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BUONGIORNO GIORNO ... BUONA SETTIMANA ISOLA FELICE …
Edizione Giornale Anno 7° SETTIMANA 027 (04 Luglio – 10 Luglio 2016)
BUONGIORNO GIORNO … BUON LUNEDI’ ISOLA FELICE …
Lunedì, 4 Luglio 2016
S. ELISABETTA , S. ROSSELLA
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Settimana n. 27
Giorni dall'inizio dell'anno: 186/180
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A Roma il sole sorge alle 04:41 e tramonta alle 19:48 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 04:40 e tramonta alle 20:14 (ora solare)
Luna: 4.47 (lev.) 19.38 (tram.)
Luna nuova alle ore 12.03.
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Proverbio del giorno:
A grassa cucina povertà vicina.
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Aforisma del giorno:
Tutte vecchiotte sono le tue amiche, o brutte o più brutte delle vecchie.
Sono queste le compagne che tu ti tiri dietro nei conviti, pei portici, nei teatri.
Solo così, Fabulla, tu sei bella, solo così tu appari giovane.
(Marziale)RIFLESSIONI
... TI DO IL RESTO …
...Si correva ogni giorno, calzonicini corti e maglietta pulita. La mamma raccomandava sempre la stessa cosa; “Mi raccomando non farti male e soprattutto cerca di non sporcarti, perché se arrivi ferito o sporco poi ti do il resto”. Quella frase mi faceva sorridere, “ti do il resto”, ma era un attimo perché poi ricordavo il suo significato e tornavo subito serio. Il mio sedere ricordava bene quel “resto”! Un paio di schiaffoni ben assestati sul mio posteriore e la promessa che non sarei uscito per qualche giorno per punizione. Sapevo il rischio, ma era impossibile non correrlo; eravamo in sette e ogni mattina ci divertivamo ad inventare le nostre giornate. Partite a calcio, fantastiche gare con la bicicletta e giochi di ogni tipo. Quella mattina scesi in giardino, la scuola era finita e tutti eravamo pieni di energie ed idee. La notte aveva piovuto un po’ ed un amico aveva detto che in un prato vicino casa si era formata una enorme pozzanghera. Curiosi andammo su quel prato e rimanemmo immobili a guardare quell’acqua ferma. Lo sapevamo tutti, quel silenzio non nascondeva curiosità, era solo un concentrato di idee spesso “pericolose” da attuare per divertisi. La grande pozzanghera era di forma ovale, quale modo più bello e stimolante di una gara a saltare da un lato ad un altro della grande pozza? Così poco dopo l’idea fu accettata. La gara consisteva nel partire dal lato più stretto della pozzanghera e saltando da un lato all’altro raggiungere l’altro estremo. Ognuno aveva tre tentativi a disposizione. Iniziammo con quella lunga serie di salti; il primo, il secondo, il terzo; man mano che andavamo avanti il salto era più lungo e difficile da fare. Presi la rincorsa, chiusi gli occhi un passo e un salto che sembrava non finiva mai. Riaprii gli occhi al contatto dei piedi col terreno dall’altra parte della grande pozza. Ero oramai vicino al centro della pozzanghera, il punto in cui per saltare da un lato all’altro aveva bisogno di tutte le energie e forse qualcosa di più. Arrivò il mio turno, iniziai a correre, veloce sempre più veloce, ultimo passo, chiusi gli occhi e saltai. In quell’istante il volto di mia madre e la sua frase “ti do il resto”, fu un lampo; le urla dei miei amici mi fecero aprire gli occhi, era troppo tardi ero ad un pelo dall’acqua e ….. sollevai un’unda grande mentre franavo in acqua. Rimasi immobile nell’acqua, fu un attimo fatale, i miei amici presi da “folliia” si tuffarono tutti nella pozzanghera. Ridevamo come pazzi e pensavamo tutti alle conseguenze di qulla situazione, ma eravamo felici. Ci distendemmo in terra al sole sperando che gli abiti potessero asciugarsi, ma non c’era tempo dovevamo tornare a casa. Arrivati al punto in cui dovevamo dividerci ci abbracciammo ridendo, sapevamo che ci saremmo rivisti dopo qualche giorno perché avremmo ricevuto il resto compreso di punizione non appena entrati a casa … Buon Luglio amici miei … (Claudio)
LA SPIAGGIA di OMBRELLONI VERDI e BLU
COM’ALI DI FARFALLA
FRANGE LIEVI
D’OMBRELLONI VERDI E BLU
MUOVONO AL VENTO
E COSI’ IL MIO SGUARDO SU DI ESSI …
SCONFINATO E CONTENTO
CORPI DISTESI AL SOLE
INCURANTI DELL’ONDEGGIAR DEL MARE
INTENTI SOLO AD ABBRONZARE
LE LORO NUDITA’
VOCIAR TRANQUILLO
DI NONNI E DI BIMBI
DI MAMME E DI PAPA’
SABBIA FINISSIMA
SOTTO I PASSI
IMPERCETTIBILMENTE S’ALZA,
INDISTURBATA DANZA
AL RIFLESSO DEL SOL
SCHIUMA BIANCA
ALTA, IMPETUOSA….
ROTOLANDO VIEN SU LA RENA,
MESCOLANDOSI AL FONDALE
E COLORANDO DI GRIGIOLINO IL MARE
VARIFORMI CASTELLI
CON PAZIENZA ED INNOCENZA
VENGON SU’
ANIMANDO IL MIO PENSIER
E QUEL PEZZETTIN DI SPIAGGIA
DAGLI OMBRELLONI
VERDI E BLU.
(Carmen Minutoli)CAREZZE AL RISVEGLIO
... POESIE E FIABE AL RISVEGLIO…
... L’esperimento fatto da più di un anno mi è piaciuto e credo sia piaciuto a molti. Per cui continuerò ad alleggerire questo mio spazio di riflessione utilizzando il metodo più antico del mondo, le fiabe e le poesia. Credo sia giusto provare a tornare alle vecchie care abitudini di questa mia “rubrica” cercando di regalare un sorriso ed una carezza a chi avrà la pazienza di leggere ciò che scrivo e propongo. Così da oggi inizieremo un viaggio nella poesia; da quelle dell’antichità a quelle più recenti. La poesia è sempre stato il modo con cui il cuore e l’anima hanno cercato di comunicare; la veste visibile delle emozioni. Credo quindi che ogni mattina leggere una poesia ed una favola, soprattutto in questo periodo estivo, sia una bella spinta per tutti ad iniziare con una carezza la giornata … Buon risveglio e buona giornata a tutti … .
(Claudio)
POESIE A TEMA
Poesie e racconti sulla Estate …
Le lampare
Brillano le lampare
a notte, sul mare:
sembrano formare
un'isola lontana
come Fata Morgana.
È nata dov'era
stamane l'azzurro,
dove ora traluce
la luna, e il sussurro
del mare nasconde
una lieve preghiera:
che i pesci d'argento
dall'acque profonde
accorrano a frotte
alla festa di luce
nata dalla notte.
