GINNASTICA RITMICA

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    Ginnastica ritmica

    Esecuzione di gruppo alle clavette della nazionale greca alle Olimpiadi di Sidney del 2000

    Federazione
    Federazione Internazionale di Ginnastica

    Contatto
    No

    Genere
    Femminile

    Indoor/outdoor
    Indoor

    Olimpico
    ◾dalle Olimpiadi 1984 per le prove individuali
    ◾dalle Olimpiadi 1996 per le prove di gruppo


    Detentore titolo mondiale
    Russia Russia (a squadre)

    Detentore titolo olimpico
    Russia Russia (a squadre)

    La ginnastica ritmica è una disciplina della ginnastica e uno sport olimpico femminile, di squadra, individuale o a coppie. Le ginnaste individuali devono sostenere quattro rotazioni (ossia eseguire quattro esercizi) con attrezzi differenti tra cerchio, palla, clavette, nastro e fune per la durata massima di 90 secondi di esecuzione per esercizio. Per le squadre e per le coppie invece gli esercizi sono due, più lunghi, fino a 150 secondi; nella prima delle due prove le ginnaste hanno tutte lo stesso attrezzo, mentre nella seconda vengono usati due tipi di attrezzi. Come per le individualiste, anche per le squadre le rotazioni degli attrezzi sono stabilite dalla FIG (Federazione Internazionale Ginnastica).
    Le origini

    Le origini della ginnastica ritmica sono piuttosto recenti poiché tale disciplina, così come si presenta oggi, si è sviluppata a partire dai primi anni del Novecento. In questo periodo, essa portava il nome di Ginnastica Moderna perché voleva contrapporsi alla ginnastica tradizionale. In seguito, per distinguere la semplice attività motoria da quella agonistica, sono stati introdotti due appellativi diversi, rispettivamente Ginnastica Ritmica Educativa e Ginnastica Ritmica Sportiva.

    Nonostante il sorgere di questo sport sia recente, si hanno notizie di un'attività sportiva eseguita a corpo libero o con piccoli attrezzi e guidata dalla musica sin dai tempi dei popoli primitivi, degli Egizi, degli antichi greci e romani. Dopo un periodo di stasi nel Medioevo, la ginnastica continuò ad evolversi: durante il Rinascimento, l'educazione umanistica valorizzò l'esercizio fisico restituendogli l'antico splendore mentre, nei secoli successivi, furono molti gli studiosi e i filosofi che riconobbero l'importanza di questo sport non solo a livello fisico ma anche morale. Padre della ginnastica è considerato il tedesco Guts Muths (1759-1839), il quale pose l'accento sull'armonia da essa derivante e studiò alcuni esercizi adatti alle caratteristiche femminili.

    Nell'Ottocento, le teorie sviluppatesi nei secoli precedenti, che comprendono le idee di Noverre, Delsarte eBode, vennero riconfermate e rielaborate in diversi modi. Figure importanti di questo periodo sono il francese George Demeny (1850-1917), il quale scoprì gli effetti benefici dei movimenti completi, in cui il corpo partecipa ad ogni azione di una sua parte, e Emilio Baumann che, a Bologna, si interessò all'uso di piccoli attrezzi come il cerchio e la fune. Sul finire del Ottocento, lo svizzero Émile Jaques-Dalcroze ideò un tipo di danza sportiva che diventò piuttosto popolare. Chiamata Euritmica, questa può essere definita come “l'arte di esprimere la musica con movimenti del corpo”. Egli infatti studiò un tipo di attività motoria basata sul concetto di ritmo e armonia in contrapposizione alla ginnastica tradizionale che allora era rigida e in certi momenti quasi innaturale. La ginnastica ritmica infatti non è altro che la trasposizione in chiave competitiva dei concetti di espressività, eleganza, armonia e sensibilità musicale. Ed è proprio la musica che cerca di mettere in evidenza l'armoniosità dei gesti e di affinare la sensibilità ritmica degli atleti.La prima ginnastica ritmica, dunque, nasce da esigenze di didattica musicale.

