« È un'incognita ogni sera mia, un'attesa pari a un'agonia Troppe volte vorrei dirti no, e poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no Le mani tue, strumenti su di me che dirigi da maestro esperto quale sei »
(Franco Califano, Minuetto, 1973, contenuta nell'album Il giorno dopo)
Mia Martini , pseudonimo di Domenica Berté (Bagnara Calabra, 20 settembre 1947 – Cardano al Campo, 12 maggio 1995) è stata una cantante italiana.
Biografia
È considerata, assieme a Mina, la cantante che ha meglio espresso la musica leggera in Italia.
Nasce a Bagnara Calabra (RC) il 20 Settembre 1947, esattamente tre anni prima della sorella Loredana Berté.
Trascorre l'infanzia nel maceratese (Porto Recanati) sviluppando una propensione assoluta nei confronti della musica e del canto. Dopo parecchie serate come vocalist e parecchi concorsi per voci nuove, nel 1962 convince la madre ad accompagnarla a Milano in cerca di un contratto discografico.
Gli esordi: Mimì Berté
Carlo Alberto Rossi (autore e discografico di grande prestigio all'epoca) è l'unico disposto a metterla alla prova, e dopo poco tempo decide di lanciarla come ragazzina ye-ye secondo la moda musicale del momento.
Nel 1963 incide col suo vero nome, Mimì Bertè, i primi 45 giri per la CAR Juke Box e raggiunge una certa notorietà con Il magone. Seguì una certa attenzione da parte di giornali e tv, nonché un altro discreto successo, Ed ora che abbiamo litigato, presentato addirittura a Studio Uno.
I numerosi provini realizzati in quel periodo, in previsione di un album, rimangono nel cassetto per quasi trent'anni: Carlo Alberto Rossi auspica una vera crescita musicale per un talento come lei, e la spinge a firmare per una casa discografica più grande, la Durium.
Nel 1966 esce il 45 giri Non sarà tardi/Quattro settimane, ma l'interesse del pubblico è piuttosto scarso. Inoltre quell'immagine fin troppo leggera e scanzonata era assolutamente inadatta alla giovane Mimì che già allora si ispirava alla vocalità di Etta James e Aretha Franklin.
Nel frattempo si trasferisce a Roma con la madre e le sorelle. In questo periodo tenta di emergere nuovamente assieme alla sorella Loredana e a Renato Fiacchini (successivamente Renato Zero), guadagnandosi da vivere con vari espedienti, anche come impiegata presso il sindacato dei cantanti.
Nel 1969 sconta quattro mesi di carcere a Tempio Pausania per essere stata trovata con un quarto di spinello nella borsa durante una serata in discoteca: all'epoca non esisteva il concetto di droghe leggere e nonostante la difesa della cantante, arriva la condanna, con strascichi sui giornali circa la sua carriera spezzata. Un'esperienza che la segnerà per tutta la vita.
Conseguentemente venne anche bloccata la pubblicazione del 45 giri Coriandoli spenti, inciso qualche mese prima e destinato a rimanere inedito per oltre trent'anni anni (oggi uno dei dischi più rari in assoluto).
Toto Torquati, un pianista cieco dalla nascita, convince Mimì a tornare ad esibirsi affrontando un repertorio più congeniale al suo sentire, spaziando dal blues al soul, da Ella Fitzgerald ai Beatles. Ma è l'incontro con Alberigo Crocetta a rivelarsi determinante: il fondatore del Piper decide infatti di lanciarla subito in ambito internazionale attraverso un nuovo nome, "Mia Martini": Mia in onore di Mia Farrow, e Martini scelto fra i tre nomi italiani più famosi all'estero (spaghetti, pizza, e appunto Martini). Il look si fà più zingaresco, con i molti anelli e l'immancabile bombetta.
Il successo: Mia Martini
Nel 1971 esce per la RCA Padre davvero, il primo brano pubblicato come Mia Martini e registrato col complesso La Macchina. Il testo tratta, appunto, del conflitto generazionale tra padre e figlia e viene subito giudicato "dissacrante" e per questo censurato dalla Rai. Ma l'interpretazione, assolutamente innovativa, riscuote comunque parecchio interesse, tanto da ottenere la vittoria al Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio. Sul retro di questo primo 45 giri c'era Amore... amore... un corno, un altro brano d'impatto scritto da un giovanissimo Claudio Baglioni.
Lo stesso Baglioni scrive anche Gesù è mio fratello (pubblicata su 45 giri, inaugura il suo filone spirituale) e la profetica Lacrime di Marzo (facciata B del precedente), canzoni che trovano posto anche nell'Lp Oltre la collina. L'album, il primo della cantante, pubblicato nel Novembre 1971, è considerato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna, nonché uno dei migliori della discografia d'autore.
Ottiene anche l'attenzione di Lucio Battisti, che esprime il suo stupore dinanzi alla sua insolita vocalità, e la vuole nel suo unico special televisivo, registrato in quel periodo.
Nel 1972 arriva la consacrazione vera e propria. Mia lascia la RCA per seguire Alberigo Crocetta alla Ricordi di Milano, dove riesce ad incidere Piccolo uomo (testo di Bruno Lauzi). Nonostante il pessimismo del compositore Dario Baldan Bembo, che voleva affidare il brano ad un'interprete più nota, Mia giunge al vertice della hit parade vincendo il Festivalbar.
In Autunno presenta alla Mostra di Musica Leggera di Venezia il 45 giri Donna sola, che si rivelerà il più venduto della rassegna e verrà premiato con la Gondola D'Oro.
Inoltre, il secondo Lp Nel mondo, una cosa (dove spicca la struggente Valsinha di Vinicius De Moraes, e Madre, cover di John Lennon) viene premiato dalla critica come miglior Lp del '72.
Nel 1973 esce il capolavoro Minuetto (scritta da Franco Califano e Dario Baldan Bembo), probabilmente la sua canzone più venduta. Bissa la vittoria al Festivalbar, ex aequo con Marcella Bella che spopola con Io domani. Ottiene l'ennesimo riscontro commerciale anche con il nuovo, bellissimo Lp dal titolo Il giorno dopo, in cui scopre Antonello Venditti che firma Ma quale amore, interpreta fra le altre uno splendido brano di Maurizio Fabrizio dal titolo Dove il cielo va a finire, nonché La malattia, sul tema allora insolito (e censuratissimo) della tossicodipendenza.
I suoi dischi escono in vari paesi del mondo: registra i suoi successi in francese, tedesco e spagnolo, ottenendo consensi significativi anche all'estero, in particolare in Francia dove viene paragonata addirittura alla grande Edith Piaf.
Nel 1974 Mia Martini è considerata dalla critica europea, la cantante dell'anno.
