The Voice, Piero Pelų: "Chi lo ha inventato doveva farsi perdonare per il GF, i critici ricreduti"
di Fabio Traversa realityshow.it
Ecco le dichiarazioni a Repubblica di uno dei quattro coach del talent musicale di Rai2. Parla dei suoi colleghi e delle critiche ricevute dal suo pubblico.
Da una parte Pielo Pelų fa rock con i Litfiba, dall'altra č giudice di The Voice of Italy (voto: 7,5) con un'icona televisiva come Raffaella Carrā. Intervistato da Repubblica commenta questo doppio ruolo: "A essere sinceri non lo vivo come uno sdoppiamento, perché quando mi fu proposto a ottobre scorso di partecipare, io ovviamente ero estremamente scettico perché all'inizio mi sembrava che potesse essere l'ennesima copia del talent show coi giudici che devono giudicare, o che devono fare siparietti con competitivitā, per creare tensione.
Poi parlando con gli autori, che sono giovani e nuovi, abbiamo guardato ore e ore delle edizioni straniere in 52 Paesi. Mi sono reso conto che ne usciva un linguaggio nuovo, nonostante sia stato inventato dallo stesso 'criminale' che inventato il Grande Fratello, ovvero Jon De Mol. Anzi, credo abbia cercato di farsi perdonare da quella m.... che ha creato nel mondo col reality.
Ho capito che mi lasciava spazio per esprimermi esattamente come interessa a me, e quando ne ho avuto la certezza condividerlo con gli altri era un valore aggiunto".
Sulla Carrā: "Sembra incredibile che possano esserci punti di contatti con la Raffa, la regina del pop, eppure pensate che abbiamo fatto la stessa scuola di teatro, da Orazio Costa, incredibilmente una formazione unica comune, poi lei č diventata un'icona televisiva, io una bestia da palco",
Su Riccardo Cocciante: "Penso al suo primo disco, Mu, che era molto interessante. Poi si č specializzato in canzoni d'amore, ma con questa voce pazzesca. Non mi vorrei sbilanciare ma dopo Demetrio Stratos e Celentano, come voce al terzo posto ci metto lui".
E poi: "Mi diverto, posso essere me stesso, non devo costruirmi nulla intorno, ho detto: se vengo mi accettate per quello che sono, loro si sono guardati e hanno detto che era proprio quello che volevano".
Inizialmente Pelų ha ricevuto critiche dal suo pubblico ma lui ha detto ai contestatori:
"Cercate di non fare i prevenuti, prima vedere il programma, poi casomai mi massacrate, e visto che sono riconoscibile anche in questo programma, il 99% dei criticoni a scatola chiusa si č ricreduto, credo anche perché č un programma che rispetta la musica e a questo io ci tengo molto".
In faccia č il titolo del quarto album in studio di Piero Pelų, uscito nel 2006.
Il disco
Uscito nel 2006 dopo una partecipazione al Concerto del primo maggio anticipando il singolo Tribų, In faccia, č un ritorno alle origini del rocker fiorentino. Se negli ultimi anni Pelų aveva suonato seguendo un genere molto pop, in questo disco se ne č distaccato ritornando a suonare rock, grazie anche all'aiuto del nuovo chitarrista Saverio Lanza (ex frontman dei Rock Galileo e in seguito chitarrista di Biagio Antonacci), coautore insieme a Pelų di alcuni brani dell'album. L'album si presenta in una confenzione digipack in cartoncino, oppure nell'edizione limitata Dual Disc in confezione di plastica. Nel libretto sono contenuti tutti i testi e due foto. Questo disco segna la prima tappa della nuova avventura della carriera di Piero Pelų che, dopo aver lasciato la Warner con la raccolta di successi Presente, si č accasato alla Sony BMG. Il disco puō essere considerato un'importante novitā poiché realizzato esclusivamente con l'uso di energie alternative e quindi senza l'uso di derivati del petrolio. Secondo Pelų il sottotitolo del disco potrebbe essere Tribų dato che il concetto di tribų č stato presente durante tutta la lavorazione.
Tribų, espressione del concetto di tribų come famiglia o forma di appartenenza, č un rock, che inizia con una batteria. Č stato il primo singolo dell'album, nonostante Piero stesso non fosse stato molto convinto. Queste perplessitā furono comunque superate dai successi di vendite. La canzone fu presentata per la prima volta in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma durante il concerto del 1š maggio 2006. Velo, č il terzo singolo, una canzone che tratta il tema del velo nell'Islam e nel mondo arabo con riferimento ai rapporti con l'occidente, dettati dalle parole: le differenze anche a Firenze ci separano. Durante le esibizioni live dell' In faccia tour Pelų cambiava la parola Firenze con il nome della cittā in cui cantava. (Es.Le differenze a Pordenone ci separano). Lentezza, č il secondo singolo estratto dall'album, č un contrasto col "mondo veloce" che lo stesso rocker fiorentino aveva rincorso negli anni precedenti. Č quindi una ballata che cerca di richiamare ad osservare, a fermarsi, senza correre rimanendo indifferenti. Sorella notte, č una storia di una delle tante ragazze anonime che arrivano da lontano lasciando i loro paesi cariche di sogni e di speranze e che finiscono loro malgrado e a loro insaputa a prostituirsi. Fiorirā, ballata dagli echi mediterranei che Pelų ha dedicato al Sud. Parla della speranza di riscatto da secoli di fango, anni di inganno. Musicalmente richiama Amara terra mia di Domenico Modugno e certi echi di Ennio Morricone. Segni 'n faccia, canzone molto rock che rimanda al Pelų delle origini, č la canzone pių veloce dell'album. Anche questa ha come tema l'appartenenza ad un qualcosa. G.H.L.M., il titolo č l'acronimo di Grand Hotel La Muerte e narra le Riflessioni in prima persona di un detenuto che deve scontare la pena di morte. Dr.Gion, autobiografica, č il confronto tra il mondo di un figlio e quello di un padre: mentre il primo torna a casa, un po' alticcio, all'alba il padre si prepara per andare al lavoro. Due mondi all'apparenza lontani ma in realtā molto simili. Istinto, in questa canzone Piero osserva il mondo delle sue figlie che invita a spiccare il volo, a staccare il cordone ombelicale seguendo il proprio istinto. Sottolineando perō che questo istinto di libertā č come un animale: come a quest'ultimo deve essere dato da mangiare tutti i giorni cosė l'istinto deve essere quotidianamente rinnovato. Orso cristallo, č la canzone a cui Pelų si dice pių legato. Dove esprime la speranza che la sua carriera non sia come quella degli orsi negli Zoo che passano tutta la loro vita girando giornate intere in una gabbia senza accorgersi quasi pių di nulla.
