MALESIA

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. tomiva57
     
    .

    User deleted


    2004629144114_malaysia


    Malesia


    La Malesia (malese in grafia inglese Malaysia, in cinese semplificato 马来西亚 Mǎláixīyà, in cinese tradizionale 馬來西亞 Mǎláixīyà) è uno Stato federale dell'Asia sudorientale, costituito dalla Malesia Occidentale o Malesia Peninsulare che comprende gli Stati di Johor, Malacca, Negeri Sembilan, Selangor, Pahang, Terengganu, Kelantan, Perak, Penang, Kedah e Perlis e il Territorio Federale di Kuala Lumpur, e dalla Malesia Orientale che comprende gli Stati di Sabah e di Sarawak. L'isola di Labuan, presso le coste del Brunei è considerata territorio federale.

    La Malesia Occidentale confina a nord con la Thailandia e a sud con Singapore (separata da uno stretto), la Malesia Orientale confina a sud con l'Indonesia e circonda il Brunei.

    La Malesia è all'inizio del XXI secolo una potenza di media grandezza, con il PIL al decimo posto fra i paesi dell'Asia, e al 29° tra quelli mondiali, a parità di potere d'acquisto; è inoltre al quarto posto tra i nuovi paesi industrializzati del pianeta.

    Nel 511 cadde sotto il dominio prima dei Portoghesi (i quali desideravano avere una base commerciale in Oriente) e poi, nel 1641, degli Olandesi passando nel 1795 sotto quello britannico. Con il trattato di Londra la Malesia venne assegnata alla Gran Bretagna, mentre Malacca passò agli olandesi che poi la cedettero ai britannici in cambio di alcuni possedimenti sulla costa occidentale di Sumatra. Nel 1867 Malacca e Singapore entrarono a far parte della colonia britannica degli stabilimenti degli stretti. Nel 1909 la Gran Bretagna ottenne dalla Thailandia gli stati di Kedah, Kelantan, Perlis e Terengganu che poi riunì nei Confederate Malay States (Confederazione degli stati malesi).

    Durante la seconda guerra mondiale la Malesia venne in gran parte conquistata dai Giapponesi (1942). Nel dopoguerra la propaganda antibritannica e l'acceso spirito nazionalista e indipendentista portarono alla costituzione dell'Unione Malese (1946). Nel 1957 venne proclamata l'indipendenza della Federazione Malese che, ampliatasi ancora con l'unione di Singapore, Sarawak, Sabah e Sultanato del Brunei si costituì in federazione della Grande Malesia, da cui però il Sultanato del Brunei si staccò volontariamente durante il decennio successivo. Singapore fu costretta a lasciare la federazione

    1024px-Sultan_Abdul_Samad_National_Day

    palazzo Sultan Abdul Samad

    La Malesia Occidentale, che si estende sull'estremità meridionale della penisola di Malacca, è bagnata a ovest dalle acque dello stretto di Malacca e a est dal mar Cinese Meridionale, e confina a nord con la Thailandia e a sud con Singapore; la Malesia Orientale, che occupa il settore settentrionale dell'isola di Borneo, confina a sud con l'Indonesia e a nord col Brunei. Il settore malese della penisola di Malacca presenta un'ossatura centrale costituita da formazioni montuose e tabulari discontinue, allungate nella direzione da nord-ovest a sud-est, che si collegano alla catena indocinese e hanno la loro origine nel corrugamento himalaiano. L'altitudine media varia dai 1000 ai 2000 metri; la vetta più alta si trova a nord, dove il Gunong Tahan raggiunge i 2190 metri. Vaste pianure sedimentarie fiancheggiano il sistema a ovest e a sud, mentre a est i rilievi arrivano spesso alla costa e frammentano una fascia pianeggiante ridotta nel settore settentrionale. I fiumi sono numerosi e molto ricchi di acque sui due versanti della catena: i più importanti sono il Kelantan, il Pahang, il Belum e il Muar. Le coste sono in genere basse e uniformi, talvolta sabbiose e paludose e fronteggiate da una serie di isole, isolotti e banchi corallini. Il territorio della Malesia Orientale si affaccia a ovest sul mar Cinese, a nord-est sul mar di Sulu e a est sul mar di Celebes. Il suo confine con la parte indonesiana dell'isola è segnato dalle alte cime delle catene montuose dei Kapuas Hulu, degli Iran e dei Penambo.

    malesia1


    Non mancano i corsi d'acqua: ricordiamo il Rajang e il Kinabatangan. Le coste sono prevalentemente basse e sabbiose lungo il settore occidentale, per diventare più alte e frastagliate in quello nord-orientale.



