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Cinque fatti davvero fuori di testa sulle OLIMPIADI
1) Tutta colpa di un limone...
Nel 1952, durante una maratona, gli atleti Zatopek e Jansson si ritrovarono entrambi in testa alla corsa. Al ventitreismo km venne dato loro mezzo limone. Zatopek consigliò a Jansson di non mangiarlo perché gli avrebbe fatto male. Lo svedese non seguì il consiglio e si mangiò il limone . Dopo soli 500 metri , ebbe un malore e abbandonò la gara. E la vittoria andò al cecoslovacco.
2) Ha vinto! Ma era un lui... Nel 1964 nel quartetto polacco che disputava la staffetta 4x100 c'era un'atleta particolarmente brava che portò la squadra alla vittoria: si chiamava Eva Klobukowska. Tre anni dopo, esami clinici, dimostrarono che la Klobukowska era in realtà un uomo: fu ovviamente squalificata o meglio... squalificato.
3) Tutta colpa di un prosciutto! Nel 1980, la squadra italiana di tiro a volo fu controllata come di rito all'arrivo al villaggio olimpico. Uno dei cani del servizio antidroga si mise ad abbaiare contro la valigia dell'atleta emiliano Garagnani. Caos totale, fino a quando fu scoperto il contenuto della valigia: un bel prosciutto!
4) Al traguardo insieme al padre A Barcellona, nel 1992, durante la semifinale dei 400 metri piani, il britannico Derek Redmond si ruppe il tendine d’Achille (come gli era già successo a Seoul) e scoppiò a piangere in pista. Il padre allora gli si avvicinò e lo accompagnò mano nella mano fino al traguardo.
5) Correre con sandaletti di gomma Nel 1996 sei atleti delle Isole Comore corsero la mezzofondo con dei sandaletti di gomma: non avevano i soldi per permettersi delle vere scarpe da corsa. Un volontario dei Giochi se ne accorse e rovistando nel magazzino degli attrezzi, riuscì a trovare 6 paia di scarpe chiodate e gliene fece dono.</b
State seguendo le Olimpiadi di Rio? Eccovi 5 curiosità numeriche sui Giochi Olimpici. Sapete quali sono state le più numerose? E le meno seguite?
Il pubblico più numeroso alle Olimpiadi è stato quello dei Giochi di Atlanta, Georgia in America nel 1996 con 8,3 milioni di biglietti venduti .
Il pubblico più esiguo a un evento olimpico è stato nel 1900 a Parigi ad una gara di croquet femminile: un solo spettatore pagante!
I Giochi olimpici di Pechino nel 2008 detengono il record di atleti partecipanti alle Olimpiadi: 10.942 atleti di 204 nazioni .
I Giochi olimpici di Pechino hanno anche il record di maggior numero di medaglie assegnate: 302 d'oro, 303 d'argento e 353 di bronzo, per un totale di 958 medaglie.
4.7 miliardi di persone hanno visto in televisione i Giochi olimpici di Pechino. Due persone su tre al mondo!1.
<b>Lo sapevi che tanto tempo fa il tiro alla fune era uno sport olimpico? O che la pallina usata nel badminton si chiama "volano"? Scopriamo insieme gli 8 sport più curiosi delle Olimpiadi antiche e moderne
Alle Olimpiadi di Rio 2016, gli atleti saranno impegnati in 28 sport divisi in 42 discipline. Davvero tanti, e non tutti così conosciuti. Ci sono il calcio, la pallavolo e il nuoto, ma anche l’atletica con il salto in alto, il salto in lungo e i vari tipi di corsa, dove si assegnano la maggior parte delle medaglie: ben 47! Alle Olimpiadi ci sono anche alcuni sport curiosi, di quelli che non siamo abituati a vedere spesso perché poco praticati o noti soprattutto in Paesi lontani.
Taekwondo Tra questi c’è il taekwondo, uno sport orientale con gli atleti vestiti in tuniche bianche e caschi di gomma. Si usano tanto le gambe, si può colpire l’avversario con calci ma anche con pugni, colpi a mani aperta e blocchi, che sono delle prese per tenerlo fermo. Con queste mosse ci si può fare male, e non sono da imitare con gli amici! Si possono fare solo dentro una palestra e con un istruttore che ci spiega come si fa.
Lotta greco romana Nella lotta greco romana invece vedete due uomini grandi e muscolosi, che possono pesare fino a 130 chili! Sono vestiti solo di una tutina elastica e non possono colpirsi, perché l’obiettivo è portare l'avversario al tappeto, ma bisogna farlo con proiezioni, trattenute e rotazioni. Vince chi riesce a “schienare” l’avversario, dopo averlo immobilizzato e messo con le spalle a terra. La lotta greco romana è uno degli post più antichi della storia, era infatti incluso negli antichi giochi olimpici in Grecia.
Badminton Tra gli sport curiosi c’è anche il badminton, il cui scopo è colpire una pallina facendola cadere nel campo dell’avversario, o sperando che sbagli lui tirandola sulla rete o fuori dal campo. È simile al tennis, ma con una grande differenza: la pallina è più leggere e ha una coda di piume, una specie di gonnellino, e si chiama volano. Anche la racchetta è diversa da quella da tennis, è più lunga e più leggera; mentre la rete è più alta (1 metro e 55).
Pentathlon Poi c’è il pentathlon, che come dice la parola greca (pènte=cinque e àthlon=lotta) è in realtà cinque sport in uno. In ogni gara c’è una prova di equitazione, una di scherma, una di tiro a segno, una di nuoto (200 metri in stile libero); e infine 3.000 metri di corsa. Per fare pentathlon bisogna essere bravi e concentrati: pensate a quanto è difficile passare da uno sport all’altro nella stessa gara! Il pentathlon è ufficialmente uno sport olimpico dal 1912, ed era anche uno degli sport delle Olimpiadi antiche in Grecia. Allora, però i cinque sport erano diversi: corsa, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del disco, lotta.
Le Olimpiadi moderne
Nei primi anni delle Olimpiadi moderne, tra il 1900 e il 1920, c’erano degli sport molto più strani di quelli di adesso.
Tiro al piccione Nel 1900 ci fu per l’unica volta il tiro al piccione, per cui furono uccisi 300 di questi uccelli. Non era una buona idea, e infatti durò una sola edizione. Poveri piccioni!
Nuoto ad ostacoli
Nel nuoto ad ostacoli, invece, i concorrenti oltre a nuotare - in superficie e sott’acqua - dovevano arrampicarsi su un palo e scavalcare barche. Che fatica!
Tiro alla fune
E poi il tiro alla fune, che non è solo un gioco da fare al parco con gli amici: era una disciplina olimpica e in Grecia si praticava fin dal 500 a.C.
Il croquet
Il croquet, infine, che più che uno sport è un gioco, è anche il “papà” di golf e biliardo. Usando una mazza a forma di martello si faceva passare una palla sotto delle porte sistemate su un percorso, al termine del quale si colpiva un picchetto posto sul campo. Vinceva chi riusciva a concludere il percorso per primo.
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