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Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.
È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell’ortolano,
del poeta, dello spazzino.
Non c’è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.
Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.
Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.
Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.
Gianni Rodari
ill Quint Buchholz -
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Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale.
Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.
La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi. Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - È morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco. Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia. Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutto il corteo.
La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta. E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.
Gianni Rodari -
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ARMI DELL' ALLEGRIA
"Eccole qua
le armi che piacciono a me:
la pistola che fa solo pum
(o bang, se ha letto qualche fumetto)
ma buchi non ne fa…
Il cannoncino che spara
senza fare tremare
nemmeno il tavolino…
Il fuciletto ad aria
che talvolta per sbaglio
colpisce il bersaglio
ma non farebbe male
né a una mosca né a un caporale…
Armi dell’allegria!
Le altre, per piacere,
ma buttatele tutte via!"
(Gianni Rodari) -
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"1917 Torta di mele è un modello di frugalità in tempo di guerra. Ha pochissimo burro, niente uova e non troppo zucchero, basandosi sulla naturale dolcezza delle mele e dell'uvetta. Tuttavia, produce una torta abbondante e umida con molto sapore. La frugalità dovrebbe sempre avere un sapore così buono."
(Anne Byrn)
Applesauce Cake
Questa torta ha guadagnato un'enorme popolarità tra gli americani durante i periodi coloniali nella regione del New England. Dall'inizio del 1900 agli anni '50, i libri di cucina locali presentavano ricette improvvisate per la torta di salsa di mele. Ma fu durante la prima guerra mondiale che la torta di salsa di mele divenne il dessert preferito delle famiglie americane.
La torta di mele era molto conveniente e non richiedeva molto tempo per cuocere. Non aveva alcuna glassa fantasia e, quindi, aveva una durata di conservazione più lunga rispetto alle torte glassate. La parte migliore della torta era che consisteva solo di due ingredienti chiave — farina e salsa di mele.
Durante la guerra, la torta di salsa di mele è stata preparata dalle casalinghe americane a causa della carenza di cibo. Presto si guadagnò la reputazione di cibo patriottico e fu apprezzato da persone di tutte le età. Se c'era un razionamento di farina si aggiungeva farina di mais o avena al mix di torta.
CRONOLOGIA NAZIONALE DELLA TORTA DI MELE
1739
Prima apparizione di Applesauce
Eliza Smith condivide una ricetta per la salsa di mele nel suo libro di cucina “ Casalinga completa. ”
1917
Torta di mele in letteratura
La professoressa Mary Swartz Rose scrive della torta di salsa di mele in “ Everyday Foods in War Time. ”
1940
Razionamento dello zucchero nella seconda guerra mondiale
La salsa di mele sostituisce lo zucchero nelle torte durante i periodi di difficoltà economica della Seconda Guerra Mondiale.
Oltre a diversi ingredienti comuni per la cottura, avrai bisogno di alcuni ingredienti a base di mela per questa torta. Ecco cosa ottenere dalla dispensa, dal frigorifero e dal negozio:
Farina per tutti gli usi: Questo fornisce il miglior corpo per la torta; è soffice e leggero con un po 'più di consistenza rispetto ad alcune farine più leggere.
Cannella macinata: La semplice combinazione di mela e cannella non dovrebbe mai essere sottovalutata.
Polvere da forno e bicarbonato di sodio: Questi sono lieviti, aiutano la torta a sollevarsi e diventano ariosi e soffici durante la cottura.
Sale da tavola: Non usare kosher qui. Vuoi i granuli più fini di sale da cucina.
Salsa di mele non zuccherata: La salsa di mele zuccherata sarà probabilmente troppo dolce e aggiungerà troppe spezie. Non zuccherato è la strada da percorrere con questa ricetta in modo da poter controllare lo zucchero e il sapore della torta finale.
Zucchero bruno chiaro: Adoriamo il pizzico di melassa di zucchero di canna chiaro che presta la torta.