Nell'alba piu chiara
i pescatori, a gara,
rivolgon le chiglie:
li attendono un volo
di bimbi sul molo.
Le loro famiglie
men povere un giorno,
nel lieto ritorno,
saranno: gli avanza
per tutto il domani
nè a loro rincresce
un poco di pesce,
due abili mani..
e tanta speranza.
(Dino Volpi)
FAVOLE PER LA NINNA NANNA …
Sara e la fata dei fiori
C'era una volta,una ragazzina di 8 anni di nome Sara.
Amava molto i fiori e aveva un giardino molto curato, ma aveva un piccolo difetto: non voleva far vedere a nessuno le sue piante e quindi poverine si sentivano sole.
Mentre le piante discutevano arrivò Sara e rimase immobile sentendo le sue piantine parlare. La rosa rossa le disse: "Sara, noi ti vogliamo bene, ma vogliamo essere ammirate da tutti".
Sara rispose prontamente: "Non ci penso proprio a farvi distruggere da quei bambini pasticcioni" e tornò in camera sua.
La sera seguente Sara si ritrovò una fatina ai piedi del letto che le disse: "Signorinella, le tue povere piantine stanno male!!" e Sara: "Non è possibile io do sempre a loro tutto il necessario, ma tu chi sei per dire questo?".
La fatina rispose: "sono Aurora la fatina delle piante e io non dico che tu le maltratti, ma che hanno voglia di essere viste e di essere riempite di complimenti".
Allora Sara capì e organizzò una festa di ammirazione con cibi e bevande. Quel giorno arrivarono molte persone con le proprie famiglie guardando e ammirando le meravigliose piantine. Sara e le piantine furono molto felici e da allora organizzarono un sacco di feste.
(Enrika)
ATTUALITA’
Il primo 'atlante delle origini' di un individuo.
Mostra come cellule si specializzano. In che modo un insieme ancora indifferenziato di cellule comincia a specializzarsi, dando origine a un individuo? E' una delle domande alle quali i biologi stanno cercando di rispondere da moltissimo tempo e che adesso ha finalmente trovato una risposta: la sequenza degli eventi che segnano questo passaggio cruciale è pubblicata sulla rivista Nature e costituisce una sorta di "Atlante delle origini" dell'individuo. La ricerca è stata coordinata dall'Istituto di Bioinformatica del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (Embl-Ebi) e dall'Istituto per le cellule staminali della britannica Wellcome Trust.
"In che modo si passa da un uovo a un animale, con tessuti di ogni tipo? Molti passaggi che possono andar male e portare a difetti alla nascita dipendono da problemi all'inizio dello sviluppo", ha rilevato osservato Berthold Goettgens, della Wellcome Trust, che ha coordinato la ricerca con l'italiano Antonio Scialdone, che lavora a Cambridge nell'Embl-Ebi e nella Wellcome Trust. "Abbiamo bisogno - ha aggiunto - di avere un atlante dello sviluppo normale per poter avere un termine di confronto che permetta di studiare quando le cose vanno nel modo sbagliato e compaiono anomalie".
Conoscere in dettaglio che cosa avviene nel momento in cui un individuo comincia a 'prendere forma' significa conoscere tutti i passaggi che portano alla nascita di un individuo sano e, di conseguenza, poter riconoscere eventuali anomalie e, in futuro, intervenire per correggerle.
L'esperimento, il primo al mondo di questo tipo, si basa sull'analisi di mille cellule prelevate da embrioni di topo a uno dei primissimi stadi dello sviluppo, quello della gastrula. E' lo stadio in cui le cellule embrionali si organizzano in una struttura sferica formata da tre strati concentrici chiamati foglietti embrionali, che daranno origine agli organi, alla placenta e alle strutture necessarie perché l'embrione si impianti nell'utero. E' un passaggio cruciale perchè da questo momento in poi ogni cellula ha un destino segnato. Per i ricercatori "è appena l'inizio" di come la conoscenza del comportamento dei geni in una singola cellula possa riuscire a trasformare la conoscenza delle prime fasi, cruciali, dello sviluppo embrionale.
(Ansa)
Topo dal super-olfatto con geni umani.
Fiuta mine e malattie, aiuterà a capire come percepiamo gli odori. Un topo con un super-olfatto, capace di riconoscere a colpo sicuro uno specifico odore, è stato ottenuto modificando il suo Dna con geni umani ed è così efficiente da poter essere utilizzato in futuro per fiutare le mine o riconoscere le malattie. Aiuterà inoltre a comprendere meglio il modo in cui l'uomo percepisce gli odori. Il risultato, pubblicato sulla rivista Cell Reports, si deve al gruppo dell'Hunter College di New York guidato da Paul Feinstein.
L'olfatto ''è uno dei nostri cinque sensi, ma non abbiamo quasi idea di come gli odori vengano codificati dal cervello'', commenta Feinstein. Il naso dei mammiferi contiene una serie di cellule nervose sensoriali, ognuna delle quali è dotata di singoli recettori capaci di rilevare un odore specifico. Nei topi, come nell'uomo, ogni neurone seleziona un solo recettore e per capire come questo avviene i ricercatori hanno modificato il Dna dei topi, introducendo un gene umano del recettore di un determinato odore direttamente nel nucleo di un ovocita di topo fecondato. Poi hanno introdotto un'ulteriore sequenza di Dna, per vedere se così veniva modificata la probabilità del gene di essere attivato.
Dopo qualche tentativo, con sequenze diverse di Dna, alla fine è stata individuata quella più efficiente e sono stati ottenuti topi con un olfatto eccezionale. ''Non sappiamo come il neurone scelga il singolo gene - continua - ma possiamo aumentare la probabilità che venga scelto''.
I topi ottenuti con questa tecnica sono capaci di rilevare anche gli odori più deboli. Ad esempio sanno riconoscere la presenza di cattivi odori nell'acqua anche a concentrazioni molto più basse rispetto a quelle captate di solito dai loro simili privi del super-olfatto.
(Ansa)
L'universo allo 'specchio' rivela il suo lato oscuro.
Grazie a un nuovo simulatore. Per conoscere meglio il lato oscuro dell'universo, basta metterlo 'allo specchio': lo hanno fatto i ricercatori dell'University College di Londra in collaborazione con i colleghi spagnoli del Centro studi di fisica del cosmo di Aragona (Cefca), sviluppando un nuovo simulatore che permette di ricreare velocemente e con estrema precisione degli universi virtuali speculari per svelare gli effetti della presenza di materia ed energia oscure.
Il nuovo metodo, pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, permetterà di accelerare la ricerca sulla materia oscura e l'energia oscura, le 'illustri sconosciute' che compongono il 95% dell'universo condizionando profondamente la nascita e l'evoluzione delle stelle e delle galassie.
''Per svelare la natura dell'energia oscura e l'origine del nostro universo, dobbiamo confrontare i risultati ottenuti dalle grandi ricerche con modelli computazionali dell'universo'', spiega l'astrofisico Andrew Pontzen dell'University College di Londra. ''All'orizzonte si profilano nuove entusiasmanti imprese scientifiche, come quella del Large Synoptic Survey Telescope e della Javalambre Physics of the Accelerating Universe survey - aggiunge Raul Angulo del Cefca - e noi vogliamo farci trovare pronti per decifrare al meglio i loro risultati''.
