Gli sportivi e il «Mi vuoi sposare?

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    di CHIARA PIZZIMENTI

    Le proposte di matrimonio in campo si sono moltiplicate negli ultimi anni. L'ultima? Quella del wrestler John Cena. La più vista? Quella del tuffatore cinesi. Fenomenologia dell'intimità in mondovisione


    La domanda è sempre la stessa, in lingue diverse, ma sempre la stessa: «Mi vuoi sposare?». La risposta è quasi sempre Sì, perché è amore, certo, ma anche perché è difficile rispondere diversamente quando ti chiedono la mano davanti a uno stadio intero o in diretta sul canale che trasmette il wrestling. Fidanzate e fidanzati degli sportivi devono abituarsi all’idea di una proposta in grande stile, ma anche con un grande pubblico che sia un partita di terza categoria del calcio o la finale dei tuffi alle Olimpiadi.

    La proposta di matrimonio più vista dello scorso anno è quella del tuffatore cinese Qin Kai alla collega He Zi al termine della finale del trampolino da tre metri in cui ha vinto l’argento davanti a Tania Cagnotto. Praticamente in mondovisione e c’è chi ha obiettato che il lavoro della cinese, la medaglia vinta, davanti all’amato in ginocchio con un anello, è scomparso in un secondo.

    Non la sola proposta pubblica a Rio 2016. La prima in Brasile è stata quella di Marjorie Enya che ha chiesto la mano di un’atleta, la brasiliana Isadora Cerullo dopo la premiazione del torneo di rugby a sette femminile. La dichiarazione è stata plateale con tanto di palloncini a forma di cuore.

    I favorevoli inneggiano al romanticismo, i contrari dicono che dovrebbe essere un momento personale, una dichiarazione per la vita, sì, ma per la vita privata. L’abitudine è americana (in diretta sui maxischermi durante le pause delle partite di baseball e basket) e l’abbiamo imparata dai film e fatta nostra seguendo grandi esempi. L’ultimo è un mito del wrestling, John Cena che si è messo in ginocchio in mezzo al ring con vistoso diamante in mano per chiedere la mano della collega Nikki Bella. Sì, è wrestler più wrestler e lui si è anche scusato per l’attesa facendo la fatidica domanda: «Ho aspettato così tanto per chiedertelo. Stephanie Nicole Garcia-Colace, vuoi sposarmi?».

    C’è un caso tutto italiano. Ai mondiali di nuoto di Kazan dell’agosto 2015 Simone Ruffini salendo sul gradino più alto del podio della 10 chilometri di fondo portò con sè un cartello in cui chiedeva alla fidanzata, anche lei nuotatrice, Aurora Ponselé, di sposarlo. Lei rispose facendo un cuore con la mano. Lontano dagli schermi in diretta tv le cose sono andate diversamente. Nell’autunno successivo un comunicato congiunto diceva: «Abbiamo deciso di concentrarci sui prossimi importanti impegni agonistici, primo fra tutti l’Olimpiade di Rio 2016».

    Ci sono però anche decine di storie felici in tutto il mondo. Carlo Mondi degli Sharks, squadra di football americano palermitana, dopo il derby vinto con i Cardinals ha chiamato la fidanzata dalla tribuna e fatto la proposta. Il modello potrebbe essere stato Greg Jones che si è messo in ginocchio un minuto dopo aver vinto con i New York Giants il SuperBowl nel 2012. Se avessero perso, ha detto poi, avrebbe rinviato la domanda. Il momento doveva essere epico. Ha scelto una partita qualunque Andrea Pecile, ma vincente. L’anello con il brillante è spuntato alla fine dell’incontro in cui l’Alma Trieste ha battuto la prima in classifica della A2 di basket, la Virtus Bologna. C’era la mamma a custodire la preziosa scatola durante il match. Il contenuto è finito al dito dell’ex giocatrice di basket e ora modella Giulia Fragiacomo. Tutto sancito da bacio sudato e foto su Instagram: She said YES. (Fossero state le NBA finals @giuliii23 avrebbe vinto l’anello…). La storia era nata sul parquet e solo qui poteva coronarsi. «Era proprio così il sogno della mia vita. È pazzo ma questo, io, lo sapevo già» ha detto lei.

    Se hai visto più campi sportivi che camera tua è ovvio che la scelta di un luogo familiare per la proposta cada qui. Martina Navratilova ha preferito la semifinale degli ultimi Us Open tra Djokovic e Nishikori per chiedere la mano alla fidanzata Julia Lemigova, Miss Unione Sovietica 1990. Non è stata interrotta nessuna gara come invece è successo al Giro d’Italia 2014. L’olandese Jos van Emden si è fermato nel mezzo della cronoscalata al monte Grappa. Ha chiesto alla fidanzata la mano con tanto di fiori portati da un amico e ha ripreso la bici. Al traguardo aveva dodici minuti di ritardo, ma una promessa sposa.


    [size=14]Matrimoni: ecco i più celebri nel mondo dello sport[/size

    Iniziamo dal più recente: quello dei tennisti Flavia Pennetta e Fabio Fognini si è svolto infatti ad Ostuni, magnifico borgo bianco a pochi chilometri da Brindisi l’11 Giugno, ed è stato un matrimonio all’insegna (giustamente) dello sport. La coppia si era già sposata in comune, ora il bis religioso, con Flavia in abito bianco con maniche di tulle firmato dall’atelier Emé e Fabio in blu Armani. Viaggio di nozze: Brasile!

    L’unione dei tennisti Andre Agassi e Steffi Graf è una delle più belle storie d’amore nella storia dello sport. Agassi inizialmente aveva cercato di incontrare Steffi per anni, senza riuscirci. “Era come il Roland Garros, irragiungibile”, ricorda. Per loro, matrimonio a Los Angeles avvenuto nel 2001, con una cerimonia davvero privata.

    Passiamo al volley, con il matrimonio recentissimo di Serena Ortolani (campionessa azzurra) e Davide Mazzanti (allenatore del Conegliano), celebrato a Castelraimondo in maggio 2016. Un cerimonia semplice e riservata, celebrata nell’ottocentesca chiesa chiesa di campagna in un pomeriggio di sole.

    Un matrimonio all’insegna del volley anche per la campionessa olimpica di beach volley statunitense Kerri Lee Walsh (di lontane origini italiane, per la precisione siciliane) con Casey Jen-nings, a sua volta giocatore di beach volley di alto livello. Per loro, la difficoltà più grande per quanto riguarda le Olimpiadi è essere lontani da casa.

    Infine, come dimenticare l’eroica proposta di matrimonio di Simone Ruffini alla sua (ex) fidanzata Arianna Ponselè, avvenuta il primo agosto quando Simone, dopo la qualificazione olimpica nella 10 km, aveva conquistato il titolo iridato nella 25 km. Mentre saliva sul podio, infatti, cantava l‘inno ed estraeva un foglietto bianco dalla tasca per annunciare di voler salire sull’altare, senza giri di parole: «Aurora mi vuoi sposare?» Adesso però, è tutto finito. Meglio pensare “solo” al nuoto. Infatti lui è già in Brasile…

     
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