SMETTERE DI FUMARE? 7 SU 10 RIPRENDONO QUASI SUBITO

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  1. susacrie
     
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    Smettere di fumare è una sfida difficile. In sette casi su 10 chi decide di spegnere la sigaretta la riaccende entro pochi mesi. Ma la possibilità di successo è cinque volte superiore se ci si rivolge al medico o ai centri anti fumo. Lo indica dal Rapporto sul fumo 2010 realizzato dall'Osservatorio Fumo Alcol e Droghe dell'Istituto Superiore di Sanità, presentato oggi, a Roma, in occasione del XII convegno nazionale 'Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale - Giornata Mondiale Senza Tabaccò, in corso all'Iss. Uno degli strumenti per ridurre l'abitudine al fumo, spiegano gli esperti, sono divieti, a cui, tra l'altro gli italiani sono piuttosto favorevoli. «Bisogna rafforzarli nei luoghi della salute e della cultura», precisa Piergiorgio Zuccaro, presidente dell'Osservatorio dell'Iss. «Dai dati Doxa elaborati dal nostro Istituto - aggiunge - emerge che l'84,9% degli intervistati è favorevole all'estensione del divieto di fumo nei cortili e negli spazi all'aperto di proprietà delle scuole. Con percentuali minori sono favorevoli all'estensione del divieto nelle aree aperte degli ospedali , il 78,6% degli intervistati; negli stadi il 70,70%; nei giardini pubblici il 67,8%; alla guida l'83,4%». Ma ci sono anche strumenti per agire sul comportamento. «I fumatori sono convinti che possono smettere di fumare quando vogliono - spiega Roberta Pacifici dell'Osservatorio Iss - ma si tratta di un'illusione. I dati della nostra indagine, infatti, rilevano che tra coloro che hanno tentato di smettere, ha ripreso a fumare il 70% dopo pochi mesi. Gli studi scientifici hanno mostrato che la probabilità di successo è 5 volte maggiore se ricorriamo all'aiuto del medico o se ci rivolgiamo ai Centri antifumo che propongono terapie comportamentali e farmacologiche». Importante intervenire anche sulla prevenzione, visto che l'indagine ha rilevato che l'età in cui si accende la prima sigaretta è tra i 15-17 anni. Iniziano a questa età il 34,2% delle donne e il 40,5% degli uomini. I nuovi dati mostrano, inoltre, che bisogna agire su diversi fattori. Anche istituzionali. «Ogni anno il Governo stabilisce quale deve essere l'introito fiscale derivante dalle vendite di sigarette e quest'anno è stato di 10,5 miliardi di euro», ricorda afferma Piergiorgio Zuccaro. «Può sembrare una buona entrata per le casse dello Stato - conclude- peccato che per ogni euro incassato se ne spendano 2-3 per curare le malattie legate al fumo. Quindi il fumo non è un investimento per lo Stato ma sempre una perdita».

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    accidenti....a chi lo dite..
    io.ci ho provato un sacco di volte
    e..non ci sono mai riuscita..
    beh..le motivazioni..non mi mancavano..ma..poi..
    appena..ero un po' piu' nervosa..
    pensavo..alle..risposte..opposte..
     
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  3. tomiva57
     
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    IO NON FUMO...MA SONO LO STESSO UNA FUMATRICE ..PASSIVA....PURTROPPO
    GRAZIE SUSI
     
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    grazie
     
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    tanti dicono che dipende da la nostra forza mentale smettere..io non ho provato mai di smettere xche sono consapevole quando mi piace..una mancanza e debolezza di mio carattere..
     
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  6. tappi
     
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    IO HO PROVATO A SMETTERE MA X DIVERSI MOTIVI NON CI SONO RIUSCITA. SONO COMUNQUE RIUSCITA A RIDIMENSIONARMI E NON ABUSARE COME PRIMA
     
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  7. aux
     
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    io ho smesso "quasi per caso"......più di dieci anni fa......

    avevo una brutta faringite e allora decisi di non fumare una settimana........
    passata quella mi dissi va beh e allora perchè non per sempre?

    devo dire che non ne sono mai stata schiava........ogni tanto facevo le giornate no fumo.........mi era insopportabile l'idea della dipendenza.......

    per due anni ho tenuto in casa una stecca.......di richiamo.....
    ma dove posso comando io.............
     
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  8. Danny Crane
     
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    appurato che il fumo danneggia la salute,
    che l'introito per lo stato da sigarette al netto delle cure mediche causa fumo è in passivo,
    perchè non lo si vieta???
     
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    Penso di avere tutti i vizi possibili (esagero ovviamente) ... ma non ho mai avuto il bisogno o la tentazione di fumare ... al punto di provare fastidio se le mie mani toccano una sigaretta accesa e resta quell'odore per me bruttissimo di nicotina sulle dita ... non mi è mai piaciuto dipendere da qualcosa o qualcuno, quindi il mio rifiuto al fumo è sia fisico che psicologico ... fosse stato per me i produttori di sigarette potevano anche cambiare mestiere ....

     
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  10. tappi
     
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    BEATO TE CLAUDIO COME T'INVIDIO!
     
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    CITAZIONE (tappi @ 2/6/2010, 14:55)
    BEATO TE CLAUDIO COME T'INVIDIO!


