Rotolando Respirando è il decimo disco dei Pooh, uscito nell'autunno 1977.
Il disco
Inizialmente il disco sarebbe stato concepito come concept-album metropolitano, ispirato dal neonato movimento punk che prendeva piede anche in Italia, ma dopo le prime due canzoni la penna di Valerio Negrini pare non sia riuscita a incastrare perfettamente tutti i testi, e così l'autore dei testi sarebbe stato costretto a modificare l'idea. Tende a riprendere le tematiche amorose un po' trascurate nel precedente album, Poohlover: in genere i soggetti quotidiani della vita di città, preponderanti in Poohlover, vengono integrati in storie d'amore e fungono nelle canzoni da sfondo sociale: È così che ricompaiono temi urbani come la nascita delle radio libere (Sara nel sole, In diretta nel vento), il pendolarismo ed il barbonismo (Sara nel sole), l'anonimato delle metropolitane cittadine (Bella) oppure i paesaggi periferici ed autostradali (Rotolando respirando). Viene ridotto al contempo il contributo dell'orchestra sinfonica, presente oramai solo in un paio di brani. Il disco viene mixato due volte, perché nella prima sessione i Pooh si resero conto di aver sbagliato gli arrangiamenti e dovettero rifare il tutto con onerosi turni in sala d'incisione.
Brani
Il singolo destinato al mercato promozionale è Dammi solo un minuto, sicuramente il più rappresentativo del lavoro, con un ruolo preponderante della chitarra elettrica di Dodi Battaglia che introduce alla voce e al pianoforte di Roby Facchinetti, il quale interpreta con pathos la storia di quest'amore in crisi. Sia la musica che il testo vengono ripresi e rivoltati ripetutamente, fino a raggiungere la versione odierna, con la coda finale strumentale, con i controcanti e con l'ultima strofa con un tono più in su, mentre il testo, che Valerio Negrini cambia diverse volte è il primo presentato dal paroliere bolognese, dopo che i Pooh l'avevano inizialmente rifiutato. La canzone che dà il titolo all'album veniva presentata dal vivo già da un paio d'anni, con testo completamente diverso ("Voi che siete qui") e con musica in parte differente. Questa versione live originaria era già caratterizzata dal classico riff di chitarra elettrica, assai rappresentativo per la storia del complesso. Ancora tra un anno è una canzone autobiografica del gruppo e per oltre 20 anni resterà come base di chiusura dei concerti. Interessanti, oltre ai brani menzionati all'inizio, anche Il suo tempo e noi, delicata attesa per la nascita di un figlio, e Per una donna.
Sara nel sole (Facchinetti-Negrini) - 5'33" Voce principale: Roby Bella (Facchinetti-Negrini) - 3'49" Voce principale: Dodi e Roby In diretta nel vento (Battaglia-Negrini) - 3'56" Voce principale: Dodi Che ne fai di te (Facchinetti-D'Orazio) - 3'29" Voce principale: Corale Rotolando Respirando (Facchinetti-Negrini) - 5'16" Voce principale: Roby Per una donna (Facchinetti-Negrini) - 3'30" Voce principale: Dodi Il suo tempo e noi (Facchinetti-Canzian-Negrini) - 3'57" Voci principali: Red e Roby Una domenica da buttare (Facchinetti-Battaglia-Negrini) - 4'41" Voce principale: Dodi Dammi solo un minuto (Facchinetti-Negrini) - 4'34" Voce principale: Roby Ancora tra un anno (Facchinetti-Negrini) - 5'30" Voce principale: Dodi e Roby
Anticipato dall'uscita del tormentone Cercami, è un album più ritmato che nel passato e denota una ricerca curata negli arrangiamenti, dove a spadroneggiare sono le chitarre di Dodi Battaglia e i suoni del sintetizzatore Polymoog di Roby Facchinetti. Viene esclusa dal disco la facciata B del 45 giri, Giorno per giorno che inizialmente doveva essere il brano guida dell'album, ma che poi fu sostituita proprio dalla più orecchiabile Cercami. Episodi significativi dell'album sono l'ironica ed autobiografica Pronto, buongiorno è la sveglia; Classe '58 che parla delle esperienze di solitudine dei giovani militari di leva; Ci penserò domani, musicata