MESOPOTANIA

..LA CULLA DELLA CIVILTA'

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  1. gheagabry
     
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    "Essa supera in splendore qualsiasi città del mondo conosciuto".. scrisse Erodoto



    BABILONIA




    Babilonia (detta anche Babele, Babel o Babil) era una città della Mesopotamia antica, situata sull'Eufrate, le cui rovine coincidono oggi con la città di Al Hillah, nella Provincia di Babilonia in Iraq...Fu la città sacra del regno omonimo nel 2300 a.C. e capitale dell'impero Babilonese nel 626 a.C.
    È il primo esempio di metropoli moderna; all'epoca di Alessandro Magno contava forse un milione di abitanti.
    Il nome viene dal sumero "KA.DINGIR.RA" la cui traduzione in accadico dà Bab-Ilani, che significa « la Porta degli Dei » . Fu dal II millennio a.C. la capitale d'un potente impero. Una delle ipotesi fa risalire la fondazione della città ad un’ignota regina Nitocris. Un’altra vuole che la regina Semiramide, illuminata consorte del re Nino, primo re assiro, verso il 900 a.C., abbia fatto erigere o ampliare ed abbellire questa città, bagnata dall’Eufrate, per offuscare in parte il prestigio del marito. Il primo re di Babilonia citato dalle fonti è Nabonassar, vissuto tra il 747 a.C. ed il 734 a.C., che poi ha dovuto lasciare il posto all’egemonia assira, iniziata con il re Tiglat Pileser III, che mosse guerra anche contro i caldei. Passò poi sotto la dominazione Amorrea, venne distrutta dagli Ittiti, sottomessa ai Cassiti, agli Elamiti e poi dagli Assiri. È liberata da Nabopolàssar, padre di Nabucodonosor II...Alcuni re assiri si proclamarono anche re di Babilonia, assumendo due nomi, uno come re di Assiria ed uno come sovrano babilonese. Tutto questo durò fino al 626 a.C., quando Nabopalassar, padre di Nabucodonosor, con l’aiuto di Medi, Elamiti, Aramei e Caldei conquistò l’Assiria. Egli riuscì ad unificare le tribù caldee e si alleò con i diversi popoli limitrofi. Nel 614 a.C. prese Assur, mentre nel 612 a.C. il re medio Ciassarre prese Ninive: l’Assiria divenne possedimento della Media.
    Il re babilonese riuscì dove non erano riusciti i regnanti assiri, accecati da una mentalità imperialista e non curanti del pericolo che potevano rappresentare i popoli vicini ancora non sottomessi: i Frigi ed i Lidi a nord, i Medi ad est, i Caldei e gli Elamiti a sud ed i Cimmeri (popolazione celto-scita) ad ovest. L’unico modo per gestire questi pericoli era l’alleanza ed il buon governo e questa politica riuscì molto bene alla cultura babilonese.
    La città era famosa nell'antichità soprattutto per la ziggurat, chiamata in sumerico Etemenanki, che si traduce "Casa delle fondamenta del cielo e della terra", e che molto probabilmente diede origine alla leggenda della Torre di Babele. Era anche nota per la strada processionale, che si apriva con la porta di Ishtar (oggi ricostruita nel Pergamon Museum di Berlino), i suoi templi e, una delle sette meraviglie del mondo, i giardini pensili. Centro di astronomia e di astrologia. Benché espertissimi nell'osservazione del cielo, non sembra però che i Babilonesi abbiano notato la precessione degli equinozi. Nelle innumerevoli tavole di argilla, sia sumeriche che babilonesi, scoperte in Iraq, si trova la soluzione di vari problemi matematici, fra cui quella di equazioni di secondo grado.
    Il re Hammurabi (Amorrei) redasse uno dei più antichi codici legislativi, il Codice di Hammurabi. Il suo sovrano più conosciuto fu Nabucodonosor II (624 a.C.-582 a.C.), che distrusse il tempio di Gerusalemme nel 587 a.C. e ne deportò la popolazione, celebre episodio riportato nella Bibbia, a sua volta riproposto nella omonima opera di Giuseppe Verdi.



    Ogni anno a Babilonia si celebrava la festa del Nuovo Anno. Il mito della rinascita è sempre presente nelle religioni orientali. Solo il re poteva cominciare la festa ed era accompagnato dai sacerdoti. Ad un certo punto della festa il gran sacerdote schiaffeggiava il re, per ricordargli di essere umano: se questi piangeva, il dio Marduk concedeva all’impero un anno prosperoso, altrimenti vi erano dei presagi nefasti.





    ..........il mito..............



