contro una clamorosa svista arbitrale) pareggio ai felsinei, mentre a Bologna è sconfitta.

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    Gli anni bui del dopoguerra
    Gli anni d'oro sono spezzati dalla guerra: in un Paese martoriato dal conflitto e in cui gli spostamenti sono precari per le strade e le ferrovie semidistrutte, la FIGC decide la divisione in tre gironi (nord e sud) della Serie B, ma, avendo deciso che dalla stagione 1948-49 la Serie B sarebbe tornata al girone unico, annuncia che solo le prime sette di ognuno dei tre gironi della Serie B 1947-1948 sarebbero rimaste nel campionato cadetto l'anno successivo. Il Siena giunge ottavo, a 2 punti dal Pescara, e torna in Serie C. Dopo due anni destino analogo: avendo la FIGC deciso che la Serie C a partire dalla stagione 1952-53 sarebbe stata anch'essa a girone unico, il quarto posto nel girone non bastò al Siena per conquistare la salvezza automatica, ma costrinse i toscani agli spareggi con le quarte degli altri tre gironi per stabilire le due peggiori quarte che sarebbero state retrocesse in quarta serie: il Siena conclude gli spareggi salvezza contro le altre quarte al quarto posto e conosce così la prima retrocessione in IV Serie ed entra in un periodo buio. Il ritorno in categoria superiore non è dei più agevoli: nella stagione 1954-1955 il Siena vince il proprio girone ed è ammesso alle finali promozione, dove perde lo spareggio contro il Colleferro, mancando così la promozione in Serie C.

    Siena-Colleferro 1-2 (finale di IV Serie) - andata
    Colleferro-Siena 1-1 (finale di IV Serie) - ritorno



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    L'era Nannini
    Un Siena in piena crisi societaria passa sotto il controllo del presidente Danilo Nannini, ex giocatore dei bianconeri.
    Nel 1955-1956 il Siena vince lo spareggio con l'Empoli e risale in Serie C; nella stessa stagione vince anche il titolo di Campione d'Italia di IV Serie. Una squadra di giovani, guidati da Oronzo Pugliese, regge il confronto con le grandi compagini di C.
    Nel 1958-1959 un'incredibile beffa: il Siena conduce il campionato per quasi tutta la stagione, ma verso la fine viene raggiunto dall'Ozo Mantova. Le due squadre, giunte a pari punti, si affrontano in uno spareggio a Genova, ma la vittoria è dei lombardi. Ma la delusione sportiva degenera in una crisi societaria senza precedenti.
    Uscito di scena Nannini, il Siena retrocede in Serie D e sfiora il fallimento.



    Nascita del Siena S.p.A.
    Il club viene salvato solo dall'intervento dell'ex-medico sportivo Vittorio Beneforti, che nel 1974-1975 guida i bianconeri al ritorno in Serie C. I problemi economici però continuano e allora il Siena Club
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    Fedelissimi lancia l'idea di una trasformazione della società in una società per azioni, ma il tutto si risolve con un nulla di fatto.
    Arriva però l'ennesima beffa in campionato dovuta alla divisione, nel 1978, della terza serie in Serie C1 e Serie C2, precisando a inizio stagione che solo le prime dodici di ogni girone rimarranno in C1: il Siena giunge tredicesimo, a 2 soli punti dalla salvezza, e deve accomodarsi in C2. Torna intanto alla poltrona presidenziale Danilo Nannini, che rilancia l'idea dell'azionariato popolare. Il 27 marzo 1980 l'A.C. Siena diventa finalmente una S.p.A. Sotto la presidenza di Nannini i senesi riconquistano la C1 nel campionato 1981-1982.
    Gli anni di Paganini
    A metà anni ottanta Nannini lascia definitivamente la presidenza e la squadra viene rilevata da un imprenditore romano, l'avvocato Max Paganini. Sotto la sua guida il Siena raggiunge una certa stabilità e, dopo due retrocessioni e altrettante promozioni tra Serie C1 e C2, gioca dieci campionati consecutivi nella terza serie, fino alla fine degli anni novanta. Nel Serie C1 1992-1993 riesce a salvarsi solo grazie ad un ripescaggio conseguente una lunga serie di fallimenti.