da Dodi Battaglia e cantata da Roby Facchinetti, l'interessante ritratto di una donna che torna dal suo ex per raccontargli di un amore finito e che poi, dopo avergli ricordato che con lui era stata bene, se ne torna in giro per il mondo. In La città degli altri si tratta il fenomeno del pendolarismo, mentre La leggenda di Mautoa, con le parole di Stefano D'Orazio, racconta una storia di sapore mitico-leggendario: Mautoa è un aborigeno d'Australia la cui salvezza è legata al boomerang, l'arma portatrice di speranza che ritorna dal cacciatore anche quando egli non raccoglie il frutto dei suoi sforzi (discorso riportato all'interno della copertina apribile dell'LP). In Quaderno di Donna Valerio Negrini riprende le atmosfere delle manifestazioni del movimento femminista degli anni '70. Il brano più ricco di pathos rimane però Il ragazzo del cielo, con le sue atmosfere rarefatte nella prima parte, cantata da Red Canzian. Si tratta di un pezzo che ricorda l'epica trasvolata oceanica di Charles Lindbergh dall'America alla Francia; il pezzo narra la nota vicenda nella forma fiabesca di un dialogo tra la luna e il piloti.
Profumi d'oriente, souvenir di frontiera un soffio imponente, schizza via la pianura, trecento caffè e la luna sulle ali di mattino alle tre siamo tutti molto soli. Ho voglia di bere, siamo già sui deserti, la hostess indiana, dice yes, s'allontana somiglia un po' a te nel disegno del sorriso mi torna di te un bisogno silenzioso. Penso a te, all'imbarco in piedi là, diecimila miglia fa neanche un vero addio, perché l'uomo, di dogana, ti allontana. Penso a te, con la mia fotografia e la tua malinconia come dentro a un film, nella folla colorata, sei sparita. La spina del sole, graffia già l'orizzonte, trecento persone, sveglia lentamente si truccano un po', le signore spettinate, si allineano già, fra le nubi, le autostrade. Penso a te, mentre grigia di foschia la città di casa mia scorre sotto a noi dietro al vetro; comandante torna indietro. Penso a te, fra valigie e nostalgia passaporti e polizia. Mi nasconderei ma all'uscita, c'è qualcuno che saluta.
Viva è il dodicesimo album del complesso musicale italiano dei Pooh, pubblicato nel 1979 dalla casa discografica CGD. Uscito verso la fine dell'estate, seguiva il singolo Io sono vivo. Rispetto all'album precedente, Viva non presenta grandi differenze nei suoni, che vengono spesso da sintetizzatore e chitarra elettrica. Il disco si distingue soprattutto per un suo maggior dinamismo vitale. Il riferimento alla vita traspare già in diversi titoli dell'album ed è confermato dall'energia del fulmine che squarcia il cielo in copertina. La voglia di vivere esplode nel singolo, Io sono vivo, si ritrova nel brano omonimo strumentale rockeggiante (Viva) e traspare chiaramente anche nei testi di Tutto adesso e Rubiamo un'isola, alternandosi comunque alle atmosfere più soffuse di alcuni pezzi delicati (Una donna normale, Così ti vorrei). Con il brano autobiografico In concerto, in particolare, i Pooh ricordano la sensazione di solitudine che può comportare il loro mestiere di musicisti. Alcuni coretti del disco (Notte a sorpresa) ricordano quelli dei Bee Gees, il complesso che a quel tempo esercitava il maggior influsso a livello mondiale. Susanna e basta è dedicata al merlo indiano che aveva Red Canzian all'epoca. Contiene arrangiamenti spogli ed acustici fatta eccezione per l'introduzione fatta da un particolare effetto di chitarra elettrica. Il brano L'ultima notte di caccia, anch'esso spumeggiante di vitalità, racconta la leggenda di un indiano d'America che viene ucciso in seguito ad un tranello tesogli dagli uomini bianchi. Chiude il disco il brano omonimo strumentale, che inizia con senza soluzione di continuità con il precedente, con i sintetizzatori di Roby Facchinetti. L'album costituisce uno dei maggiori successi di vendite dei Pooh (circa mezzo milione di copie).
