FRANCESCO DE GREGORI

biografia, discografia, new, foto, ecc...

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    E qualcosa rimane, fra le pagine chiare,
    fra le pagine scure,
    e cancello il tuo nome dalla mia facciata
    e confondo i miei alibi e le tue ragioni,
    i miei alibi e le tue ragioni.
    Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente
    ma lo zingaro è un trucco.
    Ma un futuro invadente, fossi stato un pò più giovane,
    l'avrei distrutto con la fantasia,
    l'avrei stracciato con la fantasia.




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    Francesco De Gregori




    Francesco De Gregori nasce a Roma il 4 aprile 1951.

    Biografia

    Trascorre gran parte della sua adolescenza a Pescara per tornare poi a Roma alla fine degli anni sessanta.
    Frequenta il liceo classico "Virgilio", uno dei storici licei romani, dove vive in prima persona gli eventi e i fermenti politici del movimento studentesco del '68.
    Fu il grande artista statunitense Bob Dylan ad ispirare il genio artistico del giovane De Gregori che comincia diciottenne, con l'aiuto del fratello maggiore Luigi ad esibirsi con alcune traduzioni dei brani di Dylan al Folkstudio.
    A quel tempo (fine anni sessanta, primi anni settanta) al Folkstudio si esibivano altri giovani cantautori come Antonello Venditti (con cui dividerà l'esordio discografico), Mimmo Locasciulli, Riccardo Cocciante, Mario Sciano, Giorgio Lo Cascio e molto altri.
    In quel tempo il giovane De Gregori gira l'Italia accompagnando con la chitarra la folk-singer fiorentina Caterina Bueno, alla quale dedicherà, nell'album "Titanic", la canzone Caterina.



    Nel 1972 realizza il suo primo album "Theorius Campus", diviso equamente con l'amico Venditti. L'anno successivo realizza il disco "Alice non lo sa" e tenta la strada delle kermesse musicali, partecipando senza fortuna a "Un disco per l'estate" con la canzone Alice.
    Nel 1974 esce forse il suo album più intimo "Francesco De Gregori", in cui troviamo canzoni che parlano del De Gregori uomo.
    Nello stesso anno collabora con Fabrizio De Andrè a cui scrive cinque canzoni per l'album del cantautore genovese "Volume VIII" .

    Nel 1975 esce forse il suo album più bello, "Rimmel", album che contiene canzoni che rimarranno pietre miliari nella storia della musica italiana come Rimmel, Pablo (con l'arrangiamento di Lucio Dalla), Buonanotte fiorellino (ispirata da una ballata di Bob Dylan "Winterlude) e Pezzi di vetro.
    L'anno dopo esce "Bufalo Bill", definito da lui stesso il suo disco più riuscito, in cui troviamo canzoni di eccezionale bellezza come Atlantide e Santa Lucia.

    Il 1977 è forse l'anno più buio della carriera artistica di De Gregori, il quale viene duramente contestato durante un concerto al Palalido di Milano da un gruppo di spettatori appartenenti ad un gruppo extraparlamentare della sinistra, i quali accusavano il cantautore romano di servirsi delle sue canzoni di temi politici per arricchirsi. Fu sottoposto ad un durissimo attacco ideologico, attacco che colpì la sua sensibilità a tal punto da sospendere da la tournee e ritirarsi dalle scene per un lungo periodo di tempo senza lasciare alcuna traccia di sé (c'è chi dice che ha lavorato in una libreria romana).
    Finalmente nel 1978 pubblica un nuovo album, "De Gregori", in cui sono contenute canzoni come Natale, Raggio di sole, Due zingari e la famosissima Generale.


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    Solo nel 1979 torna ad esibirsi in pubblico e lo fa con Lucio Dalla, in quella che sarà una delle più grandi tourneè nella storia della musica italiana: "Banana Republic" (insieme anche a l'allora giovanissimo Ron) da cui venne tratto un disco e un film.
    Sempre nel 1979 registra in studio l'album "Viva l'Italia" in cui gioca a mescolare ritmi sudamericani insieme a grandi musicisti statunitensi. Il 1982 è l'anno del bellissimo Titanic, in cui oltre all'omonima canzone troviamo piccole perle come Caterina, I muscoli del capitano, La leva calcistica della classe '68 e la delicatissima San Lorenzo.


