DONATELLA MORETTI ...x...

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    Donatella-Moretti-05


    Donatella Moretti


    Moretti

    Donatella Moretti (Perugia, 17 settembre 1942) è una cantante italiana.

    Biografia

    Partecipò quasi per caso al Cantagiro del 1962 nel girone B dedicato agli esordienti e ne uscì vittoriosa (ottenendo inoltre il terzo posto nella classifica generale) senza aver ancora inciso il brano in concorso (L'abbraccio).

    Fu quindi messa sotto contratto dall'etichetta discografica RCA per la quale incise altri 45 giri e, l'anno successivo, il suo primo album Diario di una sedicenne, un concept album arrangiato da Ennio Morricone e che contiene il suo brano di maggior successo Quando vedrete il mio caro amore.


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    Donatella Moretti e Loredana Ognibene nel 1963 ai tempi della loro collaborazione


    Nel 1964 partecipò con Ogni felicità (canzone scritta da Loredana Ognibene, autrice di tutto l'album Diario di una sedicenne) al Festival delle Rose 1964.

    Partecipò altre quattro volte al Cantagiro (presentando i brani Cosa fai dei miei vent'anni al Cantagiro 1963, La legge dell'amore al Cantagiro 1964, Ti vedo uscire (che otterrà anche un Disco d'oro in Spagna) al Cantagiro 1965, e Chiaro di luna sul mare al Cantagiro 1966; inoltre partecipò al Festival di Sanremo 1967 con il brano Una ragazza.

    Nel 1971, in occasione del passaggio alla casa discografica King, intraprese una collaborazione con alcuni dei più importanti cantautori italiani che scrissero per lei gran parte dei brani del disco Storia di storie, con le firme di Franco Battiato, Lucio Battisti, Fabrizio De André, Gino Paoli, Umberto Bindi, Giorgio Gaber, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi.

    Collaborò in seguito anche con Franco Califano, Fred Bongusto, Memo Remigi e Tony Cucchiara incidendo nel 1972 l'LP Conto terzi; nello stesso anno debuttò come conduttrice televisiva (Senza tanti complimenti, incontro con i cantautori registrato alla RAI di Milano e proseguito l'anno successivo dagli studi di Torino con il titolo E tu che ne dici?; sempre dal Centro di Produzione del capoluogo piemontese ella avrebbe poi presentato, nel 1975, Plurale femminile) e partecipò, con Io per amore, a Canzonissima 1972.

    Nel 1977, prodotta da Shel Shapiro, ottenne un buon successo con il brano Piano, inciso con lo pseudonimo D.M. System Orchestra.

    Durante gli anni ottanta, pur continuando ad incidere dischi, si dedicò essenzialmente alla conduzione di programmi Radio Rai (tra cui Mille e una canzone e Carta bianca, quest'ultimo accanto al giornalista sportivo Massimo De Luca ).

    Ha iniziato a interessarsi anche di canzoni per bambini incidendo nel 2000 l'album Zucchero filato in collaborazione con il maestro Luis Enriquez Bacalov e Loriana Lana, per poi approdare alla musica sacra, un ambito che tuttora la vede in attività fra dischi e recital.

    Donatella Moretti è laureata in Lingue.

