Il mangiar sano...

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  1. gheagabry
     
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    10 cibi che ci aiutano a smettere di fumare


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    Che alcuni siano irresistibili non ci sono dubbi (chi ce la fa a smettere bevendo espresso?), ma altri aiutano chi ci sta provando. Tipo gli agrumi che alterano il sapore della sigaretta e le patatine fritte che viziano altrettanto!

    Se state cercando di smettere di fumare, riuscire a resistere alla tentazione di una sigaretta dopo una tazza di caffè è quanto di più difficile ci sia, perché l’espresso, come del resto l’alcool, la carne rossa e i cibi ricchi di zucchero in genere, hanno il potere di accendere la vostra voglia di una bionda molto più di quanto facciano ad esempio un bicchiere di latte o una spremuta d’arancia. Che, al contrario, danno alla sigaretta un retrogusto talmente amaro da spegnere immediatamente ogni desiderio “fumoso”.


    Ecco perché, laddove non bastassero forza di volontà, impegno e determinazione, si può provare anche con la dispensa per cercare di eliminare definitivamente il vizio, scegliendo fra questi 10 cibi e alimenti selezionati dal Daily Mail, noti per le loro proprietà antinicotina.

    Ginseng
    Diversi studi hanno dimostrato che il ginseng ha la capacità di inibire il rilascio della dopamina quando si fuma. Di conseguenza, se assunta settimanalmente, questa pianta permette di ridurre il livello di piacere che si ottiene dalle sigarette, favorendo così il loro progressivo abbandono.

    Latte
    Stando agli scienziati della Duke University, bere un bicchiere di latte prima di accendersi una sigaretta rovina il gusto di quest’ultima, dandole un sapore amaro. Quindi buttatevi sul latte ogni qual volta vi prende la voglia di fumare e in men che non si dica l’idea di una bionda non vi sembrerà più così irresistibile.

    Noci, noccioline e mandorle
    In questo caso il segreto sta nel mangiarle lentamente, così da tenervi occupati fino a che la voglia non vi sarà passata. In più, fate anche il pieno di energia, proteine e nutrienti.

    Agrumi
    Fumare azzera le scorte di vitamina C dell’organismo, quindi meglio correre ai ripari facendo incetta di alimenti che la contengono, come arance (anche in versione spremuta), limoni e melograni, senza contare che la nota acida degli agrumi mal si armonizza con il gusto della sigaretta, facendo così passare la tentazione di accenderla.

    Snack salati
    C’è chi giura di aver chiuso per sempre con il fumo mangiando qualcosa di salato (dalle patatine ai pretzel o anche solo una punta di sale) non appena gli veniva la tentazione di una sigaretta. Perché non provare?

    Frullati
    Smettere di fumare sviluppa un’irresistibile voglia di dolce, ma per limitare le calorie è meglio buttarsi sui frullati, che assecondano la voglia di zuccheri senza gravare sulla bilancia, a maggior ragione se si scelgono frutti ricchi di vitamina C (per i motivi già precedentemente spiegati).

    Gomme senza zucchero
    Tener impegnata la bocca con qualcosa di diverso dalla sigaretta aiuta a smettere di fumare e le gomme da masticare (scelte nella versione sugar-free per non incidere sulla bilancia e nemmeno sui denti) sono senza dubbio un’idea intelligente per raggiungere lo scopo.

    Caramelle alla menta
    Vale lo stesso discorso fatto per le gomme da masticare, senza contare che le caramelle alla menta (sempre nella versione senza zucchero) hanno anche un buon sapore e rinfrescano l’alito.

    Bastoncini di verdure
    Come già succede per il latte, anche carote, cetrioli, sedano, zucchine e melanzane danno alle sigarette un retrogusto amarognolo e disgustoso che fa passare la voglia di accenderle ed aspirarle. Inoltre, potete sempre provare ad ingannare il cervello spacciando i bastoncini di verdura per sigarette, da masticare a lungo per tenere impegnata la bocca in un’attività diversa (e più salutare) rispetto al fumo.

