VOLLEY - la storia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. gheagabry
     
    .

    User deleted


    Condividi

    LA STORIA DELLA PALLAVOLO



    Già nell'antichità esistevano giochi con la palla che possono essere considerati i predecessori della pallavolo. In antichi giochi greci e romani, ad esempio, venivano eseguiti esercizi con la palla a scopo di divertimento e svago. In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato faustball, ma il merito dell'invenzione della pallavolo in forma moderna, nata ufficialmente nel 1895, va riconosciuto a William Morgan, istruttore di educazione fisica presso un college dell'YMCA di Holyoke, nel Massachusetts (Stati Uniti).

    Il 6 febbraio 1895 Morgan radunò alcuni insegnanti nel college di Springfield per la dimostrazione di un nuovo sport, da lui chiamato Minonette (da minon, micio, che era stato il nome di un gioco con la palla praticato da nobili e dame due secoli prima in Francia). Con l'aiuto di due squadre composte da 5 membri, tra cui il sindaco e il comandante dei vigili del fuoco di Holyoke, avvenne il battesimo di un nuovo gioco sportivo con caratteristiche profondamente diverse dagli altri sport in voga a quel tempo.
    Una caratteristica peculiare era quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendevano il posto della forza, qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive. Fu però Alfred F. Halstead, il 10 marzo del 1896, a cambiare il nome di minonette, un po' troppo femminile, in volleyball (letteralmente palla sparata). Egli riuscì a imporre questo sport nei college YMCA dislocati in tutti gli Stati Uniti.

    Due anni dopo, la pallavolo si praticava anche nella maggior parte dell'America del Sud (Brasile, Argentina, Uruguay). Nel 1898 la pallavolo giunse a Manila, nelle Filippine, grazie a un insegnante di educazione fisica americano; proprio ai filippini viene attribuita l'invenzione della "schiacciata". In Cina e in Giappone ottenne un successo strabiliante. In Europa arrivò durante la prima guerra mondiale, importata dalle truppe americane.



    Per un lungo periodo è stata giocata in due modi differenti, all'occidentale e all'orientale, con la cosiddetta "regola dei tre tocchi". Nel 1938 venne introdotta una fondamentale tecnica che rivoluzionò il modo di giocare: il «muro». Furono soprattutto i paesi dell'Est che lo utilizzarono con sistematicità. La Federazione Italiana di Pallavolo (FIPAV) nacque nel 1946, quando la pallavolo si cominciò a diffondere soprattutto tra i più giovani. Nel 1947 fu creata la Federazione Internazionale del Volleyball, durante un incontro di ben quindici federazioni a Parigi. Nel 1957 la pallavolo entrò a far parte degli Sport Olimpionici, e fu annessa alle Olimpiadi di Tokyo e alle successive.
    Ancora oggi la pallavolo ha grande seguito, soprattutto nei paesi dell'estremo Oriente (Giappone, Cina, Corea del Sud), nei paesi dell'est Europa e dell'Europa meridionale, ed in Brasile. Questi paesi possono anche vantare i migliori risultati internazionali sia a livello di club che a livello di squadre nazionali. Paesi come il Brasile, l'Italia, gli Stati Uniti d'America, la Russia e Cuba, hanno le proprie nazionali ai primi posti del ranking sia maschile che femminile; altri paesi possono vantare una squadra nazionale (maschile o femminile), ai vertici del ranking (Giappone e Cina nel femminile, Argentina nel maschile). Molti altri paesi restano comunque ai margini, e tranne rari casi, i paesi a contendersi gli allori dei tornei più importanti sono sempre gli stessi.






    L'EVOLUZIONE..

    1895

    Invenzione del volley-ball da parte del prof. William G. Morgan. La palla viene giocata con le mani; il numero dei tocchi è infinito; l'incontro si gioca a set, come nel tennis; la durata del set è in relazione al numero dei giocatori; la rete è alta 2 metri e il campo misura 18,30 x 10,62 metri

    1900

    La durata del set viene fissata in 21 punti e la rete alzata a 2,13 metri; viene costruito circa in questo periodo un pallone quasi simile a quello attuale, da 62 a 69 cm di circonferenza e da 240 a 300 grammi di peso; la palla è buona anche se tocca la riga che delimita il campo, mentre non lo è se tocca un oggetto fuori dal campo.