    canzonissima72_donatellamoretti


    Discografia

    45 giri

    1962 - L'abbraccio/Se potessi (RCA Italiana, PM 3114)
    1962 - Fino alla fine/Attento a te (RCA Italiana, PM 3146)
    1963 - Cosa fai dei miei vent’anni/Un giorno di mare (RCA Italiana, M 3211)
    1963 - Quando vedrete il mio caro amore/Matrimonio d'interesse (RCA Italiana, PM 3229)
    1964 - La legge dell'amore/Non temere(RCA Italiana, PM 3276)
    1964 - Ogni felicità/Ti chiedo scusa (RCA Italiana, PM 3287)
    1965 - Ti vedo uscire/Non m'importa più (RCA Italiana, PM 3319)
    1966 - Chiaro di luna sul mare/Era più di un anno (RCA Italiana, PM 3354)
    1966 - Se un ragazzo pensa a te/Un bianco domani (Parade, PRC 5011)
    1967 - Una ragazza/Un amore (Parade, PRC 5024)
    1967 - Ma piano (per non svegliarti)/Una ragazza (Parade, PRC 5026; il brano sul lato A è cantato da Nico Fidenco)
    1967 - Qualcosa di più/Pensami (Parade, PRC 5043)
    1968 - Nella mia stanza/Quando è l'autunno (Parade, PRC 5057)
    1969 - Il mio amore/Quando non ti conoscevo ancora (Parade, PRC 5074)
    1969 - Labbra d'amore/Alla stazione non ci vengo più (Parade, PRC 5081)
    1970 - Quando c’eri tu/Tre giorni dopo (Ellebi records, EB 15001)
    1970 - Ormai/La nostra primavera (Ellebi records, EB 15002)
    1971 - spetto l'alba e ascolto Bach/Sulla strada che porta al mare (King, NSP 56129)
    1972 - Io per amore/La ballata del disoccupato (King, NSP 56136)
    1973 - Io in prima persona/Il re di vetro (King, NSP 56143)
    1975 - Una danza/Pedina (Joker, M 7295)
    1977 - Chiacchiere/Vai pure al diavolo (Ghibli) [1]
    1977 - Piano/...e voglio te (Philips 6025 184) [2]
    1979 - Che pazzo sei/Vai (Philips) [3]
    1981 - Cantava la luna/Pensando a te domani (Fontana Records, 6025 273)
    1982 - Sto con te/Non ti scorderò (Aleph records, AH 28004)
    1983 - Una piccola canzone/Piano bar (Recordasterix)
    1986 - Svegliati Africa/Se va come va (Interbeat, INT 866)
    1987 - Quasi quasi/Sarà un'altra sera (Magnum)

    33 giri

    1963 - Diario di una sedicenne (RCA Italiana, PML 10355)
    1971 - Storia di storie (King, NLU 62014)
    1972 - Conto terzi (King, NLU 62016)
    1973 - In prima persona (King, NLU 62022)
    1988 - Caleidoscopio (Interbeat, INTL 865)

    Compact disc

    1988 - Caleidoscopio (Interbeat)
    1992 - Affetti personali (Interbeat)
    1995 - Gloria (San Paolo Audiovisivi, CDMS 078)
    2000 - Zucchero filato (San Paolo Audiovisivi)
    2001 - Laudes della speranza e dell'amore (San Paolo Audiovisivi)
    2003 - I grandi successi originali (RCA Italiana; 2 CD)


    da Wikipedia
    foto:sanremostory.it
    - informusic.it
    - hitparadeitalia.it






    Senza+titolo-1

    Diario Di Una Sedicenne (1964)


    Disco molto interessante per svariati motivi e non solo musicali: tra cui la copertina che è bellissima (si apre come un libro).
    Il progetto intero dell'album è comunque importante perchè è il frutto di una collaborazione tutta al femminile, cosa abbastanza rara in quei primi anni del decennio. Il resto ve lo spiega (meglio) il nostro Orlando.

    Donatella Moretti è stata una delle migliori voci degli anni '60.
    Nella RCA di quegli anni, ma anche in molte altre case discografiche, imperava la cattiva abitudine di dare a tutti un'etichetta: a lei toccò il cliché di cantante virginale, protagonista di amori platonici e di tormenti adolescenziali.

    Sensualità poca, intonazione tanta, Donatella restò ingabbiata in questo stereotipo a partire dall'esordio nel primo Cantagiro (1962) che, contro tutte le aspettative, stravinse nel girone B con L'abbraccio, pezzo scritto da Antonio Prieto (era il Cantagiro che vide vincitore nel girone A Adriano Celentano con Stai lontana da me).