Esce l'Lp È proprio come vivere, in cui Mia firma Agapimu, con un testo curiosamente in greco. Inno ed ...E stelle stan piovendo vengono estratte come facciate A di uno stesso 45 giri, e infatti entrambe entrano in classifica. Le tematiche sono quelle dei successi precedenti, e cioè l'inquietudine, l'insicurezza e i sentimenti giovanili, resi particolarmente credibili dalla sensibilità di Mimì, oramai assoluta primadonna.
Nel mese di Ottobre riceve dalla Ricordi il Disco D'oro per il milione di dischi venduti negli ultimi tre anni.
Nel 1975 la Rai manda in onda il suo primo special intitolato semplicemente "Mia", con la partecipazione di Lino Capolicchio. Contemporaneamente il 45 giri Al mondo registra una buona entrata in classifica. Riceve il Premio della Critica Europea a Palma De Mallorca per il brano Nevicate, estratto dall'Lp Sensi e controsensi, uno dei più amati dall'artista, in cui compare anche la superba Volesse il cielo di Vinicius De Moraes, registrata in presa diretta con un'orchestra di sessanta elementi.
Incide su 45 giri anche una cover di Nicole Croisille intitolata Donna con te ("Une femme avec toi"), con cui partecipa al Festivalbar.
Viene proclamata miglior cantante donna dell'anno dal referendum "Vota la Voce", indetto dal popolare settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, e in televisione è una dei protagonisti della "Compagnia stabile della canzone" con Gino Paoli.
Ma proprio per i continui successi della cantante, la Ricordi ne approfitta obbligandola a interpretare canzoni di esclusiva edizione dell'etichetta stessa. In particolare, nell'album Un altro giorno con me (1975), l'artista ha la possibilità di incidere solamente tre o quattro brani che le interessano davvero (Questi miei pensieri e Milho verde, che riproporrà fino all'ultimo, ma anche Veni sonne de la muntagnella); al di là di questi, il resto può essere considerato di livello inferiore ai lavori precedenti.
Nel 1976, in seguito a ciò, Mia decide di rompere anticipatamente il contratto discografico con la Ricordi, che la porta immediatamente in tribunale. L'etichetta milanese vince la causa imponendo alla Martini un ingentissimo risarcimento, che le costerà anni di diritti ceduti e di guadagni sequestrati.
Nel frattempo è tornata alla RCA attraverso una nuova etichetta discografica, la Come Il Vento, in cui sembra ritrovare l'ambiente ispirato di cui ha bisogno.
Il nuovo album Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto alterna momenti di raffinata tensione melodica a brani più di tendenza. Partecipano autori all'epoca ancora sconosciuti come Amedeo Minghi (Ma sono solo giorni), Pino Mango, poi semplicemente Mango (con la splendida Se mi sfiori), e soprattutto il chitarrista Memmo Foresi (Noi due, Fiore di melograno, In paradiso, Una come lei). La title-track è invece un'altra raffinata canzone d'amore opera di Dario Baldan Bembo, e viene pubblicata anche a 45 giri (sul retro Io donna, io persona). Spicca anche una struggente Preghiera, posta a conclusione del disco.
Per il lancio dell'album, che ottiene un discreto successo, la RAI realizza a colori uno special omonimo per la regia di Ruggero Miti.
Nel 1977 viene scelta dalla Rai per rappresentare l'Italia all'Eurofestival con la hit Libera, che la inserisce ancora una volta nei circuiti europei e per la prima volta sul mercato canadese.
Registra Per amarti, superba interpretazione di un brano scritto da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio (gli stessi che anni dopo firmeranno la celeberrima Almeno tu nell'universo). Realizza l'omonimo album Per amarti, nel quale collabora per la prima volta col cantautore Ivano Fossati (che partecipa ai cori e scrive Sentimento), dando inizio a un sodalizio artistico e un legame sentimentale decisivi per la sua vita e la sua carriera. L'album contiene anche Ritratto di donna, con cui vince il premio della critica al World Song Popular Festival Yamaha di Tokyo.
Inoltre, trovatasi a promuovere Per amarti in Francia, viene notata da Charles Aznavour: l'istrionico cantautore e attore francese la vuole accanto a sé in un grande recital all'Olympia di Parigi, tempio sacro della musica in Francia, dove la Martini debutta con grande successo. Lo spettacolo viene replicato anche al Sistina di Roma, con una ripresa televisiva.
Nel 1978 conclude la tournèe con Aznavour, il quale, nonostante il grande successo non riesce a farle rinnovare il contratto per portare il rècital in Inghilterra. Sfuma, dunque, la realizzazione di un album insieme, e viene bloccata la realizzazione di un altro Lp destinato al mercato anglosassone a causa della fine del contratto con la Come Il Vento.
Mia passa, infatti, alla Warner e in estate pubblica il primo 45 giri: Vola di Ivano Fossati, preludio di una seconda e ben più importante collaborazione che si concretizza in Danza, album considerato tra i migliori in assoluto della produzione di Mia Martini, con testi e musiche sempre di Fossati. Canto alla luna e soprattutto La costruzione di un amore rimarranno a lungo nel repertorio dell'artista, così come l'omonima Danza, scelta per promuovere l'album e uscita e promossa su 45 giri nel 1979.
La sua attività è contraddistinta da un nuovo e più autentico spirito di lavoro e da un esclusivo interesse artistico, che la porta a valutare i progetti che le interessano davvero, indipendentemente dalla aspettative di successo.
Ma i rapporti con Fossati si complicano, e in seguito a ciò sfuma una sospirata collaborazione con Pino Daniele che prevedeva la realizzazione di un intero album.
Nel 1981, dopo una difficile operazione alle corde vocali, che ne modifica leggermente il timbro e l'estensione in favore di una voce più roca e struggente, Mia è decisa a proporsi anche come cantautrice, presentandosi con un look più discreto e maschile, lontano anni luce da quello eccentrico degli anni settanta. Realizza per la DDD (Drogheria di Drugolo di Roberto Galanti) l'album Mimì: dieci brani quasi interamente scritti da lei e registrati tra Londra e gli Usa con gli arrangiamenti di Dick Halligan.
I risultati sono sorprendenti e variano le atmosfere musicali: degne di nota l'ironica Parlate di me e le più intense Sono tornata e Del mio amore. Vengono estratti due singoli (E ancora canto e Ti regalo un sorriso, con cui partecipa al Festivalbar) e il progetto ottiene un buon successo.
Nel 1982 arriva il vero rilancio discografico con la prima partecipazione di Mia al Festival di Sanremo, dove interpreta ancora una canzone scritta da Ivano Fossati, intitolata E non finisce mica il cielo. La qualità di un brano del genere, spesso destinato a non raggiungere il podio, viene comunque riconosciuta dai giornalisti con il prestigioso Premio Della Critica, istituito appositamente per lei.