    Il clima malese è di tipo equatoriale, con temperature elevate, debolissima escursione termica annuale (mentre giornaliera 7 gradi di norma nell'intero paese considerando le immense foreste equatoriali schermanti la poderosa intensità solare) e precipitazioni abbondanti. L'influsso monsonico non è molto accentuato, ma comunque provoca un aumento delle piogge sulla costa est da novembre a febbraio, mentre sulla costa ovest solo il mese di agosto è molto piovoso con intensi e prolungati rovesci. La pioggia tende a cadere nel tardo pomeriggio e di sera, spesso in maniera violenta, con la formazione di temporali.

    Il Borneo è sempre un po' più umido rispetto al resto del Paese.

    La temperatura media annuale in tutto il paese (tra le minime: 24,5 °C, e le massime: 31,5 °C) tendenzialmente non è inferiore ai 28 °C e le precipitazioni, salvo casi eccezionali, non scendono in nessun luogo su tutta la superficie del paese al di sotto dei 2000 mm annui. L'umidità relativa annuale non è di norma inferiore all'80% (fino all'85% per le zone maggiormente piovose e/o palustri) rimanendo relativamente costante nelle ore, 95% max - 65% min. A causa dell'elevata umidità che non favorisce un'ottimale traspirazione dell'organismo, le temperature percepite dalla pelle umana nelle ore centrali del dì non di rado possono giungere, per una durata di qualche ora, a 41-42 o 43 gradi (ma in casi eccezionali quasi sempre nelle metropoli o comunque in ambiente cittadino, si hanno temperature percepite sino a 48-49 o 50 gradi, per poche ore) rendendo il clima totalmente sconsigliabile per intraprendere esplorazioni o gite, in cui spesso è necessario movimento prolungato il quale affaticherebbe l'organismo nel mantenere tale la percezione epidermica di oltre 40 gradi, favorendo invece un effettivo graduale aumento della temperatura interna corporea reale.


    La Malesia è un miscuglio di etnie e di culture. La popolazione è formata principalmente da malesi, cinesi e indiani. Questo vero e proprio "melting pot" comporta un gran numero di feste e manifestazioni religiose (Hari Raya musulmano, Deepavali e Taipusam induista, Capodanno Cinese, Natale cristiano) nonché una miriade di specialità culinarie e artigianali.


    malesia-cosa-vedere-e-cosa-fare_773e560f90672fa0fd2e6f2c6be5c23a


    Per più della metà della popolazione è costituita da malesi islamizzati qualche secolo fa e oggi i soli ad avere pieni diritti politici e civili. I Semang, che abitano al nord, sono cacciatori e raccoglitori e si distinguono per il capello crespo. I Sakai, con caratteristiche fisiche simili agli altri (statura pigmoide) si distinguono per il capello ondulato e sono i più numerosi. Infine a sud-ovest della Malacca abitano gli Jakudn dal capello liscio e diritto. Nel Sarawak, il gruppo più numeroso è quello dei Dayak, un tempo considerati tagliatori di teste. I cinesi, che rappresentano circa il 40% della popolazione totale, spiccano nelle attività commerciali. Di più recente immigrazione è il gruppo indo-pakistano che svolge mansioni prevalentemente artigiane e manovali.


    1024px-The_Petronas_Twin_Towers_in_Kuala_Lumpur_%28Malaysia%29
    Petronas Towers


    Negli ultimi trent’anni la Malesia ha conosciuto un fortissimo sviluppo economico, trasformandosi da paese in via di sviluppo ad uno dei paesi più ricchi del sud-est asiatico, non più dipendente soltanto dalla produzione ed esportazione di materie prime. Con la Nuova politica economica (NPE), la Malesia è divenuta leader mondiale nella produzione di componenti elettronici e primo paese del Sud-Est asiatico per l’assemblaggio e l’esportazione di autoveicoli.

    Il paese è uno dei più sviluppati del pianeta con il PIL al 29º posto tra quelli mondiali, mentre è al 59º posto per PIL procapite.

