IL GATTO

...un nostro grande amico...

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  1. ZIALAILA
     
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    TROPPO SIMPATICI VERO ???
     
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  2. tomiva57
     
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    CITAZIONE (gheagabry @ 17/5/2010, 16:13)


    (IMG:http://i44.tinypic.com/244tcmb.jpg)



    Proverbi

    * Agile come un gatto.

    * Agli occhi dei gatti tutto appartiene ai gatti. (proverbio inglese)

    * Al buio tutti i gatti sono grigi. (proverbio inglese)

    * Cadere in piedi come un gatto. (uscire da una difficile impresa senza danno)

    * Cavar la castagna dal fuoco con la zampa del gatto. (far sostenere ad altri il rischio)

    * C'erano quattro gatti. (c'erano poche persone)

    * Chiunque neghi al gatto il latte scremato, dovrà dare la panna al topo. (proverbio russo)

    * È onesto quanto un gatto quando la carne non è a portata di zampa. (proverbio inglese)

    * È troppo aspettarsi da un gatto che si sieda davanti a una ciotola di latte senza leccarlo. (proverbio tedesco)

    * Essere come cane e gatto. (litigare continuamente)

    * Falso come un gatto.

    * Far la gatta morta. (ostentare indifferenza, far finta di non vedere o sentire, per agire poi a proprio vantaggio)

    * Furbo come un gatto.

    * Gatta ci cova. (c'è qualcosa sotto)

    * Gatta morta. (persona che, sotto aspetto mansueto, nasconde tutt'altro carattere)

    * Gatto vecchio, topi giovani. (proverbio catalano)

    * I cani ricordano i volti, i gatti i luoghi. (proverbio inglese)

    * I figli dei gatti pigliano i topi oppure Chi di gatta nasce topi piglia. (quando si ereditano particolari tendenze)

    * I gatti nascondono gli artigli. (proverbio inglese)

    * I gatti sono in grado di sostenere lo sguardo di un re. (proverbio inglese)

    * I gatti vedono anche attraverso le palpebre abbassate. (proverbio inglese)

    * Il cane si addice all'uomo, il gatto alla donna.

    * Il gatto è un ottimo amico. Peccato che graffi. (proverbio portoghese)

    * Il gatto ama il pesce, ma detesta bagnarsi i piedi.

    * Il gatto timido fa il topo coraggioso. (proverbio scozzese)

    * La curiosità uccide il gatto, ma la soddisfazione lo riporta in vita. (proverbio inglese)

    * La gatta che chiudeva gli occhi per non vedere i topi. (chi non si impiccia dei fatti altrui, ma neanche delle cose importanti)

    * La gatta frettolosa fece i gattini ciechi. (le cose fatte in fretta riescono male)

    * Ladro come un gatto.

    * Lasciate che la gatta scappi; il maschio la rincorrerà. (proverbio tedesco)

    * Libero come un gatto.

    * L'ira ardente del gatto spaventa anche l'acqua fredda. (proverbio francese)

    * Musica da gatti. (musica senza accordo, indiavolata)

    * Non comprate mai un gatto in un sacco. (proverbio olandese)

    * Padrone felice, gatto felice. Padrone indifferente, gatto scontento. (proverbio cinese)

    * Prima lusingare e poi graffiare, è arte dei gatti.

    * Quando il gatto è via, i topi ballano oppure Quando manca la gatta i topi ballano. (se il capo e assente, i dipendenti non lavorano più)

    * Se cambiate casa, fate entrare il gatto dalla finestra anziché dalla porta, così non andrà via. (proverbio americano)

    * Se il gatto e il topo trovano un accordo, il droghiere è rovinato. (proverbio iraniano)

    * Se stirarsi producesse denaro, i gatti sarebbero ricchissimi. (proverbio africano)

    * Sensuale come una gatta.

    * Silenzioso come un gatto.

    * Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. (chi si arrischia troppo in cose illecite, prima o poi viene scoperto)

    * Tenere rinchiuso un gatto lo farà diventare un leone. (proverbio ungherese)

    * Un gatto è un leone in una giungla di cespugli. (proverbio indiano)

    * Un gatto per un topo è come un leone. (proverbio albanese)

    * Un gatto vecchio mangia tanto latte quanto uno giovane. (proverbio inglese)

    * Una gatta da pelare. (una impresa difficile)

    * Una gatta può andare in convento, ma resta sempre una gatta. (proverbio rumeno)

    * Uscir di gatta morta. (smettere la finzione)

    * Vederci al buio come un gatto.


    ma quanti!!..non li conoscevo tutti..grazie..gabry
     
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  3. ZIALAILA
     
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    IL GATTO DI CASA

    Il gatto soriano, che prende nome dalla Sorìa (Siria), regione dove tale gatto era diffuso allo stato selvatico, è la razza impura del comune gatto di casa, detto anche gatto meticcio. Un altro nome con cui il gatto soriano viene definito è quello di Tabby, il quale deriva dalla modifica del latino medioevale attabi, che stava ad indicare un'altra regione asiatica, Attabiyah, nell'attuale Iraq, dove veniva prodotta una seta striata i cui motivi ricordavano il pelo di tali gatti. Il soriano è caratterizzato da un manto tigrato, di colorazione varia: in genere esso è di colore grigio con striature nere, ma vi è anche il manto di tonalità grigio - marrone o castano con striature nere o color mogano, e infine il manto fulvo, che contraddistingue un particolare tipo di soriano originariamente diffuso in Spagna, le cui tonalità oscillano dal rossiccio al color rame. Ciascun mantello si distingue inoltre per il tipo di striature.

    Sono distinguibili striature di tono più scuro e di spessore medio - grande, che conferiscono al pelo un aspetto marmorizzato. Vi sono poi delle striature più sottili, le quali possono essere accompagnate da rosette o svirgolature in tinta: in quest'ultimo tipo di manto, il manto misto, le striature sono in genere presenti sul capo, ai lati degli occhi, sugli arti, sulla coda e sulla schiena dell'animale, mentre le rosette o le svirgolature si trovano sul ventre e sui fianchi.

    Al colore del mantello è anche abbinato il colore degli occhi: con i mantelli grigi o castano - marroni, troviamo occhi di tonalità verde tenue distinti dal contorno nero delle palpebre, con i mantelli fulvi vi sono in genere occhi verde tenue o avana. Il soriano ha in genere una testa di dimensioni medio - grandi, un corpo robusto e forti zampe: simile al gatto selvatico anche per temperamento, ha un carattere indipendente e incline alla caccia ed è a proprio agio se gli è possibile passare senza difficoltà dalla casa allo spazio aperto, alternando i due ambienti a proprio piacimento.

    Peso: le femmine arrivano ai 4-5 kg in media e i maschi ai 6-7 kg da adulti
    Carattere: il gatto soriano è in genere molto affettuoso, ma anche giocherellone e indipendente con forte istinto alla caccia, ama le coccole e la vita all' aria aperta.
    In calore: se il gatto è intero (non sterilizzato), quando va in amore può fare chilometri e chilometri alla ricerca di gatti o gatte. Durante questo periodo i maschi diventano violenti facendo lotte con altri gatti, mentre le femmine si rotolano per terra emettendo miagolii strani. In generale questo avviene una o due volte l 'anno.
    Alimentazione: i gatti preferiscono spiluccare e se il cibo è sempre a loro disposizione possono arrivare anche a 16 pasti al giorno.
    Cuccioli: le gatte partoriscono al massimo due volte all'anno:il numero dei cuccioli varia da 1 a 6 in genere, anche se il record mondiale è una cucciolata di ben 19 cuccioli. In circa due o tre mesi lo svezzamento è completo.
    Pelo: il pelo del gatto soriano è corto e il colore del pelo può essere tigrato o striato, nero grigio o grigio fumo, rosso, bianco o di piu colori, ad esempio nero e bianco ecc....




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  4. gheagabry
     
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    Gatto siberiano





    Il gatto siberiano (Siberian Cat) è una razza di gatto risultata dalla selezione naturale fra il gatto selvatico dei boschi ed il gatto domestico portato nella Russia Siberiana da alcuni coloni nel loro peregrinare, avvenuta intorno all'anno 1000. Gli esemplari di questa razza sono caratterizzati da un pelo lungo o semi-lungo e da dimensioni paragonabili a quelle del Maine Coon, dunque notevoli.

    Le condizioni climatiche molto rigide hanno reso questo magnifico gatto un forte, resistente e scaltro cacciatore, con un pelo idrorepellente, lucido, con la cute particolarmente spessa che gli permette una migliore termoregolazione corporea.




    Una particolarità di questa razza consiste nella sua quasi totale incapacità di produzione della proteina Fel d1. Questa proteina, prodotta dalle ghiandole sebacee e presente in concentrazioni elevate nella saliva dei gatti, è la principale responsabile delle reazioni allergiche degli esseri umani. Non è il pelo, come spesso erroneamente si crede, a scatenare le reazioni allergiche, ma principalmente questa proteina che il gatto deposita sul proprio mantello durante le consuete operazioni di pulizia dello stesso. La ridotta (e in alcuni casi nulla) produzione di Fel d1 da parte del gatto siberiano lo rende, di fatto, una razza ipoallergenica.




