PAOLA TURCI ...x...

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  1. tomiva57
     
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    paola-turci-2


    Il cielo sta cambiando colore le
    rondini, è vero,
    Sono già ritornate
    Decido di uscire poi guardo le
    braccia segnate
    Ti penso sai ti penso forte quando qui
    diventa sera
    E le mani si cercano poi parlano con
    Dio…
    È ancora qui questa paura di vivere
    Che stella sei che porti ancora il mio
    nome
    Che cosa c'è, stanno finendo i
    miracoli…
    Dimmelo tu che sai davvero chi sono
    io…


    (Paura di vivere)



    Paola Turci


    Paola Turci (Roma, 12 settembre 1964) è una cantautrice italiana.

    Biografia

    Anni '80

    Il suo esordio musicale è datato 1986 anno in cui partecipa al Festival di Sanremo con il brano L'uomo di ieri, scritto da Mario Castelnuovo, che la cantante inserirà nel suo disco d'esordio Ragazza sola ragazza blu. Parteciperà ancora al Festival e vincerà il Premio della Critica nei tre anni successivi: nel 1987 con Primo Tango, nel 1988 con Sarò bellissima e nel 1989 con Bambini, brano che la confermerà nel panorama musicale italiano e che le farà ottenere un primo posto nella sezione emergenti del 39º Festival di Sanremo.

    Anni '90

    Nel 1990 sale per la quinta volta sul palco del Festival con Ringrazio Dio. In contemporanea esce l'album Ritorno al presente, disco prodotto dalla casa discografica It e che comprende fra l'altro Frontiera, brano che l'artista romana reinciderà in una nuova veste quattordici anni dopo in occasione dell'uscita del suo primo album dal vivo. Nell'estate del 1991 (in squadra con i Tazenda) si guadagna la vittoria al Cantagiro, e nella stessa estate duetta con Riccardo Cocciante in E mi arriva il mare.
    Nel 1993 arriva la 6ª partecipazione al Festival di Sanremo con Stato di calma apparente, brano autobiografico scritto dalla cantante stessa. Per la casa discografica BMG, esce Ragazze, disco che comprende fra l'altro Io e Maria canzone a tematica lesbica, scritta per lei da Luca Carboni e che la Turci userà come singolo. Sempre nello stesso periodo, grazie alla sua partecipazione all'album Innocenti evasioni (tributo all'opera di Lucio Battisti) eseguirà una reinterpretazione di Ancora tu.
    Paola torna sulle scene dopo due anni di silenzio, dovuti ad un incidente automobilistico di cui è vittima, dal quale esce parzialmente sfigurata al volto, incidente che la costringerà a un'acconciatura adatta a nasconderne le ferite. L'album del 1995 è Una sgommata e via, album dalle influenze rock che prende il titolo dall'omonimo singolo scritto per lei da Vasco Rossi. Con questo album la cantante inizia un sodalizio artistico con Roberto Casini (ex Steve Rogers Band e autore di diversi brani di Vasco Rossi), che si concluderà nel 2001. Tra i brani presenti E se ci diranno, canzone di Luigi Tenco rivisitata in chiave rock.
    Nel 1996 si celebrano i dieci anni di carriera dell'artista ed esce la raccolta Volo così 1986-1996. L'album raccoglie due inediti, la stessa Volo così, presentata al Festival di Sanremo 1996 e La felicità. Un anno dopo, per l'etichetta discografia WEA viene pubblicato Oltre le nuvole, album di cover inglesi degli anni ottanta e novanta, aggiudicatosi il Disco di platino, anticipato dal singolo Sai che è un attimo, cover di Time for Letting Go di Jude Cole. Nel 1998 il disco è stato ristampato con l'aggiunta di due brani, compreso Solo come me, canzone presentata al 48º Festival di Sanremo.



