Hanno ucciso l'uomo ragno 2012 è il sedicesimo album di Max Pezzali, il sesto della sua carriera da solista, uscito il 12 giugno. L'album, pubblicato per festeggiare i 20 anni di carriera del cantante, consiste in una riedizione di Hanno ucciso l'uomo ragno in chiave rap in cui hanno collaborato in ogni pezzo un artista rap diverso. I rapper che hanno partecipato sono: Club Dogo, Entics, J-Ax, Two Fingerz, Fedez, Emis Killa, Ensi, Baby K e Dargen D'Amico. L'album contiene anche un inedito, estratto come singolo di lancio, intitolato Sempre noi, in cui collabora J-Ax. A poche ore dalla pubblicazione balza in vetta alla classifica di iTunes. Il disco inoltre debutta direttamente al primo posto nella classifica degli album più venduti in Italia.
Tracce
Testi e musiche di Max Pezzali e Mauro Repetto (esclusa Traccia 1). Sempre noi – 4:43 (Max Pezzali - J-Ax) – feat. J-Ax Non me la menare – 4:31 – feat. Entics S'inkazza (questa casa non è un albergo) – 3:59 – feat. Ensi 6/1/sfigato – 4:21 – feat. Two Fingerz Te la tiri – 4:18 – feat. Emis Killa Hanno ucciso l'uomo ragno – 4:53 – feat. Dargen D'Amico Con un deca – 4:46 – feat. Club Dogo Jolly Blu – 4:03 – feat. Fedez Lasciati toccare – 4:19 – feat. Baby K Durata totale: 39:53
Curiosità
La canzone Non me la menare, la prima traccia nell'album originale, è presente in una nuova versione nell'album Mouse Music dei Two Fingerz, con il titolo Non capisco cosa vuoi in collaborazione con J-Ax.
recensione Max Pezzali HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO 2012
Ci sono compleanni e compleanni: alcuni aiutano ad aumentare le distanze da date dimenticabili, altri sono una buona occasione per ricordare e festeggiare tappe indimenticabili. “Hanno ucciso l’uomo ragno”, il primo disco degli 883, uscì nel 1992, vent’anni fa, e segnò per l’appunto una tappa memorabile. E, dicevamo, ciò che non va dimenticato va festeggiato e così rinverdito. Da qui l’idea di incidere nuovamente il disco d’esordio del duo pavese, che fu non solo un successo discografico (i comunicati stampa parlano di oltre 600mila copie vendute, in rete la cifra sale a 650mila), ma soprattutto lo specchio di un’intera generazione, quella che ha vissuto l’adolescenza a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta e che ha eletto (lo dicono i risultati di vendita) questo disco a portavoce dei propri casini mentali. E qui la parola casini ci viene davvero in aiuto, a costo di sembrare illetterati, perché nessun termine racconta meglio lo smarrimento degli adolescenti di quell’epoca. Oggi tutte le generazioni vagano nel buio - dagli anziani, su cui grava spesso il peso economico di figli e nipoti, agli adulti che vivono alla giornata, fino ai giovani senza grandi prospettive - ma all’epoca il mondo dei grandi era pieno di certezze e i genitori offrivano ai figli futuri preconfezionati fatti di titoli di studio e posti fissi, quanto bastava per uccidere la loro voglia di spensieratezza, alias l’uomo ragno. E pensare che a una settimana esatta dall’esordio discografico degli 883 – avvenuto il 10 febbraio 1992 - scoppiava lo scandalo Tangentopoli, che pure non bastò nell’immediato a risvegliare gli animi sopiti, troppo presi a svincolarsi dalle numerose pressioni familiari e sociali, alle quali rispondevano con chiari segnali di distacco: sub woofer delle auto che sembravano esplodere e super Mario Bros ad aprire una porta sul domani. Era il tempo dello stupore davanti ai primi aggeggi tecnologici, era arrivato il futuro, dal quale avrebbero tagliato fuori quasi tutta la generazione precedente. Ecco intravista la loro inconscia vendetta. Gli 883 erano tutto questo: il canto banale dei loro divertimenti banali, irritanti quanto realistici, specchio di