    Alcuni ricercatori russi e tedeschi, pensano che il gatto siberiano sia stato uno dei primi gatti a pelo lungo al mondo e che sia il progenitore di razze oggi selezionate; tra queste: l'angora, il Maine Coon, il Turco Van, il norvegese; tutte razze dalle origini naturali e selvatiche (senza l'intervento umano), sviluppatesi in ambienti naturali.

    Nonostante sia considerato la razza nazionale della Russia, studi approfonditi riguardo alle sue origini non sono stati eseguiti, soprattutto a causa delle difficoltà dovute alla notevole diffusione che questo gatto ha sul territorio russo.




    Notizie dell'esistenza del gatto siberiano risalgono al 1700 ad una prima mostra felina, ed ancora nel 1871 in Inghilterra.

    Da una testimonianza scritta nel 1925, si legge di un “gatto rosso grande robusto e dal pelo lungo proveniente dal Caucaso”.

    Uscito dalla nativa Siberia solo nel 1990, al di fuori della Russia è scarsamente diffuso. Questa favolosa razza è stata riconosciuta oltre che dai Club e dalle Federazioni dell'Unione Sovietica, anche dall'Acfa, dal WCF, dalla F.I.F.e. nel 1997, dalla T.I.C.A. nel 1998 ed ancora da molte associazioni indipendenti, che rilasciano regolarmente i pedigree e accettano la loro partecipazione alle esposizioni per il Campionato. Per la classe multicolor fu accettato dal Cat Fanciers' Association (CFA) il 6 febbraio 2000.




    Nonostante la popolarità il siberiano è estremamente raro negli Stati Uniti. La maggior parte degli allevatori hanno lunghi elenchi d'attesa per i loro gattini.

    In Europa, pochi sono i paesi in cui si trovano allevamenti di gatti siberiani. In Italia i pochi allevamenti sono esclusivamente di famiglie nelle quali il Siberian Cat è il beniamino della casa.

    l siberiano è un gatto forte, estremamente agile: il gatto maschio ha una muscolatura vigorosa, è pronto e potente, grande cacciatore, amante dell'acqua e della vita all'aria aperta; la gatta femmina è normalmente più leggera, più casalinga, entrambi sono amanti del gioco e dei giocattoli.



    La sua espressione facciale è dolce, il portamento guardingo e fiero; ha un carattere affettuoso, sempre molto presente, sceglie lui il “Padrone”, al quale legarsi, abitualmente una persona della famiglia in cui vive ed alla quale riserva una cura speciale.

    La razza è estremamente lenta nello sviluppo sino a 5 anni, può raggiungere dai 7-9 chili il Maschio e dai 4-6 chili la femmina; in alcuni casi se castrato può raggiungere i 10 chili.

    La sua vita media è intorno ai 15 anni.



    È un gatto di taglia medio-grande, ha il dorso lungo con schiena arcuata, che appare orizzontale quando il gatto si muove.

    Il torace è arrotondato, con fasci di muscoli vigorosi convessi sulla vita che si sviluppano con l’età. Il ventre è rotondo e compatto. Le zampe sono rotonde, massicce e molto potenti, le posteriori quando sono tenute stese, sono leggermente più lunghe delle anteriori. I piedi sono grandi e rotondi, con abbondanti ciuffi di pelo tra le dita per non sprofondare nella neve.




    Il muso è moderatamente lungo e dai contorni tondeggianti. La testa è ben proporzionata rispetto al corpo, un po' arrotondata, larga e piatta nella parte alta. La fronte è leggermente curvata. Gli zigomi profondi sono accentuati da robuste guance ornate da vibrisse lunghe e forti. Il mento ben sviluppato non deve essere sporgente. Il collo è massiccio e ben muscoloso.

    Gli occhi sono grandi, leggermente ovali e arrotondati sul lato inferiore, situati leggermente in obliquo e ben piazzati lontani uno dall'altro, di colore dal verde all'ambra dorata, assumono tonalità diverse (blu nei colorpoint), ma devono in ogni caso essere uguali tra loro. Le orecchie sono di media grandezza e ben distanziate, larghe alla base con punte arrotondate, presentano peli corti sul retro e lunghi all'interno. Il naso, largo fra gli occhi che si restringe verso la sua estremità, mostra una leggera curvatura.




    La lunghezza della coda deve arrivare circa fino alla scapola, deve essere larga alla base per poi divenire affusolata e arrotondata verso la punta.

    I peli sono relativamente lunghi in tutte le stagioni. Il mantello è lungo o semi-lungo, abbondante, fitto e impermeabile, con folto sottopelo idrorepellente; sulle spalle e sulla parte bassa del torace è spesso meno lungo. La criniera è abbondante intorno alla testa. Il sottopelo nei gatti adulti col freddo è più folto, mentre si dirada nelle stagioni calde; lungo sotto il ventre, nel collare, sul petto e sulla coda.




    Il gatto Siberiano impiega circa cinque anni prima che raggiunga il suo completo sviluppo muscolare. Si consiglia, infatti, di non portarlo in mostra prima che l'esemplare abbia raggiunto tale età, tuttavia, è opportuno portarlo di tanto in tanto alle esposizioni per abituarlo.

    Prima di ogni riconoscimento ufficiale il colore classico è sempre stato il rosso tigrato (tabby mackerel) ed il brown/black classic. Tutti i colori sono riconosciuti salvo cioccolato, lilac, cinnamon, fawn

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    La colorazione classica riconosciuta ha i colori solidi rosso, nero e tartaruga, i suoi colori diluiti sono blu, crema e blucrema. Vi sono inoltre le varietà silver e smoke. Il soggetto colorpoint è detto "Neva Masquerade", nei colorpoint è difficile distinguere il disegno tabby classico (blotched) da quello tigrato (mackerel).

    Il multicolor può essere con o senza bianco in ogni parte del corpo, senza una precisa distribuzione così, come per altre razze.

    Viene riconosciuto un apprezzamento particolare ai portatori del gene gold, che conferisce colorazioni giallo/arancio-dorato sulle striature mackerel del mantello.





    I gatto siberiano raggiunge la maturità fisica a 4-5 anni anche se ad un anno è già in grado di riprodursi. La femmina raggiunge la maturità sessuale a 9-10 mesi di età, è comunque consigliato aspettare che abbia compiuto i 12 mesi di età prima di farla accoppiare. La gestazione dura circa 2 mesi e nascono dai 3 ai 6 cuccioli. Di solito la gatta non ha bisogno di aiuto durante il parto, è bene però sorvegliarla durante il travaglio ed il parto, per potere intervenire in caso di necessità. Una visita veterinaria dal 40-50° giorno di gravidanza è sempre opportuna. I cuccioli aprono gli occhi nella prima settimana di vita e per circa 3-4 settimane si nutrono del latte materno. Intorno al mese di vita, verranno svezzati con alimenti specifici. Se i gattini verranno avvicinati e accuditi da esseri umani non appena saranno in grado si uscire dalla cuccetta, non svilupperanno in genere timore per questi in futuro, ma anzi si dimostreranno affettuosi e mansueti. Se invece li si lascerà senza stretti contatti con l'uomo fino alla nona settimana di vita sarà molto probabile che assumano un carattere selvatico.






    Dai Monti Urali si sono poi spostati verso la Siberia. L’antico gatto Siberiano viveva nelle foreste ed è per questo motivo che molti conoscono questa razza come Gatto Siberiano delle Foreste. Era un gatto selvatico con una forte predisposizione per la caccia. Il moderno gatto Siberiano nato in famiglia è però molto affettuoso con tutti, in particolare con i bambini con i quali si diverte a giocare. E’ una razza ancora rara in molti paesi, i primi allevatori si stano diffondendo in Italia, Germania e America ma attualmente sono ancora pochi. La prima gatta importata in Italia è stata Quendalina Romanova.






    CARATTERE

    Il gatto Siberiano è' indipendente e timido,ma si lega molto al suo padrone. Tranquillo in casa,ama le comodità,ma appena può sfoga le sue energie all'esterno. Può vivere in appartamento ma il suo istinto è quello di vivere all'aperto. E' un gatto ideale per chi desidera un amico dal carattere dolce e affettuoso e per chi cerca un gatto forte e resistente anche alle basse temperature. In famiglia si affeziona molto ai bambini, diventando un loro compagno di giochi; inoltre non ha problemi a socializzare con cani o con altri gatti. Bisogna fare attenzione a un'eventuale convivenza con animali di piccola taglia ( uccelli, pesci, piccoli roditori...), che possono risvegliare il suo istinto di cacciatore. Gli allevatori hanno dovuto lavorare molto sul suo carattere, che ancor oggi non è sempre mansueto, nonostante i numerosi incroci con il gatto di casa e l'attenta selezione fatta sul carattere.



