KAZAKISTAN

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    foto:mappemurali.com

    Kazakistan


    Il Kazakistan, chiamato anche Kazachstan, Kazakhstan o Kazahstan, in italiano anche, raramente, Cosacchistan o Cosacchia (in kazako: Қазақстан, Qazaqstan; in russo: Казахстан, Kazachstan), è uno Stato transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia, ed è un'ex repubblica dell'Unione Sovietica.

    Confina ad est con la Cina, ad ovest e nord con la Russia e a sud con alcuni paesi dell'Asia centrale, ovvero il Kirghizistan, l'Uzbekistan e il Turkmenistan. Inoltre, ad ovest è delimitato per un tratto dalle coste del mar Caspio. Il Kazakistan è il più grande Stato del mondo non avente accesso al mare, in quanto il Mar Caspio è considerato un lago (dato che non permette l'accesso al commercio marittimo).

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    foto:stelledoriente.it/


    La storia antica del Kazakistan è caratterizzata da un'assenza di fonti scritte sino al XV secolo, risulta quindi fondamentale la ricerca archeologica per i periodi precedenti; la ricerca però rimane carente per quelle informazioni e le datazioni precise riscontrabili solo in testi scritti.

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    foto:img.plug.it

    La regione fu frequentata già a partire dal paleolitico inferiore da due differenti culture. La prima originaria della zona di Karatau con arnesi simili a quelli in pietra ritrovati nelle regioni dell'Asia sud occidentale. La seconda sviluppatasi nel Kazakistan settentrionale con caratteristiche analoghe nella lavorazione della pietra. Durante l'età dei metalli iniziarono a svilupparsi le prime culture. La cultura andronoviana (età del bronzo) sviluppò l'agricoltura e l'allevamento già introdotte nel neolitico. Nell'insediamento di Botaj nei pressi di Petropavlovsk (ora Petropavl) di epoca eneolitica si sviluppò l'allevamento degli equini. Le popolazioni vivevano in abitazioni seminterrate, muri in argilla e tetti di tronco d'albero con rami ricoperti d'argilla. Tra il XVII e il IX secolo a.C. si svilupparono insediamenti stanziali dediti alla pastorizia. In questo periodo si documentano i primi carri a ruote trainati da cavalli o cammelli.


    La prima fondamentale evoluzione storica, come detto solo attribuibile a rilievi archeologici, è lo sviluppo di società dell'età del bronzo. Lo sviluppo dell'età del bronzo in una società, sino ad allora e da tempo immemorabile, di allevatori dediti alla transumanza trasformò l'economia di tutta la regione, le comunità dei villaggi stanziali si trasformarono in seminomadi con culture spesso simili, ma differenziate. Tra queste si possono segnalare i Tasmola (V-III secolo d.C.) del Kazakistan centrale, i Saka (VII-VI secolo d.C.) e i Kanguj (III a.C. - VI d.C.) del Kazakistan meridionale, i Sauromati nel Priural'meridionale, Wusun (III a.C. - VI d.C.) nel Semireč'e e i Sarmati (III a.C. - VI d.C.) nel Kazakistan occidentale.

    Queste popolazioni comunque in continuo spostamento aumentarono i contatti, e quindi gli scambi, tra l'Asia mongola, gli altipiani iranici e l'Europa orientale. Alcune popolazioni, come i Sarmati, vennero in contatto con l'Impero romano sino ad emigrare in parte nell'antico impero che controllava il Mar Mediterraneo. Altre popolazioni forse più tarde ma generate dal crogiolo di culture nomadi della steppa asiatica, nel quale il Kazakistan attuale era un punto di passaggio obbligato, attraversarono la steppa russa sino a fermarsi ai limiti dell'impero, come gli Sciti, o penetrarono in esso provocando distruzioni e razzie come nel caso degli unni.


    Nell'Alto medioevo si assiste ad uno stanziamento e ad un inurbamento delle popolazioni nella zona meridionale del Kazakistan. I fattori scatenanti furono sicuramente due: la realizzazione di una via stabile per il commercio (Via della Seta) e lo svilupparsi di reti di insediamenti sogdiani, popolazioni prevalentemente stanziali.
    Gli attuali popoli originari della regione derivano da etnie turco-mongole(Anche se si possono trovare comunque persone native Kazake di aspetto europeo,probabilmente discendenti delle popolazioni Iraniche dell'Asia Centrale), esse facevano parte dell'antico impero oirato. Nel IX secolo vi fu l'islamizzazione dell'intera area.
    Nel XIII secolo passò nella regione l'invasione che portò i mongoli alla soglia dell'Europa, distruggendo i regni formatisi in precedenza.

