artrite reumatoide

in aumento fra le donne

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  1. tomiva57
     
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    In aumento l'artrite reumatoide fra le donne

    L'incremento segna un'inversione di tendenza. Il fumo è il principale responsabile

    MILANO - Aumentano i casi di artrite reumatoide tra le donne, dopo alcuni decenni nella seconda metà del secolo scorso nei quali si era invece assistito a una loro diminuzione. Il dato è fornito da una ricerca pubblicata sulla rivista Arthritis & Rheumatism da parte di un gruppo guidato dalla dottoressa Elena Myasoedova del Mayo Clinic College of Medicine di Rochester, nel Minnesota. Il periodo di tempo esaminato va dal 1995 al 2007, durante il quale l’incidenza di questa patologia è rimasta pressoché immodificata tra gli uomini. Lo studio è stato realizzato in una specifica contea del Minnesota, la Olmsted, caratterizzata dal fatto che sono disponibili cartelle mediche degli ultimi 50 anni per tutta la popolazione residente che ha utilizzato servizi sanitari. In tal modo si è potuta effettuare una ricerca pressoché completa dei nuovi casi di artrite reumatoide, che per i 13 anni presi in esame sono risultati essere 466, di cui 321 tra donne.

    FATTORI AMBIENTALI - Sebbene i dati provenienti da una specifica popolazione non possano essere semplicemente considerati rappresentativi per tutte le altre popolazioni, è possibile che l’aumento dei casi di questa malattia sia reale, e i ricercatori hanno anche individuato alcune delle possibili cause. Un elemento di rilievo in tal senso potrebbe essere rappresentato dal cambiamento nella composizione della pillola contraccettiva, che negli ultimi anni è stata prodotta con dosi più ridotte di estrogeni sintetici, molecole che avevano già dimostrato in passato di avere un’azione protettiva contro l’artrite reumatoide. Poi c’è il fumo di sigaretta, che rappresenta un fattore favorente lo sviluppo della malattia. E negli ultimi anni le donne hanno abbandonato le sigarette molto meno velocemente degli uomini. È stato calcolato che se si potesse abolire il fumo di sigaretta, almeno uno ogni cinque nuovi casi di artrite reumatoide non si svilupperebbe. Un ruolo ulteriore, infine, potrebbe essere stato giocato anche dalla carenza di vitamina D, in aumento nel sesso femminile. «Sebbene i risultati sopra descritti siano speculativi» affermano gli autori della ricerca, presi assieme suggeriscono che l’effetto cumulativo di fattori ambientali multipli - ciascuno dei quali è associato con un aumento di rischio o la perdita di una protezione, specie nelle donne - potrebbe spiegare l’aumento osservato nell’incidenza dell’artrite reumatoide nel periodo considerato».

    COSTI SOCIALI - Se attraverso ulteriori studi si confermasse definitivamente la tendenza all’aumento di questa malattia, dovrebbero essere ben ponderati anche gli effetti a livello sociale. È infatti noto che chi ne soffre può sviluppare un’inabilità al lavoro, avere un notevole bisogno di cure e correre molti più rischi di chi non ne soffre. Molto elevati, di conseguenza, anche i costi economici che l’artrite reumatoide comporta, e che negli Stati Uniti, con circa un milione e mezzo di malati, sono stati valutati in circa quaranta miliardi di dollari l’anno
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    Danilo di Diodoro
    10 giugno 2010
     
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  2. tappi
     
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    GRAZIE
     
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  3. lella06
     
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    GRAZIE IVANA
     
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  4. susacrie
     
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    grazie...io in inverno mi faccio una bella sauna ;)
     
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    Dopo che per alcuni decenni l`incidenza dell`artrite reumatoide è stata in costante declino, adesso sembra sia tornata a crescere. Ma soltanto tra le donne. È quanto emerge dallo studio presentato durante la conferenza annuale della American College of Rheumatology e dell`Association of Rheumatology Health Professionals dai ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, che hanno rilevato un sostanziale aumento dei casi di artrite reumatoide tra le donne.

    La malattia è una forma di artrite infiammatoria innescata dal sistema immunitario, che colpisce le articolazioni di mani e piedi, causando dolore, rigidità delle articolazioni, gonfiore e limitazioni dei movimenti. "Per anni l`incidenza della malattia era costantemente diminuita" sostiene Hilal Maradit-Kremers, MD, professore associato di epidemiologia che ha presieduto la ricerca, "ma a partire dal 1990 la situazione pare essere cambiata".