un vocabolario che stava cambiando in preda a nuove - quanto vacue - necessità di espressione: “Non te la menare”, “6/1 sfigato”, “Con un deca” e “S’inkazza” (la k al posto della c dura non è, evidentemente, scoperta dell’era degli sms). All’epoca non tutti fummo in grado di coglierne la perfetta aderenza ai tempi, ma oggi, con poca lungimiranza e vent’anni di ritardo, va riconosciuto agli 883 - quindi a Max Pezzali e a Mauro Repetto - il merito di aver documentato una generazione. Tentativo che, in questa nuova edizione, si ripete in “Sempre noi”, unico inedito del disco, scritto e cantato da Pezzali a quattro mani e due voci con J-Ax, in un’ideale prosecuzione (o ripetizione) della canzone “Noi parte 2”, presente nel disco degli 883 “1 in +” (WEA, 2001). Con una sostanziale differenza tra le due: in questo nuovo episodio non c’è solo un affiorare di ricordi, ma emerge prepotente la voglia di guardare avanti. “E non c'è niente da rinnegare – cantano i due - ciò che è stato è stato, è tutto giusto così, però adesso bisogna andare, che di strada ce n'è ancora”. Come a mettere un punto. Così “Hanno ucciso l’uomo ragno 2012” è già il passato, sicuramente più di un disco, la testimonianza di un’epoca resa attraverso la forma canzone, non certo esposta come cimeli in mostra, ma con il chiaro intento di attualizzarne il ricordo. Così tutte le otto tracce originali sono state arrangiate in chiave rap e ricantate in maniera pienamente credibile da noti rapper della scena italiana: J-Ax, Entics, Ensi, Two Fingerz, Emis Killa, Dargen D’Amico, Club Dogo, Fedez e Baby K. Molti di loro sono intervenuti anche sui testi, scrivendo e rappando nuovi versi qua e là (ecco perché ad alcuni titoli troverete aggiunto l’anno in corso), senza mai snaturarne però il linguaggio giovanile. Claudio Cecchetto, produttore del disco di ieri e di oggi – insieme a Pierpaolo Peroni - dice che “con loro tutto è ritornato di estrema attualità”, ed effettivamente è così: grazie all’apporto di questa festosa squadra, l’album suona ancora adolescente e i suoi vent’anni proprio non li dimostra.
Max Pezzali, L’universo tranne noi, nuovo singolo da Max 20
Dal 10 maggio 2013 le radio italiane riaccolgono Max Pezzali con L’Universo Tranne Noi (testo e video lyric sono a fondo pagina), il nuovo singolo tratto da Max 20, la prossima fatica discografica dell’ex 883 che uscirà nei negozi il 4 giugno. Il brano L’Universo Tranne Noi, che parla di amori che rimangono immensi anche quando finiscono, diventando perciò immortali, è uno dei cinque inediti presenti nell’album. Le altre canzoni sono infatti altrettanti duetti di Max con alcuni grandi nomi della musica di casa nostra, come Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Jovanotti, Elio, Fiorello, Gianluca Grignani, Nek, Raf, Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Davide Van De Sfroos e Antonello Venditti, su pezzi storici della sua carriera tra cui Gli anni, Come Mai, Sei Fantastica, Sei un mito, Nord Sud Ovest Est, Tieni il tempo e tante altre ancora. Non sono state volutamente scelte artiste donne non per un improvviso attacco misogino di Max Pezzali, ma più semplicemente per rispettare la tonalità originale dei brani, adatti maggiormente a una voce maschile.
Il video di L’Universo Tranne Noi sarà girato all’Arena di Verona e diffuso nelle prossime settimane. Oggi però è già disponibile il lyric-video del brano. Intanto Max Pezzali ha iniziato la sua collaborazione con la seconda edizione della trasmissione televisiva MTV Spit, il talent show condotto dal rapper Marracash e dedicato alle battle di freestyle, in onda ogni giovedì sera sul canale 8 del digitale terrestre. Nel cast del programma ci sono anche Morgan, Ensi e Paola Zukar.