    I khanati

    I kazaki riuscirono a costituirsi in Stato intorno al 1470, quando i sultani Janibek e Girei riuscirono a unificare stirpi diverse di popolazioni seminomadi in un'unica etnia nella parte sud occidentale dell'attuale regione. Nel XVI secolo si formarono numerosi khanati, che controllarono un vasto territorio dell'Asia centrale: in particolare, il khanato di Bukhara, poi diventato Emirato, il khanato di Khiva e il khanato di Kokand, situati tra il Mar Caspio e la valle del Ferghana, attualmente divisa tra Tagikistan Kirgizistan e Uzbekistan. L'invasione dei Calmucchi distrusse il regno kazako. Ad essa ne seguirono altre dall'est, che imperversarono, nel territorio dell'Asia centrale, tra il XVII e il XVIII secolo. Nonostante le invasioni, i khanati mantennero la loro influenza, registrando un forte sviluppo sotto il governo di Qasim Khan. Il regno resistette sino al 1718; con la morte di Tywka, ultimo khan dei kazaki, il potere passò nelle mani di khan provenienti dalle steppe mongole.



    La frammentazione del potere e la divisione delle tribù agevolò l'influenza russa sviluppatasi a partire dal 1781. I diversi gruppi lottarono per l'indipendenza, ma furono duramente repressi sino all'annessione all'impero russo tra il 1820 e il 1850. Alla fine dell'annessione vi fu un processo di russificazione del paese con un afflusso di contadini russi nelle nuove terre conquistate. Con la dissoluzione dell'impero russo e l'imminente Rivoluzione d'ottobre molti territori svilupparono movimenti nazionalisti e indipendentisti. Anche il Kazakistan ebbe in quel periodo un movimento nazionale di ispirazione islamica denominato Alash Orda che proclamò la propria indipendenza (Autonomia di Alash) nel dicembre del 1917 e controllò parte del territorio sino al maggio del 1919. A partire dal 1919 il territorio entrò definitivamente nell'area sovietica, come Repubblica Socialista Sovietica Kazaka parte integrante della futura Unione Sovietica. Nel 1920 parte del territorio si organizzò in repubblica autonoma russa e a partire dal 5 dicembre del 1936 si trasformò in Repubblica Socialista Sovietica adottando gli attuali confini. Il 26 marzo fu adottata la nuova bandiera di stato rossa con falce e martello in asta e fascia azzurra orizzontale nella parte bassa. Il Kazakistan come tutte le ex repubbliche sovietiche, esclusi gli stati baltici, anche dopo aver ottenuto l'indipendenza, è influenzato notevolmente dalla Russia soprattutto in economia, ricerca militare, spaziale missilistica e per il fatto che la Russia è il suo maggior partner d'acquisto.

    L'indipendenza

    Il 25 ottobre del 1990 il Kazakistan proclamò la sua sovranità e si dichiarò indipendente dall'Unione Sovietica il 16 dicembre 1991, aderendo alla Comunità Stati Indipendenti (CSI). Il parlamento elesse lo stesso anno Nursultan Nazarbayev Presidente assoluto. Il 2 marzo 1992 aderì all'ONU e nel maggio dello stesso anno divenne membro dell'UNESCO. Il 4 giugno 1992 adottò la nuova bandiera nazionale di colore celeste con un sole raggiante e un'aquila della steppa di colore giallo posti al centro. Fu alzata per la prima volta il 6 giugno. Nel 1994 si svolsero nuove elezioni legislative che videro vincitore il Partito d'Unità Nazionale del presidente in carica. Le contestazioni dell'opposizione provocarono un'invalidazione delle elezioni da parte della Corte Costituzionale e una reazione del presidente Nazarbayev che sciolse il parlamento attribuendosi per decreto il potere legislativo. Il 30 agosto del 1995 fu adottata la nuova costituzione che aumentò i poteri presidenziali e nel dicembre dello stesso anno si svolsero nuove elezioni legislative e vennero create due camere parlamentari. Sempre lo stesso anno s'istituì un referendum per prorogare il mandato presidenziale sino al 2001, rendendolo di fatto vitalizio. Nel 1995 venne firmato un trattato con Uzbekistan e Kirghizistan per l'istituzione d'uno spazio economico comune.
    Astana è stata selezionata quale capitale che ospiterà l'esposizione internazionale EXPO 2017, con il tema "Energia del Futuro"

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    foto:rinnovabili.it


    Il Kazakistan è un paese transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia, ricomprendendo nel suo territorio il fiume Ural, che generalmente è accettato come confine tra i due continenti. Secondo alcune definizioni, che tengono conto unicamente di criteri geo-politici, si tratterebbe di uno Stato completamente asiatico (in questi casi il confine tra Europa e Asia non è posto sul fiume Ural ma lungo il confine del Kazakistan).

    Con i suoi 2,7 milioni di km², il Kazakistan è al nono posto tra i più vasti paesi del mondo e ha una superficie pari circa a quella dell'Europa occidentale. Il suo confine con la Russia, a nord e a ovest, lungo 6846 km, è uno dei più lunghi al mondo, secondo solo a quello tra Canada e Stati Uniti. Confina inoltre con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Kirghizistan a sud, e con la Cina a est. Ha una lunga fascia costiera (1894 km) sul Mar Caspio e una molto più ristretta, di un migliaio di km, sul lago d'Aral, che condivide con l'Uzbekistan.