    Poiché nell'universo regnava il Caos, la dea Tiamat e il dio Marduk si scontrarono. Marduk voleva mettere ordine nell'universo e combatté fino a quando non uccise la malvagia Tiamat. Poi Marduk prese il corpo della sua nemica Tiamat e lo divise in due parti: con metà formò il firmamento celeste, con l'altra metà formò le fondamenta della terra. Poi Marduk assegnò a tutti gli altri dei i loro posti e creò il Sole, la Luna, le stelle. Ma gli dei gridarono: - Signore Marduk tu hai affidato un compito a ciascuno di noi ma non hai dato a nessuno l'incarico di servirci e di sostenerci mentre noi lo eseguiremo. Rispose Marduk: - Prenderò sangue di Kingu e fango e ne formerò un piccolo fantoccio. Il suo nome sarà Uomo. Uomo servirà gli dei. Allora gli dei soddisfatti gridarono: - Signore Marduk, noi vorremmo mostrarti la nostra gratitudine costruendoti un santuario sulla terra. Per due anni interi lavorarono ed al terzo anno la città di Babilonia fu innalzata e, sopra a tutti, si ergeva il santuario di Marduk.




    ........I giardini pensili di Babilonia.......



    Gli antichi testi dicevano che i giardini pensili di Babilonia erano il solo luogo della città in cui era stata usata la pietra. Erodoto, cui piacevano oltremodo i particolari pieni di fantasia, consacra un lungo paragrafo a questi, che i lirici annoveravano tra le sette meraviglie del mondo. Tanto tempo fa, nella terra di Babilonia, viveva un re chiamato Nabucodonosor. Sposò una bellissima principessa di un'altra terra, e la condusse a Babilonia, la capitale del suo regno. Ma la nuova regina aveva nostalgia delle montagne e dei giardini del suo paese; perciò il re fece costruire dai suoi architetti i giardini più belli del mondo. Gli uomini del re costruirono muri altissimi con sopra fiori, alberi da frutta e fontane. I giardini pensili erano i più alti che si fossero mai visti, addirittura come un edificio di trentacinque piani. La costruzione dei giardini non fu facile come se fossero stati costruiti oggi: si dovevano trasportare macigni e rocce da distanze grandissime per costruire muri, terrazze e fontane. In più, per conservare verdi i giardini e per far funzionare le fontane, bisognava pompare l'acqua da un fiume lontano.........Dopo uno studio minuzioso dei testi antichi e un attentissimo scavo, Robert Koldewey (un archeologo) arrivò fatalmente alla conclusione che le strutture a volta presso la Porta Ishtar erano davvero la base di sostegno dei famosi giardini pensili




    .........la bibbia.......



    Babilonia, la favolosa città che sorgeva sulle rive del fiume Eufrate nella fertile pianura della Mesopotamia, aveva origini antichissime ed era già famosa quando al posto di Roma vi erano solo oscuri villaggi di pastori. Ponti, palazzi ciclopici e sontuosi, vasti e rigogliosi giardini, templi splendenti e famosi, un esercito potentissimo, sapienti conosciuti in tutta la Terra, nascondevano però una profonda corruzione che si riassumeva in due sole parole: idolatria e immoralità. Sulla città che sembrava essere eterna pendeva il verdetto di Dio. Quasi cento anni prima che Babilonia raggiungesse il suo massimo splendore, il profeta Isaia aveva predetto, sotto ispirazione divina:
    "Babilonia, lo splendore dei regni, l'onore orgoglioso dei Caldei, sarà sconvolta da Dio, come Sodoma e Gomorra. Non sarà più abitata nè popolata di generazione in generazione; l'arabo non vi pianterà la tenda nè i pastori vi porranno gli stazzi." (Isaia 13:19-20 - P)
    Passavano gli anni e la fiorente città, con la sua accresciuta potenza, sembrava contraddire la terribile profezia. Eppure, alla prima se n'era aggiunta una seconda. Mentre la città era all'apogeo della sua gloria, alla fine del VI secolo a.C., il profeta Geremia annunciava:
    "Quand'anche Babilonia s'elevasse fino al cielo, quand'anche rendesse inaccessibili i suoi alti baluardi, le verranno da parte mia dei devastatori, dice l'Eterno. Giunge da Babilonia un grido, la notizia di un gran disastro dalla terra dei Caldei. Poiché l'Eterno devasta Babilonia... Così parla l'Eterno degli eserciti: le larghe mura di Babilonia saranno spianate al suolo, le sue alte porte saranno incendiate."
    (Geremia 51:53-58 - L).
    "Così parla l'Eterno al Suo unto, a Ciro, che io ho preso per la destra per atterrare dinanzi a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui le porte, sì che niuna gli resti chiusa."
    (Isaia 45:1-2 - L)
    ..Parlando dell'improvvisa caduta di Babilonia non si può fare a meno di ricordare queste parole e di notare che anche il nome del vincitore era stato predetto oltre un secolo prima della sua nascita...un giovane condottiero, Ciro il Grande, audace, abilissimo e astuto.





