L'Italia sorpassa la Francia: il Belpaese è il primo produttore di vino al mondo

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    L'Italia sorpassa la Francia:
    il Belpaese è il primo produttore di vino al mondo



    Mercoledì 7 Ottobre 2015, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 17:55

    È una delle più aspre battaglie, fra le tante, che da anni combattiamo contro la Francia: la produzione di vino. Tra champagne d’Oltralpe e spumanti nostrani, tra Appellation d'origine contrôlée (AOC) e Denominazione di Origine Controllata e Garantita, è una vera e propria guerra a colpi di ettolitri quella che ci contrappone ai cugini francesi.

    Ma ora arriva il sorpasso, riconosciuto anche da Parigi: l’Italia è il primo produttore di vino al mondo.
    Già un anno fa l’avevamo superata nei consumi (320 milioni di bottiglie, contro i 307 stappati nell’Exagone); poi è arrivato il primato nelle vendite e quello nella qualità, certificato in agosto. Due mesi fa, infatti, le cantine Ferrari hanno vinto il premio “Sparkling Wine Producer of the Year" come migliori produttori di bollicine al mondo. Ora, sulla base dei dati pubblicati a fine settembre dall’Unione europea, che hanno raccolto le cifre fornite da ciascuno Stato membro, la certificazione del sorpasso non poteva che essere un atto dovuto: l’Italia torna al primo posto, dopo il momentaneo superamento della Francia, che quindi ora scende in seconda posizione, davanti alla Spagna. Lontane la Germania e il Portogallo, che pure è tra i principali produttori di vino europei.
    La vendemmia italiana è stata indubbiamente la più ricca, con 48,8 milioni di ettolitri di vino; la Francia ne ha prodotti 46, la Spagna 36,6. Come si vede, il margine è molto sottile e, per decretare il vincitore, ci si affida a minime variazioni. A giocare un ruolo determinante è il tempo, che quest’anno è stato più clemente con l’Italia, facendo aumentare del 13 per cento la sua produzione; il clima secco ha invece ridotto quella francese dell’1 per cento: poco in termini assoluti, si dirà, ma evidentemente abbastanza per consegnarci la medaglia d’oro.
    Che poi i cugini d’Oltralpe siano più bravi di noi a valorizzare i propri prodotti, è un altro discorso. Non a caso, l’Italia, che dalle esportazioni delle sue bottiglie trae un grande vantaggio per l’economia nazionale, è agli ultimi posti nella vendita online, nonostante un incremento rispetto al 2013. L’e-commerce del vino cresce del 30 per cento ogni anno e, ad oggi, Cina e Regno Unito la fanno da padrone, con - rispettivamente - il 27 e il 6,8 per cento di acquisti online.


    http://www.ilmessaggero.it/SOCIETA/PIACERI...e/1607630.shtml

    FONTE:
    © http://www.ilmessaggero.it/SOCIETA/PIACERI...e/1607630.shtml
     
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