ANDREA FAUSTINI

biografia, discografia, new, foto, ecc...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. tomiva57
     
    .

    User deleted


    youfeed-andrea-faustini-conquista-x-factor-uk-ecco-com-era-6-anni-fa-video


    Andrea Faustini


    x-factor-show-1-andrea-faus-e1413061958170



    X Factor, Andrea Faustini: «Mel B? Una "ciaciona"» «Sono impacciato, non ne azzecco una».
    Però Andrea una l'ha azzeccata: è entrato all'X Factor inglese ed è la rivelazione italiana che sta conquistando tutti.
    Adesso canta nella squadra di Mel B, una «ciaciona» come lui

    faustini1



    Sotto i mocassini di Vivienne Westwood, indossati per gli scatti a tema british di questo servizio, Andrea Faustini nascondeva un paio di calzini con disegnati dei donuts rosa. «Però nun se vedevano», ride mostrandoceli a fine shooting.

    In questo ventenne romano «della Prenestina», come tiene a sottolineare, convivono due anime: una dialoga amorevolmente in inglese con tutti, dispensando abbracci e many Thank you; l’altra si manifesta così: «Vado a togliermi ‘sta maglia di lana, sennò me pizzica tutto».

    Per chi ancora non lo conoscesse, Andrea è la rivelazione italiana dell’undicesima edizione di X Factor UK, versione originale britannica del famoso talent show in onda anche da noi. Già finalista nel 2008 del varietà canoro per bambini Ti Lascio una canzone, è stato descritto dai media italiani come «un’ugola in fuga», andato all’estero dopo troppe bocciature in patria: le cose, ci spiegherà in questa intervista, non stanno proprio così.

    Di certo c’è che il pubblico inglese è impazzito per questo fanciullo barbuto con la voce vibrante, che davanti alle telecamere si è presentato la prima volta con una maglia raffigurante un carlino. «Quell’immagine ha fatto breccia», spiegano dalla produzione, «in strada tutti lo riconoscono come “quello del carlino”».

    Entrato nella squadra dell’ex Spice Girl Mel B, l’avventura di Andrea a X Factor UK è stata finora un susseguirsi di standing ovation e clic su YouTube: in piedi è scattato anche l’inflessibile giudice Simon Cowell, ideatore di X Factor e mentore di svariate popstar (One Direction, per esempio). Tanti danno Andrea tra i favoriti alla vittoria. «Non ci voglio pensare, ma se dovesse succedere mi compro la macchina, anche se dovrei prima prendere la patente». Imparando a guidare a destra o a sinistra? «Non lo so! Forse destra, mi sento più portato».

    Ma andiamo con ordine.

    Andrea, come ci è finito qui?

    «In modo rocambolesco. A gennaio compilai l’iscrizione sul sito: dicevano che avrei dovuto ricevere notizie a febbraio, ma non ne seppi più nulla e persi le speranze. Poi, il 7 aprile mi inviarono la convocazione per il 13: ero in Inghilterra con i miei e la lessi solo quattro giorni dopo. Partii all’una di notte e alle 5 di mattina ero in fila per il provino».

    E poi?

    «Ho fatto tre round con i giudici: ai primi dissero subito sì, al terzo dovetti aspettare che richiamassero. Sfortuna volle che in quei giorni il mio cellulare era senza credito: dalla produzione provavano a chiamarmi ma siccome le telefonate dall’estero devi pagarle anche tu, la chiamata non partiva. Mi arrivò la mail: “Contattaci al più presto”. Sbiancai».

    Anziché motivo d’orgoglio, per molti italiani la sua partecipazione a The X Factor è stata occasione per sparare sulla nostra incapacità di sfruttare i talenti. Che ne pensa?

    «La mia storia è stata presentata in maniera sbagliata: è vero, negli ultimi 4 anni mi sono presentato tre volte ai provini di X Factor Italia e tre volte mi hanno rimandato a casa, ma quest’anno sono arrivato ai giudici ricevendo 4 sì: a distanza di due giorni, però, ho fatto l’audizione a Londra, ho avuto 4 sì anche qui e a quel punto la scelta è stata mia».

    Avrà pensato: «Vado da loro visto che prima qui non mi avete voluto».

    «No, sono da sempre fan dell’X Factor inglese, mi piacciono l’atmosfera e le scelte musicali. Il rischio è stato pazzesco, qui c’era molta più gente ai casting. Mi è andata bene: sto crescendo sia come artista sia come persona, ed è la prima volta che vivo lontano da casa».

    Immagino le lacrime di mamma.

    «E pure le mie! Sull’aereo mi facevo male e ascoltavo i pezzi tristi! Ma più vado avanti, più scopro una forza che non sapevo di avere. Anche se so’ sempre il ciacione (bonaccione, ndr) de prima».

    In Tv ci era già stato a 13 anni.

    «Fu un’avventura piacevole: a Ti lascio una canzone c’era Roberto Cenci, tra i primi a credere in me. Dopo ho continuato a fare casting: ho provato a Sanremo Giovani, Amici e due volte a The Voice: non sono arrivato neppure davanti ai coach».

    The Voice lo ha vinto una suora…

    «È brava ma c’erano persone più meritevoli: ci si è fatti trasportare dalla novità».

    In un talent straniero sarebbe potuto succedere?

    «Sono programmi che aiutano a trovare talenti che vendano dischi, ma alla gente a casa non je puoi propina’ dodici cantantoni a sera, ci vuole anche qualcosa di diverso».

    Cito un brano che lei ha cantato, One Moment in Time di Whitney Houston: «Ho combattuto ogni guadagno/per gustare il dolce /affronto il dolore»: è la sua storia?