    Il ritorno in serie B
    La seconda metà degli anni novanta porta notevoli cambi societari, che gettano le basi della Robur da Serie A. Nel 1997 la società passa a Claudio Corradini, che guida i bianconeri ad una difficile salvezza ai play-out. Nel 1999 nuovo cambio societario: stavolta un nutrito gruppo di imprenditori, Pastorello, Ponte, Salvietti, Pianigiani, Mangiavacchi e
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    Verdiani (ironicamente chiamati a Siena il "40-40-20"), affida la compagine ad Antonio Sala. Contro ogni pronostico il Siena, guidato dalle "colonne" Gil Voria, Michele Mignani e Stefano Argilli, vince il girone A della Serie C1 e dopo 55 anni torna in Serie B.
    Dopo la prima stagione tra i cadetti, nel campionato 2001-2002 il Siena, le cui azioni sono state nel frattempo rilevate da Paolo De Luca, viene affidato in un primo tempo a Giuseppe Papadopulo. La Robur è ancora in zona retrocessione e l'allenatore viene esonerato. Il cambio di allenatori non sortisce alcun effetto e Papadopulo torna in panchina. Il tecnico pisano conquista la salvezza, battendo nella gara decisiva la Sampdoria.

    La Serie A
    Il 2002-2003 è la stagione d'oro di Siena. L'organico della squadra è indubbiamente competitivo. Confermato in panchina Papadopulo, la Robur può annoverare giocatori come l'esperto portiere Giuseppe Taglialatela e il suo valido sostituto Marco Fortin, i pilastri difensivi Mignani e Davide Mandelli, un forte centrocampo con Luca Cavallo, Vincenzo Riccio e l'allora sconosciuto brasiliano Rodrigo Taddei, e un