    Alcuni mesi dopo, sul tavolo di Ennio Melis arriva una serie di pezzi composti (testo e musica) da una sconosciuta giovane dilettante. Il deus ex machina della RCA decide che l'unica a poterli cantare è Donatella Moretti. Affida pertanto il progetto a Ennio Morricone, che veste i motivi, in certi casi anche banali, con le sue inconfondibili pennellate, consegnando un lavoro impeccabile e senza sbavature. Una cosa impensabile ai nostri tempi, in cui con due chitarre e due accordi di nona si ritiene di poter produrre un intero CD di cinquanta-sessanta minuti di musica. E, oltretutto, non ci si sogna di riempire un album con brani scritti da un autore esordiente e per di più "fuori dal giro".

    La sconosciuta autrice si chiama Loredana Ognibene, una studentessa che che, dopo questo album, intitolato appunto Diario di una sedicenne, non scriverà più nulla. Oggi è una colta e distinta signora che non ha più a che fare con il mondo discografico, ha a Bologna una bottega di modernariato che conduce con gusto ed eleganza.

    Trovati i pezzi, trovata la voce, manca l'immagine: per illustrare questo disco a qualcuno viene l'idea di realizzare un ampio servizio fotografico con Valeria Ciangottini che, nei numerosi scatti in bianco/nero raccolti in un album di diverse pagine, "commenta" le varie canzoni.

    La brava attrice, che sicuramente qualcuno ricorda come protagonista di sceneggiati televisivi in età più matura, si era rivelata qualche anno prima ne La Dolce Vita di Federico Fellini. Anche lei per molto tempo è rimasta legata a uno stereotipo di purezza e candore, dopo che il Maestro aveva fatto cadere su di lei la scelta per interpretare Paola, simbolo di innocenza che Marcello incontra nella decadente capitale descritta nel film.

    Tre giovani donne (autrice, cantante e personaggio-simbolo) danno così vita a questo album che, pur contenendo il celebre Quando vedrete il mio caro amore, viene venduto in pochissime copie e oggi rappresenta una rarità nel mondo del collezionismo del vinile, anche per questo ricco ed elegante inserto fotografico che era un vero e proprio lusso per l'epoca, e che oggi si riserverebbe solo a una de luxe edition del Ramazzotti di turno.

    Quando vedrete il mio caro amore, che resta anche il 45 giri più venduto di Donatella Moretti, è una spanna più alto di tutti gli altri undici brani messi insieme. Non mi meraviglierei se si venisse a sapere che Morricone non ha solo arrangiato il brano, ma ha dato anche dei pesanti "suggerimenti" sulla melodia e sulla sequenza degli accordi. Francamente mi sembra troppo studiata ed elaborata rispetto alle altre canzoni del long playing ma, comunque siano andate le cose, resta per me una delle più belle canzoni italiane. Forse è un bene che, per la sua particolare tessitura, non si presti a rielaborazioni o a cover e quindi non abbia goduto di celebrati recuperi in questi quarantacinque anni, come è avvenuto ad esempio per altri pezzi eccellenti come Il nostro concerto o Sono come tu mi vuoi, tanto per citare i primi che mi sono venuti in mente.

    Meglio così, a chi vuol ascoltare Quando vedrete il mio caro amore non resta che mettere sul piatto del giradischi la prima e unica versione di Donatella, quella che resta anche la versione "definitiva"


    Tracce:

    01 Mille Gocce Piccoline (L.Ognibene)
    02 Le Stelle In Mano (L.Ognibene)
    03 Santi Di Cioccolata (L.Ognibene)
    04 Non Temere (L.Ognibene)
    05 Ti Chiedo Scusa (L.Ognibene)
    06 Nessuno Lo Sa (L.Ognibene)
    07 Matrimonio D'Interesse (L.Ognibene)
    08 Quando Vederete Il Mio Caro Amore (L.Ognibene)
    09 Uno Solo (L.Ognibene)
    10 Non Me Ne Importa Niente Della Gente (L.Ognibene)
    11 Non Puoi Avere Scordato (L.Ognibene)
    12 Passeranno (L.Ognibene)


