METAMORFOSI

Ovidio

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  1. ZIALAILA
     
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    IL MITO DI CALLISTO ovvero della costellazione dell'orsa

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    Callisto -dal greco bellissima - era una ninfa al servizio della dea Artemide . Zeus se ne innamorò e la sedusse .Per averla si narra che Zeus si travestì da Artemide o secondo altre versioni con le sembianze di Apollo.

    Dopo qualche tempo, Callisto insieme ad Artemide e alle altre ninfee si riposarono dopo una battuta di caccia e decisero di farsi un bagno rigenerante. Callisto dapprima ritrosa si spogliò e Artemide scoprì allora il tradimento di Callisto.
    Artemide la scacciò e la trasformò in un´orsa o secondo un´altra versione Callisto fu trasformata in un´orsa da Era, la moglie di Zeus per vendicarsi del tradimento del consorte.

    da Ovidio : "Così disse, e l´affrontò e l´afferrò davanti per i capelli e la gettò a terra bocconi. Quella tendeva le braccia implorando pietà: le braccia cominciarono a farsi ispide di nero pelame, e le mani a curvarsi e ad allungarsi in adunchi unghioni e a fungere da piedi, e il viso prima ammirato da Giove a deformarsi in un largo ceffo; e perché non commuovesse nessuno con suppliche e preghiere, le fu tolto il dono della parola: dalla gola roca esce un suono iracondo e minaccioso che incute paura" (Ovidio "Le metamorfosi" Libro II).


    Da quell'unione nacque Arcade. Gli anni passarono e avvenne che Arcade, divenuto ormai un uomo, vagasse per il bosco a caccia di selvaggina.
    A questo punto la morte dell´orsa Callisto ha più versioni. Una ci narra che ad uccidere Callisto sia stata Artemide stessa su suggerimento di Era, un´altra versione vede invece nel figlio Arcade ll´uccisore della madre : Arcade, divenuto ormai un uomo, vagava per il bosco a caccia di selvaggina e tra i fitti rami scoprì l'orsa e , non sapendo della sua vera identità, si apprestò a colpirla.
    Zeus, allora, per evitare il matricidio, trasformò il giovane in un orso ed entrambi, madre e figlio, furono trasportati in cielo dove divennero costellazioni col nome di Orsa Maggiore ed Orsa Minore.
    Zeus decise di collocarli in cielo e di porli vicino al Polo Celeste, dove le stelle non tramontano mai, per non perderli di vista durante la notte.
    Non ancora appagata, Era chiese a Teti che l’Orsa non si bagnasse nelle acque del mare e non le toccasse, a perenne ricordo dello spergiuro. Ed è per questo, conclude Ovidio, che la costellazione dell’Orsa non tramonta mai. Essa è, infatti, circumpolare, ossia descrive nel cielo una circonferenza centrata nel polo celeste


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67 replies since 8/7/2010, 20:59   9194 views
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