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    foto:tripnblog.it

    Il paese è principalmente pianeggiante, se si escludono le pendici montuose orientali e sud-orientali. Il Kazakistan sud-orientale occupa l'estremità settentrionale del Tian Shan e il monte Khan Tengri (7010 m), uno dei più alti picchi del Tian Shan, segna il confine tra la Cina, il Kazakistan e il Kirghizistan. A cavallo del confine, poco più a ovest, ci sono le catene montuose di Küngey Alatau, Zailijski Alatau, Kirghiz Alatau e Talassky Alatau, catene minori del Tian Shan che superano in molti punti i 4000 m.

    Il confine orientale che divide il Kazakistan dalla Cina è un susseguirsi di catene montuose e di gole attraversate da strade o dalla ferrovia. Più a nord ci sono le colline Tarbagataj (tra i 2000 e i 3000 m) e, a nord delle sorgenti del fiume Irtyš, i monti Altaj (oltre 4000 m) che si estendono in parte oltre che in Kazakistan anche in Russia, Mongolia e Cina.

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    foto:images.vanityfair.it

    Al di fuori di questi territori gli unici altri rilievi notevoli del paese sono le colline Karatau, che in realtà sono un prolungamento del Tian Shan a nord-ovest di Taraz e di Shymkent, e una serie di altipiani che si estendono a ovest delle colline Tarbagataj e che in alcuni punti superano i 1000 m, come avviene per le colline Shyngghystau a sud di Semey.

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    foto:mw2.google.com

    Il nord del paese è pianeggiante, costituito soprattutto da steppa, spoglio di alberi, anche se la maggior parte della prateria originaria è stata trasformata in coltivazioni di grano o di altre piante alimentari. Più a sud la steppa diventa sempre più arida, trasformandosi in deserto o in semi deserto (con arbusti sparsi) su buona parte del terzo meridionale del paese.


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    foto:media-cdn.tripadvisor.com


    L'altopiano di Ustyurt, un deserto sassoso, si estende dal lago d'Aral verso il Mar Caspio; a sud-est del lago d'Aral c'è il deserto di Kyzylkum che si divide tra il Kazakistan e l'Uzbekistan; il deserto argilloso di Betbakdala si estende tra il lago d'Aral e il lago Balkash; più a sud c'è il deserto Muyunkum e a sud del lago Balkash c'è il deserto Sary Ishikotrau.


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    foto:meteoweb.eu

    lago d'Aral


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    foto:poandpo.com

    lago Balkash

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    foto:advantour.com

    I fiumi più importanti sono il Syr-Darya (l'antico Jassarte/Jaxartes), che scorre verso nord-ovest attraverso il Kazakistan meridionale e termina nel lago d'Aral;


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    foto:media-2.web.britannica.com

    l'Ural, che scorre verso sud dai monti Urali in Russia e sfocia nel Mar Caspio;

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    foto:upload.wikimedia.org

    l'Ili, che proviene dalla Cina e termina nel lago Balkash;

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    foto:aboutkazakhstan.com

    l'Irtyš, che attraversa il nord-est del Kazakistan in direzione della Siberia;

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    foto:image.nanopress.it

    e infine l'Ishim


    e il Tobol che attraversano il Kazakistan settentrionale in direzione nord e sono affluenti dell'Irtyš.

    Il lago Balkash nella parte centro-orientale del paese è il quarto lago dell'Asia per superficie (17.400 km²), ma è poco profondo: solo 26 m nel punto più profondo. La metà orientale è salata mentre quella occidentale è di acqua dolce.

    Il lago Chagan è un cratere artificiale creato dal test nucleare Chagan risalente al 15 gennaio 1965, il lago ha una capacità di 100.000 m³.


    Come il resto della regione, il Kazakistan è caratterizzato da estati calde e da inverni molto freddi. Durante i mesi più caldi, luglio e agosto, le temperature massime mensili medie sono di 36 °C ad Almaty e di 38 °C a Semey.

    Da novembre a marzo le mattine gelide sono frequentissime ad Almaty, e le temperature pomeridiane rimangono al di sotto degli 0 °C per almeno un pomeriggio su tre. Il terreno è coperto di neve in media per 111 giorni all'anno, mentre le cime dei monti Altaj sono innevate tutto l'anno. Di solito nebbia e foschia si dissolvono entro mezzogiorno. A Semey le mattine d'estate sono le uniche in cui il terreno non sia ghiacciato, mentre da ottobre ad aprile il ghiaccio è padrone. D'inverno non è raro che ci sia la neve, anche se nel caso delle pianure le precipitazioni di qualunque tipo sono molto scarse, la neve ghiacciata permane sul terreno in un sottile strato per 150 giorni all'anno. Le temperature medie giornaliere in gennaio sono di -2 °C ad Almaty e di -11 °C a Semey, mentre le temperature minime annuali possono arrivare a -26 °C ad Almaty e a -37 °C a Semey.

