IO sono qui, lo stesso di ieri con un giorno in più. E butto via il mio tempo migliore aspettando un amore. E ogni giorno si replica e ogni tanto è domenica, ma io resto qui con la mia fantasia. E arrivi tu nei miei pensieri e ti riaccendi, cosi com'eri, tra i ricordi non c'è rumore e non si sente nessun dolore. E invece no, mi hai fatto male, ma qualche cosa fa dimenticare, non si spiega con le parole per questo forse si chiama amore. Chissà se poi nei tuoi nuovi pensieri, ci son dentro anchío. E chi sa mai se tra i tuoi sentimenti mi ritrovi e mi senti. Se anche tu non vuoi perdere l'abitudine a vivere con le regole inventate da noi. E arrivi tu nei miei pensieri é quasi un anno, ma sembra ieri e sto perdendo la convinzione che avevo sempre di aver ragione. E invece no, ti ho fatto male, ma cualche cosa fa dimenticare non si spiega con le parole per questo forse si chiama amore. E arrivi tu e ripenso a ieri: non mi mancava niente quando c'eri, ma se qualcosa ci farà tornare impareremo a chiamarlo amore.
Asia non Asia è il diciottesimo album dei Pooh. Conclude la trilogia di dischi realizzati in paesi esotici. Il disco viene registrato per metà in Giappone, ma viene completato di ritorno in Italia agli studi acquistati da Red al Castello di Carimate. Anche in questo L.P. si conferma il predominio vocale di Roby Facchinetti. Il brano Un posto come te viene registrato e mixato dai Pooh, ma la linea melodica non convince in pieno Facchinetti, che sulla stessa base di accordi scrive una melodia diversa, da affidare poi al cantato di Red Canzian. Il brano che anticipa l'uscita del disco, e che dovrebbe fare da traino è Se nasco un'altra volta, che però non ha l'impatto mediatico dei singoli precedenti, nonostante venga presentato insieme ad altri tre pezzi dell'album nel tour che li vede impegnati nell'estate del 1985. La canzone che otterrà più visibilità sarà Se c'è un posto nel tuo cuore, utilizzata come sigla d'apertura del Processo del lunedì; è un pezzo musicato da Red Canzian ed è il primo ad essere cantato interamente da Stefano D'Orazio: quindi è l'unico brano dell'album in cui non compare la voce di Roby Facchinetti. Il brano diventa un punto fisso dei concerti dei Pooh per gli anni successivi. Tra i brani più noti spiccano anche Gli anni più importanti della nostra vita e Ragazza Occidentale, entrambi composti e interpretati da Roby Facchinetti. In questo LP, come nei due precedenti, c'è una traccia presente solo nelle edizioni su CD, si tratta di In altre parole. Un loop del brano "Ragazza occidentale" è utilizzato dall'emittente radiofonica Radio Italia, come base musicale nelle edizioni del radiogiornale. La videocassetta di Asia non Asia include sei videoclip girati dal gruppo in Giappone. Dal punto di vista sia musicale che del testo, l'unico riferimento all'Asia è quello presente nel brano di chiusura che dà il titolo al disco.