Video
L’universo tranne noi
Ti ho incontrata ma tu non mi hai visto Eri in macchina è stato un attimo Ma il mio cuore si è come bloccato O era fermo prima e ha ripreso a battere Tante volte io l’ho immaginato Rivedere te che effetto mi farà però adesso che è capitato non importa più se sia stata colpa tua o mia eravamo quel che tutti sognano quell’amore che i cantanti cantano tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e impossibile con il petto che sembra esplodere che non serve altro in più per vivere che potrebbe scomparire l’Universo tranne noi tranne noi I ricordi che sembrano lame fanno male ma forse li cerco io per rivivere per ricordare ogni istante accanto a te una vita accanto a te e il cervello sa che è complicato ciò che è rotto ormai non si riparerà però il cuore, sai, me l’ha giurato sa che un giorno tornerai sììì dice presto tornerai e saremo quel che tutti sognano quell’amore che i cantanti cantano tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e impossibile con il petto che sembra esplodere che non serve altro più per vivere che non c’è parola per descrivere che non ti sceglie e che non si fa scegliere e saremo quel che tutti cercano quell’amore che i cantanti cantano tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e irrealizzabile e che il petto fa quasi esplodere senza il quale non si può più vivere che potrebbe scomparire l’Universo tranne noi ooooh oooh tranne noi.
Max Pezzali si racconta su Rai2 in “Emozioni” Nella puntata di lunedì 10 giugno i vent'anni di carriera del cantante
Max Pezzali ad "Emozioni" su Rai2 “Emozioni”, il programma musicale di Rai 2 che racconta più grandi interpreti della musica italiana, dedica la puntata di lunedì 10 giugno, in onda alle 23.45, a Max Pezzali: il cantautore pavese che celebra quest’anno i suoi vent'anni di carriera e per farlo pubblica un nuovo album in cui si avvale anche della collaborazione dello storico compagno di strada Mauro Repetto.
La trasmissione offre un racconto dei due decenni di lavoro dell’artista: dall’incontro con Mauro Repetto alla fondazione degli "883", fino allo scioglimento del duo e al cammino da solista. Massimiliano inizia infatti il suo percorso di musicista e cantante durante le scuole superiori quando, insieme all’amico e collega Mauro, improvvisa basi rap in uno scantinato. Poi, nel 1992, arriva il grande successo con “Hanno ucciso l’uomo ragno” e l’anno seguente è la volta di altri due brani estremamente popolari, “Sei un mito” e “Nord Sud Ovest Est”. Di lì a qualche anno lo storico compagno di Max decide di abbandonare il gruppo, ma Pezzali conserva il nome 883 fino al 2004 quando lavora a “Il mondo insieme a te”, il suo primo album da solista, che contiene il singolo “Lo strano percorso”.
Il successo e alcuni momenti difficili della carriera di Max vengono raccontati in “Emozioni” attraverso le interviste esclusive a Fiorello, Claudio Cecchetto e Linus, grandi amici e colleghi del cantautore. Non manca neanche una chiacchierata con Pezzali che rivela aneddoti e curiosità legate al gruppo.
Ida Ciccone da: tv.lospettacolo.it
Vent'anni di carriera per Max Pezzali e incontra i fan varesini Il cantautore sarà in città domenica 16 giugno, alle 16, per presentare il suo ultimo disco Max 20
Domenica 16 giugno, alle 16.00, alla Casa del Disco in Piazza Podestà a Varese, ritroveremo un altro dei grandi della musica italiana: Max Pezzali ci presenta il suo nuovo album, uscito il 4 giugno, dal titolo “Max 20” per festeggiare i vent’anni della sua carriera. In quest’ultima uscita ritroviamo i suoi successi cantati in duetto con altri big della musica italiana: da Jovanotti a Sangiorgi, da Ramazzotti a Cremonini e poi Baglioni, Raf, Venditti, Grignani, Bennato, Nek, Elio, Van De Sfroos e Fiorello, oltre che due brani scritti con Mauro Repetto, collaborazione che segna nuovamente la reunion degli 883.