Una donna normale Era tardi e la gente tornava il quartiere fuori ansimava rumori di ragazzi in moto su pezzi di prato i bambini in gioco e le cene sul fuoco, e nello strano sole dell'ora legale dicevo: "Sei una donna speciale per me", ......le radio suonavano. Piano Piano l'aria di giugno si fece più viola spogliava il sogno ogni nuova parola disse: "Questo senti è un gioco perdente", toccai fra i denti un dolore impotente le finestre di fronte sbattevano al vento pensai soltanto "che ne facciamo di noi?" ......e le radio suonavano. Taglia il tempo come falce sembri forte e ti travolge lei chinò la voce e disse: "Mi dispiace". E' una storia senza testa è un bel sogno che non basta sai da solo quel che c'era e quel che resta. Dissi piano: "Dammi una mano", eravamo in tanti non c'è più nessuno e vado avanti solo in un rovo di gente in mezzo alla vita a sognare per niente, le finestre di fronte occhi nel sole lei disse: "Sono una donna normale ormai" ......le radio suonavano. Taglia il tempo come falce sembri forte e ti travolge separò gli sguardi e disse: "E' troppo tardi". Prima è stato quel che è stato e sarà da ricordare ma le storie vere non le puoi cambiare. Dissi piano: "Dammi una mano a sentirmi ancora come eravamo", disse: "Io non posso farci più niente"...... Bruciava rosso il cielo a ponente e fu del tutto sera e qualcuno tornava, tornava presto e il resto fu andare......via.
Eri così così ti vorrei troppo straniera la tua città per non sentirti troppo lontana se ti penso. La pioggia bagna quello che può scorre sui vetri poi se ne va ma quando cade sopra la neve lascia il segno. Un sorriso appena a tutto il resto pensi tu parli la mia lingua dopo un po' ne so di più e la notte corre e di noia non ce n'è la mattina dopo respiravo come te. En così così ti vorrei dai miei pensieri non te ne vai ti sei aggrappata alla mia pelle forte forte. Il vento soffia dal cielo in poi spaventa vele e marinai chi sa volare non si sorprende non si arrende. Storia già decisa la tua casa e io con te leggere il futuro nella tazza del caffè. L'innocenza appesa coi vestiti ed eri viva è passato un anno e ti sento sempre mia. Eri così così ti vorrei e le certezze di un anno fa restano chiare anche se i giorni fanno tempo. Il vento soffia dal cielo in poi spaventa vele e marinai chi sa volare non si sorprende non s'arrende.
L'ultima notte di caccia Batte il suo tempo sempre esatto il forte tamburo del petto cuore di guerra sempre attento cuore di quercia nel vento. Luna di maggio brucia il legno per una donna ed un sogno biondi capelli stretti fianchi per una donna dei bianchi. Occhi di donnola, bocca di fragola pelle di nuvola, freccia che penetra. Luna di maggio gialla falce grido d'amore dell'alce. Ombre di carri nella sera fuochi di gente straniera. Fiamme che ballano, occhi di cenere resta invisibile, l'attimo giusto verrà. Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha, nei suo corpo tiepido la sete del tuo sesso scioglierà per altre notti ancora il frutto si aprirà il lupo di frontiera nutrirà. Stan giocando gli uomini, la bocca all'acquavite e gli occhi a lei si sentono invincibili non sanno che li guardi e che ci sei. La luna le sue spalle d'argento vestirà l'amante del ribelle lei sarà. Notte di corsa senza fiato notte di volpe in agguato batte coraggio nella pelle fra l'agrifoglio e le stelle porta la donna tua dentro la terra tua dentro la gente tua dentro la storia tua. Fuochi nel campo tutti spenti mordi l'attesa tra i denti vengono passi sul sentiero mordi tra i denti il respiro. Quella è la donna tua quella è la forza tua gli uomini pallidi non la vedranno mai più. Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha sul tuo corpo d'albero la seta del suo sesso scioglierà. L'aurora le sue spalle di rosso vestirà l'amante del ribelle lei sarà. Ultima luna del tuo viaggio cuore di puma selvaggio vengono passi sul sentiero un lampo di luce uno sparo. Occhi di donnola, bocca di fragola, pelle di nuvola, freddo che penetra. Batte il suo tempo strano e stretto il forte tamburo del petto cielo pesante come roccia l'ultima notte di caccia luna che scivola dietro una nuvola fiato di polvere senza capire perché.