    Le precipitazioni annue vanno da meno di 100 mm all'anno nei deserti a 1500 mm sui monti Altaj. Le precipitazioni estive nelle steppe sono dovute soprattutto a violenti temporali, che possono dare origine a brevi ma violente inondazioni locali.



    In termini di risorse naturali il Kazakistan è probabilmente il paese con la maggiore ricchezza pro capite al mondo. Il problema è condurre serie politiche di sviluppo e distribuire la ricchezza tra la popolazione, il che non è assolutamente facile in un paese dove la corruzione e il regionalismo sono profondamente radicati[senza fonte]. Il paese possiede circa il 60% delle risorse minerarie dell'ex Unione Sovietica; vengono estratte grandi quantità di ferro nel bacino di Kustanaj nel nord-ovest, notevoli quantità di carbone nei dintorni di Karaganda ed Ekibastuz, e inoltre petrolio, metano e diversi metalli usati nell'elettronica, nell'ingegneria nucleare e nella missilistica. L'ENI è uno dei più importanti partner privati del Kazakistan. Le relazioni con la compagnia italiana risalgono al 1992, quando venne firmato il primo accordo di ripartizione della produzione del campo di Karachaganak, nel nord del paese, di cui dal 1997 l'Agip è operatore e da cui già estrae il petrolio con una licenza per quaranta anni. Scoperto nel 1979 questo campo copre un'area di 450 km² e le compagnie si sono organizzate nel consorzio Karachaganak Integrated Organization (KIO) che vede la partecipazione di: ENI/Agip e British Gas (co-operatori al 32.5%), ChevronTexaco (20%) e la compagnia russa Lukoil (15%). Il progetto mira a espandere la produzione del campo, attiva dal 1984, dagli attuali 100,000 barili al giorno a più di 220,000 e ad aumentare la produzione di gas parallelamente.

    Il Kazakistan ospita il 20% delle terre coltivate dell'ex URSS. Gran parte del nord fu trasformato in un unico campo di frumento dal programma delle Terre Vergini negli anni cinquanta. Nonostante lo scarso successo, il Kazakistan continua a coltivare un'incredibile quantità di frumento, pari a un terzo della produzione totale dell'ex URSS. Nelle aree coltivate del sud crescono frutta, ortaggi, tabacco, riso, canapa e cotone. Le aree più asciutte vengono usate per il pascolo stagionale di pecore, mucche, cavalli e cammelli.

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    foto:cilentolabdotcom.files.wordpress.com

    Piantagioni di marijuana e oppio sono presenti in diverse parti del Kazakistan. Prima che cessasse la produzione legale nel '91, le piantagioni del Shymkent erano l'unica risorsa sovietica per la produzione di medicinali oppiacei. Cannabis e oppio crescono soprattutto nella Chu Valley, nel centrosud dello Stato (circa 138 000 ettari di cannabis e una vasta aerea di papaveri da oppio). Il programma governativo del Kazakistan contro il narcotraffico è cominciato, non senza difficoltà di attuazione, nel 1993.

    Dopo la disgregazione dell'URSS, il Kazakistan ha dovuto affrontare tutti i problemi che hanno colpito le repubbliche ex sovietiche: crollo dei sistemi di commercio e di distribuzione, inflazione senza controllo, mancanza di fondi per rinnovare gli impianti, esaurimento dei sussidi statali e crollo della produzione. Nel 1993 un terzo di un eccezionale raccolto di frumento fu perso a causa degli inadeguati metodi di mietitura, della mancanza di magazzini e dell'insufficienza dei trasporti.

    Un altro problema è legato al fatto che molte delle più importanti aree industriali e agricole sono situate nel nord, popolato in prevalenza di Slavi. La perdita di Slavi e Tedeschi qualificati e specializzati a causa dell'emigrazione è stata dannosa per l'economia del Kazakistan.

    La politica del governo per la rivitalizzazione dell'economia è stata coerente e si è basata sulla privatizzazione, sulla liberalizzazione dei prezzi e sull'apertura agli investimenti stranieri.

    Nel 1993 il Kazakistan ha introdotto la propria moneta, il tenge, che si è sganciata dalla parità nel 1992.

    Anche se la strada è ancora lunga, l'economia ha iniziato a riprendersi.

    Con una percentuale religiosa del 70 per cento di musulmani, 25 per cento di cristiani e 5 per cento di buddisti, il Kazakistan è una dittatura fortemente personalistica, creata e guidata da Nursultan Nazarbayev che ha poteri esecutivi, legislativi e giudiziari diretti, indipendente dall'Unione Sovietica dal 16 dicembre 1991.