da: 3.varesenews.it
Gli 883 sono tornati, Max Pezzali festeggia vent'anni di carriera Il cantautore presenta il nuovo album dal titolo "Max 20" dove ci sono due brani scritti con Mauro Repetto e tantissime collaborazioni, da Jovanotti a Davide Van De Sfroos
Vedi Max Pezzali e il ricordo è subito a quella cassetta che girava nel mangianastri e che cantava “Sei un mito”. Giacca di jeans, camicia rossa, ciuffo in testa e Pezzali che saltella sul palcoscenico del Festival Bar. Altri tempi, un’altra Italia. Eppure le sue canzoni non sono mai tramontate. Quando incontriamo Max il ciuffo è diventato un taglio corto e il ragazzo degli anni ’90 che ha scalato le classifiche con successi come “Sei un mito”, “Senza averti qui”, “La regola dell’amico”, ha lasciato spazio ad un cantautore consapevole del mondo che lo circonda e del suo lavoro. Lo ritroviamo infatti, mentre celebra i suoi suoi vent’anni di carriera con un album ricco di collaborazioni, dove i suoi successi diventano duetti con i big della musica italiana. Dopo i rapper - con i quali ha collaborato l’anno scorso per l’album che festeggiava il ventennale di “Hanno ucciso l’uomo ragno” e che definisce «i cantastorie di oggi» - ora è toccato al mondo del pop. «Ho chiamato le persone che hanno condiviso con me un percorso - spiega Max con il cappellino da baseball appena tolto dalla testa -, gli amici e i colleghi che sono stati fondamentali per la mia formazione e con i quali c’è un rapporto di amicizia vero». Così nel disco scorrono nomi come Jovanotti (che Pezzali definisce «il più grande rivoluzionario della musica italiana»), Sangiorgi, Ramazzotti, Cremonini, Baglioni, Raf, Venditti, Grignani, Bennato, Nek, Elio, Van De Sfroos e Fiorello a reinterpretare quelle canzoni che hanno segnato la generazione degli anni ’80. «Avrei voluto anche altre collaborazioni ma avevamo esaurito tecnicamente lo spazio sul Cd. Lavorare con questi artisti è stato molto interessante ed è stato fondamentale cercare testi che non snaturassero il loro modo di interpretarli. Il risultato è ottimo, ci sono testi che sembrano essere scritti apposta per loro». Di ognuno racconta curiosità e la sua stima nei loro confronti è evidente. Quando gli chiediamo della collaborazione con Davide Van De Sfroos spiega: «Sono un suo grande fan, mi sono innamorato della sua musica. Ho passato serate con lui a cantare “Pulenta e galena fregia” e questa collaborazione è stata un’evoluzione naturale».
E nel disco, che uscirà il 4 giugno e si intitola semplicemente "Max 20", torna un’altra collaborazione importante: quella con Mauro Repetto, segnando nuovalmente la reunion degli 883 (era già successo per l'album precedente). Insieme hanno scritto due brani inediti: «si è ricreata l’antica magia. Mauro mi fa vedere il mondo con altri occhi e questo mi piace molto. Ci siamo incontrati un giorno a Roma, è venuto a trovarmi con un portatile in mano e nient’altro. La sera è ripartito. E’ un uomo imprevedibile ma lavorare con lui mi è piaciuto molto, c’è la condivisione delle idee. Quando si lavora da soli, dopo un pò, ci si annoia». Un disco insomma, dove trovate il Max Pezzali che vent’anni fa ha fatto cantare tutta Italia con “Come mai” ma che guarda anche al futuro: «Per il 2014 vorrei pubblicare un nuovo album di inediti. Credo che sia il momento giusto per convogliare queste nuove energie. Mi piacerebbe lasciare spazio alla mia parte più irrazionale e emotiva senza farmi influenzare dal “dover fare un album come ce lo si aspetta”». Intanto un bilancio di questi ultimi vent’anni è d’obbligo: «Ho sempre avuto una certa rassegnazione nei confronti del destino. Credo che alcune cose sono andate come dovevano andare o potevano andare peggio. Mi reputo comunque fortunato, ho attraversato anni in cui molti nella musica sono stati falciati». Sulla copertina dell’album un’ immagine che riassume bene il cuore di quest’album: il Max di vent’anni fa e il Max di adesso a confronto. L’unica cosa certa? «I jeans a vita alta non torneranno mai più».
Max Pezzali: si ritira dalla musica dopo l’album Max 20?