Olio di colza: Aggiunge ricchezza e aiuta a rendere tenera la torta.
Estratto di vaniglia: Un ingrediente da forno essenziale, aumenta il sapore dell'intera torta.
Uovo: Ne avrai bisogno solo uno.
Per la glassa al burro, avrai bisogno di:
Succo di mela: Questo viene ridotto per un sapore di mela super concentrato.
Burro: Dopotutto è crema al burro.
Sale da tavola: Ancora una volta, vuoi i sottili granuli di sale, non quelli più grandi del sale kosher.
Zucchero in polvere: Questo fornisce il corpo per la glassa.
Estratto di vaniglia: Aiuta ad elevare l'intero sapore della glassa.
(www.southernliving.com/applesauce-cake-7971451)
..ricetta..
La salsa di mele si prepara cuocendo delle mele con l'acqua o il sidro di mele. Se vengono usate varietà di mele acide come, ad esempio, la Bramley, la salsa di mele risulterà particolarmente fluida. In seguito vengono eventualmente aggiunti zucchero, spezie (di solito cannella e pimento), miele o succo di limone a piacere. Le versioni in commercio contengono aromi o dolcificanti.
Ingredienti
110 gr di burro
220 gr di zucchero di canna
2 tuorli d'uovo
250 gr di farina 00
1 cucchiaino e mezzo di lievito in polvere
una presa di sale
1 cucchiaino e mezzo di cannella
la salsa di mele
(a piacere vaniglia, noci e uvetta)
Per la salsa di mele:
3 mele golden
2 cucchiai di zucchero di canna
Per la copertura croccante
30 gr di farina00
2 cucchiai di zucchero di canna
mezzo cucchiaino di cannella
40 gr di burro freddo
Preparazione
Salsa di mele: sbucciare e tagliare le mele a pezzetti e cuocerle in una pentola fino ad ammorbidirle, aggiungere lo zucchero e lasciar cuocere altri 3 minuti finché ben amalgamato. Lasciar raffreddare ed eventualmente passare al colino per ottenere solo la salsa (io preferisco usare anche la polpa)
Per la torta: Riscaldare il forno a 180°. Ungete il fondo di uno stampo da ciambella
Sbattere lo zucchero di canna e il burro in una ciotola capiente con il frullatore l'elettrico ad alta velocità per 2 minuti. Incorporare i tuorli e la salsa di mele ed eventualmente la vaniglia.
Incorporate farina, sale, lievito e cannella. Unire uvetta e le noci a piacere. Versare l'impasto nello stampo.
Per la copertura: in una ciotola mescolare zucchero, farina e cannella. Aiutandosi con il burro ben freddo formare delle grosse briciole irregolari e poco amalgamate.
Coprire la superficie della torta con queste briciole.
Infine infornare la torta e cuocere per un'ora, un'ora e un quarto. Controllare che uno stuzzicadenti inserito nella torta esca asciutto.
Lasciare raffreddare e servite fredda o appena tiepida -
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Ho domandato ad una bambina:
“Chi comanda in casa?” Sta zitta e mi guarda.
“Su, chi comanda da voi : il babbo o la mamma?”
La bambina mi guarda e non risponde.
“Dunque me lo dici? Dimmi chi é il padrone.
“Di nuovo mi guarda, perplessa.
“Non sai cosa vuol dire comandare?” Sì che lo sa.
“Non sai cosa vuol dire padrone?” Sì che lo sa.
“E allora?” Mi guarda e tace. Mi debbo arrabbiare?
O forse é muta, la poverina.
Ora poi scappa addirittura, di corsa fino in cima al prato.
E da lassù si volta a mostrarmi la lingua e mi grida,ridendo:
“Non comanda nessuno, perché ci vogliamo bene!”.