Per mettere il turbo alla ricerca, gli astrofisici hanno abbandonato i vecchi e lenti simulatori che ricostruivano l'universo mettendo a confronto centinaia di modelli, e hanno sviluppato un nuovo metodo che accelera i tempi di ben 25 volte mettendo a confronto solo due universi virtuali speculari: gli spazi vuoti nel primo sono riempiti con galassie nel secondo e viceversa. ''In questo modo - concludono i ricercatori - possiamo fare in un solo giorno delle elaborazioni di dati che altrimenti avrebbero impegnato un super computer per settimane''.
(Ansa)ANDIAMO AL CINEMA!!!!
Laurence Anyways
Un film di Xavier Dolan. Con Melvil Poupaud, Suzanne Clément, Nathalie Baye, Monia Chokri, Yves Jacques
L'opera di Dolan dal tema più estremo, eppure la meno urlata, la più delicata, la più disperata, ma anche quella più intrisa di speranza, la più vera.
Annalice Furfari
Montréal, Canada, 1989. Laurence è uno stimato professore di letteratura in un liceo e un apprezzato romanziere esordiente. Nel giorno del suo 35esimo compleanno, confessa alla propria fidanzata - la grintosa regista Frédérique - che la sua vita è una totale menzogna. Laurence ha sempre sentito di essere nato nel corpo sbagliato. Donna costretta in abiti e attributi maschili, Laurence ha finalmente preso consapevolezza del bisogno di non mentire più, agli altri e soprattutto a se stesso. Fred, che sta con lui da due anni, è sconvolta. Ma la loro è una relazione di passione, affinità, complicità, stima, sostegno e un affetto profondissimo. Dopo un iniziale allontanamento, la coppia si ricompone: Laurence ama Fred comunque, a prescindere dal suo desiderio di diventare donna; Fred non può fare a meno di lui e desidera sostenerlo nel difficile percorso di transizione. Inizia, così, una nuova vita. Ma le ostilità e i pregiudizi che i due innamorati dovranno affrontare, nei dieci anni seguenti, metteranno più volte in discussione il loro rapporto straordinario.
Può l'amore elevarsi così tanto da superare le differenze di genere? Esiste un sentimento talmente puro e accogliente da continuare ad ardere anche quando il corpo smette di diventare uno strumento di richiamo sessuale? Il terzo film di Xavier Dolan - giovane promessa del cinema canadese indie - pone domande a cui è arduo rispondere. Lo stesso regista non sembra interessato a proporre soluzioni ai molti interrogativi suscitati, così come non intende dare giudizi sulla storia narrata e sui personaggi che la abitano, così fuori dall'ordinario. A proprio agio con personaggi marginali, questa volta Dolan getta uno sguardo sulla marginalità più estrema, così poco raccontata anche dal cinema queer.
La transessualità non è un soggetto facile e il regista, poco più che ventenne, sceglie di trattarlo nel modo più semplice e naturale possibile: filtrandolo attraverso le lenti del sentimento d'amore, che stempera la drammaticità e l'estremizzazione della vicenda di Laurence, uomo affermato che decide, in età non più giovane, di rinunciare a tutte le certezze acquisite, pur di vivere finalmente se stesso. La posta in gioco è altissima, perché Laurence si assume la responsabilità di rischiare tutto ciò che ha costruito: l'affetto della famiglia e degli amici, la stima sociale, un lavoro che lo riempie di soddisfazioni e soprattutto l'amore della sua anima gemella. Improvvisamente solo in una società che, nonostante la dichiarata apertura mentale, non è disposta a rinunciare alla propria facciata di perbenismo e conformismo, Laurence deve affrontare la diffidenza e il pregiudizio di chi un anno prima lo ammirava.
Dolan rappresenta plasticamente questa condizione di reietto, con la falsa soggettiva che anima la sequenza iniziale del film, in cui il protagonista, vestito da donna, cammina per strada e la macchina da presa immortala gli sguardi stupiti, intimiditi o derisori che lo scrutano. Ma Laurence ha dalla sua la maturità e la consapevolezza di sé, oltre che la forza dell'amore, pur se la ferma volontà di andare fino in fondo comporta la necessità di rinunciare alla totalità di questo amore. Una totalità che i due attori protagonisti - Melvil Poupaud e Suzanne Clément, straordinari nei rispetti ruoli - rendono plasticamente, facendola pulsare davanti ai nostri occhi.
La tenerezza e la sensibilità con cui il regista guarda a questa storia - da cui la parola "speciale" è bandita, perché indicatore di un perbenismo che non ha neppure il coraggio di manifestarsi apertamente - costituiscono la cifra artistica e insieme umana del film che segna il passaggio definitivo del giovane cineasta alla maturità, dopo le due sorprendenti ma acerbe prove precedenti. Laurence Anyways è l'opera di Dolan dal tema più estremo, eppure è la meno urlata, la più delicata. La più narrata e la meno estetizzante, anche se riconosciamo la consueta cura dell'inquadratura, dei costumi, dei colori, della colonna sonora (rigorosamente anni '80 e '90) e dei dialoghi. La più disperata, ma anche quella più intrisa di speranza. In definitiva, la più vera.
Video(Lussy)
... CURIOSANDO E RACCONTANDO …
Ma non hai uno scopo nella vita?
Fai qualcosa... ruba del bestiame...
assalta una diligenza... rimettiti a giocare,
magari... una volta eri un ottimo baro!
Ma fa qualcosa.
(Bambino a Trinità)LO CHIAMAVANO TRINITA'.....
Paese di produzione Italia
Anno 1970
Durata 116 min
106 min (versione ridotta)
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2,35:1
Genere commedia, western, avventura, comico
Regia E.B. Clucher
Soggetto E.B. Clucher
Sceneggiatura E.B. Clucher
Produttore Italo Zingarelli
Casa di produzione West Film
Fotografia Aldo Giordani
Montaggio Giampiero Giunti
Effetti speciali Sergio Chiusi, Stefano Seno
Musiche Franco Micalizzi, Lally Stott
Scenografia Enzo Bulgarelli
Costumi Luciano Sagoni
Interpreti e personaggi
Terence Hill: Trinità
Bud Spencer: Bambino
Farley Granger: Maggiore Harriman
Steffen Zacharias: Jonathan Swift
Dan Sturkie: Tobia
Gisela Hahn: Sarah
Elena Pedemonte: Giuditta
Ezio Marano: Faina
Luciano Rossi: Timido
Michele Cimarosa: Messicano
Ugo Sasso: Sceriffo zoppo
Remo Capitani: Mezcal
Riccardo Pizzuti: Jeff
Paolo Magalotti: Bandito
Antonio Monselesan: Cacciatore di taglie
Gaetano Imbrò: Cacciatore di taglie biondo
Luigi Bonos: Oste
È considerato un "classico" del cinema italiano, sia per gli amanti del genere comico sia di quello western, anche se si tratta princi-
palmente di una sobria e divertente parodia dei più cruenti spaghetti-western, nata sulla loro proficua scia degli anni sessanta e settanta, di cui ricalca fedelmente lo stile, in cui le consuete sparatorie vengono ben sostituite dalle scazzottate della coppia Bud Spencer e Terence Hill, vero e proprio "marchio di fabbrica", che hanno reso famose nei loro svariati film.TRAMA
Trinità, un pistolero pigro e indolente giunge in un villaggio dove ha la sorpresa di trovare suo fratello, nelle insolite vesti di sceriffo. In realtà costui, che è un ladro di bestiame, ha accettato l'incarico per poter mettere a segno impunemente un furto ai danni di un facoltoso proprietario di cavalli. Ma, i due fratelli si troveranno a dover difendere la comunità mormona dalla prepotenza di Harrison e dei suoi uomini....personaggi...