Max Pezzali si ritira dalla musica, sì o no? Mentre il nuovo album Max 20, diciannove brani con cinque inediti e quattordici duetti, arriva nei negozi, tutti i fan si interrogano sulle ultime esternazioni dell’ex 883 che fanno presagire un prossimo addio alle scene da vincente, o meglio da ‘pugile imbattuto’ per usare le sue stesse parole. In realtà prima di appendere il microfono al chiodo, ammesso che ciò accada sul serio, Max Pezzali ha ancora molto da dare e da dire: solo nel 2013 sono in programma prima una lunga serie di incontri promozionali per presentare Max 20 e poi, da ottobre, un vero e proprio tour nei palazzetti davanti a decine di migliaia di spettatori di ogni parte d’Italia. E nel 2014 un album di soli inediti, il primo dopo Terraferma del 2011 e l’ultimo previsto dal suo contratto con la Warner. Dopo è vero, potrebbe anche dire stop e terminare contento e soddisfatto la sua storia come cantante, ma fino ad allora ci sarà sempre tempo per cambiare idea. Intanto, preceduto dal bel singolo L’Universo Tranne Noi, esce Max 20, la terza raccolta retrospettiva dopo Con Un Deca e Hanno Ucciso l’Uomo Ragno 2012, il modo migliore per chiudere la trilogia dedicata alla celebrazione di 20 anni di splendida carriera.
In realtà più che i 14 duetti, che vedono comunque partecipare i migliori cantanti del nostro tempo, da Eros Ramazzotti a Jovanotti, da Claudio Baglioni a Sangiorgi dei Negramaro, oltre a Elio, Fiorello, Venditti, Cremonini, Raf e tanti altri, la vera attrattiva di Max 20 sono forse i due inediti che Max Pezzali ha scritto insieme al suo vecchio compagno degli 883, il redivivo Mauro Repetto, che ha messo la sua firma sui testi delle tracce Welcome Mr. President e Il Presidente di Tutto il Mondo. Una reunion, quella tra Max e Mauro, che molti ritenevano impossibile ma che invece si è tramutata in realtà, seppur per soli due brani. In attesa, chissà, di rivederli insieme anche sul palco, fosse anche per una breve performance.
<p align="center">Max Pezzali, Max 20: tracklist completa
Welcome Mr. President (Pezzali – Repetto) INEDITO Il presidente di tutto il mondo (Pezzali – Repetto) INEDITO I cowboy non mollano (Pezzali) INEDITO Ragazzo inadeguato (Pezzali) INEDITO L’universo tranne noi (Pezzali) INEDITO Tieni il tempo, feat. Jovanotti (Pezzali – Guarnerio – Peroni) Lo strano percorso, feat. Eros Ramazzotti (Pezzali) Ti sento vivere, feat. Giuliano Sangiorgi (Pezzali) Gli anni, feat. Cesare Cremonini (Pezzali) Come mai, feat. Claudio Baglioni (Pezzali – Repetto) Sei un mito, feat. Fiorello (Pezzali – Repetto) Quello che capita, feat. Antonello Venditti (Pezzali) Sei fantastica, feat. Raf (Pezzali) Come deve andare, feat. Davide Van De Sfroos (Pezzali) Nessun rimpianto, feat. Nek (Pezzali – Guarniero – Peroni) Eccoti, feat. Francesco Renga (Pezzali) La dura legge del gol, feat. Edoardo Bennato (Pezzali – Cecchetto – Guarniero – Peroni) Rotta x casa di Dio, feat. Gianluca Grignani (Pezzali – Repetto) Nord sud ovest est, feat. Elio (Pezzali – Repetto).