Nello stesso anno scrive uno dei suoi testi in assoluto più validi, Quante volte, su musica e arrangiamento soft-funk di Shel Shapiro, che produce l'Lp Quante volte ho contato le stelle. Un album che la cantante dedica al padre e in cui compaiono altri brani di grande intensità firmati dalla stessa Mimì: Stelle, Bambolina (proposta su singolo l'anno dopo) e il testo di Vecchio sole di pietra su musica di Fossati (episodio del tutto eccezionale nella carriera di quest'ultimo, abituato a scrivere testi e musiche delle sue canzoni). Fra gli altri autori compaiono anche Riccardo Cocciante, Mimmo Cavallo (col quale aveva già intrapreso una collaborazione due anni prima), e Gianni Bella (di cui riprende Nuova gente con testo di Mogol), oltre all'affezionato Maurizio Piccoli che firma Solo noi, retro del singolo Quante volte.
Ma il mondo dello spettacolo la ostacola in modo sempre più insostenibile, per la fama che lega il suo nome ad eventi negativi, una meschina diceria sorta almeno dieci anni prima e divenuta insistente proprio nei primi anni ottanta. Invidia e stupidità da parte di colleghi e addetti ai lavori segneranno profondamente la sua esistenza, spingendola a rinunciare ad una grande carriera e ad un pubblico che non l'ha mai abbandonata.
La crisi
Sul finire del 1983 decide di ritirarsi dalle scene, organizzando al teatro Ciak di Milano un concerto con musicisti di prim'ordine che diventerà l'album Mia Martini dal vivo - Miei compagni di viaggio. Mimì ripercorre le tappe più importanti della sua crescita musicale attraverso le cover di autori a lei particolarmente cari, tra cui John Lennon, Randy Newman, Vinicius de Moraes, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, e Luigi Tenco. Ai cori di un brano piuttosto emblematico come Big yellow taxi di Joni Mitchell partecipano anche Loredana Bertè, Ivano Fossati, Cristiano De André, e l'amica di sempre Aida Cooper, vocalist di talento. Il concerto si chiude con il significativo brano Ed ora dico sul serio ("...Non vorrei cantare più") di Chico Buarque De Hollanda.
Nel 1985, la DDD prova un ulteriore ed ultimo tentativo per rilanciare la carriera di Mia Martini cercando di farla partecipare al Festival di Sanremo con Spaccami il cuore, un pezzo sopraffino scritto da Paolo Conte, che però viene scartato dalle selezioni. Il brano viene comunque stampato su 45 giri, ma in pochissime copie, e di conseguenza rimasto per diversi anni accessibile esclusivamente agli intenditori che ne hanno osannato la qualità. Sul retro, un'altra bellissima e sfortunata composizione della stessa Mimì intitolata Lucy, in cui emerge il contrasto tra il Sole e la Luna intesi nel significato simbolico che assumono all'interno dei Tarocchi (vecchia passione dell'artista), unitamente ad una filastrocca tradizionale calabrese nel dialetto di Bagnara, per l'occasione musicata.
Dopo l'ultimo episodio di ostracismo, critici e addetti ai lavori sembrano ostinati a condannarla ad "un tunnel", come lei stessa lo definì anni dopo: probabilmente era anche il tunnel della depressione, che Mimì non riuscì mai a superare veramente dopo la fine della relazione con Fossati. Durante questo periodo di profonda crisi, spesso apparsa insanabile, l'artista riparte dalle proprie origini, dalla sua Calabria, dal rapporto col padre, alla ricerca della sua stessa identità.
Per sopperire alle notevoli difficoltà economiche, Mimì, nel frattempo trasferitasi a Calvi dell'Umbria, continua comunque ad esibirsi in locali di provincia o di periferia, accompagnata da gruppi sicuramente non all'altezza del suo talento e della sua professionalità.
Il ritorno
Solo nel 1989, alcuni dei discografici che l'avevano seguita all'inizio (Lucio Salvini in particolare, e Giovanni Sanjust) potranno convincerla ad un grande rientro. La canzone Almeno tu nell'universo era stata scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972 (addirittura nella stessa settimana di Piccolo uomo), e rimasta nel cassetto anche perché un po' troppo avanti nei contenuti. Grazie all'interessamento di Adriano Aragozzini, allora direttore artistico del Festival di Sanremo, Mia Martini può gareggiare con questa canzone, tra le più belle in assoluto nella storia della musica italiana. L'interpretazione da brividi suscita gli entusiasmi del pubblico e le vale per la seconda volta il Premio della Critica: un assoluto trionfo che pone fine a un altro dei tanti periodi bui, ogni volta superati con un consenso sempre maggiore.
Il successo di Sanremo la incoraggia ad intraprendere una vera nuova tournèe e ad incidere per la sua nuova casa discografica, la Fonit Cetra, un nuovo Lp dopo tanti anni, intitolato semplicemente Martini Mia.... Si tratta di un lavoro realizzato a tempo di record, ma racchiude comunque autentici gioielli quali Notturno e soprattutto la splendida Donna, scritta due anni prima da un Enzo Gragnianiello molto ispirato.
Il cantautore napoletano aveva conosciuto Mimì in una delle sue serate e ne era rimasto molto colpito, al punto da scrivere in brevissimo tempo il primo di una lunga serie di brani che la cantante inciderà a partire dal suo ritorno sulle scene, ricambiando un'enorme ammirazione.
Donna viene scelta anche come secondo singolo e presentata al Festivalbar, dove le viene consegnato il Disco D'Oro per le oltre 100.000 copie vendute del suo album.
Nel 1990 bissa al Festival di Sanremo il successo dell'anno precedente interpretando con la consueta classe un testo di Franco Califano, La nevicata del '56, per cui riceve ancora una volta il Premio della Critica.
Pubblica l'Lp La mia razza (il brano omonimo è stato scritto da Fabrizio De André), un lavoro di estrema qualità in cui la Martini spazia dalla melodia (Un altro Atlantico, che doveva portare a Sanremo), ai ritmi etnici (Danza pagana di Mimmo Cavallo) e latini con Chica chica bum di Carmen Miranda, precedentemente cantata in una spiritosa performance a Fantastico. L'album racchiude anche Io e la musica di Amedeo Minghi, Domani più su, firmata da Enrico Ruggeri e Dodi Battaglia dei Pooh, e altri tre brani molto intensi di Enzo Gragnianiello.
Nel 1991 pubblica Mi basta solo che sia un amore, una raccolta delle sue canzoni d'amore più belle in versione originale, unitamente all'inedito Scrupoli, sigla dell'omonimo programma televisivo.
Ma nello stesso anno si dedica soprattutto ad un progetto molto ambizioso: tiene dodici concerti in cui canta canzoni sue e di altri cantautori in versione jazz (Vola, Pensieri e parole di Battisti, Gente distratta di Pino Daniele, unitamente ad altri classici del genere arrangiati da Maurizio Giammarco). In quest'occasione registra l'album Mia Martini in concerto da un'idea di Maurizio Giammarco, boicottato dalla Fonit Cetra che ne stampa solamente ventimila copie.
