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tomiva57.
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Botswana
l Botswana, ufficialmente Repubblica del Botswana (pronuncia italiana /bottsuˈaːna/; Republic of Botswana in inglese, Lefatshe la Botswana in seTswana) è uno Stato dell'Africa del Sud. Confina con il Sudafrica a sud, la Namibia a ovest, lo Zambia a nord e lo Zimbabwe a nordest; non ha sbocchi sul mare. Lo stato è vasto 581 730 km² ed è abitato da 1 640 115 abitanti con una densità di 2,7 ab/km². La lingua ufficiale è l'inglese, ma è molto diffuso il tswana, lingua del popolo omonimo, che ha lo status di lingua nazionale. Col nome di Bechuanaland fu protettorato britannico fino al 1966, anno in cui ottenne l'indipendenza. Dal nome inglese deriva anche la trascrizione in italiano Beciuania (da cui l'aggettivo beciuano).
Il nome può essere approssimativamente tradotto come la terra di coloro che parlano tswana, ovvero la terra del popolo tswana. "Tswana" fu trascritto inizialmente in chuana dai britannici, da cui Bechuanaland
Le prime popolazioni dell'odierno Botswana, come di gran parte dell'Africa australe, erano cacciatori-raccoglitori dei gruppi san e khoisan (boscimani e ottentotti). La loro presenza è sicuramente molto antica, anche se il loro numero fu sempre molto basso, sia per la scarsità di risorse che il territorio offriva loro, sia per la loro mancata evoluzione in società sedentaria organizzata.
La colonizzazione bantu
Benché già avessero fatto sporadiche apparizioni in precedenza, intorno al XVII secolo giunsero massicciamente nella zona i bantu provenienti da nord. Queste genti, molto più evolute ed agguerrite di boscimani ed ottentotti, non ebbero difficoltà ad averne il sopravvento. Gli indigeni furono costretti così a ritirarsi nelle zone più impervie e desertiche della regione. I bantu erano agricoltori e allevatori e si insediarono con successo nella regione. Da questi coloni discende il gruppo etnico principale del Botswana moderno, quello degli Tswana.
La colonizzazione britannica
Verso la fine del XIX secolo iniziò un modesto afflusso di coloni bianchi provenienti dal Sudafrica, e nel 1885, alla Conferenza di Berlino, la regione venne dichiarata protettorato britannico col nome di Bechuanaland. A differenza di quanto avvenne ed avviene tuttora in altri paesi dell'area (specie in Zimbabwe e in Sudafrica), in Botswana i rapporti fra bantu e bianchi furono sempre sostanzialmente pacifici e distesi.
Dall'indipendenza ad oggi
Nel 1966 il Botswana divenne indipendente come stato membro del Commonwealth. I buoni rapporti fra bianchi e bantu furono ribaditi nella costituzione del nuovo paese; tra l'altro, la stessa bandiera rappresenta questa convivenza pacifica con due strisce una bianca e una nera accostate all'azzurro dell'acqua.
Primo capo di stato del Botswana fu Sir Seretse Khama, già re della tribù tswana dei Bangwato e capo del Partito Democratico del Botswana. Khama regnò a vita insieme alla moglie Ruth Khama (nata Ruth Williams), una bianca di origine anglosassone, e viene ricordato come padre della patria. Nel 1980 gli successe Quett Ketumile Joni Masire, che nel 1998 abdicò a favore di Festus Mogae; questi a sua volta delegò subito gran parte dei poteri al figlio dei "Genitori della Patria", il primo ministro Seretse Jan Khama. Khama figlio è divenuto capo dello stato nel 2008.
Tramonto nel Botswana
Il Botswana è uno stato piuttosto esteso (600 370 km²) dell'Africa australe. È posto all'interno della zona compresa tra i meridiani 20°E e 30°E di longitudine ed è attraversato dal Tropico del Capricorno. Confina a nord con la Namibia (Dito di Caprivi) e lo Zimbabwe riuscendo a raggiungere lo Zambia per pochi km; a est con lo Zimbabwe e in parte anche col Sudafrica; a sud con il Sudafrica; a ovest con la Namibia. Dalla conformazione abbastanza quadrangolare, il Botswana è dunque lontano dal mare, che è raggiungibile ad est seguendo il fiume Limpopo fino in Mozambico.
Città principali
Il Botswana ha due centri abitati principali che hanno il titolo di "città":
Gaborone
Francistown
Seguono i "comuni", paesi discretamente abitati, e i "villaggi", più marcatamente rurali:
Molepolole
Selebi-Phikwe
Maun
Serowe
Kanye
Mochudi
Mogoditshane
Lobatse
Palapye
Selebi Phikwe
Tlokweng
Ramotswa
Thamaga
Tonota
miniera di diamanti
Jwaneng
Orapa
Moshupa
Letlhakane
Mahalapye
Aree protette
Il governo ha recentemente posto grande attenzione alla tutela dell'ambiente e l'estensione delle aree protette sta procedendo gradualmente verso la ragguardevole meta del 20% del territorio. Peculiarità della gestione di queste aree, di diretta derivazione anglosassone, è la compartecipazione dei settori pubblico e privato, di modo che gli stessi proprietari terrieri si sentano sempre più responsabilizzati nella gestione del territorio. Anche la questione della regolamentazione della caccia è stata affrontata con grande lungimiranza ed è stata risolta con grande successo. Il governo organizza infatti periodiche battute di caccia grossa aperte ai privati (anche stranieri) in base all'eventuale esubero di capi delle varie specie, in particolare elefanti, rispetto alle risorse disponibili. Questo approccio ha consentito di arrestare fortemente il fenomeno del bracconaggio sia in modo diretto che in modo indiretto. Infatti queste iniziative hanno permesso di immettere sul mercato un flusso di avorio e pellami, ciò che ha fatto abbassare i prezzi degli stessi, rendendo meno conveniente il fenomeno della caccia clandestina.