Il presidente di tutto il mondo.. (di tutto il mondo) Per cominciare voglio un cervello, un cervello a livello Steve Jobs non è importante essere brutto o bello col fascino nerd tutti conquisterò e col carisma del visionario convincerli che hanno bisogno di me perché anche se ancora non lo sanno davanti ai loro occhi c'è.. Il Presidente di Tutto il Mondo ogni problema risolverò così noi non toccheremo il fondo vi farò ballare vi farò sognare nuova luce porterò Voglio essere duro come Clint Eastwood parlare alle sedie con solennità ma intenerirmi al momento giusto davanti alle tragiche fatalità voglio la calma del Dalai Lama e i buoni propositi di Bono Vox in Africa con Brad e Angelina umano che più non si può Il Presidente di Tutto il Mondo ogni risposta io troverò risolverò tutto giusto in tempo per farvi cantare per farvi volare il futuro inventerò Presidente però non dimenticarti mai che sei Presidente perché ti abbiam scelto noi e che noi non siamo sudditi tu non sei il re rapidi come si sale si può scendere anche se a volte possiam sembrarti inutili numeri per i sondaggi e per il marketing siamo i soli e gli unici a cui devi rendere conto finchè vorrai continuare ad essere Il Presidente il Presidente il Presidente di Tutto il Mondo Sorprenderò come Schwarzenegger sembrava un cretino poi hai visto però farà un grandissimo social network più forte di Zuckerberg (Zuckerberg) quello di Facebook sarò duecento miliardi di mi piace i followers neanche li conterò più di tutti quanti sarò la voce e vi guarderò da lassù Il presidente di tutto il mondo ogni problema risolverò così noi non toccheremo il fondo vi farò ballare vi farò sognare Il Presidente di Tutto il Mondo ogni risposta io troverò risolverò tutto giusto in tempo per farvi cantare per farvi volare il futuro inventerò Il Presidente di Tutto il Mondo.
Max Pezzali al top, così sono rinato 7 mln di dischi venduti, Max 20 disco d'oro, nuove date tour
Max Pezzali di nuovo al top: Max 20, già disco d'oro, raccolta di 14 successi della sua carriera e degli 883, cantati in duetto con vari artisti italiani (da Venditti a Ramazzotti), e 5 brani inediti, è balzata al primo posto nella classifica dei più venduti. Il cantante che ha all'attivo più di 7 milioni di dischi venduti, ha infiammato il Giffoni film festival. E per il tour dopo il raddoppio a Milano nuove date: Verona, Perugia, Acireale e Napoli.
fonte: ansa.it
Max Pezzali è malato: bufala o verità?
La voce di una malattia circola in rete negli ultimi giorni, da quando Max Pezzali è stato visto al Music Summer Festival 2013 molto dimagrito e piuttosto pallido!
E' da diversi anni che circola in rete la voce secondo cui Max Pezzali sarebbe malato: in alcuni forum di parla addirittura di una possibile leucemia.
Con il suo ritorno sulle scene musicali la notizia è tornata più viva che mai. L'ex 883 si è esibito al Music Summer Festival per presentare il nuovo singolo "L'universo tranne noi" e sono stati in molti a vederlo dimagrito, ma tanto magro da sembrare malato! Perchè? Come mai è dimagrito così tanto?
La cosa strana è che Pezzali, uno dei cantautori più amati d'Italia, dopo venti anni di onorata carriera ha anche deciso di lasciare il mondo della musica. Dopo il suo ultimo album "Max 20" l'artista sta pensando di ritirarsi a vita privata e dedicarsi completamente al figlio Hilo.
Senza dubbio potrebbe essere una dichiarazione che lascia perplessi. Ma se ci pensate bene non più di tanto: gli ultimi dischi di Pezzali sono stati più che altro live, raccolte o riedizioni di vecchi cd.
Giusto per capirci: "Max 20", uscito meno di due mesi fa, contiene solamente 5 inediti e 14 brani rivisitati in duetto con altri artisti italiani (Jovanotti, Elio, Raf, Nek e tanti altri), mentre "Hanno ucciso l'uomo ragno 2012", pubblicato l'anno scorso, è una rilettura in chiave rap dell'album d'esordio degli 883.
Potrebbe aver perso la vena creativa? Beh, sarebbe comunque meglio di una malattia grave. Noi di Allsongs speriamo che siano entrambe due bufale e facciamo gli auguri a Max per la nuova trasmissione "Nord Sud Ovest Est" con Jake La Furia e Paola Iezzi: ormai, dopo MTV Spit e Le strade di Max, nonostante i 45 anni suonati avrebbe già una nuova carriera assicurata!
