LUCIA BOSE'

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    "Non mi piace guardarmi alle spalle.
    Ho vissuto momenti deliziosi e ho anche sofferto molto, però entrambe,
    allegria e tristezza le prendo per buone.
    In fondo le risa e il pianto di quei giorni hanno formato la persona che sono oggi"

    LUCIA BOSE'

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    Lucia Bosè, all'anagrafe Lucia Borloni (Milano, 28 gennaio 1931 – Segovia, 23 marzo 2020) è stata un'attrice italiana naturalizzata spagnola .
    Lucia era una commessa milanese della famosa Pasticceria Galli quando fu notata dal regista Luchino Visconti. Le porte del cinema si aprirono dopo il 1947 grazie alla vittoria del concorso Miss Italia a Stresa. Alla stessa edizione parteciparono altre concorrenti divenute poi famose attrici: Gianna Maria Canale, Gina Lollobrigida (classificate seconda e terza), Silvana Mangano ed Eleonora Rossi Drago, poi esclusa perché sposata e madre.

    Quando nel 1947 Lucia Bosè viene eletta Miss Italia è solo una ragazzina milanese di 16 anni a cui la guerra ha tolto tutto, ma non la speranza di un destino diverso da quello a cui le umili origini sembravano destinarla. A 14 anni si aggira per Piazzale Loreto a Milano in mezzo alla folla che inveisce contro i cadaveri appesi a testa in giù di Benito Mussolini e Claretta Petacci. Lei invece è scossa da quello 'spettacolo' di cui serberà un ricordo doloroso nell'arco della sua vita vissuta come un romanzo e raccontata in 'Lucia Bosè. Una biografia' di Roberto Liberatori (Edizioni Sabinae)

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    Nel 1950, superò il provino per Riso amaro ma l'opposizione della famiglia la costrinse a rinunciare al film. Partecipò comunque ad alcune pellicole che segnarono l'affermazione del neorealismo italiano. In questo primo periodo fu diretta anche da Luciano Emmer e Francesco Maselli partecipando inoltre a diverse pellicole brillanti a fianco del suo primo fidanzato Walter Chiari. Dopo un lungo fidanzamento con l'attore italiano Walter Chiari, conobbe il torero Luis Miguel Dominguín, che sposò nel 1955 e col quale ha avuto i figli Miguel, Lucia e Paola. Le nozze civili furono celebrate a Las Vegas e quelle religiose in Spagna. Il matrimonio si concluse nel 1968 con la separazione, a causa delle continue infedeltà del marito. Finalmente libera dalle ossessioni del marito, la Bosé torna in patria e si fa dirigere da Federico Fellini ne Fellini - Satyricon (1969) e dai fratelli Taviani ne Sotto il segno dello Scorpione (1969).
    Trasferitasi definitivamente in Spagna, la Bosé avrà modo di conoscere tutti i volti storici di una Spagna fiorente e piena di vita artistica. Ebbe modo di frequentare personalità di rilievo, come Pablo Picasso, Luchino Visconti, padrino di battesimo di Miguel, ed Ernest Hemingway.

    Nel 2000 riesce a realizzare un suo sogno di gioventù e crea nella città di Turégano il primo Museo degli Angeli che raccoglie le rappresentazioni degli angeli provenienti da ogni parte del mondo.

    Nel 2017 riceve il Wilde Vip European Award per l'arte e la cultura, onorificenza conferita dalla Dreams Entertainment con l'Osservatorio Parlamentare Europeo.

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    "Grande protagonista del cinema italiano, poco premiata a dire la verità, ma che ha dato del filo da torcere a interpreti femminili e maschili in fatto di bravura. Una outsider, per molti versi. Una vera diva per altri. Una donna che ha saputo costruire se stessa e un mestiere con voglia di avventura e soprattutto con un lato artistico che a molti era sfuggito, ma che le ha permesso di sopravvivere anche nei tempi più duri. Arte come religione per questa ex Miss Italia, innamorata pazza di uno dei toreri spagnoli più conosciuti al mondo, ma anche combattiva per la sua libertà e per la sua emancipazione. È bellissimo ricordarla mora, con i capelli lisci lievemente mossi dal vento e con lo sguardo sempre triste. Oppure sorridente (nei pochi film in cui abbozza a un sottile riso) mentre si lancia nel ballo del salterello, ancora giovanissima e pura. Una grazia anonima quella della Bosé, che nonostante la fascia della più bella, potrebbe benissimo passare per una dattilografa o per una qualsiasi ragazza in bikini negli scogli della Liguria. Oggi invece tutto è cambiato, i capelli si sono tinti di celeste (su consiglio e opera dell'ambiguo e irriverente figlio Miguel) e, per quanto muta e silenziosa interprete del cinema italiano, si mette in luce, le poche volte in cui parla, come una donna sarcastica, eccentrica, bizzarra e piena di coraggio. Dobbiamo ringraziare Salsomaggiore Terme per avercela regalata, Picasso per averla iniziata all'arte. Signorile, nervosa, appassionata di cinema, è la fata turchina che tutti noi bugiardi vorremmo avere come protettrice." (www.mymovies.it/)

