TERME CURE PREFERITE dai 20 /45 anni

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  1. tomiva57
     
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    Gli italiani a caccia di acque
    Terme: 1 cliente su 4 sotto i 45 anni.




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    Le mete preferite per i ponti di autunno o per un weekend, lungo o breve che sia, stanno cambiando. Le scelte degli italiani si focalizzano, oltre che su città d'arte, capitali festaiole e, per i più fortunati, spiagge esotiche, anche su terme o alberghi con beauty farm termale. E non si tratta di un pubblico composto da anziani o persone di mezza età: i nuovi salutisti, a caccia di relax e di benessere sono i giovani che si stanno trasformando in veri e propri "cacciatori di acque", ovviamente termali. Un frequentatore di terme su quattro ha infatti un'età tra i 20 e i 45 anni.

    Le terme, però, cambiano pelle: non sono più solo il tempio di aerosol e inalazioni: il benessere inteso come salute, ma anche come relax totale e come modo di prendersi cura di sé e volersi bene tra coccole e trattamenti estetici, ha fatto scendere l'età media di chi sceglie di dedicare qualche giornata d'autunno a fanghi e acque. Rispetto al passato, infatti, oggi il termalismo non si esaurisce nella sola domanda di prestazioni per curare le malattie acute e croniche o per la riabilitazione funzionale, ma passa sempre più spesso attraverso la richiesta di trattamenti per il miglioramento del benessere psico-fisico e alla protezione della salute, intesa anche in senso allargato.

    Ragion per cui, secondo i dati di Federterme, l'età di chi frequenta gli stabilimenti termali si sta abbassando in modo sensibile. L'incidenza degli anziani è calata infatti sotto la soglia del 40%, mentre si è attestata vicino al 25% quella delle persone tra i 20 e i 45 anni. Un altro dato significativo è la crescita della domanda di prestazioni termali da parte degli uomini, i quali assorbono oggi il 45% dei trattamenti sanitari ed il 21% dei servizi per il benessere.

    L'Italia, grazie alla sua particolare conformazione geologica, ricca di fenomeni vulcanici, è fra i paesi che vantano il maggior numero di aziende termali: nel 2009, in base alle rilevazioni condotte da Federterme, ammontano complessivamente a 378 unità, comprese le aziende che, pur disponendo di uno o più stabilimenti, esercitano come attività principale la ricezione alberghiera. In mezzo a tanti cambiamenti, l'unico elemento che si mantiene relativamente costante nel corso del tempo è il tipo di patologie trattate presso i centri termali: in maggioranza si tratta di malattie delle vie respiratorie e di disturbi osteoarticolari, che continuano a rappresentare ben il 70% del totale dei casi trattati. Seguono a ragguardevole distanza le affezioni dell'apparato gastroenterico, dalle dermatiti e dalle vasculopatie. Naturalmente, le cure erogate tendono a ricalcare a grandi linee la distribuzione delle patologie: sono costituite per circa i 3/4 da terapie inalatorie (aerosol, docce nasali, ecc.), fanghi e bagni.


     
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  2. tappi
     
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1 replies since 19/10/2010, 13:15   5 views
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