     
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  5. ZIALAILA
     
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    PENSIERI SUI GATTI .....di gattofili famosi e non



    I GATTI VIVONO IN MONDI CHE NOI CI LIMITIAMO A SOGNARE

    G. Priscilli


    IL GATTO ANCHE SE DOMESTICO RESTA SEMPRE UNA INDIPENDENTE SELVAGGIA PICCOLA PANTERA

    K. Lorenz

    HO INCONTRATO MOLTI GATTI E MOLTI FILOSOFI MA LA SAGGEZZA DEI GATTI E' INFINITAMENTE SUPERIORE

    H. Taine

    GLI OCCHI DEI GATTI SONO UN OCEANO DI MISTERI

    M. Reney

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    NON C'E' BISOGNO DI SCULTURE IN UNA CASA DOVE VIVE UN GATTO

    Anonimo


    ....TI PREGO NON AFFONDARE I TUOI NASCOSTI ARTIGLI ...

    J. Keats

    L'IDEA CHE HANNO I GATTI DELLA COMODITA' E' ASSOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE AGLI UMANI

    Colette


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    IL GATTO FIRMA I PROPRI PENSIERI CON LA CODA

    R. Gomez de la serna


    ....VIENI MIO BEL GATTO SUL MIO CUORE INNAMORATO ; RITIRA LE UNGHIE NELLE ZAMPE ,

    LASCIAMI SPROFONDARE NEI TUOI OCCHI IN CUI L' AGATA SI MESCOLA AL METALLO ...

    C. Baudelaire


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  6. tomiva57
     
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    Norvegese
    Generalità e morfologia

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    Questa razza è molto simile al Maine Conn, e come questi, ama stare all’aperto ed esplorare il mondo esterno.
    Il Norvegese delle foreste è, infatti, molto avventuroso e non si adatta facilmente alla vita urbana, poiché originario della Scandinavia.
    Hanno una corporatura robusta e muscolosa, la testa assume la forma di triangolo equilatero, le orecchie sono grandi da cui fuoriescono ciuffi di pelo così come nelle zampe, gli occhi sono grandi e obliqui, il pelo è idrorepellente a doppio strato, e la coda è folta e lunga.
    Una delle caratteristiche di questi gatti, sono le aree bianche sulle zampe anteriori perfettamente definite, mentre in quelle posteriori si denotano come dei calzoncini alla “pescatora” bianchi.
    Esistono varie tipologie tra le più note: Bianco e Nero, Blue Tabby e Bianco, Brown Tabby e Bianco e Smoke Bianco e Nero.
    Esistono due tipi di disegni Tabby: Blotched e Spotted.
    Il disegno Tabby Blotched possiede grandi zone nere a forma di ostrica sui fianchi, macchie nere a forma di farfalla sulle spalle e da anelli sulla coda.
    Il disegno Tabby Spotted invece, possiede delle macchie ovali, tonde o a forma di rosa che si estendono anche sulla coda.
    Da questi si possono originare una moltitudine di combinazioni.


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    Il gatto delle foreste norvegesi è una razza antica, di cui non si conoscono esattamente le origini. C’è chi dice che sia un gatto a pelo corto arrivato nella penisola scandinava che grazie ad una vita selvaggia in un clima rigido ha sviluppato un pelo più lungo e caratteristiche psico fisiche uniche. Fatto sta che il gatto norvegese ha sempre accompagnato la vita delle popolazioni indigene sia nella vita che nelle favole e leggende. Si narra che Freya, la dea dell’amore, viaggiasse su un carro trainato da splendidi gatti bianchi, per cui è di buon auspicio regalare un gattino di questa razza ai giovani sposi. I vichinghi li portavano con se sulle loro navi e nelle loro case, per proteggere la stiva e le cantine dai topi, grazie alle loro doti di grandi cacciatori. Nel secolo scorso, a causa della forte urbanizzazione, questo gatto selvatico ha rischiato l’estinzione, ma grazie alla popolazione norvegese che si è accorta della situazione di questo felino, ciò non è avvenuto. Da quel momento hanno cominciato a creare i primi allevamenti per tutelare questa “nuova” razza.

    gattoIl norvegese è un gatto meraviglioso sotto tutti i punti di vista. Ha un carattere splendido: è equilibrato, dolcissimo e affettuoso, senza essere invadente, mai nervoso. E’ un gatto che fa veramente parte della famiglia, sempre presente con tanta dolcezza verso tutti in generale, ma riserva coccole in più ad un componente che lui stesso sceglie. Si adatta benissimo agli altri animali con cui convive e ai bambini, con i quali è adorabile e paziente. Ha un miagolio dolce e delicato,diverso dagli altri gatti…… vi sta proprio parlando. E’ molto intelligente ed è in grado di imparare molte cose, tra cui riportare anche dei piccoli oggetti. L’aspetto del gatto delle foreste norvegesi è unico: è fiero e imponente, ma allo stesso tempo raffinato e regale. Il pelo è semilungo idrorepellente, formato da un sottopelo lanoso e un pelo di copertura sempre lucido, più corto sulle spalle e più lungo sulla schiena e sui fianchi. Le orecchie presentano ciuffetti simili alla lince.

    gatto norvegeseAttorno alla gola ha una folta gorgiera, che lo protegge dal freddo, e pantaloncini di pelo sulle zampe posteriore. Dai piedini palmati spuntano ciuffetti di pelo, per permettere loro di camminare sulla neve senza sprofondare. Quando gli è possibile si rizza in punta di piedi e saltella per avere coccole dal suo amico umano. Il pelo di questo gatto non ha bisogno di cure assidue e particolari, difficilmente si trovano nodi. E’ sufficiente una spazzolata settimanale, tranne che per il periodo della muta che occorrerà farlo più frequentemente. Il gatto norvegese ha necessità di giocare tanto da piccolo, quanto da adulto. Si adatta benissimo a vivere in appartamento, meglio se gli procuriamo un graffiatoio per le sue unghie e per farlo muovere. E’ un gran cacciatore: se vive in appartamento gli insetti non avranno scampo. Non ha problemi nell’alimentazione, né di salute.

    Importante

    Alleviamo con amore e dedizione questi gatti, e per ottenere ottimi risultati e quindi gatti “speciali”, preferiamo dedicarci alla cura di pochi mici per volta. Questo per poter seguire accuratamente la crescita psico fisica del micio, dedicargli il tempo che necessita e per non creare delle situazioni di sovraffollamento nell’ambiente in cui vivono, con evidenti conseguenze igienico-sanitarie. Inoltre le mamme hanno tutto il tempo necessario per riprendersi dalla gravidanza. I nostri mici lasceranno la loro famiglia solo dopo il compimento del 3° mese d' età, vaccinati ed accompagnati da certificato medico di buona salute ( esenti Fiv, Felv).


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  7. tomiva57
     
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    Certosino



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    Caratteristiche generali

    Il certosino è originario della Turchia o dell'Iran, è giunto in europa nel 1500 d.c. grazie a navi mercantili. E' stato sfruttato per la sua pelliccia che tinta e rasata, veniva fatta passare per pelliccia di lontra. Alcune leggende dicono che nel 1600 i monaci certosini lo allevavano per l'abilità nella caccia che sfruttavano per proteggere i granai dai roditori. Il Certosino ha un mantello fitto, leggermente sollevato e lanugginoso, il colore è blu grigio in varie scale. Il certosino è fondamentalmente un gatto robusto, e equilibrato. E' un gatto moto attaccato ai padroni e alla casa, è incline alla pigrizia a meno che non ci sia da cacciare.
    Standard F.I.Fe - CHA -

    Aspetto generale: Una chiara distinzione deve essere fatta tra il Certosino il Blu di Russia e il British Blu. Incrociare il certosino con queste due razze non è desiderabile.

    Taglia: Da medio a grande

    Testa e Forma: Testa ampia alla base, con un cranio ben sviluppato, non bombato, con uno spazio stretto e piatto tra le orecchie.

    Mascelle: Le mascelle danno alla testa la forma di trapezio, ampio alla base e stretto alla sommità.

    Naso: Largo e diritto non camuso

    Muso:L'estremità del muso può sporgere dalle mascelle.

    Orecchie: Forma di media grandezza posizionate alte sulla testa, che danno al gatto una espressione attenta; leggermente divergenti.

    Occhi: Grandi e aperti non troppo arrotondati; l'angolo esterno leggermente rivolto verso l'alto. Colore dal giallo scuro al rame scuro, nessuna traccia di verde, nessuna slavatura, nè toni di colore sbiaditi. il colore deve essere puro; si da preferenza al colore più intenso.

    Corpo: Struttura solida, forte e muscolosa . Petto ampio e ben sviluppato. Il certosino, soprattutto il maschio deve sempre apparire massiccio in relazione alla sua taglia.

