LONTRE, TASSI, VISONI, PUZZOLE, FAINE, GHIOTTONI, MARTORE

DONNOLE ED ERMELLINI....I MUSTEDILI

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  1. gheagabry
     
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    Una puzzola è una compagnia migliore di una persona che si vanta di essere "franca".
    (Robert Anson Heinlein)



    LA PUZZOLA


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    Il nome 'puzzola' che generalmente si usa per indicare quei piccoli animaletti bianchi e neri della famiglia dei mustelidi, è in realtà un termine assai generale poiché potrebbe riferirsi, oltre che alla famosa puzzola americana bianca e nera, anche alla meno nota puzzola europea.
    Piccoli animaletti dall'aria simpatica e buffa, amatissimi dai bambini, questi due mustelidi, nonostante vivano il luoghi così lontani, sono in realtà lontani parenti. Fanno infatti parte dello stesso ordine e della stessa famiglia; solo, si differenziano per habitat ed, in parte, per l'aspetto: mentre la classica puzzola americana ha un aspetto piuttosto arruffato, dalla pelliccia nera attraversata da distinte linee bianche, la sua parente europea ha invece un pelo più corto dal colore marrone dove, le linee bianche, si distinguono un po' meno chiaramente. Nonostante vengano sempre indicate come dei piccoli e curiosi animali piuttosto dispettosi però, la simpatia del loro aspetto è assolutamente innegabile, sia che si parli della puzzola americana sia della sua 'versione' europea.
    Questo loro buffo aspetto però trae spesso in inganno, nascondendo la vera natura di questi animali: non tutti, infatti, sanno che le moffette sono carnivore, anche se, ovviamente, non si nutrono di grosse. Altra cosa poco risaputa sulle loro abitudini è il fatto che siano animali notturni e solitari: alla vita sotto il sole, preferiscono, infatti, una calda tana che li ospiti fino al calare del buio; fino, cioè, al momento in cui escono per andare a caccia. Quindi, se durante una bella giornata di sole ci capitasse di incontrarne una, possiamo stare certi che quell'esemplare sarà piuttosto irritabile e più propenso ad attaccare.
    Cosa che invece è ben nota a tutti, è il sistema di difesa, davvero poco raffinato ma efficacissimo, delle moffette: nel caso si sentano minacciate o spaventate , infatti, le moffette possono secernere una sostanza, dal tipico odore molto forte e fastidioso, da alcune particolari ghiandole perianali. L'odore mette quindi in fuga il possibile aggressore e resterà sul malcapitato per diversi giorni. In generale però, possiamo dire che nessuno dei due tipi di puzzole è particolarmente aggressivo, anzi, in generale potrebbero essere definiti come degli animali piuttosto miti e pacicifici, sempre se non vengono disturbati.



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    ............la puzzola europea...............



    Poco conosciuta, la puzzola europea è comunque rara da avvistare poiché, come la sua lontana parente oltreoceano, è un animale molto schivo, riservato e, soprattutto, preferisce aggirarsi nei boschi durante le ore notturne, anche se non disdegna di cacciare anche durante il girono.La puzzola europea, detta semplicemente puzzola (Mustela putorius), è presente su tutto il territorio europeo con ben sette sottospecie riconosciute.
    Dal nord della Svezia, fino alla nostra penisola Italiana, la puzzola è però assente dalla zona adriatica della Croazia e della Grecia e dalle isole Italiane (Sicilia, Sardegna ed isole minori), mentre è assai rara nei territori della Gran Bretagna. In oltre, alcune specie di questo mustelide sono state introdotte anche in Nuova Zelanda dove gli esemplari hanno trovato un nuovo habitat adatto ad ospitarli.
    Proprio questa grande diffusione rappresenta la prima caratteristica della puzzola europea: questo animale è infatti in grado di adattarsi con grande facilità ad un grande numero di ambienti. Dalla montagna, alle coste, la puzzola non ha particolari preferenze per quando riguarda il territorio da abitare.
    Le particolarità della puzzola europea però non si fermano solo alla grande varietà di luoghi che può abitare e all'alimentazione, ma si estendono soprattutto al suo aspetto caratteristico...Il corpo ha una forma slanciata e la sensazione che si ha guardandola, grazie anche agli arti così corti, è proprio quella di un animale lungo e basso in cui il colore che domina è il bruno, più scuro nelle estremità. Il pelo, rado e setoloso, assume una colorazione particolare nel muso dove delle macchie bianche formano una specie di mascherina attorno a gli occhi e sulle orecchie.



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    .....la puzzola americana.......