Il suo amore per la città di Napoli è testimoniato da un'altra grande esperienza musicale, quella del duetto col grande Roberto Murolo nel brano Cu' mmè (ancora di Enzo Gragnaniello): l'ennesima straordinaria interpretazione che contribuisce non poco al rilancio della canzone napoletana.
Nel 1992 è di nuovo in gara al Festival col brano Gli uomini non cambiano, su testo di Giancarlo Bigazzi, uno degli autori più prolifici della musica italiana. Più volte viene data per favorita, e forse anche per questo motivo che in extremis la vittoria sarà assegnata a Luca Barbarossa. Mimì deve accontentarsi del secondo posto, ma per tutti è la vincitrice morale del Festival, confermando il suo ruolo di autentica primadonna della musica italiana.
Lacrime risulterà uno dei suoi album più venduti, grazie anche ad altri splendidi brani firmati da Biagio Antonacci (Il fiume dei profumi), Mimmo Cavallo (Dio c'è), Enzo Gragnianiello (Scenne l'argento), e Maurizio Piccoli con la sua Uomini farfalla, in cui gioca sul tema dell'omosessualità.
É chiamata ancora una volta a rappresentare l'Italia all'Eurofestival, che quell'anno si svolse in Svezia. In quest'occasione presenta un brano particolarmente raffinato dal titolo Rapsodia, che viene incluso nell'omonima raccolta Rapsodia - Il meglio di Mia Martini, con i suoi successi storici in versione rimasterizzata, più due tracce live registrate durante il concerto Per aspera ad Astra, che prevedeva la realizzazione di un home video, pubblicato postumo dalla Polygram (sua nuova etichetta discografica).
In un primo momento Mia è esposta a una grande attenzione mediatica soprattutto per essere "la cognata di Borg" (l'ex-tennista svedese che Loredana Berté sposò nell'89). Successivamente dà il meglio di sé suscitando gli entusiasmi e gli elogi per le sue capacità interpretative e soprattutto per la classe che agli occhi degli Svedesi appariva ben lontana dal temperamento di Loredana.
Ed è proprio in questo periodo che recupera il rapporto con la sorella dopo anni di silenzi e di profonda incomunicabilità. Loredana ha, nel frattempo, divorziato e si prepara ad un ritorno da cantautrice, incoraggiata proprio da Mimì che duetta con lei al Festival di Sanremo 1993 nel brano Stiamo come stiamo.
Sembrano messi da parte i vecchi rancori, dunque. Ma quello che poteva essere l'evento musicale dell'anno, in realtà non riesce a soddisfare le aspettative del pubblico, anche a causa delle continue tensioni fra le due sorelle nei giorni della rassegna canora. È soprattutto Loredana a condizionare le esibizioni, e a non convincere le giurie. Ad ogni modo il pezzo è molto valido, contrariamente a quanto sostenuto da certi giornalisti, e verrà riproposto in duetto anche durante la registrazione del primo live di Loredana, a cui partecipò anche Mimì.
Sempre nel 1993, incide Vieneme, ancora in collaborazione con Enzo Gragnianiello e Roberto Murolo. Malgrado la bellezza e la qualità di brano, non si riesce a bissare il grande successo di Cu' mmè.
Inoltre Mia è passata dalla Fonit Cetra ad un'altra etichetta, la Polygram, che la obbliga a presentarsi alle selezioni per il Festival di Sanremo 1994. La canzone E la vita racconta viene scartata, ma è la stessa Mimì a non essere convinta del brano. In ogni caso la notizia suscita comunque un certo clamore, tanto che Claudia Mori propone il proprio ritiro dalla kermesse canora in favore di Mia Martini. Ovviamente il regolamento non consente una simile sostituzione, che comunque Mimì non avrebbe mai accettato, pur apprezzando il gesto della collega.
Nel corso del 1994 passa ad un'altra casa discografica, la RTI Music, con cui termina di incidere il nuovo album (iniziato con la precedente etichetta) che si intitola La musica che mi gira intorno. Mimì rilegge con grande forza interpretativa quelle canzoni che molti dei suoi autori preferiti avrebbero scritto in un momento di grande amore, o di grande fragilità, a prescindere dal loro impegno politico sociale: Fabrizio De André (Hotel Supramonte), Francesco De Gregori (Mimì sarà), Zucchero (Diamante), Vasco Rossi (Dillo alla luna), Lucio Dalla (Stella di mare) Eugenio ed Edoardo Bennato (Tutto sbagliato baby), e naturalmente Ivano Fossati con ben tre pezzi (La canzone popolare, la bellissima I treni a vapore, e La musica che gira intorno, su cui gioca il titolo dell'album). A confezionare il tutto un inedito di Mimmo Cavallo (Viva l'amore), che è anche il brano trainante del disco.
Ma era solo il primo di una serie di progetti improntati alla rilettura di vari autori e generi musicali, che l'artista non ha avuto il tempo di realizzare: dai classici napoletani (un disco che si sarebbe dovuto chiamare "Napoli Mia") a quelli più moderni di Pino Daniele (autore da lei amatissimo, che aveva volutamente tralasciato nell'ultimo album per dedicargli un capitolo discografico a sè), fino al tributo a Tom Waits, e a un altro album dedicato alla Luna, che Mimì avrebbe dovuto incidere poco prima della sua improvvisa e prematura scomparsa.
La scomparsa
Il 14 Maggio del 1995, il corpo senza vita di Mia Martini viene ritrovato nella sua abitazione a Cardano al Campo (VA), dove si era trasferita per essere più vicina al padre. I motivi del decesso, avvenuto due giorni prima del ritrovamento, furono individuati in una crisi cardiaca causata da psicofarmaci, secondo quanto dichiarato dalla sorella, mentre altre fonti ufficiali parlano di overdose di cocaina.
Dal 1996 il "Premio della critica" del Festival di Sanremo è intitolato alla sua memoria, mentre si sono sprecate negli anni successivi le pubblicazioni postume di raccolte con inediti e non, che hanno sempre suscitato l'interesse dei numerosi estimatori e del grande pubblico che ancora oggi la ricorda e la ama.
discografia
Come Mimì Bertè
45 Giri
1963 I miei baci non puoi scordare / Lontani dal resto del mondo - Juke Box JN2273 1963 Insieme / Let me tell you - Juke Box JN2279 1964 Il magone / Se mi gira l'elica - Juke Box JN2281 1964 Ed ora che abbiamo litigato / Non pentirti dopo - Juke Box JN22307 1966 Non sarà tardi / Quattro settimane - Durium QCA 361 1969 Coriandoli spenti / L'argomento dell'amore - Esse Records ESN 1512 MAI COMMERCIALIZZATO.
