FITNESS: NUOVE TENDENZE DAGLI U.S.A.

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    FITNESS: NUOVE TENDENZE DAGLI U.S.A.


    La popolarità sempre crescente del fitness, sia nel panorama americano che in Italia così come in molti altri paesi del mondo è da relazionarsi all’attenzione che i mezzi di comunicazione di massa riservano sempre di più alla salute e ai problemi ad essa connessi, non ultima l’obesità che negli Stati Uniti è da tempo avvertita come una malattia sociale. Con la diffusione della pratica del fitness, si sono sviluppate molte professionalità del settore, sostenute da preparazioni scrupolose e una tensione costante all’aggiornamento. Il personal training (l’allenamento personalizzato), impostato e seguito dal “personal trainer”, era considerato fino a qualche anno fa un lusso che si potevano permettere solo gli atleti professionisti o i frequentatori delle palestre più esclusive. Oggi il servizio dei personal trainer è offerto da quasi il 90% delle palestre americane, il loro costo è sensibilmente sceso e scende ulteriormente nella opzione di poter praticare il personal training insieme ad altri Il Personal Training collettivo (da un minimo di tre ad un massimo di cinque utenti) è un fenomeno in crescita non soltanto per motivi economici ma anche perché consente una maggiore interazione sociale tra i partecipanti con un conseguente impatto positivo anche sulla regolarità della frequenza. Venendo incontro alle specifiche esigenze del cliente, alla sua costituzione, alla sua forma fisica e alle sue potenzialità, il personal trainer è quindi sempre più richiesto anche dagli atleti, non solo professionisti, consentendo di impostare il lavoro in palestra in modo funzionale allo sport che viene praticato.

    È sempre il Pilates il tipo di attività fisica di maggiore tendenza nel panorama del fitness americano, anche se incalzato dalle pratiche dello Yoga e del Tai Chi.

    Il Pilates, che trae il suo nome da Joseph Pilates, colui che per primo mise a punto negli anni ’20 questo particolare metodo, permette a chi lo pratica di ottenere un corpo bilanciato e creare armonia tra corpo, mente e spirito anche con l’ausilio di macchine ad hoc (vedere: Metodo Pilates). Una tendenza riscontrata tra personal trainer nei centri di fitness americani è quello di integrare il metodo di Pilates con le tecniche dello yoga: esiste anche una pratica, inventata dall’australiana Louise Solomon, che si chiama Yogalates e che combina insieme le pratiche più efficaci dell’una e dell’altra disciplina.

    Il Nia – acronimo di "Neuromuscular Integrative Action" – è un programma di fitness che attinge le sue tecniche dalle arti marziali, dallo yoga e dalla danza. Sviluppato nei primi anni ’80 da Debbie e Carlos Rosas, si potrebbe definire come una sorta di danza aerobica di basso impatto i cui obiettivi sono migliorare il funzionamento dell’apparato respiratorio, modellare i muscoli e correggere posture sbagliate.

    Il Core Conditioning sembra essere il termine emergente nelle pratiche di fitness. Basato sul potenziamento e sulla stabilizzazione dei muscoli della parte centrale del corpo e introdotto nel fitness dai terapisti fisici da pochi anni, sta conoscendo un crescente successo nei centri benessere americani, grazie anche alla novità degli strumenti che vengono impiegati nella pratica come le BOSU Balls (semisfere in gomma), le wobble boards (tavole oscillanti) e i foam rollers (rulli spugnosi) e persino il vecchio “hula hoop”, in una versione riveduta e corretta.

    L’American Council on Exercise (ACE), che da diversi anni monitorizza le tendenze del fitness negli Stati Uniti, registra anche un crescente interesse verso programmi che mescolano le tecniche del pilates e dello yoga con forme di esercizio più tradizionali, insegnando ad impostare e mantenere le posture corrette e ad acquisire consapevolezza del proprio respiro e del proprio corpo. Introducendo nell’attività fisica anche elementi di fitness mentale e spirituale, tali tecniche aiutano a prendersi cura di se stessi nel modo più completo e funzionale.

    Nuovi seguaci del fitness

    Vi è da registrare, negli ultimi anni, un sostanziale aumento di persone che si accostano al fitness per la prima volta, almeno negli Stati Uniti, con conseguenze positive anche nella diminuzione delle spese sanitarie, nello stimolo a migliorare l’alimentazione e a condurre un sano stile di vita. Di contro, aumenta anche la tendenza ad accorciare la durata delle pratiche, a causa della mancanza di tempo che prosegue ad essere la giustificazione più ricorrente per gli individui che praticano poco o per nulla l’attività fisica. Cresce infine anche la pratica delle attività di fitness all’aria aperta da parte di interi nuclei familiari e più in generale la pratica di gruppo, non in senso competitivo ma con fini di socializzazione.