    1912

    Viene introdotta la rotazione obbligatoria dei giocatori; la rete viene portata a 2,28 metri mentre il numero dei giocatori varia da nazione a nazione.

    1913

    Si svolgono i primi giochi asiatici con Cina e Filippine, con il sistema a 16 giocatori per squadra.

    1914

    L'Inghilterra è il primo paese europeo ad adottare la pallavolo.

    1917

    La rete viene posta a 2,27 metri mentre il set finisce a 15 punti; le squadre sono composte di 6 giocatori con possibilità di sostituzioni; le gare si giocano al meglio dei 2 set su 3; l'unico arbitro svolge anche le funzioni di segnapunti.

    1917

    In Italia appare per la prima volta questo nuovo gioco.

    1921

    Viene introdotta la linea centrale. Nei Giochi dell'Estremo Oriente, svoltisi a Shangai, si gioca con il sistema a 12 giocatori anziché a 16.

    1922

    Il numero dei tocchi di palla è limitato a 3; i giocatori di seconda linea (quelli che stanno dietro la linea che delimita la d'attacco, posta a tre metri di distanza dalla linea centrale) non possono schiacciare.

    1923

    La pallavolo entra in Africa, attraverso l'Egitto, la Tunisia ed il Marocco, ed in Russia. Il campo viene ridotto a 18,28 m x 9,14 m (due quadrati uguali).

    1924

    Ai Giochi Olimpici di Parigi, la pallavolo è sport dimostrativo. In Giappone viene adottato il sistema dei 9 atleti per squadra, con 21 punti per set, senza rotazione. Tale sistema verrà abbandonato solo nel 1947 nel momento della fondazione della Federazione Internazionale.

    1925

    Nasce la regola che per vincere un set, la squadra deve acquisire almeno un distacco di due punti (15-13; 17-15; 20-18....).



    1936

    Ai Giochi Olimpici di Berlino, su proposta della Polonia, si forma un Comitato per la costituzione della Federazione Internazionale, comprendente 13 Federazioni europee, 5 dell'America e 3 dell'Asia.

    1938

    Mentre prima si difendeva e basta, ai giocatori ora è permesso "murare" chi schiaccia.

    1947

    A Praga viene fondata la Fédération Internationale de Volleyball (FIVB). A Parigi (dal 18 al 20 aprile, con la partecipazione di Belgio, Brasile, Cecoslovacchia, Egitto, Francia, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Ungheria, Uruguay, Usa e Yugoslavia) si tiene il primo Congresso della FIVB e viene ufficialmente approvato il primo regolamento internazionale che unifica le regole di gioco europee e quelle americane. Viene anche eletto il primo presidente della FIVB, il francese Paul Libaud, che governerà la pallavolo mondiale fino al 1984.

    1948

    Si svolge a Roma il primo Campionato europeo.

    1949

    Si svolge a Praga il primo campionato mondiale.

    1953

    La nazionale maschile del Giappone partecipa ai campionati Usa adottando il sistema a sei giocatori.

    1955

    Il CONI riconosce la Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV) come membro effettivo.

    1957

    A Sofia il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) riconosce ufficialmente la FIPAV.

    1964

    La pallavolo esordisce ufficialmente a Tokyo nei Giochi olimpici; modifica del regolamento riguardante il muro: è permesso ora oltrepassare il prolungamento immaginario del piano della rete; al muro sono concessi due tocchi consecutivi (cioè, chi fa muro e tocca la palla che viene schiacciata può rigiocarla subito).

    1965

    Viene abolito il fallo di "velo".

    1971

    La FIVB organizza in Giappone il primo corso internazionale per allenatori, a cui partecipano 49 tecnici provenienti da 13 paesi.

    1974

    Vengono proposte due modifiche alle regole di gioco da attuarsi dopo le Olimpiadi del 1976: una delle regole nuove consiste nel non considerare il primo tocco del muro: praticamente, se il muro tocca la palla che viene schiacciata, la squadra che difende può rigiocarla sempre utilizzando i tre tocchi. La seconda modifica riguarda la posizione delle antenne che dovranno trovarsi esattamente sul prolungamento della banda laterale.