    DISCOGRAFIA..



    Per Brevità Chiamato Artista (2008)
    Tra Un Manifesto E Lo Specchio (2006)
    Calypsos (2006)
    Pezzi (2005)
    Mix - Disc 2 (2003)
    Mix - Disc 1 (2003)
    Il Fischio Del Vapore (2003)
    Fuoco Amico (2002)
    Amore Nel Pomeriggio (2001)
    Curve Nella Memoria (1998)
    Prendere E Lasciare (1996)
    Canzoni D'amore (1992)
    Miramare 19.4.89 (1989)
    Terra Di Nessuno (1987)
    Scacchi E Tarocchi (1985)
    La Donna Cannone (1983)
    Titanic (1982)
    Viva L'italia (1979)
    Banana Republic (1979)
    De Gregori (1978)
    Bufalo Bill (1976)
    Rimmel (1975)
    Francesco De Gregori (1974)
    Alice Non Lo Sa (1973)
    Theorius Campus (1972)

    Altre Canzoni

    4/3/43
    Bella Ciao
    Diamante
    Gigolò
    Giovanna D'Arco
    Non Dirle Che Non E' Così
    Sfiorisci Bel Fiore
    Tutti Cercano Qualcosa



    Edited by tomiva57 - 14/12/2013, 18:33
     
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    Gli inizi: il Folkstudio


    È grazie al fratello che iniziò ad esibirsi in pubblico: Luigi infatti, con il nome d'arte di Ludwig, si esibiva ogni settimana al Folkstudio, presentando canzoni tradizionali statunitensi e propri brani. Un giorno, agli inizi del 1970, Francesco fece ascoltare al fratello una canzone che aveva appena scritto, intitolata Buonanotte Nina, i cui accordi erano presi da una canzone di Fabrizio De André ma eseguiti nella sequenza inversa. Luigi la imparò e la cantò al Folkstudio con successo, per cui propose al fratello di cantarla la domenica successiva, cosa che Francesco fece.

    Al Folkstudio De Gregori conobbe molti musicisti, tra cui Caterina Bueno (che lo ingaggiò come chitarrista per un tour nel 1971, insieme al chitarrista Antonio De Rose, ed alla quale anni dopo dedicò la canzone Caterina, contenuta nell'LP Titanic), Antonello Venditti, Mimmo Locasciulli, Giovanna Marinuzzi (con la quale ebbe un breve flirt citato anni dopo nella canzone Niente da capire), Ernesto Bassignano e Giorgio Lo Cascio.

    Per un breve periodo diede vita, insieme a quest'ultimo, ad un duo - Francesco e Giorgio - che per molti versi si rifaceva al duo statunitense Simon and Garfunkel; il loro repertorio comprendeva canzoni di Bob Dylan e Leonard Cohen

    Sempre con Lo Cascio e la collaborazione di Antonello Venditti ed Ernesto Bassignano, Francesco si esibiva al Folkstudio in uno spazio del programma denominato "I giovani del folk", divenuta poi la denominazione usata dai quattro per le esibizioni nel resto d'Italia. Il quartetto è ricordato anche da Antonello Venditti nel celebre verso "Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra, e un pianoforte sulla spalla" che apre la canzone Notte prima degli esami.

    Alla fine del 1971 De Gregori e Lo Cascio ottengono un'audizione con la It di Vincenzo Micocci: sono indirizzati a questa etichetta da Giovanna Marini, alla quale avevano chiesto di metterli in contatto con I dischi del sole (cosa non possibile per il repertorio della casa discografica, molto politicizzato rispetto a quello dei due cantautori).


    Durante il provino realizzano una lacca con quattro canzoni: Il partigiano (cover in italiano di The partisan di Leonard Cohen) e Dolce signora che bruci cantate insieme, Ho cercato di dirti cantata da Lo Cascio e Signora Aquilone cantata da De Gregori, e Micocci, colpito dai brani, propone loro un contratto discografico.