Tracce
Un posto come te (Facchinetti-Negrini) - 3'52" Voci principali: Red e Roby Gli anni più importanti della nostra vita (Facchinetti-Negrini) - 4'17" Voce principale: Roby Se nasco un'altra volta (Facchinetti-Negrini) - 4'15" Voce principale: Roby Comuni desideri (Battaglia-Negrini) - 4'36" Voci principali: Dodi e Roby Per noi che partiamo (Facchinetti-D'Orazio) - 4'21" Voce principale: Dodi, Red, Stefano, Roby In altre parole (Facchinetti-Negrini) - 4'39" - bonus track Voci principali: Dodi e Roby Ragazza occidentale (Facchinetti-Negrini) - 4'43" Voce principale: Roby Se c'è un posto nel tuo cuore (Canzian-D'Orazio) - 4'04" Voce principale: Stefano Dove vai (Facchinetti-Negrini) - 4'23" Voce principale: Dodi e Roby Per chi merita di più (Facchinetti-Negrini) - 4'01" Voce principale: Dodi, Roby, Red, Stefano Asia non Asia (Facchinetti-Negrini) - 5'16" Voce principale: Red e Roby
Dove vai vai soltanto di là dalla strada a comprare il giornale e la cena o hai in tasca una chiave lontana. Dove vai da un'amica a parlare tra donne a sfogarti su come eravamo a capire se vuoi un bambino o la tua libertà. Dove vai dove posso mandarti i pensieri la tua posta e gli auguri a Dicembre o ti porti via tutta per sempre quando tu te ne vai. Dove vai vai per nuove stelle o a vecchie domeniche di provincia là dove sognavi sveglia di fare la hostess dell'Alitalia. Se scivoli giù dal vento su quali labbra riprendi fiato chi ti presterà un maglione quando la pioggia ti avrà bagnato. Sei nell'elenco in città o non devo sapere di più dimmi almeno che sai dove vai. Dove vai torni a scuola o ti cerchi un lavoro vai a casa dai tuoi per pensare o più in là della curva del mare. Dove vai dove non c'è speranza che torni o in un posto che dopo due giorni c'è un telefono e c'è una stazione quando e se mi vorrai. Mi vorrai a metà di un viaggio di un complimento o di un temporale in lacrime trasparenti di un capodanno riuscito male. Se scivoli giù dai sogni mi chiami subito o ti vergogni sulla valigia starai seduta a quale uscita dell'autostrada che devo fare di noi aspettarti o pensare per me dimmi almeno che sai dove vai.
Dove vai vai soltanto di là dalla strada a comprare il giornale e la cena o hai in tasca una chiave lontana. Dove vai da un'amica a parlare tra donne a sfogarti su come eravamo a capire se vuoi un bambino o la tua libertà. Dove vai dove posso mandarti i pensieri la tua posta e gli auguri a Dicembre o ti porti via tutta per sempre quando tu te ne vai. Dove vai vai per nuove stelle o a vecchie domeniche di provincia là dove sognavi sveglia di fare la hostess dell'Alitalia. Se scivoli giù dal vento su quali labbra riprendi fiato chi ti presterà un maglione quando la pioggia ti avrà bagnato. Sei nell'elenco in città o non devo sapere di più dimmi almeno che sai dove vai. Dove vai torni a scuola o ti cerchi un lavoro vai a casa dai tuoi per pensare o più in là della curva del mare. Dove vai dove non c'è speranza che torni o in un posto che dopo due giorni c'è un telefono e c'è una stazione quando e se mi vorrai. Mi vorrai a metà di un viaggio di un complimento o di un temporale in lacrime trasparenti di un capodanno riuscito male. Se scivoli giù dai sogni mi chiami subito o ti vergogni sulla valigia starai seduta a quale uscita dell'autostrada che devo fare di noi aspettarti o pensare per me dimmi almeno che sai dove vai.
Giorni infiniti è il diciannovesimo album del complesso italiano Pooh uscito nel 1986, presso la casa discografica CGD. Si tratta di un album molto importante nella storia dei Pooh perché coincide con il loro anniversario ventennale; cambia la veste del vinile (colorato di bianco allo scopo di tentare di arrestare la sempre più dilagante duplicazione abusiva dei vinili) e cambia anche l'arrangiatore, nel senso che ai Pooh, che per una decina d'anni si erano arrangiati da soli, si aggiunge Fio Zanotti e insieme a lui arriva in studio una sezione di fiati. Viene infine messo da parte l'argomento di paesi esotici o comunque lontani. Tra i brani si segnalano i seguenti:
Giorni infiniti: Il brano che apre l'album e che dà anche il nome al disco è un pezzo di grande impatto rock nella seconda parte si placa in una parte più lenta caratterizzata dalla voce di Roby Facchinetti.
L'altra parte del cielo: Brano molto romantico, con la voce di Roby accompagnata ai coretti retrò degli altri tre.
I bambini ci guardano: Forse il brano più sbarazzino dell'album, ispirato alle esperienze familiari dei Pooh, interpretato da Dodi. Ottima la scelta dei suoni ludici di una sveglia che funge quasi da metronomo.
