TUFFI

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  1. gheagabry
     
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    Tuffi


    Nel senso comune, il tuffo è un movimento la cui finalità è lanciarsi in acqua. I tuffi sono uno sport che consiste nel saltare in acqua lanciandosi, a seconda della specialità, da un trampolino o piattaforma posto ad una certa altezza sopra una piscina, ed eseguire una serie di acrobazie prima di raggiungere l'acqua. Sono sport olimpico dal 1904. I tuffi vengono eseguiti o dal trampolino - una tavola lunga e flessibile che si piega quando il tuffatore salta ripetutamente alla sua estremità, per guadagnare in altezza e velocità prima del tuffo - o da una piattaforma rigida posta a grande altezza. Nelle principali competizioni esistono gare di trampolino a due altezze differenti (1 e 3 metri), e una gara di piattaforma a 10 metri. Anche se non è uno sport particolarmente popolare a livello di praticanti, i tuffi sono uno dei più popolari tra gli sport Olimpici per via della loro spettacolarità, attraendo un gran numero di spettatori. Gli atleti di successo in questo sport possiedono molte delle caratteristiche comuni anche ai ginnasti, tra cui troviamo: forza, flessibilità e agilità. Fuori dal programma olimpico esiste un circuito dei "tuffi dalle grandi altezze", nei quali gli atleti (spesso tuffatori professionistici, ma anche ex-acrobati) si lanciano da altezze che variano dai 20 ai 30 metri, in genere da piattaforme artificiali montate a strapiombo su laghi e fiumi o direttamente in mare; famosa era la prova che si svolgeva dal ponte Mostar, nella ex-Jugoslavia. Data la pericolosità, gli atleti effettuano solo 3 salti complessivi, con un giudizio che per ogni tuffo è simile a quello utilizzato dagli arbitri dei tuffi olimpici.
    Competizioni
    Nelle competizioni ufficiali, i tuffatori eseguono diverse acrobazie durante il tuffo, compresi salti mortali e avvitamenti con varie orientazioni e diverse posizioni di partenza (nella piattaforma si può partire anche da una posizione verticale capovolta nella quale l'atleta si regge sulle mani). Essi vengono giudicati in base al completamento di tutti gli aspetti del tuffo, alla conformità dei movimenti del corpo a quelli dichiarati prima dell'esecuzione del tuffo, ed alla quantità di spruzzi sollevati dall'entrata in acqua (meno sono più il punteggio è elevato). Il punteggio ottenuto viene quindi moltiplicato per un coefficiente di difficoltà, derivato dal numero di movimenti previsti dal tuffo. Il tuffatore con il punteggio totale più alto, dopo una numero determinato di tuffi (di solito sei nelle competizioni principali), viene nominato vincitore.
    Tuffi sincronizzati
    I tuffi sincronizzati sono entrati nel programma olimpico nel 2000. In questo evento, due tuffatori che formano una squadra tentano di eseguire contemporaneamente lo stesso tuffo. Questo costituisce una difficoltà ma anche uno spettacolo notevoli e richiede ai due compagni un grande livello di coordinazione. Il movimento viene valutato in base alla singola esecuzione del tuffo da parte di ogni atleta ed alla sincronizzazione fra i due.
    Calcolo del punteggio
    Vi sono tre elementi principali sul quale la prova è giudicata: la partenza, il volo e l'entrata in acqua. I fattori principali che influenzano la decisione dei giudici sono: l'altezza massima raggiunta dall'atleta in volo, preferebilmente la più elevata possibile; la qualità e la lunghezza temporale della verticale sulle mani eseguita sulla piattaforma, se era prevista in entrata
    la distanza orizzontale dell'atleta dalla piattaforma durante il volo, che non dovrebbe essere pericolosamente corta ma non dovrebbe superare i 2 piedi (0,61 m); la posizione del corpo durante l'acrobazia: in particolar modo, i piedi dovrebbero sempre toccarsi e le capriole o gli avvitamenti dovrebbero essere eseguiti in modo corretto; l'angolo di entrata, che dovrebbe essere di 90 gradi: il movimento deve finire ben prima dell'entrata in acqua, ed il corpo allinearsi appropriamente. Ogni giudice fornisce un voto complessivo da 0 a 10. Nelle competizioni principali ci si affida in genere a 7 giudici: 5 punteggi vengono poi sommati e moltiplicati per il coefficiente di difficoltà, mentre il voto più alto e quello più basso sono scartati.