    it_paola_turci

    Anni 2000

    Visto il successo del precedente album, nel 2000, con Mi basta il paradiso ritenta la stessa formula con l'aggiunta però di alcuni brani inediti. Tre i singoli estratti da questo lavoro Questione di sguardi, cover di This Kiss di Faith Hill, Sabbia bagnata, canzone scritta assieme all'amica e collega Carmen Consoli e Saluto l'inverno, che sarà inserito nella ristampa dell'album dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2001.
    Nel 2002 riparte quasi esclusivamente come cantautrice e lo fa con Questa parte di mondo, album riflessivo e introspettivo e che comunica la bruttezza e la bellezza del mondo secondo l'artista. Ne sono un esempio Mani giunte primo estratto dal disco e la stessa Questa parte di mondo canzone scritta con Alfredo Rizzo (autore di Bambini) e che tratta l'occidente. Come location, per entrambi i video delle canzoni sopracitate (Mani giunte e Questa parte di mondo) è stata scelta Cefalu', cittadina normanna della Sicilia in provincia di Palermo. Nelle riprese sono ben visibili i vicoli, la spiaggia, la scogliera, la città vista dal mare, e il Bastione a Nord. Sempre nel 2002 duetta con gli Articolo 31 per l'album Domani smetto nella canzone Fuck You.
    Per celebrare i diciotto anni di carriera, viene pubblicato il primo disco dal vivo nell'inverno 2004 intitolato Stato di calma apparente, con due inediti, Il gigante e La tua voce e una reinterpretazione di Paloma Negra, storico brano di Chavela Vargas. È uscito anche in DVD, il disco comprende canzoni extra e un'intervista alla cantautrice.
    Nel 2005, esce Tra i fuochi in mezzo al cielo. L'album prodotto insieme a Carlo Rossi (lo stesso di Caparezza e di Jovanotti) e anticipato dal singolo Dimentichiamo tutto, affronta i diversi temi della società, la morte (Quasi settembre e Lasciami credere), l'abbandono ed il dolore (L'inverno senza neve) fino ad arrivare alla tragedie dell'occidente (Rwanda) brano che si è aggiudicato il Premio Amnesty Italia 2006.
    Nel 2007 si esibisce dal vivo assieme a Max Gazzè e Marina Rei nel tour Di comune accordo che tocca moltissime piccole località e capoluoghi d'Italia, con una data estera, a Losanna. Paola si esibisce con la sua chitarra elettrica e acustica, mentre Max è al basso e Marina alle percussioni; il tour è accompagnato anche dal violino di Andrea di Cesare. Durante il tour, Paola si esibisce con le sue canzoni storiche e partecipa nelle canzoni dei repertori dei suoi colleghi tra le quali I miei complimenti e L'uomo più furbo.
    Il 16 maggio 2007, al Corriere della Sera, Paola rivela di essere al lavoro per il suo debutto come scrittrice: "Sto scrivendo un romanzo con un'amica giornalista. Non so se troverò un editore, ma è lo stesso una forte esperienza emotiva". Prima di questo tour a tre, Paola ha effettuato una serie di tour, ogni anno, dopo l'uscita del nuovo disco, come il tour 2005-2006 per il disco Tra i fuochi in mezzo al cielo e dal 2006, con il ballerino Giorgio Rossi realizza Cielo - voce danzante e corpo sonoro, dove le sue melodie sono trasmesse in gesto e movimento dal danzatore.
    Durante questo spettacolo, Paola lascia la sua anima più impetuosa, graffiante e rockeggiante, a favore di canzoni lente e avvolgenti, a volte accompagnate dalla melodia della sua chitarra classica, altre dalla sua sola voce, in canzoni del suo repertorio, e reinterpretazioni di altri autori, tra le quali Tu non dici mai niente di (Léo Ferré), Cuccuruccuccù Paloma (ispirandosi alla versione di Caetano Veloso), Dio come ti amo di (Domenico Modugno), La bambola (del repertorio di Patty Pravo), oltre a Saigon di (Francesco De Gregori), e Paloma Negra di (Chavela Vargas), che furono già incise in precedenti lavori.
    Nel dicembre del 2007 partecipa al "Premio Tenco" riproponendo la canzone del cantautore piemontese E se ci diranno e la sua Quasi settembre in versione acustica chitarra e voce. Il 28 febbraio del 2008, al Festival di Sanremo dove gareggia Max Gazzè con Il solito sesso, nella serata dedicata alle esecuzioni speciali, viene ricostituito il sodalizio a tre insieme anche a Marina Rei.
    Dal luglio 2008 riprende sia il tour rock con Andrea di Cesare, e lo spettacolo Cielo con Giorgio Rossi, annunciando un prossimo lavoro di inediti. Il 4 febbraio 2009 pubblica presso la casa editrice Rizzoli il romanzo Con te accanto, scritto insieme a Eugenia Romanelli. È un'amara e vivida storia di due donne che inizialmente non si conoscono ma che pian piano, tra i letti d'ospedale e fra i vari dolori, arriveranno ad essere unite più che mai.
    In un'intervista la cantante conferma l'uscita del suo nuovo disco, intorno al mese di maggio. Dal 20 aprile 2009 Paola Turci conduce "La mezzanotte di Radio Due", trasmissione di intrattenimento notturno che parla a viso aperto con gli ascoltatori che vi interagiscono tramite sms e telefonate in diretta. Non manca la musica, inclusa quella dal vivo suonata e cantata dalla Turci che, da sola o con ospiti in studio, interpreta pezzi classici del suo repertorio e rende omaggio ai grandi della musica.
    Il 19 giugno 2009 inizia la programmazione radiofonica del singolo La mangiatrice di uomini (scritta in collaborazione con Francesco Bianconi dei Baustelle), che anticipa l'album Attraversami il cuore. Uscito il 2 ottobre 2009, l'album entra alla posizione numero 26 della classifica degli album più venduti in Italia stilata dalla FIMI, dove resta anche la settimana successiva.
    Il 20 dicembre 2009 al Brancaleone di Roma, Paola Turci con Fiorella Mannoia e Noemi hanno preso parte al Watoto Festival con un concerto benefico in favore dei bambini orfani kenioti. Durante la serata le tre artiste romane hanno eseguito in trio L'amore si odia e Quello che le donne non dicono.