    Pubblicato da Verdier il Vampiro





    Mille Gocce Piccoline




    Ti Chiedo Scusa





    Matrimonio d'interesse



    Edited by tomiva57 - 18/11/2014, 14:44
     
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    Quando Vederete Il Mio Caro Amore





    Non Puoi Avere Scordato

     
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    MorettiDona-StoriaDi

    Storia di storie

    Storia di storie è il secondo album della cantante italiana Donatella Moretti del 1971.


    Il disco

    Passata alla King, casa discografica di Aurelio Fierro, la Moretti pubblica un album in cui intraprende una collaborazione con alcuni dei più importanti cantautori italiani che scrissero per lei gran parte dei brani del disco, come Lucio Battisti, Bruno Lauzi, Sergio Endrigo, Alberto Testa, Umberto Bindi, Memo Remigi, Franco Califano, Tony Cucchiara e Fred Bongusto; fa eccezione Fabrizio De André che, non avendo canzoni pronte per la cantante, le disse di scegliere nel suo repertorio quella che le sembrava più adatta, e lei scelse La canzone dell'amore perduto.


    Anche Quando capirai, la canzone di Gipo Farassino, non è inedita, in quanto già incisa dal suo autore nel 1968 su 45 giri come retro di Serenata a Margherita (Fonit Cetra, SPF 31227)

    Nello stesso anno Giorgio Gaber incise la sua A mezzogiorno nell'album I borghesi. Ci furono anche parolieri, come Giorgio Calabrese, Mogol, Sergio Bardotti, Tony De Vita.

    Gli arrangiamenti del disco sono curati da Franco Pisano (Sulla strada che porta al mare, La canzone dell'amore perduto, Quando capirai, Se non ti amo più), Willy Brezza (Perché dovrei, A mezzogiorno, Amore romantico, In una casa piccola) e Giorgio Carnini (Aspetto l'alba e ascolto Bach, Addio, E invece no, Un batticuore); l'orchestra è quella dell'Unione Musicisti di Roma.

    L'album venne registrato nello studio Dirmaphon di Roma; il tecnico del suono è Giovanni Fornari.

    La foto di copertina e quelle interne sono di Gian Battista Sannazzaro.

    Dall'album venne tratto il 45 giri Aspetto l'alba e ascolto Bach/Sulla strada che porta al mare.

    L'album è stato ristampato in CD nel maggio 2003 dalla On Sale Music.

    Tracce

    Lato A

    Sulla strada che porta al mare (testo di Maria Luisa Caravati; musica di Gino Paoli) - 3'05
    Perché dovrei (testo di Mogol; musica di Lucio Battisti) - 3'53
    Aspetto l'alba e ascolto Bach (testo e musica di Bruno Lauzi) - 3'00
    Amore romantico (testo di Alberto Testa; musica di Memo Remigi e Tony De Vita) - 2'45
    E invece no (testo di Giorgio Calabrese; musica di Umberto Bindi) - 3'22
    Se non ti amo più (testo di Sergio Bardotti; musica di Sergio Endrigo) - 2'45

    Lato B

    La canzone dell'amore perduto (testo di Fabrizio De André; musica di Georg Philipp Telemann) - 4'03
    Addio (testo e musica di Gino Paoli) - 3'30
    A mezzogiorno (testo e musica di Giorgio Gaber) - 3'30
    In una casa piccola (testo e musica di Tony Cucchiara) - 4'03
    Quando capirai (testo e musica di Gipo Farassino) - 2'46
    Un batticuore (testo di Franco Califano; musica di Fred Bongusto) - 3'40



    da Wikipedia
    foto: estatica.it






    Sulla strada che porta al mare





    Perché dovrei





    Aspetto l'alba e ascolto Bach

     
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    Amore romantico





    E invece no





    Se non ti amo più

     
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    La canzone dell'amore perduto





    Addio





    A mezzogiorno



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    In una casa piccola




    Quando capirai





    Un batticuore

     
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    Conto terzi


    Conto terzi è il terzo album della cantante italiana Donatella Moretti.