Come Mia Martini
45 Giri
1971 Padre davvero... / Amore...amore...un corno! - RCA PM 3589 1971 Gesù è mio fratello / Lacrime di marzo - RCA PM 3622 1972 Credo / Ossessioni - RCA PM 3670 1972 Piccolo uomo / Madre - RICORDI SRL 10.669 1972 Donna sola / Questo amore vero - RICORDI SRL 10.681 1973 Minuetto / Tu sei così - RICORDI SRL 10.694 1973 Il guerriero / Bolero - RICORDI MAI COMMERCIALIZZATO 1974 Inno / ...e stelle stan piovendo - RICORDI SRL 10.730 1975 Al mondo / Principessa di turno - RICORDI SRL 1975 Donna con te / Tutti uguali - RICORDI SRL 10.763 1976 L'amore è il mio orizzonte / Sabato - RICORDI SRL 10.797 1976 Che vuoi che sia...se t'ho aspettato tanto / Io donna, io persona - Come il Vento ZCVE 50425 1977 Libera / Sognare è vita - Come il Vento ZBC 7005 1977 Per amarti / Se finisse qui - Come il Vento ZBC 7035 1978 Vola / Dimmi - Warner Bros R.T 17207 1979 Danza / Canto alla luna - Warner Bros R.T 17325 1981 Ti regalo un sorriso / Ancora grande - DDD ZBDR 7208 1981 E ancora canto / Stai con me - DDD ZBDR 7236 1982 E non finisce mica il cielo / Voglio te - DDD ZBDR 7250 1982 Quante volte / Solo noi - DDD A 2819 1982 Quante volte / Solo noi (seconda edizone) - DDD A 2819 1982 Bambolina / Guarirò guarirò - DDD A 3486 1985 Spaccami il cuore / Lucy - DDD A 6030 1989 Almeno tu nell'universo / Spegni la testa - Fonit Cetra SP 1871 1990 La nevicata del '56 / Danza pagana - Fonit Cetra SP 1886 1990 Chica chica bum (remix) / Chica chica bum (stumentale) - Fonit Cetra DLP 638 €260 MAI COMMERCIALIZZATO 1993 Stiamo come stiamo (con L. Bertè) / Dormitorio pubblico (L.Bertè) - Columbia COL
Album
1971 Oltre la collina - RCA PSL 10516 1972 Nel mondo,una cosa - RICORDI SMRL 6101 1973 Il giorno dopo - RICORDI SMRL 6114 1974 È proprio come vivere - RICORDI SMRL 6126 1975 Sensi e controsensi - RICORDI SMRL 6154 1975 Un altro giorno con me - RICORDI SMRL 6174 1976 Mia (Raccolta) - Ricordi SMRL 6185 1976 Che vuoi che sia... se t' ho aspettato tanto - COME IL VENTO ZSCVE 55745 1977 Per amarti - COME IL VENTO ZPLC 34026 1978 Danza - WEA WARNER BROS R.T 56610 1981 Mimì - DDD ZPLDR 34139 1982 Quante volte... ho contato le stelle - DDD 25108 1983 Miei compagni di viaggio - DDD 25613 1984 Il meglio di Mia Martini (Raccolta) - DDD 26304 1989 Martini Mia - FONIT CETRA TLPX 219 1990 La mia razza - FONIT CETRA TLPX 248 1991 Mi basta solo che sia un amore (Raccolta) - FONIT CETRA LPX 272 1991 Mia Martini in concerto (da un'idea di Maurizio Giammarco) FONIT CETRA LPX 294 1992 Lacrime FONIT CETRA TLPX 306 1992 Rapsodia - Il meglio di Mia Martini (Raccolta) - FONIT CETRA LPX 329 1994 La musica che mi gira intorno - RTI MUSIC 1070 2 £35
Raccolte con inediti
1996 Mimì Berté - On Sale Music 52 OSM 010 1996 Indimenticabile Mia - DIG IT DIT CD 016 1997 Mi canto español - BMG Ricordi 74321428272 1998 Semplicemente Mimì - Sony FAR 491553 2 2000 Mimì sarà - Sony S4 4983272 2000 Mia... Mimì - On Sale Music 52 OSM 046 2003 Canzoni segrete - BMG Ricordi 82876513662 2004 E parlo ancora di te - Warner Music 5050467-3271-2-2 2004 Nel mio mondo - RaiTrade Promovideo RTP0049/3 2005 La neve, il cielo, l'immenso - SonyBmg 82876717862-3 2006 I colori del mio universo - SonyBmg 88697033542
DVD
In Concerto (contiene la registrazione di un concerto per la televisione della Svizzera italiana del 1982; uscito anche in VHS ed in DVD) E ancora canto (uscito anche in VHS), 3 filmati del periodo; Per aspera ad astra (uscito anche in VHS), concerto tenuto al Teatro Nazionale di Milano il 15 Maggio 1992. Libri
"Il mio canto universale" di Menico Caroli; "Il caso Mia Martini" di F. Giordano; "La regina senza trono" di Pippo Augliera dello Chez Mimì, fanclub ufficiale, Guida editore
Discografia estera
45 Giri
Angola
1971 Padre davvero... / Amore...amore...un corno! - Rca Victor 30028 Argentina 1973 Sola / Me gusta - Rca Victor 31A 2351 1974 Minuetto / Nieve blanca - Rca Victor 31A 2478 Belgio 1977 Freedom is today / Libera - Elver 36419 Bolivia 1977 Libre / Yo hembra, yo persona - Rca Bocs 1186 Brasile 1973 Minuetto / Tu sei così - Ricordi / Chantecler 16003 1978 Vola / Dimmi - WEA 16009 Francia 1973 Tout petit homme / Io straniera - Barclay 61747 1973 Minuetto / Tu t'en vas quand tu veux ("Minuetto" versione francese) - Barclay 61894 1976 Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto / Io donna, io persona - Wea Atlantic 10809 1977 Libera / Sognare è vita - Wea Atlantic 10921 1977 Per amarti / Se finisse qui - Wea Atlantic 11067 Germania 1971 Padre davvero... / Amore...amore...un corno! - Rca Victor 7416135 1975 Al mondo / Principessa di turno - Ricordi 35009 1976 Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto / Io donna, io persona - Rca Victor PPBO 706711450 1977 Libera / Sognare è vita - Rca PB 7005 1982 Quante volte / Solo noi - Ddd 104938/100 Giappone 1963 Insieme / Lontani dal resto del mondo - JB - Seven Seas HIT 1014 1973 Minuetto / Piccolo uomo - Ricordi DW 1080 1977 Libera / Ma sono solo giorni - Rca SS 3122 1977 Ritratto di donna / Ma sono solo