    Zampe: Di media lunghezza in proporzione al corpo, muscoli forti non troppo alti. Piedi larghi.

    Coda: Di media lunghezza in proporzionata al corpo. Può affusolarsi, ma la punta deve essere arrotondata. Dello stesso colore del corpo.

    Mantello: Struttura lucida e folta, leggermente lanosa alla base più lucida nel sovrapelo. Doppio pelo, il quale fa sì che il pelo stia ritto. Il colore: tutte le sfumature di blu sono permesse, dal blu-grigio pallido sino ad un blu-grigio più scuro; il tono chiaro è preferito. L'uniformità di tono è essenziale.

    Tartufo: Blu-Grigio

    Difetti: Naso camuso; occhi con tracce di verde, slavati e toni di colore sbiaditi; mantello con evidenti peli bianchi e differenza di colore troppo pronunciata con il sottopelo; sfumature, marche di tabby, tipping, sfumature bluastre o rossicce nel colore.

    Caratteristiche: Le mascelle sono ben sviluppate nel maschio adulto; molto meno evidenti nelle femmine. Esiste un' importante differenza tra il maschio e la femmina: la femmina è significativamente più piccola, ha un petto più stretto ed ha guance meno sviluppate del maschio. Comunque anch'essa deve essere robusta e muscolosa.


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  8. gheagabry
     
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    Maine coon




    Il Maine Coon è una razza di gatto originaria del Maine (Nord America) e la seconda parte del nome (Coon) deriva da una leggenda che lo vuole nato dall’incrocio tra un procione (racoon) ed un persiano. Più realisticamente è il gatto locale.
    Ma vediamo le sue caratteristiche:
    Stazza:
    enorme, è la razza più grande in assoluto. I maschi raggiungono facilmente gli 8 chili (alcuni anche i 10), le femmine 6 chili. La struttura muscolare è forte, così come la struttura scheletrica, e la lunghezza delle zampe dona al gatto un aspetto decisamente "atletico"
    Pelo:
    semilungo, impermeabile (la zona originaria è fredda), facile da spazzolare, non forma nodi essendo grosso. Il sottopelo è basso e soffice. Intorno al collo il pelo si allunga formando una vistosa gorgiera.



    Colori:
    tutti (io sono brown tabby con bianco: praticamente marrone con delle strisce più scure, pancia marron-crema, sottogola e zampette bianche. Ma lo vedete, no? ). Caratteristica in tutti i colori (tranne il bianco) la "M" formata da linee più scure sulla fronte..
    Orecchie: (ved. anche anatomia e organi di senso)
    grandi, triangolari, finiscono con un ciuffetto di peli che fanno somigliare ad un linciotto il proprietario.
    Occhi: (ved. anche anatomia e organi di senso)
    grandi, leggermente ovali e molto espressivi.
    Coda:
    lunga quanto tutto il corpo (testa esclusa), inanelata di nero (come la coda del procione, appunto!); il pelo è più lungo verso la cima rendendo in questa parte, più grossa della radice. AH! Anche la coda è moooolto espressiva....
    Zampe: (ved. anche anatomia)
    ben proporzionate, muscolose come il resto del corpo. Una membrana unisce un dito all'altro: in pratica è un gatto "palmato". Questa particolarità lo rende particolarmente adatto a camminare nella neve senza sprofondare.
    Voce:
    il classico verso del Maine Coon è il "trillo". Gatto poco ciarliero dotato, incompenso, d'una vasta gamma di vocalizzi dolci e musicali che non sembrerebbero poter venir emessi da un animale di queste proporzioni.
    Carattere:
    viene detto il "Gigante buono" e guai così non fosse! Estremamente paziente, non conosce la vendetta, affettuoso ed indipendente (certo non può venir definito un "gatto da grembo"). Non ama particolarmente gli estranei (soprattutto se rumorosi): li studierà accuratamente, decidendo poi se gratificarli con la sua presenza o ritirarsi per comparire a territorio sgombrato.
    Definito "gatto da guardia" per la cura che dedica al controllo del territorio (casa!), aggiungerei anche un "da pastore". …… ehm … il gregge è composto dai componenti della famiglia…. Ogni cosa al suo posto ed un posto per ogni cosa! Questo sembra proprio il suo motto… se sostituite termine “cosa” con “compagno umano” avrete l’idea esatta di cosa intendo….
    Ottimo compagno di giochi per i bambini, preferirà ritirarsi davanti ad "attenzioni" troppo pressanti, piuttosto che sfoderare gli artigli, atto che non rientra nella sua "filosofia di vita".
    Vive bene in casa, anche se è un arrampicatore eccezionale: dicono che ami arrampicarsi su alberi molto alti, per poi scendere a mo' di scoiattolo a testa in giù.



     
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  9. gheagabry
     
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    IL GATTO NORVEGESE DELLE FORESTE






    Il Gatto Norvegese delle foreste fa parte a pieno titolo della cultura e delle tradizioni dei popoli nordici. Lo troviamo perfino in letteratura: lo "Skogcatt" è un micio magico protagonista di una raccolta di fiabe popolari che vengono lette nelle scuole e che sono considerate patrimonio letterario nazionale. Ma questa simbiosi fra il popolo scandinavo ed il "loro" gatto ha radici profonde risalenti ai tempi dei vichinghi che li utilizzavano sulle loro navi a difesa delle stive dai topi. Evidentemente, già in quei primi contatti fra uomo e felino, quest' ultimo aveva saputo ottenere l' ammirazione ed il rispetto di quei guerrieri a tal punto da assumere, ai loro occhi, connotati sacri (ed il tema sacro nel storia del gatto ricorre in molte civilta' e per molte razze: fra tutte il Sacro Birmano). La mitologia scandinava racconta di come la Dea della fertilità,
    Freja, solcasse il cielo su di un carro trainato da gatti argentati con lunghe code svolazzanti. Così, fra miti e leggende, il Gatto Norvegese è entrato nella cultura nordica.




    Il primo a darne una trattazione scritta e quindi, un datazione storica certa fu un sacerdote naturalista nel 1599, Clauson Friis. Il naturalista definì il ns. amico come simile alla lince con ciuffetti di pelo sulla punta delle orecchie, lungo pelo sul dorso ed al collo, amante dell'acqua e cacciatore di pesci. Da allora non possiamo dire quanto il Gatto Norvegese sia cambiato ma possiamo affermare con certezza che ogni suo aspetto morfologico è il risultato dell' adattamento a condizioni climatiche difficili tipiche delle regioni del nord Europa. Il mantello è costituito da un pelo grasso ed impermeabile che serve a proteggere il micio dalla neve e dalla pioggia, mentre il sottopelo risulta lanoso in modo da trattenere meglio il calore corporeo. Perfino la cute è spessa proprio per avere un maggiore protezione dalle temperature rigide.




    Interessante è l'accorgimento imposto dall'evoluzione per evitare che il ventre del felino venga a contatto con il terreno gelido: le zampe posteriori sono più alte di quelle anteriori. Per potersi muovere sulla neve il Gatto Norvegese ha sviluppato una leggera palmatura su dei piedi larghi e dotati di lunghi ciuffi fuori uscenti dalle dita sempre a protezione dal freddo. Ma muoversi su un terreno innevato è non solo difficile ma anche faticoso: per questo il ns amico è dotato di una muscolatura forte ed agile che gli consente di salire e di scendere, a testa in giù, rapidamente dagli alberi. Le orecchie sono alte sulla testa e larghe alla base caratterizzate da piccoli ciuffi mentre gli occhi sono grandi e ben distanziati, anche se leggermente obliqui. La coda è lunga e folta. Il pelo è presente ovunque sul corpo del micio ed è per questo che nelle mostre feline la qualità della pelliccia risulta l'elemento determinate nei giudizi, ponendo in secondo piano l'aspetto geometrico della fisionomia del gatto. Cacciare in condizioni climatiche difficile fra neve, boschi, ghiaccio in un ambiente continuamente mutevole non è certo facile: ci vuole una grande capacità di adattamento ed intelligenza. Tutte caratteristiche che il Gatto Norvegese ha sviluppato e trasportato nella vita domestica di oggi: non stupitevi di trovare porte e frigoriferi aperti e non prendetevela con quel distratto di vostro marito, se in casa avete uno dei ns. amici può essere stato lui. Pur essendo forte fisicamente ha un buon carattere sfoga il suo istinto di caccia inventando giochi fatti di agguati e di poderosi balzi ma non nuoce a nessuno. E' un gatto allegro, gran giocherellone e di compagnia rendendo la casa allegra e vivace. Ha però una forte personalità che non deve essere prevaricata.






    STANDARD DI RAZZA
    STANDARDTAGLIA : Grande


    TESTA : Forma triangolare, dove tutti i lati hanno lunghezza uguale, di buona altezza quando vista di profilo, fronte leggermente arrotondata, profilo dritto senza alcuna interruzione (nessuno stop)

    MENTO: Forte

    ORECCHIE : Grandi, con buona larghezza alla base, appuntite, con ciuffetti simili a quelli della lince e lunghi peli che fuoriescono.
    Piazzate alte e aperte, in modo che la linea esterna dell'orecchio segua la linea della testa giù fino al mento

    OCCHI: Grandi e di forma ovale, ben aperti e piazzati leggermente obliqui.
    Espressione attenta.