    Proseguendo il discorso iniziato con l'album precedente, anche per la realizzazione di questo disco Donatella Moretti collabora con alcuni cantautori come Andrea Lo Vecchio, Franco Battiato, Carmelo Carucci, Dino Sarti, Roberto Vecchioni, Mario Piovano, Fausto Amodei e il giovanissimo Cristiano Malgioglio, che scrivono quasi tutte le canzoni del disco.

    Delle tre canzoni che scrive per questo disco Roberto Vecchioni inciderà solo Ragazza che parti, con il titolo Ragazzo che parti, ragazzo che vai, inclusa nell'album Saldi di fine stagione, pubblicato qualche mese dopo.

    Gli arrangiamenti del disco sono curati da Franco Pisano; l'orchestra è quella dell'Unione Musicisti di Roma. Alcuni parolieri, come Pino Massara, Leo Chiosso e lo stesso Pisano hanno scritto alcune canzoni.

    L'album venne registrato nello studio Dirmaphon di Roma; il tecnico del suono è Giovanni Fornari.

    La foto di copertina e quelle interne sono di Mario De Paoli, mentre la realizzazione grafica della copertina è curata da Gianni Sassi.

    Con la canzone Io per amore Donatella Moretti partecipò a Canzonissima 1972; la canzone venne pubblicata su 45 giri con un retro inedito su LP (La ballata del disoccupato)


    Tracce


    Lato A

    Suona la sveglia al mattino (testo di Maria Luisa Caravati; musica di Massimo Tenzi) - 2'40
    La filovia (testo di Sergio Albergoni e Franco Battiato; musica di Pino Massara e Franco Battiato) - 3'12
    Antonio e Giuseppe (testo e musica di Roberto Vecchioni) - 4'00
    Corri ragazzo (testo di Leo Chiosso e Maurizio Jurgens; musica di Franco Pisano) - 3'10
    Per troppo amore (testo e musica di Fausto Amodei) - 3'18
    Malgrado ciò ti voglio bene (testo di Dino Sarti; musica di Bruno Pallini) - 3'22

    Lato B

    Io per amore (testo di Maria Luisa Caravati; musica di Ninni Carucci) - 4'02
    Orlando (testo e musica di Roberto Vecchioni) - 4'48
    L'ultimo bar (testo di Leo Chiosso; musica di Mario Piovano) - 4'20
    Ragazza che parti (testo e musica di Roberto Vecchioni) - 4'18
    Amo (testo di Cristiano Malgioglio e Andrea Lo Vecchio; musica di Cristiano Malgioglio) - 3'25


    da Wikipedia
    foto: popsike.com



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    Suona la sveglia al mattino






    La filovia





    Antonio e Giuseppe




    DONATELLA MORETTI - CONTO TERZI (1972)

    Per gli "interpreti puri", i primi anni '70 sono anni di crisi: con l'affermarsi della seconda generazione di cantautori (Battisti, Baglioni, Venditti), personaggi che avevano finora spopolato come Gianni Morandi, Little Tony o Bobby Solo vanno incontro a un ingrato declino, parallelo a quello dell'autore "di mestiere", che sembra sopravvivere solo in occasione di manifestazioni come Canzonissima o Sanremo. Canzonissima che di lì a qualche anno chiuderà per sempre i battenti, e Sanremo che, non a caso, vive in quegli anni il suo momento più buio.