    Yogurt
    Assodato il cattivo rapporto fra latticini e sigarette, tenere a portata di mano un vasetto di yogurt (sia al naturale che nella versione non zuccherata) asseconda la vostra voglia di dolce tenendovi lontani dal fumo.

    fonte:http://www.vanityfair.it/

     
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  2. gheagabry
     
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    Forma fisica, salute e pelle al top con l’alimentazione


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    Regole di buona alimentazione per mantenersi in forma e curare la propria salute e bellezza


    Una dieta che permetta non solo di rimettersi in forma, ma anche di assicurarsi una salute di ferro e una pelle perfetta? A quanto pare è possibile. Grazie a CIRRH.org e al suo fondatore Marco Guidetti-Hoffman, siamo stati a lezione da Carol Alt (sì, lei, la modella grazie a cui è nata la definizione di top model) e dal Dottor Nicholas Gonzalez, che nel suo studio di New York riceve centinaia di star e migliaia di persone da tutto il mondo per offrire una dieta personalizzata.

    Alimentazione vegetariana, voci discordanti riguardo la carne (soprattutto quella rossa), alimenti biologici che forse tanto biologici non sono, integratori che chissà se servono e a cosa. E poi ancora la dieta del digiuno, quella a base di succhi e minestroni, la famigerata dieta alcalina che promuove un esasperato consumo di limoni. Cosa c'è di vero? La confusione, nel campo dell'alimentazione, regna.

    Una cosa è certa: siamo una macchina, e come ogni macchina, se veniamo alimentati con la benzina sbagliata, siamo destinati a rovinare gli ingranaggi.

    Il Dottor Gonzalez, uno tra i più noti nutrizionisti viventi, ci ha spiegato che ogni cibo influenza il sistema nervoso del corpo e il suo ph. E che tutto sta nel cercare di mantenere i livelli in equilibrio, con un'alimentazione studiata ad hoc per ognuno in base al proprio tipo metabolico.

    Niente proibizionismi general generici, dunque. A quanto afferma Gonzales, chi sente la necessità di mangiare carne dovrebbe mangiarla, chi non la ama farebbe meglio a evitarla. E lo stesso vale per quasi tutti gli alimenti. (Dove la gola che ci induce a scegliere il junk food non dovrebbe essere confusa con la necessità di mangiarlo)

    Il concetto di base è quello di ascoltare il proprio corpo, facendo caso a sintomi quali emicrania, problemi cutanei, gonfiori e sensazioni generali di malessere: per capire cosa ci fa bene e cosa no basterebbe imparare ad ascoltare il proprio corpo, cercando riscontri tra i sintomi percepiti e i cibi ingeriti nelle ore precedenti, e tenendo conto che esistono delle regole generiche valide per tutti.

    Eccole:

    No alle farine bianche raffinate, via libera a quelle integrali (che si tratti di pane, pasta o riso)

    No allo zucchero raffinato, molto meglio eliminarlo, o piuttosto preferire quello integrale - che non è quello di canna, ma zucchero di cocco crudo e miele crudo.

    No ai cibi pronti: prima di comprare un prodotto pronto leggete la lista degli ingredienti, se compaiono nomi di ingredienti a cui non riuscite a dare una forma, non vanno bene.

    Sì a frutta e verdura. Quest'ultima va preferita cruda, dove e quando possibile.

    Sì agli alimenti biologici, che contengono più componenti nutritive rispetto ai corrispettivi industriali.

    Sì agli integratori, soprattutto a chi mangia poca frutta e verdura.

    Ni ai latticini: vanno bene solo se mangiati con estrema moderazione, ovvero non tutti i giorni - a eccezione dello yogurt come colazione, che aiuta la flora intestinale.

    Ni ai prodotti light: hanno meno grassi, ma spesso anche meno componenti nutritive indispensabili all'organismo.

    Sì agli agrumi, che si tratti di spremute o di utilizzare il limone come condimento.

    Sì all'olio di oliva.

    Sì ai cibi crudi: contengono vitamine che durante la cottura si sperdono.

    Infine, un trucco alimentare legato al sistema nervoso.