Trinità è "l'anti-
stereotipo" per eccellenza; se da una parte incarna il criminale pistolero veloce, chiamato "la mano destra del diavolo", dall'altro ridicolizza la figura mostrandosi come un giovane pigro e svogliato tanto da farsi trascinare tutto il tempo su una slitta trainata dal suo cavallo. Nel film spara pochissime volte preferendo come arma l'astuzia per sfruttare il non sveglissimo fratello, Bambino, e raggiungere i suoi scopi dimostrando però affetto fraterno quando serve. È fondamentalmente un provocatore che si appiglia ad ogni pretesto per scatenare risse e soddisfare il "prurito" alle mani che gli viene quando vede un abile pistolero. All'inizio non vorrà saperne di trattenersi in paese ma, dopo aver visto le ragazze mormoni ed essersene innamorato, decide di restare ed aiutarle contro la prepotenza del Maggiore Harriman e del ladrone Mezcal.
Bambino, fratello di Trinità, è ladro di cavalli per professione nonché abile pistolero, viene definito "la mano sinistra del diavolo" perché spara con la sinistra. Caratterialmente è un "orso", un tipo poco socievole, utilizza modi rozzi e si spazientisce facilmente anche se è un "bonaccione". Scappato dal carcere di Yuma, ha una piccola banda composta dal Timido e Faina separandosi da loro durante l'inseguimento da parte dei Rangers. Dopo aver azzoppato e depredato uno sceriffo si stabilisce in città usurpandone il posto nell'attesa dei suoi uomini per razziare la mandria di cavalli ancora da marchiare del Maggiore Harriman. Con l'arrivo del fratello Trinità, cerca in un primo momento di convincerlo a rimanere per aiutarlo nel suo piano, ma, quando questi assume un atteggiamento provocatorio nei confronti del Maggiore, per paura di attirare l'attenzione dei Ranger tenta di mandarlo via.
Si crede un abile razziatore ma in realtà è tutt'altro che in gamba, come gli fa notare anche Trinità. Bambino detesta Trinità soprattutto quando lo mette nei guai e non lo vuole intorno, ma nonostante ciò alla fine si lascia convincere e trascinare dalle idee del fratello venendo poi puntualmente raggirato. L'appellativo di Bambino nel copione originale non esisteva, ma venne aggiunto in seguito appositamente per Bud Spencer....recensione...
Trinità (Terence Hill) un vagabondo pigro, sornione e a prima vista totalmente innocuo, in realtà è un abilissimo pistolero che non fa che scontrarsi con tutti gli attaccabrighe che incontra, la sua fama nel tempo lo ha fatto soprannominare la mano destra del Diavolo. Trinità è in cerca di suo fratello Bambino (Bud Spencer), soprannominato la mano sinistra del Diavolo, che occupa abusivamente il posto dello sceriffo di una piccola cittadina in attesa dell’arrivo dei suoi due complici, Faina e Timido, con cui ha intenzione di trafugare una mandria di cavalli non ancora marchiati.
L’arrivo nella cittadina di Trinità creerà non pochi guai a Bambino che non solo vedrà saltare il suo piano, ma lo vedrà, spinto dal fratello, schierarsi con una pacifica comunità di Mormoni minacciata dal losco Maggiore (Farley Granger) che vuole la vallata occupata dalla comunità, per farne zona di pascolo per le sue mandrie. L’intervento di Trinità e Bambino costringerà il Maggiore ad allearsi con il suo rivale Mezcal (Roberto Capitani), capo di una banda di tagliagole che terrorizza la vallata.
Un vero cult del regista Enzo Barboni, che lavorerà in seguito molto spesso con la coppia, utilizzando l’alias E.B. Clucher, riesce a dosare lo spaghetti-western, vero e proprio genere dall’impronta tutta italiana, con la commedia, sfornando un divertente fumetto che miscela le location, ed i cliché tipici del genere western alle gag tipiche della commedia all’italiana che in questo caso assume un inaspettato e sorprendente respiro internazionale.
In assoluto la migliore prova del duo, arrivato dopo La collina degli stivali questo è il film che pone le basi per una lunga e fruttuosa collaborazione tra i due attori che ci regaleranno nel corso degli anni tante divertenti pellicole leggere, spassose e adatte a tutta la famiglia. Rivederlo non deluderà, nonostante il film sia del 1970 funziona a prescindere, rivelandosi per l’ennesima volta un evergreen del cinema italiano.
(Pietro Ferraro, 9 aprile 2009, www.ilcinemaniaco.com/)
Il tema del pistolero più veloce del west è trito e ritrito nella storia dei film western. Utilizzarlo per creare una sorta di parodia del genere, espandendo ulteriormente la capacitá innovativa dello spaghetti western, è assoluta genialitá.
Ma spesso non basta l’idea di fondo per garantire un successo immortale a un lungometraggio, per quanto innovativa possa essere. Serve di più. Quel di più ce lo mette la coppia Bud Spencer – Terence Hill, che in questo film raggiunge una delle vette interpretative della carriera. La coppia Bud – Terence è un autentico miracolo della storia del cinema. Il loro incontro, capace di generare quella distonica sintonia, più unica che rara, che ormai chiunque conosce, è uno di quegli avvenimenti che capitano una volta ogni secolo. Di Bud e Terence ne nascono uno ogni secolo, come Messi, Cassius Clay o Picasso. Basta che Bud sbuffi facendo vibrare i labbroni, seccato dal fatto di doversi cimentare nell’ennesima sparatoria.
Basta che Terence sorrida, marpione, con la sua unica faccia da schiaffi o che si pavoneggi davanti alle due bionde di turno con una teatrale salita a cavallo. Basta così poco per rendere una scena irresistibilmente comica.. più che con una fitta pagina scritta dal più umoristico degli sceneggiatori.
Lo chiamavano Trinità… é un film insuperabile: lo guardi per la trentesima volta, e sei ancora lì con il volto disteso in un genuino sorriso fanciullesco, quello che avevi la prima volta che lo hai visto, da bambino. E quello che avrai la prossima volta che lo riguarderai..