    1982

    Viene ora considerato valido l'attacco della seconda linea quando, pur staccando il giocatore dalla zona d'attacco (prima linea), il pallone viene intercettato da un muro invadente. Per quanto riguarda la tecnica, si nota un incremento delle battute di forza utilizzate, nei finali di set, in alternanza alle battute a foglia morta per rendere più difficile la costruzione del gioco veloce.

    1984

    Modifiche importanti alle regole di gioco.
    1) Non si può fare muro o attaccare direttamente contro la palla inviata con il servizio;
    2) Il giocatore di seconda linea che fa un'azione d'attacco dalla zona d'attacco (prima linea) o dal suo prolungamento immaginario, commette fallo;
    3) Non esiste fallo di doppio tocco durante il bagher di ricezione o di difesa (quest'ultimo caso è valido solo se la palla arriva direttamente e non dopo aver toccato il muro).
    Appare il sistema 5-1 (un solo alzatore) al posto dell'usuale 4-2. Il Congresso Mondiale elegge il nuovo Presidente della FIVB Ruben Acosta, avvocato messicano. Il Francese Libaud è nominato presidente onorario. Gli uffici della FIVB vengono trasferiti da Parigi a Losanna (Svizzera). 156 sono le Federazioni Nazionali affiliate alla FIVB. 90 milioni sono i praticanti nel mondo.

    1988

    Vengono introdotte due importanti modifiche alle regole di gioco, al fine di contenere la durata degli incontri entro un certo limite: ogni set termina al 17° punto, anche se le squadre si trovano sul 16 pari; il 5º set viene giocato con il sistema del tie-break in cui ogni errore viene considerato punto. Altra modifica del regolamento riguarda il comportamento degli atleti e degli allenatori: l'allenatore può parlare con i propri giocatori anche durante il gioco purché non si alzi in piedi, mentre le riserve possono stare ai bordi del campo (lontano dal rettangolo di gioco) purché dimostrino di riscaldarsi; esse possono fare il tifo e parlare con i compagni che stanno giocando.

    1990
    La FIVB introduce qualche correttivo alle regole di gioco:
    1) Quando il muro trasporta la palla verso la direzione opposta da dove è provenuta bisogna sanzionare il fallo di trattenuta: il tocco deve essere netto e non accompagnato;
    2) Quando su pallonetto si accompagna la palla con l'avambraccio o con il braccio bisogna sanzionare il fallo di trattenuta o accompagnata;
    3) Maggiore severità nel giudicare il palleggio dell'alzatore durante il salvataggio delle palle che, per effetto di una ricezione imprecisa, stanno andando nel campo avversario;
    4) Maggiore permissività nel giudicare il bagher di ricezione o di difesa.
    Ad Osaka si svolge la prima edizione della manifestazione denominata World League maschile.

    1992

    Il Congresso mondiale FIVB stabilisce alcune modifiche alle regole di gioco: 1) Il sistema di gioco nel 5º set (tie-break) non prevede più il limite massimo di 17 punti, ma a 15 o oltre deve esserci un distacco di almeno due punti (15/13; 16/14; 17/15; 18/16; 19/17; 20/18; ecc.);
    2) Si agevola la difesa permettendo la possibilità della "doppia" al primo tocco di squadra purché non in palleggio.

    1994

    La FIBV apporta alcune modifiche regolamentari:
    1) La palla può colpire qualsiasi parte del corpo; è possibile perciò anche calciarla. 2) La zona di servizio è estesa per tutti i 9 metri oltre la linea fondo.
    3) Il "primo tocco" di squadra è sanzionato solo se la palla viene bloccata o lanciata (tipo pallamano).

    1996

    Nella VII edizione della World League vengono introdotti i cosiddetti "tempi di riposo tecnici" a 5 e 10 punti di ogni set ad esclusione del 5º set.
    Il Congresso Mondiale approva altre proposte di modifiche regolamentari:
    1) La palla che attraversa la rete fuori dallo spazio di passaggio, può essere recuperata nella zona libera opposta;
    2) La mano, al pari del piede, può toccare il campo avverso fintanto che non oltrepassa completamente la linea centrale;
    3) I provvedimenti disciplinari (avvertimento, penalizzazione, espulsione) restano in vigore per tutta la gara per eventuali recidive, quindi non decadono più alla fine di ogni set;
    4) Le linee d'attacco sono prolungate di metri 1,75 con linee tratteggiate di cm 15, distanti 20 cm una dall'altra; 5) Il pallone deve essere gonfiato ad una pressione più bassa (0,30 - 0,325 kg/cm³).

