RIMEDI NATURALI CONTRO LE ZANZARE

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  1. lamarly
     
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    Help!

    a quanto pare le zanzare anche quest'anno sembrano gradire molto il mio sangue! Qualcuno di voi conosce qualche rimedio fatto in casa per allontanarle in qualche modo???? :36_1_22.gif:

    Visto che, a quanto pare, è possibile farsi da sè scrub, creme, etc... esisterà anche qualcosa di cui potersi cospargere che non sia chimico? :varie47.gif:

     
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    CITAZIONE (lamarly @ 9/7/2012, 19:34) 
    Help!

    a quanto pare le zanzare anche quest'anno sembrano gradire molto il mio sangue! Qualcuno di voi conosce qualche rimedio fatto in casa per allontanarle in qualche modo???? :36_1_22.gif:

    Visto che, a quanto pare, è possibile farsi da sè scrub, creme, etc... esisterà anche qualcosa di cui potersi cospargere che non sia chimico? :varie47.gif:

    ecco qualche rimedio..

    Per chi vuole difendersi dalle zanzare, affrontando il problema nella giusta e indispensabile ottica globale, ecco alcuni metodi, anche curiosi, che vale la pena di provare.


    - Mettere dell'aceto e qualche fetta di limone in un recipiente a fondo piatto, le zanzare non si avvicineranno.

    - Montare alle finestre le zanzariere che ormai si trovano preconfezionate, a metraggio, presso i negozi di ferramenta.

    - Piantare dove possibile, Gerani odorosi e piante di Citronella e di Lavanda, efficaci repellenti naturali dei quali le zanzare non sopportano il profumo.


    - La sera, mettere qualche goccia di olio di Neem o di Citronella su candele a base larga.

    - Accendere zampironi o incensi al Neem (pianta insetticida indiana).

    - Mangiare aglio o peperoncino, danno al sudore un odore sgradito agli insetti.

    - Anche l’uso del Lievito di birra in scaglie (un pizzico, come il parmigiano, una volta al giorno, sugli alimenti) pare sia efficace, per il suddetto motivo.

    - Altrettanto si ottiene con la vitamina C.

    - Esiste una lampadina di colore giallo (il meno amato dalle zanzare) che le tiene alla larga (www.philips.it) per circa un metro intorno.

    - C’è un’intera linea di abiti antizanzara realizzati con un tessuto contenente una resina acrilica repellente che resiste ai lavaggi www.coroneltapiocca.com

    - Anche il rumore allontana gli insetti, la Telecom ne ha trovato uno che si può scaricare sul cellulare e tiene lontane le zanzare per circa un metro.

    - On line, è in vendita per 9,90 euro, un piccolo strumento, da tenere al collo, che promette di tenere lontane le zanzare emettendo ultrasuoni ad una frequenza compresa tra i 5.000 e i 9.000 HZ e si ricarica con i raggi del sole.

    - On line si possono acquistare anche scacciazanzare elettronici a rete o a batteria. www.promogreen.com

    - Si dice che ottimo repellente sia l’estratto di bergamotto: http://universo.initalia.biz/bergamot.htm

    - Come repellente e lenitivo, vale la pena di provare anche l’olio di Andiroba. Viene estratto dai semi del frutto a forma di castagna, della Carapa guaianensis, mediante spremitura a freddo. E’utilizzato dalle popolazioni dell’Amazzonia, per difendersi dagli attacchi degli insetti. www.compronatura.it/online/ ( cliccare su "Reparti" e poi su "Zanzare").

    - Anche la cipolla tiene lontane le zanzare, perciò è utile tenere nella stanza in cui si soggiorna, mezza cipolla in un piattino, con applicati sulla superficie dei chiodi di garofano.

    - Un ottimo repellente per le zanzare è rappresentato anche dal decotto di menta e qualche foglia di basilico che va filtrato e spruzzato sulle parti scoperte del corpo. E’ opportuno tenerlo in frigorifero. www.forumfree.net


    UN PO’ DI STORIA

    Repellenti naturali.

    Già dai tempi più remoti l’uomo è riuscito a tenere lontano gli insetti bruciando alcune piante aromatiche o dal forte odore.
    Nell’antico Egitto venivano applicate sulla pelle sostanze dal forte odore, proprio come protezione contro i pizzichi di insetti.