(hartman, www.nientepopcorn.it/)(Gabry)
Le canzoni dell'estate degli anni 78/84
La musica del cuore
foto:shattalyrics.blogspot.com
Village People - YMCA
YMCA è una canzone del gruppo musicale Village People, pubblicata nel 1978.
Il titolo della canzone fa riferimento all'associazione giovanile cristiana statunitense Young Men's Christian Association. Il testo allude all'abitudine degli uomini omosessuali nell'epoca pre-Stonewall di frequentare le palestre annesse agli ostelli della YMCA, frequentatissime dai giovani proletari, come luoghi di approccio e incontro a scopo sessuale. La canzone si rivolge infatti a un giovane uomo che viene invitato alla YMCA per scoprirne le gioie.
Come in tutte le canzoni dei Village People, che pur essendo nati all'interno della cultura gay evitavano di trattare esplicitamente il tema dell'omosessualità, anche in questo caso il tema è affrontato per mezzo di doppi sensi e allusioni maliziose, tali da suonare innocenti per coloro che non fossero a conoscenza della valenza omosessuale che aveva la frequentazione di quelle palestre. Il doppio senso è particolarmente evidente nei versi You can do... whatever you feel! (puoi fare tutto quello che vuoi), You can hang on with all the boys (puoi andare in giro con tutti i ragazzi), No man does it all by himself (nessun uomo fa tutto da solo).
Al di là del suo significato, la canzone è stata un grande successo, probabilmente il maggiore fra i brani della discomusic, e ancora oggi è diffusissima, immancabile in feste, spettacoli musicali e manifestazioni sportive di tutto il mondo. Esiste un vero e proprio ballo su questa canzone, inserita spesso negli spettacoli di vario genere insieme ai noti balli di gruppo latino-americani.
fonte: wikipedia.org(Ivana)
RUBRICHE
(Redazione)
L’ISOLA NELLO SPORT
CRONACA SPORTIVA
F1: Mercedes avvisa Hamilton e Rosberg.
Per ora niente ordini di scuderia ma basta contatti. Lewis Hamilton e Nico Rosberg restano liberi di lottare per il titolo, ma da qui in avanti sono vietati i contatti che costano punti e alimentano attriti nel team. E' il messaggio che la Mercedes ha mandato ai suoi piloti, in avvicinamento al Gp di domenica a Silverstone, al termine della riunione che li ha messi di fronte al team principal Toto Wolff ed al dt Paddy Lowe. "I nostri piloti sono stati informati che restano liberi di contendersi il Mondiale - si legge in una nota del team - tuttavia questa libertà deve essere accompagnata dal dovere di rispettare i valori di squadra. Nelle ultime 5 gare ci sono stati 3 incidenti che ci sono costati più di 50 punti nel campionato costruttori. Per questo motivo abbiamo reso più rigide le regole d'ingaggio includendo maggiori deterrenti al contatto tra le nostre auto". Con queste regole "i nostri piloti potranno regolare la loro situazione in pista. Poi il destino è nelle loro mani". Se questo non dovesse bastare, "potremmo decidere di imporre ordini di scuderia".
(Ansa)
Wimbledon: Serena Williams in finale con la Kerber, salta il derby con la sorella Venus.
Salta la sfida in famiglia. A caccia di rivincite, all'inseguimento del record di Slam di Steffie Graf, Serena Williams ritrova nella finale dei Championships la tedesca Angelique Kerber, sua avversaria già a Melbourne. Non sarà dunque una finale in casa Williams l'edizione 2016 di Wimbledon: in un'ora e 11' Venus si è dovuta arrendere alla Kerber, che con un doppio 6-4 raggiunge la sua prima finale sui nobili prati londinesi. Il primo set è condizionato dai break, addirittura 9 in dieci game, e se lo aggiudica la 28enne di Brema che strappa il servizio a Venere anche nel terzo game del secondo set.
Un vantaggio minimo ma prezioso che Angelique riesce a difendere fino alla fine. "E' una sensazione fantastica - le parole della tedesca -. Battere Venus in semifinale qui a Wimbledon è durissima perché lei è una campionessa che ha vinto tantissimo. Sono molto contenta del mio tennis, il migliore della mia carriera. Ho fatto tesoro di quanto imparato nelle ultime stagioni". Sabato, dall'altra parte della rete del Centre Court, la attende la più giovane Williams, Serena. Se la 34/enne americana conduce nei precedenti 5-2, la tedesca si è aggiudicata il primo Slam di stagione, gli Australian Open, proprio in finale contro Serena. Che quattro mesi più tardi avrebbe perso un'altra finale Slam, al Roland Garros contro la spagnola Garbine Muguruza. Una sorta di incantesimo nefasto iniziato con la sconfitta in semifinale lo scorso anno a New York contro Simona Vinci. Da allora la n.1 al mondo ha vinto un solo torneo (Roma), ma oggi ritrova l'atto finale all'All England Club per la nona volta in carriera.
Due sconfitte (2004 Maria Sharapova, 2008 contro Venus), sei vittorie (2002, 2003, 2009, 2010, 2012 e 2015): la settima le consentirebbe di eguagliare il record di Slam detenuto dalla Graf (22). Un traguardo al quale Serena si è avvicinata con l'impazienza della predatrice, liquidando in 48' minuti la malcapitata Elena Vesnina (62 60). Più che un match, un ininterrotto monologo, comandato dagli 11 ace dell'americana che ha smarrito solo tre punti nei suoi turni al servizio. La più rapida semifinale da quella del 1999, quando Lindsay Davenport aveva strapazzato Alexandra Stevenson 62 60. "Sono molto contenta e molto concentrata perché so che mi attende una finale molto difficile - le parole di Serena -. Speravo in un'altra finale contro Venus (sarebbe stata la quinta a Wimbledon, ndr). Contro Angelique non cerco vendette, voglio batterla per conquistare uno Slam. Quasi non posso crederci di aver raggiunto un'altra finale Slam. Ma quest'anno non ne ho ancora vinta una, sarà un match molto difficile".
(Ansa)
Tour: a Cavendish la 6/a tappa, Van Avermaert resta in giallo.
Ora il britannico è secondo, dietro Merckx per vittorie di tappa. Il britannico Mark Cavendish ha vinto allo sprint la sesta tappa del Tour de France, Arpajoon sur Cere-Montauban di 190,5 km, precedendo il tedesco Marcel Kittel. Il belga Greg Van Avermaet ha conservato la maglia gialla di leader della classifica generale. Per Cavendish è il terzo successo in questo Tour, e il 29/o in assoluto, quota che lo pone al secondo posto in questa particolare graduatoria dietro al 'Cannibale' Eddy Merckx (34).
(Ansa)(Gina)
GOSSIPPANDO!!!
Flavia Pennetta e Fabio Fognini sposi
Il giorno del matrimonio è arrivato: i campioni del tennis vanno all'altare nella cattedrale di Ostuni. A battere le mani, 250 ospiti (da Nadal a Valentino Rossi). Dopo la cerimonia, i balli e i brindisi saranno in una masseria vicino Fasano
Ci siamo, il giorno del «sì» è arrivato. Tutto è pronto per il matrimonio più atteso del mondo del tennis (e non solo): Flavia Pennetta, 34 anni, e Fabio Fognini, 6 in meno, vanno all'altare. A far da cornice, l'amata Puglia.