    Diffusione in Italia

    In Italia, la ginnastica femminile comincia a svilupparsi nella città di Torino. Già nel 1925 in questa città vengono rappresentati esercizi di corpo libero e con piccoli attrezzi (palle,funi,cerchi e piccole clave di legno), ma solo nel 1948 la disciplina, ancora con fine puramente educativo, diventa di carattere competitivo. Il merito innovativo della ginnastica femminile in Italia va in particolare ad Andreina Sacco Gotta, insegnante di educazione fisica e diplomata in pianoforte al Conservatorio di Torino. La Gotta fu una figura estremamente eclettica, inserita pienamente nel mondo dello sport e della ginnastica.

    Le prime competizioni

    I primi esercizi di Ritmica furono presentati alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1912 e a quelle di Anversa nel 1920. Nel 1928, in occasione dei Giochi olimpici di Amsterdam, la ginnastica ritmica venne inclusa nel programma della ginnastica artistica. Benché la prima competizione si svolse in URSS nel 1948, questo sport rimase nell'ombra della ginnastica artistica fino al 1956. Il suo aspetto artistico lo rese molto popolare nell'Europa dell'Est e la federazione internazionale di ginnastica (F.I.G.) lo riconobbe come sport indipendente nel 1962. L'anno seguente furono organizzati i primi campionati del mondo, che si svolsero a Budapest.

    Furono introdotti poi esercizi di gruppo eseguiti con attrezzi e furono determinati i tipi di attrezzi: fune, palla, cerchio, nastro, clavette, che dovevano rispettare una determinata composizione oltre a peso, lunghezza, diametro. Contemporaneamente al programma venivano anche perfezionate le norme di gara secondo un preciso codice dei punteggi, il quale definiva i tipi e le regole di esecuzione delle gare, le esigenze fondamentali della composizione e della maestria esecutiva delle ginnaste negli esercizi individuali e di gruppo.

    Soltanto nel 1984 la Ginnastica Ritmica entrò a far parte del programma Olimpico di Los Angeles ma unicamente con la specialità individuale. La gara a squadre venne inserita solo nel 1996 in occasione delle Olimpiadi di Atlanta

    La competizione avviene per valutazione di due o più esecuzioni che avvengono in sequenza (ovviamente dipende sempre dal regolamento della gara). Una giuria assegna un punteggio a ciascuna esecuzione, a partire dal quale viene stilata la classifica finale, il punteggio massimo equivale a 20,000 (Codice dei Punteggi 2013-2016). Viene considerata penalizzante anche l'errata successione delle difficoltà, cioè la loro esecuzione in un ordine diverso da quello dichiarato o se la stessa difficoltà viene ripetuta due volte.

    L'esercizio può essere effettuato individualmente, in coppia, oppure in squadra composta da 3 a 5 ginnaste, per essere in 6 o in 8 (limite massimo), basta che le atlete non siano in pedana tutte contemporaneamente. Nelle prove di squadra e di coppia le atlete possono usare tutte lo stesso attrezzo, oppure due diversi.

    Gli attrezzi utilizzati sono cinque: fune, cerchio, palla, clavette e nastro. Nelle competizioni minori, in genere organizzate da enti di promozione sportiva, e nelle competizioni FGI categoria allieve (fino ai 13 anni), è prevista la competizione a corpo libero, cioè senza attrezzi, per mettere in risalto l'acquisizione corretta delle difficoltà. Un esercizio a corpo libero è tuttavia previsto anche in ciascuna gara del campionato federale di serie A, affidato a ginnaste di categoria Allieve o Juniores.

    L'esecuzione deve durare fra 1 minuto e 30 secondi e 2 minuti e 30 secondi. A seconda delle categorie, si possono avere variazioni sia nelle durate, sia nel calcolo del punteggio finale.

    Ogni esercizio può essere accompagnato dalla musica, che è parte integrante della esecuzione stessa. Sono ammesse solo musiche strumentali o nelle quali la voce non ha un ruolo solista o non è pronunciato un testo, a eccezione di un solo esercizio (se ne viene presentato più di uno in gara) dove è ammessa una musica cantata, ad esempio abbiamo Ginnastica di Miguel Bosé. Nelle gare a livello non agonistico l'esercizio individuale può essere svolto senza musica, mentre negli esercizi collettivi la musica diventa obbligatoria anche nelle gare a livello inferiore a quello agonistico.