giorni - Rca SS 3122 Grecia 1977 Libera / Sognare è vita - Philips 6060277 Inghilterra 1977 Freedom is today / Libera - Civ Elver 36419 Israele 1972 Piccolo uomo / Madre (Mother) - Cbs 1254 Jugoslavia 1977 Minuetto / Tu sei così - Ricordi S 53707 Perù 1977 Libre / Yo hembra, yo persona - Rca 6031 Portogallo 1976 Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto / Io donna, io persona - Rca 20169 Spagna 1973 Sola / Piccolo uomo (canta en español) - Hispavox HS 953 1973 Sola / Piccolo uomo (canta en español) - Promo Hispavox CP 181 1973 Minuetto / Tu sei così - Ricordi HS 989 1973 Minuetto/ Nieve blanca (canta en español) - Hispavox 45 1057 1974 Inno / ...E stelle stan piovendo - Ricordi 45 1238) 1975 Hymno / ...Y estàn lloviendo estrellas - Hispavox 45 1274 1977 Libre / Yo hembra, yo persona - Rca PB 6031 1977 Per amarti / Se finisse qui - Rca Victor PB 6200 1982 E non finisce mica il cielo / Voglio te - Rca Victor SPBO 7331
Cd Singoli
1992 Rapsodia / Versilia / Dio c'è - Eurostar 3981082 5
Album
1974 Mi cantar enamorado - Rca Victor AVSP 4238 Canada 1977 Mia Martini - Able Records ABL 2001 Francia 1976 Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto - Wea Atlantic 50293 Germania 1976 Canzone dall'Italia - Ricordi MED 51021 1976 Canzoni - Ricordi 45016 1981 Mimì - Ddd Ariola 205212-320 1982 Quante volte... ho contato le stelle - Ddd Ariola 205219-320 1992 Lacrime - Eurostar 39810720 1992 Rapsodia - Eurostar 39810822 2006 Nel mio mondo - ZYX / Mint Record Impressium ZYX 20775-2 Giappone 1973 Il giorndo dopo - Ricordi/Polydor MW 2087 1973 Nel mondo, una cosa - Ricordi MW 2094 1974 É proprio come vivere - Ricordi/Polydor MW 2106 1975 Sensi e controsensi - Ricordi/Polydor MW 2119 1976 Un altro giorno con me - Ricordi/Polydor MWF 1002 1977 Per amarti - RCA RVP 6285 1978 The best of... - Ricordi FDA 0069 Korea 1995 Oltre la collina - Rca/Si-Wan Records SRMWP Spagna 1973 Mia Martini en español - Hispavox HRIS 63101 1977 Per amarti - RCA PL 3138
Fondazione Mia Martini Onlus
Il 20 settembre del 2012, su invito di Leda Berté, sorella maggiore di Mia Martini, nasce la Fondazione Mia Martini Onlus. La Fondazione, senza alcuna finalità di lucro, ha come scopo sociale quello di promuovere e supportare prevalentemente con ogni mezzo la promozione e la valorizzazione dell’opera, della vita, dell’immagine artistica di Mia Martini, al secolo Domenica Adriana Rita Bertè e degli altri componenti della famiglia Bertè nel mondo, attraverso manifestazioni, mass-media, mostre, concorsi, gare canore e quant'altro ritenuto necessario ed in particolare di curare la ricerca, la promozione e lo sviluppo, la produzione, l’organizzazione e la distribuzione di iniziative relative alla cultura, all’arte, allo spettacolo, al cinema, all’editoria, alle edizioni librarie e discografiche, televisive, radiofoniche e fotografiche, allo sport ed al turismo in genere, di ogni tempo e di ogni luogo, in tutti i più vari aspetti, utilizzando qualsiasi mezzo di comunicazione di massa.
In particolare si prefigge di:
Inventariare, sistematizzare, conservare e curare la memoria della musica, dei testi, della voce e delle interpretazioni di Mia Martini. Istituire luoghi e narrazioni (oggettuali e sociali) per raccogliere, conservare, curare e tramandare la storia umana e civile di Mia Martini. Progettare, programmare, realizzare, diffondere, monitorare, ri-progettare e conservare narrazioni etiche per contribuire ai processi epici di formazione e socializzazione del principio di speranza e di emancipazione per e delle nuove generazioni Istituire centri di ricerca sulla musica in quanto competenza per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e per quello di alcune caratteristiche costitutive delle intelligenze cognitive e sociali. Istituire centri di ricerca sulla musica come uno dei substrati psicoterapici. Istituire centri di ricerca sulla musica come mezzo e messaggio di comunicazione antropologica multietnica e multiculturale.
Chez Mimì
Chez Mimì è il fan club di Mia Martini nato nel 1989, viene ufficializzato dalla stessa cantante l'anno successivo. Il fan club si costituisce sotto forma di un'associazione culturale. Anche dopo la scomparsa di Mia Martini, Chez Mimì continua la sua opera per diffondere e promuovere l'arte della indimenticata interprete, in particolare ricordiamo che è stato tra i promotori affinché il Premio della Critica del Festival di Sanremo fosse intitolato a "Mia Martini", in memoria dell'artista, e ufficializzato nel 1996. Per il decennale della scomparsa, l'associazione pubblica un libro Mia Martini - La regina senza trono, nel quale sono raccolte le interviste e gli incontri realizzati nell'ultimo periodo della sua carriera, scritto da Pippo Augliera, fondatore e coordinatore dell'iniziativa. Per i 40 anni di carriera come Mia Martini (il debutto risale al 1971), un altro libro a lei dedicato "Mia Martini - La voce dentro", nel quale Pippo Augliera approfondisce alcuni temi peculiari dell'artista e della donna.