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    attacco in cui svettano Simone Tiribocchi, Pinga e il giovane Raffaele Rubino. Il Siena parte subito forte e in poche giornate è già solo in testa alla classifica. In molti credono si tratti del classico "fuoco di paglia", invece al giro di boa di metà campionato il Siena è sempre lì, solo al comando. A fine stagione i bianconeri vincono la Serie B con 68 punti all'attivo e conquistano la prima storica promozione in Serie A. Per effetto del caso Caso Catania i punti si ridussero da 68 a 67, cosicché il Siena terminò il torneo a pari merito con la Sampdoria, tuttavia il titolo di campione cadetto era già stato assegnato i bianconeri per cui la vittoria del campionato non venne assegnata a pari merito.
    Il 31 agosto 2003 il Siena (cui sono giunti campioni del calibro di Enrico Chiesa, Tore Andre Flo e Nicola Ventola) gioca la sua prima partita in Serie A: l'avversario è il Perugia di Serse Cosmi e, nel capoluogo umbro, la contesa termina 2-2. Il primo goal della storia del Siena in Serie A viene segnato dopo 19 minuti dal centrocampista Andrea Ardito. Sette giorni dopo arriva la prima sconfitta in campionato ad opera dell'Inter di Héctor Cúper. Il 21 settembre, terza giornata di campionato, la Robur ottiene la prima vittoria nella massima serie: nel derby contro l'Empoli vince con un perentorio 4-0. Seguono poi ottimi risultati (pareggi contro Parma e Roma, ma soprattutto la vittoria contro la Lazio per 3-0). La squadra senese chiude il girone d'andata al 12º posto ma il girone di ritorno sarà più difficile (periodo di 4 sconfitte consecutive) per poi ritornare a medi risultati. La prima stagione, con la squadra ancora guidata da Papadopulo, vede i bianconeri salvarsi giungendo tredicesimi, con 2
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    punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
    Il campionato 2004-2005 è invece più sofferto: il Siena si salva per un solo punto, grazie alla vittoria all'ultima giornata per 2-1 sull'Atalanta già retrocessa, con un gol a pochi minuti dal termine di Stefano Argilli e stacca il biglietto per la terza stagione in Serie A. Da sottolineare che il Siena chiude il campionato senza avere nemmeno un rigore a favore.
    Nel 2005-2006 il Siena ottiene la matematica salvezza con due giornate di anticipo, grazie al 17º posto e ad un'ottima prova del veterano Chiesa e dell'albanese Erjon Bogdani, entrambi con 11 reti all'attivo.
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    Nel girone di andata della stagione 2006-2007 il Siena, guidato da Mario Beretta, ha ottenuto buonissimi risultati (calando solo nel finale), trascinata dal cannoniere del Liechtenstein Mario Frick, ex-Ternana. A gennaio 2007 il bomber Erjon Bogdani, autore però quest'anno di poche reti, è stato ceduto al Chievo. In questa stagione il Siena si salva all'ultima giornata con una vittoria con la Lazio, già matematicamente sicura del terzo posto, per 2-1 con gol di Maccarone (su rigore) e Negro.
    Nella stagione 2007-2008 la nuova dirigenza affida la panchina ad Andrea Mandorlini. La squadra stenta e, dopo la sconfitta con il Livorno al 12º turno, l'allenatore viene esonerato e richiamato Mario Beretta. Il 4 maggio 2008, con la prima storica vittoria per 1-0 contro la Juventus (gol di Kharja), il Siena conquista la salvezza con due turni di anticipo, assicurandosi così il diritto a disputare il massimo campionato per la sesta volta consecutiva. Nel turno di campionato successivo, per la formazione toscana arriva un altro grande risultato, infatti la Robur riesce a bloccare sul 2-2 l'Inter rimandando così la festa scudetto dei nerazzurri che proprio l'anno prima avevano vinto il tricolore a Siena; le reti nella sfida dell'11 maggio sono state di Massimo Maccarone e di Houssine Kharja. Il 18 maggio 2008 dopo la partita pareggiata con il Palermo la società annuncia che il prossimo allenatore sarebbe stato Marco Giampaolo, il quale ottiene una nuova salvezza, la sesta consecutiva.
    In seguito all'esonero di Giampaolo, Alberto Malesani esordisce con una sconfitta con il Bari, una vittoria con il Catania per 3-2 e una terza sconfitta, contro l'Inter, per 4-3. Intanto, durante la stagione cambiano gli assetti societari bianconeri: il 15 gennaio 2010 il pacchetto azionario del club viene rilevato dall'imprenditore edile romano Massimo Mezzaroma. Il 2 maggio 2010 la squadra retrocede aritmeticamente in Serie B per la prima volta dopo sette anni in massima serie, dopo la sconfitta interna per 1-2 contro il Palermo.
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    Dopo la retrocessione viene ingaggiato come allenatore Antonio Conte. Il 7 maggio 2011, dopo il pareggio casalingo per 2-2 contro il Torino, il Siena ha ottunuto la matematica promozione in Serie A con tre giornate d'anticipo rispetto alla fine del campionato e ad un solo anno di distanza dalla retrocessione.
    Per la stagione 2011-2012 viene ingaggiato come nuovo allenatore Giuseppe Sannino, proveniente dal Varese con cui, in tre anni, ha guadagnato due promozioni ed ha addirittura sfiorato la Serie A raggiungendo le semifinali dei play-off della serie cadetta proprio nella stagione che ha visto il Siena tornare nella massima serie. La stagione 2011/2012 targata Sannino comincia con 2 punti nelle prime tre giornate di campionato grazie ai pareggi sui campi di Catania e Roma. La prima vittoria arriva alla 5ª giornata (la 4ª per via dello sciopero dei calciatori che fece rinviare la gara d'esordio) quando i bianconeri si impongono tra le mura amiche per 3-0 sul Lecce. Il campionato del Siena prende una svolta importante e i bianconeri si ritrovano nelle parti alte della classifica dopo le vittorie interne su Cesena e Chievo rispettivamente per 2-0 e per 4-1. Il periodo novembre-gennaio è però avaro di soddisfazioni visto che in 6 partite il Siena raccoglie la miseria di 2 punti. La svolta arriva l'8 gennaio 2012, la prima gara del nuovo anno, che vede i bianconeri surclassare la Lazio al "Franchi" per 4-0. Nel mercato di gennaio si aggrega alla squadra anche Erjon Bogdani, già a Siena nel biennio 2005-2007, che diventa un elemento fondamentale alla causa senese realizzando 3 reti consecutive che permettono ai ragazzi di Sannino di vincere tre gare consecutive contro Palermo, Cagliari e ancora Cesena. Sul campo di quest'ultima il Siena perde per infortunio fino al termine della stagione Emanuele Calaiò, sin lì il miglior marcatore dei bianconeri con 11 gol. La città del Palio può però contare sull'esplosione di Mattia Destro, attaccante ventenne che permette al Siena di ingranare una serie di risultati importantissimi come le vittorie contro Udinese in casa e Atalanta in trasferta ma, soprattutto, la vittoria sul campo del Genoa che sancisce di fatto la salvezza arrivata matematicamente il 2 maggio 2012 grazie al pareggio per 1-1 all'Olimpico contro la Lazio. Nella stessa stagione il Siena raggiunge per la prima volta nella sua storia il traguardo delle semifinali di Coppa Italia battendo rispettivamente Torino (1-0) in casa, Cagliari (1-2), Palermo (4-7 dcr) e Chievo (0-1) in trasferta. La semifinale di andata vede il Siena imporsi tra le mure amiche per 2-1 sul Napoli, salvo poi venire sconfitto per 2-0 al "San Paolo" nella gara di ritorno, abbandonando la competizione. In campionato il Siena raggiunge il quattordicesimo posto eguagliando il precedente record di 44 punti. A fine stagione l'allenatore Giuseppe Sannino e il Direttore sportivo Giorgio Perinetti, lasciano il Siena desinazione Palermo. Il nuovo ds per la stagione 2012–13 sarà Stefano Antonelli, il dg Luca Magnoni mentre l'allenatore sarà il perugino Serse Cosmi, reduce dall'esperienza al Lecce, neo-retrocesso in Serie B. Il Siena fa il suo esordio in campionato il 26 agosto pareggiando 0-0 in casa con il Torino. Dopo un pareggio in rimonta per 2-2 contro l'Udinese, il 24 settembre il Siena vince fuori casa contro l'Inter per 2-0 battendo un record: l'Inter, che era reduce da sei vittorie consecutive nei confronti del Siena, nella sua storia non aveva mai perso contro i toscani concedendo loro solo 4 punti (tutti pareggi) nei 16 precedenti..Il 16 dicembre 2012 il Siena dopo la pesante sconfitta con la Fiorentina, per 4-1 esonera Serse Cosmi al suo posto Beppe Iachini.