    La principale caratteristica della ginnastica ritmica è la fluidità dei movimenti, senza la quale l'esercizio risulta disordinato.

    Valutazione delle prove

    La competizione avviene attraverso prove a punteggio, il quale è assegnato da una giuria. Il punteggio è dato da tre componenti, "Difficoltà" ed "Esecuzione", valutate attraverso le seguenti variabili:
    1.Difficoltà di corpo (D1)
    2.Difficoltà d'attrezzo (D2);
    3.Esecuzione (E).

    Ognuna di queste variabili può raggiungere un massimo di 10 punti. Ogni componente della giuria valuta una sola fra le variabili. Il punteggio è dato dalla somma della media dei punteggi D1 e D2 e dell'esecuzione, come riassunto nella formula seguente: ((D1+D2)/2)+E. Di conseguenza, il massimo raggiungibile è 20 punti.

    Difficoltà corporee

    Per l'assegnazione del valore D1 vengono valutate le difficoltà di corpo, cioè una serie di specifici elementi tecnici: salti, equilibri, pivot. Tutte le difficoltà sono codificate e vengono aggiornate periodicamente. Per essere valide, esse devono essere eseguite in relazione ad un movimento d'attrezzo. Ogni attrezzo richiede una maggioranza di due gruppi corporei rispetto agli altri:
    ◾fune: salti e pivot
    ◾cerchio: equa distribuzione tra i diversi gruppi corporei;
    ◾palla: equilibri e salti
    ◾clavette: equilibri e pivot
    ◾nastro: pivot e salti.

    Composizione

    Al valore di composizione A concorrono: la musica, di cui viene valutata la scelta, che deve presentare varietà; la coerenza stilistica dell'esercizio rispetto al tema musicale; l'esecuzione a tempo con la musica; la composizione di base, cioè il modo in cui la ginnasta si muove in pedana (si dovrebbe occupare tutto lo spazio disponibile); la varietà di maneggio d'attrezzo; la varietà della scelta degli elementi corporei; la varietà delle difficoltà; l'equilibrata distribuzione delle difficoltà nell'esercizio, tutto cioè che dà vita alla coreografia dell'esercizio.

    Esecuzione

    Per ottenere il valore E di esecuzione, infine, viene valutato appunto il grado di correttezza con cui la ginnasta esegue l'esercizio: si parte dai 10 punti, e ad ogni errore (fallo) di corpo o d'attrezzo viene scalata una certa penalità.

    Il codice dei punteggi

    Il codice dei punteggi viene aggiornato alla fine di ogni quadriennio olimpico; ogni anno vengono apportati piccoli correttivi.





    Il simbolo della ritmica nelle competizioni olimpiche: simboleggia una ginnasta al nastro
    I principali eventi di questo sport sono i Giochi olimpici, i Campionati del mondo e i Campionati europei.

    Molti tornei sono interessanti e di rilievo come il Torneo Corbeil-Essonnes, il torneo Cariprato, l'Incontro Internazionale di Thiais, la Deriugina Cup.

    A livello nazionale esistono attualmente 3 campionati di federazione, ripartiti in base al livello tecnico: la serie C, la serie B e la serie A; in più, svariati enti di promozione sportiva (PGS, MSP, AICS, CSI, UISP, ACSE, FEDERCLUBS, ...) organizzano campionati e tornei.

    Oltre alle gare, normalmente le società organizzano saggi periodici che spesso si tengono nelle palestre in cui si esercitano le ginnaste.

    Esistono svariate categorie distinte per età e obiettivi agonistici. Le categorie sono determinate da FGI ed EPS; ogni categoria ha obiettivi adatti all'età. Le ginnaste tipicamente iniziano ad allenarsi in età molto giovane (l'attività inizia normalmente a quattro o cinque anni, anche se alle categorie agonistiche si accede dagli otto anni in su) e di solito raggiungono il vertice delle prestazioni attorno ai vent'anni.