    Tutti i colori sono permessi indipendentemente dal colore del mantello

    STRUTTURA DEL CORPO: Corpo lungo, di costruzione robusta e con solida struttura ossea

    ZAMPE : Robuste, alte, con zampe posteriori più lunghe delle anteriori.

    PIEDI: grandi, arrotondati e proporzionati alle zampe

    CODA: Lunga e fornita di pelo, dovrebbe raggiungere per lo meno le scapole, ma preferibilmente arrivare al collo

    STRUTTURA DEL MANTELLO: Pelo semilungo. Il sottopelo lanoso è ricoperto da un pelo di copertura lucido e idrorepellente che è formato da peli lunghi, grossi e lucidi che coprono la schiena e i fianchi. Un gatto in pieno pelo ha una gorgiera, una criniera completa e pantaloncini sulle zampe posteriori




    il Gatto delle Foreste Norvegesi è riconosciuto in tutti i colori, con e senza bianco.
    Questo include tutti i disegni tabby con e senza bianco.

    Ecco quindi un breve dizionario.

    TABBY: è il termine genetico per ciò che noi chiamiamo un gatto tigrato. Il Gatto delle Foreste Norvegesi può essere trovato in quattro differenti varietà di disegno tabby

    TABBY SPOTTED: È un gatto il cui disegno forma dei pallini (spot in inglese)

    TABBY MACKEREL: Un gatto "a righe", il nome popolare è "tigrato"

    TABBY BLOTCHED: Chiamato anche Classic Tabby, ha l'aspetto di un disegno marmoreo

    TABBY TICKED: Il gatto ha la testa e le zampe tigrati, il corpo è uniformemente colorato, in modo da assomigliare a un coniglio selvatico

    TORTIE : Termine comune per definire le femmine cosiddette "tricolori". Se presentano una miscela di nero e rosso sono chiamate "black tortie", se di brown tabby mackerel e rosso sono chiamate "brown mackerel torbie", ecc. I gatti tortie/torbie sono sempre femmine.

    RED: Un gatto il cui colore va dal ginger al carota. Tutti i gatti rossi hanno un disegno tabby, e la gran parte di loro sono maschi.

    CREAM : Un gatto che all'occhio umano appare di colore rosa più o meno intenso, il crema è geneticamente una diluizione del rosso.

    SMOKE : Tutti i colori nei quali la base del pelo è chiara, quasi bianca, e il colore aumenta fino alla sua piena densità andando verso le punte, nei gatti smoke non è presente il disegno tabby.

    SILVER : Un gatto silver è un gatto smoke nel quale è presente il disegno tabby. Tutti i colori possono essere nella variante silver. Un "blu silver tabby" è più chiaro del corrispondente "blu tabby", un "black silver tabby" è più chiaro del corrispondente "black tabby" (o brown tabby che dir si voglia), ecc.

    BLUE: Un gatto interamente blu ha una tonalità grigia uniforme. Può variare in intensità da un grigio canna di fucile a un color perla. I gatti blu possono anche avere un disegno tabby. Geneticamente il blu è una diluizione del nero





     
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  10. gheagabry
     
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    *Articoli di Cronaca*

    Venerdì 29 Dicembre 2006 - Ore 1.09

    In una delle ultime notti del 2006, Tommy ha salvato la vita a quattro persone da un incendio della loro casa, la scorsa notte a Cairns, nel nordest tropicale dell'Australia. Il micio di casa ha preso a graffiare la faccia al padrone per svegliarlo, quando il suo materasso ha cominciato a prendere fuoco. L'uomo ha poi potuto svegliare il resto della famiglia e chiamare i pompieri.

    Australia, gatto salva famiglia dall'incendio della casa

    SYDNEY (Reuters) - Un gattino ha salvato una famiglia australiana di quattro persone dall'incendio della propria casa, graffiando il proprietario sul volto mentre dormiva, secondo quanto riferito da funzionari del servizio di emergenza.

    Il gattino è entrato in azione quando un materasso ha preso fuoco stamani, mentre la famiglia ancora dormiva, a Cairns, nell'Australia del nord.

    "Il gatto è probabilmente il miglior sistema di allarme antincendio...ha graffiato il volto dell'occupante facendo alzare dal letto", ha detto il portavoce dei vigili del fuoco di Cairns Robert White-Macfarlane ai giornalisti.

    L'uomo ha poi svegliato il resto della famiglia e ha chiesto aiuto.

    Il portavoce dei pompieri ha spiegato che l'incendio è divampato probabilmente per una sigaretta, ma ha aggiunto che nella casa si sono registrati danni minimi proprio grazie all'intervento dell'animale.



    19 Gennaio 2005 - Milano

    (ANSA) - Grazie ai provvidenziali miagolii del suo gatto, un uomo si e' accorto che la porta d'ingresso del suo appartamento era in fiamme. E' successo la scorsa notte a Milano ad un sessantaduenne che ha cosi' potuto spegnere il principio di incendio e evitare che le fiamme divampassero nell'appartamento. In casa stavano dormendo marito, moglie e figlia, quando la porta blindata d'ingresso ha preso fuoco per cause non ancora chiarite (gli investigatori non escludono il dolo).



    Cina

    Nel '75, in questa nazione, i gatti hanno salvato, con la loro abilità di "preveggenza" per i terremoti e le catastrofi naturali, l'intera città di di Hai Chang, ai piedi della Grande Muraglia. I sismologi avevano ordinato l'evacuazione di massa della città, un giorno prima dell'arrivo del terremoto, che in seguito avrebbe provocato molti danni. Il merito fu dei mici. Gli esperti, infatti, osservando il loro comportamento nelle ore precedenti alla scossa, come fossero ansiosi, impauriti e come cercassero di fuggire ad ogni costo, portando con sè anche la loro prole, trassero le ovvie conclusioni e ordinarono l'evacuazione.



    Stati Uniti

    Negli USA, nello stato dello Iowa, nella cittadina di Nora Springs, la signora Linda si era addormentata con la sigaretta accesa in mano. Durante la notte, probabilmente le è caduta, e il divano ha preso fuoco. Il gatto di casa, però, prima che le fiamme divampassero ustionando a morte la padrona, le è saltato sul petto, svegliandola e permettendole così di mettersi in salvo. La signora Froning (questo è il suo cognome) è riconoscente al suo micio, pare abbia persino dichiarato che il suo micio avesse voluto rischiare per lei le sue nove vite.



    Nuova Zelanda

    In questa nazione, il micio Simba si accorse che la stanza del suo padroncino, appena un ragazzo, stava andando a fuoco, e si mise immediatamente a miagolare come un pazzo e a graffiare la porta della stanza, avvisando i genitori del ragazzo che hanno subito chiamato aiuto.



    Germania

    Ad Essen, un gatto ha svegliato il suo padrone quando si è accorto che nel suo condominio stava divampando un incendio. Il padrone ha così potuto aiutare altre famiglie rimaste intrappolate nel palazzo e condurle verso la salvezza.



    Spagna

    Una coppia, durante un viaggio di piacere, si trovava su un aereo, che precipitò in mare. Solo la ragazza uscì viva dall'impatto, e finì in mare. I soccorritori giunti poco dopo, però, non la videro, e la notte stava calando. La situazione era tragica. Ma Riki, il gattino mascotte di una delle navi di soccorso, si accorse che c'era qualcosa di strano, e miagolò e saltellò, attirando l'attenzione dell'equipaggio. Così la ragazza venne avvistata e tratta in salvo, grazie al micio che si era accorta di lei.



    Calgary - Canada

    Shadow (Ombra), di Karen Rathwell, ha salvato la sua padroncina e i suoi due figli, il 16 Gennaio del 2003. Il suo forte miagolio ha svegliato Karen, la quale si sentì subito nauseata e disorientata, e realizzò che c'era qualcosa di strano. Così chiamo il 911 (che è il numero di emergenza degli Stati Uniti) e tutti uscirono dalla casa. Più tardi fu stabilito che c'era una fuga di monossido di carbonio da una fornace difettosa, una situazione che avrebbe potuto concludersi in tragedia. I valori di questa sostanza tossica erano pericolosamente elevati. Ma così non è stato, grazie agli avvertimenti di Ombra

    Châteauguay, Quebec

    Alle 4 del mattino, il 14 Maggio 2002, Mona Melanson, la padroncina di Beau, dormiva sonoramente nel suo appartamento a Châteauguay, mentre questo cominciava ad essere inavaso dal fumo e circondato dal fuoco. Mona dormiva così sonoramente che non avrebbe mai sentito l'allarme anti-incendio, e venne svegliata dalla sua micia di quattro anni, Beau, che scagliò più volte il suo corpo contro la porta chiusa della sua stanza da letto. Ancora stordita, Mona non immaginava perchè Beau stesse facendo questo nel bel mezzo della notte, perchè non l'aveva mai vista fare così. Si alzò immediatamente, per vedere che cosa agitasse tanto la sua micia. Aprì la porta della sua stanza da letto e trovò il suo appartamento sormontato da un fumo talmente spesso e pesante che non era possibile vedere nemmeno la fine del corridoio. Mona e Beau non ebbero scelta, e corsero al balcone del secondo piano, e lì aspettarono, piene di terrore, i soccorsi dei pompieri che le portarono entrambe in salvo in tempo. Mona è riconoscente alla sua micia, e le deve la vita.

