FIORI, ALBERI....CURIOSITA' e NEWS

..... un po' di tutto sul pianeta verde....

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  1. gheagabry
     
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    STELLA DI NATALE



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    La pianta simbolo del Natale, la rossa "poinsezia" (Poinsettia pulcherrima), nota a tutti come "Stella di Natale", secondo la leggenda, ha origine da un miracolo. Un bimbo poverissimo, voleva fare un dono a Gesù nel giorno della sua nascita, ma non avendo nulla da offrire, raccolse in un campo delle fronde di arbusti e le compose in un mazzo. Entrò nella chiesa del suo villaggio, e, mentre si avvicinava all'altare, i rami si trasformarono in grandi fiori scarlatti.

    La realtà naturalmente è diversa: l'ambasciatore americano in Messico, Joel Robert Poinsett, notò nel 1829 le bellissime piante rosse e ne inviò alcuni esemplari negli Stati Uniti. Si ambientarono benissimo nelle sue serre, e da lui presero il nome.





    STERLIZIA



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    Originario del Sud Africa, questo fiore, dalla forma curiosa e simile ad un uccello in volo, appartiene alla famiglia delle Musacee. In Inghilterra viene chiamato "Uccello del Paradiso" oppure "lingua di uccello".

    La varietà più famosa e conosciuta è la Sterlizia Regina, creata in onore della regina Carlotta Sofia Mecklemburgh - Strelitz, consorte del Re Giorgio III d'Inghilterra.

    Per la sua bellezza, il suo carattere decorativo e imponente, il fiore è simbolo di nobiltà e maestosità.







    TULIPANO



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    Il nome deriva dal turco "tulband", turbante. probabilmente perché la sua forma ricorda quella del turbante Il tulipano è un fiore originario della Turchia. Infatti le sultane turche della stirpe di Osman usavano sigillare lettere e messaggi con un contrassegno a forma di tulipano. Fu introdotto in Europa nel 1500 dall'ambasciatore austriaco ad Istanbul e riscosse notevole successo presso le corti europee tanto che presso le classi borghesi i bulbi costituirono la dote di alcune ragazze in età da marito. Fu in Olanda che si creò ben presto un vero e proprio culto del tulipano. Fu, infatti, creata un'unità di misura che serviva appositamente per stimare la qualità dei bulbi, il "persit", ed inoltre, sempre i bulbi, furono oggetto di quotazioni in borsa.
    Da sempre, in tutti i giardini d'Oriente sono presenti i tulipani. A Costantinopoli, durante il mese di aprile, si celebra la festa del tulipano.

    Il sultano delle Mille e una notte lasciava cadere un tulipano rosso ai piedi di una donna dell'harem per farle capire che era la prescelta. Ma una leggenda popolare sostiene, al contrario, che erano le odalische a lanciarli oltre le sbarre dell'harem per mandare messaggi al fidanzato perduto. Comunque sia, in tutto il mondo il tulipano parla d'amore.

    La leggenda più antica, di origine persiana,sostiene che un giovane di nome Shirin partì in cerca di fortuna lasciando la sua amata Ferhad. La ragazza attese per lungo tempo il suo ritorno, poi, disperata, partì a sua volta alla ricerca dell'innamorato. Vagò per molto tempo e soffrì la fame, il freddo, la sete, finché un giorno non cadde su pietre aguzze e pianse con la consapevolezza che sarebbe morta senza rivedere Shirin. Le lacrime si mescolarono al sangue e cadendo in terra si trasformarono in fiori rossi: i tulipani.

    Il tulipano selvatico simboleggia il primo amore, mentre nell'arte e nella poesia questo fiore ha rappresentato spesso l'onestà, l'incostanza, l'amore perfetto, la mancanza di discernimento. L'apparente contraddizione dei significati attribuiti al tulipano forse va attribuita ai molteplici e contrastanti stati d'animo vissuti durante un amore.
    I colori del tulipano possono essere svariati e di tutte le tonalità. Essi possono essere sia nani sia alti, ma, in ogni caso, soavemente profumati.





    VIOLA DEL PENSIERO



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    E' originaria dell'Europa

    occidentale. Simbolo dell'Impero Napoleonico, la Viola del pensiero (detta anche viola tricolore, per i suoi colori) veniva usata come segno di riconoscimento tra i sostenitori dell'imperatore.

    Citata anche da Shakespeare che attribui' al fiore virtu' di filtro d'amore,
    pozione che fece innamorare la regina delle fate. Rappresenta infatti la potenza del pensiero amoroso.

    Leggenda

    Un giorno Demetra, dea della terra coltivata e delle messi, si accorse che le era stata rapita la figlia Persefone. Disperata vagò nove giorni e nove notti per tutta la terra, finché scoprì che Persefone era stata rapita da Ade, il dio che regnava nelle regioni buie d'oltretomba. Demetra si disperò al punto che tutta la terra diventò grigia e sterile. Finalmente Zeus convinse Ade ad un accordo: Persefone sarebbe ritornata ogni anno presso la madre per sei mesi, tra la primavera e l'autunno, per vivere con il marito durante gli altri sei mesi dell'anno. Demetra, placata, ritornò all'Olimpo e la terra fu di nuovo fertile e feconda. Quando, all'inizio della Primavera, Persefone tornò per la prima volta tra i vivi, la terra l'accolse creando per lei del fiorellini nuovi, festosi e delicati, vellutati come i suoi occhi, dei veri "pensieri d'amore" e inventò le "viole del pensiero". Da allora esse ritornano puntuali ogni anno, a Primavera, per festeggiare Persefone che ritorna sulla terra.


    "Ti dono una viola del pensiero, affinché tu sappia che non ti dimenticherò mai. Le persone sono come fiori. Il loro profumo rimane con noi anche quando esse se ne vanno ma sappiamo che possiamo ritrovarle accanto al nostro cuore ogni volta che vedremo un fiore dischiudere la propria corolla e un raggio di sole vincere la sua battaglia con le nuvole...."




    VIOLETTA



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    Da sempre la viola mammola è simbolo di pudore, modestia, timidezza. Il nome generico viola deriva dal latino, ma ha la sua prima radice nel greco íon, con significato di violetto. Nell'antichità questi fiori venivano usati per fare le corone.

    I fiori essiccati possono essere utilizzati per insaporire il tè nero.
    Molti poeti, tra cui Petrarca e Shakespeare, hanno celebrato nelle proprie opere la viola come uno dei fiori più belli e delicati. E' stata rivalutata durante la Belle Epoque per il suo profumo delizioso.

    Nell’immaginario popolare la piccola viola dal forte profumo è simbolo di modestia e di povertà, e come tale venne interpretata anche dai Padri della Chiesa. Ovviamente un fiore con simili caratteristiche viene associato all’immagine della Vergine Maria, ma anche a quella di Gesù che ha avuto l’umiltà di farsi uomo.





    ZINNIA



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    E’ originaria del Messico ed è stata introdotta in Europa verso la fine del 1700. Linneo la chiamò zinnia in onore di un suo discepolo, il botanico tedesco Johann Gottfried Zinn.

    Nel linguaggio dei fiori la zinnia rappresenta la semplicità, forse per la mancanza di profumo e per la sua struttura, non ha nulla di pomposo e anche perchè è facile da coltivare. Ha avuto un periodo di oblio ma ora torna ad essere apprezzata soprattutto per l'abbondante fioritura e i colori brillanti e vivaci, nei toni del giallo, dell'arancio e del rosso.
     
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44 replies since 4/9/2010, 23:14   9944 views
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