Il matrimonio, infatti, è a Ostuni, nella cattedrale del paese. Nel primo pomeriggio la sposa, campionessa degli Us Open 2015, arriverà in chiesa, sotto braccio al padre come da tradizione. Ad aspettarla, circa 250 ospiti.
Sono attesi tanti campioni del tennis: Djokovic, e lo spagnolo Rafa Nadal, ma anche le ormai ex colleghe di lei, Martina Hingis e Gisela Dulko. E poi, Francesco Totti e Valentino Rossi.
www.vanityfair.it/(Lussy)
… TRA CURIOSITA’ E CULTURA …
<i>"È, quello giapponese della scultura lignea buddhista, un vertice assoluto dell’ arte e questo punto è determinante per cercare una piena comprensione di questa stagione lunga e gloriosa di cui ancora molto resta a documentare una storia che ha ancora molto da insegnarci."
(Claudio Strinati)Capolavori della scultura Buddhista giapponese
dal 29 luglio al 4 settembre 2016
Ventuno opere summe (per un totale di 35 pezzi), che spaziano dal periodo Asuka (VII-VIII secolo) al periodo Kamakura (1185-1333), saranno esposte per la prima volta in Italia; tradizionalmente considerate come immagini di culto, molte di queste opere sono difficilmente trasportabili e, anche in Giappone, non sono facilmente accessibili, perché esposte nella semioscurità di templi e santuari o protette in collezioni di grandi musei nazionali
La scultura lignea, fiorente anche nella tradizione occidentale, è tecnica suprema nella tradizione buddhista consentendo agli scultori una espressività senza confronto con qualunque altra stagione dell’arte universale. Sono opere che ci parlano di una cultura solidissima nelle sue affermazioni e di una potenza creativa formidabile, che assumono per il visitatore italiano il significato di un incontro e di un dialogo serrato e diretto: ogni opera richiama stati di consapevolezza e sentimenti diversi, come la meditazione e l’azione, la quiete o l’ira, la comprensione o la paura.
La scultura buddhista, insieme alla scrittura e agli insegnamenti buddhisti, fu introdotta in Giappone dalla Cina, attraverso la penisola coreana, tra il VI e il VII secolo; a partire dal X secolo conobbe uno sviluppo sempre più originale rispetto ai modelli continentali, sia nei temi che nelle forme, trovando il suo culmine nell’arte del tardo periodo Heian (794-1185), l’epoca della corte imperiale di Kyoto, che esaltò la grazia come supremo valore espressivo utilizzando il legno come materia prima; in seguito, con la vittoria del potere militare sulla corte, a partire dall’epoca Kamakura (1185-1333), si affermò una scultura realistica e vigorosa, essenziale nelle forme, che ben rispondeva agli ideali samuraici e alla filosofia legata al buddhismo zen che si stava allora diffondendo: una ricchezza che rende la scultura di quest’epoca la summa di tutta la scultura giapponese.
La ricerca spirituale è una delle caratteristiche fondamentali dell’estetica giapponese e, nel caso della scultura, il risultato è particolarmente evidente. Le opere scultoree presenti in mostra esprimono scuole di buddhismo e insegnamenti differenti, sono legate alla funzione rituale e allo stile del tempio che le ospita, richiamando caratteristiche ed emozioni diverse a seconda della figura rappresentata: la calma e semplicità estreme, il sorriso che affiora sul volto enigmatico del Buddha assiso in meditazione; la ricchezza di vesti, acconciature, gioielli e l’eleganza - ancora legata alla moda di principi indiani - dei bodhisattava che lo assistono, il realismo e la vividezza espressiva di figure di maestri e patriarchi.
(www.scuderiequirinale.it/)(Gabry)
foto:quotesideas.com
MARE MARE MARE!!!
Le più belle località balneari italiane... e non solo...
foto:lucianabartolini.net
foto:giornalettismo.com
Lignano Sabbiadoro
Lignano Sabbiadoro è la splendida località balneare del nord Adriatico famosa per la sua spiaggia dorata da cui appunto il nome sabbiadoro. Adagiata su una penisola è suddivisa in tre rinomate località: Lignano Sabbiadoro, Lignano Pineta, Lignano Riviera costituisce la migliore offerta turistica per una fantastica vacanza al mare.
foto:homeaway.it
Lambita a sud dal mare Adriatico sul quale si estende per 8 km. una spiaggia attrezzata con oltre 40 uffici spiaggia intervallati da tratti di spiaggia libera, il cui arenile raggiunge anche 350 metri ampiezza della spiaggia per arrivare alla battigia dove un fantastico mare, insignito della bandiera blu (riconoscimento europeo di acque pulite natura incontaminata e servizi di primo livello), degrada dolcemente in acque non profonde ideale per i bambini.
I bagni spiaggia, tra cui uno dedicato ai nostri piccoli amici animali “Doggy Beach”, sono attrezzati con punti di ristoro, sala primo soccorso, servizi igienici anche per disabili per i quali sono messe a disposizione particolari strutture anche per l’accesso ed il soggiorno in spiaggia.
Tutti dispongono di area babysitting, aree animazione, materiale da spiaggia, ombrelloni da sole, lettini prendisole, sedie a sdraio, seggioloni; alcuni dispongono di ampi gazebo per gruppi numerosi e di vasche idromassaggio per un completo relax in riva al mare.
Le tre località offrono la possibilità di vivere la vacanza soddisfacendo le preferenze di ciascun turista, il centro storico Lignano Sabbiadoro ricco di negozi per lo shopping e l’allegria delle sue vie e piazze, Lignano Pineta piccolo centro raccolto con le sue lussuose boutique lungo la passeggiata centrale, Lignano Riviera immerso nel verde per chi ama la tranquillità.
In tutta Lignano il turista trova strutture dedicate, agenzie turistiche e immobiliari, hotel da 2 a 5 stelle, appartamenti e ville in affitto, villaggi turistici attrezzati e campeggi in grado di rispondere con professionalità esaurientemente alle sue richieste.
Ristoranti, pizzerie, snack-bar, gelaterie, paninoteche, bar, locali notturni, discoteche, concerti sulla spiaggia, sfilate di moda e tutta una serie di spettacoli mostre ed eventi di vario genere, garantiscono a tutti di passare una piacevole serata o una splendida nottata. Questo e molto altro consentono a Lignano di essere conosciuta come “La Perla del mare Adriatico” dove trascorrere una meravigliosa indimenticabile vacanza.
foto:hotel-bellevue.com
8 km di spiaggia finissima e dorata mare pulito e puro tanto da meritare la Bandiera blu d'Europa, a Lignano Sabbiadoro, simbolo internazionale per le migliori località balneari.
5 parchi di divertimento fra cui l'Aquasplash il primo parco giochi acquatico d'Italia.