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    Cronistoria
    Cronistoria dell'Associazione Calcio Siena
    • 1904: Fondazione della Robur Siena.
    • 1905-21: Attività a carattere locale.
    • 1921-22: 1º nella Promozione Toscana. Il Compromesso Colombo l'ammette nella Lega Nord.
    • 1922-23: 6º nel Girone F di Seconda Divisione.
    • 1923-24: 8º nel Girone F di Seconda Divisione. Retrocesso in Terza Divisione.
    • 1924-27: Partecipa ai campionati toscani di Terza Divisione.
    • 1927-28: 8º nel Girone C della Seconda Divisione Nord, la Serie C dell'epoca gestita dal Direttorio Divisioni Inferiori Nord, segue il declassamento del torneo deciso dalla Presidenza federale.
    • 1928-29: 7º nel Girone G della Seconda Divisione DDIN.
    • 1929-30: 4º nel Girone F della Seconda Divisione DDIN.
    • 1930-31: 3º nel Girone A della Seconda Divisione Toscana. Ammesso a tavolino nella categoria superiore.
    • 1931-32: 9º nel Girone Eliminatorio E di Prima Divisione Interregionale, la C dell'epoca.
    • 1932-33: 6º nel Girone Eliminatorio F di Prima Divisione Interregionale.
    • 1933-34: 5º nel Girone Eliminatorio F di Prima Divisione Interregionale.
    • 1934-35: 1º nel Girone Finale A di Prima Divisione Interregionale dopo spareggio con la Reggiana. Promosso in Serie B.
    • 1935-36: 16º in Serie B. Retrocesso in Serie C.
    • 1936-37: 3º nel Girone D di Serie C.
    • 1937-38: 1º nel Girone D di Serie C. Promosso in Serie B.
    • 1938-39: 4º in Serie B.
    • 1939-40: 5º in Serie B.
    • 1940-41: 8º in Serie B.
    • 1941-42: 13º in Serie B.
    • 1942-43: 14º in Serie B.
    • 1943-1945: Attività sospesa per cause belliche
    • 1945-46: 10º nel campionato misto A-B della Bassa Italia.
    • 1946-47: 5º nel girone B di Serie B.
    • 1947-48: 8º nel girone C di Serie B. Retrocesso in Serie C.
    • 1948-49: 17º nel girone C di Serie C.
    • 1949-50: 3º nel girone C di Serie C.
    • 1950-51: 2º nel girone C di Serie C.
    • 1951-52: 4º nel girone C di Serie C, 4º nelle finali salvezza. Retrocesso in IV Serie.
    • 1952-53: 10º nel girone F di IV Serie.
    • 1953-54: 11º nel girone E di IV Serie.
    • 1954-55: 1º nel girone E di IV Serie. Perde la finale dell'Italia centrale col Colleferro.
    • 1955-56: 1º assoluto in IV Serie vincendo il titolo di Campione d'Italia di IV Serie. Promosso in Serie C.
    • 1956-57: 10º in Serie C.
    • 1957-58: 6º in Serie C.
    • 1958-59: 2º nel Girone A di Serie C dopo spareggio col Mantova.
    • 1959-60: 4º nel Girone B di Serie C.
    • 1960-61: 4º nel Girone B di Serie C.
    • 1961-62: 12º nel Girone B di Serie C.
    • 1962-63: 11º nel Girone B di Serie C.
    • 1963-64: 8º nel Girone B di Serie C.
    • 1964-65: 5º nel Girone B di Serie C.
    • 1965-66: 6º nel Girone B di Serie C.
    • 1966-67: 15º nel Girone B di Serie C.
    • 1967-68: 6º nel Girone B di Serie C.
    • 1968-69: 4º nel Girone B di Serie C.
    • 1969-70: 18º nel Girone B di Serie C. Retrocesso in Serie D.
    • 1970-71: 9º nel Girone E di Serie D.
    • 1971-72: 4º nel Girone E di Serie D.
    • 1972-73: 2º nel Girone E di Serie D.
    • 1973-74: 3º nel Girone E di Serie D.
    • 1974-75: 2º nel Girone E di Serie D.
    • 1975-76: 1º nel Girone E di Serie D. Promosso in Serie C.
    • 1976-77: 8º nel Girone B di Serie C.
    • 1977-78: 13º nel Girone B di Serie C. Retrocesso in Serie C2.
    • 1978-79: 12º nel Girone A di Serie C2.
    • 1979-80: 5º nel Girone A di Serie C2.
    • 1980-81: 4º nel Girone C di Serie C2.
    • 1981-82: 1º nel Girone C di Serie C2. Promosso in Serie C1.
    • 1982-83: 13º nel Girone B di Serie C1.
    • 1983-84: 16º nel Girone B di Serie C1. Retrocesso in Serie C2.
    • 1984-85: 1º nel Girone A di Serie C2. Promosso in Serie C1.
    • 1985-86: 4º nel Girone B di Serie C1.
    • 1986-87: 17º nel Girone B di Serie C1. Retrocesso in Serie C2.
    • 1987-88: 7º nel Girone A di Serie C2.
    • 1988-89: 3º nel Girone A di Serie C2.
    • 1989-90: 1º nel Girone A di Serie C2. Promosso in Serie C1.
    • 1990-91: 6º nel Girone B di Serie C1.
    • 1991-92: 13º nel Girone A di Serie C1.
    • 1992-93: 16º nel Girone A di Serie C1. Ripescato.
    • 1993-94: 12º nel Girone B di Serie C1.
    • 1994-95: 9º nel Girone B di Serie C1.
    • 1995-96: 8º nel Girone B di Serie C1.
    • 1996-97: 9º nel Girone A di Serie C1.
    • 1997-98: 8º nel Girone A di Serie C1.
    • 1998-99: 15º nel Girone A di Serie C1. Vince i playout col Saronno.
    • 1999-00: 1º nel Girone A di Serie C1. Promosso in Serie B.
    Vince la Supercoppa di Lega di Serie C1.
    • 2000-01: 13º in Serie B.
    • 2001-02: 15º in Serie B.
    • 2002-03: 1º in Serie B. Promossa in Serie A.
    • 2003-04: 13º in Serie A.
    • 2004-05: 14º in Serie A.
    • 2005-06: 15º in Serie A.
    • 2006-07: 15º in Serie A.
    • 2007-08: 13º in Serie A.
    • 2008-09: 14º in Serie A.
    • 2009-10: 19º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
    • 2010-11: 2º in Serie B. Promossa in Serie A.
    • 2011-12: 14º in Serie A.
    Semifinalista di Coppa Italia.
    • 2012-13: in Serie A.