    Ginnastica ritmica maschile

    La ginnastica ritmica maschile in questo caso è uno sport prevalentemente acrobatico che rispecchia le qualità fisiche e di destrezza di un samurai. Gli attrezzi della ginnastica ritmica maschile si differenziano dagli attrezzi della RG femminile e sono:
    ◾il bastone ginnico al posto del nastro;
    ◾le clavette più grandi e più pesanti di quelle femminili;
    ◾due cerchi di un diametro inferiore;
    ◾la fune.

    Gli atleti gareggiano anche in squadra negli esercizi a corpo libero, le variazioni sono altamente coreografiche ed acrobatiche, a primo sguardo questo sport sembra una perfetta unione della ginnastica ritmica, acrobatica e la ginnastica artistica.

    I primi campionati del mondo si sono svolti nel 1985 a Tokyo. In Giappone è uno sport molto praticato, anche a livello universitario, e le gare si svolgono regolarmente ogni anno.

    Dall'altra parte abbiamo la ginnastica ritmica praticata dagli uomini in Europa prevalentemente in Spagna che non si differenzia assolutamente per niente dalla ginnastica ritmica che conosciamo. Questa corrente della ginnastica ritmica rispecchia le qualità di un ballerino di danza classica. In alcuni tornei internazionali come Miss Valentine Cup negli ultimi anni sono stati presenti dei ginnasti che si sono esibiti con alcuni esercizi.

    Ginnastica ritmica maschile in SpagnaModifica

    Il problema che si è posto negli ultimi anni davanti alla FIG riguarda quale ginnastica ritmica maschile sia quella più giusta per essere riconosciuta. Per ora entrambe le correnti non sono riconosciute ufficialmente dalla Federazione Internazionale di Ginnastica, anche se in Giappone hanno creato una loro federazione autonoma che gestisce il campionato del mondo e la promozione di questo sport. Probabilmente questo conflitto durerà ancora a lungo visto che, per quanto riguarda lo stile Giapponese, si tratta di uno sport estremamente complicato che perfettamente rispecchia le tradizioni orientali, e ha diritto pieno di esistere. Dall'altra parte la ginnastica ritmica praticata in Spagna rispecchia i valori occidentali che riguardano la parità dei sessi. Queste due correnti sportive sono molto diverse, ma entrambe uniche e hanno diritto di essere praticate.

    Edited by ginakarlo - 4/9/2017, 22:36
     
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    GINNASTICA RITMICA. Inno di Mameli ai Campionati Mondiali di Pesaro

    Alessia Maurelli, Martina Centofanti (Aeronautica Militare), Agnese Duranti (La Fenice), Beatrice Tornatore (Ardor Padova), Anna Basta (Pontevecchio) e Martina Santandrea (Estense Putinati) conquistano l’oro ai 5 cerchi con 18.900 punti (D. 10 – E. 8.9). Argento per la Russia con 18.700 punti (D. 10 – E. 8.7). Bronzo per il Giappone a quota 18.600 (D. 10 – E. 8.6). Ai piedi del podio la Bulgaria con il totale, sui due parziali, di 18.250 (D. 9.7 – E. 8.55). Completano la classifica: Bielorussia (pt. 18.025), Azerbaijan (pt. 17.850), Cina (pt. 17.350) e Ucraina (pt. 17.350). Le Farfalle di Emanuela Maccarani mantengono il titolo di campionesse mondiali nell’attrezzo singolo, così come era successo nel 2015 a Stoccarda con i 5 nastri. Le migliori otto squadre si sono sfidate, poi, sul quadrato pesarese nel misto 3 palle e 2 funi. Maurelli e compagne arrivano ai piedi del podio con il punteggio di 18.550 (D. 10 – E. 8.550) alle spalle di Russia (pt. 18.900), Giappone (pt. 18.650) e Bulgaria (pt. 18.600). In classifica anche: Bielorussia (pt. 18.000), Ucraina (pt. 17.500), Azerbaijan (pt. 17.100) e Cina (pt. 16.675).
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