STERLIZIA

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  1. gheagabry
     
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    Chi non ha pane, ma compera fiori, è un poeta.
    Proverbio Turco



    La bellezza dei FIORI





    Ho un amico artista che alle volte dice cose con le quali non sono d'accordo. Magari raccoglie un fiore e dice: «Guarda com'è bello», e sono d'accordo; ma poi aggiunge «Io riesco a vedere che è bello proprio perché sono un artista; voi scienziati lo scomponete in tanti pezzi e diventa una cosa senza vita», e allora penso che abbia le traveggole. Per cominciare, la bellezza che vede lui è accessibile a chiunque e quindi anche a me, credo. Non avrò un senso estetico raffinato come il suo, ma sono comunque in grado di apprezzare la bellezza di un fiore. Per di più vedo nel fiore molte cose che lui non riesce a vedere. Posso immaginare le cellule, là dentro, e i complicati meccanismi interni, anch'essi con una loro bellezza. Non esiste solo la bellezza alla dimensione dei centimetri, c'è anche su scale più piccole, nella struttura interna, o nei processi. Il fatto che i colori dei fiori si siano evoluti per adescare gli insetti impollinatori, ad esempio, è interessante: significa che gli insetti vedono i colori. E allora uno si chiede: il senso estetico dell'uomo vale anche per le forme di vita inferiori? Perché è estetico? Domande affascinanti che mostrano come una conoscenza scientifica in realtà dilati il senso di meraviglia, di mistero, di ammirazione suscitati da un fiore. La scienza può solo aggiungere; davvero non vedo come e che cosa possa togliere.
    (da Il piacere di scoprire di Richard Feynman, ed.Adelphi)



    I fiori di queste piante meritano il simbolo che le è stato attribuito, ossia "il capriccio".
    Infatti, poche corolle possono vantare una tale fantasia di colore e una forma tanto strana.



    LA STERLIZIA




    La sterlizia e' famosa per la particolare forma e colore del suo fiore. Tra i fiori da coltivare in casa, questo e' senza dubbio il piu' originale. Nonostante sia originaria dell'Africa meridionale, la sterlizia sopravvive anche in condizioni non proprio vantaggiose. Fra le cinque specie piu' conosciute e maggiormente coltivate per interni, la piu' diffusa e' la sterlizia reginae, detta anche "uccello del paradiso" dovuto all'eleganza delle sue brattee e dei petali asimmetrici. La sterlizia reginae, arriva ai 90-120 cm di altezza; presenta foglie lanceolate, lunghe circa 40 cm. Le foglie sono composte da una brattea carenata di colore verde, sfumata di porpora, con portamento orizzontale. Dalla brattea nasce una successione di fiori lunghi circa 15 cm, formati da tre petali di color arancio vivo e da un corpo centrale blu.



    ........significato..........



    Tutti gli esseri viventi, siano essi uomini, animali oppure piante, si esprimono nel modo a loro più consono, comunicano con il mondo che li circonda, a volte volontariamente altre in maniera inconscia. Anche i fiori hanno una propria intrinseca capacità comunicativa che dipende dal tipo, dalla varietà e dal colore che li contraddistingue. Queste valenze sono state attribuite ai fiori nel corso dei secoli da poeti, da leggende tramandate di generazione in generazione, da studiosi.
    I fiori comunicano attraverso un proprio linguaggio, frutto dei valori assegnati loro dall’uomo.

    Prezioso quanto le orchidee, questo fiore molto apprezzato per l’incredibile bellezza è altrettanto noto come “fiore del paradiso” o “uccello del paradiso”, a causa della sua forma particolarissima, del suo portamento elegante, dei suoi cromatismi a contrasto, delle sue dimensioni vistose....Introdotta in Europa nel 1700, la strelitzia fu subito dedicata a Carlotta-Sofia di Meclemburg-Strelitz, vedova di re Giorgio III, cui la pianta deve il nome. Questa felice associazione iniziale, unita a oggettive considerazioni di carattere estetico, non spiega solo perché si chiama “regina” la varietà di strelitzia più nota, ma anche il significato normalmente attribuito al fiore, che indica, appunto, maestà e nobiltà.

