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ZIALAILA.
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EDWARD HOPPER
Scriveva Nietzsche che l'Arte nasce dalla unione di 2 elementi : un grande realismo e una grande irrealta' e Hopper li possiede entrambi e nel grado piu' alto .
E' considerato il caposcuola dei realisti che dipingevano la "scena americana".
Il suo realismo e' evidente : prende forma nei suoi quadri un' America che porta i segni di un 'eta' contemporanea anche se fuori moda - niente grattacieli , automobili ma case coloniche di legno , fari sulla costa atlantica ,stanze d'appartamento , uffici,camere d'albergo in cui compaiono una o due figure .
Sembra emergere una drammatica estraneitā e incomunicabilitā tra i soggetti che ne accentua la dolorosa solitudine. Di lui č stato detto che sapeva "dipingere il silenzio".
..... ma ancora piu' evidente del realismo č l ' irrealta' delle sue immagini . Hopper ha trasformato New York in una citta' deserta , immersa in una luce geometrica , le sue strade cittadine sono sottratte a ogni forma di lavoro e di funzione : tutto č fermo .
Certo Hopper ha dipinto la solitudine dei luoghi solitari e piu' ancora dei luoghi che dovrebbero essere affollati ...
Hopper muore a 85 anni il 15 maggio 1967 nel suo studio nel centro di New York. Oggi č considerato uno dei grandi maestri americani, citato in qualche caso come precursore della Pop Art
Elena Pontiggia da I classici dell'arte.