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Federico Zandomeneghi
Federico Zandomeneghi (Venezia, 2 giugno 1841 – Parigi, 31 dicembre 1917) è stato un pittore impressionista italiano.
Nel 1874 parte improvvisamente e senza un programma per Parigi. È l'anno della nascita dell'Impressionismo, con l'esposizione degli "indipendenti" rifiutati al Salon nello studio del fotografo Nadar.
Nel 1879 espone per la prima volta assieme agli impressionisti
.Dei tre “italiani di Parigi”, (con De Nittis e Boldini), Zandomeneghi è quello che ha avuto i legami più duraturi e profondi con l’ambiente impressionista e post-impressionista, partecipando ininterrottamente dal 1879 a tutte le mostre del movimento.
La vicinanza dei temi, come le immagini della toilette femminile, i paesaggi parigini, le figure in interno, sono solo un tassello, importante ma non esclusivo, di quella trama di suggestioni tra impressionismo e post-impressionismo, nelle quali si inserisce la sua arte.
I soggetti dipinti da Zandomeneghi ricreano il suo ambiente quotidiano il quartiere bohemien di Montmartre e testimoniano il graduale avvicinamento alla poetica impressionista della pittura en plein air, reso più profondo dai vincoli d’amicizia con i pittori impressionisti francesi.
La figura femminile è il suo soggetto prediletto e le sue immagini di donne, sia in interni sia in esterni, risentono notevolmente dell’influsso della moderna raffigurazione dell’eleganza diffusa attraverso le riviste di moda. : descrive le toilettes, gli elaborati cappelli, i gesti tipici della moda, come l’indossare i guanti, o muovere il ventaglio .
le figure femminili di Zandomeneghi, colte in momenti di privata quotidianità, le quali non sembrano neppure accorgersi di essere ritratte, sono trattate con assoluta perizia nella luce, nella cromia e nei dettagli degli abiti e degli ambienti.
La figura femminile, molto presente nelle sue pitture risente anche del mestiere di figurinista che faceva per vivere .
Edited by gheagabry - 18/8/2013, 14:57. -
ZIALAILA.
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LEONARDO CREMONINI
pittore bolognese ( 1925 - 2010 ) animatore della ''Nuova Figurazione'', tendenza artistica delineata in Francia nella seconda metà degli anni sessanta del Novecento.
Due sono gli elementi costanti della pittura dell’autore: lo studio della luce, l’attenzione a rappresentare la vita.
Cremonini inizia con ispirazioni espressioniste, che gli valgono l’apprezzamento di Francis Bacon : nelle sue opere sono evidenti le consonanze di linguaggio e di tormentata spiritualità con Francis Bacon, ammiratissimo maestro.
Dopo gli anni ’50 la svolta: interni ed esterni vengono rappresentati in modo statico, quasi contemplative, le figure presenti sulla tela si diradano, una finestra aperta su un paesaggio, una terrazza, la figura riflessa allo specchio. Stupore al primo sguardo e un invito ad un’osservazione razionale permeano questi lavori.
Le nature morte si alternano ai ritratti dei familiari e degli amici, maturando col tempo un segno sempre più innovativo.
Lavora solamente sul visibile, col modello e il tema, mai dalla memoria; cercando di vedere come la materia può essere un supporto eloquente per tradurre il sentimento del visibile.
A partire dal 1950 accade quasi una rottura, totale e definitiva, nel suo lavoro: la scoperta di un osso di montone raccolto nei ghiacciai delle Alpi a nord di Bolzano.
Cremonini disegna quest'osso bianco, perfettamente pulito dai rapaci, e capisce che la forma è il ricettacolo più generoso per riflettere l'irrazionale, l'incosciente, dunque l'immaginario. Come se la forma d'osso nella sua perennità strutturale fosse il senso della vita.
Da quel momento inizia a disegnare d'immaginazione; ha ancora dei rapporti col visibile, ma soltanto con la luce, non con la forma. Nelle sue opere il visibile è soltanto il mare, il cielo, un muro.
Leonardo Cremonini è stato il pittore della luce interiore, nella infinità di emozioni di un cuore turbato, così che la sua opera è stata, come ha scritto Jouffroy, «il più grande romanzo dipinto fino a oggi sulle relazioni amorose dell’individuo con la realtà».
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tappi.
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grazie Antonella . -
ZIALAILA.