    Per diminuire lo stress, e qualora si soffra di insonnia, vanno mangiati alimenti ricchi di magnesio (spinaci, semi di zucca, germogli di soia, noci, riso, carciofi e datteri) e potassio (pomodori, paprika, origano, rosmarino, pistacchi, lenticchie e ceci), mentre, se si è tristi e stanchi, vanno preferiti quelli contenenti il calcio, come le alici, il polpo, la rucola, mandorle, spinaci, broccoli o i fichi secchi. Inoltre, in questo caso, è da evitare il succo di limone, il più potente alcalinizzante naturale, e favorire invece l'aceto di mele biologico.


    fonte:http://www.grazia.it/



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    Non solo latte, segreto ossa forti e' nel consumo di tè.

    Tre tazze giorno in donne anziane riducono rischio fratture 30%. Non solo latte: il segreto per avere ossa forti, soprattutto a una certa età, potrebbe risiedere nel consumo di tè. Secondo una ricerca australiana, della Flinders University, pubblicata sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition, berne tre tazze al giorno riduce il rischio di fratture di circa il 30% rispetto a chi non lo consuma o lo consuma poco. La ricerca e' stata svolta su un campione di 1200 donne, tra le quali è più frequente l'osteoporosi, che provoca indebolimento delle ossa, tutte di età media intorno agli 80 anni, alle quali sono state chieste con questionari periodici le abitudini alimentari, in particolare quelle relative al consumo di tè.
    Durante il periodo di osservazione di 10 anni, le donne hanno subito 288 fratture, 129 delle quali dell'anca.
    Tuttavia, coloro che bevevano almeno tre tazze di tè al giorno, in particolare tè nero e verde, risultavano avere circa un terzo in meno di probabilità di andare incontro alla rottura di un osso nel corso del decennio rispetto a chi lo beveva raramente o per nulla. Secondo gli esperti il segreto del tè potrebbe risiedere nei flavonoidi, che rafforzano le ossa, accelerando la formazione di nuove cellule ossee e rallentando l'erosione di quelle esistenti. Anche il caffè li contiene, ma secondo quanto riporta lo studio è stato proprio il tè di gran lunga la principale fonte per le donne studiate.
    (Ansa)
     
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  3. gheagabry
     
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    Mangiare cioccolato fa bene al cervello: lo studio


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    DI JESSICA RIVADOSSI

    Le molteplici proprietà benefiche del cioccolato sono ormai note da tempo, ma secondo un nuovo studio condotto da dei ricercatori della University of South Australia l’alimento tanto amato dai più golosi sarebbe anche un toccasana per il proprio cervello.

    Pubblicato sulla rivista Appetite, secondo i risultati il cioccolato potrebbe essere in grado di potenziare le funzioni cognitive. Il segreto? Si troverebbe nei flavonoidi, noti antiossidanti che possiedono benefici anche per la salute cardiovascolare oltre che andare a migliorare il corretto funzionamento del fegato, del sistema immunitario e dell’apparato circolatorio.

    Per arrivare alle conclusioni i ricercatori sono partiti dal Maine-Syracuse Longitudinal Study (MSLS): questo ha coinvolto un totale di 968 persone di età compresa tra i 23 e 98 anni. Questi a loro volta sono stati seguiti per circa 30 con l’obiettivo di verificare se vi fossero degli effetti a lungo termine sulle funzioni cognitive legate al consumo di cioccolato. I partecipanti sono stati quindi monitorati (specie le condizioni a livello vascolare, stile di vita e alimentazione) e sottoposti a una serie di test (circa la memoria visiva, di lavoro e verbale): questo per andare ad analizzare come le facoltà cognitive varino a seconda del consumo di cioccolato.

    Dai risultati è emerso un miglioramento circa la memoria spazio-visuale e organizzativa e del ragionamento astratto e per questo motivo i ricercatori sono giunti alla conclusione che, un consumo regolare di cioccolato (ma sempre senza esagerare) potrebbe andare a migliorare le prestazioni cognitive andando a rallentarne il suo cognitivo (in genere dovuto anche all’età).

    Se bene non sia ancora chiaro cosa faccia scaturire questi benefici, gli effetti sarebbero stati registrati dopo il consumo settimanale di qualsiasi tipo di cioccolato.


    fonte;http://salute.leonardo.it/

     
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  4. gheagabry
     
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    grazie
     
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3 replies since 5/4/2016, 15:52   56 views
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