    Anche i settori dei servizi, del turismo e della finanza hanno tratto notevoli vantaggi. Ma, nonostante la NPE abbia reso possibili grandi sviluppi, rimane sempre la questione della disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza, e molti contadini della Malesia peninsulare, così come gli indigeni di Sabah e Sarawak, dipendono ancora da un’agricoltura di sussistenza. Per risolvere questo grave problema sono stati presi provvedimenti dalla NPE, i cui obiettivi sono la crescita economica, lo sradicamento della povertà e, soprattutto, la trasformazione della Malesia in una nazione altamente industrializzata entro il 2020. L'economia della Malesia vanta due primati mondiali assoluti e ben consolidati: quello della produzione di caucciù, il cui volume annuo si avvicina alla metà del volume complessivo mondiale, e quello della produzione di stagno, anch'esso quasi la metà del totale mondiale. Nel 2011 c'era una forza lavoro di 11.910.000 occupati, mentre il tasso di disoccupazione era del 3,1; l'economia malese dal 1999 al 2011 ha avuto tassi di crescita alti in media del 5%, ed il prodotto interno lordo ha avuto una crescita vertiginosa.


    1024px-Oilpalm_malaysia

    Tra le attività più produttive oltre al caucciù ricordiamo le colture, del riso, seguono poi la manioca, il mais, le patate e le patate dolci, i frutti tropicali, soprattutto l'ananas, caffè, cacao, arachidi, palme da cocco, palme da olio, pepe e altre spezie. Lo sfruttamento dei boschi riguarda soprattutto l'albero del caucciù, ma anche il legname; la pesca, molto attiva in tutta la Malesia, costituisce sia un ricco apporto proteico per la dieta locale, sia una voce non trascurabile delle esportazioni. Modesto è invece l'allevamento, che si basa principalmente sul bestiame suino.


    La Malesia è leader nella produzione di stagno, anch'esso quasi la metà del totale mondiale. I principali giacimenti di stagno si trovano nel Perak, nel Johor, nel Pahangh e presso Kuala Lumpur. Altre risorse minerarie sono i minerali di ferro, oro, bauxite, manganese, carbone, fosfati e l'antimonio (nel Sarawak), e tungsteno. Importanti anche i giacimenti di gas naturale e petrolio che hanno consentito al paese l'autosufficienza energetica; per quanto riguarda l'industria sono sviluppati settori come quello agroalimentare, tessile, chimico, edile, elettronico, dell'attività cantieristica e delle produzioni meccaniche.



    1024px-Beach_of_Pulau_Tioman
    Spiaggia di Pulau Tioman

    Nei primi anni del XXI secolo è il settore terziario quello che fa da traino all'economia malese; in primis il turismo, infatti la Malesia è uno dei paesi più visitati del mondo; nel 2011 il paese asiatico figurava al nono posto mondiale per arrivi di turisti internazionali con 24,7 milioni di persone posizionandosi davanti al Messico, e subito dopo la Germania; la Malesia offre paesaggi, isole, spiagge e mare pressoché incontaminati, flora e fauna rarissime e parchi naturali, ma non mancano i servizi con numerosi alberghi, campi da golf, centri commerciali; per quanto riguarda il turismo storico e culturale in Malesia ci sono tre dei più importanti musei che espongono interessanti collezioni etnografiche e archeologiche regionali (il Museo nazionale della Malesia a Kuala Lumpur, il Museo Sabah a Kota Kinabalu e il Museo Sarawak di Kuching). Testimonianze rilevanti della storia sociale e culturale del paese si trovano nella Biblioteca nazionale e nell'Archivio nazionale di Kuala Lumpur.

    Anche le telecomunicazioni hanno avuto un grande sviluppo, le linee telefoniche al 2009 erano 4.573.000, mentre i cellulari 34.456.000; infine internet conta nel 2009, 15.355.000 utenti.

    Importante anche il sistema bancario con numerose banche commerciali, istituti di credito e assicurazione e di altra natura supervisionate dalla Banca centrale (Bank Negara Malaysia); per quanto riguarda il settore finanziario, la moneta malese è il ringgit malese (in passato chiamato dollaro della Malesia), suddiviso in 100 sen. La Bank Negara Malaysia è la banca di stato, la sola autorizzata a emettere moneta e Kuala Lumpur è una piazza finanziaria con sede di Borsa valori; per quanto riguarda il commercio, alla base delle importazioni in Malesia vi sono: macchinari in genere e mezzi di trasporto, materie prime di base, generi alimentari e bevande, combustibile e prodotti chimici. Mentre un notevole cambiamento hanno avuto le esportazioni negli ultimi anni che hanno visto i macchinari, i mezzi di trasporto e i prodotti industriali (caucciù, stagno, combustibili), togliere il posto alle materie prime;
    ai tradizionali partner commerciali, Giappone, Singapore, Stati Uniti, Gran Bretagna e Corea del Sud, negli ultimi anni si è aggiunta anche la Cina.