    I Romani usavano canfora, cipressi, buccia di melograno e cannella.
    Nel XVII secolo si faceva uso di rimedi efficaci quali la canapa e, più tardi, estratti vegetali quali aglio, olio di oliva e succo di pomodoro.

    All’inizio del XX secolo queste sostanze naturali formavano la base per l’identificazione e l’utilizzo di olii essenziali come repellenti naturali.

    Sostanze naturali con qualità di agente repellente: olio di anice, olio di lavanda, olio di bergamotto, olio di noce moscata, catrame di betulla, olio di garofano, canfora, olio di fiori di arancio, olio di citronella, olio di menta piperita, olio di eucaliptus, olio di geranio, olio di pino, olio di timo, olio di noce di cocco, vitamina B1, olio di aglio, olio di cannella.

    Tutte queste sostanze svolgono una leggera azione repellente, prevalentemente solo contro le zanzare.

    Fonte: Institut für Medizinische Information


    MALEDETTISSIME ZANZARE! COME COMBATTERLE UTILIZZANDO I RIMEDI CHE CI METTE A DISPOSIZIONE LA NATURA

    Sono il flagello delle serate estive! Le zanzare, che insieme a tafani e pappataci sembrano regolarmente prendersi gioco dei tentativi dell'uomo per allontanarle, in realtà un tallone d'Achille ce l'hanno: è l'olfatto, che si può ingannare con profumi naturali.
    ''Gli oli essenziali di piante officinali ed aromatiche interferiscono con i loro sensilli - spiega l'esperto, Piergiorgio Pietta del Cnr di Milano - una sorta di radar di cui dispongono questi insetti, recettori che evidenziano i liquidi corporei sulla pelle e li indirizzano verso l'obiettivo''.

    Come mandare in tilt questo radar? Attraverso rimedi che arrivano dalla natura.
    Perché quando ci si trova in un orto con basilico, rosmarino e citronella non si viene punti? ''Perché molte piante - afferma Pietta - contengono oli essenziali che coprono gli odori della pelle e mettono fuori gioco il radar olfattivo degli insetti''. In commercio esistono molti prodotti, basta scegliere quelli testati, che contengano una buona dose di oli essenziali, non basta infatti una semplice profumazione. Secondo l'esperto del Cnr per prevenire le punture i jolly messi in campo dalla natura sono tanti: ''C'è la lavanda, la menta pulegia e il timo cipriodora - non quelli che si usano in cucina, ma varietà dove gli oli essenziali sono particolarmente concentrati - oltre ad altre erbe aromatiche, come basilico, rosmarino, citronella, verbena, chiodi di garofano e piante come il geranio''. Una volta che il danno è stato già fatto, invece, la natura fornisce anche le cure appropriate. ''Il numero uno dei lenitivi è l'olio dell'albero del tè (il 'tea tree oil') - precisa Pietta - che non si utilizza mai puro. Ci sono creme che lo contengono con percentuali del 5-10 per cento e leniscono il bruciore''. Una vera mano santa, visto che poi ci si gratta e il risultato in genere è una bella bolla.
    ''Con queste creme il risultato è una piccola puntura ma nessun gonfiore'', aggiunge l'esperto del Cnr.
    ''Altra soluzione utile antinfiammatoria può essere un composto a base di calendula, mentre la piantaggine viene impiegata per lozioni emollienti, che tolgono l'irritazione. Ovviamente funzionano solo se la quantità di olio essenziale contenuta è adeguata, quindi occorre acquistare prodotti testati - ricorda Pietta - Meglio lasciar perdere rimedi fai da te, con intrugli casalinghi a base di aceto ed erbe lasciate macerare. Forse saranno ottimi condimenti in cucina, ma inefficaci per allontanare le zanzare''.