    .........la torre di Babele.....



    "Allora tutta la Terra aveva un linguaggio e usava le stesse parole. Ora, avvenne che, emigrando dall'Oriente, trovarono una pianura nella regione del Sennar e vi abitarono...
    E dissero: Orsù, edifichiamoci una città e una torre con la cima che guarda verso il cielo..."
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    Così comincia, nel libro della Genesi, la storia della Torre di Babele, costruita dai discendenti di Noè.
    "Ma il Signore scese a vedere la città e la torre..." e comprendendo che, finchè avessero parlato tutti lo stesso linguaggio, nulla avrebbe impedito loro di condurre a termine qualsiasi impresa si fossero prefissi, li afflisse con la confusione delle lingue affinché non si intendessero più gli uni con gli altri, e li disperse sulla faccia di tutta la Terra.
    In alcune versioni della leggenda della Torre di Babele è citata una figura piuttosto singolare. Si narra infatti che Nimrod, un famoso cacciatore al servizio di Dio, dopo aver sconfitto in battaglia gli eserciti dei figli di Jafet e di Sem (ovvero i discendenti di due dei figli di Noé) decidesse di costruire, nella pianura mesopotamica una città che chiamò Sennaar.

    Nimrod divenne un sovrano ambizioso e arrogante, cominciò ad adorare idoli di pietra e di legno e si mise in testa di sfidare Dio stesso per vendicare la morte dei suoi avi annegati da Jahvé durante il Diluvio Universale. Decise quindi di costruire la Torre di Babele, una costruzione altissima, superiore in altezza al monte Ararat, da cui condurre un esercito contro Dio. Una volta distrutto Dio, Nimrod si sarebbe curato di mettere al suo posto i suoi nuovi idoli. Presto la torre divenne altissima. Vi erano sette scale dalla parte orientale, lungo le quali i portatori potevano raggiungere la cima, e sette dal lato occidentale, dalle quali potevano discendere. La costruzione della Torre di Babele si svolse così alacremente da far diventare gli stessi operai cinici e arroganti.
    La costruzione non era ancora finita che già l’esercito di Nimrod ebbe l’ordine di scagliare le proprie frecce dalla sommità della torre contro il cielo; gli angeli di Dio raccolsero i dardi uno a uno e per ingannare gli uomini lasciarono cadere delle gocce di sangue. Gli arcieri esultarono all’unisono convinti di aver ucciso tutti gli abitanti del cielo. Dio allora parlò ai settanta angeli che lo circondavano intorno al suo trono e disse: "Scendiamo tra loro e confondiamo il loro linguaggio, in modo che invece di una sola lingua ne parlino settanta". Così fecero e i costruttori cessarono di capirsi. Gli ordini impartiti non venivano più interpretati correttamente...dalla confusione che regnava fino a che il lavoro rallentò e si fermò del tutto.
    In queste leggende si fondono due miti del tutto separati. Uno narra che il genere umano eresse una torre per raggiungere il cielo e fu punito per la sua presunzione, mentre l'altro spiega la molteplicità delle lingue.
    .....La Torre di Babele fu in seguito inghiottita per un terzo dalla terra, per un altro terzo da un fuoco scagliato dal cielo. La parte restante cadde in rovina lentamente, erosa dal tempo.





    .............Giuseppe Verdi ed il "Nabucco"............




    Il nome della città è legato al grande re Nabucodonosor II, ispiratore tra l’altro del Nabucco di Giuseppe Verdi.....Originariamente era Nabucodonosor, nella partitura autografa di Verdi e nella prima edizione a stampa, ma lo stesso Verdi usò sempre in seguito il titolo abbreviato, Nabucco, per la sua terza opera nonché primo dei numerosi trionfi che segnarono la sua lunga carriera.
    Prima fonte del libretto di Temistocle Solera è naturalmente la Bibbia, letta nella traduzione di Giovanni Deodati, come testimoniano le citazioni apposte a capo delle varie sezioni del libretto. I riferimenti alla Bibbia riguardano in particolare il regno di Giuda e la sua invasione da parte del re babilonese Nabucodonosor nel 587-586 a.C., quando fu saccheggiato il tempio di Gerusalemme, cui seguì la deportazione dei vinti in Babilonia, dove circa mezzo secolo dopo furono liberati



     
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11 replies since 4/12/2010, 02:25   9723 views
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