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gheagabry.
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. DAVID O. RUSSEL
“Io credo che l'ordinario incontri lo straordinario
ogni singolo giorno.”J O Y
Titolo originale Joy
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2015
Durata 124 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere drammatico, biografico, commedia
Regia David O. Russell
Soggetto Annie Mumolo, David O. Russell
Sceneggiatura David O. Russell
Produttore David O. Russell, John Davis, Megan Ellison,
John Fox, Jonathan Gordon, Ken Mok
Produttore esecutivo Annie Mumolo, Matthew Budman,
Mary McLaglen, George Parra, Ethan Smith
Casa di produzione Annapurna Pictures, Davis Entertainment
Distribuzione (Italia) 20th Century Fox
Fotografia Linus Sandgren
Montaggio Alan Baumgarten, Jay Cassidy
Effetti speciali Jeremy Dominick, Paul Jaasko, Mikey Sheehan
Scenografia Judy Becker
Costumi Michael Wilkinson
Trucco Jennifer Traub
Interpreti e personaggi
Jennifer Lawrence: Joy Mangano
Robert De Niro: Rudy Mangano
Bradley Cooper: Neil Walker
Édgar Ramírez: Tony Miranne
Diane Ladd: Mimi
Virginia Madsen: Terry
Isabella Rossellini: Trudy
Isabella Crovetti-Cramp: Joy da bambina
Elisabeth Röhm: Peggy Mangano
Madison Wolfe: Peggy da bambina
Dascha Polanco: Jackie
Emily Nunez: Jackie da bambina
Melissa Rivers: Joan Rivers
Jimmy Jean-Louis: Touissant
Drena De Niro: Cindy
Bates Wilder: Todd
Ken Cheeseman: Gerhardt
Johnny Lee Davenport: Ray Cagney
Christy Scott Cashman: Sarina Kimball
Damien Di Paola: Marv Brickman
Marianne Leone: Sharon
Premi
2016 - Premio Oscar
Candidatura a miglior attrice protagonista a Jennifer Lawrence
2016 - Golden Globe
Migliore attrice in un film commedia o musicale a Jennifer Lawrence
Candidatura a Miglior film commedia o musicale
2016 - Teen Choice Award
Miglior attrice in un film drammatico a Jennifer Lawrence
TRAMA
La storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni. Tradimento, inganno, perdita dell'innocenza e pene d'amore sono gli ingredienti di questa storia e saranno un punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito professionale. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati, sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui si dovrà scontrare...recensione..
Un attrezzo per lavare i pavimenti può trasformare Cenerentola in una principessa, una giovane donna squattrinata in un'imprenditrice milionaria? Soprattutto, può quel bastone di plastica che si strizza e asciuga da solo, un tipo di mocio di quelli che imperano nelle televendite, diventare il protagonista assoluto di un film, l'eroe che passa ardito attraverso sconfitte e vittorie? Certo che può, se gli concede la sua intelligenza un regista come David O. Russell, e la sua grazia infantile un'attrice come Jennifer Lawrence, che per questo film ha già vinto il Golden Globe e potrebbe vincere l'Oscar. Si ispira a famiglie stravaganti e disunite, e a personaggi veri: nel primo ai due fratellastri pugili Dicky Eklund e Micky Ward, nel secondo all'inventrice, star delle televendite, Joy Mangano, di famiglia proletaria di origine italiana (che è anche produttrice esecutivo del film); e che oggi è una elegante e bella signora bionda di 60 anni, a capo di una grande azienda che vende il suo Miracle Mop per 10 milioni di dollari l'anno, più altri prodotti ingegnosi per la vita domestica, come i molto fortunati appendiabiti coperti di velluto.
La Joy di Jennifer Lawrence (vive in una casetta di legno con due figli piccoli, un marito da cui è divorziata ma che non se ne va e vive nello scantinato in attesa di diventare un cantante famoso come Tom Jones, una madre che sta sempre a letto incantata da soap opera tipo (con veri attori del genere, uomini in giacca bianca e finta abbronzatura, donne molto cotonate e sempre in abito da sera), una nonna che è la sola ad aver fiducia in lei. Il padre divorziato che ha un'officina meccanica piena di debiti, viene rispedito a casa dall'amante che non lo vuole più, litiga subito con l'ex moglie e finisce a dividere lo scantinato con l'ex genero, che odia, separati da una striscia di carta igienica.
Tutto è sulle spalle di Joy, bella e rassegnata, in casa fa anche l'idraulico. All'amica d'infanzia dice: "Che fine hanno fatto i nostri sogni, come sono arrivata a questo?". Da bambina costruiva castelli ritagliati dal cartone e si era ripromessa che mai avrebbe sposato il principe, da adolescente aveva inventato un ingegnoso collare per cane ma la madre non l'aveva brevettato, da ragazza aveva rinunciato all'università quando i genitori si erano divisi. Ma in mezzo a quella famiglia opaca e pigra, Joy riscopre la sua creatività e la sua determinazione quando, lavando il pavimento e strizzando il suo mocio, si taglia le mani con delle schegge di vetro. Non so se gli uomini avranno la lungimiranza di apprezzare questa sublime eroina della quotidianità, di quel lavoro domestico e di quella dedizione alla famiglia anche quando non lo merita, che costituiscono la vita di milioni di donne. Se capiranno come in queste esistenze possa essere determinante un aggeggio per la casa che fa risparmiare tempo o che non fa venire il mal di schiena. Se non sghignazzeranno (anche le donne però) per il conforto che le soap opera possono assicurare e l'entusiasmo che riescono a suscitare le televendite in tante esistenze.
Russell racconta queste vite con assoluto rispetto, con un soffio leggero d'ironia che non costringe a ridere ma piuttosto finisce col commuovere. Certo con il regista ripropone il mito americano del successo, dal niente alla ricchezza, ottenuta con la sfida, la fantasia, la tenacia, il non darsi mai vinti, la temerarietà; il non lasciarsi spegnere da chi ti dice di lasciar perdere, che tanto non ce la farai, che non ne hai la capacità, che sarà l'ennesimo fallimento. È questo che la famiglia di Joy continua a ripeterle, mentre lei arranca tra sogni e incubi, speranze e delusioni con la sua invenzione: la sorellastra invidiosa, e quella coppia meravigliosa composta da Robert DeNiro e da un'incantevole Isabella Rossellini, il padre che non sa apprezzare la figlia e la sua nuova compagna, la vedova italiana coi soldi che amministra malamente e con grettezza. Non più giovane, involgarita da una pettinatura color mogano, da un rossetto carminio e da uno sguardo indagatore, Isabella riesce a conservare la sua grazia spiritosa in un ruolo che potrebbe essere l'inizio di una nuova irresistibile carriera. Ci sarebbe nel film anche una specie di principe azzurro: Bradley Cooper che dirige un network tremendissimo di televendite. Ma Russell non si lascia trascinare dal finale di coppia che infesta tanti film che potrebbero farne a meno.
(Natalia Aspesi - giovedì 28 gennaio 2016, http://trovacinema.repubblica.it/).