    Dorval (Quèbec - Canada)

    Il 27 Luglio 2003, Kimberley Kotar, la padrona di Sosa, era nel suo giardino quando all'improvviso si trovò davanti un serpente. Questo soffiava e agitava la sua coda, ed era pronto a colpire. Sosa ha agito immediatamente, intercettando il suo attacco e lanciandolo lontano, ma è stata morsa su una zampetta. Il serpente in seguito è stato identificato come un "Eastern Cottonmouth", una specie molto velenosa, e non nativa del Quèbec. Se Kimberley fosse stata morsa, sarebbe quasi sicuramente morta, poichè non c'era nessuna disponibilità del siero curativo. Incredibilmente, Sosa uscì viva da questa avventura, dopo tre giorni passati in un ospedale per animali.

    Nessuno sa come quel serpente arrivò in giardino, forse venne abbandonato da qualche "amante" degli animali esotici.


    St-Jerome (Quèbec)

    Mentre dormiva pacificamente nella sua casa, il 14 Giugno del 1998, Guylaine Labontè non avrebbe mai immaginato che avrebbe perso ogni cosa che possedeva in un giorno. Alle 6.46 di mattina, il gatto di Guylaine, Étoile de Nuit (Stella della notte), la sua micia di tre anni, cominciò a miagolare rumorosamente. Non preoccupandosene, Guylaine provò di nuovo ad addormentarsi, ma il felino testardo era determinato a svegliare la sua padrona. Con gli occhi assonnati e intontita, Guylaine scoprì un incendio nel bagno. Ansiosa di avvisare i suoi vicini di casa dell'incendio, Guylaine, che soffre di distrofia muscolare, richiamò la sua micia, ma era sparita. Mentre il fuoco continuava a divampare, Guylaine cercò freneticamente la gatta, ma, temendo per la propria vita, fu costretta a fuggire dall'abitazione. I vigili del fuoco hanno potuto fare poco per arrestare l'incendio, e la casa è stata bruciata fino alle fondamenta. Guylaine ha supplicato i vigili del fuoco di aiutarla a ritrovare Étoile de Nuit. Avvertendo la sua preoccupazione, un ufficiale di polizia ha avvicinato Guylaine chiedendole se avesse potuto aiutarlo ad identificare una gattina molto spaventata che era stata trovata vicina alla casa: Étoile de Nuit ! Guylaine ha perso tutto quel che possedeva a causa dell'incendio, ma ricostruendo la sua vita, non può fare a meno di ringraziare mille volte la sue eroica compagna, la gattina Étoile de Nuit.

    St.Thomas - Ontario

    Hobbes, un gattino di cinque anni, tigrato arancione, salvò la vita della sua padrona Sheri Coull, svegliandola una notte, perchè il suo appartamento era in fiamme. Il filtro anti-incendio di Sheri non ha funzionato, e se non fosse stato per i miagolii di Hobbes sarebbe morta bruciata, o avvelenata dai gas di monossido di carbonio, prodotti dai fumi dell'incendio.



    Inghilterra - Il gatto dell'anno 2003

    (Tratto dal sito della BBC)

    Gerald Davies, sua moglie, e il suo figlio di ventitrè anni erano a letto nella loro casa a Gwersyllt, vicino a Wrexham, quando la loro cucina si incendiò. Ma il gatto Barney li salvò. Il gatto di sei anni svegliò la famiglia correndo al piano di sopra e facendo molto rumore. Per il suo gesto eroico, Barney è stato nominato "Gatto dell'anno 2003" dalla Lega Protezione Gatti (Cats Protection League). Il signor Davies disse che il gatto nero, che era vissuto con loro da quando era stato abbandonato dai suoi proprietari precedenti, li aveva salvati dall'incendio, e che erano molto fortunati ad avere un gatto del genere. Aggiunse anche che normalmente il micio non saliva ai piani superiori, ma quel giorno non esitò a farlo pur di salvare la vita ai suoi padroni. "Ho pensato che il micio volesse semplicemente uscire, ma quando mio figlio è andato a vedere cosa stesse succedendo, ha trovato la casa invasa dal fumo". "Non saremmo qui se non fosse per lui", hanno aggiunto. "Gli dobbiamo molto".



    Un gatto eroe predice un attacco epilettico

    (Tratto dal sito della BBC)

    Un gatto buttato in un fiume quando era ancora un cucciolo è stato nominato eroe felino nazionale per la sua abilità di predire gli attacchi epilettici del suo padrone. Il suo nome è Tee Cee. Il suo padrone, Micheal Edmonds, di Sheffield, è epilettico e può soffrirne in continuazione, senza preavviso. Ma adesso, ogni volta, viene avvisato di una crisi imminente dal suo micio Tee Cee, quando questo si siede vicino a lui e lo fissa insistentemente. "Quando lo fece per la prima volta, pensai che fosse una cosa eccezionale". dice il suo padrone. "Ma da allora sembra sapere sempre tutto". Sua moglie Jean dice: "Non potevamo capirlo all'inizio. Era così particolare...", dice, riferendosi al micio. Tee Cee è uno dei quattro gatti elencati nella lista dei gatti eroi nazionali, creata dalla Lega Protezione Gatti.







    Chi ha detto che cane e gatto non possano vedersi? E chi ha detto che necessariamente il vostro gatto non veda l'ora di papparsi il vostro pappagallo o coniglietto non appena abbassate la guardia? ^_^




    Ehi, piccolino, e tu chi sei?






    Sei davvero strano, sai? Non hai i baffi...né la coda! E il tuo pelo? Piacere di conoscerti!





    Beh, che ne dici di fare un pisolino insieme? Ho sonno...






    Cosa? Ci siamo appena conosciuti e vuoi già dormire?






    Ripensandoci però non è una cattiva idea...fammi mettere a posto il letto...






    Ma sai che sei davvero comodo? Sicuro che non ti do' fastidio?





    Oh...dormi già? Buona notte allora *Smack*


     
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  11. gheagabry
     
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    A volte se ne incontra qualcuno improvvisamente, all’angolo di una strada poco frequentata: passo felpato, orecchie dritte, sguardo enigmatico. Con la sua silenziosa presenza rende meno grigio l’asfalto cittadino, meno triste l’autunno che avanza, meno squallida la pianura tutt’intorno.
    A volte se ne incontra qualcuno che sale su un albero, rapido, disinvolto e un po’ malandrino; altre volte ancora se ne vede qualcuno beatamente sdraiato in un luogo remoto e riparato dal sole.

    La verità è che un gatto fa la differenza, ovunque si trovi: illumina una giornata fredda e scura, rallegra una serata malinconica, infonde gioia, pace e serenità. I gatti sono generosi anche se fingono di non saperlo: regalano solo bellezza, calore, dolcezza e simpatia.
    Un mondo senza gatti sarebbe un posto infinitamente più amaro.

    dal web
     
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  12. gheagabry
     
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    Che cosa si può fare se il gatto è ladro?
    Assolutamente nulla!
    Essere ladro è nella natura del gatto, infatti, i felini sono dei predatori.
    Il gatto non ruba perché ha fame, esattamente come non acchiappa topi, uccelli, lucertole, mosche e pressoché qualsiasi cosa che si muove per farne uno spuntino. Il gatto è un cacciatore per istinto!
    Ahahaha Saly ne sa qualcosa …
    Mio padre diceva che il miglior gatto da topi non è quello che caccia per fame, ma quello che lo fa per divertimento. E’ vero che esistono gatti che non sono ladri, ma è solo questione di carattere: il gatto domestico che ruba, di solito non ha nemmeno coscienza di commettere una trasgressione, è fermamente convinto che si tratti di un suo diritto! Infatti, spesso, "ruba" in nostra presenza.

     
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    La zampicure

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    Farsi le unghie, per i gatti, ha un doppio significato: da una parte serve a marcare il territorio e dall'altra a mantenere in buone condizioni gli artigli. Per contenere i danni provocati a mobili, divani, tende e anche alle persone, è bene spuntare regolarmente le unghie al proprio gatto, perchè come quelle umane, crescono continuamente. Per non avere dei problemi è meglio abituare il micio a questa pratica fin da piccolo, utilizzando dei taglia-unghie specifici, preferibilmente del tipo a ghigliottina reperibili in qualunque negozio per animali...