    Da ricordare che la versione incisa in quest'occasione di Signora Aquilone presenta il testo originale, così come veniva cantato da De Gregori dal vivo, e cioè con il verso

    « ...lui mi disse "fratello, è cattivo come Dio...." »

    che verrà cambiato in:

    « ...è antico come Dio »

    Ma, ancora prima di iniziare, il sodalizio artistico si scioglie: come racconta lo stesso Lo Cascio nel suo volume su De Gregori, i due avevano alcune divergenze sulla realizzazione degli arrangiamenti, però il pretesto per la separazione fu un viaggio premio in Ungheria (ottenuto come retribuzione per la registrazione di uno special televisivo magiaro realizzato a casa di Nanni Loy), a cui Lo Cascio rinuncia (perché in quel periodo sta organizzando il matrimonio); De Gregori propone il viaggio a Venditti (che ha anche lui firmato con la It all'insaputa dei due amici) che accetta, e durante il viaggio i due decidono di costituire un duo (scrivendo insieme la canzone In mezzo alla città), e realizzano l'album Theorius Campus, pubblicato nel giugno del 1972, in cui De Gregori include una canzone, La casa del pazzo, con la musica scritta da Lo Cascio.

    Il titolo del disco è in realtà anche il nome del duo (non essendo presenti sulla copertina i nomi dei due cantautori): esso raccoglie alcuni brani già presentati al Folkstudio, tra i quali Signora aquilone e Dolce signora che bruci di De Gregori, La casa del pazzo di De Gregori/Lo Cascio, Roma capoccia, Sora Rosa e Ciao uomo di Venditti.

    L'album è stato ristampato negli anni successivi anche con il nome di Roma capoccia.

    L'esordio solista e gli anni settanta


    Spinto dai meccanismi della promozione musicale (perché l'idea fu, in effetti, del cantautore), partecipa al Un disco per l'estate 1973 con la canzone Alice, classificandosi all'ultimo posto: l'operazione dà i suoi frutti e permette al suo disco d'esordio di avere una minima visibilità. Alice non lo sa è invece il titolo del primo album da solista di De Gregori, che esce nel 1973.

    È un disco molto discusso dalla critica per la sua vena ermetica . Il De Gregori di questo esordio appare come una presenza fragile (rappresentata da una voce delicata e sognante) e al contempo partecipe delle emozioni che lo coinvolgono.

    La voce flebile e insieme penetrante intona parole sfuggenti ma al contempo evocative: la storia del XX secolo sembra far da sfondo tanto alle canzoni che più espressamente fanno ad essa riferimento (1940 e più ancora Saigon), quanto alle canzoni di carattere più esistenziale (La casa di Hilde). De Gregori inizia, poi, ad utilizzare uno dei suoi cliché più riusciti, il ritratto femminile (Alice, Irene). Un album molto particolare, musicalmente leggero e insieme complesso, che però non trova consenso tra il pubblico.

    Dalla IT, De Gregori passò alla RCA Italiana (con un contratto da 300.000 lire al mese), che pubblicò l'album Francesco De Gregori. All'assenza di un titolo specifico, si è spesso sopperito riferendosi ad esso come all'album della pecora. La copertina (opera di Gordon Fagetter, batterista dei Cyan Three e primo marito di Patty Pravo) ritrae un tipico agnello pasquale con le gambe raccolte a reggere un lungo bastone, che reca in cima, ben visibili, le iniziali di Francesco De Gregori.

    Il disco continua a presentare, sulla linea del precedente, testi estremamente complessi e introspettivi, essendo nel contempo ancora più sperimentale. D'altra parte, gli arrangiamenti sono decisamente più curati e anche l'esecuzione risulta più riuscita. Spiccano le canzoni Bene, Souvenir, Dolce amore del Bahia, Chissà dove sei, la più intimista Giorno di pioggia e due classici: Cercando un altro Egitto (forse il bozzetto più ermetico dell'ermetismo degregoriano) e, soprattutto, Niente da capire.