Più di 5000 posti barca con le marine di Lignano: Marina punta faro, Terramare, Darsena vecchia , Marina Uno, Marina Punta Verde, Capo Nord, Punta Gabbiani.
Più di 200 Hotel da 1 2 3 4 e 5 stelle per ogni esigenza.
Più di 120 fra agenzie turistiche e immobiliari.
Più di 3600 fra appartamenti ville villaggi e camping.
5 Km di Centro pedonale per amanti dello shopping.
Posizionata a circa 90 Km da Venezia e Trieste.
Circa 10 ettari di verde fra parchi e pinete.
Numerosi locali per gustare il pesce e piatti tipici.
Lignano Sabbiadoro (Lignan in friulano) è un comune italiano di 6 883 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.
Frazione di Latisana sino al 1959, rappresenta una delle più note e frequentate località balneari dell'Adriatico, insignita della bandiera blu.
La Terrazza a Mare
foto:allabotte.it
La Terrazza a Mare di Lignano è stata progettata dall'architetto Aldo Bernardis nel 1969. Inaugurata nel 1972, sostituì quella ideata dall'architetto Valle, già in essere. La struttura, oltre a caratterizzare il panorama della zona centrale del paese, comprende servizi solarium, bar e svariati negozi. Inoltre se ci si trova sulla Terrazza a Mare quando inizia a fare sera si può godere di un bellissimo tramonto.
Lungolaguna Trento
Costeggia la laguna di Marano per tutto il tratto di Sabbiadoro, sotto forma di pista ciclabile e pedonale, offrendo qualche rientro nelle laguna dove si può sostare e godere il paesaggio.
Arena Alpe Adria
foto:musicclub.eu
L'Arena Alpe Adria è una struttura moderna affiancata al municipio destinata a concerti, sede in passato anche di molte tappe del Festivalbar.
Parco Zoo Punta Verde
foto:parcozoopuntaverde.it
Zoo e parco di biodiversità con molte specie animali e vegetali differenti.
fonte: .lignanosabbiadoro.com
- wikipedia.org(Ivana)
BALLERINI/E HIP HOP!!!
Kris
Biografia:
Romagnolo, classe '68, muove i primi passi come ballerino nel 1983 sotto l'influenza mediatica di quegli anni (in particolare lo colpiscono film come "Flash Dance", "Beat Street", "Break Dance"). Frequenta le Jam e gli eventi di quegli anni.
Studia la scuola Progetto Danza con il Maestro Massimo Leanti. Perfeziona la sua formazione nella disciplina Hip Hop a Los Angeles e a Parigi. È a Parigi che incontra Junior Almeida ed alcuni dei membri dei gruppi The Lockers ed Electric Boogaloos. Queste frequentazioni lo convincono a specializzarsi nelle discipline del Funky Poppin, Boogaloo, Lockin.
In seguito entra a far parte come coreografo e ballerino in una delle più importanti "crew" italiane, i Break the funk.
È con questo gruppo che vince, nel 2004, il riconoscimento più importante al mondo, il Best Show al "Battle of year International".
Nel 2006 fonda il gruppo "Gangsta Boogaloo's", che ottiene da subito eccellenti risultati ed è conosciuto ed apprezzato dai "puristi" del settore e nel 2007 riceve il premio più ambito: l'High Achievement Lockin'Award, per aver contribuito alla diffusione dello stile di danza "Locking".(Lussy)
foto:vitaesalute.org
Salute e Benessere
foto:cittadiluce.net
Malva
La malva (Malva sylvestris) appartiene alla famiglia delle Malvaceae ed è originaria dell’Africa del Nord. È una pianta officinale che ha molteplici proprietà benefiche per la nostra salute. Tra le tante proprietà, ad esempio, è molto utile per combattere la tosse ma serve anche a regolarizzare le normali funzioni dell’intestino.
La pianta della malva si presenta come un ammasso cespuglioso, con un fusto di 60-80 cm, legnoso alla base. Ha foglie picciolate con un margine dentato. La pianta genera anche dei bei fiori, di colore rosa-violaceo con striature più scure. È facile notarla nei prati, negli orti o comunque nei luoghi incolti di pianura e collina, dove cresce in modo spontaneo. Già in passato erano conosciute le virtù emollienti della malva e questa pianta veniva apprezzata e molto usata proprio per le sue capacità ammorbidenti. A tal proposito, gli studiosi fanno derivare il suo nome proprio da questa sua facoltà: “malva” deriva infatti dal termine latino “mollire” cioè “capace di ammorbidire”. Anche i Greci usufruivano di questa straordinaria pianta che conoscevano con il nome di “malachè”, ovvero in grado di “rendere morbido”. Non solo proprietà officinali e mediche, la malva era anche cibo per i più poveri che la mangiavano cruda o lessata con sale ed olio, oppure utilizzata per insaporire le minestre.
Malva: le proprietà ed i benefici per la salute
La malva è ben conosciuta e molto usata per le sue proprietà curative e benefiche. In particolare, le foglie e i fiori contengono mucillagini che conferiscono alla pianta virtù emollienti ed antinfiammatorie, ideali per il benessere di tutto il corpo. La malva è anche molto ricca di diversi principi attivi come flavonoidi, amminoacidi, carotenoidi, tannini, malvina, glucosio, pectina, di vitamine e sali minerali come ossalato di calcio e potassio. Consigliata per chi soffre di dolori osteoarticolari e per curare le infiammazioni urinarie e respiratorie, la malva è anche indicata per alleviare i problemi di gastrite e i fastidiosi bruciori di stomaco.
Spiccano, tra le altre, la funzione cicatrizzante della malva, che riesce a velocizzare il naturale processo di guarigione delle ferite. Questa pianta è anche un ottimo lenitivo, utile per eliminare tutti gli arrossamenti della pelle, punture d’insetto e le varie irritazioni. La malva ha anche capacità idratanti per rendere la cute più fresca e morbida ma è anche un efficace sedativo che può essere utilizzato per contrastare il raffreddore, la tosse (soprattutto quella grassa), la gola irritata e le infiammazioni del cavo orale. La malva è anche utilizzata per calmare ansia ed agitazione, per disinfettare e pulire le mucose e le vaginiti.
Questa straordinaria pianta riesce a sfiammare il colon e a depurare l’intestino: grazie alle sue proprietà lassative riesce a lenire i problemi di stitichezza e colite. La malva ci aiuta a liberare l’intestino in maniera naturale, senza irritarlo: per questo motivo l’uso della pianta è indicato anche in gravidanza e nei bambini e negli anziani. Infine, la malva può essere impiegata anche per curare le congiuntiviti e l’orzaiolo, per combattere il sanguinamento delle gengive ed in caso di necessità, anche di afte. E’ molto utile anche per combattere la fastidiosa cistite, il reflusso gastrico, per prevenire il derma dalla comparsa di brufoli, scottature e rughe.