    Anni 2010

    Il 27 aprile 2010 Paola Turci pubblica il secondo capitolo della trilogia iniziata con Attraversami il cuore, intitolato Giorni di rose. L'album contiene la reinterpretazione di Lunaspina di Ivano Fossati, eseguita in duetto con Fiorella Mannoia (prima interprete del brano, nel 1989) e sette inediti scritti per Paola da altrettanti cantautrici, tra le quali Carmen Consoli, Nada, Ginevra Di Marco, Marina Rei, Grazia Verasani, Naïf Hérin e Chiara Civello. Il singolo trainante dell'album è Danza intorno al sole scritto da Carmen Consoli e Nada. Nello stesso anno prende parte agli MTV Days 2010.
    Dal 19 gennaio 2011 è disponibile il libro I Baustelle mistici dell'Occidente in cui si parla anche delle collaborazioni dei Baustelle con le donne della musica, tra le quali Paola Turci.
    Il 9 novembre 2011 esce in esclusiva per i lettori de il Fatto Quotidiano un nuovo brano della cantautrice, Devi andartene, con le liriche ad opera di Marcello Murru. Nell'aprile 2012 è pubblicato l'album Le storie degli altri, ultimo capitolo della trilogia cominciata con Attraversami il cuore e proseguita con Giorni di rose. Il primo singolo estratto, uscito il 15 luglio 2011, è Utopia, seguito da Le storie degli altri.
    Il 21 maggio 2012 la trasmissione radiofonica Stile Libero di R101 lancia l'iniziativa "Maffoni & Lontani Conoscents" per Riccardo Maffoni con una parodia di We Are The World dal titolo We Are the Maffons a cui Paola Turci aderisce insieme a Roberto Vecchioni, Eugenio Finardi, Noemi, Paola e Chiara, gli Afterhours, Paolo Bruni e Adriano Pappalardo.