Terry B.: Il testo è un omaggio alla protagonista di un fatto di cronaca nera di Milano: racconta infatti un episodio nella storia peraltro già tragica della giovane modella americana Terry Broome, condannata per l'omicidio di un playboy milanese che la perseguitava con avances di greve volgarità (sottintendenti una concezione puramente materiale e da oggetto della donna, tipica d'altronde della cosiddetta Milano da bere e dei suoi ambienti) e successivamente reclusa nel carcere femminile di Bergamo. L’introduzione strumentale era stata scritta parecchi anni prima sotto il nome di Odeon. è cantato interamente da Roby, senza cori.
Venti: Un brano dedicato al ventennale con un titolo che viaggia su due letture: i venti che soffiano e i 20 anni di carriera del complesso. Brano musicato da Dodi e cantato da Dodi e Roby.
Goodbye: Brano di chiusura in cui i quattro cantano a turno come in alcune canzoni precedenti; un ritornello molto orecchiabile e corale, usato alcune volte per concludere i concerti. Nel complesso si tratta di un album simile a diversi altri dei Pooh, ma piuttosto ricco di canzoni d'amore. Esso si distingue principalmente per il piacevole accompagnamento della sezione di fiati (che si esalta soprattutto in Amore e dintorni), che accompagnerà anche l'album di studio successivo, e per la professionalità degli arrangiamenti di Zanotti. La prima stampa ha vinile bianco. Successivamente è stata stampato in versione picture bianco/nero. L'ultima ristampa in vinile ha copertina a busta e vinile nero.
Tracce
Giorni infiniti (Facchinetti-Negrini) - 4'46" - Voce principale: Roby L'altra parte del cielo (Facchinetti-Negrini) - 4'59" - Voce principale: Roby I bambini ci guardano (Battaglia-Negrini) - 4'34" - Voce principale: Dodi Più amo più ti amo (Facchinetti-Negrini) - 4'55" - Voce principale: Roby Terry B. (Facchinetti-Negrini) - 4'21" - Voce principale: Roby Amore e dintorni (Canzian-D'Orazio) - 5'10" - Voce principale: Red C'est difficile mais c'est la vie (Facchinetti-Negrini) - 4'24" - Voce principale: Roby Venti (Battaglia-Negrini) - 4'24" - Voci principali: Dodi, Roby Non si può rifare il mondo in due (Facchinetti-Negrini) - 4'16" - Voce principale: Red Goodbye (Facchinetti-D'Orazio) - 4'40" - Voci principali: Red, Dodi, Roby, Stefano
Video Giorni infiniti
Cambia il vento, cambiano i confini torna sempre quel che se ne va i giorni del futuro venuti da lontano da mille piogge e compleanni fa. Giorni d'aria, giorni di fatica ci vuole occhio, cuore e fantasia. Abbiamo nelle dita gli anelli della vita. Abbiamo tutti quanti un senso. Sognando, guarendo suonando seminando. Volando cadendo guidando i figli e le città. Le grandi stelle, piccoli mestieri s'incrociano nell'alba sulle vie. Le storie della notte le sveglie del mattino. Cerchiamo tutti di toccarci correndo, scalando rubando e accarezzando. Nel lampo del tempo in giorni senza fine mai. Quando i giorni sono musica fermiamoci a sentire. Se sono muri salta di là se sono amori abbracciali. È un ballo che continua in mille passi brevi. Sul palco della terra non c'è persona grande o piccola anche gli ultimi che non vincono mai, non si fermano mai. Volando, cadendo suonando seminando segnando il tempo per infiniti giorni in più...