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LAWRENCE ALMA TADEMA
Sir Lawrence Alma-Tadema (Leeuwarden, 8 gennaio 1836 – Wiesbaden, 25 giugno 1912) è stato un pittore olandese naturalizzato britannico.
Artista dell'epoca del decadentismo, è conosciuto per i suoi ritratti di scene di vita nell'antichità ,
caratterizzate da romantico languore e raffinata indolenza, oltre che permeati da ricorrenti motivi floreali.
Le opere realizzate dopo il 1850 appartengono quasi interamente alla corrente di gusto definita decadentista e rappresentano scene di vita nell'antichità, sono caratterizzate da una particolare luce, dall'atmosfera indolente e da soggetti preferibilmente femminili.
Negli Uomini e Donne che Alma-Tadema rappresenta c’è il Pagano Aforisma del Tempio (IL CORPO) come contenitore del Bello (LO SPIRITO).
Le meticolose ricerche archeologiche di Alma-Tadema e, soprattutto, il suo gusto nel reinterpretare l'architettura romana hanno affascinato numerosi autori successivi, tra cui preraffaelliti e pittori vittoriani .Nelle sue opere l’ispirazione viene dal Mito dell’Ellade e della Roma Imperiale .
Alma-Tadema riesce a far rivivere, in una chiave finemente estetizzante, un mondo ormai perduto, dove le scene del quotidiano assumono le sfumature del mito. La sua pittura (e quella dei suoi seguaci) è destinata ad un ceto alto borghese che ama riconoscersi, nobilitando così i propri vizi e virtù, nei riti e nei costumi di una società ormai remota ma estremamente presente nella sua dimensione intima e quotidiana proprio grazie agli scavi di Pompei
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ZIALAILA.
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THOMAS HART BENTON
Thomas Hart Benton (Neosho, 15 aprile 1889 – Martha's Vineyard, 19 gennaio 1975) pittore e muralista americano che a New York , nel primi anni venti si dichiara “nemico del modernismo” e attacca il degrado dell’arte moderna.
Benton vuole creare un’arte diretta a tutto il popolo e non soltanto ad una ristretta elite : comincia così lavori naturalistici e realistici ispirandosi ai classici Michelangelo, Tintoretto, El Greco e Daumier in una visione " regionale " abbracciando e diventandi il maggio esponente di quella corrente artistica definita REGIONALISMO sorta negli anni successivi alla Grande Depressione .
Le sue opere sono murales nei quali include piu temi e quindi sono più espressivi per la società : inoltre il murale è arte pubblica e gli piace l’idea che raggiunga direttamente le persone. Convinto della funzione sociale dell'arte, abbandonò la pittura non figurativa dedicò completamente a rappresentazioni realistiche della vita rurale americana.
Con la fine della seconda guerra mondiale finisce anche la grande stagione del Regionalismo, messo in disparte dall’espressionismo astratto nascente. Benton nonostante tutto rimane attivo per altri trent’anni, concentrando il suo lavoro non più molto sulla critica sociale, ma per la maggior parte sulla creazione di immagini bucoliche stilizzate delle campagne pre-industriali.
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ZIALAILA.
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MARK KOSTABI
Mark Kostabi, pittore, scrittore, compositore, pianista, produttore nasce a Los Angeles nel 1960, da immigrati estoni.
Cresciuto a Whittier in California, compie i suoi studi di disegno e pittura alla California State University di Fullerton.
Dopo aver studiato la pittura europea a cui fa riferimento nelle sue opere, fa suo il concetto delle botteghe del Rinascimento, in cui gli artisti, assistenti ed allievi collaborano alla realizzazione di un opera.
Nel 1988 fonda "Kostabi world", la sua Bottega Rinascimentale che accende la fantasia dei media per l'impiego profuso di assistenti pittori e creativi.
Kostabi ventenne, appena trasferitosi a New York, inizia la sua vertiginosa scalata verso il successo, in cui si impone come personaggio provocatorio e controverso pubblicando interviste a se stesso sul tema della mercificazione dell’arte contemporanea, gli anni in cui si afferma come figura di spicco del movimento artistico dell’East Village di New York.
Mark Kostabi dipinge figure senza volto, senza tempo, che possono essere tutti noi e nessuno di noi. esprimono la paura dell’uomo nella società .