    Vita privata

    Il 2 luglio 2010 Paola Turci si sposa con Andrea Amato, giornalista di R101. Il matrimonio è stato celebrato ad Haiti nella cappella dell'ospedale St. Damien. Al matrimonio erano presenti la sorella Francesca Turci e tutti i volontari della Fondazione_Francesca_Rava_-_N.P.H.-_Italia_Onlus. Si separeranno nel 2012.

    paola-turci-e-andrea-amato

    Paola Turci possiede un registro vocale da contralto.

    PAOLA-TURCI



    Discografia

    Album

    1988 - Ragazza sola ragazza blu
    1989 - Paola Turci
    1990 - Ritorno al presente
    1991 - Candido
    1993 - Ragazze
    1995 - Una sgommata e via
    1996 - Volo così 1986-1996
    1997 - Oltre le nuvole
    2000 - Mi basta il paradiso
    2002 - Questa parte di mondo
    2004 - Stato di calma apparente
    2005 - Tra i fuochi in mezzo al cielo
    2009 - Attraversami il cuore
    2010 - Giorni di rose
    2012 - Le storie degli altri


    Album cover

    1997 - Oltre le nuvole


    Raccolte

    1996 - Volo così 1986-1996


    Live

    2004 - Stato di calma apparente



    Libri

    Con te accanto, romanzo di Paola Turci ed Eugenia Romanelli, edito da Rizzoli, Febbraio 2009
    Prefazione del libro Ventitré secondi - L'Aquila, 6 aprile 2009, di Alessandro Aquilio, Kellermann Editore., 2010 - "Leggere queste pagine esige una disponibilità a lasciarsi colpire allo stomaco e al cuore. A lasciarsi trafiggere e a sanguinare. Io ho scelto di farlo. Grazie Alessandro, per aver condiviso il dolore, lo stupore, l'amore, la rabbia e, sopra ogni cosa, la forza di ricominciare."

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    Partecipazioni al Festival di Sanremo

    Festival di Sanremo 1986: L'uomo di ieri (M. Castelnuovo - G. Chiocchio) (Categoria Nuove Proposte, NF)
    Festival di Sanremo 1987: Primo tango (G. Chiocchio - M. Castelnuovo-R. Righini) (Categoria Nuove Proposte, NF) (Vincitrice del Premio della Critica)
    Festival di Sanremo 1988: Sarò bellissima (G. Chiocchio - R. Righini) (Categoria Nuove Proposte, NF) (Vincitrice del Premio della Critica)
    Festival di Sanremo 1989: Bambini (R. Righini-A. Rizzo) (Categoria Emergenti, 1º posto) (Vincitrice del Premio della Critica)
    Festival di Sanremo 1990: Ringrazio Dio (A. Rizzo - Rambow - Silvestro) (Categoria Big, 4º posto a pari merito con gli altri partecipanti)
    Festival di Sanremo 1993: Stato di calma apparente (P. Turci - G. Chiocchio) (7º posto)
    Festival di Sanremo 1996: Volo così (P. Turci-R. Casini) (10º posto)
    Festival di Sanremo 1998: Solo come me (R. Casini - P. Turci) (4º posto)
    Festival di Sanremo 2001: Saluto l'inverno (P. Turci - C. Consoli) (5º posto)
    Festival di Sanremo 2008: Paola non è in gara ma partecipa alla serata duetti nell'interpretazione della canzone di Max Gazzè, Il solito sesso assieme anche a Marina Rei.
    Festival di Sanremo 2014: Paola non è in gara ma partecipa alla serata dedicata al cantautorato con Riccardo Sinigallia, nuovamente assieme a Marina Rei .