    Colori e simboli
    Il simbolo del Siena è la lupa che allatta i gemelli Senio ed Ascanio, ed è anche il simbolo che da sempre rappresenta la città. I colori della squadra calcistica senese sono il bianco e il nero e derivano da
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    quelli dell'antica Società Studio e Divertimento. La progenitrice a sua volta aveva dettato la combinazione cromatica in omaggio allo stemma, alla bandiera e ai colori cittadini, una balzana bianco-nera che simboleggia il fumo nero e bianco scaturito dalla pira augurale che i leggendari fondatori della città, Senio e Ascanio, figli di Remo, avrebbero acceso per ringraziare gli dei dopo la fondazione di Siena. Un'altra leggenda riporta che la balzana derivi dai colori dei cavalli, uno bianco ed uno nero, che Senio e Ascanio usarono nella fuga dallo zio Romolo che li voleva uccidere e con i quali giunsero a Siena.
    Il restyling dello stemma societario, più moderno e tridimensionale, ideato e realizzato da Omar Zu'Mot il 22 maggio 2010 è stato registrato presso l'Ufficio Brevetti Italiano da parte di Progetto Siena S.p.A. ed è stato adottato ufficialmente dall'A.C. Siena dal campionato Serie Bwin 2010-2011 sotto la presidenza Mezzaroma.