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare. Contribuisci a migliorarla integrando se possibile le informazioni nel corpo della voce e rimuovendo quelle inappropriate. I suoi singoli più venduti sono Minuetto, Piccolo uomo, Donna sola e Almeno tu nell'universo; invece gli album: Nel mondo, una cosa, Il giorno dopo, Martini Mia e Lacrime. Nel corso della sua carriera trentennale ha cambiato moltissime case discografiche: CAR Juke Box, Durium, Esse Records, RCA Italiana, Dischi Ricordi, Warner Bros Records, DDD, Fonit Cetra, Polygram, RTI Music. In un'intervista nel 1975 dichiara che le fu proposto il ruolo di Eleonora Duse in un film. Nel 1978 partecipò al programma Stryx di Enzo Trapani, presentando il brano Bene con un look da strega e sullo sfondo di un rogo in fiamme, per rispondere alle maldicenze sul suo conto. In molte partecipazioni televisive del 1982, Mia Martini veste con una sciarpa ed una cintura disegnate come la tastiera del pianoforte, regalatele dalla sorella Loredana Bertè. I suoi ultimi abiti erano firmati Giorgio Armani. Il brano Attimo x attimo, contenuto nell'omonimo album di Anna Tatangelo pubblicato nel 2003, venne scritto da Fio Zanotti per Mia Martini, che non ha mai potuto inciderlo a causa dell'improvvisa morte. Oltre al Sud e alla sua Calabria, l'artista dichiarò di riconoscersi molto anche nella città di Milano, dove visse stabilmente dal 1979 al 1985 nel complesso San Felicino; dal 1986 al marzo 1995 visse a Santa Maria della Neve, frazione di Calvi dell'Umbria, e come ultima dimora, dal marzo 1995 a Cardano al Campo. Alcuni dei vip presenti al suo funerale: Loredana Bertè, Renato Zero, Marcella Bella, Adriano Celentano, Claudia Mori, Ron, Ivano Fossati, Matia Bazar, Jo Squillo, Ornella Vanoni, Bruno Lauzi, Giorgio Armani, Aida Cooper, Fiordaliso, Mimmo Cavallo, Enzo Gragnaniello, Enrico Ruggeri, Memo Remigi, Amedeo Minghi, Dori Ghezzi, Viola Valentino, Maurizio Vandelli, Giorgio Faletti. In un'intervista Mia Martini ha rilasciato su una rivista, che ha fatto del teatro leggero assieme a Lucio Dalla
Premi e riconoscimenti
1964: Primo Posto "Festival di Bellaria" con Il magone 1971: Primo Posto "Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze" di Viareggio con Padre davvero 1972: "Premio della critica discografica" per l'album Nel mondo, una cosa 1972: Primo Posto al Festivalbar 1972 con il brano Piccolo uomo 1972: Disco d'oro con il brano Piccolo uomo 1972: Primo Posto alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Donna sola 1973: Primo Posto al Festivalbar 1973 con Minuetto 1973: Disco d'oro con il brano Minuetto 1973: Maschera d'argento per la miglior cantante dell'anno 1974: "Premio Deborah per il miglior trucco" 1974: Disco d'oro per aver venduto oltre un milione e mezzo di copie solo in un anno 1975: "Premio della Critica di Palma de Mallorca" con Nevicate 1975: "Premio Deborah per il miglior trucco" 1975: "Premio de Il canzoniere dell'estate" come miglior cantante dell'anno 1975: Telegatto di Vota la voce come migliore cantante donna dell'anno 1977: Vittoria al "World Song Popular Festival Yamaha di Tokyo" con Ritratto di donna 1981: "Eolo d'oro" del Comune di Milazzo 1982: Premio della Critica "Mia Martini" con E non finisce mica il cielo 1984: "Sigillo d'oro" da parte di Rete 4 1989: Targa Tenco come migliore interprete dell'anno 1989: Premio della Critica "Mia Martini" con Almeno tu nell'universo 1989: Telegatto come migliore interprete femminile dell'anno 1989: "Prima Pagina de Il mattino del 1891", motivazione: "per il rinnovato successo che ben meritano la sua voce e le sue eccezionali capacità interpretative" 1990: Premio della Critica "Mia Martini" con La nevicata del '56 1990: "Targa Onda TV", Rete Televisiva locale della Sicilia 1991: "La più bella sei tu" con Almeno tu nell'universo 1992: Secondo Posto al Festival di Sanremo 1992: "Premio Simpatia" conferito dalla Sala Stampa Tv, durante una conferenza stampa sulla presentazione del disco Lacrime 1992: Tre tappe vinte e 852 punti in classifica al "Cantagiro" 1992: "Premio de Il Canzoniere dell'estate" come miglior interprete dell'anno 1992: "Premio Civiltà del mare" dal Comune di Bagnara Calabra
Oltre la collina è il primo album musicale di Mia Martini, pubblicato nel 1971 dalla RCA Italiana.
Il disco
Dopo una serie di singoli incisi con il suo vero nome, Mimì Bertè, nel 1970 Mia Martini trova un nome d'arte più convincente grazie ad Alberigo Crocetta, e incide il suo primo album per la RCA Italiana. Oltre la collina comprende molte cover (tra cui The lion sleeps tonight), e altrettanti brani scritti da un giovane e sconosciuto Claudio Baglioni: in Gesù è mio fratello viene affrontato con grande intensità, il tema della fede. L'album subì varie censure da parte della RAI: La vergine e il mare tratta di uno stupro; il testo di Padre davvero fu giudicato dissacrante, e venne modificato; anche di Amore... amore... un corno fu modificata una parte del testo.
Tracce
Tesoro ma è vero – 4:12 (Antonello De Sanctis – Piero Pintucci) Padre davvero – 3:57 (P. Pintucci, A. De Sanctis) Gesù è mio fratello – 3:57 (A. Coggio, Oremus, C. Baglioni) Prigioniero (Stop, I don't wanna hear it any more) – 3:03 (M. Safka, B. Lauzi, M. Martini) Nel rosa (Into white) – 3:38 (Cat Stevens, M. Martini) Ossessioni (Taking off) – 2:59 (N. Hart, A. De Sanctis) The lion sleeps tonight – 2:46 (G. D. Weiss, H. Peretti, L. Creatore) La vergine e il mare – 4:30 (L. Matalon, J. Musy, A. De Sanctis) Lacrime di marzo – 3:34 (A. Coggio, C. Baglioni) Testamento (Au voleur) – 2:28 (L. Matalon, J. Musy, C. Baglioni) Amore... Amore... un corno! – 3:46 (A. Coggio, C. Baglioni) Oltre la collina – 2:12 (A. Coggio, C. Baglioni)
Note Ci sono due prime edizioni con lo stesso numero di catalogo, la prima realizzata nel 1971 e la seconda nel 1972. La prima contiene una serie di fotografie ed una selezione dei testi. La seconda, invece, contiene tutti i testi. È stato ristampato nel 1974 (RCA PSL 10516 F375) e su CD nel 1991 (RCA ND 74550) Nella ristampa del 1991 la canzone Gesù è mio fratello viene indicata come Gesù, caro fratello. La prima edizione in formato musicassetta e stereotto ha una copertina diversa rispetto al long playing. La foto di copertina si ispira a quella scelta dai Nirvana per il loro 33 giri 'Local Anaesthetic. Ristampato su CD nel 2002 dalla BMG Ricordi - serie "Gli Indimenticabili" - etichetta RCA - catalogo 74321952272. Su questa ultima edizione il testo di "Oltre la collina" è pubblicato anche sull'ultima pagina di copertina.
Nel mondo, una cosa è il secondo album musicale di Mia Martini, pubblicato nel 1972 su etichetta Dischi Ricordi.
Il disco
Premiato dalla critica come migliore album dell'anno, è il primo inciso da Mia Martini per la Ricordi. Oltre ai due singoli presentati rispettivamente al Festivalbar (Piccolo uomo) e alla Mostra Internazionale della Musica Leggera di Venezia (Donna sola), contiene alcune cover tra cui una splendida Valsinha di Vinicius De Moraes, che la Martini dichiarerà essere il brano da lei preferito all'interno del suo repertorio. Con quest'album Mia Martini intraprende una significativa collaborazione con autori come Bruno Lauzi, Maurizio Fabrizio, Maurizio Piccoli, Luigi Albertelli e Dario Baldan Bembo.