    De Gregori considerava all'epoca questo il suo disco peggiore:
    « Dopo aver firmato il contratto con la RCA, siamo nel '74, feci il disco con la Pecora, che secondo me è il disco più brutto che ho fatto »


    Il successo

    Il grande successo arrivò con Rimmel del 1975, uno dei dischi più venduti del decennio, contenente uno dei suoi ritratti più riusciti, l'omonima Rimmel, storia di un addio freddo e distaccato, Pablo (scritta insieme a Lucio Dalla), Quattro cani e Pezzi di vetro.

    Al disco collaborò Renzo Zenobi, che suona tutte le chitarre acustiche dell'album; così raccontò De Gregori la collaborazione:
    « Il mio primo "vero" chitarrista è stato Renzo Zenobi, che suonava tutto pulitino e mi diceva sempre che dovevo imparare a suonare meglio la chitarra. Lui eseguiva dei fingerpicking impeccabili, con tutte le note che suonavano allo stesso livello, mentre io arrancavo dietro di lui dimenticando pezzi di arpeggi. Mi ha dato una grossa mano negli album Alice non lo sa e Rimmel, dove suona tutte le chitarre acustiche »


    Nello stesso anno, De Gregori produsse l'album di debutto di Zenobi, A Silvia.
    Sempre nel 1975 collaborò con Fabrizio De André per la realizzazione di Volume 8, passando un periodo nella sua villa in Gallura. Con il cantautore genovese pubblicò la sua canzone Le storie di ieri e collaborò per le canzoni Oceano (che sarebbe l'enigmatica risposta di De Gregori al perché Alice guarda i gatti, domanda che gli era stata fatta dal figlio di De André, Cristiano), La cattiva strada, Dolce Luna e Canzone per l'estate.

    Nelle note riportate in occasione dell'uscita dell'album Amore nel pomeriggio, De Gregori ha dichiarato che la collaborazione con Fabrizio De André fu abbastanza singolare: i due non si incontravano quasi mai perché mentre De Gregori lavorava all'album di giorno, Fabrizio - alzandosi molto tardi - lo faceva di notte.
    Francesco De Gregori con Ivan Graziani e Mario Scotti (al basso) negli studi della RCA durante le registrazioni di "Bufalo Bill"

    Alla fine del 1975, De Gregori si rende protagonista, assieme a Claudio Baglioni, di un concertino improvvisato nella piazza romana del Pantheon.

    Dopo un lauto pranzo, e forse complice anche il vino, i due cantautori si mettono a suonare pezzi di repertorio vario (dai Beatles a Bob Dylan, a Simon e Garfunkel), con le custodie delle chitarre aperte nella piazza, gremita di turisti.

    Vistisi quasi del tutto ignorati dai passanti, provano ad eseguire pezzi del proprio repertorio, ma il risultato non cambia.

    Commentando l'episodio, e sottolineando la delusione provata, Baglioni dichiarerà più tardi: «A me ci vollero un paio di giorni per riprendermi, a Francesco, che è più vanitoso, almeno un paio di settimane».

    A Rimmel seguì l'anno seguente Bufalo Bill, album in cui continua la collaborazione con Dalla (coautore della musica di Giovane esploratore Tobia) ed in cui partecipa Ivan Graziani (alla chitarra nella title track), non accreditato in copertina.

    Il "processo" al Palalido di Milano

    Durante la tournée del 1976, il 2 aprile , durante la seconda tappa al Palalido di Milano (il debutto era avvenuto a Pavia), alcuni ragazzi, appartenenti ai collettivi politici studenteschi (tra cui Gianni Muciaccia, leader e bassista del gruppo musicale Kaos Rock e Nicoletta Bocca, figlia del giornalista Giorgio Bocca, salirono sul palco ripetutamente, interrompendo il concerto, per leggere al pubblico un comunicato contro l'arresto, avvenuto a Padova, di un militante della sinistra extraparlamentare e per contestare il cantante colpevole, a loro dire, di frequentare alberghi lussuosi e soprattutto di strumentalizzare i temi cari alla sinistra per arricchirsi. De Gregori, dopo aver cantato qualche canzone di malavoglia e sottotono, abbandonò il palco.

