ILLUSTRAZIONI ed ILLUSTRATORI

Matheus Lopes Castro


Delicato e mai banale Mathiole. Un nome dolce che già preannuncia qualcosa sul mondo da lui illustrato. Colore, linee curve e messaggi d’impatto per le sue illustrazioni. Il Brasile è il suo paese natale e la sua carriera ha inizio con un concorso di un sito: veniva chiesto di disegnare una grafica per una t-shirt. La più votata sarebbe stata stampata. Le richieste furono centinaia e dopo un paio d’anni eccolo qui.

INTERVISTA A NICOLETTA CECCOLI



1. Come ti descriveresti in poche parole?

Sono una persona timida e riservata, e penso che i miei disegni raccontino più di me di quanto qualsiasi parola possa fare.

2.Come hai iniziato nell'illustrazione e cosa ti ha fatto concentrare sull'illustrazione di libri per bambini?

Tutto è risultato così naturale durante i miei anni alla scuola d'arte ( nota di Ditor; ha studiato animazione presso l'Istituto d'Arte di Urbino, a San Marino, Italia ). Ho sempre sentito il bisogno di partire dalle storie nella creazione delle mie opere. I libri per bambini e l'animazione per bambini sono ciò che mi ha attratto e ispirato di più quando ero a scuola, quindi ho naturalmente scelto di andare in quel campo. Ho sempre amato creare mondi personali per vivere altre vite diverse e più magiche di quella vera.



3. Stai anche dipingendo, esponendo le tue opere in mostre in galleria e creando prodotti d'arte su commissione. Quell'arte è simile o diversa per quanto riguarda il tuo lavoro personale?

Per il libro per bambini devo trattare con un editore le mie scelte e devo applicare una storia con le mie immagini. I miei pezzi non commissionati riguardano solo me, i miei fantasmi personali, le mie paure, le mie ossessioni.

4. Nomine: qual è stata la più importante per te e per quale motivo?

Il riconoscimento che mi ha reso più felice è stata la mia prima selezione per il Bologna Children's Book Show, quando avevo 21 anni. Sono stati selezionati solo alcuni degli illustratori più interessanti al mondo. Questo è stato durante il mio ultimo anno a scuola e questo è stato un grande incoraggiamento in quel momento della mia vita in cui ero pieno di paure e speranza per il mio futuro.



5.I tuoi lavori danno una sensazione morbida e fiabesca, a volte con un leggero tocco scuro. Qual è la tua fonte di ispirazione che dà tali risultati?

Probabilmente è il risultato di molte cose diverse che ammiro e da cui sono ispirato. Ammiro la fotografia di Joel Peter Witkin. Crea bellezza lontano dagli stereotipi con ciò che è comunemente considerato inquietante. Adoro Piero Della Francesca i cui dipinti sono così puliti, ordinati, puri, misurati e classici. Uno dei miei illustratori preferiti è Stasys Eidrigevicious e il suo ingenuo surrealismo oscuro. Adoro anche l'immobilità congelata nelle illustrazioni dell'illustratrice tedesca Binette Shroeder. Ho anche un'adorazione per l'artista messicano Remedies Varo. E per lo strano e stupore nei fumetti dei primi del 1900 'Little Nemo' di Winsor Mc Kay, ma posso continuare e continuare con centinaia di nomi.



6. Nelle storie del libro, in cui qualcun altro ha scritto il testo, hai il controllo sul design? Sei tu a decidere quali scene e dettagli disegnare e cosa lasciare sull'immaginazione del lettore?

Sono completamente libero di decidere cosa illustrare e suggerire idee per il design, ma alla fine c'è un art director che supervisiona le cose. Condivido con lui le mie prime prove e poi discutiamo di revisioni e aggiustamenti. Lo stesso quando tutto il lavoro colorato è finito. Discutiamo le ultime revisioni fino all'approvazione finale.

7. Cosa ti aiuta a superare un'illustrazione con cui hai problemi?

Una buona documentazione Cerco di circondarmi di molti esempi della storia dell'arte o di altre fonti illustrate di ispirazione.