    Storica
    Attuale con nero


    La maglia ha subìto vari cambiamenti nel disegno, mantenendo intatti solo i colori: la prima divisa era come quella dell'antica società, con disegno a scacchi grandi. Col passare del tempo la Robur ha poi adottato uno stile di maglia più consono al calcio, con le strisce verticali comuni a molte squadre come Juventus, Ascoli ed Udinese. Con l'approdo del Siena in Serie A la divisa ha visto stravolgimenti continui: da semplici strisce verticali bianco-nere ad una maglia bipartita con bizzarre sfumature fino ad un ritorno ai vecchi scacchi storici.
    L'attuale divisa utilizzata nel campionato Serie A TIM 2011-2012, prodotta dalla Kappa, è tornata ad essere a strisce verticali. A seconda dell'occasione, il Siena veste pantaloncini e calzettoni bianchi o neri senza una determinata preferenza.
    Le divise da trasferta sono variate molto nel tempo. Le attuali sono di colore giallo, ciano e nero.


    Stadio
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    L'Artemio Franchi di Siena


    L'Artemio Franchi è l'impianto che ospita gli incontri casalinga dei senesi. Inaugurato nel 1938 può contenere più di 15 mila tifosi.

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    Giocatori
    Palmarès

    Competizioni nazionali
    • Campionato nazionale di IV Serie: 1
    1955-1956
    • Campionato di Prima Divisione: 1
    1934-1935
    • Campionato di Serie C/Serie C1: 2
    1937-1938, 1999-2000
    • Campionato di Serie C2: 3
    1981-1982, 1984-1985, 1989-1990
    • Supercoppa di Lega di Prima Divisione: 1
    2000
    • Campionato di Serie B: 1
    2002-2003
    Competizioni regionali
    • Campionato di Promozione toscano: 1
    1921-1922

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    Statistiche e record
    Partecipazione ai campionati

    In 82 stagioni sportive disputate a partire dall'esordio a livello nazionale nella Lega Nord il 12 novembre 1922, compresi 2 campionati di Seconda Divisione e 1 Campionato Misto Bassitalia disputato in qualità di società di Serie B, 1 campionato di terzo livello del Direttorio Divisioni Inferiori Nord (C) e 2 di quarto livello (D), e 8 campionati di Serie C2. Sono escluse le annate dal 1924 al 1927 e dal 1930 al 1931, nelle quali il Siena partecipò ai massimi tornei del Comitato Regionale Toscano, cui afferiva anche antecedentemente il 1922.
    Statistiche di squadra
    Aggiornato al 16 maggio 2010:
    • Stagioni in Serie A: 8
    • Gare in Serie A: 262
    • Vittorie in Serie A: 63 (41 in casa)
    • Pareggi in Serie A: 87 (46 in casa)
    • Sconfitte in Serie A: 112 (44 in casa)
    • Miglior piazzamento: 13º posto
    • Peggior piazzamento: 19º posto
    • Record di Punti : 44
    • Vittoria più larga: Siena - Empoli 4-0, Siena - Modena 4-0 (2003-2004), Siena - Lazio 4-0 (2011-2012)
    • Sconfitta più pesante: Roma - Siena 6-0 (2003-2004)
    • Partita con più reti: Livorno - Siena 3-6 (2004-2005)
    • Giocatore con più goal in una stagione: Massimo Maccarone (13, 2007-2008)
    • Goal totali segnati in Serie A: 275
    • Goal totali subiti in Serie A: 370

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    Statistiche individuali
    Aggiornato al 27 settembre 2012:


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    Record presenze
    1. Simone Vergassola 289 presenze
    2. Stefano Argilli 227 presenze
    3. Michele Mignani 211 presenze
    4. Andrea Pepi 208 presenze
    5. Lauro Toneatto 202 presenze
    6. Daniele Portanova 159 presenze
    7. Emanuele Calaiò 130 presenze
    8. Enrico Chiesa 129 presenze
    9. Gill Voria 129 presenze
    10. Massimo Maccarone 127 presenze
    11. Guglielmo Coppola 126 presenze
    12. Paolo Stringara 126 presenze




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    Marcatori
    1. Emanuele Calaiò 50 goal
    2. Massimo Maccarone 49 goal
    3. Guglielmo Coppola 40 goal
    4. Enrico Chiesa 32 goal
    5. Simone Vergassola 25 goal
    6. Simone Tiribocchi 24 goal
    7. Luigi Perugini 22 goal
    8. Danilo Sbrana 22 goal
    9. Erjon Bogdani 20 goal
    10. Rodrigo Taddei 14 goal
    11. Mario Frick 13 goal
    12. Tore André Flo 13 goal