Gli usi della malva
Con la pianta della malva possono essere preparati degli ottimi rimedi naturali molto efficaci, utilizzando le foglie, i fiori e anche le radici della pianta. Le foglie, ad esempio, devono essere raccolte durante l’estate da giugno a settembre, senza picciolo, e devono essere ben lavate ed asciugare. Dopo averle fatte essiccare, si conservano in contenitori di vetro riposti in un luogo asciutto e poco luminoso. Se invece le foglie sono fresche, esse si possono conservare frigo fino ad un massimo di tre giorni.
I fiori, invece, devono essere raccolti in ottobre, meglio se sbocciati da poco ed anche in questo caso è necessario farli essiccare in un luogo all’ombra, per poi trasferirli sotto vetro, protetti dai raggi del sole.
Tra le ricette con la malva da consigliare, proponiamo una semplice tisana: facciamo bollire per una decina di minuti 5 grammi di foglie in un contenitore con dell’acqua: successivamente filtriamo e beviamo la tisana. La tisana alla malva è ottima anche per effettuare abluzioni e gargarismi o, ancora, usata come shampoo per combattere secchezza ed opacità del cuoio capelluto.
È possibile preparare anche una gustosissima e rilassante tisana con i fiori di malva: facciamo bollire l’acqua in un pentolino e, dopo aver spento il fuoco, versiamo 2 grammi di fiori nell’acqua. Lasciamo in infusione per 10 minuti, filtriamo e sorseggiamo.
Altra bevanda salutare è quella preparata miscelando fiori e foglie di malva: facciamo bollire 5 grammi di fiori e foglie essiccate in acqua calda, togliamo dal fuoco e lasciamo il tutto in infusione per almeno un quarto d’ora. Dopo averlo filtrato, potremo berlo. Toccasana per la cistite, invece, è la tisana a base di salvia, malva ed uva ursina: le foglie delle piante appena citate devono essere lasciare in infusione in acqua bollente per circa 10 minuti trascorsi i quali la bevanda andrà filtrata e gustata.
È buona abitudine, inoltre, assumere la tisana di primo mattino, per le sue virtù sgonfianti e per regolare l’attività intestinale. In alcune tradizioni gastronomiche, la malva è anche impiegata per la preparazione di piatti tipici come risotti, minestre, polpette, ravioli, frittate e per arricchire le insalate. La malva può anche essere utilizzata per preparare una eccellente pomata per combattere le dermatiti, la pelle secca e le rughe: prendiamo 30 gr di foglie e fiori di malva, li tritiamo insieme e poi aggiungiamo 40 gr di burro precedentemente ammorbidito, mescoliamo e setacciamo per bene. Una volta pronta, la pomata va messa in frigo per essere conservata.
Ancora, le foglie crude della pianta di malva possono anche essere masticate per guarire il mal di denti, le afte, il sanguinamento e la gengivale. Infine, la malva è un ottimo rimedio naturale da applicare anche sulle punture degli insetti.
Malva: controindicazioni ed effetti collaterali
La malva è un rimedio naturale molto usato anche perché non presenta nessuna controindicazione particolare ovviamente se assunta nelle dosi consigliate. Molto indicata per le donne incinte, la malva deve però essere evitata in presenza di particolari intolleranze ad alcuni principi attivi della pianta come la malvina e la malvidina.
fonte: salutebenessere.tv(Ivana)
STRISCIA FUMETTO
... LA NATURA SULL'ISOLA ...
IL FAGIOLO DI GOA
Il pisello asparago, o fagiolo di Goa, è un legume, la cui origine non è stata ancora definita, si ritiene che provenga dalle Mauritius e che successivamente si sia diffuso in Nuova Guinea e in Indonesia. La pianta cresce molto rapidamente ed è un rampicante che può raggiungere i 4 metri di altezza e tutte le parti che la compongono hanno un elevato valore proteico e ricco di vitamina A, C, calcio e ferro. Il fagiolo ha baccelli dalla forma particolare, con sezione a stella a quattro punte, che lo hanno reso noto anche come "fagiolo alato". Il suo nome scientifico è psophocarpus tetragonolobus.
Il fagiolo di Goa è una pianta perenne in clima equatoriale, ma viene coltivato come annuale alle temperature miti. Soffre molto il gelo e il mese più adatto per la semina è maggio. In estate inoltrata la pianta inizierà a produrre i fiori, che la rendono anche adatta alla coltivazione a scopo ornamentale. Se le temperature sono favorevoli, fiori matureranno presto in baccelli, i quali verranno raccolti in modo scalare per favorirne la produzione di nuovi. Sarà solo fiore quando la lunghezza del giorno è più breve di 12 ore. Le foglie variano colore e appaiono con diverse tonalità di verde. Quando la capsula è completamente matura, diventa di un colore cenere-bruno e si spacca per liberare i semi.
I baccelli possono raggiungere anche i 15 cm di lunghezza, ma per il consumo è bene raccoglierli non maturi, dai 3 ai 5 cm. Ogni parte della pianta è commestibile: con i semi si ricava un olio simile a quello della soia; con la granella secca si prepara un alimento fermentato detto tempeh; le foglie e le radici possono essere cucinate in vario modo, lesse o saltate; i baccelli giovani si possono consumare anche crudi; i fiori blu pallido vengono utilizzati come colorante o per insaporire le zuppe e i piatti con i funghi.
In Indonesia è una pianta preziosissima: oltre che nella cucina tradizionale, infatti, il latte di questo legume unito alla farina è utilizzato per nutrire i bambini che hanno carenze di proteine. Tra gli altri vantaggi: è ottima per il foraggio; l’olio di scarto dei suoi semi è sia usato come combustibile sia come ingrediente per il sapone. Oltre che gustoso da portare in tavola, il fagiolo alato è perfetto per essere usato come concime biologico; molti studi hanno dimostrato che le radici della pianta rilasciano grosse quantità di azoto nel terreno e ingenti sostanze nutritive che rendono più fertile la terra e alimentano anche le colture vicine.
Secondo gli esperti costituirebbe l’elemento base dell’alimentazione del futuro. Le proprietà nutrienti sarebbero sbalorditive, sia se il fagiolo viene cotto che se servito crudo. Si parla di 35% di proteine e 18% di grassi a porzione.(Gabry)
POESIE DI STAGIONE
LUGLIO
I mesi dell'estate
.... Giugno , Luglio, Agosto.
Sono nudi come l'aria
ma ciascuno porta un suo fregio,
l'uno un ramo di ciliegio
che di frutti ondeggia e svaria;
il secondo ghirlandette
di papaveri fiammanti,
spighe il terzo barbaglianti,
in manipolo costrette.
Bravi e validi figlioli,
rosolati al solleone;
saltan come in un trescone
di gagliardi campagnoli.
(Diego Valeri)
Edited by gheagabry - 12/7/2016, 22:01. -
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Buon Venerdì, un abbraccio a tutti.
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Buon Sabato, un abbraccio a tutti.
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Buona Domenica, un abbraccio a tutti.
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Buon inizio settimana, un abbraccio a tutti.
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Buona Giornata, un abbraccio a tutti.
Edited by Gullit234 - 13/7/2016, 08:11. -
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Buon Mercoledì, un abbraccio a tutti.
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