6 gennaio LA BEFANA

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  1. gheagabry1
     
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    EPIFANIA




    Con l'Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne,con l'offerta di doni altamente significativi e con l'adorazione dei magi, autorevoli esponenti di un popolo totalmente estraneo al mondo ebraico e mediterraneo.

    Magi è la traslitterazione del termine greco magos (μαγος, plurale μαγοι). Si tratta di un titolo riferito specificamente ai sacerdoti dello Zoroastrismo tipici dell'Impero persiano.

    Gli antichi magi erano persiani, e poiché i territori ad oriente della Palestina biblica coincidevano con l'impero persiano, ci sono pochi dubbi sull'origine etnica e sulla religione di appartenenza dei personaggi descritti nel vangelo di Matteo.

    Se è vero che il brano evangelico non riporta il numero esatto dei Magi, la tradizione popolare cristiana li ha spesso identificati come i tre saggi o i tre re e ha assegnato loro i nomi di Melchiorre, Baldassarre e Gaspare. Esistono comunque delle tradizioni alternative che portano i magi in visita a Gesù in numero minore (due) o maggiore (fino a dodici) .

    Diversamente dai vangeli canonici, sono molti i riferimenti ai Magi nei vangeli apocrifi, in alcuni dei quali possiamo trovare l’origine delle immagini che nel corso dei secoli hanno avuto una grande popolarità, fino a diventare parte integrante della cultura cristiana .
    L'Adorazione dei Magi del Bambin Gesu' ricordata nella festa dell'Epifania quindi e' un avvenimento di fondamentale importanza per la tradizione cristiana, che ha trovato riscontro in numerosissime opere d'arte








    Velazquez


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    Gentile da Fabriano


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    Giorgione





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    Masaccio


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    Leonardo da Vinci


    .....Tutte le notizie che abbiamo sui Magi ci vengono dai Vangeli Apocrifi e da ricostruzioni e ragionamenti postumi.

    Dal Vangelo di Matteo abbiamo solo riferimenti ai tre doni, l'oro, l'incenso e la mirra; il numero tre ha una forte valenza simbolica, per alcuni indicherebbe le tre razze umane, discendenti dai tre figli di Noè, Sem, Cam e Iafet.
    A Gesu' Bambinoi offrirono tre doni: oro (simbolo regale), incenso (che si offre alla divinità) e mirra (usata per l'imbalsamazione perché preserva il corpo umano dalla corruzione). Cosi fu manifestata la triplice natura del Messia e tutto il mondo conobbe il prodigio di quella nascita.


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    Ravenna - Basilica di S. Apollinare in Classe



    ...OGGI SI RICOMINCIA …
    ...Il due gennaio racchiude in se tante sensazioni; riposti panettoni, torroni e quant’altro. Saliti sulla bilancia per rendersi conto di essere ingrassati quanto basta per dire basta e … inizia il nuovo anno. Il due gennaio è il giorno della ripresa, del nuovo inizio in tutto! Dopo un peropdo di ripetuti festeggiamenti, questo giorno rappresenta ed ha in se tutti i connotati dell’inizio, del desiderio di voltare pagina e cominciare una nuova lunga cavalcata che dura 364 giorni. Si ricomincia quindi a lavorare, a studiare ad attendere una nuova stagione, e a vedere la notte che si alterma al giorno. Le batterie sono cariche, le aspettative alla massima potenza; e allora si ricomincia! C’è un ultimo appuntamento di questo periodo di feste, che ha in se la particolarità di essere ultimo e primo allo stesso tempo. Ultimo dei giorni delle feste del periodo natalizio dell’anno appena trascorso ed il primo giorno di festa del nuovo anno. L’epifania … e allora ci tuffiamo in questo riinizio pensando già però alla prima festa che ci attende … un vecchio proverbio diceva “Arriva l’Epifania che tutte le feste porta via” … ci lanciamo verso un nuovo sprint, una nuova festa … MANCANO 4 GIORNI ALL’EPIFANIA … .
    (Claudio)



    LETTERINE ALLA BEFANA

    Mariachiara ha scritto...

    Cara befana,
    sono Mariachiara, una bimba di tre anni e non riesco proprio a capacitarmi del fatto che tu lasci le caramelle nelle calze. E poi quando i bambini indossano le calze cosa succede? E perchè voli sulla scopa? E perchè non ti fai vedere e non le offri le caramelle come fa la mia compagna di scuola Mariella?
    Sei proprio misteriosa! Ti mando un bacio.
    Ciao da Mariachiara

    Cinzia ha scritto...

    Ho 32 anni mi chiamo Cinzia e anche se mi vergogno un po' vorrei tanto appendere la calza al camino (che non ho) ma mi accontenterei anche della maniglia del forno; spero di riuscire a farlo il 5 Gennaio prima di andare a letto cosicchè il 6 la trovo piena di doni, caramelle ed anche un po' di carbone perchè non sempre sono stata buona!
    Mi basterebbe anche solo che nel tuo giorno Davide (mio amore) mi portasse la calza vuota (perchè così sarà) a letto e mi riempisse di bacini e coccole!!! eh sì befana ognuno nella calza ripone i propri desideri e i propri sogni









    La Befana

    Viene viene la Befana
    vien dai monti a notte fonda.

    Come è stanca! La circonda
    neve, gelo e tramontana.

    Viene viene la Befana.

    Ha le mani al petto in croce,
    e la neve è il suo mantello
    ed il gelo il suo pannello
    ed il vento la sua voce.

    Ha le mani al petto in croce.

    E s’accosta piano piano
    alla villa, al casolare,
    a guardare, ad ascoltare
    or più presso or più lontano.
    Piano piano, piano piano.

    Che c’è dentro questa villa?
    Uno stropiccìo leggero.
    Tutto è cheto, tutto è nero.
    Un lumino passa e brilla.

    Che c’è dentro questa villa?
    Guarda e guarda...tre lettini
    con tre bimbi a nanna, buoni.
    guarda e guarda...ai capitoni
    c’è tre calze lunghe e fini.

    Oh! tre calze e tre lettini.

    Il lumino brilla e scende,
    e ne scricchiolan le scale;
    il lumino brilla e sale,
    e ne palpitan le tende.

    Chi mai sale? Chi mai scende?
    Co’ suoi doni mamma è scesa,
    sale con il suo sorriso.

    Il lumino le arde in viso
    come lampada di chiesa.

    Co’ suoi doni mamma è scesa.
    La Befana alla finestra
    sente e vede, e s’allontana.

    Passa con la tramontana,
    passa per la via maestra,
    trema ogni uscio, ogni finestra.

    E che c’è nel casolare?
    Un sospiro lungo e fioco.

    Qualche lucciola di fuoco
    brilla ancor nel focolare.
    Ma che c’è nel casolare?
    Guarda e guarda... tre strapunti
    con tre bimbi a nanna, buoni.

    Tra la cenere e i carboni
    c’è tre zoccoli consunti.

    Oh! tre scarpe e tre strapunti...
    E la mamma veglia e fila
    sospirando e singhiozzando,
    e rimira a quando a quando
    oh! quei tre zoccoli in fila...

    Veglia e piange, piange e fila.

    La Befana vede e sente;
    fugge al monte, ch’è l’aurora.

    Quella mamma piange ancora
    su quei bimbi senza niente.

    La Befana vede e sente.
    La Befana sta sul monte.

    Ciò che vede è ciò che vide:
    c’è chi piange e c’è chi ride;
    essa ha nuvoli alla fronte,
    mentre sta sull’aspro monte.
    (Giovanni Pascoli)
     
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