    Tifoseria


    Gemellaggi
    • Bologna
    • Udinese
    • Pistoiese
    • Chievo
    • Portogruaro
    Rivalità
    • Roma: i precedenti di Siena-Roma sono tutt'altro che amichevoli, due volte partita sospesa per lancio di fumogeni da parte dei tifosi romanisti, alcuni feriti da arma da taglio e in qualche occasione, nella Curva Sud di Roma, sono comparsi striscioni minatori contro i tifosi del Siena. Il 13 settembre 2009 i sostenitori senesi, in un Siena-Roma finito 1 a 2, intonarono cori da stadio offensivi nei confronti del suocero di Daniele De Rossi, Massimo Pisnoli, ucciso l'anno precedente, e dello stesso giocatore. A questo episodio non corrisposero comunque atti di violenza. Gli attriti tra la tifoseria e il giocatore nacquero nel 2003-2004 quando il calciatore romano causò un grave infortunio ad Andrea Ardito, allora giocatore senese.
    • Fiorentina: la partita con la Fiorentina è chiamata "derby guelfi-ghibellini", dovuta alle due storiche battaglie tra le città; la Battaglia di Montaperti del 1260 (esaltata dai ghibellini senesi) e quella di Colle di Val d'Elsa del 1269 (esaltata dai guelfi fiorentini allora alleati dei colligiani), anche se è doveroso ricordare che Siena e Firenze durante il Medioevo erano entrambe divise internamente tra guelfi e ghibellini.
    • Grosseto: rivalità calcistica che si è sviluppata in continuità con la rivalità storica tra la città del Palio e il capoluogo maremmano, già esistente in epoca medievale essendo Grosseto sottomessa a Siena sino alla caduta della Repubblica senese.
    • Arezzo: rivalità storica che ha radici nel Medioevo. Siena, nel 1269 fu sconfitta dai guelfi colligiani e fiorentini nella battaglia di Colle di Val d'Elsa. Questa sconfitta la portò ad abbandonare lo schieramento ghibellino, diventando guelfa e scatenando le ire degli aretini ghibellini, che chiamarono "traditori" i senesi. Un anno dopo aver subito una dolorosa e sanguinosa sconfitta dai ghibellini Aretini il 26 giugno 1288 a Pieve al Toppo, l'11 giugno 1289, nella famosa battaglia di Campaldino, Siena guelfa, alleata di Firenze, sconfisse Arezzo ghibellina. Arezzo che si rifece con tutto lo schieramento Ghibellino, guidato da Uguccione della Faggiola il 29 agosto 1315, sconfiggendo i Guelfi fiorentini e Senesi nella battaglia di Montecatini.
    • Livorno: rivalità sentita fin dagli anni ottanta, si svolge in un'atmosfera militarizzata.
    • Empoli: da sempre, forte antipatia da entrambe le parti. Molti gli episodi di violenza che hanno portato ad arresti e denunce dopo gli scontri tra le due tifoserie.
    • Perugia: da sempre forte rivalità per entrambe le parti come testimoniano i numerosi episodi di scontri tra le due tifoserie, in quello che viene definito quasi un derby. Le due tifoserie hanno avuto modo di confrontarsi anche in Serie A nel 2003-2004.
    • Cosenza: Rivalità nata nel 2003 quando il Siena salì in Serie A e il Cosenza retrocesse. A Cosenza i senesi rubarono uno striscione cosentino, a Siena i calabresi rubarono alcune bandiere delle Contrade. Nell'agosto del 2008, durante un'amichevole estiva a Norcia, si sono verificati aspri incidenti che hanno visto protagonisti gli ultras cosentini, anconetani, livornesi e ternani (uniti dall'ideologia politica) assalire con bottiglie di vetro piene di sassi, con ombrelloni e con bombolette spray urticanti gli ultrà senesi.
    • Frosinone: violenti scontri con i ciociari si verificarono nell'aprile 1982 a Siena, nel campionato di Serie C2. Gli incidenti si estesero anche al centro storico senese. Da allora le tifoserie non si sono più incontrate fino al 6 novembre 2010 (Siena-Frosinone 3-0).
    • Salernitana
    • Modena
    • Ravenna
    Organico
    Rosa 2012-2013
    Rosa, numerazione e ruoli, tratti dal sito ufficiale, sono aggiornati al 15 gennaio 2013.
    N. Ruolo Giocatore
    2 D Roberto Vitiello
    3 D Cristiano Del Grosso
    5 C Manuel Coppola
    6 D Ângelo
    7 C Francesco Valiani
    8 C Simone Vergassola (capitano)
    9 A Michele Paolucci
    12 P Simone Farelli
    13 D Neto
    14 C Francesco Della Rocca
    15 D Paolo Dellafiore
    16 C Valerio Verre
    17 D Nicola Belmonte
    18 D Felipe
    19 D Claudio Terzi
    22 D Matteo Contini
    24 D Massimo Paci
    25 P Gianluca Pegolo
    27 C Alessandro Rosina
    33 D Matteo Rubin
    36 C Francesco Bolzoni
    57 A Zé Eduardo
    70 C Daniele Mannini
    77 C Alessio Sestu
    81 A Erjon Bogdani
    91 A Reginaldo
    99 A Nicola Pozzi