    Tipi e numerazione dei tuffi
    Vi sono 6 principali gruppi di tuffi che vengono eseguiti di norma dagli atleti. Essi sono:
    Gruppo 1: avanti, nel quale il tuffatore salta guardando avanti e ruota in avanti
    Gruppo 2: indietro, nel quale il tuffatore salta guardando la pedana e ruota indietro
    Gruppo 3: rovesciato, nel quale il tuffatore salta guardando la piscina ma ruota indietro
    Gruppo 4: ritornato, nel quale il tuffatore salta rivolto verso la pedana e ruota in avanti
    Gruppo 5: avvitamento, comprendente qualunque tuffo nel quale l'atleta esegua un avvitamento
    Gruppo 6: verticale, solo nella gare da piattaforma, comprende qualunque tuffo nel quale si parta dalla posizione verticale
    Oltre a ciò, vi sono anche quattro differenti posizioni di rotazione che possono essere assunte:
    Posizione A: teso, con gambe e braccia completamente distese (la più difficile)
    Posizione B: carpiato, con gambe tese come sopra ma braccia piegate (di media difficoltà)
    Posizione C: raggruppato, con sia gambe che braccia piegate, in modo da formare una piccola palla (più facile e che permette la maggiore velocità di rotazione)
    Posizione D: libero, che comprende qualunque combinazione delle tre precedente ma deve contenere un avvitamento
    Numerazione
    Nelle competizioni, ad ogni tuffo viene assegnato un codice, che consiste di 3 o 4 cifre seguite dalla lettera indicante la posizione di rotazione. Il primo numero del codice individua sempre il gruppo del tuffo. Per i primi 4 gruppi, che prevedono solo rotazioni, il codice consiste di 3 cifre ed una lettera. La terza cifra indica il numero di mezze rotazioni, mentre la seconda può essere 0, se il tuffo viene eseguito normalmente, od 1, se viene eseguita una variazione "in volo" del tipo di rotazione. Quest'ultima possibilità però è ormai inutilizzata nelle competizioni di alto livello. Ad esempio: 101A - salto avanti (1), regolare (0), con mezza rotazione (1) tesa (A), o semplicemente teso in avanti;203C - salto indietro (2), regolare (0), con una rotazione e mezza (3) in posizione raggruppata (C), o semplicemente un salto mortale e mezzo indietro raggruppato; 307C - 3 salti mortali e mezzo rovesciato raggruppato. Per il gruppo 5, che prevede anche avvitamenti, si necessita di una quarta cifra. La seconda indica il sottogruppo da 1 a 4, la terza il numero di mezze rotazioni e la quarta il numero di mezzi avvitamenti.
    Ad esempio: 5211A - salto indietro (2) con mezza rotazione (1) nella posizione tesa (A) e mezzo avvitamento (1); 5337D - un salto mortale e mezzo rovesciato con tre avvitamenti e mezzo, in posizione libera (D); Per il gruppo 6 infine il numero può consistere di 3 o 4 cifre, a seconda di se contiene o meno avvitamenti. Nel caso in cui non ci siano avvitamenti, la seconda cifra indica il senso di rotazione come sopra e la terza il numero di mezze rotazioni.
    Per esempio: 612B - verticale con mezzo salto in avanti carpiato; 624C - verticale con doppio salto mortale indietro raggruppato; Se vi sono anche avvitamenti, si aggiunge una cifra prima della lettera ad indicare il numero di mezzi avvitamenti: da notare che il salto inizia comunque con la cifra 6 per indicare la verticale. Ad esempio: 6243D - verticale con doppio salto mortale indietro ed un avvitamento e mezzo.

    (Gina)

     
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  2. gheagabry
     
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    ...da 27 metri...








    AP Photo Denis Tyrin







    Clive Rose Getty Images




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1 replies since 2/3/2015, 23:48   50 views
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