Fenomeni č il quinto e ultimo album in studio composto da inediti realizzato da Piero Pelų, uscito il 18 aprile 2008.
Il disco
L'album, uscito per la Sony BMG e anticipato dal singolo Tutti fenomeni, segue di un anno il disco dal vivo Storytellers. Rappresenta un'importante novitā poiché il suo sviluppo durante le fasi di registrazione e missaggio č stato inserito sul Myspace ufficiale dell'artista come una sorta di diario accessibile in qualunque momento dai fans. La fine delle registrazioni č stata festeggiata il giorno del compleanno del cantautore, con il videoclip della cover Revolution dei The Beatles sul suo Myspace. Pelų annuncia che questo sarā l'ultimo album da solista prima del ritorno a quello che era stato il suo gruppo, i Litfiba.
Tracce
Tutti fenomeni(Pelų/Lanza-Pelų) - 3:30 Mamma Ma-donna (Pelų) - 3:30 Parole diverse (Pelų) - 3:49 Viaggio (Pelų/Lanza-Pelų) - 3:50 Nato qui (Pelų) - 3:05 Veritā (Pelų) - 3:05 Ti troverai (Pelų) - 4:28 Zombies (Pelų/Lanza-Pelų) - 4:37 Ufo su Firenze (Pelų) - 5:15 Amor diablo (Pelų) - 4:36 Il mio nome č mai pių (Pelų) - Versione 2008 - 4:53 Revolution (Lennon/McCartney) - Disponibile solo in download a pagamento sul sito di MTV Jeeg Robot l'uomo d'acciaio (Moroni) - Disponibile solo in download a pagamento su ITunes
Video Tutti fenomeni
Video
Mamma Ma-donna Oh oh mamma ma-donna con quello scettro in mano E' tua la grazia e le chiavi di casa Oh oh mamma ma-donna sposa santa e manager Dammi la pazzia di scrivere che noi Non siamo mai in pareggio pareggio Mamma ma-donna Apri la tua porta Dai fammi entrare Vivi me vivere vivi me consumarti di sogni e principi azzurri i viaggi pių assurdi mamma ma-donna bambina mia oh oh mamma ma-donna madre santa e coraggio Tu che scendi gių dal Golgotā fino alla plaza de maggio l'universo disegna 90 miliardi cose la pazienza coltiva 90 miliardi di rose.... e spose come un idiota cerco la perfezione e poi mi trovo in faccia le mie contraddizioni Mamma ma-donna apri la tua porta dai fammi entrare vivi te vivere vivi me consumarti di sogni e principi azzurri i viaggi pių assurdi mamma ma-donna non senti le campane non senti le campane bambina mia
Piero Pelų, in pausa coi Litfiba, tra album e il video di Mille Uragani
Come ogni amore vero, č fatta di prendersi e lasciarsi la storia che lega Piero Pelų e i Litfiba: cosė, dopo tre anni di successi con il gruppo fondato da Ghigo Renzulli (da ricordare 60 date in Italia e in Europa per un totale di circa 300.000 spettatori, oltre che un disco doro e uno di platino), il cantante toscano dalla cantata inconfondibile prende una pausa dai Litfiba e torna sulle scene discografiche come solita con Identikit, una raccolta delle migliori canzoni (o, quantomeno, delle pių rappresentative) da lui scritte dal 99 ad oggi.
Il disco sarā disponibile dal 19 novembre su cd e negli store digitali.
Intanto, luscita dellalbum č stata anticipata dal singolo inedito (giā in rotazione radiofonica) Mille Uragani; oltre al singolo, da oggi č disponibile su Vevo il videoclip della canzone, con la regia di Ivana Smudja e dello stesso Piero Pelų.
Ci voleva la sua giovane fidanzata Corinna Cassani per tenere a bada uno come lui! Il rocker Piero Pelų, ora impegnato nel talent show The Voice, non č solo attento alle voci delle concorrenti, ma lo č anche nei confronti delle belle donne! Ma quando č in giro con la sua bella, riga dritto come uno scolaretto: eccolo a passeggio con lei per le strade di Firenze. In barba alla sua fama di uomo rude, lui gira mano nella mano con lei, poi si fermano e le dā un tenero bacio. La coppia va avanti da due anni ormai: il Diablo č stato domato!