Video
L'altra parte del cielo
C'è lei, c'è lei. Lavoro per lei e lo faccio bene. Lei è l'altra parte del cielo. Non vorrei, ma lei sa tutto di me sa le mie parole anche quando parlo da solo. Capita ogni tanto una notte di strada per improvvisarmi lontano dal cuore ma c'è lei, c'è lei nei posti più miei. Quando sto lontano manca l'altra parte del cielo. Se per lei o per me qualcosa non va noi non aspettiamo che il dolore passi da solo. Non è vero niente che lei m'ha cambiato vuole solamente il suo posto con me. Se c'è lei, c'è lei e poco non è. Le stanze della vita sono piene di parole di gente troppo insieme e di persone troppo sole. Dicevo: crescerò ma non c'è fretta e andavo sempre via e non arrivavo mai. Ma c'è lei, c'è lei c'è sempre più lei sotto le coperte dorme l'altra parte del cielo. Se c'è lei, c'è lei!... Non è vero niente che lei m'ha cambiato so perfettamente chi voglio e perché. Se c'è lei, c'è lei e resta con me. Le stanze della vita sono piene di parole di gente troppo insieme e di persone troppo sole. Respiro l'aria mia, dei miei pensieri. C'è un prezzo ad ogni età. Pagherò la mia metà se c'è lei...
Camminando vicini i bambini ci guardano sotto molti capelli sopra i pattini gialli dietro i vetri degli autobus. Nei tramonti d'estate i bambini si sposano con le labbra salate di popcorn e di mare e non sai cosa dicono. Al di là delle strade i bambini ci guardano e ci copiano i suoni i baci e le sfide le canzoni e le lacrime e si chiedono spesso se sia meglio capire o andare via a viaggiare nel mondo con il telecomando delle tivù. Aspettando il domani i bambini ci guardano imparando l'inglese con le bocche golose fra i gelati e le nuvole e in qualunque stagione i bambini si svegliano con il cuore leggero non gli manca il respiro quando suona il telefono e disegnano gli alberi con il sole che ride e guarda giù i bambini si sa che non sentono mai che tempo fa. E la sera li fa dormire sotto piccoli grandi pensieri che fra un mese è già Natale che domani c'è geografia e come fanno a nascere i bambini e dove nasce il Po. Fanno sogni volanti e meno innocenti di quel che crediamo noi. L'orologio cammina e i bambini ci guardano han voglia e paura di dormire una sera e svegliarsi già uomini. I bambini raccontano ai computer le loro fantasie. I bambini però non ci credono più alle bugie.
Un giorno va, avanti il prossimo con le sue nuvole e i suoi telefoni. Più vivo, più ho fretta di vivere se è giusto o sbagliato non so! Cammino e più cammino più strada ho davanti domani. Più so, più cose cambiano più ho e più vorrei. Più amo e più ti amo con tutti i difetti che abbiamo le idee che ci dividono chi è che non ne ha. Ci son porte nel mondo che vanno sbattute e ci sono persone che vanno lasciate e sarà capitato anche a te di aver dato dolore ma non meno amore ma nessuno ha pagato per te. Così è per me. Più amo e più ti amo se dormi e se ridi da sola se io dovrò proteggerti se tu mi cambierai. E ti amo ogni volta che torna il mattino perché siamo una scelta e non un destino anche quando sei contro di me solo a te io permetto di prendermi vivo ti rispetto e mi fido di più anche di me. Cammino e più cammino più strade diventano una. Vedrò di meritarmela la mia felicità. Più amo, più ti amo...
Video
Terry B.
Dicesti tutto in una volta Milano esplose dalle dita come pezzi della luna contro i vetri del mattino come lampi in faccia, un anno e mezzo fa. Dove hai ballato solo un giorno ritorna già il secondo inverno. La compagna parla strano ma t'insegna l'italiano per capire, per spiegare come mai. Niente scorre via, tutto viene aperto come le valigie in un aeroporto. Ogni amore andato via quelle notti di persone e quel rumore che non se ne va. In quei tuoi occhi troppo grandi come le strade d'oltremare c'è il disordine dei sogni degli alberghi senza cielo di quell'uomo troppo solo, anche per te. Atterrasti qui per cambiare vita tua sorella in fondo c'era già riuscita. Quale vento ti strappò il biglietto di ritorno il quinto giorno di un'estate fa. Tutto scorre via, tutto si scolora da una mano all'altra come te allora come i soldi e le bugie e i giornali della sera chissà che cosa cambierà per te...