    I ricercatori hanno monitorato 350 pazienti adulti, in media di 56 anni di età, della Contea di Olmsted, di cui il 69% erano donne. I risultati hanno evidenziato la presenza di 54 casi di artrite reumatoide ogni 100 mila donne rispetto a 36 casi di un decennio fa. Invece la percentuale di uomini, circa 29 ogni 100 mila, è rimasta invariata. Il tasso della patologia nella popolazione globale è inoltre cresciuta dallo 0,85% allo 0,95% nel giro di dieci anni.

    "Il motivo di questo aumento non è chiaro - spiega Kremers - ma i fattori ambientali o ormonali potrebbero svolgere un ruolo importante nella crescita della malattia tra le donne".

    Secondo i ricercatori i risultati dello studio evidenziano la necessità di trovare una diagnosi precoce della patologia. Nel frattempo, suggeriscono a medici e pazienti di "prestare attenzione ai sintomi: rigidità mattutina che può persistere da un paio d`ore fino all`intera giornata, perdita di energia, mancanza di appetito, e presenza dei cosiddetti "noduli reumatoidi", grumi che si creano sotto la pelle di gomito e mani".

     
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  7. tomiva57
     
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    CITAZIONE (loveoverall @ 12/6/2010, 10:33)

    Dopo che per alcuni decenni l`incidenza dell`artrite reumatoide è stata in costante declino, adesso sembra sia tornata a crescere. Ma soltanto tra le donne. È quanto emerge dallo studio presentato durante la conferenza annuale della American College of Rheumatology e dell`Association of Rheumatology Health Professionals dai ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, che hanno rilevato un sostanziale aumento dei casi di artrite reumatoide tra le donne.

    La malattia è una forma di artrite infiammatoria innescata dal sistema immunitario, che colpisce le articolazioni di mani e piedi, causando dolore, rigidità delle articolazioni, gonfiore e limitazioni dei movimenti. "Per anni l`incidenza della malattia era costantemente diminuita" sostiene Hilal Maradit-Kremers, MD, professore associato di epidemiologia che ha presieduto la ricerca, "ma a partire dal 1990 la situazione pare essere cambiata".

    I ricercatori hanno monitorato 350 pazienti adulti, in media di 56 anni di età, della Contea di Olmsted, di cui il 69% erano donne. I risultati hanno evidenziato la presenza di 54 casi di artrite reumatoide ogni 100 mila donne rispetto a 36 casi di un decennio fa. Invece la percentuale di uomini, circa 29 ogni 100 mila, è rimasta invariata. Il tasso della patologia nella popolazione globale è inoltre cresciuta dallo 0,85% allo 0,95% nel giro di dieci anni.

    "Il motivo di questo aumento non è chiaro - spiega Kremers - ma i fattori ambientali o ormonali potrebbero svolgere un ruolo importante nella crescita della malattia tra le donne".

    Secondo i ricercatori i risultati dello studio evidenziano la necessità di trovare una diagnosi precoce della patologia. Nel frattempo, suggeriscono a medici e pazienti di "prestare attenzione ai sintomi: rigidità mattutina che può persistere da un paio d`ore fino all`intera giornata, perdita di energia, mancanza di appetito, e presenza dei cosiddetti "noduli reumatoidi", grumi che si creano sotto la pelle di gomito e mani".

    (IMG:http://i45.tinypic.com/102kpih.jpg)


    grazie claudio
     
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    .acc..............mi devo preoccupare? :huh:
    lo dico..sempre..che.e..meglio smettere di fumare.........
     
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  9. almamarina
     
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    CITAZIONE (Lussy60 @ 12/6/2010, 13:33)
    .acc..............mi devo preoccupare? :huh:
    lo dico..sempre..che.e..meglio smettere di fumare.........

    mi sa tanto che è meglio..........ma molto molto meglio

    grazie Claudio
     
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    grazie..
     
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  12. ZIALAILA
     
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    il fumo e' dannoso ... su molti apparati... non solo quello polmonare ...
     
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11 replies since 11/6/2010, 13:36   174 views
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