    Insomma, chi scrive canzoni decide di tenerle per sé e cantarsele da solo. Decisamente più favorevole è la situazione delle interpreti donne: da sempre i cantautori hanno amato affidare a una voce femminile le proprie creazioni più significative e, anche in quegli anni velleitari e ingordi, per le cantanti il materiale sembra non mancare. Partita dalla prestigiosa RCA e approdata alla King dopo vari cambi di etichetta, anche Donatella Moretti decide così di dare voce al repertorio cantautorale, e nel giro di due anni (1971 e 1972) escono due LP scritti da firme strepitose, che ci danno della cantante una immagine diversa e più matura.

    Intendiamoci, se Donatella sceglie di seguire quella direzione non è per semplice calcolo: anche agli inizi della carriera, pur di mettere la sua voce al servizio di un Autore con la A maiuscola, aveva voluto presentarsi al Cantagiro con un brano difficile (La legge dell'amore scritto per lei da Gino Paoli) arrivando fra gli ultimi, contro il volere dei discografici che avrebbero preferito Quando vedrete il mio caro amore, già in classifica. Questo ci fa capire quanto Donatella sia stata vicina al mondo dei cantautori anche in tempi non sospetti e quanto sia stato facile per lei, vista la stima che si era guadagnata in quel mondo, ottenere brani inediti da inserire nel proprio repertorio da parte di personaggi come Bindi, Battiato, Vecchioni o Battisti, spesso restii a questo tipo di operazioni (anche se, a onor del vero, alcuni di loro nel 1971-72 erano ancora all'inizio della carriera).

    Dopo il successo (più di critica che di pubblico) di Storia di storie, anche il LP di cui parliamo oggi, intitolato Conto terzi, punta su canzoni in cui il testo prevale sulla musica. Questo resta un po' il "peccato originale" di quell'epoca, in cui l'autore, ma anche l'arrangiatore o il produttore, quasi si vergognano ad arruffianarsi l'ascoltatore con un'orchestrazione o un coro importante, o con un'introduzione orecchiabile che permetta al pezzo di essere ricordato. Ad ogni modo, Donatella Moretti è a suo agio in un mondo che sembra essere suo da sempre, ma in alcuni brani la sua tonalità naturale quasi da soprano viene sacrificata a favore di toni più bassi, a volte quasi al limite del "parlato". Il materiale è molto ricco e si va da Dino Sarti a Franco Battiato, da Ninni Carucci a Andrea Lo Vecchio. La parte del leone la fa comunque Roberto Vecchioni, presente con ben tre pezzi che forse sono anche i più riconoscibili e i più validi ancora oggi.

    Ascoltando i brani in sequenza si ha l'impressione che, pur trattandosi di materiale eterogeneo, essi siano effettivamente legati da un filo conduttore sia dal punto di vista musicale che concettuale. Merito sicuramente di chi con Donatella ha realizzato questo disco che, pur non essendo fra i miei preferiti (il Vampiro sa quanto tempo ci ho pensato prima di decidere di presentarlo), resta un capitolo interessante e significativo nella scena della canzone d'autore degli anni '70. Canzone d'autore che, secondo gli agiografi ufficiali della Cultura Di Regime, sembra sia stata rappresentata esclusivamente dai soliti Battisti, Baglioni, De André e da pochi altri, ma che prima o poi dovremmo deciderci a recuperare anche nelle sfaccettature più nascoste e oggi, magari, completamente ignorate.


    Pubblicato da Verdier il Vampiro

     
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    Corri ragazzo





    Per troppo amore





    Malgrado ciò ti voglio bene

     
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    Io per amore




    Orlando




    L'ultimo bar



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    Ragazza che parti




    Amo

     
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    Front


    In prima persona


    Donatella Moretti è un'artista atipica e versatile all'interno del panorama musicale italiano. Ha fatto di tutto: dalla canzone d'autore alla "disco" (con la D.M.System), dai primi brani degli anni sessanta (su RCA e Parade) al mestiere di conduttrice radiofonica e televisiva. In più, ultimamente s'è data anche alla musica sacra e religiosa. Orlando questa sera ci fa il resoconto di questo long playing particolare, uscito anch'esso su etichetta King.