    1997

    È operativo il cosiddetto "Libero". Il libero è autorizzato a sostituire qualsiasi giocatore difensore. La sua prestazione è limitata come giocatore difensore e non gli è permesso di completare un attacco da qualsiasi posizione (includendo terreno di gioco e zona libera), se al momento del tocco la palla è completamente al di sopra del bordo superiore della rete. Egli non può servire, murare o tentare di murare.

    1998

    Rispetto alle precedenti norme viene abolito il cambio-palla: dalla stagione 1999/2000, in tutti i campionati di qualsiasi serie e categoria viene adottato il nuovo sistema di gioco (Rally point system). Per ogni azione è assegnato un punto, sia che la vinca la squadra al servizio che quella in ricezione. In questo secondo caso, oltre a conquistare il punto, la squadra acquisisce anche il diritto a servire ruotando di una posizione in senso orario. La formula di gioco è al meglio di 3 set vinti su 5. Nei primi quattro set, vince la squadra che conquista 25 punti con uno scarto di almeno 2 punti. In caso di parità 24-24, il gioco continua fino a che una squadra non conquista i due punti di vantaggio, senza limiti di punteggio (26/24, 27/25,....). A parità di set vinti, 2-2, il set decisivo (5°) è giocato a 15 punti con uno scarto di almeno 2 punti, senza limiti di punteggio (16/14, 17/15, ...).

    Cambia anche il punteggio di classifica:

    3 punti alla vittoria per 3-0 e 3-1
    2 punti alla vittoria per 3-2
    1 punto alla sconfitta per 2-3
    0 punti alla sconfitta per 1-3 e 0-3
    Viene confermata l'applicazione della regola del "Libero" in tutti i campionati di qualsiasi serie e categoria (tranne nei Campionati Under 14 M/F, Under 15/F e Under 16/M).

    Un'altra variazione importante riguarda il fondamentale della battuta: nell'attraversare la rete, la palla può toccarla (il tocco della rete da parte della palla dopo la battuta non è, quindi, più considerato fallo).
    L’allenatore può dare istruzioni di gioco agli atleti stando in piedi o muovendosi nella zona libera davanti alla propria panchina, dal prolungamento della linea di attacco all’area di riscaldamento, senza disturbare o ritardare il gioco.
    2005 Vengono aggiunti i tempi di riposo tecnici: Nei primi quattro set sono applicati automaticamente due "tempi di riposo tecnici" per set, della durata di 60 secondi ciascuno, quando la squadra al comando raggiunge gli 8 ed i 16 punti. Nel set decisivo (5°) non sono previsti "tempi di riposo tecnici"; ogni squadra può richiedere solo i due tempi di riposo regolamentari della durata di 30 secondi.

     
    Top
    .
  2. gheagabry
     
    .

    User deleted




    La Pallavolo, questo bellissimo sport, è stato inventato a "tavolino" negli Stati Uniti, alla fine del diciannovesimo secolo da William C.Morgan insegnante di educazione fisica presso l'Università di Hollyocu, nel Massachusset.
    Lo scopo del suo inventore era quello di tener allenati, durante il periodo invernale, i giocatori di baseball e di rugby.
    I giochi conosciuti a quel tempo erano il rugby, la pallamano, il calcio, il baseball e il tennis: di tutti questi sport solo il tennis era adatto ad essere praticato in palestra, ma risulto di scarsa efficacia in quanto si potevano impiegare solo quattro giocatori al massimo.
    Il professore Morgan provò allora con la pallacanestro ma il tentativo fu vano, infatti le numerose regole e la diversa interpretazione e applicazione non avevano soddisfatto gli atleti.
    Morgan allora volle inventare (Sembra che il prof. Morgan abbia americanizzato un gioco italiano praticato nel medioevo, dove a differenza del Volley-ball americano che prevedeva solo colpi al volo, veniva data la possibilità di lasciare rimbalzare al suolo il pallone, ma comunque le fonti non sono sicurissime) un gioco del tutto nuovo ispirandosi al tennis ma invece di usare le racchette venivano usate le mani, lo chiamò Volley-Ball.