    Gran parte dell'economia del Kazakistan, gestita esclusivamente dallo stato fino al 1991, è stata privatizzata, comprese le compagnie televisive, elettriche e petrolifere. Circa 17.000 aziende sono state vendute. Il settore privato è dominato da un piccolo gruppo di importanti compagnie con interessi diversificati, che vanno dalle attività finanziarie e di investimento a negozi e ristoranti, tutte con legami stretti, spesso di parentela, con il governo.

    La privatizzazione della terra e dell'agricoltura è stata più lenta, poiché i kazaki temevano che ciò avrebbe consolidato il dominio coloniale russo e avrebbe distrutto i diritti terrieri storici delle orde e dei clan. Molti kazaki vivono ancora nelle vecchie fattorie collettive, in genere molto povere.

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    foto:marieclaire.it

    In Kazakistan, e più specialmente ad Astana, sono presenti i più grandi teatri del mondo. Il più famoso, il Kazakhstan Central Concert Hall, si trova ad Astana e rappresenta ogni tipo di opere.


    La musica nel Kazakistan è tra le più "strumentali" del mondo, infatti non si serve solo di una quantità indefinita di percussioni ma anche accompagnamenti con oud (simili a liuti). Uno dei più famosi compositori kazaki è Kurmangazy Sagyrbayuly Un esempio di utilizzo della musica tradizionale dei nomadi kazaki si può trovare nell'opera Slow horizons del compositore israeliano Yuval Avital (per chitarra, ensemble tradizionale del Kazakistan di 12 musicisti, ballerini, un narratore e video) realizzata per il Nauryz 21 festival ad Almaty nel 2006.

    fonte: wikipedia.org


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    foto:advantour.com


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    Definita la "Piccola Svizzera del Kazakistan" dai turisti per il suo microclima unico sulle pendici delle colline ricoperte da pini, attorniata da 14 laghi con acque curative.

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    foto:aboutkazakhstan.com

    Baikonur

    Il più grande e primo cosmodromo del mondo dal quale è stato lanciato il primo satellite artificiale terrestre ed è partito il primo uomo nello spazio.

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    foto:stephenlioy.com

    Shymbulak

    Comprensorio sciistico famoso per la varietà di percorsi e piste adatte a tutti.


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    foto:aksaicultura.net

    Piccolo Khan Tengri

    Maestosa vetta a forma piramidale alta 7010 metri a nord di Tien Shan



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    foto:kazakhstanwonders.files.wordpress.com

    Charyn Canyon

    Il Charyn canyon si estende per 150 km. La sua formazione risale a circa 12 milioni di anni, e viene spesso paragonato al Gran Canyon degli Stati Uniti.

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    foto:descubrekazajstan.files.wordpress.com

     
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    Astana

    Astana (kazako e russo Астана, /asta'na/) è dal 1997 la capitale (708.794 ab., stime 2010) del Kazakistan. Ha una popolazione in rapido aumento.

    La città ha cambiato più volte nome dalla sua fondazione nel XVIII secolo: prima Akmolinsk (russo: Акмолинск), poi Tselinograd (russo: Целиноград) dal 1961 al 1992, dal 1993 Akmola (kazako: Ақмола / Aqmola) fino al decreto presidenziale del 6 maggio 1998 che ne ha cambiato ufficialmente il nome in Astana. Il nome significa "capitale" ed è stato scelto perché è facile da pronunciare in molte lingue.

    La parola Astana in kazako significa letteralmente "Capitale", ma la parola stessa deriva dal persiano Astane (persiano: آستانه che significa "soglia sublime" o "porta reale", parola usata di solito per una capitale di uno Stato monarchico o in una città-santuario, sacra, che a sua volta deriva dal verbo persiano Istadan (ایستادن) "stare", in relazione), e letteralmente significa "soglia" (reale o sacra, dove le persone accedono con rispetto o timore)[senza fonte].

    Altri esempi, la città kazaka di Turkestan, che ospita il corpo del santo Ahmad Yasavi, è anch'essa aggettivata come "astana"; lo stesso avviene con la città di Mashhad in Iran, che è il luogo di sepoltura dell'Ottavo Imam sciita Reza. Molto tempo prima di diventare la nuova capitale del Kazakhstan, la città era una "astana", dato che il luogo di sepoltura del santo ivi sepolto, diede l'antico nome alla città, Ak Mola (Ақмола), che letteralmente significa "mausoleo bianco". Nel giugno 2008, è stata avanzata una proposta parlamentare per modificare il nome della città in "Nursultan", in onore del presidente Nursultan Äbişulı Nazarbaev. L'idea è stata tuttavia respinta dallo stesso Nazarbayev, che ha detto che la decisione di rinominare la città è riservata alle generazioni future.

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    foto:cdn-2.ideeviaggi.it/

    Storia

    Epoca russa e sovietica

    Nel 1824 un gruppo di cosacchi siberiani, provenienti da Omsk, fondò una fortezza sul fiume Išim, che diede origine alla città di Akmolinsk.