Tracce
Donna sola (Dario Baldan Bembo/Luigi Albertelli/Bruno Lauzi) - 3:30 Neve bianca (Michelangelo e Carmelo La Bionda/Bruno Lauzi) - 3:13 La nave (Dario Baldan Bembo/Luigi Albertelli) - 3:13 Madre (J. Lennon/Mia Martini) - 5:07 Mother Un uomo in più (Dario Baldan Bembo/Michelangelo La Bionda) - 3:17 Valsinha (C. Buarqe De Hollanda/V. De Moraes/Sergio Bardotti) - 2:48 Io straniera (E. John/B. Taupin/Maurizio Piccoli) - 3:24 Border song Questo amore vero (Massimo Guantini/Luigi Albertelli) - 3:17 Amanti (Maurizio Fabrizio/Luigi Albertelli) - 4:14 Il tuo cuore di neve (Wright/Maurizio Piccoli) - 3:02 Sing a song Tu che sei sempre tu (Maurizio Piccoli) - 4:34 Piccolo uomo (Dario Baldan Bembo/Bruno Lauzi/Michelangelo La Bionda) - 4:20
Il giorno dopo è un album musicale di Mia Martini, pubblicato nel 1973, dall'etichetta Dischi Ricordi.
Il disco
Il giorno dopo bissa il successo del precedente album, merito anche delle collaborazioni con Bruno Lauzi, Maurizio Fabrizio, Maurizio Piccoli, Dario Baldan Bembo e Antonello Venditti, e della bellezza dei brani da loro scritti. Piccoli firma il testo di Picnic, versione in italiano di Your Song di Elton John. Il brano trainante è Minuetto, vincitore del Festivalbar dello stesso anno. Significativa è la cover di Señora di Joan Manuel Serrat, su testo di Paolo Limiti.
Tracce
Ma quale amore – 4:00 (Franca Evangelisti – Antonello Venditti) Picnic – 3:45 (Adattamento di Maurizio Piccoli) – Cover di Your Song di E. John Il guerriero – 3:38 (Franco Califano, Maurizio Piccoli – Maurizio Piccoli) Bolero – 4:33 (Maurizio Piccoli – Dario Baldan Bembo, Leonardo Ricchi) Dimmelo tu – 4:00 (Luigi Albertelli – Massimo Guantini) Minuetto – 4:44 (Franco Califano – Dario Baldan Bembo) Mi piace – 3:46 (Bruno Lauzi – Carmelo La Bionda, Michelangelo La Bionda) La malattia – 4:39 (Maurizio Piccoli) Tu sei così – 3:53 (Luigi Albertelli – Massimo Guantini) La discoteca – 3:07 (Maurizio Piccoli) Signora – 2:30 (adattamento di Paolo Limiti) – Cover di Señora di Joan Manuel Serrat Dove il cielo va a finire – 5:15 (Salvatore Fabrizio – Maurizio Fabrizio)
Note
L'album contiene un inserto fotografico di dodici pagine con fotografie di Roberto Rocchi. Ristampato su CD nel 1996 dalla BMG Ricordi - catalogo 74321445202, e nel 2003 - serie "Gli indimenticabili" - etichetta Ricordi - catalogo 82876502782. In quest'ultima edizione la grafica dei titoli sulla terza pagina di copertina è la stessa del 33 giri.
È proprio come vivere è un album musicale di Mia Martini, pubblicato nel 1974 dalla Dischi Ricordi.
Il disco
Quest'album vede la collaborazione di Maurizio Vandelli ed Alberto Salerno. Brani di successo sono Inno, scritto da Maurizio Piccoli e Dario Baldan Bembo, ...E stelle stan piovendo (entrambi usciti come lati A di uno stesso singolo), e Agapimu, scritta in greco da Mia Martini, Giorgio Conte e Dario Baldan Bembo.
Tracce
Inno – 4:25 (Maurizio Piccoli – Dario Baldan Bembo) Il viaggio – 5:07 (Luigi Albertelli – Maurizio Fabrizio) Domani – 4:25 (Luigi Albertelli – Giancarlo Colonnello) ...E stelle stan piovendo – 3:36 (Maurizio Piccoli) Alba – 3:37 (Luigi Albertelli – Massimo Guantini) Agapimu – 4:08 (Domenica Bertè, Giorgio Conte – Dario Baldan Bembo) Un'età – 3:15 (Maurizio Piccoli – Dario Baldan Bembo, M. Vandelli) Gentile se vuoi – 3:19 (Luigi Albertelli – Angelo La Bionda, Carmelo La Bionda) Luna bianca – 4:56 (Maurizio Piccoli – Dario Baldan Bembo, Leonardo Ricchi) Ritratti della mia incoscienza – 5:00 (Alberto Salerno – Maurizio Fabrizio)
Domani Si ha un bel dire che si può avere tutto ciò che vuoi io che ti tengo non ti ho e contraddirmi tu non puoi io le conosco bene ormai le intemperanze che tu hai se mi sorridi adesso cè una tempesta dentro te e trincerarsi dietro a chi può averne colpa non mi va poi metto in palio per un si la mia personalità quel sesto senso che tu hai io non te lho negato mai tu cerca di capire me, come ho fatto io con te. E poi, e poi domani passerà tu spezza il cerchio dell'abitudine di tanti giorni vuoti e stupidi prova un po e poi domani capirai che non abbiamo corso a vuoto mai se il cuore torna ancora ad illuderci credimi. Non stare a chiedermi cosè che accomuna me a te non me lo sono posto mai ma sto con te per ciò che dai se ho dato poco pagherò se ho tanto avuto piangerò tu fingi e aspetta a dire no puoi sopportarmi ancora un po. E poi e poi domani passerà tu spezza il cerchio all'abitudine di tanti giorni vuoti e stupidi prova un po e poi domani capirai che non abbiamo corso a vuoto mai se il cuore torna ancora a illuderci.
L'alba dalle bianche dita è qua la ginestra gialla si apre già assopita la mia mano va riscoprendo un gesto che ormai non ha più nulla da scoprire. L'alba gioca contro il petto tuo la colomba lascia il nido suo questa è l'ora di pensare a me e di guardare bene dentro se è la solita fiammata anche con te. Ecco il sole va sveglia la città c'è buio qui nel pensiero mio io, non ho deciso ancora vedi? ma su questa faccia che ti ha amato una traccia resta già ti parlerà per me. E su questo corpo che ti ha avuto un ricordo resterà: deciderà per me ogni momento, ogni momento, ogni momento, ora no. L'alba lascia il posto al giorno ormai ma la luce in me non resta mai tu vai, da quel superficiale che tu sei. Ma nei sensi miei come ti vorrei è un sole ormai il pensiero mio io non ho deciso niente ancora ma su questa faccia che ti ha amato una traccia resta già: ti parlerà per me. E su questo corpo che ti ha avuto un ricordo resterà: deciderà per me ogni momento, ogni momento, ogni momento, ora no.