FOTOGRAFI SURREALISTICI

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  1. gheagabry
     
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    "Non sono molto brava a parlare di me .... preferisco lasciare parlare le immagini ".

    Sarolta Bán: la magia del fotoritocco surreale



    Avete mai sognato di essere in grado di catturare i vostri sogni? Sarolta Bán è una giovane fotografa ungherese (nata nel 1982 a Budapest) che realizza fotografie di impronta surrealista mediante la manipolazione digitale.



    Le sue immagini sono capaci di imprimere il mistero e il fascino dell’inconoscibile e di rappresentarlo attraverso la semplicità dei simboli iconografici. Dopo aver iniziato una carriera di designer di gioielli, Sarolta ha scoperto le infinite possibilità espressive del fotoritocco digitale. Sperimentando da autodidatta è riuscita a costruire uno stile personale che le ha permesso di farsi notare nel panorama internazionale e di vendere le sue foto per copertine di libri e cd musicali.



    Dal punto di vista tecnico la giovane ungherese utilizza una fotocamera non professionale Fujifilm FinePix S5600, perché dice che ancora non può permettersi di meglio, dopo tutto il grosso del suo lavoro avviene in Photoshop dove per diversi giorni arriva a costruire più di 50-100 livelli diversi per ogni immagine. I suoi lavori mescolano elementi ordinari, dando vita a varie storie parallele.



    Ogni immagine non ha un significato preciso, ma si apre a varie interpretazioni, in modo che ognuno che le guardi possa trovare il proprio significato personale. La bellezza della suafotografia sta nella creazione di scene che sembrano venire fuori da questo mondo, mediante una completa liberazione da ogni esperienza reale.



    Ogni foto racchiude un spazio di storie, sogni e incubi. Con lo sguardo di un bambino, Sarolta riesce a tessere i fili della creazione e porgerci un mondo fiabesco fatto di tonalità fredde e cupe. Traendo ispirazione dalle attitudini surreali di Chema Madoz e dai fabbricanti di sogni e piccole utopie come Robert & Shana ParkeHarrison, Sarolta ritrae allegorie oniriche che consentono di guardare le cose da prospettive insolite e conservando la magia della meraviglia nella scoperta, arricchisce la realtà di trame fantasiose, permettendoci di volare sospesi dallo spazio e dal tempo.





















     
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  2. gheagabry
     
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    ANKA ZHURAVLEVA



    La fotografa Anka Zhuravleva, russa nata nel 1980, riesce a creare con la sua fantasia e maestria, scenari da favola, talvolta sospesi nel tempo, in bilico fra epoche piene di mistero. Tocca con mano i sogni di bambina, evocando giornate spese nei sentieri della fantasia. Ambientazioni magiche e sognanti, accolgono dolci dame romantiche che sembrano attendere qualcosa di delicato e sublime, che forse presto o tardi le sorprenderà
    (dal web)













     
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  3. gheagabry
     
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    KYLE THOMPSON



    Il fotografo americano Kyle Thompson , è di Chicago, si fotografa da solo in alcuni surreali incredibili autoritratti con un'atmosfera eterea e sognante. Con l'utilizzo del timer della sua macchina fotografica, Kyle Thompson si proietta in un mondo strano e affascinante, e ci porta con lui!























     
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  4. gheagabry
     
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    THOMAS BARBEY



    Nell’epoca in cui tutto è possibile col fotoritocco digitale Thomas Barbey crea le sue opere utilizzando ancora il negativo e la camera oscura. Tutto parte da varie fotografie realizzate con una macchina medio formato Mamiya RB-67 e con varie Canon AE-1 35 mm, che lo accompagnano sempre nei suoi viaggi; successivamente combinando i diversi negativi, le doppie esposizioni, il ‘rephotographing’, i collage fotografici e il ritocco a mano l’artista crea i sui lavori rigorosamente in analogico. Il risultato finale viene infine a sua volta fotografato.



    Il surrealismo di Thomas Barbey ci porta alle visioni artistiche di Rene Magritte, MC Escher e Roger Dean. Con i suoi fotoritocchi Barbey reinventa la realtà, trasportandoci in un mondo onirico e stupefacente.



    Strano però il mondo. Thomas Beecher Hooker o Tom Hooker è un inglese che si è fatto conoscere negli anni Ottanta come cantante grazie all’incontro con il produttore milanese Roberto Turatti e il produttore/compositore Miki Chieregato.

    Lui ha prestato la voce a Den Harrow ed è balzato alla ribalta con canzoni come Looking For love (1986), Help Me (1986), Atlantis (1987) e Feeling Okay (1988). Verso la fine degli anni Ottanta, con il declino della Disco Music italiana, si allontana dalla scena musicale per dedicarsi alla fotografia.



    Si sposta a Los Angeles, si sposa, e cambia il suo cognome in Barbey. Si fa conoscere come “visual artist” grazie alla creazione di opere fotografiche e design figurativo, esponendo in gallerie di molti Paesi ottenendo un buon riscontro di pubblico.
    (matteomarioli.com)







     
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  5. gheagabry
     
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    YVES LECOQ



    Yves Lecoq usa le sue crezioni per esprimere le sue emozioni e suoi pensieri. Elabora le sue foto con Photoshop, ma le modifiche non gli sfuggono mai di mano: è lui ad avere in pugno la creazione. Le sue immagini sono delle finestre su altri mondi possibili, una sorta di versione noir di "Alice nel Paese delle Meraviglie". Usa il bianco e nero nella maggior parte dei casi e, in molte delle sue opere, sono protagonisti gli animali: "Perché gli animali sono molto più collaborativi degli uomini", ci dice Yves. Si ispira a Dali, Magritte, David Lynch e ad altri surrealisti.























     
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4 replies since 23/4/2014, 14:11   934 views
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