POOH..

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  1. tomiva57
     
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    RIVIVI L'EMOZIONE: I POOH SUL PALCO DI SANREMO 2016



    Ieri sera, giovedì 11 febbraio, sul palco dell'Ariston, i Pooh sono stati super ospiti della 66a edizione del Festival di Sanremo esibendosi, per la prima volta in una formazione a cinque, con il medley: Dammi solo un minuto, Tanta voglia di lei, Piccola Katy, Noi due nel mondo e nellâ€'anima, Pensiero e Chi fermerà la musica e con il brano Uomini soli in una straordinaria performance.


    A settembre uscirà il disco, presentato da F&P Group e Artist First e distribuito da Sony Music, che raccoglierà immagini e brani di Reunion - L’Ultima Notte Insieme oltre a quattro brani inediti per immortalare e far rivivere al pubblico l’emozione dei grandi eventi negli stadi. Il disco uscirà in versione Cd, Dvd, Blu-ray e Vinile.

    Quello a Sanremo è solo uno dei tantissimi appuntamenti che caratterizzeranno il 2016, anno dell’eccezionale reunion che vede insieme per la prima volta Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli, per festeggiare i 50 anni di carriera della band.




    fonte: pooh.it

    Video


    Pooh: in formazione completa sul palco dell’Ariston



    Due bassisti, un tastierista, un chitarrista e un batterista. Cinque cantanti. Tutti coi capelli tinti. Tranne Fogli, che probabilmente non ha fatto in tempo a passare dal parrucchiere. Tutti sorridenti nelle foto promozionali del tour di addio e del ritorno a Sanremo. Tranne Fogli, che di sorridere non è proprio capace. Tutti Pooh. Tornano e saliranno sul palco dell'Ariston come superospiti. Ottima scelta per promuovere il tour di addio.

    Ecco, se uno avesse dovuto pensare a tavolino, qualche mese fa, un nome da fare come superospite per il Festival della Canzone Italiana, considerando che il pubblico medio di Rai1, ci ha detto il direttore di rete in conferenza stampa, è oltre i sessanta anni e quello del Festival intorno ai cinquanta, avrebbe dovuto dire: i Pooh. Ma non tanto i Pooh e basta, perché Sanremo è Sanremo, ma i Pooh riuniti, con pure il batterista Stefano D’Orazio, quello riccio e romano che ha lasciato la band per scrivere e produrre musical. Tutto vero. L’anno scorso Al Bano e Romina di nuovo insieme.

    Quest’anno i Pooh riuniti. Chiaro, i primi hanno “vissuto”, almeno in Italia, prevalentemente a Sanremo, i secondi ci sono andati solo una volta, vincendo con Uomini soli, ma pur sempre di vecchie glorie della musica leggera di casa nostra si tratta. Robi, Dodi e Red, non solo hanno accettato l’idea di partecipare al festival di Conti, ma hanno anche deciso di chiamare Stefano e annunciare addirittura che quest’anno, il 2016, cinquantesimo anno della loro attività, sarà il loro ultimo anno insieme. Poi basta. Che notizia, quindi. Ultima volta di sempre a Sanremo, poi quattro concerti, due a San Siro, uno all’Olimpico e uno a Messina, e addio per sempre.

    La cosa, a un certo punto, deve esser sfuggita loro di mano, perché i tre più uno si sono allargati, troppo, e in questa forma di autocelebrazione degenerata, hanno deciso di richiamare anche Riccardo Fogli, che ha fondato la band negli anni sessanta e che ha lasciato per intraprendente e la carriera solista, sostituito da Red Canzian. Era lui, per dire, che cantava Piccola Katy. Che paura, ci è venuto da dire. Se non fosse scomparso nel mentre, capace che tornava pure Valerio Negrini, storico fondatore e paroliere più prolifico della band.

    Quindi i Pooh tornano insieme. Tutti. In cinque. Due bassisti, un tastierista, un chitarrista e un batterista. Cinque cantanti. Tutti coi capelli tinti. Tranne Fogli, che probabilmente non ha fatto in tempo a passare dal parrucchiere. Tutti sorridenti nelle foto promozionali del tour di addio e del ritorno a Sanremo. Tranne Fogli, che di sorridere non è proprio capace. Tutti Pooh. Tornano e saliranno sul palco dell’Ariston come superospiti. Ottima scelta per promuovere il tour di addio, la loro. Ottima scelta di averli sul palco, davvero superospiti, da parte di Carlo Conti. Chiaro, qualcuno potrebbe avere da ridire che sono un po’ vecchietti, ma per essere superospiti, forse, tocca anche avere una carriera.

    Qualcuno, più malizioso, potrebbe far notare che buona parte dei superospiti del Festival della Canzone Italiana di quest’anno sono sotto l’ala della Friends and Partners di Ferdinando Salzano, promoter che ha sotto di sé, guarda caso, Laura Pausini, Elisa, Pooh e Renato Zero, oltre alcuni dei concorrenti in gara, da Annalisa ai Dear Jack, passando per Elio e le Storie Tese. Ma uno si deve sempre mettere a pensare male? Che saranno mai quattro superospiti italiani su cinque? Sicuramente si tratta di un caso. Un caso fortunato. Che uomo con la camicia Ferdinando Salzano. Buon per lui. Noi godiamoci questa ultima volta dei Pooh. Auguri per i vostri cinquant’anni, e sorridete tutti e cinque, che i cinquant’anni sono i nuovi trenta.


    di Michele Monina
    fonte:ilfattoquotidiano.it


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    Foto Di Claudio Onorati E Ettore Ferrari

    Sanremo: emoziona reunion Pooh, standing ovation Ariston
    All'Ariston festeggiano i 50 anni di carriera.


    Giovedì a festeggiare i 50 anni di carriera, e la reunion con Riccardo Fogli, sono arrivati i Pooh. Delirio pop a colpi di "Dammi solo un minuto", "Tanta voglia di lei", "Piccola Katy", "Noi due nel mondo e nell'anima", "Pensiero", "Chi fermerà la musica".
    Inevitabile la standing ovation. Prima della conclusione con "Uomini soli", la canzone dei Pooh che ha vinto Sanremo nel 1990, il racconto, come sempre a più voci, della carriera della più longeva band del pop italiano.

    I Pooh sul palco e a casa c'è chi piange. Francesco Facchinetti, figlio di Roby, su Twitter posta la foto delle immagini del padre in tv e scrive: "Sto piangendo, lo ammetto...".



    fonte: ansa.it

    Edited by gheagabry1 - 7/11/2020, 14:02
     
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    È morto Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh


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    «Stefano ci ha lasciato due ore fa». Con questo messaggio pubblicato su Facebook i Pooh hanno annunciato la morte di Stefano D’Orazio. «Era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia», scrivono i Pooh. «Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre… Roby, Red, Dodi, Riccardo».

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    È morto a 72 anni Stefano D’Orazio, musicista noto soprattutto per essere stato il batterista dei Pooh. Lo ha annunciato Roby Facchinetti, uno dei membri del gruppo.

    D’Orazio era nato a Roma il 12 settembre del 1948 e dopo le prime esperienze giovanili in piccoli gruppi locali, iniziò a lavorare come comparsa in alcuni film girati a Cinecittà, a Roma. Entrò nei Pooh nel 1972, per sostituire Valerio Negrin, rimanendo nel gruppo fino al 2009. Nei Pooh D’Orazio suonava anche il flauto traverso, e scriveva e cantava alcune canzoni del gruppo. Tornò nei Pooh nel 2015 in occasione del cinquantesimo anno dalla nascita del gruppo.

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