    In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato “Faustball” (pallapugno), ma il merito della costituzione della pallavolo in forma moderna va riconosciuto a William Morgan, istruttore di educazione fisica presso una scuola dell'Ymca (Young Men's Christian Association) di Holyoke, nel Massachusetts.
    In effetti, se è vero che si possono trovare similitudini fra la Faustball e il gioco ideato da Morgan, è anche vero che differivano in alcune caratteristiche di base: nella Faustball, per esempio, la palla poteva toccare il terreno anche due volte, mentre nella versione di Morgan la palla doveva essere giocata al volo.
    Il 6 febbraio 1896, Morgan fece scendere in campo i suoi allievi per offrire ai colleghi e al preside dell'istituto la prima dimostrazione pubblica della “minonette”.
    Minonette (da minon, micio) era stato il nome di un gioco con la palla praticato da nobili e dame due secoli prima in Francia, ma, nella nuova versione, viene presentato come un gioco decisamente innovativo.
    Una caratteristica peculiare è quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendono il posto della qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive: la forza.
    La minonette era quindi destinata ad atleti non più massicci e pesanti, bensi agili, con una buona elevazione, capaci di destreggiarsi nel gioco acrobatico.
    Da questa prima apparizione a una vera e propria diffusione della pallavolo bisogna aspettare ancora qualche anno.
    Infatti inizialmente non riscosse molto successo e la sua diffusione dal collegio di origine non arrivò più lontano di un centinaio di chilometri, fino a Springfield nel New England, dove c'era un'altra sede dell'Ymca.
    Qui questo sport cominciò la sua parabola ascendente e si diffuse nel mondo grazie soprattutto all'operato di Alfred Halstead, che mutò il nome minonette in "volleyball".
    Vol1ey in inglese significa raffica, colpo violento, e quindi la nuova denominazione potrebbe essere tradotta piuttosto letteralmente come "palla colpita violentemente".



    Utilizzò la stessa rete del tennis portandola a due metri dal suolo, naturalmente stabilì che la palla doveva essere presa con le mani e diede la possibilità di giocare a tutti purché divisi in due squadre di uguali componenti.
    Le dimensioni del campo erano molto simili a quelle del campo di tennis cioè 10 metri e mezzo di larghezza e 18 metri e 30 centimetri di lunghezza, ma mancava un'altra cosa fondamentale, quasi indispensabili, il pallone.
    Inizialmente veniva usato quello di basket, ma come potete immaginare risultò troppo pesante: si ricorse allora all'uso della sola camera d'aria ma questa rallentava troppo il ritmo di gioco e falsava la direzione del colpo, dopo un po' di tempo si giunse finalmente a un pallone quasi simile a quello attuale le sue misure erano: da 61 a 68 centimetri di circonferenza a da 230 a 300 grammi di peso. Il gioco era molto simile al tennis e vagamente assomigliava alla pallavolo moderna, infatti la pallavolo si è evoluta col passare degli anni come accade ad ogni cosa veramente valida. Il gioco consisteva: nell'inviare il pallone, col solo uso delle mani, nel campo avversario tramite una battuta che doveva essere effettuata dietro la linea di fondo e c'era la possibilità di commettere un errore perché erano consentiti due tentativi di servizio come nel tennis e la battuta era considerata buona se cadeva oltre i tre metri dalla rete, inoltre il pallone non doveva assolutamente toccare la rete durante il gioco e il numero di tocchi era illimitato.
    Gli incontri venivano giocati in sets e la durata di ogni set dipendeva dal numero dei servizi corrispondenti al numero dei giocatori.
    In un secondo momento, per contenere la durata degli incontri si decisi di chiudere il set a 21 punti, cioè chi arrivava prima a 21 punti vinceva il set.
    Verso il 1917 il set veniva giocato a distanza di 15 punti ed oggi a 25 punti con l'abolizione del cambio palla.
    Naturalmente lo scopo del gioco era di far cadere il maggior numero di volte possibili la palla a terra nel campo avversario e quindi cercare di conquistare più punti possibili fino ad arrivare al traguardo definito, ne nostro caso a 25.
    Riepiloghiamo le regole della pallavolo appena nata:
    - Veniva giocata in un campo di dimensioni simili al campo di tennis
    - Veniva usato il pallone di pallacanestro, ma poi pian piano si e cambiato
    - I tocchi del pallone per una squadra erano illimitati
    - La palla non doveva assolutamente toccare la rete durante il gioco
    - La battuta veniva considerata buona se cadeva a tre metri di distanza dalla rete
    - La partita veniva giocata in sets, e la durata di ogni set era legata al numero dei servizi corrispondenti al numero dei giocatori, ma col passare del tempo si cambiò.