    Ma i ragazzi dei collettivi lo costrinsero a risalire. Circondatolo, inscenarono un vero e proprio "interrogatorio" (Quanto hai preso stasera? - Se sei un compagno, non a parole ma a fatti, lascia qui l'incasso. - Vai a fare l'operaio e suona la sera a casa tua) . Dopo venti minuti di "interrogatorio" De Gregori riuscì a raggiungere il camerino. Dichiarò ai giornali: Non canterò mai più in pubblico. Stasera mancava solo l'olio di ricino, poi la scena sarebbe stata completa .
    De Gregori concluse il tour, poi interruppe la sua carriera per due anni, progettando tra le altre cose di aprire una libreria.

    Ispirate a questo episodio sono le canzoni "Vaudeville (Ultimo Mondo Cannibale)" di Roberto Vecchioni, contenuta nell'album Samarcanda, pubblicato nel 1977

    « E spararono al cantautore / in una notte di gioventù / gli spararono per amore /per non farlo cantare più / gli spararono perché era bello / ricordarselo com'era prima / alternativo / autoridotto / fuori dall'ottica del sistema »

    (Roberto Vecchioni, Vaudeville (ultimo mondo cannibale))

    ed "Era una festa" di Edoardo Bennato, inserita nell'album "OK Italia" pubblicato nel 1987

    « Francesco forse non se lo aspettava / vedeva intorno a se solo ragazzi come lui / gli dicono "Compagno sei in errore / la tua avventura adesso si conclude / noi invece andiamo avanti e non ci fermeremo mai »

    (Edoardo Bennato, Era una festa)

    Nel 2010 l'episodio è stato citato da Luciano Ligabue nella canzone "Nel tempo", inserita nell'album Arrivederci, mostro!
    « C'ero nel settantasette / a mio modo e col mio passo, / il processo a De Gregori... »


    Anni dopo, il cantautore ha dichiarato in merito: «Per come si erano messe le cose avrebbero anche potuto spararmi: è stato un piccolo momento della strategia della tensione»


    La collaborazione con Lucio Dalla


    Nel 1977 si sposa con Alessandra Gobbi, una sua compagna di liceo, e l'anno successivo nascono i due gemelli Marco e Federico.

    Torna sulla scena musicale nel 1978 con il riuscito De Gregori, album contenente la famosa canzone "Generale": l'8 luglio 1978, in occasione della promozione del disco, De Gregori tiene un concerto con Lucio Dalla, organizzato da Walter Veltroni (all'epoca responsabile della F.G.C.I.), concerto che fa da preludio ad una tournée insieme che si terrà l'anno successivo.

    A dicembre del 1978 De Gregori e Lucio Dalla pubblicano il 45 giri Ma come fanno i marinai, scritto dai due cantautori e nato in modo abbastanza casuale, come racconta il cantautore romano: «La canzone, forse la gente non ci crede, è nata a pranzo, quando, dopo il caffè, ci siamo messi a suonare insieme».

    Ad esso fa seguito qualche mese dopo Banana Republic, tour dei due cantautori (realizzato con Ron e i futuri Stadio, e poi seguito da disco e film) che riempie nel 1979 gli stadi di tutta Italia, e che è lanciato da un concerto nel luglio dell'anno precedente allo stadio Flaminio di Roma, con ben quarantamila spettatori..

    Dalla collabora anche all'album Viva l'Italia, che De Gregori pubblica in autunno, e che contiene tra le altre l'omonima canzone, una delle più celebri del cantautore romano, pubblicata su 45 giri.

    Nel 1980 la collaborazione tra i due cantautori ha un'appendice: collaborano infatti all'album Una città per cantare di Ron, sia scrivendo con il cantautore pavese alcune canzoni (De Gregori scrive il testo di Nel deserto e testo e musica di Mannaggia alla musica) sia cantando insieme nell'ultima strofa della title-track.


    Gli anni ottanta


    Dopo una pausa De Gregori ritornò nel 1982 con il fortunato album Titanic, a cui seguì il successo de La donna cannone, Q Disc dell'anno successivo.