Grandi cieli in piccoli pensieri ogni giorno è un giorno più di ieri e si perdono i contorni fortuna e mestieri amore e dintorni e mi guardo avanti e mi attraverso quello che mi aspetta e quel che ho perso tentazioni e nuovi giorni amici e stagioni amore e dintorni avrò orizzonti e cattivi pensieri e corse in alto mare e qualche nota tra le mie dita e il resto è vita mi confonderò nei miei sogni affollati di amori involontari nelle fantasie dei miei giorni speciali nei miei solitari ma non mi perderò io nooo, io no atterraggi e voli senza rete giorni incerti e notti di comete di partenze e di ritorni valige e traguardi amore e dintorni avrò colori occasioni emozioni e qualche falso allarme e ancora note tra le mie dita e il resto è vita mi confonderò tra le braccia d'amore di gente di fortuna mi regalerò nelle notti arredate da pezzi di luna ma non mi perderò io nooo, io no
E invece sì, ho capito quel che dici ti conosco come il mio respiro quando stai nel palmo di una mano quando attacchi forte più di un uomo. Non cambierei una linea del tuo viso né un accento delle tue parole ma non siamo sempre di noi soli e non tutto per amore cambia e nessuno ha mai ragione sempre. Non si può rifare il mondo in due. Non si può rifare il mondo noi da soli ma scappare insieme da prigioni nuove e piantare il seme ricordarsi dove questo sì, che in due soltanto si può fare noi nel tempo noi nel mondo io con te. E invece sì, che mi fido del tuo cuore tu le senti a pelle le persone io sto bene quando tu stai bene sai di me quel che non sa nessuno non per questo pioverá di meno. Non si può rifare il mondo in due. Non si può rifare il mondo noi da soli non rispondermi che ho smesso di sognare camminando insieme siamo, sì, più forti voglio solo dire: stiamo ad occhi aperti noi nel tempo noi nel mondo io con te.
Il colore dei pensieri è il ventesimo album del gruppo musicale italiano dei Pooh, uscito nel 1987. La tematica del colore si ritrova anche nella copertina, che ritrae i Pooh le cui teste sono nascoste da teli variopinti. La città di Bologna, di cui è originario Dodi Battaglia, viene ricordata nel pezzo dedicato al giorno di Santa Lucia (13 dicembre), nella credenza popolare la notte più lunga dell'anno (Santa Lucia la notte più lunga che ci sia. Detto popolare), anche se in realtà la notte più lunga coincide con il solstizio d'inverno (notte tra il 21 e il 22 dicembre). Come il precedente, si avvale del supporto di una sezione di fiati. A conclusione dell'album, un duetto musicale tra violoncello e pianoforte (Red e Roby) ricorda i tempi passati, nonché il ritardo tecnologico e la malinconia che caratterizzava i paesi dall'altra parte della cortina di ferro come l'Unione Sovietica. Il colore dei pensieri è un album che differisce notevolmente dai precedenti, risulta infatti essere più caldo come suoni e con un ritorno impegnato nella stesura dei testi, che assumono connotati più raffinati ed eleganti rispetto a quelli di più facile impatto del periodo posteriore alla pubblicazione di Palasport. Il tema ecologista si sviluppa in Acqua dalla luna, canzone rock che si snoda sulla stessa struttura compositiva di Giorni infiniti, la descrizione malinconica di come si vive nei paesi del Patto di Varsavia porta l'ascoltatore a commuoversi e a riflettere sulle note di Dall'altra parte, brano conclusivo dell'album, che si apre con una introduzione al pianoforte molto malinconica, che lo stesso Facchinetti ammette di aver mutuato da una composizione sentita quasi un decennio prima durante un soggiorno in Romania in occasione della loro tournée nei paesi dell'Est Europa. Non manca nemmeno la solita citazione autobiografica nella meno impegnata ma trascinante Siamo ancora sulla strada, nella quale vengono ripresi, a un decennio di distanza, gli stessi temi e le stesse frasi della più conosciuta Pronto, buongiorno è la sveglia. Le citazioni da dischi precedenti non finiscono qua, infatti in Santa Lucia, terza traccia del disco, il testo è l'ideale continuo della storia raccontata in Mio padre una sera del 1972. Fra i brani che son rimasti di più nella memoria dei fans si ricordano Tu dov'eri e Città di donne, riproposte più volte nel corso degli anni, nelle abituali tournée della band. L'introduzione musicale del pezzo "Per te domani" è stata utilizzata per diversi anni dall'emittente televisiva Italia 7 come jingle, negli intermezzi pubblicitari. È il primo album del gruppo inciso con tecnologia DMM (Direct Metal Mastering, di solito riservato alla musica classica), utilizzando per la registrazione un banco NEVE, tecnologicamente all'avanguardia. Il brano Mai dire mai presente sul CD ha un intro ed un outro differenti dalla versione in vinile. Il brano Siamo ancora sulla strada ha nella versione su CD ha un outro maggiore rispetto alla versione in vinile.