Le opere di Mark Kostabi raffigurano colorati personaggi senza volto, di grande eleganza, simili a manichini animati e fluttuanti
Evidenti sono le allusioni ed i riferimenti a voci antiche, le frequentazioni colte che l’artista padroneggia con sapienza progettuale: il chiaroscuro del Caravaggio, lo sfumato del Perugino, il surreale di Magritte, la serialità di Warhol, la malinconia di De Chirico, il suo maestro preferito, spesso presente sullo sfondo delle sue opere (si veda, ad esempio, It’s just a stage del 2004).
Ma i soggetti e gli oggetti, i temi ed i colori che troviamo nelle sue tele e nei suoi disegni, non sono certamente quelli della tradizione classica.
Edited by ZIALAILA - 27/10/2011, 18:50. -
ZIALAILA.
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GEORGIA O' KEEFFE
La pittrice americana , originaria del Wisconsin ( 1887 - 1986 ) e moglie del famoso fotografo STIEGLITZ e' autrice di quadri delicati con motivi floreali .
Georgia rimase impressionata dalla bellezza degli acquerelli visti in una mostra a New York e iniziò a dedicarsi a questa tecnica pittorica.
A metà degli anni Venti, la O’Keeffe iniziò a dipingere i quadri che l'hanno resa famosa: abbandonò la tecnica dell'acquerello per realizzare pitture ad olio di grande formato, con forme naturali e architettoniche ispirate agli edifici di New York. Questi dipinti rivelano il suo costante interesse per il paesaggio .
E' abile nel rendere astratti alcuni elementi realistici .
Diverrà nota per i suoi splendidi close-up, immagini fortemente ravvicinate di oggetti quotidiani e nature morte di piante e fiori.
Le enormi dimensioni sottolineano la bellezza e l'importanza della natura, mentre i colori sgargianti e l'uso dello spazio risultano innaturali e creano una strana atmosfera che spinge l'osservatore a riguardare il dipinto. Qui la pittrice dimostra la sua adesione ai canoni del precisionismo, una sorta di combinazione di cubismo e realismo, grazie alla quale le forme geometriche sono precise e finemente definite ed è notevole il grado di accuratezza nella descrizione dei particolari.
Ritrae struggenti paesaggi del New Mexico dove passo' molto tempo della sua vita ,affascinata dal deserto con i suoi " oggetti " particolari ..frammenti di ossa sbiancati dal sole
Sono temi che riprenderà sempre e che non sente imparentati con la morte. Anzi negli scheletri, nelle carcasse, nei teschi animali che collezionerà più avanti nel deserto del New Mexico, dove stabilirà la sua dimora, O’Keefe vede una grande vitalità e, soprattuto, luce.
Ancora poco conosciuta in Europa la O’Keeffe ha contribuito all'affermazione della pittura femminile : diceva che " Niente è meno reale del realismo perché i particolari non possono che essere confusi. E’ solo attraverso la selezione, l’eliminazione, l’enfasi che raggiungiamo il senso reale delle cose». Una dichiarazione attraverso cui si leggono diversamente anche i suoi famosi Iris, Petunie, Calle, tutti quei fiori e foglie osservati da vicinissimo, come si fosse api in cerca del polline .
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gheagabry.
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Gregory Thielker ha realizzato una serie di immagini in cui riproduce a tempera, ma con realismo fotografico, quello che si vede attraverso un parabrezza rigato dalla pioggia"Dipingo questi soggetti per spiegare come l’esperienza della guida influenzi la nostra percezione ed interpretazione di ciò che è intorno a noi."
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ZIALAILA.
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RAFFAELE DE GRADA
maestro lombardo , grande novecentista , nasce a Milano nel 1885.
E’ interessato alla pittura di paesaggio, per la quale cerca tuttavia nuove soluzioni legate alla natura e allo stato d’animo.
Il filo conduttore delle opere di Raffaele De Grada e' il suo rapporto col paesaggio, prima quello del periodo svizzero, con opere come “Girasoli nella casa di Zurigo” o “Lago di Katzensee”, poi il periodo toscano ed infine il periodo lombardo con colori che assumono timbri diversi: azzurri tenui, rosso - ocra, verde - smeraldo , tinte sfumate
la modernità e l’attualità del naturalismo di Raffaele De Grada nasca dalla sua personalissima interpretazione del reale
Edited by gheagabry - 18/8/2013, 15:06. -
ZIALAILA.
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ANDREW WEYTH
Andrew Wyeth pittore americano (1917-2009) appartenente alla corrente del Realismo Contemporaneo ,magistrale esponente della pittura “regionalista” americana .