    Ormai annoverato da critica e pubblico tra i maggiori cantautori italiani e soprannominato "Il Principe", proseguì la sua carriera negli anni successivi pubblicando altri lavori di ottimo livello, come Scacchi e tarocchi (1985) - che comprende il noto brano La storia - e, passato alla CBS, Terra di nessuno (1987), contenente, fra le altre, Mimì sarà.

    Pubblica nel 1989 Mira Mare 19.4.89 (la data di uscita dell'album), un lavoro che tiene insieme l'impegno civile e la poesia, la cronaca e la letteratura. Questi ultimi due album ottengono la Targa Tenco come migliori dischi nei rispettivi anni.


    Gli anni novanta


    Nel 1990, scompaginando le logiche commerciali, De Gregori pubblicò contemporaneamente tre album dal vivo, a cui ne seguì tre anni dopo un altro, Il bandito e il campione, comprendente l'omonimo brano, ennesimo successo di pubblico scritto dal fratello Luigi Grechi.

    Prima di questo, nel 1992 pubblicò Canzoni d'amore. Nel 1996 uscì Prendere e lasciare; nel 1997 La valigia dell'attore, da cui è tratta la traccia omonima, uno dei due inediti del disco (l'altro è "Dammi da mangiare"), che nel 1998 si aggiudicò la Targa Tenco come miglior canzone dell'anno.

    Il nuovo millennio


    Nel 2001 De Gregori pubblica Amore nel pomeriggio, in cui collaborano agli arrangiamenti artisti quali Franco Battiato e Nicola Piovani. Il disco ottiene la Targa Tenco come miglior opera dell'anno a pari merito con Canzoni a manovella di Vinicio Capossela. Nel 2002 pubblica insieme a Giovanna Marini un disco di canti popolari e sociali italiani, Il fischio del vapore, ottenendo una inaspettata affermazione di vendite e la Targa Tenco nella categoria interpreti. Sempre nel 2002 è in tour con Fiorella Mannoia, Pino Daniele e Ron. I quattro si esibiscono nei più bei luoghi italiani, e da questa collaborazione nasce il CD live In tour.

    Nel 2003 viene pubblicata la biografia "Quello che non so, lo so cantare", edita da Giunti e curata da Enrico Deregibus. Sempre nel 2003, De Gregori partecipa al film di Bob Dylan Masked and anonymous, in cui canta Non dirle che non è così, versione italiana (ad opera dello stesso De Gregori) di If you see her, say hello (da Blood on the tracks del 1975). Nelle note illustrative della colonna sonora di Masked and anonymous, Dylan lo definisce "la leggenda della musica leggera italiana". Sempre nel 2003 scrive il testo di Io e mio fratello, musica di Antonello Venditti, i due amici/nemici la cantano insieme. La canzone finisce nel disco di Venditti del 2003: Che fantastica storia è la vita.

    Il cantautore romano ritorna nel marzo 2005 con un album di inediti, Pezzi, che si aggiudica nuovamente la Targa Tenco come miglior album dell'anno, mentre Gambadilegno a Parigi viene votata come miglior canzone dell'anno dai lettori del quotidiano La Stampa. La promozione dell'album riporta De Gregori sulla scena: parteciperà infatti per la prima volta al Festivalbar e a Top Of The Pops, esibendosi anche al Concerto del Primo Maggio a Roma. Il 2 luglio 2005 ha l'onore di essere il primo musicista di tutto il mondo ad iniziare il Live8. Infatti, per il fusorario italiano, l'inizio della manifestazione avrebbe dovuto essere alle 15, ma a De Gregori viene concesso di iniziare un quarto d'ora prima.

    Nel febbraio 2006, a soli undici mesi dall'uscita del suo ultimo disco, De Gregori pubblica un nuovo album, Calypsos, con nove brani inediti. Tra questi Cardiologia - brano in cui, a più di 30 anni di distanza da Pezzi di vetro, il cantautore torna ad usare le parole "Ti amo" - e Per le strade di Roma, un ritratto impietoso della Roma del terzo millennio, archetipo dell'Italia dei nostri tempi, che molti vedono come ispirato a Streets of Philadelphia, pubblicato nel 1994 da Bruce Springsteen.