    Nel corso del XX secolo, la città divenne un importante nodo ferroviario, favorendo una grande espansione economica, che durò fino alla guerra civile russa. Durante l'epoca stalinista, in cui il Kazakistan ha ospitato 11 campi di lavoro (Gulag) dove furono internate centinaia di migliaia di persone e le loro famiglie, nella periferia di Astana sorgeva il campo di lavoro "ALZHIR" (acronimo russo per "campo per le mogli dei traditori della madrepatria di Akmolinskii"), che era riservato ai coniugi di quelli che erano considerati "nemici del popolo" dal governo di Stalin ed è uno dei più famosi gulag contenuti nel saggio "Arcipelago Gulag".

    Nel 1961, al tempo della campagna delle terre vergini (in cui Nikita Krusciov volle portare il Kazakhistan ad essere il secondo Stato produttore di cereali per l'Unione Sovietica), venne ridenominata Tselinograd (letteralmente "Città delle terre vergini") ed eletta capitale del Territorio delle Terre vergini sovietiche (Celinnyj Kraj). L'elevata concentrazione di immigrati russi in questa area può essere ricondotta al notevole afflusso di braccianti agricoli in questo momento. Esiste anche una apprezzabile presenza tedesca, molti russo-tedeschi furono reinsediati qui dopo essere stati deportati da Stalin all'inizio della seconda guerra mondiale, quando la Germania nazista invase l'Unione Sovietica.


    Indipendenza kazaka

    Nel 1990, quando il Kazakistan divenne indipendente, la città e la regione vennero denominate Akmola (o Aqmola - letteralmente "mausoleo bianco").

    Nel 1994 venne indicata come nuova capitale del paese, in sostituzione di Almaty. Il trasferimento ufficiale avvenne il 10 dicembre 1997. Il nuovo nome di Astana venne ufficialmente adottato nel 1998.

    Le ragioni del trasferimento della capitale furono diverse. Per molti fu dovuto al proposito evidente di porre la capitale in posizione centrale del paese (Almaty è all'estremo sud, presso i confini dello stato), inoltre la vecchia capitale è in una zona altamente sismica, ed ha già subito disastrosi terremoti, lo sviluppo urbanistico ulteriore di Almaty è difficoltoso. Lo stesso presidente Nursultan Äbişulı Nazarbaev ha dichiarato di ricalcare le orme del suo statista ideale Atatürk, che spostò la capitale turca ad Ankara, nel centro del paese.

    Lo spostamento della capitale ha prodotto alcune posizioni dissidenti nel paese, è in particolare contestata la posizione isolata della città, che si trova nel centro della steppa kazaka con un clima invernale proibitivo (è la capitale più fredda al mondo, dopo Ulan Bator). Una ovvia contestazione è la difficoltà di trasferimento di funzionari e lavoratori che hanno ancora base ad Almaty.

    Sono state spese enormi somme di denaro - ricavate dalle esportazioni petrolifere - per realizzare infrastrutture e ed edifici presso la nuova capitale, che oltre alla posizione centrale nel paese ha anche una posizione centrale, potenzialmente strategica, di tutta dell'Asia Centrale.

    La città è situata nel Kazakistan centrale, sul fiume Ishim, circondata da una regione assai pianeggiante, caratterizzata dalla steppa semi-desertica che copre la maggior parte del territorio kazako. Astana è situata a 51°10' Nord, 71°30' Est (51.1667, 71.5). La città si trova ad un'altitudine di 347 metri sul livello del mare

    I quartieri più grandi si trovano a nord del fiume, mentre quelli più nuovi a sud del fiume Ishim.

    Astana è la seconda capitale più fredda al mondo, dopo Ulan Bator (Mongolia) e prima di Ottawa (Canada), con 6 mesi all'anno di ghiaccio e neve presenti nella città.

    Astana ha un clima continentale estremo, con estati calde (con occasionali brevi rovesci di pioggia) e inverni lunghi, molto freddi e secchi. Le temperature estive occasionalmente raggiungono 35 °C, mentre non è inusuale trovare temperature da -30 °C a -35 °C tra la metà di dicembre e l'inizio di marzo. La città detiene anche il record per la temperatura più bassa mai registrata in Kazakistan (-51,6 °C). In genere, il fiume della città rimane ghiacciato tra la seconda settimana di novembre e l'inizio di aprile.

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    foto:siviaggia.files.wordpress.com

    Astana è famosa per i suoi venti violenti, i cui effetti si fanno sentire particolarmente nella nuova area di sviluppo sulla riva sinistra.

    Temperatura media annuale ad Astana è 3,5 °C
    Temperatura media a gennaio: −14 °C
    Temperatura media a luglio: +21 °C
    Minima temperatura registrata: −51,6 °C
    Massima temperatura registrata: +41,6 °C

    Dal fatto che la temperatura media annua sia apprezzabilmente superiore allo zero centigrado, (diversamente da Ulan Bator), deriva che il suolo non è permanentemente gelato per il Permafrost.