Tracce
Per te domani (Facchinetti-Negrini) - 4'17" - Voce principale: Roby Mai dire mai (Battaglia-Negrini) - 5'11" - Voci principali: Dodi, Red Santa Lucia (Battaglia-Negrini) - 4'23" - Voci principali: Dodi, Roby Tu dov'eri (Facchinetti-Negrini) - 4'28" - Voci principali: Roby, Dodi, Red, Stefano Acqua dalla Luna (Facchinetti-Negrini) - 4'43" - Voce principale: Roby Città di donne (Canzian-Negrini) - 4'47" - Voce principale: Red Non sei lei (Facchinetti-Negrini) - 4'02" - Voci principali: Stefano, Roby Io sto con te (Battaglia-D'Orazio) - 4'07" - Voce principale: Dodi Siamo ancora sulla strada (Facchinetti-D'Orazio) - 4'32" - Voce principale: Red, Roby Dall'altra parte (Facchinetti-Negrini) - 6'02" - Voce principale: Roby
Video
Per te domani
Sarà bellissimo e difficile vivere il tempo che verrà avrai giornate insopportabili con notti di felicita. Per qualcun altro soffrirai poi penserai un po' anche a te, perchè se no che vita è? La vita è amarsi per telefono svuotare il frigo in compagnia innamorarsi per politica fregare la malinconia. La vita e sogno ed è realtà è il solo tempo che ci sia non è da regalare via. Per te domani non solo amore sarà c'è chi ti meriterà e gente da cancellare. Non solo amore darai difenderai le tue idee farai del bene e del male non siamo mai come i nostri sogni spesso siamo molto di piu. La vita è un tuffo nell'oceano è un figlio che non sai cos'ha è un gioco in borsa, un bacio rapido qualcuno che non se ne va. Combatterai e dormirai con le tue braccia e i tuoi perchè perchè se no che vita è? Per te domani non solo amore sarà dovunque ti fermerai tieniti sempre una scelta. Non solo amore darai perchè se vuoi o non vuoi si vive solo una volta non siamo mai come i nostri sogni spesso siamo molto di piu.
C'è una strada nel centro della mia città dove i portici fanno ombra ed una volta passava il tram e negli anni di piombo ci passavano i cortei ma in quegli anni a casa io non c'ero mai. Siam passati stasera tardi, nevicava come dentro le cartoline di quel Natale che non c'è più non perchè c'è più fretta, più soldi in giro o più TV ma perchè siam più grandi sia io che tu. Nella notte più lunga dell'anno perdonami se faccio un passo nel tempo distante da te. Pomeriggi lontani di un attimo fa Santa Lucia dei miei anni facili di una cena in città con mio padre una sera. Poi un colpo di vita e prendemmo un taxi e come a un uomo lui mi parlò di se sembra passato un minuto da quel momento. Mi ricordo gli amori grandi più di me aspettati sotto gli ombrelli di fumo dolce malinconia. Oggi tutto è più chiaro quel che mi manca e quel che ho però lasciami solo, se io sogno un po'. Nella notte più lunga dell'anno, perdonami se faccio un passo nel tempo e senza di te. Mezzanotte lontana di un attimo fa Santa Lucia cosa c'è dietro l'angolo chi mi aspetta di là oltre la neve. Quante stelle di zucchero, quante bugie città per fare figli o per andarmene o per cercarmi da capo su strade nuove.