Hurricane ('Uragano') è il tredicesimo disco dei Pooh uscito nel 1980. Nel tentativo di esportare il grande successo ottenuto in Italia, i Pooh decidono di cantare in inglese alcuni dei loro pezzi estratti dai Lp che vanno dal 1976 al 1978 avvalendosi di Teddy Randazzo, produttore italo-americano. Dato che in precedenza si era del tutto rinunciato a ripubblicare Linda, le canzoni finiscono per esser tratte, per la maggior parte, dall'album Rotolando respirando. Dal punto di vista musicale, ai brani vengono aggiunte qua e là dei nuovi fraseggi con sonorità decorative (con l'aggiunta, in quasi tutti i brani, dell'orchestra sinfonica). Si tratta spesso di abbellimenti che non corrispondono alle aspettative del gruppo e che non verranno ripresi nelle successive esecuzioni dei pezzi. Fa eccezione il brano Rotolando respirando, che diventa Hurricane; dato che il brano deve rendere l'idea di un uragano, la ricerca di maggiore foga e ricchezza negli arrangiamenti è in questo caso giustificata; la canzone sarà del resto suonata nel successivo Tour di ...Stop. Se musicalmente l'album viene caricato di nuovi elementi, vale il discorso inverso per i testi, che vengono in genere semplificati e sempre rivisti in chiave di prevedibili canzoni d'amore, tanto che il senso originale di alcuni pezzi (Pierre) viene semplicemente stravolto. Il disco esce per il mercato internazionale nel 1979, mentre per l'Italia non è prevista alcuna uscita della raccolta. I dati di vendita sono contrastanti: il 33 giri conquista discreti successi in Giappone mentre passa quasi inosservato nei paesi per i quali era stato prodotto ovvero Stati Uniti e Gran Bretagna. In Italia arrivano delle copie del 33 giri dalla Germania e la CGD decide di sfruttare la palla al balzo facendo pubblicare questo "esotico" LP anche sul mercato italiano, che alla fine pare sia stato quello di maggiore diffusione per il disco ). Per poter pubblicare il disco in Italia, la CGD deve però escludere dal disco il brano Love attack; si tratta di nove minuti ispirati alla disco music che Teddy Randazzo ha fatto suonare ai Pooh per promuovere il disco in Giappone. Il pezzo ripete moltissime volte testo e melodia di una stessa, brevissima strofa, intervallato da un assolo di basso, uno di tastiere ed uno di chitarra elettrica, per andare avanti nello stesso modo fino al finale, ottenuto ingegnosamente combinando il sintetizzatore agli archi dell'orchestra; il gruppo decide di eliminare la canzone dal disco poiché ritenuta poco adatta al mercato Italiano. La voglia di internazionalizzare la propria musica traducendo le canzoni in inglese viene accantonata dal gruppo, poiché tale lavoro non venne apprezzato significativamente, come invece accadde negli anni '70 per le tournè in America, Venezuela e Giappone.
Tracce
Hurricane (Facchinetti-Negrini-Randazzo) - 5'19" (Rotolando respirando) I dedicate my love to you (Battaglia-Negrini-Randazzo) - 3'58" (In diretta nel vento) Flow (Battaglia-Negrini-Randazzo) - 4'34" (Ci penserò domani) Fade Away (Facchinetti-Negrini-Randazzo) - 4'31" (Pierre) A million miles from nowhere (Facchinetti-Negrini-Randazzo) - 4'20" (La città degli altri) Care (Facchinetti-Negrini-Randazzo) - 3'30" (Per una donna) Give me only this moment (Facchinetti-Negrini-Randazzo) - 4'31" (Dammi solo un minuto) Ready, get up and good morning (Facchinetti-D'Orazio-Randazzo) - 4'17" (Pronto, buongiorno è la sveglia) Your Love (Facchinetti-D'Orazio-Randazzo) - 3'21" (Che ne fai di te)