    Curiosità feline

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    Vi siete mai chiesti perchè un gatto non ruggisce? Un gatto che ruggisce probabilmente lo si è visto solo nei cartoni animati, ma se pensiamo che molti dei suoi parenti come i grandi felini (il leone, la pantera, la tigre) ne sono capaci, allora potrebbe non sembrarci una cosa tanto assurda.





    Colore pelo e personalità


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    Il colore della pelliccia può dirci molte cose del carattere del nostro gatto. Ne sono convinti alcuni studiosi. Vediamo perché:
    Esiste una correlazione tra la personalità del gatto e il colore della sua pelliccia? Alcuni studiosi lo credono e tra loro l’etologo inglese Desmond Morris. Certo, questo non significa che con matematica certezza chi ha un cucciolo di un certo colore debba aspettarsi alcuni comportamenti. Ma questa teoria si basa su elementi oggettivi, che ci spiega Clara Zanetti, veterinaria ed esperta di comportamenti del gatto.




    La fine di un'amicizia

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    Una volta il cane, il gatto e il topo erano molto amici. La loro amicizia era nata per caso in un giorno di pioggia. I tre animali si erano ritrovati in un vecchio rifugio bagnati ed infreddoliti, e per riscaldarsi avevano deciso di scaldarsi a vicenda. Così, da quel momento era nata tra di loro una triplice alleanza, e poco più tardi iniziarono perfino a procurarsi il cibo insieme.



    Una memoria da micio

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    Il gatto ha la vista lunga. E una mente di ferro. Per ricordarsi dove passa, traccia una mappa fatta di gesti ben precisi. Eccoli:
    I ricordi dei gatti non sono legati solo a quello che vedono. Lo rivela la ricerca di due scienziati canadesi, David McVea e Keir Pearson, apparsa sulla rivista americana Current Biology. In uno dei test previsti, un micio riusciva ad avvicinarsi alla ciotola con la pappa dopo aver scavalcato un ostacolo basso. Poi l'ostacolo veniva rimosso ma il gatto, riaccostandosi al cibo, sollevava di nuovo la zampa come se ci fosse ancora. La memoria di questi felini, dunque, oltre che su vista, olfatto e istinto, si basa sulle azioni che compiono.


    Sbadigli felini


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    Munitevi di una penna e di un foglio di carta e segnate il numero dei vostri sbadigli mentre leggete questa pagina. L’augurio è che la lettura non sia noiosa, ma può anche capitare che leggere sullo sbadigliare, anche se di gatti, provochi degli sbadigli! Tutti, in ogni caso, sbadigliamo: gli uomini e molte specie animali, tra le quali alcuni rettili, gli uccelli e una gran parte dei mammiferi, compresi ovviamente i nostri gatti. I motivi di quest’atto, istintivo e spesso involontario, sono ancora però poco noti. Un vero e proprio "mistero" che ora cercheremo di svelarvi.
     
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  14. gheagabry
     
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    Il giornale dei gatti


    I gatti hanno un giornale con tutte le novità e sull'ultima pagina la "Piccola Pubblicità".
    "Cercasi casa comoda con poltrone fuori moda: non si accettano bambini perchè tirano la coda".
    "Cerco vecchia signora a scopo compagnia. Precisare referenze e conto in macelleria".
    "Premiato cacciatore cerca impiego in granaio."
    "Vegetariano, scapolo, cerca ricco lattaio".
    I gatti senza casa la domenica dopo pranzo leggono questi avvisi più belli di un romanzo:
    per un' oretta o due sognano ad occhi aperti, poi vanno a prepararsi per i loro concerti.
    Gianni Rodari




    Conosciamo...


    L'American curl longhair



    Il paese di origine sono gli Stati Uniti. La nascita di questa singolare razza la si deve ad una mutazione genetica avvenuta in una gattina randagia, nera, dal pelo semilungo e di piccola taglia: si chiamava Shulamith (1981, Lakewood, California). Questa micetta si caratterizzava per le orecchie, particolari e curiose: erano dolcemente arricciate all’indietro – quasi accarezzate dal soffio di un ventilatore - e quando partorì (primavera 1982), due dei suoi quattro micetti avevano le orecchie con le sue medesime caratteristiche; non si trattava quindi di un’anomalia, ma dell’azione di un gene dominante trasmesso dalla madre, ipotizzando che il padre fosse un gatto di strada a pelo corto. Iniziò quindi un programma di allevamento ben preciso, per dare origine ad una nuova razza felina: l’"American Curl", dove il termine “curl” significa “ricciolo”. Da Shulamith e dalla sua prima cucciolata discendono tutti gli esemplari di questa razza, sia quelli a pelo lungo, come gli omologhi a pelo corto. La prima apparizione di questi nuovi esemplari avvenne il 23 ottobre 1983 all’esposizione di Palm Springs (California) e fu un enorme successo.

    Di corporatura intermedia o cobby (forma del corpo corta, massiccia, raccolta, tipica dei Persiani e dei British), ha un corpo allungato e snello, proporzionalmente e’ lungo una volta e mezza l’altezza della spalla; ha una sana e robusta costituzione (ha una vita media di 15 anni), potente e muscoloso nel suo insieme. Il maschio adulto arriva a pesare dai 5 agli 8 Kg, la femmina dai 2,5-3 Kg ai 5. Possiede una pelliccia semilunga e morbida, molto aderente al corpo, a motivo dello sviluppo limitato del sottopelo. La testa e’ di forma cuneiforme senza superfici piane, piu’ lunga che larga, dai contorni addolciti. Di profilo si evidenzia una leggera curvatura convessa che va da sotto gli occhi alla fronte e, seguendo la linea del cranio, giunge ininterrotta fino alla base del collo. I suoi occhi sono grandi, a forma di noce: la linea superiore e’ ovale, quella inferiore arrotondata; disposti leggermente obliqui in direzione della base dell’orecchio e la punta del naso. Il naso e’ diritto, lunghezza media. Lo stop non troppo accentuato. Le orecchie larghe, aperte alla base, moderatamente grandi, presentano pelo evidente e diritto all’interno del padiglione e sono piazzate a mezza distanza tra la sommita’ e i lati della testa, la punta e’ arrotondata e flessibile: la loro caratteristica e’ quella di incurvarsi all’indietro formando un arco regolare.

    Questi gatti hanno una predilezione per i grandi spazi, ma si adattano anche alla vita in appartamento, purché non gli si neghino ogni tanto delle interessanti passeggiate in giardino! E' un gatto molto docile e dimostra un grande amore verso l'uomo ed e’ ugualmente socievole verso i suoi simili, i Curl dalle orecchie arricciate, quasi come si riconoscessero; invece con gli altri gatti si può dimostrare irascibile e un po’ attaccabrighe. Per indole è tranquillo ed equilibrato con tutti, anche con gli estranei. Ama essere al centro dell'attenzione; è molto vivace e spesso per questo è un combina guai...e potrebbe commettere qualche dispetto, come qualche piccolo furto. Ma tutte le piccole marachelle le fa sempre con estrema allegria e tutto gli viene perdonato grazie alla sua grande simpatia e al sincero amore e attaccamento che ha nei confronti del padrone. E' un gran coccolone, ama essere accarezzato e vezzeggiato: si affeziona al suo padrone verso cui ha dei gesti di grande effusione: si struscia contro il suo mento e ama stare sulle sue spalle. Va molto d'accordo con i bambini, con i quali gioca instancabilmente, senza avere alcune reazioni violente. E' molto intelligente e curioso, riesce ad aprire il frigorifero (non di rado riesce a bucherellare le confezioni di cibo secco per poi andare a “servirsi” a proprio piacimento!), le porte di casa e gli sportelli degli armadi (per poi andare a dormire dentro i cassetti!), corre alla porta quando riconosce i passi del padrone, riporta oggetti che gli vengono lanciati ed è capace di fare molti altri giochi. Ma e’ anche molto coraggioso e non esita a saltare da una finestra...pur di raggiungere il giardino! Questi gatti conservano un carattere vivace anche in età avanzata. Soffre la solitudine, infatti è consigliato a persone che gli possono dedicare molto del loro tempo, ha bisogno d'affetto e di essere circondato da tutti i componenti della famiglia. Una controindicazione: se viene lasciato solo per alcune ore durante la giornata, al ritorno a casa deve pero’ essere ricoperto di coccole!




    ...una leggenda..



    In Polonia si narra di una gatta che, disperata per la fine che avrebbero fatto i propri cuccioli, gettati al fiume dal padrone, stava manifestando tutto il suo struggente dolore con pietosi e strazianti miagolii. I Salici, presenti sulla sponda del fiume, impietositi dalla scena atroce, tesero i loro rami verso il fiume per permettere ai gattini di aggrapparsi, così facendo li salvarono dalla triste fine.
    Da allora, ogni primavera i salici non fioriscono ma, in ricordo di quanto accaduto, si ricoprono di una morbida infiorescenza lanuginosa e di colore bianco, simile al pelo dei gattini, tali infiorescenze vengono chiamate appunto “Gattini”.