    «Sì, ma alle persone che mi hanno detto “no” devo solo dire grazie: quei rifiuti mi hanno spronato a superare i miei limiti, non mi hanno scalfito. Ho una gran famiglia alle spalle e ho sempre avuto lo studio come alternativa».

    È iscritto a lingue Orientali all’Università: sarebbe dovuto andare al The Voice cinese!

    «Ci ho pensato: famme prova’ pure in Cina, nun se sa mai. Potrei diventare una stella del K-pop coreano (ride)».

    Con l’inglese tutto liscio?

    «Ogni tanto prendo strafalcioni, se non capisco rido. L’altro giorno un ragazzo mi ha chiesto un accendino, non ho capito una mazza e ho fatto “eh eh”. Quel poveraccio aspettava che je davo l’accendino e io manco fumo».

    Con Mel B la comunicazione funziona?

    «Lei è una ciaciona come me, schietta e diretta. Da piccolo ero fan delle Spice: a vederle me tajavo (ridevo a crepapelle, ndr). Nel ’98 mi regalarono persino la barbie di Mel B».

    Meglio Mel B di Victoria Cabello, giudice di XF Italia?

    «Io amo Victoria! E al provino fu carinissima: a causa di un guasto tecnico rimasi a lungo sul palco, lei venne ad abbracciarmi. Fu molto complimentosa, vorrei ricontattarla».

    «Mi chiedo che cosa ci faccio in questo branco di bellocci palestrati»: sono parole sue.


    «Sono Bridget Jones al maschile: impacciato, non ne azzecco una. Però la forma fisica non è mai stato un problema: so’ sempre stato orgoglioso della mia panza, guadagnata co’ anni di carboidrati».

    Pensi che in Italia un ragazzino è stato seviziato perché obeso, e una 13enne invitata a “mettersi a dieta” dal vicepresidente del Senato.

    «È uno schifo, per fortuna a me non è mai successo. C’ho più tette de mia sorella ma è lei che è invidiosa (ride)».

    Sua sorella è l’amore della sua vita.

    «È sempre qui con me (mi mostra il polso con tatuate le loro sagome che si tengono per mano, ndr)».

    A storie «vere» come siamo messi?

    «L’amore è una cosa che non ho mai cercato e mai è arrivato. Non ho ancora trovato la persona speciale adatta a me».

    È vergine?

    «Se in vent’anni non mi sono mai innamorato...».

    Da Bridget Jones provetto, passa le serate «a cioccolata e Grey’s Anatomy», come ha twittato?

    «Sì, ma in lingua ci capisco la metà, non so manco che fine fa Shepard!».

    Il duetto dei sogni?

    «Giorgia. Quante ore me so’ fatto in coda ppe’ farmi firma’ i cd! Adesso è uscito il Senza paura Gold Edition: magari per Natale mo’ manda lei autografato. Te prego Gio’, fammi questo regalo».


    di Raffaella Serini
    fonte:vanityfair.it
    foto:metro.co.uk
    - spetteguless.it
    - youfeed.it




    Video

    Andrea Faustini - "Who's Loving You" The X Factor Uk 2014 Room Auditions Week 1



    Andrea Faustini, l’immigrato di talento che sbanca X Factor a Londra


    Sarà per gli amati carlini, cagnetti dal profilo infelice , sarà per l'aspetto rotondo da antidivo, sarà per la parlata romana ben camuffata nell'eccellente british accent o sarà solo per quel portento di voce, ma Andrea Faustini spopola. L’eroe di X Factor in Gran Bretagna, fucina di talenti divenute pop star a Londra e dintorni, è sempre più lui, il ventenne studente universitario specialista in cinese e coreano. È arrivato in semifinale sull’onda di un forte sostegno popolare e la sponsorizzazione della ex Spice Girl, Mel B. Lei, artisticamente lo adora e lui la ricambia al punto da aggirarsi con una bambola dedicata alla cantante.

    La storia di Andrea Faustini sbatte con le cronache dell'immigrazione italiana nel Regno Unito, un flusso continuo di studenti e non a caccia di qualifiche e occupazione nella città che David Cameron ha definito “una fabbrica di posti di lavoro”. Cronache non sempre a lieto fine, in realtà, perchè le opportunità si alternano a dolorose frustrazioni. Per Andrea, il destino ha riservato qualcosa di molto diverso. Il successo è stato immediato e ora conferma di prolungarsi nel tempo. La competizione con alcuni fra i migliori talenti della musica nel Paese che della musica pop è patria incontrastata, è andata avanti verso la finale dopo un week end – otto giorni fa – in cui sembrava tutto perduto. È stato costretto a battersi in un testa a testa per evitare l'eliminazione e c'è riuscito sbarcando ai quarti. Fra sabato e domenica un altro balzo in avanti, quello più atteso. È arrivato in semifinale sulla scia di un fortissimo consenso.

    Andrea Faustini, ultraitaliano, a sentirlo e a vederlo, continua la sua marcia nel cuore del programma cult della musica leggera inglese. Un contributo, neppure troppo piccolo, a rimodellare l'immagine del talento italiano oltre la Manica.

    strict_embargo_judges_house_03



    Andrea-Faustini



    dal nostro corrispondente Leonardo Maisano
    fonte: ilsole24ore.com
    foto:digitalspy.co.uk
    - mirror.co.uk



    Video

    Earth Song


    Video

    One Moment In Time

     
    Top
    .
3 replies since 6/12/2014, 16:17   195 views
  Share  
.