    Palazzo presidenziale "Ak Orda"

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    foto:cityphotos.info

    Il palazzo Ak Orda (in kazako, "la legione bianca") è il luogo di lavoro ufficiale del presidente del Kazakistan. L'edificio di cinque piani è stato costruito nel 2004 in cemento monolitico. Il rivestimento è stato eseguito utilizzando lastre di marmo bianco italiano di 20-40 cm di spessore. L'edificio culmina con una cupola blu-oro sormontata da una spirale che arriva fino ad 80 metri di altezza e la superficie totale è di 36.720 metri quadrati. L'Ak Orda include una "sala orientale" realizzata a forma di yurta in marmo e granito, una sala di marmo per i vertici e le visite ufficiali da parte di rappresentanti di paesi esteri, una sala d'oro per i negoziati e le discussioni private tra il capo dello Stato e i leader di altri paesi, una biblioteca.


    Palazzo della Pace e della Riconciliazione (Piramide della Pace)


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    foto:prontovisto.eu

    Il Palazzo della Pace e della Riconciliazione (detta anche "Piramide della Pace") è stato ideato e progettato dall'architetto Sir Norman Foster e dall'ingegnere Buro Happold e inaugurato nel settembre 2006. Contiene luoghi di culto per diverse religioni: Ebraismo, Islam, Cristianesimo, Buddismo, Induismo , Taoismo e altre fedi. Ospita anche un teatro da 1.500 posti, il museo nazionale della cultura, una nuova "università della civiltà", una biblioteca e un centro di ricerca per i gruppi etnici e geografici del Kazakistan. In base al progetto, tutte queste diversità sono unificate nella forma pura di una piramide, alta 62 metri e con una base di 62 x 62 metri. L'edificio è concepito come un centro globale per la reciproca comprensione religiosa, la rinuncia alla violenza e la promozione della fede e dell'uguaglianza umana. Secondo i committenti, la Piramide della Pace esprimerebbe lo spirito del Kazakistan, dove culture, tradizioni e rappresentanti di varie nazionalità convivono in pace, armonia e accordo.


    Kazakstan Ortalyk koncert zaly

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    foto:jamaicaddictcommunity.myblog.it


    La Kazakstan Ortalyk koncert zaly, conosciuta anche col nome inglese Kazakhstan Central Concert Hall, ideata e progettata dall'architetto italiano Manfredi Nicoletti a seguito di un Concorso Internazionale, è stata inaugurata dal presidente della Repubblica del Kazakistan Nursultan Äbişulı Nazarbaev nel dicembre 2009.
    La forma dell'edificio ricorda i petali di un fiore resi dinamici dalla musica. Queste strutture a petalo creano un involucro imponente che racchiude e protegge tutte le funzioni interne dalle condizioni climatiche estreme di Astana. L’edificio ospita una delle sale concerto per musica classica più grandi al mondo, con un totale di 3.500 posti a sedere, oltre a due sale minori per musica, cinema e conferenze di 400 e 200 posti a sedere ciascuna, ristoranti, bar e un foyer di circa 3000 m2. La sala concerti principale è stata progettata per adattarsi a vari tipi di spettacoli, dai concerti di musica classica sinfonica ai concerti Rock-Pop e di musica tradizionale, al teatro, al balletto, alle conferenze e al cinema. Questa flessibilità è data da una speciale conformazione del controsoffitto e da un articolato sistema di tende acustiche. L'edificio, che si sviluppa su un totale di 55.000 m2, è lungo circa 200 metri e ha un'altezza massima di 40 metri. Le strutture esterne, i cosiddetti “petali”, sono costituite interamente da cemento armato. Il rivestimento esterno è fatto con pannelli di vetro trasparente retro-verniciati di colore blu, ispirato dal colore della bandiera del Kazakistan.



    fonte: wikipedia.org

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    foto:.tripadvisor.it

    Altrettanto meraviglioso è il Padiglione Khan Shatyry, che è formato da quattro terrazze, ha la forma di una vela e soddisfa un po' tutte le esigenze dei turisti, poiché possiede un centro commerciale, delle zone dedicate al fitness e alcune sale cinematografiche.

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    foto:.tripadvisor.it


    Auditorium di Stato, realizzato dal famoso architetto Manfredi Nicoletti e facilmente prenotabile, perché ha più di 3.500 posti a sedere.

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    foto:photos.wikimapia.org

    Si consiglia di trascorrere metà giornata al Palazzo KazMunayGas, che viene ricordato per lo sfruttamento del petrolio e dei vari gas naturali, ed è formato da una coppia d'ali formanti uno splendido arco.

