OSCAR 2015 - VINCITORI e NOMINATION

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  1. gheagabry
     
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    BIRDMAN



    Agli Oscar 2015 Birdman ha ottenuto quattro premi su nove nomination ricevute. È stato premiato come miglior film, e il suo regista ha ottenuto anche il premio per la miglior regia e per la migliore sceneggiatura originale insieme a Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo. Il quarto premio è stato assegnato a Emmanuel Lubezki per la migliore fotografia. Birdman era anche candidato agli Oscar per migliore attrice non protagonista (Emma Stone), migliore attore non protagonista (Edward Norton), migliore attore protagonista (Michael Keaton), miglior sonoro e miglior montaggio sonoro.
    Ai Golden Globes Birdman è stato premiato per la migliore sceneggiatura e Michael Keaton ha ottenuto il premio per migliore attore in un film commedia. Il film è stato nominato e in alcuni casi premiato in decine di festival del cinema in giro per il mondo.

    L’intero film è realizzato per dare l’impressione che sia stato registrato in un unico lungo piano sequenza, cioè senza che ci siano mai stacchi della cinepresa per mostrare – per esempio – un controcampo. Il film dura 2 ore e sarebbe stato difficilissimo, se non impossibile, girarlo tutto in un colpo solo: i piani sequenza sono quindi fusi insieme e l’effetto finale è molto realistico, a tratti sorprendente (nella storia del cinema ci sono stati comunque altri casi di lunghissimi piani sequenza, come nel film Arca Russa del 2002). Gli attori hanno comunque dovuto fare i conti con scene che duravano anche dieci minuti, Galifianakis ha raccontato che in alcuni casi se ne stava in attesa dell’arrivo della cinepresa, con l’ansia di non sbagliare la sua parte, altrimenti avrebbero dovuto rigirare un’intera lunga scena, non potendo sistemarla dopo con il montaggio. E ci sono scene molto complicate, dove la cinepresa passa attraverso diversi livelli della scena, porte, corridoi e poi verso l’esterno e in ambienti diversi tra loro. Iñárritu ha detto che con il piano sequenza voleva dare allo spettatore l’impressione di una “realtà da cui non si può sfuggire, perché viviamo le nostre vite senza la possibilità di fare un montaggio”.




    Buona parte della colonna sonora è costituita da un incessante suono di batteria, che accompagna le scene e il loro andamento accelerando o rallentando il ritmo. È suonata dal batterista jazz Antonio Sanchez e ha richiesto una stretta collaborazione con Iñárritu: è frutto di grandi improvvisazioni e per la sua realizzazione Sanchez ha usato tamburi non accordati o modificati per ottenere dissonanze, che si adattano bene alla storia e allo stile in cui è raccontata. In due scene è visibile un batterista, che non è Sanchez perché al momento delle riprese non era disponibile, e sono stati studiati effetti per dare l’impressione del suono in avvicinamento e poi in allontanamento quando la cinepresa si sposta nel suo piano sequenza.


    All’interno del film ci sono riferimenti di vario tipo al mondo dello spettacolo, di cui Birdman è in parte una satira, e altri messaggi indirizzati direttamente allo spettatore. Tra i più curiosi c’è quello nel camerino di Thomson:
    Una cosa è una cosa, non quel che si dice di quella cosa.



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    Il quarto Oscar di Milena Canonero



    Milena Canonero, costumista italiana, ha vinto il premio Oscar per i migliori costumi per The Grand Budapest Hotel, diretto da Wes Anderson. Canonero è una delle più importanti costumiste al mondo, ha lavorato con importanti registi, da Francis Ford Coppola a Stanley Kubrick, è stata candidata a nove premi Oscar e ne ha vinti quattro: oltre a The Grand Budapest Hotel, per Barry Lyndon di Stanley Kubrick nel 1976, Momenti di gloria di Hugh Hudson nel 1982 e Marie Antoinette di Sofia Coppola nel 2007.



    Canonero è nata a Torino nel 1946 e ha studiato a Genova. Si è poi è trasferita a Londra dove ha iniziato a lavorare in piccoli teatri e produzioni cinematografiche. Il suo primo grosso lavoro è stato per Arancia Meccanica di Kubrick, nel 1971, con cui ha lavorato di nuovo nel 1975 per Barry Lyndon, insieme alla costumista svedese Ulla-Britt Söderlund. Canonero ha disegnato costumi anche per opere teatrali e nel 1986 ha lavorato per la serie tv Miami vice. Nel 2001 ha ricevuto il premio alla carriera nel cinema dalla Costume Designers Guild, il più importante sindacato statunitense dei costumisti. Canonero ha vinto anche due BAFTA, il corrispettivo britannico degli Oscar, per i costumi di Momenti di gloria e di Cotton Club del di Francis Ford Coppola. È sposata con l’attore Marshall Bell.
    (ww.ilpost.it)

     
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4 replies since 25/1/2015, 15:21   156 views
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