    da Wikipedia
    foto web




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    Ragazza sola, ragazza blu


    Ragazza sola, Ragazza blu è l'album d'esordio di Paola Turci, pubblicato nel 1988.
    Pubblicato dalla casa discografica It di Vincenzo Micocci, l'album contiene i brani del repertorio della cantante incisi tra il 1986 e il 1988 e presentati al Festival di Sanremo: L'uomo di ieri, Primo tango, Sarò bellissima. Nessun brano giunse alla serata finale della manifestazione, ma, in tutte e tre le occasioni, l'artista si aggiudicò il Premio della Critica.
    Delle tracce fa parte Mi chiamo Luka, cover del brano Luka di Suzanne Vega, brano che ottenne particolare consenso, e Quanto ho tenuto ai miei pensieri, canzone musicata da Riccardo Cocciante.
    A parte i pezzi appena citati, le musiche ed i testi sono di Mario Castelnuovo e Gaio Chiocchio.


    Tracce

    Sarò bellissima
    Mi chiamo Luka
    Trasmissione radiofonica d'amore
    Ritratti
    Quanto ho tenuto ai miei pensieri
    Ragazza sola ragazza blu
    Primo tango
    Lettera d'amore d'inverno
    L'uomo di ieri
    Luci e misteri di Cinecittà






    Sarò bellissima

    Il vento porta il metrò
    E soffia su noi
    Un gusto metallico
    E gli altri scoprono in noi
    Una strana ansietà
    Sembriamo piccoli
    Sarà bellissimo mi dici
    Il centro della città..
    E intanto corrono via
    Scritte sui muri
    Rivolte impossibili
    Pensieri di una città
    Lasciati per noi
    Dal buio rivivono
    Sarà bellissimo
    Vedrai amore mio
    Sarà bellissimo d'elettricità
    Futuro e antico il centro della città
    Occhi nella notte cercano un segnale
    Uno spazio che ci faccia risalire
    riscattare
    Cuori nella notte corrono alle scale
    Con la vita in tasca
    Ed una scheda per telefonare
    Roma non l'ho vista mai
    Dietro di noi
    Quartieri satellite
    La folla è un'onda che poi
    Ci spinge su
    Verso l'ossigeno
    Ed è bellissimo di colpo
    Il centro della città
    Piazza di Spagna così
    Intorno a me
    Sgomenta l'anima
    Cupole e pioggia perché
    Il sole qui
    Tramonta di fulmini
    Ed è bellissimo
    Insieme
    Amore mio
    Bellissimo questo gioco tra noi
    Farti l'amore al centro della città
    Occhi nella notte cercano un segnale
    Uno spazio che ci faccia risalire
    riscattare
    Cuori nella notte corrono alle scale
    Con la vita in tasca
    Ed una scheda per telefonare
    Sarò bellissima Amore
    Nel centro della città






    Mi chiamo Luka

    Mi chiamo Luka
    Abito sopra di te
    All'interno 103
    Certo mi conoscerai
    La notte tiro a tardi io
    Un poco tremo ho un po' di guai
    Ma non chiedermi perché
    Ma non chiedermi per chi
    Si non chiederti cosa c'è
    Sarà la timidezza
    Nell'ascensore guardo giù
    Sarà che sono pazza
    Non saluterò mai più
    Di modo che tu soffrirai
    Dopo di ciò non domanderai
    E di incontrarmi più non cercherai
    Mai più di te mi parlerai
    Tu non mi guarderai mai più
    Mi chiamo Luka
    Piango alla tua porta sai
    E se credessi di me ormai
    Che non faccio più per te
    Vorrei restare sola e mai
    Più seccature senza guai
    Ma non chiederti di me
    Mai non chiederti perché
    Io non vivrei senza di te
    Mi chiamo Luka
    La noia è un piano i più
    Lontano sei da me
    Ancora tu mi penserai
    La notte tiro a tardi io
    Un poco soffro mi dai dei guai
    Gli ascensori vanno al cielo e giù
    Sui cristalli il viso tuo
    Che poi incontra quello mio
    Le mie mani sulle tue
    Un istante tra di noi
    Dai cristalli dei perché
    Dagli specchi dei perché
    Io non vivo senza te