    Le alternative, per chi vuole cimentarsi in uno sport, davvero non mancano. Oltre alle discipline più tradizionali (sollevamento pesi, jogging, nuoto, pallavolo), che talvolta vengono riscoperte in un impeto di revival (acquagym, salto alla corda, hula hop, palla medica), ce ne sono tantissime che non aspettano altre che essere scoperte e diffuse in tutto il mondo.

    Lo sport fa bene, ormai questo è noto, e la novità del momento aiuta a non stancarsi ed annoiarsi troppo in fretta. Diciamo pure addio dunque ai sempreverdi step, cyclette e spalliera: è tempo di rinnovarsi, le grandi palestre lo sanno bene e sanno stare al passo con i tempi proponendo sempre corsi nuovi e moderni.

    Vediamo quali sono i 9 corsi più attuali. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

    Tabata training

    Ideato da Izumi Tabata, si basa sul principio del 2:1. Ovvero un breve intervallo di pausa tra un esercizio e l’altro. Normalmente le pause seguono il rapporto 1:3 (per un minuto di esercizio intenso, 3 di defaticamento), qui lo schema è rovesciato. Si pensi solo che bastano 4 minuti al giorno per restare o rimettersi in forma. Può essere applicato in sala pesi o per le attività cardio. Attente, però: rischiate di farvi male se non siete già allenate. Il metodo è stato ideato infatti per allenare, in poco tempo, professionisti dello sport, ma se si parte da un buon livello fisico e lo si applica con gradualità non è detto che non possa portare benefici anche ai comuni mortali.

    Barefoot running

    E’ la corsa a piedi nudi, nota anche come corsa naturale. L’uomo è nato scalzo, questo è il principio della disciplina, perché dunque costringere il piede in scomode scarpe da running? Va detto però che nemmeno questo allenamento è davvero adatto a tutti: o meglio, dipende dal tipo di terreno su cui si corre. Se è troppo duro si rischiano traumi al ginocchio e al piede. Meglio quindi andarci piano ed avvicinarsi gradualmente alla corsa naturale.

    Crossfit

    E’ un allenamento ad alta intensità e prevede, in 20 minuti, una combinazione di diverse discipline, tra cui atletica, nuoto, corsa, ginnastica e karate. Fa lavorare contemporaneamente tutti i muscoli principali del corpo e promette di rendere più efficiente l’organismo. Anche in questo caso è necessaria una minima preparazione atletica.

    Party ride

    Ci si allena divertendosi in ambienti preparati per l’occasione dove non mancano palloncini, luci stroboscobiche e festoni. E’ un tipo di allenamento che ancora non ha preso piede in Italia, ma con un po’ di fortuna potrebbe diventare sufficiente famoso anche da noi. L’imperativo categorico è semplicemente divertirsi.

    Train like a tribute

    Nei club americani sono nati corsi per allenarsi come un “tribute“, espressione presa in prestito dal film Hunger Games, dove i tributi sono ragazzi scelti per combattere fino alla morte. Il corso è per veri duri e dura 50 minuti, con esercizi di forza, velocità e resistenza.

    Metodo Canfora

    Prende spunto dalle discipline orientali; lo scopo è quello di alleviare le tensioni e le sofferenze muscolari dei ballerini e non solo. Il corso permette di rilassarsi, decontrarre i muscoli e tutte le tensioni accumulate, a livello di mente e corpo. Un nuovo tipo di yoga o semplicemente una sua brutta copia?

    Pilates e suoi eredi

    Ormai anche il pilates ha le sue numerose varianti. Il Cardiolates per esempio combina il cardio al classico pilates, mentre l’Aqualates può essere praticato in acqua per impattare meno sulle articolazioni, il Tangolates si balla in coppia, mentre lo Yogilates è l’unione tra Yoga e Pilates.

    V-Cheerleading

    Prende, come dice il nome stesso, spunto dalle coreografie delle notissime cheerleader americane. Ci sono esercizi di ginnastica, l’immancabile coreografia e stretching muscolare.

    SHED

    E’ l’acronimo di Simplify, Heal, Empower e Detox, ovvero le parole chiave dell’attività sportiva, semplifica, guarisci, potenzia e disintossicati. Riprende alcuni movimenti tipici dello Hatha Yoga e lo modernizza, eliminando quasi totalmente la parte più spirituale ed intima della disciplina orientale.

    Edited by ginakarlo - 28/12/2017, 22:38
     
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