    Sfortunatamente agli inizi la pallavolo non si propagandò molto, il motivo è semplice, le regole variavano da nazione a nazione e questo frenò molto il propagandarsi della pallavolo agonistica.
    C'era chi fissava il numero di giocatori a cinque, a nove, a otto ecc. Chi fissava il numero di tocchi a quattro, a cinque, il limite massimo dei tocchi; cioè di tre, fu fissato per la prima volta nelle isole Filippine dove comparivano le prime vere schiacciate "bomba".
    Per cercare di unificare tutte le regole si creò una federazione: "Federazione Internazionale dei giochi con la mano" che aveva sede a Stoccolma.
    Però questa federazione trascurò la Pallavolo e così l'affermazione e i miglioramenti tecnici tardarono a venire.
    Ma comunque questo non fermò la Pallavolo infatti essa veniva giocata nelle spiagge, nelle fabbriche, nelle scuole e ciascuna nazione organizzava i campionati nazionali con regole proprie. La grande diffusione della Pallavolo è dovuta ai tecnici delle compagnie petrolifere, che furono i primi a praticare questo sport nei colleges, e in un secondo tempo anche ai soldati americani impegnati nella prima guerra mondiale.
    I primi popoli ad innamorarsi della Pallavolo, dopo gli americani, sono stati orientali e poi tutti gli europei dell'est e dell'ovest.
    Nel 1946 viene fondata a Praga la Federazione Internazionale di Pallavolo (FIVB) e nel 1947 a Parigi si convoca il primo congresso per eleggere i rappresentanti e per fare un regolamento internazionale.
    Nel 1948 viene effettuato a Roma il primo Campionato d'Europa, vinto dalla Cecoslovacchia, che sarà l'organizzatrice del primo Campionato Mondiale effettuato a Praga nel 1949.
    Grazie a queste competizioni la Pallavolo si afferma come sport agonistico di massa e viene giudicata dai membri del C.I.O uno degli sport più spettacolare.
    E nel 1964 la Pallavolo viene ammessa alle Olimpiadi di Tokio dove si corona il sogno di tutte quei seguaci della Pallavolo, infatti proprio a Tokio viene registrato un vero trionfo di pubblico e di critica.
    Gli Italiani hanno conosciuto la pallavolo nella prima guerra mondiale grazie ai Francesi e specialmente per mezzo degli Americani, fondatori del volley.
    Infatti furono proprio i nostri soldati italiani, una volta tornati dal fronte, a trasmetterci questo nuovissimo gioco.
    In pochissimo tempo la pallavolo si diffuse in tutte le scuole, ma veniva giocata con regole molto approssimativa e di conseguenza si limitava molto il ritmo e il movimento, creando così un concetto errato circa il valore agonistico e motorio.
    Questo gioco veniva definito dai giornalisti statico o da "parrocchia", ma queste definizioni si riferivano al gioco effettuato nelle scuole italiane nel periodo che va dal 1920 al 1940.
    In campo agonistico la pallavolo fu lanciata dall'Opera Nazionale Dopolavoro e si incominciarono a svolgere così i primi incontri e tornei.
    Sempre ad opera dell'O.N.D vengono istituiti nel 1943 i primi campionati nazionali: quello maschile a Genova e quello femminile a Desenzano sul Garda.
    Ma a causa degli eventi bellici ci fu una battuta di arresto.
    Sarà per opera dei dirigenti e dei giocatori formatisi attraverso l'O.N.D. che, nell'immediato dopoguerra, si avrà la continuazione e l'affermazione della pallavolo come sport agonistico fondando il 31 marzo 1946 a Bologna la FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo) e istituendo regolari campionati nazionali.
    Il 2 gennaio 1947 la FIPAV ottiene il riconoscimento di federazione aderente al CONI.
    Sempre nel 1947, a Parigi, l'Italia fa il suo esordio in campo internazionale perdendo contro la Francia per 3-0.
    L'Italia è presente al primo congresso della Federazione Internazionale di Volley-ball (FIVB) e ottiene il privilegio di organizzare il primo Campionato d'Europa che si effettuerà a Roma nel 1948, classificandosi terza dietro Francia e Cecoslovacchia.
    Nel 1949 l'Italia partecipa a Praga al primo Campionato del Mondo classificandosi ottava.
    Da questo momento in poi l'Italia sarà presente a tutte le manifestazioni internazionali.
    Nel 1955 la FIPAV diventa membro effettivo del CONI, ottenendo così il diritto di essere considerata alla pari delle altre Federazioni.
    Da "cenerentola" degli sport, la pallavolo è diventata, in pochi anni, il secondo sport nazionale.