    Il periodo più interessante e più misconosciuto di Donatella Moretti ha inizio nel 1971, quando la cantante perugina approda alla King, casa discografica napoletana fondata da Aurelio Fierro. Con Storia di storie e Conto terzi (di entrambi gli album se n'è parlato su questo blog) Donatella si cimenta nell'interpretazione di brani d'autore, da De André a Endrigo, da Farassino a Battiato, da Vecchioni a Gaber passando per la famosa Perché dovrei di Mogol e Battisti, forse destinata a Mina e passata anche per le mani di altre cantanti come Sara, Marcella e la Villani.

    Nel 1974 arriva invece questo concept album con otto brani scritti da un'unica coppia di autori, Giuseppe Bentivoglio e Fiorenzo Carpi. Quasi in antitesi con Conto terzi, in cui l'artista dichiaratamente "prestava" la sua voce ai cantautori, in questo disco Donatella canta In prima persona. Intendiamoci, non in quanto autrice delle canzoni, ma in quanto donna. In linea con le tendenze dell'epoca, che vedevano da una parte i 45 giri "di consumo" perdere acquirenti (ma solo in percentuale, attenzione!) in favore degli album, soprattutto di quelli concepiti come opere uniche e non come raccolte di singoli, Donatella propone in questo disco un'analisi della condizione della donna, partendo dagli anni della sua formazione, dall'infanzia e dall'adolescenza, per arrivare ai problemi dell'amore, del matrimonio, del lavoro e della maturità. Un disco "femminista", come si sarebbe detto allora, che oggi più che altro si presenta come il ritratto molto datato di un'epoca in cui molti si sentivano in dovere di scrivere testi "impegnati" ma non sappiamo quanto sentiti o vissuti.

    Il tema è unico come è unica la voce della Moretti, sempre chiara intonata e gradevole; i brani, malgrado siano bene arrangiati, risentono del fatto di essere nati prima come testo scritto e poi come musica. Sono infatti tutti strutturati a ballata, spesso senza rime e senza una metrica ben scandita (che è quella che ad esempio ha fatto la fortuna molti brani di De André che pure si esprimeva per ballate) e senza un ritornello che possa renderne facile la memorizzazione. Pertanto, nonostante i quaranta minuti scarsi di durata, si fa fatica a dedicare all'album l'attenzione che si merita ascoltando tutti i pezzi di seguito, per intero e nella loro giusta sequenza.

    Disco raro ma "chissà perché" meno ricercato rispetto ai primi due citati, assolutamente mai visto sui banchetti degli espositori nelle varie fiere, neanche nell'ultima tenutasi sabato scorso a Pordenone. Una vera delusione quest'anno, spazi più ampi ma decisamente meno espositori, meno merce e meno gente. Colpa della crisi? Non so, sicuramente i prezzi non sono diminuiti (CD a parte, che sono svenduti ormai dappertutto, ma mi figuro fra una ventina d'anni tutti a cercarli di nuovo quando non ci saranno più nei negozi): anzi, i pezzi più rari continuano a salire di prezzo fino a raggiungere quotazioni assurde. Mancava tuttavia il materiale medio-basso, quello che anima gli scambi e rende più vivaci le contrattazioni. E così anche una fiera che ormai stava diventando un punto di riferimento nel nord-est d'Italia rischia il declino, ma vedremo le prossime della stagione.

    A risentirci presto
    Orlando

    Tracce:

    01 L'infanzia (Bentivoglio-Carpi)
    02 Maria (Bentivoglio-Carpi)
    03 La Fabbrica (Bentivoglio-Carpi)
    04 Cara Madonna (Bentivoglio-Carpi)
    05 Scegliersi La Vita (Bentivoglio-Carpi)
    06 Io In Prima Persona (Bentivoglio-Carpi)
    07 Il Re Di Vetro (Bentivoglio-Carpi)
    08 Il Cortile (Bentivoglio-Carpi)



    Pubblicato da Verdier il Vampiro