I suoi soggetti erano i dintorni di Chadds Ford, Pennsylvania, dove era nato e dove eravissuto oppure i paesaggi dell’isola al largo del Maine dove era solito trascorrere i mesi estivi. Case rurali, granai, boschi, alberi, sentieri, abitati dalle creature, umane e animali, che gli erano più familiari.
Ambienti rurali che sono altrettante riflessioni sulla storia e la società americane, ritratti in uno stile minutamente descrittivo, attento ai particolari .
Wyeth amava immortalare il litorale del Maine, i paesaggi della Pennsylvania, e la sua vicina di casa, l'immigrata prussiana Helga Testorf, ritratta in uno stile minutamente descrittivo e austero: in circa 14 anni, dal 1971 al 1985, la dipinse 240 volte senza che la moglie di Wyeth né il marito della donna ne fossero a conoscenza
Wyeth è stato il primo artista americano contemporaneo ad esporre i suoi quadri nella Casa Bianca; questo accadeva nel 1970 ....
Edited by ZIALAILA - 20/11/2011, 11:46. -
ZIALAILA.
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ANDRE' LOTHE
( 1885 – 1962) pittore francese attratto dal rigore costruttivo del movimento cubista : sviluppa uno stile razionale e geometrico, cercando contemporaneamente di conservare un legame con la pittura tradizionale, mettendo su tela soggetti figurativi presi dalla vita di tutti i giorni, come ritratti, paesaggi e nature morte.
Subì l'influenza di Cézanne .
E' stato molto attivo ed influente come insegnante di tecnica di pittura , direttore di una frequentata scuola a Montparnasse : tra i suoi allievi piu' famosi Tamara De Lempicka
Andre' Lothe fece parte del gruppo di artisti formatosi a Montmartre nel 1908, prendendo il nome dalla casa in cui Picasso viveva fin dal 1904 : GRUPPO DEL BATEAU-LAVOIR.
Il "Bateau Lavoir" era il quartier generale della bohème di Montmartre : fu sede di memorabili riunioni di letterati, critici e artisti e qui prese forma e si consolidò la prima corrente cubista.
André Lhote pubblica nella rivista La Vie des Lettres et des Arts un articolo importantissimo sull'avvenire della pittura, con questo titolo suggestivo: D'un Cubisme sensible.
André Lothe dice: "La percezione del mondo esterno non ha più, oggi, un carattere statico. Ha obbedito al ritmo precipitato della vita moderna ed è divenuta dinamica. Le ricerche del futurismo furono il primo tentativo dimostrativo di questa nuova ottica inaugurata dal genere Cézanne"....
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ZIALAILA.
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SCIPIONE
Scipione, vero nome Gino Bonichi (Macerata, 25 febbraio 1904 – Arco, 9 novembre 1933), è stato un pittore appartenente alla " Scuola Romana " , gruppo eterogeneo di artisti che animarono la vita della città tra gli anni ‘20 e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ,adottando forme espressionistiche e surrealiste in reazione al cosiddetto “Novecento”, d’impronta aulica e fascista.
I quadri di Scipione sono caratterizzati da grande energia e nervosità, espresse con l'uso di colori accesi : cupole e tramonti, angeli e principi cattolici, piazze e fontane che sgocciolano rossi e neri, gialli e viola.
Scipione ha un’ossessione: Roma. La sua visionaria fantasia dà pertanto vita alla rappresentazione di una Roma decadente e sontuosa, erede della Controriforma, popolata da personaggi corrotti, bigotti e lussuriosi. Le sue vedute di Roma sono contrassegnate da colori scuri e forme opprimenti e angosciose.
Scipione dipinge il corpo , la fisicita' con sensualita' esasperata .
Il momento in cui la sua vena fantastica e visionaria trova finalmente un piano formale adeguato può collocarsi cronologicamente in un momento molto preciso, l'autunno del 1929. Il periodo fino alla primavera del 1931 è intensissimo. In poco più di un anno Scipione dipinge i suoi capolavori, dal "Risveglio della Bionda Sirena" al "Ritratto del Cardinale Decano", alla serie delle nature morte e delle vedute romane.
Forte è la discendenza della pittura di Scipione da Goya ed El Greco con quei diluvi di luce e quelle atmosfere da incubo come pure il legame con l'espressionismo nord-europeo evidente nelle audaci torsioni della figura nell'aspetto allucinato e negli sfondi intensi e fiammeggianti nati da un uso innaturale della luce e dei colori .