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    Filmografia



    Cinema

    Gli sbandati di F. Maselli (1955).
    Non c'è pace tra gli ulivi, regia di Giuseppe De Santis (1950)
    Cronaca di un amore, regia di Michelangelo Antonioni (1950)
    È l'amor che mi rovina, regia di Mario Soldati (1951)
    Parigi è sempre Parigi, regia di Luciano Emmer (1951)
    Le due verità, regia di Antonio Leonviola (1951)
    Le ragazze di piazza di Spagna, regia di Luciano Emmer (1952)
    Roma ore 11, regia di Giuseppe De Santis (1952)
    La signora senza camelie, regia di Michelangelo Antonioni (1953)
    Era lei che lo voleva!, regia di Marino Girolami (1953)
    Marsina stretta, episodio di Questa è la vita, regia di Aldo Fabrizi (1954)
    Tradita, regia di Mario Bonnard (1954)
    Accadde al commissariato, regia di Giorgio Simonelli (1954)
    Sinfonia d'amore, regia di Glauco Pellegrini (1954)
    Vacanze d'amore (Le village magique), regia di Jean-Paul Le Chanois (1955)
    Gli egoisti (Muerte de un ciclista), regia di Juan Antonio Bardem (1955)
    Gli sbandati, regia di Citto Maselli (1955)
    Gli amanti di domani (Cela s'appelle l'aurore), regia di Luis Buñuel (1956)
    Il testamento di Orfeo, regia di Jean Cocteau (1960)
    Nocturno 29, regia di Pedro Portabella (1968)
    No somos de piedra, regia di Manuel Summers (1968)
    Sotto il segno dello scorpione, regia di Paolo e Vittorio Taviani (1969)
    Fellini Satyricon, regia di Federico Fellini (1969)
    Del amor y otras soledades, regia di Basilio Martin Patino (1969)

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    Jutrzenka, regia di Jaime Camino (1970)
    Metello, regia di Mauro Bolognini (1970)
    Ciao Gulliver, regia di Carlo Tuzii (1970)
    Equinozio, regia di Maurizio Ponzi (1971)
    Qualcosa striscia nel buio, regia di Mario Colucci (1971)
    La controfigura, regia di Romolo Guerrieri (1971)
    Arcana, regia di Giulio Questi (1972)
    L'ospite, regia di Liliana Cavani (1972)
    Un solo grande amore, regia di Claudio Guerín (1972)
    Nathalie Granger, regia di Marguerite Duras (1972)
    La colonna infame, regia di Nelo Risi (1973)
    Le vergini cavalcano la morte, regia di Jorge Grau (1973)
    Los viajes escolares, regia di Jaime Chávarri (1974)
    La profonda luce dei sensi, regia di Beni Montresor (1975)
    Per le antiche scale, regia di Mauro Bolognini (1975)
    Storia di un'amicizia tra donne, regia di Jeanne Moreau (1976)
    Violanta, regia di Daniel Schmid (1977)
    Cronaca di una morte annunciata, regia di Francesco Rosi (1987)
    Brumal, regia di Cristina Andreu (1988)
    Il bambino della luna, regia di Agustí Villaronga (1989)
    Volevo i pantaloni, regia di Maurizio Ponzi (1990)
    L'avaro, regia di Tonino Cervi (1990)
    Harem Suare, regia di Ferzan Özpetek (1999)
    I Viceré, regia di Roberto Faenza (2007)
    One More Time, regia di Pablo Benedetti e Davide Sordella (2014)

    Televisione

    Por los caminos de España (1966)
    La señora García se confiesa (7 episodi, 1976-1977)
    Mon enfant, ma mère (1981)
    La Certosa di Parma (1982)
    Il gorilla (1 episodio, 1990)
    Il coraggio di Anna (1992)
    Capri 3 (2010)

    Onorificenze

    13 ottobre 2018 - Dama dell'Ordine al merito civile (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

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    ''Cari amici vi comunico che mia madre Lucia Bosè è appena venuta a mancare''. Lo scrive su Twitter il figlio Miguel Bosè annunciando la morte dell'attrice che aveva 89 anni. "Ora sta nel migliore dei posti" ha scritto l'artista.
    (ANSA) - ROMA, 23 MAR

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