    Anche a causa dell'aspetto geografico del paese, la rete dei trasporti via terra non è uniformemente sviluppata: le comunicazioni stradali e ferroviarie della Malesia Peninsulare hanno una buona estensione, mentre nel Sabah e nel Sarawak la presenza di aspri rilievi nelle regioni interne ne impediscono lo sviluppo e i trasporti avvengono soprattutto attraverso la rete fluviale e quella aerea.
    I collegamenti aerei sono garantiti dalla compagnia di bandiera, Malaysia Airlines (MH) e dalla low-cost malese AirAsia. Il network fa perno sull'avveniristico aeroporto di Kuala Lumpur (KLIA - Kuala Lumpur International Airport, situato nell'area di Sepang). Inaugurato alla fine degli anni '90 è uno degli aeroporti più moderni e tecnologicamente avanzati del mondo.
    La rete stradale si estende per 98.721 km (2004); la rete ferroviaria, gestita dallo stato, si snoda per 1849 km; gli aeroporti sono quattro e sono tutti internazionali, tra questi il più importante è l’aeroporto Subang a Kuala Lumpur. I porti del paese sono molto attivi: il più importante è quello di Klang (privatizzato all’inizio degli anni novanta), seguito da quelli di George Town, Johor Baharu, Kuantan (sulla penisola), Kota Kinabalu (Sabah) e Kuching (Sarawak).



    _vdn448-0

    La fauna caratteristica della Malesia Occidentale comprende tigri, rinoceronti, elefanti, bufali, orsi, coccodrilli, tartarughe, serpenti, aquile, fagiani, uccelli acquatici e le salangane. Nella Malesia Orientale regnano invece gli oranghi, i gibboni, i tapiri, le tigri reali, le pantere, gli orsi malesi, le viverre i cinghiali, i tucani, e le salangane. Innumerevoli sono le specie di insetti, così come la fauna ittica è ricca di specie e di individui. Non vi sono tigri nella Malesia orientale, nel contempo vi è l'elefante del Borneo.

    Il manto vegetale originale, costituito prevalentemente dalla foresta equatoriale ricopre la maggior parte della superficie territoriale: oltre alle formazioni caratteristiche di liane, la pianta floreale Brownlowia velutina, il sandalo, il teak, l'albero della cannella, l'ebano, il bambù, l'albero della canfora e l'albero della gomma. Sono diffusi i palmizi cultura intensiva della palma da olio,su tutto il territorio. Lungo le coste le mangrovie. Tra i parchi naturali troviamo:


    MtKinabalu_view_from_kundasan

    Parco di Kinabalu


    phoca_thumb_l_gunung-mulu-national-park
    AGV1157794_1

    Parco nazionale di Gunung Mulu


    malesia_Taman-Negara-Canopy_500

    Parco Nazionale di Taman Negara

    E’ il più grande parco nazionale della Malesia e si estende su una superficie di circa 4.344 kmq di foresta primaria, antica di circa 130 milioni di anni. Molte specie a rischio di estinzione, quali elefanti, tigri, leopardi e rinoceronti, trovano rifugio in quest’area incontaminata e protetta. Il parco è un vero paradiso per bird watchers e per gli amanti del trekking; qui anche i meno allenati possono addentrarsi nella giungla grazie ai numerosi percorsi con vari gradi di difficoltà.

    Gli amanti del brivido potranno sperimentare la Canopy Walkway, una passeggiata su passerelle sospese a 30 m. dal suolo ed immerse nel verde della foresta.

    Consigliamo di visitare il parco durante la stagione secca che va da febbraio a settembre.




    fonte: wikipedia.org
    - touramatravel.it
    foto: wikipedia.org
    - win.admageddon.com
    - 2.ideeviaggi.it
    - viacolvento.eu
    - viamichelin.com
    - touramatravel.it
    - viaggidinozze.it
    - blog.edreams.it
     
    Top
    .
  2. tomiva57
     
    .