    Assai più nota della puzzola europea è la puzzola americana, conosciuta anche come moffetta. Suddivisa in ben 12 specie, la puzzola americana è presente su tutto il territorio dell'America settentrionale e meridionale, mentre due sole specie sono diffuse anche in Indonesia e nelle Filippine.
    Anche la moffetta, come la puzzola europea, si distingue per la sua particolare arma di difesa: l'odore. Dalla ghiandola perianale, infatti, la puzzola è capace, letteralmente, di spruzzare un liquido dal fortissimo e pessimo odore in grado di ripugnare anche l'avversario più agguerrito.
    Gli avversari però sono avvertiti: anche il colore della moffetta rappresenta un segnale di pericolo. Con i suoi 80cm di lunghezza, coda compresa, ed il peso che varia a seconda della stagione da un minimo di 1kg ad un massimo di 5kg, la moffetta non farebbe davvero paura a nessuno; eppure il suo colore bianco e nero già intimorisce...Solitamente, le dimensioni, corrispondono circa a quelle di un gatto domestico, eppure la testa, le orecchie e gli arti sono rispettivamente molto più piccoli anche se i piedi anteriori, se messi a confronto con le dimensioni delle zampe, risultano essere leggermente più grandi del dovuto. Questa particolarità permette alle moffette di poter scavare con maggiore efficacia, dando quindi vita ad una delle loro attività preferite. Animali solitari, si riuniscono solamente durante il periodo degli amori ( febbraio-marzo) in cui i maschi si accoppiano con più femmine, ognuna delle quali darà alla luce 5 o 6 cuccioli. I piccoli nascono estremamente immaturi e resteranno con la madre per poco più di un anno; da lei impareranno di cosa nutrirsi e come sopravvivere nel loro ambiente. Una tecnica che, per esempio, i cuccioli imparano, è quella di intimorire l'avversario gonfiandosi e rizzando il pelo del dorso e della coda quasi come farebbe un gatto.




    ........nei cartoni animati.......



    Pepé Le Pew è un personaggio che appare in numerosi episodi della celebre serie Looney Tunes.
    È una moffetta (e non una puzzola) dal forte accento francese, molto puzzolente, di indole romantica, ma soprattutto molto invadente.
    La tipica trama lo vede inseguire appassionatamente una moffetta di genere femminile, che in realtà è sempre una gattina bianconera da lui scambiata per una moffetta perché vari incidenti finiscono, ogni volta, per tracciarle una striscia bianca sulla coda all'inizio dell'episodio. Mentre è chiarissima la ripugnanza che la felina mostra per Pepé, questo continua a corteggiarla nei modi più assurdi e, appunto, invadenti.



    BAMBI: (bambi incontra la puzzola fiore):
    -B: fiore!!
    -T: ahah no bambi quella non è un fiore!!! è una piccola puzzola!
    -F: (arrossisce) ohoh può chiamarmi fiore..se gli fa piacere!! x me è lo stesso...



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    ...una favola....



    Una famiglia di puzzole viveva con gli altri animali nella foresta. Era estate e faceva molto caldo, e tutto il giorno le puzzole se ne stavano all'ombra sotto gli alberi. Le piccole puzzole, che come tutti i cuccioli non riuscivano a starsene tranquille, si trastullavano insieme alla scoperta dei dintorni della foresta e giocavano a nascondino nell'erba alta e nei tronchi degli alberi cavi. Gli altri animali non si avvicinavano nemmeno a quella strana famiglia, e non certo per antipatia. Tutti sapevano che odore sgradevole emanassero le puzzole in presenza di altre creature: purtroppo quella era la caratteristica della simpatica famigliola. Incuranti della loro solitudine, le puzzole stavano sempre insieme, e quando scendeva il buio e sopraggiungeva la notte, si addormentavano su un letto di foglie accanto alla mamma. Ben presto però, arrivò l'autunno e la temperatura diminuì di colpo, e le puzzole furono costrette a trovarsi una tana per dormire al calduccio e al riparo dalle intemperie. Faceva però sempre più freddo, e prima del previsto la neve scese col suo manto bianco a ricoprire ogni cosa nel bosco. Le piccole puzzole tremavano per il gelo, e la notte non potevano chiudere occhio perché non riuscivano a scaldarsi nemmeno stringendosi l'uno all'altro. Così una sera, decisero di invitare nella tana anche gli scoiattoli, così da stringersi tutti insieme e scaldarsi l'un l'altro. Gli scoiattoli accettarono a malincuore, ma ben presto fuggirono lontano nella foresta: nel sonno le puzzole avevano sprigionato un odore così acre che era preferibile il gelo a quella tortura. Il giorno seguente, le puzzole, dispiaciute dell'accaduto, invitarono il tasso, che con la sua folta pelliccia avrebbe potuto riscaldare tutta la famiglia. Di nuovo accadde la stessa cosa, ed il tasso fuggì via disgustato nel cuore della notte. Tutte le volte che qualcuno veniva invitato nella tana delle puzzole, era assolutamente inevitabile trovare un modo per rifiutare l'invito senza far pesare a quei poveri animali la loro sciagurata condizione. Intanto l'inverno era diventato molto rigido. Gli uccelli avevano creato un nido gigantesco nel quale tutti rimanevano accovacciati tenendosi caldi l' uno con l'altro, così pure i conigli, i topini, i cerbiatti, le talpe e tutti gli animali della foresta. Solo le puzzole erano rimaste sole, ed i loro corpicini non producevano molto calore. Allora, con pazienza infinita, mamma puzzola andò a cercare in mezzo alla neve qualche fiore per profumare la tana e renderla accogliente per gli altri animali. In inverno i fiori sono rarissimi, ma mamma puzzola riuscì a trovare in mezzo alla neve un fiore meraviglioso: il bucaneve. Giunta nella tana, sparse i petali del bucaneve e profumò quell' ambiente nauseabondo trasformandolo in un piccolo paradiso. Il vento che soffiava non dava più fastidio, perché il profumo del bucaneve allietava tutti gli animali infreddoliti. Nessuno rifiutò più l'invito delle puzzole, ed i piccoli animali passarono l'inverno in tutta tranquillità. Ora potevano dormire al caldo tutti insieme e senza creare alcun fastidio ai loro ospiti.
    (Rossana Costantino)



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    Edited by gheagabry1 - 28/3/2020, 17:57
     
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13 replies since 17/1/2011, 15:43   56862 views
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