    ESTATE: TINCHE E PIPISTRELLI CONTRO LE ZANZARE MA ANCHE BATTERI E FILI DI RAME CONTRO LE LARVE

    C'erano le 'ovitrappole' per controllarne la diffusione, c'era la 'Plac larvattack' per ucciderne i piccoli, c'era la guerra batterica. Questi fino a ieri i rimedi contro il maggior nemico dell'uomo durante l'estate: la zanzara. Da oggi c'e'una novita' nel panorama della battaglia stagionale contro il fastidioso insetto: tinche e pipistrelli, golosi delle larve e degli adulti di zanzara usati come 'cani da caccia' per stanare e poi uccidere il 'nemico'. Questa l'idea guida del progetto contro la proliferazione delle zanzare del Consorzio di bonifica Versilia-Massaciuccoli (con sede a Viareggio, in lucchesia). La lotta biologica all'insetto sara' combattuta quindi con l'immissione di circa diecimila tinche, che si cibano di larve, nei canali consortili e con la collocazione di 'chalet estivi' per pipistrello e famiglia: cassette in legno realizzate appositamente per ospitare colonie del piccolo animale meta' roditore meta' volatile, consumatore abituale di esemplari adulti di zanzara. Il progetto - sottolinea l'Anbi - ha riscosso l'unanime consenso degli Enti Locali, soddisfatti anche per la filosofia di rinaturalizzazione del territorio come testimoniato dall'immissione in acqua delle autoctone tinche invece della specie ittica della gambusia, importata dall'America''. Non sempre e' pero' possibile realizzare questo 'contrattacco' alle zanzare: in alcune zone questo rimedio naturale puo' essere fatale all'ecosistema del luogo. Nelle Valli del Comacchio per esempio, a causa del delicatissimo equilibrio ecologico, si e' scelto il rimedio dei batteri, innocui per tutte le altre forme di vita e invece letali per le zanzare.
    L'azione contro le zanzare va combattuta anche attraverso la prevenzione: fatali i ristagni di acqua, inutili gli insetticidi che non risolvono il problema delle larve. All'indice quindi i sottovasi, causa per il 39% della proliferazione del fastidioso insetto, ristagni in cortili, giardini, orti terrazzi e balconi. Necessario anche l'intervento attivo dei comuni che dovrebbero mappare le zone a rischio zanzara e intervenire con addetti specializzati nell'attuazione di semplici accorgimenti per evitare il proliferare delle larve. Ottimo rimedio anche quello del rame nei sottovasi, consigliato dal Cnr: la cosidetta 'Plac larvattack', brevettata in tutto il mondo, agisce infallibilmente. Ad impedire la schiusa delle uova sarebbero gli ioni attivi del metallo che si liberano a contatto dell'acqua. E fra l'altro il rimedio e' pulito e il rame e' riciclabile, niente a che vedere con i veleni da inalare, nostro malgrado, durante la notte per rendere inoffensivi gli adulti di zanzara. (ANSA).


    "ZANZARA TIGRE, ATTENZIONE AGLI INSETTICIDI"


    L’AMBIENTE È IN PERICOLO A DIRLO ORA SONO ANCHE GLI UCCELLI

    Perso il 30% della fauna avicola. Troppi pesticidi e prodotti chimici, scomparse siepi, filari e zone incolte.Il giornale, 20 giugno 2006«Se prendiamo gli uccelli come termometro per misurare lo stato di salute dell'ambiente, il risultato che otteniamo è allarmante: negli ultimi sei anni le zone agricole dell'Italia hanno perso oltre il 30 per cento della propria fauna avicola». Sono le dichiarazioni di Lorenzo Fornasari, presidente dell'associazione FaunaViva, alla presentazione dei risultati dei primi sei anni di attività del progetto Mito2000, sul monitoraggio degli uccelli nidificanti in Italia, che si è tenuta ieri a Milano. Coordinato dal Ciso (Centro italiano studi ornitologici), con la collaborazione di Lipu-BirdLife Italia, il programma di monitoraggio ha eseguito, nell'arco di sei anni, l'osservazione di 72 specie comuni di uccelli, riscontrando come quasi un terzo di esse mostri un significativo calo. Tra i volatili più a rischio anche animali tipici e rappresentativi del territorio italiano come la rondine, il cardellino e l'allodola. «Gli uccelli non sono solo un tesoro naturale da conservare - ha sottolineato Fornasari - ma anche un gruppo ricco e diversificato, che esprime in modo articolato e precoce i cambiamenti che avvengono nell'ambiente che ci circonda, anche quelli che determiniamo con i nostri comportamenti. I dati raccolti in questa prima fase del progetto non sono solo un segnale d'allarme che ci sprona ad attuare degli efficaci piani di conservazione delle specie - ha concluso - ma anche una chiara indicazione di come la gestione del territorio non segua criteri di sostenibilità.» «Particolarmente grave è la situazione della Pianura Padana, una delle aree biologicamente più importanti del Paese - ha spiegato Elisabetta De Carli, responsabile dell'elaborazione dati del progetto - dove la rarefazione degli uccelli ha raggiunto punte altissime, portando quasi a livello d'estinzione specie come lo strillozzo o l'averla capirossa». «Quando parliamo di conservazione della natura - ha illustrato Claudio Celada, direttore dell'Area conservazione natura della Lipu - non possiamo prestare attenzione solo alle specie rare. La diminuzione massiccia delle specie di uccelli nell'ambiente agricolo ci dicono come le politiche agricole portate avanti fino ad ora in base alle direttive europee non siano più sostenibili». «Il processo di massimizzazione della produttività agricola del territorio ha portato, oltre all'aumento dell'utilizzo di pesticidi e prodotti chimici, alla scomparsa di elementi come le siepi e i filari, o di zone non raccolte, che hanno sempre costituito risorse alimentari preziose per i volatili».

