I DENTI DEI NOSTRI BAMBINI

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  1. tomiva57
     
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    LA PEDODONZIA



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    A cura di Francesca Soccorsi, con la consulenza
    del Dott. Luca Lorenzo Dalloca, odontoiatra

    Già prima dei 5 anni circa il 75% dei bambini è affetto da carie. A provocarle è la placca batterica, costituita da batteri e residui organici di origine alimentare. La placca si forma costantemente all’interno della bocca, aderisce ai denti, ne intacca lo smalto e prosegue attraverso i cunicoli dentinali in direzione della polpa. Nei bambini la carie è un problema ricorrente perché lo smalto dei denti da latte è più sottile e quindi più vulnerabile alle aggressioni esterne. Motivo per cui appena spuntati, i denti devono essere mantenuti sani: prevenire è meglio che curare, oltre che più economico. Per questo motivo è fondamentale un incontro precoce con lo specialista, che darà ai genitori i chiarimenti necessari per una corretta igiene orale del bambino.


    La prima visita

    La prima visita dal pedodonzista è consigliabile già a partire dai 6 mesi, periodo in cui iniziano a spuntare i denti da latte. Nei bambini così piccoli i sintomi sono salivazione abbondante, arrossamento e rigonfiamento delle gengive, inappetenza e bisogno di mordere. Tutte manifestazioni che preludono proprio all’eruzione dei primi dentini.
    Un ritardo eccessivo nella loro comparsa potrebbe, invece, in casi rari, derivare dalla mancanza congenita di dentizione (agenesia). Situazione verificabile solo con una radiografia e un attento esame da parte dello specialista.

    Le conseguenze della carie nei denti da latte

    Si pensa erroneamente che i denti da latte non richiedano cure e controlli e che, una volta caduti, anche se cariati o rovinati, non si presentino problemi per i denti definitivi. Al contrario, i denti da latte sono molto importanti per:

    * la masticazione e quindi per il primo periodo dello sviluppo, quello in cui l’organismo deve assimilare tutte le sostanze necessarie alla crescita;
    * lo sviluppo sano delle ossa mascellari e della seconda dentizione: se la carie procede può arrivare a interessare la polpa, l’osso alveolare e danneggiare irrimediabilmente il germe del dente permanente, essendo a stretto contatto con esso;
    * “tenere il posto” ai denti permanenti. Se un dente da latte cariato deve essere estratto, il posto del dente permanente non è più “garantito” e c’è il rischio che vengano compromessi l’allineamento e la corretta masticazione dei denti definitivi.


    La prevenzione

    Alcune semplici regole da insegnare precocemente ai bambini aiutano a prevenire la formazione delle carie:

    * igiene orale quotidiana;
    * igiene alimentare;
    * visite periodiche dal dentista (profilassi professionale).


    Igiene orale quotidiana

    Per igiene orale si intende la rimozione della placca e dei residui alimentari con lo spazzolino. L’operazione dovrebbe avvenire dopo ogni assunzione di cibo. I bambini molto piccoli non sono in grado di provvedere da soli, quindi sono i genitori a dover eseguire la pulizia tramite una garza imbevuta d’acqua. Dai 2 ai 3 anni è possibile iniziare a utilizzare lo spazzolino con dentifricio ad hoc che non contiene abrasivi. Dai 6 anni il bimbo può diventare autonomo, ma deve essere sempre sorvegliato dai genitori affinché la pulizia avvenga nel modo corretto.
    È molto importante la scelta dello spazzolino, che deve essere di dimensioni adeguate, con manico dritto, testina piccola, setole artificiali con punte arrotondate e durezza media. È fondamentale anche insegnare ai bimbi la corretta tecnica di spazzolamento, per asportare la maggior parte di placca possibile, con un movimento che deve partire dal braccio e non dal polso per avere un maggiore controllo sia sui denti anteriori sia su quelli posteriori. Per divertire i bambini, e allo stesso tempo verificare se la pulizia viene effettuata correttamente, si possono utilizzare le pastiglie rivelatrici di placca che la colorano di rosso e quindi indicano dove c’è maggior bisogno di pulizia.