    User deleted


    lankayan1




    Isola di Lankayan


    Nel mare di Sulu, affiora un'isola con un ciuffo di foresta tropicale nella baia di Sandakan


    L’isola di Lankayan si trova a largo della baia di Sandakan nel mare di Sulu, nel Sabah orientale (la parte a Est del Borneo malese, distretto di Beluran).

    Dal 2003 fa parte del progetto di conservazione marina delle isole Sugud (oltre a Lankayan, Billean Tegaipil e le acque circostanti). Su Lankayan è presente un resort, antecedente all’elevazione a status di parco marino protetto (1997) e comunque calato in contesto armonioso ed eco-sostenibile. Attività come pesca, introduzione di specie animali o vegetali non indigene o il danneggiamento di vegetazione o fondali marini, sono proibite.


    Soggiorno_Immersioni_al_Lankayan_Island_Dive_Resort_-_Borneo_-_Mare_di_Sulu_12


    L’isola ha la singolarità, oltre ad essere incastonata nella sabbia bianca ed essere circondata da un fondale particolarmente ricco (tra cui una secca non distante), di ospitare una foresta vergine tropicale al proprio interno, che, per quanto di modeste dimensioni, è particolarmente fitta.

    Come altre isole del Sabah oriental e meridionale, Lankayan è una destinazione ambita da subacquei, divers e appassionati di vita marina. Raccoglie un totale di circa 32 siti di immersione ben esplorati, inclusi anche 2 relitti navali.

    Il mare di Sulu (che collega il Borneo con le FIlippine), vanta una vita marina di grandi dimensioni di particolare nota. Ad esempio, tra i mesi di marzo e maggio sono regolarmente avvistati grandi esemplari di squali balena. L’isola è inoltre sito di nidificazione di tartarughe marine – il periodo di deposizione va da giugno a settembre ed è possibile vedere le uova schiudersi e file di tartarughine scendere in acqua.


    P1010609

    La fauna che popola le acque dell’isola è vasta: squaletti dalla pinna nera, barracuda dalla coda gialla, vongole giganti, pesci pagliaccio, gamberi di corallo, nudibranchi, gamberi pulitori a bande, cavallucci marini, pesce pipa fantasma, triglie volanti, pesci pappagallo, razze, pesci gitarra e tanti altri.


    P1010688


    La città più vicina sulla terraferma è Sandakan, dove è presente anche un aeroporto, nonché collegata via terra con Tawau e Kota Kinabalu, anche se i tempi di percorrenza possono essere lunghi. L’aeroporto di Sandakan è collegato con Kuala Lumpur e altri principali aeroporti della Malesia o del Borneo.

    Da Sandakan, ci sono barche veloci dirette all’isola di Lankayan che normalmetne partono dal molo dello Yacht Club locale. Il tragitto in mare dura all’incirca un’ora e mezza in condizioni di mare calmo

    Soggiorno_Immersioni_al_Lankayan_Island_Dive_Resort_-_Borneo_-_Mare_di_Sulu_6


    L'isola e' parco nazionale ed e' sottoposta ad un rigido regolamento che il turista deve sottoscrivere e rispettare. Le guardie del parco presidiano le spiagge 24 ore su 24, per controllare che non vengano svolte attivita' illecite. L'isola e' inoltre presidiata dall'esercito, con soldati appostati nelle torrette raffigurate in questa immagine, per difendere l'isola dai pirati e dall'immigrazione clandestina.


    A seconda delle maree, nella laguna che circonda l'isola Lankayan, si formano immense piscine naturali, dove nuotare e rilassarsi e' un vero piacere... nel mare tropicale dei sogni.

    Durante la marea, a volte talmente bassa da far affiorare i coralli per centinaia di metri, si può camminare a piedi sulle aree sabbiose della vasta laguna, osservando pesci, tridacne ed altre creature normalmente visibili solo con lo snorkeling.
    La vegetazione e' molto rigogliosa e ricopre gran parte dell'isola di Lankayn. In molti punti, la vegetazione risulta addirittura impenetrabile.



    fonte: nellaterradisandokan.com
    - viaggio-vacanza.it
    foto: nellaterradisandokan.com
    - dive-and-cruise.it
    - viaggio-vacanza.it

     
    Top
    .
1 replies since 2/2/2015, 15:36   646 views
  Share  
.