TROPPE RICHIESTE A BOLOGNA: PEZZALI VA ALL'UNIPOL ARENA
Per il troppo alto numero di richieste di biglietti, Max Pezzali ha dovuto spostare il live di Bologna del 28 novembre dal PalaDozza nella più capiente Unipol Arena. I biglietti già acquistati saranno validi per la nuova location. I posti di tribuna numerata del PalaDozza saranno ricollocati nella nuova struttura rispettando fila e posto. Saranno inoltre organizzate delle navette che il giorno dello show opereranno dalla stazione di Bologna all’Unipol Arena e viceversa. Mentre la raccolta Disco d'Oro “Max 20” continua a dominare le classifiche e il singolo “L'universo tranne noi” spopola in radio e sul web, il “Max 20 Live Tour”, in partenza il 9 novembre dal Palabam di Mantova già sold out, continua a mietere successi: ha registrato il doppio sold out in pochi giorni al Mediolanum Forum di Milano il 18 e 19 novembre ed è stato arricchito con quattro nuovi concerti.
L'addio attraverso Twitter, dopo 8 anni di matrimonio e un figlio
16:06 - Tra Max Pezzali e la moglie Martina Marinucci è finita. Dopo 8 anni di matrimonio e un figlio, nato nel 2008, la coppia ha deciso di lasciarsi. A dare l'annuncio via Twitter l'ex 883, che ha salutato con tenerezza l'ormai ex moglie e l'ha ringraziata per i bei momenti passati insieme: "Grazie Martina per questi anni straordinari,per le emozioni,per Hilo.Grazie per avermi reso una persona migliore.Buona strada Marty...". Una scelta condivisa da entrambe le parti. Sul suo profilo Facebook la Marinucci ha infatti pubblicato un messaggio carico di sentimento all'ex marito: "Grazie a te, per questi 13 anni di rock'n'roll... Ti voglio bene Max… Buona strada anche a te!!".
Nella rottura non sarebbero quindi coinvolte terze persone, anche se tra i fan serpeggia l'ipotesi che la coppia sia andata in crisi nel 2011, dopo il presunto tradimento (sempre smentito da Max e Martina) del cantante con la vj Eleonora Espago.
Max Pezzali: A ottobre in libreria "I Cowboy Non Mollano Mai"
Giuditta Danzi da: loudvision.it
Non si ferma il successo di "Max20", ultimo disco di Max Pezzali, ai vertici della classifica degli album più venduti dopo 13 settimane dalla sua pubblicazione, ma Pezzali ha già una sorpresa per i suoi fans: il 10 ottobre esce "I Cowboy Non Mollano Mai", un viaggio nei ricordi del cantautore e leader degli 883 e l'affresco sociale di una generazione.
Riccamente illustrato con scatti privati e inediti, "I Cowboy Non Mollano Mai" è la storia di Max Pezzali: i primi amici e i primi nemici tra i banchi di scuola, le serate al bar e quelle trascorse in cantina insieme a Mauro, a scrivere canzoni e sognare l'America. E poi l'incontro decisivo con la musica: il punk, il post punk, il rap, Springsteen. Il successo inaspettato e l'epoca d'oro degli 883, l'esperienza alla Croce Rossa, le piccole sfide quotidiane e i grandi viaggi che ti fanno scoprire il mondo, le donne, la carriera solista, le tournée nei palazzetti e i rapporti difficili con la critica musicale italiana, la famiglia. E alla fine un figlio, da crescere e a cui raccontare tante storie fantastiche.
Dice Pezzali: «Ci ho pensato tante volte e forse non è una teoria così assurda: credo che gli 883 degli esordi abbiano avuto, nel loro piccolo, una funzione simile a quella dei Sex Pistols nei loro famosi concerti di Manchester. Nel 1976, tutti i ragazzetti che poi sarebbero diventati i Joy Division, gli Smiths, i Simply Red e tutte le altre band cittadine dell'epoca, andarono a vedere i Sex Pistols in concerto. Negli anni dei Genesis e dei Led Zeppelin, vedevi i Pistols che facevano quella roba lì, con quell'energia, quella spontaneità, e pensavi: «Voglio farlo anch'io!». Perché i Led Zeppelin e i Genesis non li potevi fare comunque. Non li avresti mai saputi fare, erano tecnicamente irraggiungibili. Il grande merito che riconosco ai primi 883 è stato proprio quello di aver fatto capire a un sacco di ragazzi che si poteva fare. Non bisognava essere belli per forza, non bisognava essere tecnici per forza, non bisognava essere impegnati per forza. Bastava avere la voglia, l'energia e la testa dura. Molti dei ragazzi che ascoltavano gli 883, adesso sono diventati rapper».