    "Manuale Ufficiale della Lega Atletica
    delle Associazioni Cristiane dei giovani del Nord America"
    datato 1897...
    ..e regole della pallavolo nella loro prima stesura


    Si tratta della prima pubblicazione ufficiale che tratta la neonata pallavolo, soprattutto la prima vera stesura delle regole del gioco inventato da William G. Morgan di Holyoke.
    Il primo volley aveva squadre dal numero variabile, campi in proporzione, soprattutto si giocava su nove inning, come nel baseball.
    "Nell’inverno tra il 1895 e il 1896, il Signor W. G. Morgan, di Holyoke, Massachusetts, inventò nella sua palestra un gioco chiamato Pallavolo.
    Venne presentato ad una Conferenza per Istruttori Fisici.
    L’impressione generale fu subito quella di un gioco che potesse colmare le mancanze di tutti gli altri sport.
    Deve essere giocato indoor (in luoghi al coperto), da coloro i quali non desiderano giocare uno sport rude come può essere il basketball, ma che tuttavia richiede lo stesso grado di attività.
    Quella che segue è la descrizione completa riportata dal Signor Morgan alla conferenza:
    La Pallavolo è un nuovo gioco che sarebbe indicato per luoghi chiusi quali la palestra o la sala per gli esercizi fisici, ma che può anche essere giocato in luoghi all’aperto.
    Il numero di giocatori è illimitato.
    Il gioco consiste in tenere una palla in movimento al di sopra di una alta rete, da un lato all’altro, di conseguenza prende spunto dalle caratteristiche di altri due giochi il tennis e la pallamano.
    Il gioco inizia con un giocatore di una delle due parti che serve la palla al di sopra della rete verso il campo avversario.
    A quel punto gli avversari, senza permettere alla palla di cadere a terra, la rimandano indietro, e così via, avanti e indietro, finché una delle due squadre sbagli nel rinviarla o la lasci cadere a terra.
    Questo è il “punto” a favore di una squadra, o un “servizio fuori” per quella in battuta.
    Il gioco è composto da 9 inning, e in ognuno di questi ogni squadra ha a disposizione un certo numero di servizi, secondo quanto previsto dalle regole.



    LE REGOLE.

    1. IL GIOCO

    Il gioco è composto da 9 inning.

    2. GLI INNING

    Le regole dell’inning mutano a seconda del numero dei giocatori in campo.
    Quando in ogni campo vi è una sola persona che gioca, vi è un servizio per ogni squadra; quando vi sono due persone che giocano, vi sono due servizi per squadra; quando vi sono tre persone o più che giocano, vi sono tre servizi per squadra.
    Il giocatore al servizio continua a servire finché la sua squadra non sbaglia il rinvio della palla all’altro campo.
    A turno devono servire tutti gli uomini.

    3. IL CAMPO

    Il campo o il terreno di gioco deve essere di 25 piedi (1 piede: 30,48 cm; 30,48 x 25 = 7,62 mt) di larghezza e 50 (30,48 x 50 = 15,24 mt) di lunghezza, divisi dalla rete in due campi quadrati di 25 x 25 piedi (7,62 mt x 7,62 mt).
    In entrambi i lati, a 4 piedi (circa 1,22 mt) dalla rete e parallelamente ad essa deve essere presente una linea che attraversi il campo da una parte all’altra, la “Dribbling Line” (Seconda Linea).
    I confini del campo devono essere chiaramente marcati da linee, affinché siano visibili da qualsiasi punto del terreno da gioco.
    NOTA: Le dimensioni del campo possono essere cambiate per venire incontro alle caratteristiche del luogo dove si svolge la partita.