    Nel novembre del 2006 la Sony pubblica una tripla antologia che raccoglie i suoi brani più rappresentativi e che contiene, oltre alla celebre Diamante (pezzo scritto per Zucchero e incluso nel suo album Oro, incenso e birra), un demo del 1979 di Mannaggia alla musica, scritta originariamente per Ron e già presente in versione live nell'album Bootleg, e il b-side del singolo Viva l'Italia, la celebre Banana Republic, cantata senza Lucio Dalla.

    A fine 2007 esce un nuovo CD-DVD live dal titolo Left & Right - Documenti dal vivo che racconta per suoni e immagini il tour invernale portato in giro per gli stadi italiani. Tra la fine del 2007 e i primi mesi del 2008, De Gregori è in tour teatrale. Nel corso dello spettacolo sono proposte due nuove canzoni: Finestre rotte, un rock-blues molto vibrato, e Per brevità chiamato artista - titolo ripreso dalla definizione legale presente sul suo primo contratto firmato con la RCA - che sono contenute nel nuovo album, Per brevità chiamato artista, pubblicato il 23 maggio e presentato il giorno successivo nella trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio su Rai 3. Sempre nel 2008 il cantautore Mango incide una cover de La Donna Cannone nel suo album Acchiappanuvole, album di sole cover.

    Il 30 settembre 2010 a Lampedusa sul palco della manifestazione O' Scià, si esibisce con alcuni dei più celebri brani tra cui Rimmel, cantata insieme a Claudio Baglioni. I due cantautori, coetanei ed entrambi romani, un tempo amici e compagni di viaggio, non avevano mai duettato sullo stesso palco in quarant'anni di carriera.

    La nuova collaborazione con Dalla


    Il 2010 si apre con la notizia, che viene data il 2 gennaio, di un concerto insieme di De Gregori con Lucio Dalla, a trent'anni da Banana Republic, al Vox club di Nonantola, con la denominazione work in progress.

    Il concerto, che in breve tempo diventa "tutto esaurito" in prevendita fa da preludio ad una serie di concerti insieme che vengono annunciati proprio in occasione della data di Nonantola e che si svolgeranno nel mese di maggio a Milano e Roma; nel corso della serata i due presentano, oltre alle canzoni note, un inedito intitolato Non basta saper cantare ed annunciano l'uscita, in occasione del tour, di un album realizzato insieme.

    Il 22 marzo 2010 conduce insieme a Lucio Dalla la nuova trasmissione televisiva di Rai 2, intitolata Due - Raddoppia l'emozione, durante la quale i cantanti si esibiscono singolarmente ed in duetto in cover e brani del loro repertorio.




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    Theorius Campus

    Da Wikipedia

    Theorius Campus è un album pubblicato nel 1972 dalla It, attribuito ai Theorius Campus. Non si tratta di un gruppo, come potrebbe sembrare ad un primo approccio, ma di un duo formato da Francesco De Gregori e Antonello Venditti.

    Il disco

    Registrato allo Studio 38 dell'Apollo di Roma (casa discografica di proprietà di Edoardo Vianello) e pubblicato dalla It di Vincenzo Micocci.

    Le canzoni sono cantate dai due cantautori separatamente, tranne Dolce signora che bruci e In mezzo alla città, cantate dai due insieme.
    L'unico brano già noto del disco è Sora Rosa, registrata qualche mese prima da Edoardo De Angelis nel suo disco Il paese dove nascono i limoni, inciso insieme a Stelio Gicca Palli.

    All'album, prodotto da Paolo Dossena e Italo Greco (che suonano anche le tastiere), hanno collaborato come musicisti Giorgio Lo Cascio (chitarra), Maurizio Giammarco (flauto) ed alcuni musicisti inglesi, di cui tre (Dave Sumner e Douglas Meakin alle chitarre e Mick Brill al basso) sono ex componenti del gruppo beat dei Motowns, mentre Derek Wilson (alla batteria) è un session man del giro della RCA Italiana; i quattro inglesi, oltre a suonare, accompagnano con le voci De Gregori in Vocazione 1 e 1/2 e Little Snoring Willy.