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    foto:jens-frank.com

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    foto:garantitaly.it


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    foto:kazakhstan.travel/

    Ad Astana non si può non visitare l'Atameken Ethno-Memorial Complex, ossia un enorme parco che riproduce graficamente il terreno del Kazakistan e possiede un museo ed una piattaforma rialzata contenente gli edifici principali della città; a soddisfare le esigenze degli amanti della natura, c'è il Korgalzhyn State Nature Reserve, in cui si possono ammirare molte tipologie d'uccelli che volano in svariate direzioni.


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    foto:astanatimes.com



    fonte:http://ideeviaggi.zingarate.com/astana-cosa-visitare-171518.html#steps_1

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    foto:image.nanopress.it

    Astana - notturna


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    foto:static.tecnocino.it

    La tenda hitech più grande al mondo



    La tenda più grande al mondo? No, non è quella di Gheddafi, ma quella che ha recentemente aperto i battenti in Kazakhstan, più precisamente nella capitale Astana. Il punto più alto raggiunge i 150 metri, al suo interno si può ammirare una stratificazione complessa con contenuto hitech.
    Ideata dagli architetti inglesi di Foster & Partners, il Khan Shatyr Entertainment Centre di Astana è stato eretto per celebrare il 13esimo anniversario della creazione della nuova capitale kazaka e per festeggiare anche i 70 anni del presidente plenipotenziario Nursultan Nazarbayev.


    Un centro commerciale, culturale e industriale nascosto dentro una grandissima tenda che protegge l’interno dal rigido clima della zona che diventa rovente d’estate (oltre 30 gradi) e molto freddo d’inverno (sotto -30 gradi). Khan Shatyr: A ‘world within’, ecco il claim di quest’opera di architettura hitech con tre strati di plastica traslucida ETFE, gonfiati ad aria per dare l’effetto di una tenda vera.
    Astana è la nuova capitale del Kazakhstan da 13 anni da quando cioè è stata spostata dal Almaty, il motivo? In parte dovuto alla sismicità del territorio sudorientale in parte alla troppa vicinanza al confine cinese. All’interno della tenda troveranno ospitalità cinema, hotel, teatri, negozi e manifestazioni.


    Fonte | Khanshatyr
    http://www.tecnocino.it/2010/07/articolo/l...al-mondo/21139/


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    L’Albero della Vita è stato copiato?


    C'è un monumento in Kazakistan che assomiglia molto al simbolo di Expo, e che si ispira a una leggenda locale su un "albero della vita"



    L’Albero della Vita è uno dei simboli di Expo Milano 2015: si trova di fianco a Palazzo Italia e di sera diventa l’attrazione principale dell’Esposizione, con il suo spettacolo di luci, musica e getti d’acqua. La struttura in legno e acciaio, alta 35 metri, è stata progettata dal direttore artistico di Palazzo Italia Marco Balich e realizzata in collaborazione con lo studio Gioforma.

    Come spiega il sito ufficiale del Padiglione Italia, l’Albero della Vita si ispira a un disegno di Michelangelo, che aveva concepito – per la risistemazione della Piazza del Campidoglio di Roma – una pavimentazione complessa e simbolica che, partendo da un disegno a losanghe, terminava in una stella a dodici punte indicante le costellazioni. Ma c’è un monumento in Kazakistan che ricorda molto la struttura dell’Albero della Vita di Expo, tanto che alcuni hanno supposto che sia il vero soggetto dell’ispirazione.

    L’altra torre è la Bayterek Tower, un monumento e torre di osservazione costruita ad Astana, la capitale del Kazakistan, nel 1997. La Bayterek Tower è alta 105 metri ed è ispirata a una leggenda popolare che racconta di un mitologico albero della vita e di un uccello chiamato Samruk, che depone il suo uovo tra due rami di un albero di pioppo. La leggenda dice che lungo le rive del Fiume del Mondo c’è l’Albero della Vita – che si chiama appunto Bayterek: in kazako vuol dire pioppo – che con le sue radici tiene insieme la terra e con la sua corona di foglie tiene insieme il paradiso. Ogni anno l’uccello Samruk depone un uovo, il Sole, che viene mangiato dal drago Aydahar: simbolicamente rappresenta l’alternanza tra inverno ed estate, notte e giorno e bene e male. Il progetto della Bayterek Tower è del famoso architetto inglese Norman Foster, autore del grattacielo di Londra a forma di cetriolo “The Gherkin”.
    Nei mesi scorsi si era parlato molto del fatto che l’Albero della Vita assomigliasse ai Supertrees di Singapore, degli alberi giganti in acciaio e materiali eco-sostenibili alti tra i 25 e 50 metri e ricoperti da 160 mila piante. L’architetto inglese Chris Wilkinson, che aveva disegnato i Supertrees nel 2012, aveva definito il progetto per Expo Milano “troppo simile per essere un fatto casuale”.

    fonte&foto:http://www.ilpost.it/2015/06/26/albero-vita-astana-tower/
     
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