    www.greenplanet.net


    SALVATE IL PIPISTRELLO!



    Dei pesticidi viventi, utilissimi all’uomo e all’agricoltura: un piccolo esemplare divora in una sola notte fino a 5mila zanzare...Non è vero che amano incastrarsi tra i capelli: con i loro ultrasuoni riescono a distinguere perfino un albero di pesche da uno di albicocche. E neppure che succhiano il sangue come vampiri. Le 37 specie europee di pipistrelli - 34 in Italia - si cibano esclusivamente di piccoli insetti, frutta e polline. Semmai, l’unico peccato di cui possiamo accusare questi unici e innocui mammiferi volanti sulla Terra è quello di essere alquanto bruttini. Non altro. Per il resto, sono dei pesticidi viventi, utilissimi all’uomo e all’agricoltura. Basti pensare che un piccolo pipistrello è in grado di divorare in una sola notte fino a 5mila zanzare.

    La legge.

    Catturare o uccidere pipistrelli è proibito ora anche in Italia. Il Senato ha infatti dato il via libera definitivo alla ratifica di un accordo europeo, conosciuto come «Eurobats», siglato a Londra il 4 dicembre 1991, che vincola i Paesi aderenti a prendere una serie di misure a difesa dei chirotteri (è il loro nome scientifico). Bisognerà identificare i siti dove i volatili si rifugiano ed evitare che vengano danneggiati dalle attività umane. Gli agricoltori, sulle cui terre trovano riparo i pipistrelli, dovranno usare pesticidi non nocivi per i loro ospiti. Lo Stato italiano, dal canto suo, si è impegnato a spendere 62mila euro l’anno per finanziare la campagna di protezione.

    La casa.

    I pipistrelli, attualmente tra i mammiferi più minacciati, sono fra le specie che meglio indicano il livello di declino ecologico dell’ambiente, grazie alla loro rapida reazione demografica ai cambiamenti degli ecosistemi. L’agricoltura intensiva, la cementificazione e l’inquinamento hanno profondamente alterato il loro habitat naturale. Oltre alla scarsità di cibo i pipistrelli hanno anche un altro problema: quello di trovare casa. Per aiutarli, cominciamo a rendere più accoglienti i luoghi dove amano vivere, come vecchi solai, tronchi cavi, case abbandonate, grotte o caverne. In alternativa possiamo tentare con le cassette-nido costruite in cemento e segatura: se i nostri piccoli amici vi si adattano, sostituendo così i rifugi perduti per colpa dei tempi moderni (finestre sbarrate, abbaini inviolabili e sottotetti impenetrabili), è molto probabile che da pochi e isolati ospiti potrebbe un domani formarsi una colonia.

    I batbusters.