Fauna
Le aride terre del Botswana ospitano varie specie di interesse. Anzitutto il paese presenta oltre settanta specie di serpenti, compresi tre cobra sputatori. In particolare nella zona dell'Okavango si può avvistare con facilità il velenoso boomslang (termine afrikaans che significa "serpente arboricolo").
Alcuni lichi insieme a delle cicogne dal becco a sella nel delta dell'Okavango
Vi sono altresì parecchie specie di uccelli, tra cui la gru pavonina, il colombo tomboliere e il cosiddetto uccello segretario, che si nutre proprio di serpenti. Gli splendidi parchi nazionali e le bellissime tenute private ospitano inoltre una grande varietà di animali, come elefanti, leopardi, ghepardi, iene maculate, facoceri, rinoceronti neri e bianchi, struzzi, licaoni, giraffe, ippopotami, zebre, leoni e molti altri animali.
Tradizioni
Le tradizioni botswaniane sono il risultato dell'unione dei costumi di matrice bantù tswana e bianca anglosassone. In particolare, sia nella tradizione orale che nella letteratura scritta, è fondamentale la tematica dell'"acqua", vista come origine e fonte primaria della vita, anche in senso spirituale. A sé stanno invece le tradizioni boscimane e ottentotte, legate a costumi antichissimi che non si sono mai integrati con quelli delle altre etnie.
Cucina
La cucina del Botswana è unica ma condivide anche alcune caratteristiche con altre cucine dell'Africa Meridionale. Esempi di cucina botswana sono: pap, boerewors, samp, vetkoek ed i vermi mopani. Un cibo unico del Botswana è il seswaa, carne macinata fortemente salata.
fonte: wikipedia.org
foto: wikipedia.org
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- greeneconomycoalition.org
- botswana.co.za -/- buddyandme.co.za
- nationsonline.org/ -/- distancebetweencities.net
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- africanreservations.com -/- botswana-info.com
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- paws.dircon.co.uk -/-svdbotswana.org
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Fiume Chobe
La crociera lungo le rive del fiume Chobe è una tra le esperienze più entusiasmanti e coinvolgenti che si possono fare in Botswana. Grazie alla costante presenza di acqua, le rive di questo grande fiume sono frequentate da numerosi animali che si possono ammirare con facilità a bordo di piccole imbarcazioni che solcano le scure acque di questo fiume.
E' normale imbattersi in grandi branchi di erbivori e soprattutto in gruppi familiari di elefanti che, verso sera si recano sulle rive del Chobe per dissetarsi e nutrirsi. Le acque di questo fiume sono inoltre ricche di ippopotami e di enormi coccodrilli che, grazie all'abilità delle guide e dei piloti, sono facili da avvistare e avvicinare.
Si consiglia di effettuare la crociera durante il tardo pomeriggio per poter godere degli incredibili tramonti che si possono ammirare tra le anse di questo magico fiume.
E' un'area situata all'interno del Chobe National Park divenuta giustamente famosa per i numerosi documentari che la immortalano. La fama di questo luogo è dovuta principalmente alla presenza, attorno all'unica pozza della zona , di un numeroso gruppo di leoni che attendono pazientemente l'arrivo degli animali che si recano alla pozza per dissetarsi. E' un luogo surreale e crudele in cui si respira un'aria carica di tensioni e sfide in cui è facile intuire le dure leggi che governano il mondo animale. L'area è disseminata di scheletri di animali predati e soprattutto di resti di elefanti che proprio in questo luogo trovano la più grande minaccia alla loro esistenza. Si consiglia di pernottare al campeggio non cintato situato nelle immediate vicinanze della pozza e che viene frequentemente visitato dagli elefanti e dal quale si possono ascoltare i suoni vivi della notte africana.
Delta dell'Okavango
Il delta dell'Okavango è uno degli ecosistemi più incredibili di tutto il pianeta. Il fiume Okavango invece di trovare la sua naturale terminazione nell'oceano si disperde nel cuore del Botswana creando un vero e proprio mare interno di acqua dolce.
La ricca vegetazione e l'abbondanza di acqua dà sostentamento ad una grande varietà di erbivori e uccelli che trovano il loro habitat ideale all'interno dei fitti canneti di papiro che ricoprono l'intera area del delta.
Solcare le acque di questi canali vuole dire immergersi nella apparente quiete di atmosfere cullanti e incontrare allo stesso tempo gli animali padroni di questi luoghi ossia ippopotami, coccodrilli, elefanti e numerose antilopi.
Da non perdere l'escursione a bordo del Mokoro tra i canali dell'Okavango e il volo panoramico sulle acque del delta.
fonte: .safariafrica.it
foto:globeholidays.net
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