CIBI AFRODISIACI

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  1. gheagabry
     
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    QUANDO I FAGIOLI ERANO IL CIBO DELLA PASSIONE



    “The London Cuckold” (Il cornuto di Londra), una ballata pubblicata tra il 1685 circa e il 1688, racconta la storia di un uomo che lascia la sua “arguta sposa” per “ammirare la gloria” dell’esercito che combatte nella vicina Hounslow Heath. Al suo ritorno la moglie, che a sua insaputa gli era stata infedele, lo ricopre di attenzioni:

    “ Quand’egli tornò a casa lei lo baciò, gli diede una buona tazza di “posset” e anche di “caudle” cose scaldano il sangue e creano desiderio e rinnovano il Fuoco di Cupido. Per queste ragioni egli rispose ai baci della sposa e la chiamò Amor Suo e Sua Vita”



    L’aspetto interessante è la scelta degli alimenti, un assaggio del vasto e variegato elenco di cibi ritenuti afrodisiaci in Inghilterra alle soglie dell’era moderna. I “caudle” era la bevanda calda fatta con farina fine e vino e birra a cui si aggiungevano dolcificanti o spezie, e si riteneva che fosse un eccitante; lo stesso valeva per il “posset” dolce, un altro preparato leggermente alcolico. Ma il catalogo degli afrodisiaci riservava anche sorprese: in cima alla lista, accanto a prodotti dell’orto e dei campi quali ortica, carota e pastinaca c’erano spezie da condimento come la cannella, il coriandolo e i semi di anice, e la carne dei volatili quali passero e fagiano. Non mancavano poi i genitali animali quali toro, cinghiale, caprone e cervo. Ma la convinzione più stupefacente era che i cibi che provocavano flautolenza, come i fagioli e le leguminose, aumentassero il desiderio. Per la gente di quei tempi erano ben più che curiosità sessuali: si pensava che fossero non solo stimolanti ma, vere e proprie cure per l’infertilità.

    L’idea poggiava sulla convinzione medica dell’epoca che il desiderio ed il piacere dell’atto fossero necessari alla fertilità stessa..senza di loro il concepimento sarebbe stato più difficile.



    Si pensava che gli afrodisiaci agissero in vari modi: scaldando il corpo, oppure fornendogli i nutrienti necessari alla produzione del seme o del sale che avrebbe reso il seme più “stimolante”. Le leguminose, i fagioli e altri cibi che provocano flautolenza erano ritenuti utili soprattutto agli uomini, perché l’aria che creavano avrebbe gonfiato i loro corpi.

    Esistevano afrodisiaci suggeriti sia agli uomini sia alle donne, ma le “carni ventose” erano consigliate solo agli uomini, perché per le donne erano considerate particolarmente dannose. Barrough per esempio sosteneva che, quando un uomo non era in grado di attendere ai propri doveri coniugali “per lui erano indicate le carni ventose, quali ceci, fagioli, scalogni, lenticchie, semi e radici di pastinaca, pinoli, mandorle dolci..e altri alimenti consimili” Jacques Ferrand consigliava cibi che avrebbero incoraggiato il desiderio grazie al calore e alla capacità, tra cui le uova bollite, i pinoli, i pistacchi, le carote, le pastinache, le cipolle, le ostriche, i ceci e le noci. Un altro cibo descritto come afrodisiaco nei testi di botanica era la melanzana, o “mela matta”.
    (Jennifer Evans, storica dell’università dell’Hertfordshire-tratto da History luglio 2014)

     
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12 replies since 16/10/2010, 00:24   2493 views
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