    Ahahahahahaahahaahahah ... Silvana ... è una fortuna di cui mi sento inconsapevolmente gratficato ... e ne sono felice ... sono felice di non aver mai avuto la minima tentazione di fumare ... davvero non ne sento il bisogno e tantomeno capisco il piacere o il gusto che si prova nel farlo ...

     
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  12. zara67
     
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    HO SMESSO DI FUMARE 17 ANNI FA GIA' FUMAVO POCO POI HO CONOSCIUTO MIO MARITO CHE NON FUMAVA E COSI PIAN PIANO HO SMESSO ANCH'IO.
     
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  13. neny64
     
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    FUMO E NON NE VADO FIERO.... CHE STRANI GLI ESSERI UMANI... PERLOMENO ALCUNI.....
     
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  14. tomiva57
     
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    Con le sigarette, l'intelligenza va in fumo


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    Da uno studio condotto alla Sheba Medical Center di Tel Hashomer, in Israele, pubblicato sulla rivista Addiction, emerge che oltre al danno per la salute, i fumatori di tabacco abbiano anche un problema intellettivo.

    Pare che coloro che consumano sigarette, siano meno intelligenti di quelli che non fumano, infatti più si fuma più si abbassa il quoziente intellettivo: con un pacchetto di sigarette al giorno si perdono dal QI almeno 7,5 punti.

    Alla ricerca hanno partecipato 20 mila soldati israeliani diciottenni, appena arruolati nell’esercito, dei quali il 28 per cento fumava più di una sigaretta al giorno. Essi si sono sottoposti a test d’intelligenza, dai quali risultati è emerso che i fumatori ottenevano i punteggi peggiori. Il punteggio medio generale di tutti i partecipanti alla ricerca, variava dagli 84 ai 116 punti, per i non fumatori la media nei test di intelligenza era di 101 punti, mentre per i tabagisti il massimo era 90 punti.

    I medici israeliani hanno naturalmente tenuto conto di alcune variabili capaci di influenzare il risultato, come le condizioni socio-culturali, la diversa provenienza dei soggetti, oltre agli eventuali casi di astinenza da nicotina.

    Per rinforzare la tesi, i ricercatori hanno sottoposto agli stessi test, anche 70 coppie di fratelli di cui solo uno era fumatore, arrivando ai medesimi risultati.

    “Questi risultati suggeriscono che gli adolescenti con un basso QI – spiega Mark Wieser coordinatore della ricerca – dovrebbero essere oggetto di campagne antifumo specifiche”.

    Il tabagismo è l’atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalare il fumo derivato da questa, per vari scopi: piacere, fini rituali, abitudine o dipendenza.

    Il fumo di tabacco contiene nicotina, ossia uno stimolante che crea dipendenza e migliora temporaneamente la memoria, l’umore e la velocità di riflessi.

    Esso veniva usato tra i Nativi d’America, e fu poi introdotto, per fini commerciali, anche nel resto del mondo dopo la scoperta delle Americhe.


    Anche pipa e sigaro fanno male ai polmoni


    Non solo le sigarette, ma anche pipa e sigaro provocherebbero danni alla nostra salute. Questi due prodotti da fumo dunque, non sarebbero meno dannosi delle bionde secondo l’equipe della Columbia University Medical Center (New York, USA) diretta dal dottor R. Graham Barr, pubblica la notizia su “Annals of Internal Medicine”.

    Lo studio si è svolto analizzando 3.528 persone di età compresa tra 48 e 90 anni, tra cui il 52 per cento consumava sigarette, il 9 per cento la pipa e l’11 per cento i sigari, e misurando a ciascuno il livello nel sangue di cotinina, una sostanza prodotta dalla metabolizzazione della nicotina.

    Lo studio ha rivelato che i fumatori di sigari e pipa, mostravano una quantità di cotinina inferiore rispetto a chi fumava sigarette del 20 per cento chi fumava la pipa e del 10 per cento per chi consumava sigari.

    Comunque ”Una quantità in ogni caso piuttosto considerevole – afferma il dottor Barr – rispetto a quella presente nel sangue dei non fumatori”.

    La pipa ed il sigaro, inoltre, si sono rivelati dannosi per i polmoni, entrambi infatti li avevano danneggiati ostruendo doppiamente le vie respiratorie rispetto alla situazione normale dei non fumatori.


    Afferma il dottor Barr che “Respirare il fumo di tabacco con qualsiasi mezzo è deleterio”, esso è nemico dei polmoni e causa di alcune malattie come la broncopolmonite ostruttiva cronica.

    Dunque questo studio dimostra che sigari e pipa non sembrano essere dei buoni sostituti, poiché causerebbero danni di poco inferiori a quelli delle sigarette.

    “Il nostro studio – continua il dottor Barr – dimostra che fumare sigaro e pipa è associato a un decremento della funzionalità dei polmoni che può portare a patologie croniche dell’apparato respiratorio. Questo, unito al fatto che comunque i fumatori inalano nicotina, testimoniato dalla presenza di nicotina nelle urine, suggerisce che anche scegliere altri prodotti al posto delle sigarette andrebbe considerato un fattore di rischio e quindi da sconsigliare”.



    dolceamara in BENESSERE E SALUTE
     
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13 replies since 1/6/2010, 16:45   161 views
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