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gheagabry.
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LEHEL KOVACS
Lehel Kovács (Sepsiszentgyörgy, 1974 -) è laureato presso l'Collage Székely Miko in Sepsiszentgyörgy. Ha proseguito gli studi presso l'Accademia Ungherese di Belle Arti e conseguito il diploma nel 2000. Fu tra i fondatori della Società Sensaria Culturali e la Società Artist Colony di Élesd. Nel 2003, Lehel Kovács è entrato nella Compagnia Culturale MAMÜ. E 'stato insignito con il premio Barcsay nel 2005 e nel 2006 ha ricevuto il premio MAOE. Lehel Kovács dipinge paesaggi, ma quelli non tradizionali. Invece, egli cattura l'atmosfera visiva di progetti industriali "sinistra" in natura. Si interessa di natura al crepuscolo, il passaggio dalle tenebre alla luce del giorno che fa tempestivo dalla pittura lampadine. Si tratta di una sorta di transizione da originalità naturale imperativo, la tecnologia funzionale.
(edwardcutler)
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NORBERTO
Luigi Proietti ( 1927-2009 ) in arte Norberto , nasce a Spello un borgo umbro intimo e raccolto che avrebbe raccontato nella maggior parte dei suoi dipinti tutti ambientati in deliziosi borghi medievali al confine tra il cielo e la natura della campagna.
L’arte di Norberto è stata collocata all’interno dell’arte naif , il maggiore promotore di questo movimento Cesare Zavattini, diviene in tal senso un convinto estimatore di Norberto e collabora per attribuirgli, l’Oscar nazionale dell’arte “ingenua”, il premio Suzzarra nel 1971.
La sua capacità di narrare un mondo piccolo, di monaci affaccendati, dentro un medioevo quasi metafisico, una bolla di spazio fuori dalle leggi del tempo che non è una categoria storica o filologica ma è piuttosto una categoria dell’anima. La visione rasserenante di questi paesaggi che concentrano armoniosamente la convivenza di due emisferi: due metà equivalenti anche nelle dimensioni, due emisferi, quello della città e della campagna, allo stesso tempo uguali e contrari.
Cio' che ha reso l’artista celebre in tutto il mondo sono i “fratini” : figure piccole e attivissime che popolano come formiche operose i suoi dipinti, raccontando un mondo di preghiera e lavoro, di contatto con la natura e impegno manuale.
La passione per i Fratini riconduce all’ammirazione dell’artista per San Francesco d’Assisi modello morale e intellettuale
Il Medioevo fa da sfondo fisico, temporale e spirituale ai dipinti dell'artista. Non è un Medioevo propriamente storico o filologico, ma è una categoria dell'anima alla quale Norberto attribuisce il merito di aver conseguito la perfetta equazione tra uomo, Dio e natura.
Edited by gheagabry - 18/8/2013, 15:10. -
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POMPEO BORRA
Un grande maestro della pittura del secolo scorso , protagonista del movimento artistico "Novecento Italiano" .
Nella sua formazione si attenne agli illustri esempi del passato, in quanto i suoi Maestri sono Giotto, Masaccio, Vittore Carpaccio, Tiziano e Correggio senza, però, mai cadere nel manierismo imitativo.
Caratteristica della pittura di Borra ( (Milano, 1898-1973 ) è l'attenzione al volume, al peso, alla corposità degli oggetti .
Quella di Borra è una vera costruzione della figura umana attraverso forme geometriche : le sue giovani donne (ha una predilezione per il ritratto femminile) sono moderne veneri senza sorriso, che prendono pieno possesso dello spazio della tela; con la loro compostezza statuaria sono imponenti come colonne doriche e comunicano giunonica saggezza.
Borra però vi aggiunge un senso di realtà trasognata, di sospensione del tempo
Nelle sue opere dà vita a immagini squadrate e compatti volumi di sapore quattrocentesco, situazioni bloccate e silenziose abitate da oggetti quotidiani e personaggi immobili per lo più femminili .
Di Borra nonostante l’interesse per il realismo magico di alcune sue donne picassiane, si apprezzano anche le piccole tele in cui la libertà espressiva lo spinge a scelte cromatiche e formali che aprono all’astrattismo.
Negli anni quaranta - cinquanta le sue opere vedono paesaggi e composizioni di figura immersi in un’atmosfera di assorta sospensione metafisica, ispirati ai ritmi di Piero della Francesca.*^*^*^*^*^*^*
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