DONATELLA MORETTI ...x...

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  1. tomiva57
     
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    In prima persona


    Donatella Moretti è un'artista atipica e versatile all'interno del panorama musicale italiano. Ha fatto di tutto: dalla canzone d'autore alla "disco" (con la D.M.System), dai primi brani degli anni sessanta (su RCA e Parade) al mestiere di conduttrice radiofonica e televisiva. In più, ultimamente s'è data anche alla musica sacra e religiosa. Orlando questa sera ci fa il resoconto di questo long playing particolare, uscito anch'esso su etichetta King.

    Il periodo più interessante e più misconosciuto di Donatella Moretti ha inizio nel 1971, quando la cantante perugina approda alla King, casa discografica napoletana fondata da Aurelio Fierro. Con Storia di storie e Conto terzi (di entrambi gli album se n'è parlato su questo blog) Donatella si cimenta nell'interpretazione di brani d'autore, da De André a Endrigo, da Farassino a Battiato, da Vecchioni a Gaber passando per la famosa Perché dovrei di Mogol e Battisti, forse destinata a Mina e passata anche per le mani di altre cantanti come Sara, Marcella e la Villani.

    Nel 1974 arriva invece questo concept album con otto brani scritti da un'unica coppia di autori, Giuseppe Bentivoglio e Fiorenzo Carpi. Quasi in antitesi con Conto terzi, in cui l'artista dichiaratamente "prestava" la sua voce ai cantautori, in questo disco Donatella canta In prima persona. Intendiamoci, non in quanto autrice delle canzoni, ma in quanto donna. In linea con le tendenze dell'epoca, che vedevano da una parte i 45 giri "di consumo" perdere acquirenti (ma solo in percentuale, attenzione!) in favore degli album, soprattutto di quelli concepiti come opere uniche e non come raccolte di singoli, Donatella propone in questo disco un'analisi della condizione della donna, partendo dagli anni della sua formazione, dall'infanzia e dall'adolescenza, per arrivare ai problemi dell'amore, del matrimonio, del lavoro e della maturità. Un disco "femminista", come si sarebbe detto allora, che oggi più che altro si presenta come il ritratto molto datato di un'epoca in cui molti si sentivano in dovere di scrivere testi "impegnati" ma non sappiamo quanto sentiti o vissuti.

    Il tema è unico come è unica la voce della Moretti, sempre chiara intonata e gradevole; i brani, malgrado siano bene arrangiati, risentono del fatto di essere nati prima come testo scritto e poi come musica. Sono infatti tutti strutturati a ballata, spesso senza rime e senza una metrica ben scandita (che è quella che ad esempio ha fatto la fortuna molti brani di De André che pure si esprimeva per ballate) e senza un ritornello che possa renderne facile la memorizzazione. Pertanto, nonostante i quaranta minuti scarsi di durata, si fa fatica a dedicare all'album l'attenzione che si merita ascoltando tutti i pezzi di seguito, per intero e nella loro giusta sequenza.

    Disco raro ma "chissà perché" meno ricercato rispetto ai primi due citati, assolutamente mai visto sui banchetti degli espositori nelle varie fiere, neanche nell'ultima tenutasi sabato scorso a Pordenone. Una vera delusione quest'anno, spazi più ampi ma decisamente meno espositori, meno merce e meno gente. Colpa della crisi? Non so, sicuramente i prezzi non sono diminuiti (CD a parte, che sono svenduti ormai dappertutto, ma mi figuro fra una ventina d'anni tutti a cercarli di nuovo quando non ci saranno più nei negozi): anzi, i pezzi più rari continuano a salire di prezzo fino a raggiungere quotazioni assurde. Mancava tuttavia il materiale medio-basso, quello che anima gli scambi e rende più vivaci le contrattazioni. E così anche una fiera che ormai stava diventando un punto di riferimento nel nord-est d'Italia rischia il declino, ma vedremo le prossime della stagione.

    A risentirci presto
    Orlando

    Tracce:

    01 L'infanzia (Bentivoglio-Carpi)
    02 Maria (Bentivoglio-Carpi)
    03 La Fabbrica (Bentivoglio-Carpi)
    04 Cara Madonna (Bentivoglio-Carpi)
    05 Scegliersi La Vita (Bentivoglio-Carpi)
    06 Io In Prima Persona (Bentivoglio-Carpi)
    07 Il Re Di Vetro (Bentivoglio-Carpi)
    08 Il Cortile (Bentivoglio-Carpi)



    Pubblicato da Verdier il Vampiro





    Io In Prima Persona



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    CALEIDOSCOPIO (1988)


    Tracce:

    01 Notte (Lazzari-Magelli-Piergiovanni-Felicetti)
    02 Dolce Indiana (Sementilli-Piergiovanni)
    03 Svegliati Africa (Andreucci-Piergiovanni)
    04 Un Buon Usato (Lazzari-Magelli-Piergiovanni-Santelli-Felicetti)
    05 Dammi Un Domani (Sementilli-Piergiovanni)
    06 Donne Di Mare (Lazzari-Magelli-Piergiovanni)
    07 Irene (Sementelli-De Luca)
    08 Mi Rimane Di Te (Follica-Magurno)
    09 Se Va Come Va (Andreucci-Piergiovanni)



    Perchè un disco simile? Perchè nonostante sia - come epoca - al limite della linea editoriale del blog (a parte la pubblicazione di un disco del 2000) è un lavoro particolare che potrei etichettare come "indefinibile". A chi si rivolgeva Donatella Moretti con questo lavoro? A quale pubblico? Non so darmi una spiegazione.
    Ma questo non significa che il disco sia brutto: certo è che se non ci fosse stata una voce squillante e "sicura" come la sua, sarebbe stato inutile farlo anche uscire. Tra gli autori dei brani c'è anche Luigi Piergiovanni, già padrone dell'etichetta MIA, etichetta che ebbe una vita molto interessante a metà anni settanta-inizi ottanta. Poi divenne il classico cimitero degli elefanti con cantanti "bolliti" che lì trovavano un rifugio.Curiosi anche certi titoli come "UN BUON USATO" o "DOLCE INDIANA".
    Un ringraziamento a Kurtigghiu per la sua mano d'opera.

    Pubblicato da Verdier il Vampiro
    fonte:cverdier.blogspot.it






    Svegliati Africa



    Edited by tomiva57 - 26/7/2014, 15:48
     
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24 replies since 6/4/2014, 14:27   1675 views
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