    Igiene alimentare

    La capacità degli alimenti di provocare carie (cariogenicità) non è dovuta solo alla quantità di zucchero contenuto nell’alimento stesso ma anche alla sua consistenza. Più un cibo è appiccicoso, più rimarrà sui denti e quindi favorirà la formazione della placca e la sua adesione al dente.

    Di seguito la tabella relativa al potere cariogeno dei principali alimenti:
    Caramelle e lecca lecca 27
    Miele 21
    Cioccolato al latte 21
    Biscotti 18
    Pasticcini, formaggini 13
    Cioccolato fondente 12
    Cioccolatini 11
    Marmellata 10
    Gelato 9
    Pane e burro, patate fritte 7
    Latte, polenta, banane 6
    Mela, piselli 5
    Tè, gelatine di frutta 4
    Succo di frutta, fragole, arance, frittata 3
    Limonata 2
    Prosciutto, carne 1

    Ogni volta che si mangia, nella bocca entrano in funzione gli acidi che favoriscono la digestione. Dopo circa 20 minuti dalla fine del pasto, la secrezione di saliva riporta nella bocca il corretto ph. L’ingestione continua di cibo non permette alla saliva di agire da soluzione tampone. Molto spesso accade che siano proprio i genitori a impartire errate abitudini alimentari ai propri figli. Queste le principali:

    * intingere il succhiotto nello zucchero o nel miele per far stare tranquillo il neonato;
    * mettere nel biberon, soprattutto durante la notte, liquidi molto zuccherati;
    * aggiungere zucchero alla frutta grattugiata o alle spremute.

    Visite periodiche dal dentista (profilassi professionale)

    I bambini devono essere sottoposti a un controllo odontoiatrico periodico almeno ogni 6 mesi affinché vengano loro assicurati pulizia dei denti, diagnosi precoce, corretta profilassi ed eventuale terapia. Accanto a tutto ciò che un genitore deve fare per mantenere la bocca dei figli in salute esistono, infatti, accorgimenti professionali:



    Fluoroprofilassi

    Il fluoro svolge un ruolo importante nell’alimentazione umana e per la salute di bocca e denti. Il suo meccanismo di azione è complesso ed è ancora frutto di indagini epidemiologiche e scientifiche: fortifica i denti proteggendoli dall’azione degli acidi e fa parte della struttura chimica dello smalto, quindi lo indurisce fino a farlo diventare più resistente alle sostanze in grado di intaccarlo e distruggerlo progressivamente. La sua presenza è determinante ai fini della remineralizzazione dello smalto nella fase iniziale della carie.
    Tutti i cibi, in quantità diverse, contengono fluoro: a ogni pasto viene assimilato il fluoro presente negli alimenti che si mangiano, fortificando così, giorno dopo giorno, i denti. I bambini devono, invece, creare la loro scorta di fluoro e possono essere aiutati nella protezione dei denti tramite la fluorizzazione.
    La fluoroprofilassi professionale (topica) consiste nell’applicare direttamente sui denti un gel contenente un’alta concentrazione di fluoro che, rimanendo a lungo in bocca, esplica la sua azione benefica. Per essere efficace deve essere ripetuta ogni 4/6 mesi. In aggiunta, ma non in alternativa, si può praticare la fluoroprofilassi sistemica, somministrando quotidianamente al piccolo pastiglie o gocce a base di fluoro: queste possono essere assunte da tutti i bambini, dai 6 mesi ai 12 anni.

    Sigillatura dei solchi

    È conosciuta anche come “vernicetta anticarie” e nasce dalla constatazione che il 50% delle lesioni cariose si forma nei solchi masticanti dei denti. La superficie occlusale dei denti posteriori è, infatti, caratterizzata da un susseguirsi di montagne (cuspidi) e valli (solchi). Non è facile tenere pulito il fondo dei solchi, spesso irraggiungibile anche dalle setole dello spazzolino: qui la placca si accumula e inizia il meccanismo di disgregazione dello smalto che porta alla sua distruzione. È possibile riempire il fondo di queste valli, dopo avere pulito perfettamente la superficie e reso lo smalto ricettivo, con una resina fluida che occupa la spazio dove dovrebbe annidarsi la placca, rilasciando lentamente fluoro e prevenendo così la carie.

    DA: BENESSERE.COM
     
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  2. lella06
     
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    grazie Ivana
     
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1 replies since 22/4/2011, 17:45   29 views
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