Gianni Rodari
" Il Libro degli errori " -
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«Abbiamo appena iniziato a scoprire i segreti di Zealandia,
rimasto nascosto fino a poco tempo fa e tutt’ora difficile da studiare»
(Dr. Derya Gürer)
ZEALANDIA, l'ottavo continente
La Zealandia è una massa quasi interamente sommersa della crosta continentale. È stata variamente descritta come un "frammento continentale", un microcontinente, un continente sommerso o un continente. Affondò, dopo essersi staccata dal supercontinente Gondwana, 85-130 milioni di anni fa dall'Antartide e 60-85 milioni di anni fa dall'Australia
Il nome e il concetto di Zealandia furono proposti da Bruce Luyendyk nel 1995. Lo status della Zealandia come continente non è universalmente accettato.
Si tratterebbe di un singolo, intatto e uniforme pezzo di crosta continentale di 5 milioni di km quadrati (la metà circa dell'Europa) che affiora solo per il 6%: le sue uniche terre emerse sono la Nuova Zelanda e la Nuova Caledonia.
Da più di un secolo i rilievi batimetrici avevano evidenziato l’esistenza in questa zona di mare di fondali meno profondi rispetto alle piane abissali adiacenti, 500-1000m contro 4000 e più. In anni recenti la mappatura di dati gravimetrici da satellite ha permesso di riunire e integrare i dati precedenti, individuando una estesa regione sottomarina attorno alla Nuova Zelanda topograficamente più elevata e fisicamente ben definita. -
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L’inclinazione del blu all’approfondimento è così grande
che proprio nelle tonalità più profonde
diventa più intensa e acquista un effetto interiore più caratteristico.
Quanto più il blu è profondo, tanto più fortemente richiama l’uomo verso l’infinito,
suscita in lui la nostalgia della purezza e infine del sovrasensibile.
(Wassily Kandinsky) -
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I Pilastri della Creazione
Colonne costituite da gas e polvere interstellari freddi, circondati da centinaia e centinaia di stelle.
Le Protostelle di nuova formazione sono proprio le protagoniste che rubano la scena in questa immagine. Le possiamo vedere nelle sfere rosse all’esterno dei piloni.
Le linee che sembrano lava sono invece espulsioni di stelle che si stanno ancora formando all'interno del gas e della polvere.
L’immagine, oltre ad essere meravigliosa, fornirà informazioni importantissime ai ricercatori, che, col tempo, inizieranno ad avere una visione più chiara di come le stelle si formano ed esplodono da queste nubi. -
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CROSTATA DI UVA SPINA
di Biancaneve
La ricetta più famosa ed anche la prima in assoluto a essere raffigurata è la torta di uva spina di Biancaneve, l’adorabile principessa disneyana preparò questo dolce nel film animato: una classica pie americana dedicata al più burbero dei nani, Brontolo come si può vedere la scritta in superficie con il nome inglese Grumpy.
Ingredienti:
• 250 g di farina 00
• 180 g di burro
• 200 g di zucchero semolato
• 2 tuorli
• 1 pizzico di sale
• 1 uovo
• 800 g di uva spina (+ q.b. per la decorazione)
• la scorza grattugiata di 1/2 limone
• zucchero a velo q.b.
Cominciate dalla base di pasta frolla. Tagliate a cubetti 150 g di burro freddo, appena preso dal frigo, e versatelo in una ciotola. Aggiungete 100 g di zucchero e cominciate a lavorare, per creare un composto sabbioso.
Setacciate la farina e aggiungetela a questi ingredienti. Poi, unite anche i tuorli, l’uovo e il sale. Impastate velocemente, in modo da non far riscaldare troppo il composto.
Una volta ottenuto un panetto sodo e omogeneo, avvolgetelo nella pellicola alimentare e mettete in frigo per 30 minuti.
Ripieno.