    Presso alcune tribù del Sudafrica i fiori di strelizia sono riservati alla capanna del capo e a quella dello stregone e quanti li raccolgono abusivamente vengono severamente puniti.





    .....una fiaba......



    Esiste, non lontano da qui un grande prato verde. Non è ora la sua stagione migliore, quando l'erba è frasca, tenera e turgida e puoi sentirne il rumore sotto le scarpe. In quella stagione i suoi colori sono vividi e abbagliante e puoi scorgerlo con lo sguardo da molto lontano, in mezzo alla città. Ci sono molti fiori soprattutto in quella zona dove l'ombra scende presto. E' il luogo preferito di anime dolci, di poeti smarriti, di fanciulle vestite d'inverno, di cani sdraiati al sole, di nonne coi gomitoli di lana, di biciclette, arcobaleni e farfalle...Una farfalla, fra tutte la più bella ritorna sempre a posarsi sui suoi fiori. Racconta loro del mondo, delle cose che vede dall'alto, del vento, della ciminiera che inquina l'aria e di palloncini sfuggiti alle mani dei bimbi; delle strade piene di macchine, di mendicanti agli angoli della via. C'è un fiore in particolare che lei ama più degli altri, perché è il primo a sentirla arrivare e subito gira verso di lei la sua corolla riservandole il nettare più dolce. Anche lui la ama tanto perché sa raccontare le cose come nessuno, perché è fragile e bellissima, vestita di azzurro e giallo, di rosso e blunotte. Perché sa riposarsi fra i suoi petali abbandonandosi completamente, morbida e senza paura.
    Un giorno il vento, che viene e va come e dove vuole trasporta un piccolo pezzetto di carta colorato rosso arancio, probabilmente niente più di un biglietto d'autobus. Quel giorno la farfalla arrivando nel prato lo vede e ne è subito attratta e se ne innamora perdutamente. Non sa capire perché ma non riesce più a staccarsi da lui, non riesce più a lasciarlo. Gli racconta delle sue storie e dei suoi viaggi ma non sa più viaggiare, del vento e della ciminiera ma non sa più vederli perché è sempre con lui che non sa darle niente, ma lei non se ne accorge, riesce solo a vedere i suoi colori e ipnotizzata non vorrebbe lasciarlo mai. Il fiore è triste non sa spiegarsi perché la sua farfalla non si renda conto che non c'è vita; quel biglietto d'autobus non può dare niente e non sa che farsene dell'amata farfalla che poco a poco sta diventando di carta, che non sa più volare sui fiori. Vorrebbe fare qualcosa, attirarla con profumi e sapori ma tutto è inutile e cerca di dimenticarla.
    Un giorno il vento, che viene e va come e dove vuole, con una folata porta via, appena un pò più in là il biglietto d'autobus. Cadendo e fluttuando leggero nell'aria come una foglia secca il biglietto si posa di nuovo a terra, vicino ai fiori, scoprendo l'altra faccia grigia e ormai putrida, di muffa e umidità.
    La farfalla si sente perduta e all'improvviso si rende conto di quanto sciocca fosse stata per tutto quel tempo. Di quanto avesse fatto soffrire i suoi amici fiori, il suo amato fiore; piange forte e cerca di nascondersi, di sparire, di morire...Il fiore la sente e subito scopre di amarla ancora tanto, malgrado tutto e di volerla di nuovo fra i suoi petali. Con la corolla, con tutta la sua forza si china a salutarla inondandola del suo polline. Un battito d'ali e la farfalla è di nuovo a casa, spargendo sul prato la sua colorata vita.
    - dal web -



    Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno,
    non sarebbe una vita sprecata. (L’ultimo samurai)





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  2. gheagabry
     
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1 replies since 4/9/2015, 22:50   566 views
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