    Sono 40 i ricercatori universitari, muniti di bat detector e strumenti sofisticati che anche quest’estate hanno girato l’Italia setacciando case e alberi. Obiettivo: catturare questi mammiferi alati, ma per il loro bene. Il team si chiama Girc (Gruppo italiano ricerca chirotteri). «Dobbiamo assolutamente proteggere questi animali, che rappresentano un quarto di tutti i mammiferi - dice Paolo Agnelli, zoologo del museo di storia naturale La Specola di Firenze e membro del Girc - il nostro lavoro è appunto quello di individuare i loro rifugi in Italia e di salvaguardarli»

    PIANTE AROMATICHE PER ALLONTANARE GLI INSETTI


    Zanzare, moscerini, pappataci, formiche volanti, tafani e vespe si possono tenere lontani in modo naturale: con un mazzetto di geranio, rosmarino, timo e basilico che contengono oli essenziali. Dagli esperti, rimedi naturali anche per curare le punture d'insetti

    - Zanzare, moscerini, pappataci, formiche volanti, tafani, vespe. Ogni estate questi insetti invadono la nostra vita e le nostre vacanze. Che fare? Secondo gli esperti le «armi chimiche», come zampironi, fornellini elettrici e insetticidi, possono essere utili ma non sempre sono innocue per la salute. E, anzi, si possono sostituire con altri trucchi altrettanto efficaci a vincere l’eterna battaglia estiva contro gli insetti. Ecco le regole naturali, fornite da Piergiorgio Pietta, dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Cnr di Milano, per mantenere a distanza queste presenze moleste e per intervenire una volta che ci hanno colpito. «In generale, - spiega Pietta - tutte le erbe ricche di oli essenziali, cioè delle sostanze volatili responsabili del profumo e dell’aroma nelle erbe aromatiche, sono in grado di tenere lontano i fastidiosi insetti estivi». «Quando si è vicini a piante di lavanda, di menta, di rosmarino oppure in un bosco di eucalipti - continua - è difficile infatti essere attaccati da questi insetti. E questo perchè queste piante, come anche timo, geranio, citronella e melissa, diffondono un olio volatile formato da terpeni profumati per noi, ma repellenti per gli insetti».
    « Un rimedio - suggerisce quindi lo studioso del Cnr - è quello di riporre nella stanza in cui ci si trova un mazzo di queste erbe, oppure di umettare con i loro oli essenziali della carta assorbente da disporre in punti strategici del locale». «Ci sono, inoltre, prodotti a base di questi oli essenziali, che possono essere usati a livello locale». «Un consiglio: fate prima una prova di tolleranza, - suggerisce Pietta - mettendone un poco sull’avambraccio. Se non provocano irritazione, si possono usare tranquillamente in maniera più estesa».
    Ma, nonostante questi accorgimenti, spesso le zanzara e i moscerini persistono.
    E dunque? «In questo caso - consiglia il ricercatore - per lenire il dolore della puntura è molto indicato l’olio di «Melaleuca alternifolia», conosciuto anche come «Tee tree oil» (olio dell’albero del tè), pianta di origine australiana».
    « Quest’olio - sottolinea Pietta - è un potente antisettico, blocca il dolore e limita fortemente il prurito». «L’olio - avverte però lo studioso del Cnr - non va usato puro, ma diluito (circa il 5%) in creme, pomate o gel reperibili in commercio. Per idratare la pelle offesa, diminuirne il rossore ed, eventualmente, favorire la rigenerazione del tessuto colpito sono indicate la calendula (creme al 10% di estratto titolato di calendula) ed il gel d’aloe»

    TRAPPOLE CASALINGHE

    - Mettere, in un piccolo recipiente, dell’acqua con una goccia di detersivo per i piatti
    (impedisce agli adulti che vi andranno a depositare le uova, di risalire).

    - Immettere in vasche, laghetti o in piccoli stagni, le Gambusie che stermineranno le
    larve. (vedi alla voce Gambusie). Maggiore sarà la dimensione del deposito d’acqua stagnante, maggiore sarà l’area bonificata.

    E QUANDO IL MALE E’ FATTO?

    - Per alleviare il disagio delle punture di zanzara, ma anche di pulci, pidocchi o tafani, tamponare con un decotto di fiori di calendula. www.erbe.it
    - Per curare le punture di insetti: applicare un trito di prezzemolo e lasciare agire per 20 minuti, oppure tamponare con del succo di cipolla. - Contro le punture di vespa e calabrone sono particolarmente indicate le foglie di geranio che, applicate sulla parte interessata, prevengono l’infiammazione
     
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