MESOPOTANIA

..LA CULLA DELLA CIVILTA'

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  1. gheagabry
     
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    L'invenzione della scrittura cuneiforme
    Circa 5400 anni fa i Sumeri realizzarono una scrittura dotata di grammatica e sintassi proprie


    Jean-Jacques Glassner




    In Mesopotamia meridionale (la parte sud dell'attuale Iraq), nella seconda metà del IV millennio a.C., i Sumeri furono i primi a esprimere le parole di una lingua parlata con segni visivi, inventando la scrittura poi definita cuneiforme. Essa deve il suo nome alla forma dei segni che la compongono, che assomigliano appunto a cunei. Ma come nacque la scrittura? Le opinioni si dividono su due tesi. Secondo la prima, che ha le sue origini in Aristotele e nei filosofi del XVIII secolo, l'uomo avrebbe cominciato a mettere a punto un sistema di comunicazione visiva inizialmente privo, o quasi, di rapporti con il linguaggio: esso ricorreva, per esprimersi, a immagini di oggetti o di esseri viventi del mondo circostante, veri e propri disegni figurativi o pittogrammi, che riproducevano, riducendolo ad alcuni dei suoi dati essenziali, il contenuto di un messaggio; si trattava, in un certo senso, di un promemoria, che evolvette verso una vera scrittura solo nel momento in cui divenne fonetico. La seconda tesi, che ha come principale sostenitrice Denise Schmandt-Besserat propone che la genesi della scrittura sia da ricercare nelle tecniche contabili, e più esattamente nei gettoni tridimensionali utilizzati da tutte le società del Vicino Oriente fin dall'epoca neolitica allo scopo di contabilizzare e simboleggiare vari beni.

    Per affrontare il problema dell'origine, ci porremo una domanda preliminare: le testimonianze più antiche della scrittura sono contemporanee alla sua invenzione? Alcuni ritengono che scritti precedenti alle tavolette d'argilla siano esistiti ma, vergati su supporti deperibili come legno, corteccia, cuoio o papiro, abbiano finito con lo scomparire. Grazie all'archeologia, disponiamo però di un elemento non trascurabile che contrasta con questa teoria. Nel corso della prima metà del IV millennio, i mesopotamici inventarono la busta-involucro in argilla entro la quale si raggruppavano sassolini per memorizzare quantità. La scrittura non apparve che più tardi, assieme al suo supporto, la tavoletta in argilla. Solo a partire da questo momento le buste-involucro cominciano a essere a loro volta coperte di iscrizioni. Se i mesopotamici avessero scritto su supporti deperibili precedentemente all'invenzione della tavoletta, non si vedeperché non dovessero fare la stessa cosa con le buste-involucro.
    Del resto, è logico separare la data dell'invenzione della scrittura da quella della sua prima comparsa, supponendo un periodo di gestazione che separerebbe il momento dell'invenzione da quello del primo uso pratico? La scrittura deriva da un lavoro concettuale che non può essere dissociato dalla sua applicazione, se non a rischio di essere svuotato di significato. Invenzione e prima attestazione devono essere necessariamente simultanee, dato che la seconda non è altro che la messa in atto della prima.

    Per affrontare il problema dell'origine, ci porremo una domanda preliminare: le testimonianze più antiche della scrittura sono contemporanee alla sua invenzione? Alcuni ritengono che scritti precedenti alle tavolette d'argilla siano esistiti ma, vergati su supporti deperibili come legno, corteccia, cuoio o papiro, abbiano finito con lo scomparire. Grazie all'archeologia, disponiamo però di un elemento non trascurabile che contrasta con questa teoria. Nel corso della prima metà del IV millennio, i mesopotamici inventarono la busta-involucro in argilla entro la quale si raggruppavano sassolini per memorizzare quantità. La scrittura non apparve che più tardi, assieme al suo supporto, la tavoletta in argilla. Solo a partire da questo momento le buste-involucro cominciano a essere a loro volta coperte di iscrizioni. Se i mesopotamici avessero scritto su supporti deperibili precedentemente all'invenzione della tavoletta, non si vedeperché non dovessero fare la stessa cosa con le buste-involucro.
    Del resto, è logico separare la data dell'invenzione della scrittura da quella della sua prima comparsa, supponendo un periodo di gestazione che separerebbe il momento dell'invenzione da quello del primo uso pratico? La scrittura deriva da un lavoro concettuale che non può essere dissociato dalla sua applicazione, se non a rischio di essere svuotato di significato. Invenzione e prima attestazione devono essere necessariamente simultanee, dato che la seconda non è altro che la messa in atto della prima.






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11 replies since 4/12/2010, 02:25   9723 views
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