8. Qual è la cosa più strana che ti è stato chiesto di illustrare?

Una sfida che ho trovato in un libro è stata quella di avere come protagonista una ragazza invisibile. O un'altra volta, per avere come protagonista principale una nuvola. Un altro è stato quello di dare al vento uno sguardo "umano". Mi sono preso del tempo per trovare un buon modo per dare a questi una forma visiva.

9. Puoi parlarci di un recente progetto a cui ti sei davvero affezionato, sia su commissione che personale, e perché?

È "La ragazza nel castello all'interno del museo", un libro per bambini pubblicato nel 2008 da Random House di New York ( nota del redattore; la domanda è stata posta nel 2009 ). È pieno di visioni oniriche e dentro-fuori ed è stato il mio progetto più interessante e personale come illustratore di libri fino ad oggi. La storia è molto semplice ma inusuale e "aperta" alle interpretazioni in immagini. Ho pensato di ambientarlo in un museo del giocattolo e ho immaginato la ragazza come se stesse vivendo in un castello del giocattolo in qualche modo così quando i bambini vengono al museo la cercano attraverso le finestre del castello del giocattolo. I risultati sono immagini surreali e tranquille con volti di bambini giganti che spiano la vita da principessa delle bambole.



10. Gli artisti di solito conducono una vita abbastanza solitaria durante la giornata lavorativa. Questo vale anche per te? Se sì, quanto è facile o difficile passare diverse ore o addirittura giorni in isolamento?

È difficile, lo ammetto, passare così tanto tempo da solo. È folle. Fortunatamente vivo con il mio ragazzo che è anche un illustratore. Condividiamo la stessa casa e disponiamo di stanze personali per il lavoro, quindi di tanto in tanto ci salutiamo.

11. In che modo il tuo lavoro di artista e illustratore influenza la tua vita? Diresti per esempio che questo fa vedere le cose intorno a te in un modo diverso?

Il fatto che ho trascorso la maggior parte del mio tempo a disegnare da quando avevo 15 anni ha ovviamente influenzato la mia vita. Ha aumentato il mio umore solitario. Molti dei miei amici sono anche artisti e anche il mio ragazzo, quindi è davvero difficile separare l'arte dalla nostra vita ad un certo punto. Vedo che guardiamo alle cose spesso come ispirazioni, quindi siamo sempre nelle nostre creazioni anche se non stiamo disegnando.



12. Qual è la cosa migliore e peggiore del tuo lavoro?

Il meglio del mio lavoro di illustrazione è che è sempre diverso. Ogni nuovo progetto ti consente di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato. Il peggio è che, di nuovo, un libro ha bisogno che tu rimanga molto tempo da solo. Non riesco a disegnare con altre persone in giro. Inoltre, a volte non sono abbastanza libero di esprimermi quando faccio domanda per un libro per bambini a causa della visione di un editore o semplicemente perché devo pensare a un pubblico di bambini. Ecco perché sto provando a dedicarmi ad opere d'arte che non vengono commissionate di tanto in tanto.

13. Quando non lavori su progetti, disegni o dipingi ancora? O preferisci fare qualcos'altro?

No, non disegno allora. Preferisco leggere libri, adoro andare al cinema, nuotare, fare una passeggiata nel bosco, vedere arte, visitare musei e città e trascorrere del tempo nella natura.



14. Se non fossi diventato un artista, quale saresti? Credi che siano nati artisti?

Non ho mai pensato a cos'altro fare a parte per essere un illustratore. Qualcosa che comporta comunque la creazione con le mani. No, non credo che uno sia nato come artista, almeno non io. Credo nella volontà, nel duro lavoro e nella fortuna di una persona nel mio caso.



15. Se fossi uno dei tuoi eroi di illustrazione chi saresti e perché?

Peter Pan è un personaggio magico. Decise di rimanere un bambino in una dimensione incantata, senza tempo. Mi sento ancora così mentre disegno.

LIM HENG SWEE

L'artista Lim Heng Swee (aka ilovedoodle ) crea illustrazioni grafiche raffiguranti gatti che si fondono perfettamente con montagne, onde e skyline. La serie di illustrazioni minimaliste di Cat Landscape di Swee sembrano raffigurazioni di un pianeta gatto ultraterreno. Prende ispirazione dai pittori giapponesi come il grande Hokusai.

La storia evolutiva dell'umanità
secondo Milo Manara