Mettete 30 g di burro in un pentolino e fatelo sciogliere sul fuoco. Spegnete e aggiungete 100 g di zucchero e la scorza grattugiata di limone. Unite l’uva spina e mescolate. Riportate il pentolino sul fornello, per far cuocere a fuoco moderato per 10-15 minuti. Quando la crema è ben densa, potete spegnere.
Prendete il panetto di impasto e stendetelo con un mattarello, su un piano da lavoro infarinato. Ottenete una sfoglia circolare, abbastanza sottile.
Prendete uno stampo circolare (a cerniera), imburratelo e infarinatelo, e ricopritelo con la sfoglia di impasto; poi, bucherellate il fondo con una forchetta.
Riempite la base con la crema per il ripieno e ripiegate i bordi di impasto verso l’interno.
Fate cuocere la torta di uva spina in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti.
Terminata la cottura, potete decorare la crostata con altra uva e zucchero a velo. -
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DAWID PLANETA
Dawid Planeta è un artista e graphic designer di Cracovia, con sede in Polonia, che usa le sue oscure illustrazioni di esseri mistici in scenari nebbiosi e oscuri. -
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Gregory Fromenteau
Meravigliose illustrazioni surreali e disegni di giganteschi animali marini che fluttuano nell'aria di Gregory Fromenteau, un art director, illustratore e artista concettuale canadese con sede a Montreal, in Canada. -
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CAROL MILNE
Carol Milne è un artista di Seattle specializzata in sculture figurative.
"Vedo il mio lavoro a maglia come metafora della struttura sociale. I singoli fili sono deboli e fragili da soli, ma ingannevolmente forti se legati insieme. Puoi rompere o rompere singoli fili senza che l'intera struttura cada a pezzi. E anche quando la struttura è rotta, i pezzi rimangono legati insieme. Le connessioni sono ciò che porta forza e integrità al tutto e ciò che lo mantiene intatto." -
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"Tony trova la maggior parte della sua ispirazione per le sue sculture in legni in pezzi di legno organicamente stagionati. Ogni pezzo racconta una storia ed è unicamente modellato e strutturato; alcuni dagli oceani e dai fiumi e altri dagli insetti e dagli elementi."
TONY FREDRIKSSON
Tony Fredriksson è nato ad Harare, nello Zimbabwe. Crea incredibili sculture a grandezza naturale di uccelli, mammiferi, pesci, insetti e oggetti creati dall'uomo usando legname galleggiante trovato sulla spiaggia. È la forma e le dimensioni del singolo pezzo di legno che aiuta a determinare l'argomento e quindi i pezzi più piccoli sono disposti strategicamente per rendere la forma finale.
Tony utilizza un dispositivo di taglio del legno per modellare il legno e le sabbie per levigare i bordi taglienti. Il suo ultimo pezzo può richiedere settimane prima che sia pronto. -
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Indovina se ti riesce:
la balena non è un pesce,
il pipistrello non è un uccello;
e certa gente, chissà perché,
pare umana e non lo è.
Gianni Rodari -
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Bambole di carta Mâché realizzate
con pagine di libri antichi nello stile di artisti famosi
Cos'è il Papier Mâché
La cartapesta è un materiale ottenuto dalla mescola di pezzi di carta con sostanze collose. L’amalgama risultante viene modellato, lavorato e fatto asciugare. Una volta ottenuta una consistenza solida, simile al legno, il Papier-Mâché può essere lavorato: limato, levigato, laccato, dipinto o sottoposto a qualsiasi trattamento necessario per ottenere l’oggetto che si desidera produrre.
Seppure in italiano non esista una differenza lessicale, esistono due tipi di cartapesta: Papier-Mâché (carta masticata, pestata) e Papier-Collé (carta incollata). Il Papier-Collé prevede che la carta non sia ridotta in pezzi e pestata, ma sovrapposta in fogli alternati a strati di colla. Quest’ultima tecnica è nota per le maschere veneziane: sono infatti realizzate da abili artigiani proprio con la cartapesta.