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  15. gheagabry
     
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    Ai Gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all'uomo: attraversare la vita senza fare rumore.
    Ernest Hemingway


    DEVON REX




    l primo Devon Rex nacque nel 1960 da una gattina domestica di proprietà della signora Beryl Cox nel Devon (Stati Uniti). Kirlee, questo il nome dato al micetto, era tutto nero, con il pelo arricciato e delle grandi orecchie. Il padre era probabilmente un gatto un po' strano che si aggirava nelle miniere
    di rame vicino all'abitazione. In quel periodo il Cornish Rex era già conosciuto e incominciavano i primi successi nella selezione della sua razza. La signora Cox contattò uno degli allevatori di Cornish più conosciuti: Brian Stirling Webb il quale, entusiasta di avere un altro gatto con cui proseguire i suoi studi, si fece mandare Kirlee. Venne fatto accoppiare con diverse gatte Cornish (9), ma nacquero soltanto 29 cuccioli con pelo normale.
    Una delle gattine nate col pelo normale, chiamata Broughton Golden Rain venne fatta accoppiare con Kirlee. Nacquero due gattini col pelo normale ed una femmina blue-cream col pelo arricciato come Kirlee. Questi primi cuccioli diedero inizio all’allevamento del Devon Rex.
    L’aspetto del Devon Rex è tutt’altro che comune. E’ inusuale, strano e grottesco! Il pelo è corto e riccio, soffice come il velluto. Molti pensano che il Devon Rex “non abbia il pelo”. Questo non è assolutamente vero!!! Un Devon Rex adulto ha un pelo molto folto, riccio e soffice.Al contatto, il corpo del Devon Rex è più caldo di un gatto comune e trasmette immediatamente una sensazione molto particolare e piacevole. La testa è piccola, con le orecchie enormi e piazzate molto basse sulla testa, gli occhi grandi e ovali con un’espressione molto intensa. Il musino corto, con gli zigomi larghi e un forte stop (= il cambio di direzione del naso al congiungimento con la fronte). Ha il mento forte, due bei portabaffi, il collo lungo ed esile come quello di una tartaruga. Tutto pieno di rughette così come lo è la testolina in mezzo alle orecchie. E quei baffetti arricciati, corti o quasi assenti a volte…L’aspetto è quello di un piccolo delizioso alieno! Non c’è da stupirsi che Steven Spielberg abbia tratto ispirazione da un Devon Rex americano per il suo ET.
    Il carattere è ancora più strano dell’aspetto, ed è anche ciò di cui i proprietari si innamorano senza possibilità di scampo ! Dolci, affettuosi e intelligenti, amano la compagnia del padrone e soffrono se lasciati soli. ll Devon Rex è un eterno bambino, sempre voglioso di coccole e di gioco. Sono queste, infatti, le sue due attività preferite, ed entrambe richiedono la presenza di un essere umano e, nel caso in cui questa non fosse disponibile appunto per ragioni…umane (lavoro, ecc.), la terza attività preferita del Devon Rex diventa quella di infastidire il compagno umano, cosa in cui è abile maestro! La maggior parte dei Devon Rex hanno un continuo bisogno di contatti umani. Non possono farne a meno e per questo è un gatto assolutamente inadatto a vivere da solo senza quantomeno la compagnia di un altro gatto, nel caso in cui non siate a casa buona parte della giornata. Ci tiene ad essere parte integrante della famiglia e non accetta di essere escluso da niente. La notte dorme rigorosamente sul letto, ancora meglio se sotto le coperte acciambellato addosso al suo compagno umano. Se le coccole elargite non sono considerate sufficienti nell’arco della giornata…aspettatevi di essere svegliati nell’arco della notte da una palla di soffice pelo che fa fusa e che infila la testa sotto la vostra mano. Curiosi, vengono attratti da ogni cosa nuova che entra in casa (sacchetti della spesa e anche ospiti). Possono essere portati anche al guinzaglio. E' decisamente casalingo e abitudinario.



    Gli animali furono imperfetti, lunghi di coda , plumbei di testa. Piano piano si misero in ordine, divennero paesaggio. acquistarono nei , grazia, volo. Il gatto soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso : nacque completamente rifinito, cammina solo e sa quello che vuole.
    Pablo Neruda





    La vidi per la prima volta che camminava sotto la pioggia, con i capelli scompigliati dal vento e la sua eterna aria distratta. Era un giorno freddo e io cercavo un angolino come riparo. All’improvviso anche lei mi vide e il suo sguardo, da perso e lontano che era, si riempì di tenerezza. Forse perché ero poco più che un cucciolo. Forse perché nei miei occhi grandi e impauriti ha rivisto se stessa. O forse perché la solitudine porta ad affezionarsi anche ad un gatto randagio. Mi ha preso in braccio e mi ha portato con sé. Da quella sera ho scoperto il calore di una casa, il profumo del cibo buono, le carezze leggere di una mano. E ho capito che non c’è male peggiore dell’essere soli. Lei era di una bellezza malinconica, proprio come la sua casa, pulita, ordinata, ma piena di silenzi e ricordi. Miriadi di foto sulle quali spesso si soffermava, con dolore. La nostalgia riesce ancora a pungere, nonostante gli anni. Aveva un’altra vita, un tempo: il suo sorriso, catturato dal flash e impresso su quelle pareti, raccontava tutto. Ma dal giorno in cui mi aveva portato con lei, ho rivisto accendersi qualcosa. Il fatto di scoprirla compiaciuta mentre gustavo il mio pranzo, di scorgerle un mezzo sorriso se giocavo col mio gomitolo di lana e di vederla sollevata quando rientrava in casa e mi trovava nella mia cesta, tutto questo mi diceva che riuscivo anch’io ad accarezzarle il cuore. Era nato un rapporto fatto di sguardi complici, di pomeriggi trascorsi sul divano, accovacciato sulle sue ginocchia, di gesti pieni d’affetto di cui entrambi avevamo bisogno. Io non so quanto bene possa averle fatto, ma so quello che lei ha fatto a me. Poi è arrivato il giorno in cui sentivo che presto me ne sarei dovuto andare; è per questo che mi sono attaccato a lei più intensamente. Le stavo sempre vicino, non smettevo mai di cercare le sue carezze, ogni tanto la guardavo con i miei occhi senape per poterle sussurrare addio. Ma noi gatti non abbiamo le parole e non lo so se riusciamo, con lunghi silenzi e pochi miagolii, a raccontarvi il nostro mondo. Gli ultimi giorni ho dormito sul suo guanciale. Lei, intuendo tutto dal mio incedere lento e dal mio sguardo stanco, ha lasciato fare. Aveva paura del distacco, forse più di me. Poi è successo. Me ne sono andato così come sono arrivato. In silenzio. Ha pianto tanto, e io non ero lì a consolarla, come avevo sempre fatto. Non ci credevo che quella tristezza infinita era tutta per me. Forse anch’io ero riuscito a farle vedere il mondo un po’ più bello, un po’ più speciale. Forse quella cesta vuota rimarrà lì, accanto al divano, perché non avrà il coraggio di toglierla. E forse, andando via, ho davvero bucato il suo cuore. Ci sono spazi che, una volta riempiti e poi svuotati, non si riempiono più. Anche a me manca tantissimo. E sono meno che un uomo, non ho quell’universo immenso che avete voi dentro. Il mio cuore è piccolo, ci stanno dentro due o tre cose. Lei c’era, lei che è così grande per me. Lei ci è entrata tutta. Eppure il mio è solo un cuore di gatto. (Debora Pascuzzi)




    C'era una volta una gatta che aveva una macchia nera sul muso
    e una vecchia soffitta vicino al mare
    con una finestra a un passo dal cielo blu.
    Se la chitarra suonavo, la gatta faceva le fusa
    ed una stellina scendeva vicina vicina, poi mi sorrideva e se ne tornava su.
    Ora non abito più là tutto è cambiato, non abito più là .
    Ho una casa bellissima, bellissima come vuoi tu.
    Ma io ripenso a una gatta che aveva una macchia nera sul muso,
    a una vecchia soffitta vicino al mare
    con una stellina che ora non vedo più.
    (Gino Paoli)



    I Gatti sono incompresi perché rifiutano di spiegarsi , enigmatici lo sono solo per coloro che ignorano la potenza espressiva del silenzio.
    Paul Morand



    Le giornate d'inverno sono infinite.
    Triste e pensierosa vaghi con la mente,
    cerchi conforto nella gente.
    Non hai nessuno che ti vien a trovare;
    che silenzio in questa casa! Soluzione per te forse c'è.
    Quel dì nel cassonetto, trovasti un gattino;
    aveva fame e freddo; non sapevi a chi darlo,
    "riprendilo sarai tu a curarlo".
    Elena



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