    Suonano anche i due cantautori, Venditti al pianoforte, De Gregori alla chitarra.

    In copertina è presente il famoso dipinto del pittore inglese John Everett Millais, che raffigura Ofelia, personaggio dell'Amleto di William Shakespeare.
    Nella prima edizione, sulle due etichette, vi sono due fotografie dei cantautori.
    Come ha spiegato De Gregori, il titolo dell'album non ha nessun senso, è un nome inventato.
    Da questo album la It trasse un 45 giri contenente due brani di Venditti, Ciao uomo e Roma capoccia (sul lato B); Ciao uomo viene anche proposta alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, vincendo la Gondola d'argento, ed il testo racconta la storia di un viaggio spaziale attraverso il dialogo tra il capitano dell'astronave e un astronauta ("Signor capitano qual è la rotta, qual è il destino del nostro viaggio?), su un accompagnamento di pianoforte basato sulla ripetizione di tre note.

    Sarà però Roma capoccia la canzone che diverrà più nota negli anni seguenti, tanto che l'Album sarà ristampato alcuni anni dopo proprio con il titolo della canzone.

    Tracce

    LATO A

    1. Ciao uomo (testo di Antonello Venditti; musica di Roberto Giuliani e Antonello Venditti)
    2. Signora Aquilone (testo e musica di Francesco De Gregori)
    3. La cantina (testo e musica di Antonello Venditti)
    4. È caduto l'inverno (testo e musica di Antonello Venditti)
    5. Dolce signora che bruci (testo e musica di Francesco De Gregori)
    6. La casa del pazzo (testo Francesco De Gregori; musica di Giorgio Lo Cascio )

    LATO B

    1. Vocazione 1 e 1/2 (testo e musica di Antonello Venditti e Francesco De Gregori)
    2. L'amore è come il tempo (testo e musica di Antonello Venditti)
    3. In mezzo alla città (testo e musica di Antonello Venditti e Francesco De Gregori)
    4. Roma Capoccia (testo e musica di Antonello Venditti)
    5. Little Snoring Willy (testo e musica di Francesco De Gregori)
    6. Sora Rosa (testo di Antonello Venditti; musica di Roberto Giuliani e Antonello Venditti)


    Note sulle canzoni dell'album

    Signora aquilone.

    * Il verso "...Lui mi disse: Fratello, è antico come Dio" era, in origine, "...Lui mi disse: Fratello, è cattivo come Dio", ma venne modificato da Francesco De Gregori per prevenire eventuali censure.

    Dolce Signora che bruci.

    * È cantata da Francesco De Gregori e da Antonello Venditti; la melodia è la stessa per entrambe le voci.

    In mezzo alla città.

    * È cantata da Antonello Venditti e da Francesco De Gregori, che eseguono due melodie e due testi diversi, un po' come aveva fatto l'anno prima Lucio Battisti in Pensieri e parole.

    Sora Rosa

    * Come ricordato, questa canzone venne registrata qualche mese prima da Edoardo De Angelis nel suo disco Il paese dove nascono i limoni, inciso insieme a Stelio Gicca Palli; le due versioni, però, hanno alcune differenze nel testo:
    * chi nun vo vive se nun ci ha soldi in mano (De Angelis - Gicca Palli) - che nun ha mai preso na farce 'n mano (Venditti)
    * c'avemo forza e voja più che mai (De Angelis - Gicca Palli) - c'avemo forza e voja più de tutti (Venditti)
    * pure se a noi nun ce pensa più nessuno (De Angelis - Gicca Palli) - anche se semo du' ossa de prosciutti (Venditti)
    * che forse un giorno chi magna troppo adesso possa paga' la rabbia che ci ho dentro (De Angelis - Gicca Palli) - che forse un giorno chi magna troppo adesso possa sputà le ossa che so' sante (Venditti)







    Video

    Signora Aquilone