    4. LA RETE

    La rete deve essere almeno di 2 piedi (30,48 x 2 = 60,96 cm)di larghezza e 27 piedi (30,48 x 27 = 8,23 mt) di lunghezza, e deve essere appesa su un’asta perpendicolarmente posta almeno un piede (30,48 cm) al di fuori delle linee laterali.
    Il bordo superiore della rete deve essere a 6 piedi (30,48 x 6 = 182,88 cm) e sei pollici (2,54 x 6 = 15,24 cm) (182,88 + 15,24 = 198,12 cm) dal pavimento.

    5. LA PALLA

    La palla deve essere una camera d’aria di gomma coperta con pelle o tela. Deve misurare non meno di 25 pollici (63,5 cm) e non più di 27 pollici (68,58 cm) di circonferenza, e deve pesare non meno di 9 once (279,9315 gr) e non più di 12 once (373,242 gr).

    6. UOMO IN BATTUTA E SERVIZIO

    L’uomo in battuta deve tenere un piede sulla linea di fondo.
    La palla deve essere battuta con un una mano.
    Ha a sua disposizione due servizi o due tentativi di servizio per inviare la palla all’interno del campo degli avversari (come avviene nel tennis).
    La palla battuta al servizio può colpire un punto qualsiasi del terreno di gioco avversario.
    Deve inoltre venir battuta almeno a 10 piedi (3,048 mt) in altezza, e non è permesso il palleggio.
    Se un servizio colpisse la rete, ma dopo essere stato colpito da un altro giocatore della stessa squadra, verrà ritenuto valido se va nel campo avversario, ma al contrario, se va fuori campo, l’uomo in battuta non avrà più a disposizione un secondo tentativo.

    7. IL PUNTO

    Ogni servizio valido non rinviato o ogni palla in gioco che non venga rinviata dal lato ricevente conta come un punto per la squadra a servizio.
    Una squadra può ottenere un punto solo quando è al servizio e se sbaglia nel rinviare la palla nell’altro campo chi è al servizio viene messo fuori.

    8. NET BALL (Palla a rete)

    Fatta esclusione del primo tentativo di servizio, se durante il gioco il pallone tocca la rete, viene chiamato “Net ball”, ed è equivalente al mancato rinvio, pertanto è a favore della squadra avversaria.
    La palla che tocca la rete al primo tentativo di servizio deve essere chiamata “dead” (morta), e vale come un tentativo.

    9. PALLA DI LINEA/LINE BALL

    E’ una palla che colpisce la linea di delimitazione del campo.
    E’ equivalente a una palla “fuori”, e pertanto vale allo stesso modo.

    10. IL GIOCO E I GIOCATORI

    Può giocare il numero di giocatori più consono allo spazio del campo da gioco.
    Un giocatore deve essere in grado di coprire intorno ai 10 piedi quadrati (10 * 10 piedi = 3,048 mq).
    Se durante il gioco uno qualsiasi dei giocatori dovesse toccare la rete, afferrare o trattenere per un istante la palla, si ferma il gioco e conta un punto per gli avversari.
    Se la palla dovesse toccare un oggetto differente dal suolo e dovesse rimbalzare di nuovo nel campo da gioco, è ancora in gioco.
    Il palleggio serve per far rimanere la palla in gioco tutto il tempo possibile facendola rimbalzare.
    Quando si fa rimbalzare la palla nessun giocatore deve oltrepassare la Seconda Linea, poiché questo metterebbe la palla fuori gioco e conterebbe un punto contro la sua squadra.
    Qualsiasi giocatore che, a parte il capitano, si rivolge all’arbitro o denigra lui o altri giocatori della squadra opposta, può venire squalificato, e la sua squadra dovrà pertanto giocare senza di lui o un sostituto, o dare forfait.

    SUGGERIMENTI E AIUTI PER GIOCARE

    Colpire la palla con entrambe le mani.
    Cercare punti lasciati scoperti dalla difesa avversaria.
    Fare gioco di squadra; coprire il proprio spazio.
    Passarsi la palla tra i propri compagni di squadra quando possibile.
    Seguire costantemente il gioco, specialmente quello della squadra opposta.



    fonte http://www.pallavolocivitavecchia.it/Stori...loInItalia.html
     
    Top
    .
1 replies since 24/4/2014, 14:56   1419 views
  Share  
.