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    Staff tecnico

    Staff Tecnico
    Allenatore Giuseppe Iachini

    Vice-allenatore Mario Palazzi

    Preparatore portieri
    Preparatore atletico Francesco Bulletti


    Collaboratore tecnico Lorenzo Rubinacci

    Responsabile sanitario Andrea Causarano

    Medico sociale Saro Catanese

    Neuropsicofisiologo Umberto Zerbini

    Terapeuta della riabilitazione Robert Kindt

    Riabilitatore Alberto Andorlini

    Fisioterapeuta Luciano Dati

    Fisioterapeuta Patrizio Cingottini

    Team manager Sandro Federico

    Direttore sportivo Stefano Antonelli

    Direttore generale Luca Magnoni




    da wikipedia foto e video dal web!!
     
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    Siena, Iachini: "Retrocediamo a testa alta"
    Il tecnico bianconero applaude i suoi giocatori: "Salutiamo la A con grande dignità. Abbiamo dato tutto, tentando sempre di vincere, in virtù della penalizzazione. Anche oggi che non contava più nulla. C'è mancato solo un pizzico di cinismo in più"
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    NAPOLI - "Retrocediamo a testa alta, con grande dignità". Beppe Iachini non ha avuto la soddisfazione di giocarsi sul campo le ultime speranze di salvezza. Il Siena è sceso in campo a Napoli sapendo che la corsa per non retrocedere era già finita. Ma ha comunque onorato l'impegno fino in fondo: "I ragazzi hanno dato tutto, anche oggi a giochi fatti. Abbiamo avuto le occasioni per chiudere la partita sia sull'1-0 sia sull'1-1. Il gol che abbiamo subito nel finale è nato su azione di rimessa da un calcio d'angolo perché abbiamo tentato fino all'ultimo per vincere. Come sempre in questa stagione in cui, in virtù della penalizzazione siamo stati sempre costretti a rincorrere"

    CON IL CHIEVO LA SVOLTA NEGATIVA - Iachini spiega qual'è stata la svolta negativa del campionato bianconero: "E' stata la partita col Chievo: il gol di Paci regolare annullato, qualche gol sbagliato dai miei... Gli episodi negativi non aiutano e ti costringono a rincorrere ancora. In molte occasioni dovevamo essere più cinici sottoporta. Il Siena ha fatto tutto quello che poteva fare, non abbiamo mai potuto accontentarci del pareggio o fare partite tattiche. Abbiamo quasi gli stessi punti del Genoa e ne abbiamo di più del Palermo. E non dimentichiamo che a gennaio lo sponsor principale, il Monte dei Paschi di Siena, ha dato l'input di vendere i migliori. In questa situazione era difficile fare molto di più".

    Siena, Mezzaroma promette: "Torneremo subito in A"
    Il presidente bianconero risponde così alla contestazione dei tifosi: "Ricordo che abbiamo fatto 36 punti. E che questa città per 10 anni è stata ben oltre i propri livelli". Iachini: "Se non avessimo preso gol subito su palla inattiva avremmo vinto"
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    SIENA - "Torneremo subito in A". Nella sera che, di fatto, ha sancito la retrocessione del Siena, ci pensa il presidente Mezzaroma a risollevare gli animi dei tifosi bianconeri malgrado, durante la gara, sia stato ripetutamente contestato: "Non mi dimetto, un presidente non può farlo. Ma garantisco che risaliremo subito. A chi contesta ricordo che sul campo abbiamo fatto 36 punti, dimostrando che si può fare calcio abbattendo i costi. Per 10 anni questa città è stata ben oltre i propri livelli. La gente se ne deve rendere conto".

    IACHINI E IL RAMMARICO DEL GOL DI GONZALO - Beppe Iachini, dal canto suo, difende le scelte di partenza, con Reginaldo titolare e Rosina in panchina: "Ci sono stati dei problemi con Sestu e Pozzi che non erano al meglio. Avevamo un giorno in meno di recupero e eravamo reduci da un tempo intero giocato in dieci contro undici. C'era della stanchezza. Per questo ho scelto una formazione quadrata in mezzo al campo". "La squadra ha fatto quello che doveva - aggiunge il tecnico - ma su una palla inattiva siamo stati disattenti e loro hanno fatto gol. Peccato perché stavamo concedendo poco. Dopo il gol abbiamo provato a cambiare gli uomini. Se non fosse stato per quella palla inattiva tutto sarebbe andato per il verso giusto. La squadra ha fatto una buona gara, ma è mancato il gol".


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