    Trasmissione radiofonica d'amore

    La radio risuonò
    Nell'eco dei cortili
    Diffondendo musica
    Nelle città
    Sul mare poi
    Forse arriverà,
    Ti raggiungerò o no.
    Lo speaker annunciò:
    “Cantanti nella notte
    e orchestre di sassofoni”.
    Mi ascolterai,
    lei si domandò,
    la voce sua
    s'intenerì e cantò:
    Tu, “tu che m'hai rubato il cuor”;
    e poi un lampo attraversò
    l'aria scura.
    Tu, tu che ora ascolterai,
    forse tu
    finalmente capirai
    questo amore mio,
    ucciso in un minuto dal tuo addio,
    canto solo per sentirti ancora mio,
    ancora mio;
    una canzone, un solo istante ma solo
    per te.
    L'orchestra soffocò
    Proteste dell'autore
    “Non son mie quelle parole”
    con note
    che bagnarono
    l'incanto in noi
    di lacrime d'amore…
    Tu, “tu che m'hai rubato il cuor”
    E la voce carezzò
    Quegli oceani.
    Voi, voi che ora m'ascoltate,
    forse voi lo capirete
    questo amore mio,
    ucciso in un minuto dal suo addio
    canto solo per sentirlo ancora mio,
    ancora mio;
    una canzone, un solo istante ma solo
    per lui.
    Tu, “tu che m'hai rubato il cuor”
    E l'onda si gonfiò
    Di mare ed etere…



    Edited by tomiva57 - 8/12/2015, 23:25
     
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    Ritratti





    Primo tango




    Lettera d'amore d'inverno

     
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    L'uomo di ieri




    Luci e misteri di Cinecittà

     
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    Paola Turci


    Paola Turci è il secondo album di Paola Turci pubblicato nel 1989.

    Uscito subito dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 1989, dove con il brano Bambini si aggiudicò il Premio della Critica, l'album è forse il più significativo della carriera della Turci. Infatti molte delle canzoni presenti nel disco (tra cui Due donne e Ti amerò lo stesso) diventeranno in seguito dei veri cavalli di battaglia dell'artista romana.

    Da segnalare due brani in particolare, La fine di un amore, scritta per lei dal collega Luca Barbarossa e Saigon, brano di Francesco De Gregori canta in versione live.

    Nello stesso anno partecipa al Festivalbar con il brano Siamo gli eroi, mentre nel dicembre 1989 la Hit Parade Italia determina che Bambini, che ha raggiunto la decima posizione nella classifica dei singoli, è stato il 50° singolo più venduto dell'anno.


    Tracce

    Siamo gli eroi - 4:36
    Paura di vivere (La lettera) - 4:11
    Bambini - 4:09
    Fine di un amore - 3:32
    Saigon - 4:33
    Ti amerò lo stesso - 3:08
    Due donne - 3:52
    Mattinata - 3:59
    America Centrale - 3:54
    Ti amerò lo stesso (strumentale) - 1:49


