STRANI MUSEI

I musei italiani e del mondo più particolari

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  1. gheagabry
     
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    MUSEI


    “Si beve per dimenticare il rumore del mondo”,
    scriveva il poeta cinese T´ien Yi-Heng più di duemila anni fa.


    MUSEO DEL THE


    Al centro della Sicilia, al confine tra le province di Catania ed Enna, vive un maestro del tè che attorno alla sua passione ha realizzato il primo e unico Museo nazionale del tè, entrato due volte nel Guinnes dei primati, perché custodisce oltre 600 varietà, provenienti da tutto il mondo.
    Salvo Pellegrino, il maestro del tè padrone della Casa, racconta che la Siciliaè il luogo con la più antica tradizione di questa bevanda dopo la Cina, perché sembra che qui nel 950 un emiro ne abbia introdotto la coltivazione. Interessante anche approfondire la storia dell'uso del tè in Sicilia, dove le famiglie nobili tra '500 e '900 facevano grande uso di infusi aromatizzati (elicrisio dell'Etna, rosa selvatica degli erei, zafferano ennese). Attorno al tè, ecco la cultura dei cerimonialie le diverse tradizioni di stili che saranno mostrati ai visitatori. Nella "stanza delle cerimonie", infatti, dove si accede senza scarpe, si possono ammirare rituali e attrezzi delle cerimonie orientali Yam-cha, Wu- wo, tè pressati provenienti dello Yunnan , Birmania e Cambogia, o i pennelli per scrivere poesie durante le cerimonie.

    Un’esposizione di prim’ordine: più di 600 tipi di the provenienti da tutto il mondo; oltre 500 teiere in terra zisha dalla collezione della città cinese di Yixing; la teiera e la tazza da the più grandi del mondo (record certificati dal guinness dei primati); bollitori, tazze, accessori, samovar e quadri raccolti tra i popoli più vari (giapponesi, russi, cinesi, berberi, beduini, etiopi, centroafricani, iraniani, inglesi, francesi, cingalesi, birmani…).
    Poco più di cinquecento teiere in terra zisha, diverse tra loro sia nel modello che nella dimensione, provenienti dalla lontanissima Cina, sono esposte in mostra presso il terzo piano del Museo. La mostra, che riveste carattere internazionale, è stata aperta e inaugurata l'anno scorso e potrà essere visitata tutti i giorni, sia nelle ore mattutine che in quelle pomeridiane, sotto la guida dei Maestri dell'Associazione che di ogni teiera conoscono l’origine ed il periodo storico di riferimento. Le teiere sono di proprietà del Maestro-collezionista cinese Xu Zongmin che le ha donate in prestito al Museo appunto perché li mettessero in mostra. L’esposizione è sezionata in 25 gruppi di 20 teiere per gruppo, ognuno dei quali rappresenta un periodo storico ben determinato della Cina e della sua dinastia imperiale. Tutte copie fedeli dalle originali, alcune di esse recano il sigillo dell’Imperatore del tempo e del ceramista che l’aveva realizzata.
    Ogni teiera è esposta su un drappo di seta di colore diverso ed è accompagnata da una numerazione a cui corrisponde, in un apposito manuale, la descrizione della singola storia. Un particolare curioso ed interessante è costituito dal fatto che tutte le teiere, essendo realizzate in terra porpora zisha, non sono smaltate poiché, dicono gli esperti, l’uso del piombo, presente negli smalti, modificherebbe notevolmente il sapore dei tè pregiati. Nonostante non siano smaltate però, le teiere in questione conservano un colore speciale a seconda della zona di provenienza, rigidamente cinese, della terra con cui sono state realizzate. Così alcune teiere sembrano di ghisa, altre di ferro, altre ancora di legno.(dalweb)

    Quando i giapponesi vogliono descrivere
    un uomo come rozzo e superficiale,
    dicono che “non ha il the”.



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    La Casa del tè
    Via Garibaldi n° 45 - 95040 Raddusa (CT)
    Tel. + 39 095 662193
     
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34 replies since 19/9/2012, 16:26   3168 views
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