    da Wikipedia
    foto: paolaturci.org








    Siamo gli eroi

    Dove sei stata
    Com'è che stai
    Non conosci più nessun dove
    Dove nascondi la tua mano che mi
    darai
    A un incrocio con il mio cuore
    Siamo gli eroi
    Due pianeti in città
    Come minimi brividi d'eternità
    Tu mi sorridi e non pensi ad altro che a
    vivere
    Siamo gli eroi
    Spade senza pietà
    Sulla gente che non sa
    Tu non mi ascolti e riprovi un po' a
    sorridere
    Saremo eroi solo noi come sai
    Che una vita soltanto non finisce mai
    Saremo fragili e forti ma mai più soli
    C'è una tristezza che passa e che
    sveglia
    Le mie felicità migliori
    Strana amarezza di amare te di
    esistere
    Io non ti perderò tu non mi perderai
    Perduti per amore
    Ti ricordi Sara che qualche tempo fa
    Ha lasciato casa e sogni
    Vive da sola
    Ma una sera sentirà
    Il suo amore alla sua porta
    Poi gli aprirà chiederà come va
    Quanto tempo lui le regalerà
    Lei gli offrirà la sua forza di resistere
    Siamo gli eroi
    Due pianeti in città
    Come minimi brividi d'eternità
    Tu mi sorridi e non pensi ad altro che a
    vivere
    C'è una tristezza che passa e che
    sveglia
    Le mie felicità migliori
    Strana amarezza di amare te di
    esistere
    Io non ti perderò tu non mi perderai
    Perduti in questo amore
    Siamo gli eroi
    Due pianeti in città
    Come minimi brividi d'eternità
    Tu mi sorridi e non pensi ad altro che a
    vivere
    Io non ti perderò






    Paura di vivere





    Bambini

    Bambino armato e disarmato in una foto
    senza felicità
    sfogliato e impaginato in questa vita sola
    che non ti guarirà
    crescerò e sarò un po' più uomo ancora
    un'altra guerra mi cullerà
    crescerò combatterò questa paura
    che ora mi libera
    milioni sono i bambini stanchi e soli
    in una notte di macchine
    milioni tirano bombe a mano ai loro cuori
    ma senza piangere
    ragazzini corrono sui muri neri di città
    sanno tutto dell'amore che si prende
    e non si dà
    sanno vendere il silenzio e il male
    la loro poca libertà
    vendono polvere bianca ai nostri anni
    e alla pietà
    bambini, bambini, aha, aha.
    Bambino in un barattolo è rinchiuso un seme
    come una bibita
    lo sai che ogni tua lacrima futura ha un prezzo
    come la musica
    io non so quale bambino questa sera
    aprirà ferite e immagini
    aprirà le porte chiuse e una frontiera
    in questa terra di uomini
    terra di uomini, oh bambino
    qual'è la piazza in Buenos Aires dove tradirono
    tuo padre il suo passato assassinato
    Desapareçido
    ragazzini corrono sui muri neri di città
    sanno tutto dell'amore che si prende
    e non si dà
    sanno vendere il silenzio e il male
    la loro poca libertà
    vendono polvere bianca ai nostri anni
    e alla pietà
    bambini, bambini, aha, aha
    bambino armato e disarmato in una foto
    senza felicità
    sfogliato e impaginato in questa vita sola
    che ti sorriderà.

     
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    Fine di un amore - feat. Luca Barbarossa








    Saigon





    Ti amerò lo stesso

     
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    Ritorno al presente


    Ritorno al presente è il terzo album di Paola Turci, pubblicato nel 1990.

    Uscito dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 1990 con la canzone Ringrazio Dio, cantata per l'occasione anche da Toquinho (in quella edizione i cantanti venivano affiancati da artisti stranieri), è un album che tratta argomenti sociali e di attualità.

    Si inizia con Lungo il fiume, canzone che la cantante ha dedicato a Roma e al Tevere, per proseguire con Francesco, costretto a vivere i giorni più belli della vita dietro le sbarre, fino ad arrivare a Frontiera, che narra la storia di un ragazzo che vedrà svanire il suo sogno americano alla prima frontiera. È stato proprio Frontiera il singolo scelto per l'estate 1990, brano presentato alle più importanti manifestazioni estive italiane, quali Festivalbar, Cantagiro e Azzurro.

    Nel frattempo la Hit Parade Italia ha determinato che Ringrazio Dio è stato il 55° singolo più venduto del 1990.

    Tracce

    Ringrazio Dio - 4:46
    Lungo il fiume - 3:44
    Dammi un figlio - 4:27
    Quel fondo di luce buona - 4:16
    Ritagli d'anima - 2:30
    Francesco - 3:55
    Miracolo all'italiana - 4:17
    Ne placi synok - 4:21
    Frontiera - 4:56


    da Wikipedia
    foto: paolaturci.org







    Ringrazio Dio





    Lungo il fiume






    Dammi un figlio


    Fine del viaggio
    Principio di un giorno
    Quando torni da me
    Gira la chiave e
    Apri la porta
    Prendi i ricordi che sai
    Ragazzo mio
    Vedi che sono qui
    L'unica io
    Che si è fermata qui.
    Fine del mondo che
    Torna a girare
    Nuvole sopra di noi
    La casa è piena
    Di notti ancora da dare
    Chiamami donna se vuoi
    Ragazza ancora
    C'è chi non cresce mai
    Ragazza ancora
    Prendimi come sai.
    Canterò
    Griderò
    Questo tempo vola.
    Dammi un figlio
    Le tue braccia per l'eternità
    Dammi un figlio
    Che sia terra e sangue come noi
    Dammi un figlio
    Occhi grandi dell'umanità
    Dammi tutto
    Questa notte non ci perderà.
    Sarà la luce
    Di mille televisori
    Sarà l'amore che dai
    Scuro un istinto (ancora)
    Regge il mio cuore
    Quando non so dove sei
    Cerco nel buio
    La mano se sei qui
    Cerco qualcuno
    Domani è lunedì.
    Canterò
    Griderò
    Questo tempo vola
    Dammi un figlio
    Le tue braccia per l'eternità
    Dammi un figlio
    Che sia terra e sangue come noi
    Dammi un figlio
    Più affamato dell'umanità
    Dammi tutto questo amore
    Che il mondo non da.
    Dammi un figlio...
    Dammi tutto questo amore
    Che il mondo non da

     
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    Ritagli d'anima





    Francesco





    Ne placi synok




    Frontiera

     
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    candido



    Candido


    Candido è il quarto album di Paola Turci, pubblicato nel 1991 dall'etichetta discografica It. È stato dedicato al filosofo Voltaire e alla sua opera Candido; nel libretto del disco si legge infatti: Citazioni e riferimenti sono tratti da Candido di Voltaire.

    Il disco si apre con Dove andaranno mai i bambini come noi, singolo di lancio scritto per lei dal compositore Giovanni Ullu, già autore di Pazza idea di Patty Pravo.

    Si susseguono via via Stringimi stringiamoci, pubblicata come singolo nell'estate 1991, Il filo di Arianna, composta da Roberto Roversi e Gaetano Curreri, Dove colpire (Iberica) canzone che tratta l'argomento della guerra e Chernobyl, brano con riferimenti al famoso incidente nucleare e che cita la canzone Nightingales, storico brano dell'Armata Rossa. Si termina con Goodbye Voltaire, canzone solo voce e chitarra e tratta da una poesia dell'omonimo poeta.

    Positivo il riscontro di pubblico e critica, tanto che Paola Turci si aggiudica la vittoria al Cantagiro di quell'anno assieme ai Tazenda.

    L'artista, qui in veste anche di arrangiatrice, chiude definitivamente con questo disco il contratto con la casa discografica It.

    Tracce

    Dove andranno mai i bambini come noi - 4:24
    Il filo di Arianna - 3:38
    Dove colpire (Iberica) - 4:08
    Con una chitarra Jane - 4:00
    Tu stai con me - 3:57
    Chernobyl - 5:10
    Stringimi stringiamoci - 4:27
    Io con lui - 3:12
    Candido - 4:30
    Goodbye Voltaire - 1:04

    fonte: wikipedia.org
    foto:digilander.libero.it